AIOM NEWS NEWSLETTER SETTIMANALE DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA DI ONCOLOGIA MEDICA Editore Intermedia - Direttore Responsabile Mauro Boldrini Anno II – numero 40 – 26 ottobre 2004 Speciale Congresso Esmo L’UFFICIO STAMPA AIOM MODELLO DA IMITARE PER TUTTA L’ESMO ECM AIOM AL CONGRESSO ESMO Ricerca 01. CELLULE SANE 'COMPLICI' DI QUELLE MALATE IN CRESCITA CANCRO 02. SCREENING A POLMONE 'SALVA' FUMATORI 03. SCOPERTO NUOVO BERSAGLIO PER CURARE NEUROBLASTOMA 04. MICROONDE PER 'CUOCERE' I TUMORI DEL FEGATO 05. MICROSFERE MAGNETICHE CONTRO CANCRO AL FEGATO 06. TESSUTI TESTICOLARI UMANI FATTI CRESCERE IN TOPI News 01. UN OSSERVATORIO PER DIFENDERE I MALATI DA NOTIZIE 'GONFIATE’ 02. PROSTATA, RADIOTERAPIA RIDUCE EFFETTI COLLATERALI 03. GB, OSPEDALE DIMETTE 7 VOLTE PAZIENTE E NON DIAGNOSTICA CANCRO 04. LEGA MILANO LANCIA CARTA DI CREDITO PER SHOPPING SOLIDALE 05. TUMORI: POLEMICHE PER CURA DI PADRE ZAGO A BASE DI ALOE Concorsi e Bandi Agenda: i prossimi appuntamenti Aiom SPECIALE CONGRESSO ESMO Vienna, 29 ottobre – 2 novembre 2004 L’UFFICIO STAMPA AIOM MODELLO DA IMITARE PER TUTTA L’ESMO Su indicazione del presidente nazionale, rendiamo noto che Intermedia è stata invitata ufficialmente al direttivo dell’Esmo in occasione del congresso di Vienna. L’Esmo ha infatti ritenuto che Intermedia, agenzia responsabile dell’ufficio stampa dell’Aiom, rappresenti un modello da imitare in tutta Europa. Questo è il testo della lettera inviataci dal servizio relazioni esterne dell’Esmo. “In occasione dell'assemblea del Comitato dei Rappresentanti nazionali che si terrà a Vienna venerdì 29 ottobre 2004, dalle 9.00 alle 14.00, ESMO invita cordialmente un rappresentante di Intermedia a presentare il modello italiano di collaborazione tra la società oncologica nazionale (AIOM) e la stampa italiana tramite l'operato di un'azienda di comunicazione. Per garantire una maggiore visibilità all'ESMO e ai suoi eventi, un contatto costante e una stretta collaborazione con la stampa sono di fondamentale importanza. I rappresentanti nazionali ESMO sono il veicolo ideale per trasmettere alla stampa nazionale un'immagine corretta e dettagliata dell'associazione. Tuttavia, mancando il primo requisito, ad oggi i risultati sono stati per lo più deludenti. L’esperienza maturata da Intermedia e da noi valutata con attenzione ci ha portato a chiamarvi perché rappresentate ormai un modello da imitare per tutta Europa”. Si tratta di un nuovo riconoscimento internazionale dell’attività svolta dall’ufficio stampa dell’Aiom sia in termini di comunicazione con la stampa, sia relativa alla realizzazione della prima newsletter per i pazienti, all’attivazione e alla gestione del Numero Verde, alle pubblicazioni, agli incontri aperti alla popolazione ecc. Nel 2003 era stato l’Asco a definire il primo numero della rivista per i pazienti “un vero modello da imitare nei rapporti fra oncologo e paziente”. ECM AIOM AL CONGRESSO ESMO Il Consiglio Direttivo AIOM ha ottenuto l’accreditamento ECM di un percorso formativo all’interno del Congresso ESM. Nella hall del Centro Congressi di Vienna sarà presente un desk “ECM ITALIA”, presso il quale ottenere informazioni e materiale didattico. Le iscrizioni saranno accettate secondo disponibilità. In caso di necessità gli interessati potranno contattare la Promoviaggi Spa (dr. Maurizio Pieri) V.le Gian Galeazzo, 3 - 20136 MILANO - Tel. 02.581891 - email: [email protected] INDICE Ricerca 01. CELLULE SANE 'COMPLICI' DI QUELLE MALATE IN CRESCITA CANCRO Altro che innocenti o vittime. Le cellule sane che si trovano 'accerchiate' da quelle tumorali, le cellule stromali, si comporterebbero da complici favorendo lo sviluppo della malattia. Questa la scoperta dei ricercatori della Ohio State University, pubblicata su 'Cancer Research'. Le cellule normali in mezzo a quelle tumorali, scientificamente definite stroma, “hanno infatti la tendenza a perdere pezzetti di Dna. Una caratteristica che accelera lo sviluppo del tumore. Dunque lo stroma non è solo uno spettatore passivo della crescita del cancro, ma lo aiuta a svilupparsi”. Per gli scienziati questo comportamento spiegherebbe perché pazienti con forme di cancro simili, e sottoposti allo stesso trattamento, rispondono diversamente. “Dipenderebbe dalle parti di Dna perse dalle cellule sane, che possono guidare in un verso o nell'altro la terapia”. Ma allo stesso tempo si tratta di una caratteristica che “può essere utilizzata come possibile 'arma' per pensare a nuove terapie anti-cancro”. I ricercatori non sono ancora in grado di spiegare come viene procurato il danno genetico nelle cellule stromali, anche se l'ipotesi più accreditata sembra essere “l'esposizione agli agenti carcinogenici”. In più, lo stroma sembra fornire al tumore il carburante per 'muoversi' attraverso il fattore di crescita e altre sostanze prodotte. Per verificare le loro ipotesi, gli scienziati hanno analizzato campioni di tessuto di tumori al seno, esaminando le cellule stromali conosciute come fibroblasti. Con alcuni marcatori hanno individuato i frammenti di Dna 'persi' dalle cellule sane e da quelle tumorali, e hanno scoperto che “nei fibroblasti mancavano 38 pezzetti di Dna provenienti da 19 cromosomi. Molti di più rispetto ai 19 'mancanti' nelle cellule cancerose, relativi a 15 cronosomi”. INDICE 02. SCREENING A POLMONE 'SALVA' FUMATORI Un esame diagnostico 'salva' anche i fumatori incalliti dal cancro del polmone, uno dei 'big killer' più temuti. Lo screening con Tac spirale permette di scovare il tumore quando è ancora di dimensioni molto piccole, aumentando le probabilità di guarigione. Sono i risultati positivi di un grande studio prospettico coordinato dall'International Early Lung Cancer Action Project (Ielcap), che ha coinvolto 34 centri nel mondo. In Italia, dove la ricerca è stata condotta dall'Istituto Regina Elena di Roma, sono state arruolate circa 1.000 persone ad alto rischio di tumore del polmone: fumatori, tra i 55 e i 69 anni d'età, che per 10 anni avevano aspirato almeno 20 sigarette al giorno. Nell'80% dei casi, il cancro è stato diagnosticato in fase iniziale, operabile e curabile, con maggiori probabilità di sopravvivenza. Il cancro del polmone, ricorda il direttore scientifico del Regina Elena Francesco Cognetti, “colpisce oltre 28 mila uomini e 6 mila donne l'anno in Italia, con un preoccupante aumento nel 'gentil sesso' per la diffusione del vizio del fumo e una maggiore predisposizione all'effetto cancerogeno del tabacco”. La sopravvivenza oltre i cinque anni supera di misura il 10% e ben l'87,5% delle morti per questo tumore è imputabile al fumo. I risultati di questo studio, presentati all'XI Conferenza internazionale sullo screening del tumore del polmone, tenutasi la scorsa settimana a Roma, “dimostrano l'efficacia di diagnosi e intervento precoce”, sottolinea Cognetti. ''I pazienti - spiega Salvatore Giunta, responsabile del servizio di radiologia del Regina Elena e coordinatore dello studio - sono stati sottoposti all'esame con Tac spirale, in grado di evidenziare lesioni al di sotto dei 5 millimetri: 770 a un primo screening e 272 a un secondo dopo un anno, con 246 indagini di controllo. In totale, sono stati scoperti 16 carcinomi al polmone non a piccole cellule. Di questi, 12 (75%) operabili - sottolinea - e 9 (56%) al primo stadio di malattia che, se non significa sempre guarigione, ha una sopravvivenza a cinque anni in oltre l'85% dei casi”. Percentuale elevata, considerando che normalmente solo l'11-14% dei pazienti è ancora vivo a cinque anni dalla diagnosi. Diagnosi che nella maggior parte dei casi arriva tardi, riducendo le 'chance' di sconfiggere il tumore. I risultati italiani sono sovrapponibili a quelli ottenuti negli altri centri stranieri coinvolti nello studio, afferma Claudia Henschke, della Cornell University di New York e direttrice dell'Ielcap. E aggiunge con una punta di soddisfazione: “Abbiamo compiuto passi da gigante. Da una sopravvivenza media del 5-10% si è passati al 76-78% grazie allo screening”. L'efficacia di questa tecnica, dunque, è dimostrata: rimane il problema dei costi e dell'accesso a tutti i soggetti a rischio. Infine una buona notizia. Il 25% dei fumatori coinvolti nello studio ha buttato sigarette e accendino, contro un 7% che di solito smette seguendo programmi di dissuasione. INDICE 03. SCOPERTO NUOVO BERSAGLIO PER CURARE NEUROBLASTOMA Scienziati italiani dell'Università dell'Aquila hanno isolato una molecola che potrebbe divenire un ottimo bersaglio terapeutico per la cura del neuroblastoma, cancro infantile molto aggressivo. La molecola scoperta è la forma difettosa del 'recettore per la tirosin chinasi di tipo 1' (TrkA), hanno spiegato sulla rivista Cancer Cell, recettore già noto agli oncologi perché coinvolto in altri tumori. Ma TrkA finora era un'insospettabile per quel che riguarda il neuroblastoma, del quale addirittura si credeva fosse un soppressore, hanno riferito due degli autori del lavoro, Andrew Mackay e Antonella Tacconelli. Il neuroblastoma è il più comune tumore solido extracranico dell'infanzia e rappresenta l'8-10 per cento di tutte le neoplasie maligne dell'età pediatrica, secondo solo alle leucemie. In precedenti studi sul ruolo di TrkA vari scienziati erano giunti alla conclusione che il recettore fosse un freno alla crescita cellulare incontrollata proteggendo i bambini da questo tumore. Ma l'individuazione della variante difettosa ha radicalmente ribaltato la situazione. Infatti la nuova forma mutante di TrkA, ribattezzata 'TrkIII', stimola la crescita del tumore rendendolo molto aggressivo. Gli scienziati hanno rilevato la presenza di alti livelli di TrkIII nei tumori infantili allo stadio più avanzato, suggerendo che TrkIII svolge un ruolo chiave nella progressione del cancro. I ricercatori hanno anche scoperto il difetto genetico alla base della formazione di TrkIII, sottolineando che esistono già dei metodi sperimentali per revertire questo tipo di malfunzionamento e, quindi, delle possibili terapie che blocchino sul nascere la formazione di TrkIII. Con queste terapie, hanno concluso, si potrebbe controllare il neuroblastoma. INDICE 04. MICROONDE PER 'CUOCERE' I TUMORI DEL FEGATO Un 'forno a microonde' per cuocerci il carcinoma epatico. E' quanto potrà realizzarsi in futuro in base ai dati presentati al 4/o Congresso internazionale sulle terapie ablative nelle malattie neoplastiche tenutosi la scorsa settimana a Milano. “E' questa l'ultima evoluzione di una terapia antitumorale mininvasiva nata in Lombardia 20 anni fa”, spiega uno degli organizzatori, l'oncologo Tito Livraghi (ospedale di Vimercate). Allora, in concomitanza con l'avvento delle prime terapie ecoguidate, proprio Livraghi aveva pensato di raggiungere la sede del tumore con un ago e tentare di distruggerne le cellule infondendo alcool etilico (alcolizzazione). Questo approccio è stato mantenuto negli anni, anche se l'alcool ha lasciato il posto al calore, generato sempre per via percutanea, attraverso la radiofrequenza: un ago che funge da elettrodo viene introdotto al centro del tumore e diffonde il calore, oltre i 50° centigradi, che distrugge le cellule tumorali. “Oggi - ha affermato Livraghi - nel carcinoma epatico questa terapia dà risultati comparabili a quelli della chirurgia (50% di sopravvivenza a 5 anni), ma con costi molto minori, perché è possibile effettuarla in 10 minuti in ambulatorio. I dati e le discussioni dei massimi esperti americani a questo convegno, però, ci fanno pensare che la prossima evoluzione di questa tecnica è verso le microonde. Si tratta solo di mettere a punto gli strumenti”. Presumibilmente - secondo l'esperto lombardo - lo stesso tipo di ago per raggiungere, sempre per via percutanea, il centro del tumore, ma la sua punta genererà microonde (le stesse dei forni che tutti oggi hanno in casa), che hanno una potenza calorica molto maggiore. “Con le microonde - conclude Livraghi - sarà possibile distruggere in meno tempo tumori più grossi”. INDICE 05. MICROSFERE MAGNETICHE CONTRO CANCRO AL FEGATO Scienziati australiani stanno sviluppando una nuova arma contro il cancro al fegato: minuscole perline magnetiche che si riscaldano tramite telecomando. Le ‘microsfere’, del diametro do 0,02 millimetri, sembrano granelli di polvere, ma una volta iniettate a migliaia in un tumore maligno, si possono riscaldare usando un congegno a campi magnetici. Le cellule cancerose sono più suscettibili al calore di quelle sane, quindi aumentando la temperatura del tumore si possono colpire ed uccidere le cellule maligne senza danneggiare il tessuto normale - spiega Kathryn Spiers della facoltà di fisica e ingegneria dell'Università Monash di Melbourne, che guida il progetto. “Se confermeranno la loro efficacia nel trattare i tumori maligni, non vi sarà bisogno di interventi chirurgici, salvo la procedura minore di un'iniezione”. Per trattare i pazienti di cancro al fegato, le microsfere verrebbero iniettate nell’arteria epatica, il principale vaso sanguigno che alimenta il fegato, dove verrebbero integrate nel flusso sanguigno per poi depositarsi nelle cellule cancerose. Verrebbe poi applicato al corpo del paziente un campo magnetico, per riscaldare le microsfere. Gli studiosi sono ora al lavoro per cercare di incorporare gli ingredienti attivi delle microsfere entro una sostanza che sia compatibile con l’ossatura umana. L’inizio della sperimentazione umana del nuovo trattamento e previsto fra circa tre anni, ha spiegato Spiers. INDICE 06. TESSUTI TESTICOLARI UMANI FATTI CRESCERE IN TOPI Una buona notizia per i giovani meno fortunati che si ammalano di una qualche forma di tumore prima della pubertà. Alcuni scienziati del Yale University Fertility Center di New Haven sono infatti riusciti a far crescere tessuti testicolari umani in alcuni topi di laboratorio. Se le promesse saranno mantenute, hanno rivelato nel corso del congresso dell'American Society for Reproductive Medicines di Philadelphia, si potrebbe garantire la fertilità a tutti quei ragazzi che sopravvivono a un cancro prima dello sviluppo sessuale. Oggi, infatti, quanti riescono a sopravvivere sono costretti spesso a dover rinunciare a diventare genitori per gli effetti tossici della chemioterapia. “Gli adulti che si ammalano possono congelare il proprio seme prima di iniziare le cure - spiega il coordinatore dello studio Pasquale Patrizio - ma i giovani prima dello sviluppo non producono sperma. Dunque l'unica possibilità sarebbe quella di conservare tessuti da far sviluppare successivamente per ottenere il seme maschile”. Per ora gli scienziati sono riusciti a coltivare i tessuti umani nei topi fino alla diciannovesima settimana. Poi gli animali sono stati soppressi. Ma Pasquale Patrizio afferma di poter ottenere sperma umano “se le cellule vengono lasciate nei topi altre 10 settimane”. Restano tutte le possibili obiezioni etiche a questo tipo di ricerche, ma soprattutto sono ancora da verificare i rischi che le cellule umane possano venir attaccate da virus animali. “Anche se negli ex-malati che vogliono diventare genitori devono essere prelevati solo singoli spermatozoi e non i tessuti”. INDICE News 01. UN OSSERVATORIO PER DIFENDERE I MALATI DA NOTIZIE 'GONFIATE’ Creare un Osservatorio sull'informazione in oncologia per controllare le notizie sul cancro diffuse dai media e difendere i malati, “anello debole della catena”, da illusioni e false speranze. E' il progetto lanciato la scorsa settimana durante il primo convegno nazionale sul tema “La gestione dell'informazione in oncologia”. Anche le parole aiutano a guarire, è il messaggio degli esperti, che invitano alla cautela: “Attenzione a trattare le nuove terapie in termini miracolistici - avvertono - perché dall'altra parte dello schermo televisivo o del giornale ci sono migliaia di persone che vivono direttamente il dramma della malattia e notizie 'gonfiate' rischiano di danneggiarle”. Da qui l'idea di un osservatorio permanente, con l'obiettivo di monitorare a 360 gradi il mondo dei media, elaborare proposte e formare medici e addetti ai lavori. “La comunicazione dei risultati della ricerca e degli effettivi avanzamenti nella cura dei pazienti oncologici - sottolinea il prof. Pier Franco Conte, direttore del dipartimento di oncologia ed ematologia dell’Università di Modena e Reggio Emilia - è una delle sfide che la medicina deve affrontare per mantenere credibilità e fiducia nei confronti del pubblico. Spesso, infatti, i linguaggi dei ricercatori, dei clinici, dell'industria farmaceutica, degli amministratori, dei pazienti e dei media differiscono radicalmente”. Lo scopo del convegno, al quale ha partecipato anche il farmacologo Silvio Garattini, era di “sottolineare che alla base della comunicazione vi sono diversi e legittimi interessi, per cui è importante dare il giusto peso alle notizie in base alle fonti di provenienza”. Bisogna comprendere, prosegue Conte, che “chi investe nella ricerca ha tutto l'interesse perché emergano e vengano diffusi dati positivi”. D'altra parte, “chi deve amministrare il denaro pubblico per garantire livelli di assistenza appropriati alla maggior parte delle persone ha interesse a capire dove è meglio investire risorse”. Ma “al di là degli interessi commerciali, che spesso nascondono l'ambiguità dei linguaggi, esiste un'effettiva controversia nel definire come misurare la rilevanza dei risultati della ricerca. E ciò è ancora più importante in campo oncologico, perché di tumore si ammalano sempre più persone e malgrado gli oggettivi progressi scientifici il cancro suscita tuttora una paura irrazionale”. Per questo “le notizie che riguardano la patologia devono essere ponderate e gestite senza superficialità”, puntualizza lo specialista. “Le capacità comunicative del medico non sempre sono adeguate a gestire al meglio il rapporto con il malato - ammette Conte - Purtroppo si impara sul campo, perché non esiste un addestramento formale nelle università. Il risultato di queste lacune è che spesso i pazienti girano per gli ambulatori con informazioni sbagliate, lamentano un cattivo rapporto con uno o più medici o non seguono le cure come dovrebbero”. Ma “in questi casi la comunicazione pesa tantissimo: nel caso di patologie gravi, infatti, i pazienti e i familiari si attivano per consultare il maggior numero di persone possibili e alla fine si fidano solo di chi è stato in grado di fornire loro in modo esauriente le informazioni che cercano e la strada da seguire”, conclude l'esperto. INDICE 02. PROSTATA, RADIOTERAPIA RIDUCE EFFETTI COLLATERALI Radioterapia per cure più 'soft' contro il cancro alla prostata, che ogni anno colpisce 30.250 italiani di età sempre più giovane. Efficaci quanto la chirurgia, con una probabilità di guarigione che in media supera l'80%, le nuove tecniche di radioterapia minimizzano infatti gli effetti collaterali: le percentuali di incontinenza urinaria scendono dal 20% dopo intervento chirurgico all'1% dopo radioterapia, e i casi di impotenza passano dal 50 al 10%. A riferirlo sono gli esperti dell'Associazione italiana di radioterapia oncologica nel corso del XIV congresso nazionale della società. Secondo gli specialisti a convegno, presieduti da Pietro Gabriele, direttore della Radioterapia presso l'Irccs di Candiolo, le nuove tecnologie radioterapiche permettono di ottenere risultati del tutto sovrapponibili a quelli della prostatectomia, ma con effetti collaterali molto inferiori a vantaggio della qualità di vita dei pazienti. “I dati che consacrano le nuove forme di radioterapia sono stati prodotti in due studi americani”, ha spiegato Gabriele. Ma i malati trattati con queste metodiche all'interno di trial controllati sono ormai “decine di migliaia nel mondo”. Quanto all'Italia, da un'indagine su 2.700 pazienti assistiti in 18 centri sono emerse percentuali di guarigione identiche a quelle americante (80%), con un danno contenuto entro il 5%. La nuova radioterapia conformazionale - riferisce una nota - è oggi disponibile in 72 dei 139 centri di radioterapia distribuiti sulla penisola, ma numerose strutture si stanno attrezzando. Più di recente, infine, per aumentare ulteriormente le dosi e ridurre ancora di più il rischio di danno, è nata la radioterapia ad intensità modulata (IMRT). “E' diritto del paziente - ha concluso Gabriele - ricevere l'informazione corretta circa la possibilità di effettuare una cura radioterapica. E per poter scegliere deve sapere che la radioterapia non è più il raggio che brucia, ma un trattamento che si privilegia proprio per migliorare la qualità della vita”. INDICE 03. GB, OSPEDALE DIMETTE 7 VOLTE PAZIENTE E NON DIAGNOSTICA CANCRO Per ben sette volte l'ospedale al quale si era rivolta l'ha rimandata a casa, considerandola una malata immaginaria: invece Janine Davidson, una 18enne inglese, aveva un cancro al seno, uno al fegato e uno nel bacino. Il caso di malasanità è accaduto nell'ospedale di Eastbourne, cittadina dell'Inghilterra meridionale, dove la giovane donna si era recata a causa di un rigonfiamento al seno. L'ospedale ha impiegato 18 giorni per diagnosticare i tumori. I medici responsabili si sono scusati per il tragico errore e contro di loro è stata avviata un'inchiesta. INDICE 04. LEGA MILANO LANCIA CARTA DI CREDITO PER SHOPPING SOLIDALE “Una nuova 'carta vincente' nella lotta contro il cancro”. Così la Lega italiana per la lotta contro i tumori (Lilt) di Milano ha presentato 'Carta Attiva': una carta di credito per acquisti solidali, accettata in oltre 26 milioni di esercizi commerciali in tutto il mondo senza commissioni aggiuntive per carburante o pedaggi. L'iniziativa, a sostegno delle attività di prevenzione e diagnosi precoce della Lilt, è frutto di una partnership tra l'associazione e Agos Itafinco, società attiva nel settore del credito al consumo. Per richiedere il nuovo 'bancomat', gratuito per il primo anno di utilizzo, basta telefonare al numero verde 800-191080 (lunedì-venerdì ore 8.3021, sabato ore 8.30-17.30), oppure seguire la procedura on line indicata sul sito Internet www.carteagos.it o compilare un apposito coupon di adesione disponibile presso i 18 Spazi prevenzione gestiti da Lilt Milano tra Milano, Monza, Lodi e altri centri della provincia. Carta Attiva offre un fido fino a 3.100 euro, da usare per qualunque tipo di spesa. Su questa cifra l'utente pagherà il 14% di interessi, di cui il 10% sarà versato da Agos alla Lilt milanese. La carta permette inoltre di prelevare contanti presso tutti gli sportelli automatici che espongono il marchio Visa, con una commissione fissa di 2,58 euro, e chiamando il numero verde consente di ottenere l'accredito immediato sul conto corrente anche di tutta la disponibilità del fido. Sarà devoluta interamente all'associazione anche la quota associativa di 15 euro richiesta a chi, dopo il primo anno, volesse rinnovare la carta. Presenti al lancio di Carta Attiva l'economista Giorgio Fiorentini, docente all'universita' Bocconi di Milano; Enza Gioia, responsabile comunicazione per Agos, e Ilaria Malvezzi, direttrice della Lilt meneghina. “Fare shopping 'strisciando' una carta di credito è un gesto che facciamo ogni giorno - ha spiegato - La speranza è che con Carta Attiva anche aiutare gli altri diventi un'abitudine quotidiana”. INDICE 05. TUMORI: POLEMICHE PER CURA DI PADRE ZAGO A BASE DI ALOE (dall’Ansa del 20 ottobre) Mezzo chilo di miele biologico, 40-50 millilitri di grappa e 350 grammi di foglie di aloe arborescens: non sono le dosi di una crema di bellezza o di una bevanda per il raffreddore. Si tratta di una sorta di 'sciroppo-panacea' che dovrebbe curare il cancro e altri mali, da prendere tre volte al giorno prima dei pasti, diffuso in Italia e nel mondo da oltre 20 anni da un frate francescano brasiliano di 72 anni, padre Romano Zago. La sua cura ha suscitato parecchie polemiche e controversie tra i medici come è emerso durante la registrazione della trasmissione televisiva ''Maurizio Costanzo Show'', per i suoi presunti effetti e per via di alcuni siti internet che la pubblicizzano, consigliando 'caldamente' di interrompere chemioterapia e ogni altro tipo di terapia. Una terapia che secondo l'oncologo Umberto Tirelli, presente come ospite, “non può essere certo paragonata a un altro protocollo Di Bella, non foss'altro perché il dottor Di Bella - commenta - era un medico e alcuni farmaci da lui usati erano comunque usati per la loro capacità di cura del cancro. Quello che manca in questo caso è la metodologia di studio. L'aloe non è certo stato sperimentata su pazienti con tumori maligni, senza altre terapie concomitanti e controllati nel tempo. Ritengo poco probabile che abbia capacità antitumorali, forse potrà avere qualche effetto nella fase di supporto. Certo è che in questo modo si fa passare un messaggio negativo”. Ma padre Zago non si scompone. “Migliaia di persone - dice - sono guarite. L'aloe è una pianta ricca di vitamine, polisaccaridi e sostanze che rafforzano il sistema immunitario - spiega il frate francescano, che vive a Porto Alegre in Brasile - Può essere usata per prevenire il cancro e curare tutti i tipi di malattia, dalla sinusite al cancro, anche in fase terminale”. In Brasile, come racconta il frate, “tutti usano l'aloe. Ho iniziato per caso a guarire - continua - C'era un uomo cui avevo dato l'estrema unzione in ospedale per un tumore alla prostata, e siccome avevo sempre sentito raccontare di questa ricetta all'aloe, decisi di provarla su di lui, che non solo è guarito, ma vive ancora. Da lì poi ho iniziato a diffonderla in Israele e in tutto il mondo”. Ma c'è chi ha abbandonato le terapie ufficiali antitumore per preferire lo sciroppo di padre Zago ma senza beneficio: “Mio nonno e' morto di tumore al polmone senza mai migliorare, nonostante l'aloe - racconta Giulia Marchese, 23 anni di Napoli; ci era stato addirittura detto che quando aveva sputato sangue era perché aveva espulso il tumore”. Ma Eva De Rita, procuratrice di Zago, smentisce. “Migliaia di persone sono guarite - commenta - abbiamo letteratura scientifica a supporto e l'impegno del frate è solo per aiutare gli altri”. In Italia c'è una sola azienda di Isernia, autorizzata a vendere il preparato. E fino ad ora nessuno dei parenti dei malati deceduti ha denunciato il frate. CI RISIAMO Premetto che non ho visto la trasmissione e che quindi le mie considerazioni sono di carattere generale: in ogni caso le risposte scientifiche le ha date benissimo Umberto Tirelli. Credo che tutti abbiano il diritto di esprimere le proprie opinioni, ma quando l’argomento è estremamente delicato come il cancro e coinvolge emotivamente centinaia di migliaia di persone, bisognerebbe pensarci bene prima di offrire a chiunque la platea televisiva. In questi casi ritengo non ci si possa tra l’altro nascondere dietro l’alibi del diritto di cronaca e nemmeno lavarsi la coscienza organizzando un contraddittorio. Gli esperti di comunicazione sanno benissimo che alcune categorie di persone hanno a pelle una credibilità maggiore nell’opinione pubblica: l’ha avuta il prof. Di Bella, “il medico di campagna senza macchia” che si contrapponeva ai baroni della medicina, a maggior ragione la potrebbe avere il frate che per ministero si deve occupare di chi sta male e che quindi non dovrebbe avere alcun interesse economico. Dopo la nota vicenda Di Bella l’AIOM ha lavorato per dare quel volto umano all’oncologia di cui i pazienti sentivano la mancanza. Siamo riusciti, anche grazie ai progressi della ricerca farmacologica, a recuperare un dialogo e un rapporto importanti con i nostri malati. Mi dispiacerebbe che questo sforzo venisse sacrificato all’altare dell’audience come è avvenuto nel recente passato. Per chiudere, credo che noi oncologi non dovremmo più partecipare a faccia a faccia di questo genere: il nostro intervento in trasmissione non fa altro che legittimare l’interlocutore. Roberto Labianca INDICE Concorsi e bandi MASTER UNIVERSITARIO DI I LIVELLO PER DATA MANAGER – COORDINATORI DI SPERIMENTAZIONI CLINICHE – Bando definitivo Università del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” – Cattedra di Oncologia Medica Direttore: prof. Oscar Alabiso Rete Oncologica Piemontese e della Val d’Aosta Presidente: dr. Giovanni Monchiero Corrdinatore: dr. Oscar Bertetto Gruppo Oncologico Nord-Ovest Presidente: dr. Marco Merlano Scadenza 30 novembre 2004 Da oggi è disponibile il bando definitivo. Per le informazioni clicca qui INDICE PREMIO DI RICERCA: IL RUOLO DEGLI ANALOGHI DELLA SOMATOSTATINA NELLA GESTIONE DELLE MALATTIE NEUROENDOCRINE Italfarmaco bandisce 2 premi di ricerca clinica da assegnare a Laureati in Medicina e Chirurgia di età non superiore a 40 anni, operanti presso Strutture Sanitarie del nostro Paese. I premi saranno dell'importo di 5.000 € cadauno. Verranno premiati i due lavori originali che avranno prodotto i risultati più interessanti in tema di miglioramento della prognosi e della terapia del paziente affetto da patologia neuroendocrina. I lavori saranno valutati da una apposita commissione costituita da sei membri specialisti in Endocrinologia ed in Oncologia (Prof. A.Angeli, Prof. E.Ghigo, Prof. A.Giustina, Dr. R.Labianca, Prof. G.Lombardi, Prof. E.Martino) e da un Rappresentante dell’Azienda. Scadenza 30 giugno 2005 Scarica il Bando INDICE MANAGEMENT IN ONCOLOGIA Nuovo insegnamento nella formazione universitaria dei medici. La Scuola di Specializzazione in Oncologia dell'Università di Padova, diretta dal Prof. Alberto Amadori, ha inserito come insegnamento "Il Management in Oncologia". Scopo della nuova introduzione - la prima in Italia - è rendere più completa la formazione degli specializzandi integrandola con elementi manageriali, soprattutto alla luce delle nuove terapie biologiche fortemente impegnative anche sul versante economico. Per informazioni, contattare la Segreteria al tel 049.8215804. E-mail:[email protected] INDICE AGENDA: I PROSSIMI APPUNTAMENTI AIOM Le segnalazioni che ci perverranno delle iniziative locali Aiom verranno pubblicate in questo spazio DONNE OLTRE LA MALATTIA – CONOSCERE E AFFRONTARE IL TUMORE AL SENO Milano, 5 novembre 2004 - Aula Magna Istituto Tumori di Milano - Via Venezian, 1 Segreteria scientifica: Carmela Sigari, Fulvia Gariboldi Segreteria organizzativa: S.MA.IL Tel: 02.95299070 - email: [email protected] Per scaricare il programma clicca qui DALLA DESCRIZIONE MORFOLOGICA ALLE CARATTERISTICHE MOLECOLARI NELLE MALATTIE LINFOPROLIFERATIVE: UN ESEMPIO DELL'EVOLUZIONE DIAGNOSTICA E TERAPEUTICA IN MEDICINA Roma, 8-10 novembre 2004 Mediterranean School of Oncology - Cattedra di Oncologia Medica - University G. D’Annunzio Tel. 0871.3556765 – Fax 08713556707 – Email: [email protected] Corse Coordinator: Mrs. Valeria Cannavicci - E-mail: [email protected] Info: www.unich.it/mso.cinbo IL CANNOCCHIALE ONCOLOGICO IL CARCINOMA MAMMARIO. POSSIBILITÀ DI STRATEGIE TERAPEUTICHE ALLA LUCE DEI FATTORI PROGNOSTICI E PREDITTIVI Novara, 12 novembre 2004 - Auditorium Banca Popolare di Novara (Via Negroni, 12 – Ore 10) Presidenza: Luigi Dogliotti - Coordinamento: Oscar Alabiso Segreteria organizzativa: MC Medical Congress Tel. 0321.331215 – email: [email protected] Per scaricare il programma clicca qui CORSI DI PSICONCOLOGIA PER ONCOLOGI MEDICI Baveno (Verbania), 12-13 Novembre – Grand Hotel Dino Direttore del corso: Riccardo Torta, Professore di Psicosomatica alla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Torino, ricercatore al dipartimento di Neuroscienze di Torino, responsabile del Servizio di Psiconcologia dell’ASO S.Giovanni Battista di Torino. Inoltrata la richiesta di accreditamento al Ministero della Salute. Segreteria Organizzativa al seguente: [email protected] Per scaricare la locandina clicca qui LA SEDAZIONE NEL MALATO TERMINALE: COME, QUANDO E PERCHÉ Milano, 13 novembre 2004 – Sala Conferenze Ospedale San Paolo (Via Di Rudinì, 8) Segreteria Scientifica: prof. Paolo Frua; dr.ssa Laura Piva Azienda Ospedaliera San Paolo (Milano) Tel. 02.50323085 Segreteria Organizzativa EPB – Tel. 02.4989818 – email: [email protected] Per Scaricare il programma clicca qui XIV CONGRESSO NAZIONALE SIURO (SOCIETÀ ITALIANA DI UROLOGIA ONCOLOGICA) MAIN TOPIC: LE NEOPLASIE DEL RENE E DEL SURRENE Trieste, 9-12 dicembre 2004 – Palazzo dei Congressi (Stazione Marittima) Segr. Scientifica: 051.6362421 – [email protected] Segr. Organizzativa: 051.235993 – [email protected] IL CARCINOMA DELLA PROSTATA Genova, 18-19 Febbraio 2005 – Salone Congresso Ente Ospedaliero Ospedale Galliera – Via Volta, 8 Info: Francesca Marangoni (European School of Oncology) – Tel. 02.43359611 – [email protected] Info: Alessandra Vagge (E.O. Ospedali Galliera) – Tel. 010.5634863 – [email protected] 3RD INTERNATIONAL CONFERENCE FUTURE TRENDS IN THE TREATMENT OF BRAIN TUMORS Padova, 11-12 Marzo 2005 - Aula Morgagni , Policlinico Via Giustiniani, 2 Chairperson: Alba A. Brandes, GICNO - Gruppo Italiano Cooperativo Neuro-oncologia Segreteria organizzativa: Studio E. R. Congressi: 051.4210559 [email protected] Per scaricare la locandina clicca qui ALTRI APPUNTAMENTI SONO DISPONIBILI SUL SITO DELL’AIOM ALLA PAGINA http://www.aiom.it/news/news.asp Supplemento ad AIOM Notizie – Direttore Responsabile Mauro Boldrini - Redazione: Gino Tomasini, Carlo Buffoli Consulenza scientifica: Alain Gelibter (Divisione Oncologia Medica "A" Istituto Regina Elena di Roma), Laura Milesi (U.O. Oncologia Medica, Ospedali Riuniti di Bergamo) Editore Intermedia - Reg. Trib. di BS n. 35/2001 del 2/7/2001 Intermedia: Via Costantino Morin 44 Roma Tel. 06.3723187- Via Malta 12/b Brescia Tel. 030.226105 Per contattare la redazione e commentare le notizie clicca qui: redazione Questa pubblicazione è resa possibile da un educational grant di Roche – innovazione per la salute INDICE