Istituzione Universitaria dei Concerti
I CONCERTI DELL’AULA MAGNA
I concerti della Stagione 2016-17
Martedì 11 ottobre 2016, ore 20.30
Amsterdam Sinfonietta
Martin Fröst clarinetto
Candida Thompson violino e maestro concertatore
"Finché non avrete ascoltato Martin Fröst, non avrete veramente ascoltato il clarinetto" (The Times).
"Fröst esibisce un virtuosismo e una musicalità superiore a ogni altro clarinettista - e forse a ogni altro
strumentista - che io ricordi" (New York Times). Il quarantacinquenne clarinettista svedese non conosce
confini tra i vari generi musicali, suona con le più prestigiose orchestre d'Europa, America, Estremo
Oriente e Australia così come con gruppi folk e spesso collabora con compositori, coreografi e registi,
dando vita a performance che vanno oltre il tradizionale formato del concerto classico. Ha inciso una
ventina di album e con il Concerto per clarinetto di Mozart (che ha eseguito anche in tournée a Londra,
Parigi e Vienna con Riccardo Chailly) ha venduto oltre duecentocinquantamila copie, una cifra altissima
per la classica. A Roma presenta un programma che va da Bruckner, Weber e Brahms alla musica
klezmer. Suona con lui la Amsterdam Sinfonietta, che collabora con grandi musicisti classici come Valery
Gergiev, Jaap van Zweden, Gidon Kremer, Murray Perahia, Yo-Yo Ma, Isaac Stern ed è abituata a
spaziare da Mozart a Piazzolla e a Bobby McFerrin.
Clicca qui per ascoltare: https://www.youtube.com/watch?v=kVDBqK-BQDI
Sabato 15 ottobre 2016 ore 17.30
Camerata Salzburg
Pinchas Zukerman violino e direttore
Dalla città di Mozart arriva la Camerata Salzburg. Fondata nel 1952, è da oltre mezzo secolo tra i
protagonisti del Festival di Salisburgo, si è fatta conoscere in tutto il mondo con le tournée e con oltre
sessanta incisioni e ha collaborato con grandi musicisti, come Anne-Sophie Mutter, Patricia
Kopatschinskaja, Alexander Lonquich, Fazil Say, Andras Schiff, Dietrich Fischer-Dieskau, Heinz Holliger,
Aurèle Nicolet... ma è impossibile ricordarli tutti. Questa volta suona con Pinchas Zukerman, uno dei più
illustri violinisti di oggi, che a ogni concerto meraviglia il pubblico con il livello altissimo delle sue
esecuzioni, caratterizzate da tecnica infallibile e stile nobile ed elegante. Tra i riconoscimenti spiccano ben
ventuno candidature e due vittorie ai Grammy Awards. Ha collaborato con Bernstein, Maazel, Mehta,
Barenboim e Sawallisch e da qualche anno ha intrapreso con successo anche l'attività di direttore
d'orchestra. Al centro del programma, tra Stravinskij e Čajkovskij, stanno due composizioni di Mozart, il
nume tutelare dell'orchestra salisburghese.
Clicca qui per ascoltare: https://www.youtube.com/watch?v=pCAP4tqgR-E
Sabato 22 ottobre ore 17.30
Tullio Solenghi voce recitante
Trio d'archi di Firenze
Mittente: Wolfgang Amadé Mozart
n imme sione ne mondo di uno dei pi
andi e ina e a i i eni de a sto ia de a musica,
azie
a accostamento di una sce ta de e sue pi si ni icative ette e e del Divertimento pe t io d a chi KV 563,
uno dei suoi ultimi capolavori, in cui sembrano convergere e sublimarsi tutte le precedenti esperienze
compositive di Mozart. Si può così rivivere sia la sua ricerca di un ideale estetico di armonia e perfezione
sia a sua uotidianit atta di picco i eventi e appa entemente p iva di s anci idea i. Le lettere, in cui
Mozart non disdegna espressioni colorite e anche triviali, sono una vera istantanea della vita privata del
compositore, e saranno lette da Tullio So en hi con a sua sapiente i onia e p o ompente pe sona it . Ad
esse si alternerà l'esecuzione del Divertimento da parte del Trio d'Archi di Firenze, dando vita ad un
incontro speciale, in cui musica sublime si mescola a ironie, emozioni, facezie e arguzie.
Clicca qui per ascoltare: https://www.youtube.com/watch?v=Xh0htXeL7ek
Lungotevere Flaminio 50 - 00196 Roma - tel. 063610051/52 - [email protected] - www.concertiiuc.it
ISTITUZIONE UNIVERSITARIA DEI CONCERTI
Martedì 25 ottobre ore 20.30
Chloe Mun pianoforte
Debutta a Roma Chloe Mun, vincit ice ne 2015 de u tima edizione de Concorso Pianistico
Internazionale Busoni. Vincendo sia il Concorso di Bolzano che quello di Ginevra, la ventunenne pianista
sudcoreana pare destinata a ricalcare le orme di Martha Argerich, che si aggiudicò anche lei entrambi i
premi, dando il via alla sua straordinaria carriera artistica. Grazie al suo approccio assolutamente genuino
e naturale al pianoforte, la Mun si è già guadagnata il consenso sia delle giurie che del pubblico. Jörg
Demus, p esidente de a iu ia Conco so Busoni, ha a e mato: “Ho iscoperto in lei una naturalezza
musica e che c edevo scompa sa”. Naturalezza ma anche interiorità: "paragonata con le frivole e
superficiali interpretazioni di tanti pianisti che oggi vincono i concorsi puntando solo sul virtuosismo (...)
qui al contrario la sostanza musica e c è" (Il Corriere Musicale). Per il suo debutto romano ha scelto
musiche di Mozart, Albéniz e Schumann.
Clicca qui per ascoltare: https://www.youtube.com/watch?v=0maQo7lkw0Y
Sabato 5 novembre 2016 ore 17.30
Louis Lortie pianoforte
Louis Lortie torna dopo vari anni a Roma ed esegue tre Sonate di Grieg, Beethoven e Brahms Il pianista
franco-canadese ha con uistato i pu
ico di uatt o continenti pe a sua ice ca di un o i inalità
interpretativa in un ampio repertorio, da Mozart a Stravinskij. The Times, descrivendo il suo stile come
"puro e immaginativo", ha messo in rilievo la sua "combinazione di spontaneità e maturità, che solo i
grandi pianisti hanno". Il Financial Times dopo un suo concerto londinese ha scritto: "Non sarà possibile
asco ta e uno Chopin mi io e da nessun a t a pa te", ma iudizi supe ativi hanno ottenuto anche e sue
esecuzioni di Beethoven, Liszt, Ravel e tanti altri compositori. Ha suonato in America, Europa, Asia e
Australia con i più illustri direttori, tra cui Riccardo Chailly, Lorin Maazel, Jaap Van Zweden, Seiji Ozawa e
Wolfgang Sawallisch. Le sue incisioni hanno vinto numerosi premi internazionali: in particolare il suo cd
Brahms/Schumann è stato nominato t a i mi io i de anno da BBC Music Ma azine e un a t o cd
dedicato a Chopin è stato incluso dalla stessa rivista tra i "50 Recordings by Superlative Pianists" di ogni
tempo.
Clicca qui per ascoltare: https://www.youtube.com/watch?v=tH6za0Cp4RA
Martedì 8 novembre ore 20.30
Ensemble Ars Ludi
Tamburi e visioni – Omaggio a Steve Reich in occasione dei suoi 80 anni
performance in prima assoluta
L'Ensemble Ars Ludi - uno dei migliori gruppi di percussioni in campo internazionale e ben noto a chi
frequenta l'Aula Magna - esegue Drumming di Steve Reich per festeggiare gli ottant'anni del compositore
americano. Reich compose questo ampio pezzo nel 1970-1971 al ritorno da un viaggio in Ghana, dove
aveva potuto fare esperienza diretta della musica e delle percussioni africane. Questa è la prima volta dal
1993 che si può ascoltare a Roma la versione integrale di quello che è considerato il primo capolavoro del
minimalismo, che per essere compreso in tutta la sua portata richiede una visuale che si estenda al
valore dell'arte minimalista nella sua interezza e che di conseguenza non può prescindere dall'elemento
visivo. Questa rilettura di Drumming darà un grande risalto alla percezione interattiva del pubblico, che
viene ricercata dagli artisti minimalisti sin dagli esordi. La parte riguardante le immagini vedrà una totale
riambientazione dello spazio scenico, con l'ausilio delle più attuali tecniche di videografica, che
ridisegneranno e animeranno le pareti dell'Aula Magna. Il videomapping è a cura di Luca Brinchi, Maria
Elena Fusacchia e Daniele Spanò, con la collaborazione di Maddalena Parise.
Clicca qui per ascoltare: https://www.youtube.com/watch?v=Hd5xEZ2P_g8
Martedì 15 novembre ore 20.30
Belcea Quartet
Prima di Parigi, Londra, Vienna e Madrid, la tournée europea del Belcea Quartet fa tappa a Roma.
Formato da una rumena (Corina Belcea, da cui prende il nome), un polacco e due francesi, questo
quartetto non è soltanto uno dei migliori al mondo ("Un gruppo di classe mondiale", The Guardian) ma si
distingue da tutti gli altri per la sua personalità, che indubbiamente deriva dall'apporto di musicisti di
diversa nazionalità e formazione e dalla grande apertura alle esperienze musicali contemporanee. Ma il
suo repertorio resta solidamente basato sui grandi del periodo classico e romantico, come i due
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capolavori dell'ultimo periodo della vita di Schubert che eseguirà a Roma, accostandoli al Quartetto n. 8
di Šostakovič, i pi emozionante dei uindici composti da musicista usso, che o dedicò "alle vittime del
fascismo e della guerra".
Clicca qui per ascoltare: https://www.youtube.com/watch?v=rougrFY0r5Y
Sabato 19 novembre 2016 ore 17.30
Saint Paul Chamber Orchestra
Patricia Kopatchinskaja violino
Death and the Maiden
La violinista moldava Patricia Kopatchinskaja è celebre per il suo virtuosismo e le sue interpretazioni
ricche di temperamento, trascinanti e coinvolgenti, ma anche per l'abitudine di suonare scalza, che la fa
sentire più libera e naturale. La sua personalità fuori dagli schemi si riconosce anche nell'impaginazione
originale e intrigante del suo concerto con la Saint Paul Chamber Orchestra, una delle migliori orchestre
da camera americane, vincitrice di vari premi, tra cui un Grammy per la migliore esecuzione cameristica.
Il programma è imperniato sul Quartetto "La morte e la fanciulla", uno dei grandi capolavori scritti da
Schubert negli ultimi anni della vita, presentato in una trascrizione per orchestra d'archi e alternato a
musiche di altre epoche, una melodia sacra medioevale bizantina, le Lachrimae Antiquae Novae del
compositore inglese di epoca elisabettiana John Dowland e Ligatura e Ruheloss del nostro contemporaneo
György Kurtag. Sebbene siano molto lontane tra loro, queste musiche esprimono, ognuna in modo
diverso, le emozioni e le idee suscitate dal pensiero della morte: terrore, minaccia, ansietà ma anche
attrazione e consolazione. Prima ascolteremo la Partita per archi di Gideon Klein, morto nel 1945 in un
campo di sterminio nazista, e il Concerto in re minore di un altro compositore ebreo, Felix Mendelssohn.
Clicca qui per ascoltare: https://www.youtube.com/watch?v=gsooaIFEBg8
Martedì 29 novembre ore 20.30
Michele Campanella pianoforte
Auguri Maestro per i 50 anni carriera!
Ha debuttato a vent'anni e nel 2017 festeggerà i cinquant'anni di carriera e il suo settantesimo
compleanno. Michele Campanella è uno dei grandi pianisti italiani e nel suo curriculum figurano concerti
nelle principali sale del mondo intero, con le più prestigiose orchestre e i più grandi direttori, quali
Abbado, Muti, Prêtre, Sawallisch e Schippers. È considerato internazionalmente uno dei maggiori virtuosi
e inte p eti di Liszt (ha icevuto meda ie pe “me iti isztiani” da Ministe o de a Cu tu a un he ese e
da Ame ican Liszt Society) ma è un a tista assai ve sati e (è anche autore di libri, saggi e conferenze) e
il suo repertorio è molto più vario. Da qualche anno riserva le sue esibizioni romane come solista alla IUC
dove ha fatto il suo debutto romano quasi cinquanta anni fa. Ora la IUC è la prima a festeggiarlo in vista
di questa duplice ricorrenza del 2017. Il Maestro ha scelto per questo concerto speciale due brani di
Schumann e due brani di autori russi, i Racconti della vecchia nonna di Prokof'ev e i Quadri da
un'esposizione di Musorgskij.
Clicca qui per ascoltare: https://www.youtube.com/watch?v=dPtfyeLUJKQ
Sabato 3 dicembre ore 17.30
Christoph Prégardien tenore
Michael Gees pianoforte
Capolavoro assoluto del romanticismo, Winterreise è un ciclo di 24 Lieder per voce e pianoforte, che
Schubert scrisse nel 1828, proprio nelle ultime settimane della sua breve esistenza, e che raffigurano la
vita umana (e in particolare la vita del compositore stesso) come un viaggio d'inverno in un mondo ostile,
insensibile e indifferente. Ne è interprete ideale il tenore tedesco Christoph Prégardien, una delle voci più
apprezzate in sala da concerto, in un repertorio che va da Bach e Mozart al lied romantico. Proprio con le
sue incisioni di Schubert e degli altri romantici ha vinto i più importanti premi internazionali, tra cui
l'Orfeo d'Oro dell'Accademia del disco francese e il Premio Edison. Lo accompagna al pianoforte Michael
Gees, con cui ha raggiunto un affiatamento ideale in molti anni di collaborazione.
Clicca qui per ascoltare: https://www.youtube.com/watch?v=FGX51x_PAW0
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Martedì 13 dicembre ore 20.30
Blue Moka feat. Fabrizio Bosso
Spettacolo in prima romana
Blue Moka è energico, carico, italiano. Il gruppo è formato da Alberto Gurrisi all'organo Hammond,
Emiliano Vernizzi al sax, Michele Bianchi alla chitarra e Michele Morari alla batteria: ognuno ha esperienze
internazionali con partner come Enrico Rava, Mina, Dee Dee Bridgewater e Hengel Gualdi. Questa volta è
con loro sul palco la tromba di Fabrizio Bosso, che è già una leggenda internazionale del jazz, e insieme
propongono in prima romana uno show di brani e arrangiamenti originali, ripercorrendo il sound della
new generation di hard-bopper del mainstream newyorkese di musicisti come Peter Bernstein, Eric
Alexander, nomi di riferimento che hanno saputo ri-esplorare il jazz accattivante degli anni '60 attraverso
un linguaggio personale focalizzato sul continuo ed incalzante interplay. Il risultato è di grande impatto
sonoro, bluesy, elettrico, con rimandi rhythm and blues alla contemporaneità. na and “Made in Ita y”
capace di trasportare l'ascoltatore nei meandri del sound newyorkese fin dalle prime note.
Clicca qui per ascoltare: https://www.youtube.com/watch?v=1Lty9J_U3KE
Sabato 17 dicembre ore 17.30
Zefiro Baroque Orchestra
Alfredo Bernardini oboe e direttore
La Zefiro Baroque Orchestra - vincitrice nel 2016 del Premio "Franco Abbiati" della Critica musicale
italiana come migliore gruppo da camera - è ormai una star internazionale della musica barocca,
regolarmente invitata dai più importanti festival di musica antica, e gli appassionati sanno che non
devono perdersi i loro concerti. Con oltre venti cd ha vinto il Grand Prix du Disque, il Premio Nazionale
Classic Voice, Edito s Choice di G amophone, le Choc du Monde de la Musique, il Cannes Classic Award
e il Diapason d'Or. Ne è direttore e oboe solista Alfredo Bernardini, romano con studi in Olanda, che
collabora anche con altri dei più importanti gruppi barocchi d'Europa, America, Asia e Australia. Pur non
trascurando Vivaldi e gli altri grandi compositori italiani, tra i loro autori di riferimento spicca Bach, cui è
interamente dedicato questo concerto. Sono in programma tre delle sue Ouvertures per orchestra, in cui
il Kantor di Lipsia incontra lo stile e il gusto per la danza della musica francese dell'epoca, e la Sinfonia
dalla seconda cantata dell'Oratorio di Natale, che s'intona perfettamente alle imminenti festività.
Clicca qui per ascoltare: https://www.youtube.com/watch?v=txSsLPJ-5uk
Sabato 14 gennaio ore 17.30
Quartetto di Cremona
Esplorando Beethoven
Con questo concerto giunge al termine il grande progetto dell'esecuzione integrale di tutti i Quartetti per
archi di Beethoven, che ha richiesto quattro anni. Protagonista il Quartetto di Cremona, un complesso
ancora giovane che è già un motivo di orgoglio per l'Italia in campo internazionale e che in questi anni ha
consolidato la sua fama proprio grazie al successo dell'incisione dell'integrale dei Quartetti
beethoveniani, premiata da importanti riconoscimenti come 5 stelle dal BBC Music Magazine e dallo
Strad, e dichiarata Disco Star del mese dal prestigioso Fonoforum tedesco. Inoltre ha ottenuto il
Supersonic Award della rivista tedesca Pizzicato e la nomination all'International Musical Award 2015 per
la musica da camera.
In questo ciclo - non a caso intitolato "Esplorando Beethoven" - il Quartetto di Cremona propone un
proprio itinerario all'interno di questo straordinario ciclo di diciassette capolavori, che, al pari delle
Sinfonie e delle Sonate per pianoforte, costituisce una summa dell'arte beethoveniana. I Quartetti non
sono infatti presentati in ordine cronologico ma vengono accostati col criterio di far risaltare al massimo
la varietà delle idee del genio di Bonn. In quest'ultimo concerto saranno eseguiti tre Quartetti,
rispettivamente della giovinezza, della maturità e del periodo finale dell'arte di Beethoven.
Clicca qui per ascoltare: https://www.youtube.com/watch?v=IMXjnxLhEhY
Martedì 17 gennaio ore 20.30
Lilya Zilberstein pianoforte
Il percorso che ha portato la Zilberstein a divenire una delle pianiste più famose e apprezzate in campo
internazionale inizia quando, a soli cinque anni, è ammessa al celebre Istituto di Musica Gnessin di
Mosca. Nel 1985, a vent'anni, vince alcuni concorsi russi per giovani musicisti ma il passo definitivo verso
il successo e la fama internazionale arriva con la vittoria al Concorso "Ferruccio Busoni" di Bolzano nel
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1987, ancora prima di diplomarsi. L'anno seguente inizia le sue tournée internazionali, durante le quali ha
occasione di suonare con artisti del calibro di Claudio Abbado (con cui ha anche inciso un cd dedicato a
Rachmaninov) e Marta Argerich e a incidere con la più prestigiosa etichetta discografica del settore
classico, la Deutsche Grammophon. Dal 1990 vive ad Amburgo.
La prima parte del suo concerto è dedicata a Schubert, con i Moments musicaux, tra le sue più amate
pagine pianistiche, e con quattro Lieder nella celebre trascrizione di Liszt. Nella seconda parte presenterà
due preziose rarità: le giovanili Variazioni su un'aria di Righini di Beethoven e alcune danze di Chausson,
compositore di fine Ottocento, vicino a Massenet e Fauré, che ha sempre avuto ristrette cerchie di grandi
ammiratori - tra cui Debussy - ma che non ha mai raggiunto una vasta popolarità.
Clicca qui per ascoltare: https://www.youtube.com/watch?v=vuF9n8qfFiM
Sabato 21 gennaio ore 17.30
I Musici
Sergej Nakariakov tromba e flicorno
Sergej Nakariakov non è un virtuoso della tromba ma "il" virtuoso per antonomasia di quello strumento
difficile da domare e del suo parente stretto, il flicorno. La definizione "il Paganini della tromba" può
apparire un luogo comune ma in questo caso è meritata. Come il violinista genovese, il trentanovenne
trombettista russo ha spostato in avanti i confini del proprio strumento, scoprendone insospettate
possibilità. Non sembrerà un'affermazione esagerata, dopo averlo ascoltato in una trascrizione per
tromba del Concerto in re minore per violino di Mendelssohn, dove gareggerà in agilità, cantabilità e
delicatezza di sfumature con lo strumento che fu di Paganini. Eseguirà anche un'altra trascrizione di un
brano concepito per strumenti ad arco, la celeberrima Aria sulla quarta corda di Bach. L'occasione di
mettere in mostra il lato pirotecnico del suo sbalorditivo virtuosismo gliela offriranno le Variazioni sul
"Carnevale di Venezia" di Arban che è un cavallo di battaglia dei più grandi virtuosi della tromba.
I Musici, che proseguono la prestigiosa tradizione del gruppo romano protagonista della "Vivaldi
renaissance", presenteranno anche due Concerti di Corelli e Geminiani e una Sinfonia di Carl Philipp
Emanuel Bach, il più noto dei figli del grande Johann Sebastian.
Clicca qui per ascoltare: https://www.youtube.com/watch?v=Wqvjj9V84ps
Martedì 31 gennaio ore 20.30
Tallis Scholars
Peter Philips direttore
Un omaggio alla musica sacra tra Cinquecento e Seicento da parte dei Tallis Scholars e del loro direttore
Peter Philips, uno dei gruppi polifonici più prestigiosi a livello mondiale, scelti nel 1994 per la cerimonia
per l'inaugurazione del restauro degli affreschi di Michelangelo nella Cappella Sistina e per celebrare il
quarto centenario della morte di Palestrina a Santa Maria Maggiore. Una parte cospicua del concerto sarà
dedicata a Monteverdi, di cui nel 2017 ricorrono i quattrocentocinquanta anni dalla morte. Inoltre un
mottetto di Palestrina, una delle Lamentationes di Gesualdo da Venosa (un raro brano sacro di
quest'autore, noto soprattutto per i suoi madrigali profani) e il celeberrimo Miserere di Allegri, che Mozart
trascrisse a memoria dopo averlo ascoltato una sola volta nella Sistina. Due brani contemporanei - il
Miserere del britannico Alexander Campkin in prima italiana e le Lamentations dell'americano Nico Muhly
in prima romana - saranno eseguiti accanto ai brani similari composti da Allegri e Gesualdo: una
conferma del valore e della suggestione ancora intatti di quelle musiche dopo quattro secoli.
Clicca qui per ascoltare: https://www.youtube.com/watch?v=xpzdB0G3TJU
Sabato 4 febbraio ore 16.30
Kelemen Quartet
Maratona Bartók
Esecuzione integrale dei sei Quartetti per archi
I sei Quartetti per archi di Bela Bartók saranno eseguiti nel corso di una "Maratona Bartók" dall'ungherese
Kelemen Quartet, vincitore del Premio "Paolo Borciani" e definito dalla stampa americana "il più
elettrizzante quartetto per archi che si ricordi in tempi recenti". Sarà una rara occasione per fare una full
immersion nel ciclo quartettistico più importante del ventesimo secolo, paragonato spesso a quello di
Beethoven, a cui effettivamente Bartók fa riferimento, riprendendo indicazioni e spunti suggeritigli
proprio dagli ultimi Quartetti beethoveniani. Tutta l'evoluzione del linguaggio di Bartók può essere
tracciata sulla base dei suoi sei Quartetti: la presa di distanza dal post-romanticismo nel primo,
l'espressionismo nel secondo, la ricerca più audace e la concentrazione estrema nel terzo, l'adozione della
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forma ad arco (cinque movimenti disposti in modo concentrico) nel quarto, il riavvicinamento alla tonalità
nel quinto, infine il momento del doloroso distacco dall'Ungheria nel sesto (un settimo quartetto restò allo
stato di progetto). Nessun altro gruppo di Quartetti posteriore a Beethoven propone un così audace
rinnovamento della struttura di questo genere.
Clicca qui per ascoltare: https://www.youtube.com/watch?v=0WP4V8MgdTg
Martedì 7 febbraio ore 20.30
Pepe Romero & Los Romeros
The Royal Family of the Guitar
Nato a Malaga nel 1944 e residente in California fin da giovanissimo, Pepe Romero è non solo uno dei
migliori chitarristi della nostra epoca ma un pezzo importante della storia della chitarra. Suo padre
Celedonio era un ottimo chitarrista, come anche sua sorella Celin e suo fratello Angel: tutti insieme
hanno fondato nel 1960 un quartetto di chitarre, noto nel mondo intero come Los Romeros. Ritiratisi
prima Celedonio e poi Angel, sono stati sostituiti da Celino e Lito, nipoti di Pepe. Dunque una famiglia di
illustri tradizioni chitarristiche, che si è meritata la definizione di "The Royal Family of the Guitar". Se i
Romero sono la famiglia reale, il re è indubbiamente Pepe, che ha una solida formazione classica (è stato
infatti invitato dalle principali istituzioni di musica classica, come festival di Salisburgo, London Smphony,
Hamburger Philharmoniker e via seguitando) ma con una grande passione per il flamenco. Combinando lo
stile e la tecnica di esecuzione di questi diversi tipi di musica, si è forgiato uno stile personalissimo,
caratterizzato dalla potenza del suono e dal vigore ritmico. Nel corso del concerto Los Romeros
suoneranno in quartetto, si esibiranno in brani solistici e daranno vita a vari duo, in cui si incontreranno
in tutte le combinazioni possibili. Non manca un classico come Boccherini, ma la maggior parte del
concerto è dedicato a quegli autori spagnoli e latino-americani che all'inizio del Novecento hanno dato il
via alla rinascita della chitarra, ovvero Chapi y Lorente, Albeniz, Granados, De Falla, Villa-Lobos e gli
stessi Caledonio e Pepe Romero.
Clicca qui per ascoltare: https://www.youtube.com/watch?v=YyYFeHemcvI
Sabato 18 febbraio ore 17.30
Enrico Pieranunzi pianoforte
Gabriele Pieranunzi violino
Gabriele Mirabassi clarinetto
Serata Gershwin
Enrico Pieranunzi, che col suo pianoforte è da anni ambasciatore del jazz italiano nel mondo, suo fratello
Gabriele Pieranunzi al violino e Gabriele Mirabassi al clarinetto dedicano questo concerto a George
Gershwin, a ottant'anni dalla sua precoce morte. La storia del jazz deve molto a questo ebreo di origine
russa nato a Brooklyn, che fu uno dei primissimi musicisti non afro-americani a coltivare con successo
questo genere musicale allora rivoluzionario. Gershwin ebbe l'idea di unire due tradizioni musicali fino
allora inconciliabili, e con lavori come il Concerto in fa e la Rhapsody in Blue inventò il jazz sinfonico. I tre
musicisti italiani, cresciuti anch'essi all'intersezione tra jazz e classica, intendono così rendere omaggio
alla visione geniale, coraggiosa e ancora oggi attuale del musicista che per primo ha seguito la strada di
quella che oggi chiameremmo ibridazione, proclamando che “tutto è possi i e in musica”, affermazione
allora tutt'altro che scontata. Si inizia con le Variazioni su un tema di Gershwin di Enrico Pieranunzi, cui
seguono una serie di brani di Gershwin stesso, nelle trascrizoni/elaborazioni di Enrico Pieranunzi. Brani di
ampie dimensioni - quali An American in Paris e Rhapsody in Blue - si alternano a composizioni brevi ma
non meno geniali e fascinose, quali i Songs (uno tratto da Porgy and Bess) e i Preludi.
Clicca qui per ascoltare: https://www.youtube.com/watch?v=PL74vPtYYhM
Martedì 28 febbraio ore 20.30
Christian Fennesz live electronics e chitarra
Lillevan live visuals
Mahler Remixed
Spettacolo in prima romana
L aust iaco Ch istian Fennesz d con uesti emix un cont i uto a a iconside azione de ope a di
Mahler: prende le sue composizioni, le disseziona e le ricompone con i mezzi e il sound dell'elaborazione
elettronica, creando qualcosa di completamente nuovo e irriconoscibile, che apparentemente non ha più
nulla in comune con l'originale. Non una dissacrazione ma il riconoscimento della modernità di Mahler.
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Alla performance sono abbinate le immagini di Lillevan, noto artista visuale, cofondatore del gruppo
berlinese Rechenzentrum.
Clicca qui per ascoltare: https://www.youtube.com/watch?v=mw_McRXolJg
Sabato 4 marzo ore 17.30
Enrico Bronzi violoncello
Vittorio Ghielmi viola da gamba
Lorenzo Ghielmi clavicembalo
Luca Pianca liuto
Luciano Bertoli voce recitante
La Défense de la Basse de Viole, contre les prétentions du Violoncelle. Una commedia musicale
Nella prima metà del XVIII secolo, gli aristocratici strumenti dell'Ancien Régime (viola da gamba e liuto)
ingaggiarono un duello all'ultimo sangue col violoncello, un parvenu nelle sale musicali parigine
dell'epoca. Colpita a morte dall'arrivo in Francia della nuova moda di questo nuovo strumento di origine
italiana, la viola da gamba si difende come può in un comico testo scritto nel 1740 dall'avvocato parigino
Hubert Le Blanc, "La défense de la Basse de Viole contre les entréprises du Violon et les preténsions du
Violoncelle".
Vittorio Ghielmi (viola da gamba) ed Enrico Bronzi (violoncello) ripropongono quella sfida: il violoncello
appoggia le sue ragioni alle musiche di Vivaldi e Geminiani, la viola da gamba alle musiche di Marais e
Forqueray. Ne nasce un frizzante spettacolo, che alterna le musiche al brillante testo di Le Blanc, letto
dall'attore Luciano Bertoli. L'ensemble strumentale è completato dal liuto di Luca Pianca e dal
clavicembalo di Lorenzo Ghielmi.
Clicca qui per ascoltare: https://www.youtube.com/watch?v=rxbGiYOAM0s
Sabato 11 marzo ore 17.30
Emmanuel Pahud flauto
Éric Le Sage pianoforte
Torna all'Aula Magna a grande richiesta, dopo il sensazionale successo dello scorso anno, Emmanuel
Pahud "il re dei flautisti". Fu lanciato giovanissimo dalla vittoria al prestigioso concorso di Ginevra (quello,
per intendersi, che in campo pianistico ha laureato Arturo Benedetti Michelangeli e Martha Argerich) e da
lì ebbe inizio la sua fenomenale carriera in ambito solistico, cameristico ed orchestrale. Nel 1993 è stato
scelto come primo flauto solista dei Berliner Philharmoniker, allora diretti da Claudio Abbado: aveva
ventitre anni ed era il più giovane membro dell'orchestra. Ancora oggi ricopre quel ruolo. A Roma
suonerà l'unica opera di Schubert per flauto e pianoforte, Introduzione e variazioni "Trockne Blumen"
("Fiori appassiti"): prende il titolo dalla melodia dell'omonimo Lied dello stesso Schubert, ma il tono
dolente di quella canzone si scioglie nella piacevolezza e scorrevolezza di queste variazioni. Degli altri tre
brani in programma, quelli di Mozart e Mendelssohn erano stati concepiti originariamente per il violino e
quello di Schumann per il clarinetto: sono ora eseguiti in modo miracoloso col flauto da Pahud, senza
nulla perdere dell'originale, anzi acquistando un timbro ancor più seducente.
Clicca qui per ascoltare: https://www.youtube.com/watch?v=hl_vMpcvWKA
Martedì 14 marzo ore 20.30
I Solisti di Mosca
Yuri Bashmet viola e direttore
100° Anniversario della Rivoluzione d’Ottobre
Yuri Bashmet, il più illustre virtuoso di viola dei nostri giorni, e I Solisti di Mosca, la straordinaria
orchestra da camera da lui fondata e diretta, ricordano il centesimo anniversario della rivoluzione di
ottobre, non con una celebrazione retorica ma con un panorama su quattro dei più importanti compositori
del periodo sovietico: naturalmente Sergej Prokof'ev e Dmitrij Šostakovič, ino t e Geo ij Svi idov e
Alfred Schnittke. Le musiche scelte da Bashmet non accettano assolutamente i dettami del realismo
socialista: per esempio, la Sinfonia da camera op. 110 a di Šostakovič è a t asc izione pe picco a
orchestra del Quartetto n. 8, dedicato "alle vittime del fascismo e della guerra", non alle vittime di una
parte sola, ma a tutte le vittime, come chiariscono queste parole del compositore: "Provo eterno dolore
per coloro che furono uccisi da Hitler, ma non sono meno turbato nei confronti di chi morì su comando di
Stalin". Non è certamente un'opera "di regime" nemmeno il Concerto "For Three" di Schnittke, scritto per
Bashmet stesso e per due altri grandi strumentisti, Kremer e Rostropovich, che vivevano in esilio, come il
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compositore stesso. Completa il programma la prima esecuzione a Roma di Preludio, Presto e Lamento di
Silvia Colasanti, compositrice tra le più affermate in campo internazionale, che ha scritto vari lavori su
richiesta di Bashmet e a lui dedicati.
Clicca qui per ascoltare: https://www.youtube.com/watch?v=kbRuQnY-uoM
Martedì 28 marzo ore 20.30
Pietro De Maria pianoforte
Vincitore del premio della critica al Concorso Ciaikovskij di Mosca nel 1990, del Primo Premio ai Concorso
Internazionale Dino Ciani di Milano (1990) e al Géza Anda di Zurigo (1994) e del Premio Mendelssohn ad
Amburgo (1997), Pietro De Maria tiene alto il prestigio della scuola pianistica italiana nel mondo. Il suo
repertorio spazia da Bach a Ligeti ed è stato il primo pianista italiano ad aver eseguito pubblicamente
inte a e de e ope e di Chopin in un cic o di sei conce ti. Quest inte a e è ino t e stata da ui e ist ata
per Decca e ha ricevuto importanti riconoscimenti dalla critica internazionale, tra cui quelli di Diapason,
Inte nationa Piano e Pianiste. Da 2012 è impe nato in un p o etto che p evede esecuzione e a
registrazione per Decca dei capolavori per strumento a tastiera di Bach. Nel suo concerto alla IUC
eseguirà proprio una celeberrima composizione di Bach, le Variazioni "Goldberg". Questo monumentale
capolavoro sarebbe stato composto su richiesta di Goldberg, un allievo di Bach alle dipendenze del conte
Keyserling, che desiderava un riposante brano musicale che conciliasse il sonno al nobiluomo, affetto da
insonnia: la veridicità di tale aneddoto è oggi messa in dubbio, anche perché Bach non avrebbe potuto
scrivere nulla di meno adatto a un simile scopo.
Clicca qui per ascoltare: https://www.youtube.com/watch?v=QY4yN50ZRJs
Sabato 1 aprile ore 17.30
Mariangela Vacatello pianoforte
Una lunga serie di premi in concorsi nazionali e internazionali ha fatto conoscere Mariangela Vacatello
sulla scena musicale quand'era ancora giovanissima e oggi la sua carriera concertistica si svolge in
Europa, America, Asia e Africa. Tra le sue incisioni figurano due cd con l'integrale pianistica di Alberto
Ginastera, il più importante compositore argentino, da lei scelto anche per aprire il suo recital romano,
che allinea cinque autori apparentemente disomogenei, ma legati da un sottile filo. La convivenza in
Ginastera di solida formazione classica e di tradizione popolare argentina ricorda la forte presenza di ritmi
e melodie spagnole nelle Sonate di Domenico Scarlatti. Ravel e Sciarrino scrivono entrambi un brano
dedicato alla notte ed entrambi traggono dalla tastiera del pianoforte magiche rifrazioni timbriche. E sia
la prima che la seconda parte del concerto si concludono con un'esaltazione del potere trascinante del
ritmo (Danza argentinas di Ginastera e La valse di Ravel).
Clicca qui per ascoltare: https://www.youtube.com/watch?v=H1hXbhivFs8
Sabato 8 aprile ore 17.30
Duo pianistico Canino-Ballista
60 anni in Duo: " Notre amitié est invariable"
Era il 1956 quando due pianisti ventenni, il napoletano Bruno Canino e il milanese Antonio Ballista,
suonarono per la prima volta insieme in pubblico, quindi ora festeggiano un traguardo certamente non
comune: i sessant'anni del loro duo. Non è retorica dire che tale duo rappresenta un pezzo della musica
del Novecento. Basti dire che ha collaborato i maggiori compositori del nostro tempo, da Dallapiccola a
Berio, da Ligeti a Kagel, da Boulez a Stockhausen, e che decine e decine di pezzi sono stati composti per
loro e a loro dedicati. E si fa prima ad elencare i paesi in cui non hanno suonato che quelli in cui hanno
suonato. Il loro concerto romano inizia con un brano che sembra scritto apposta per loro: " Notre amitié
est invariable" di Schubert, che anche in questo piccolo e sconosciuto rondò ha riversato perle del suo
genio. L'accostamento di un brano di Liszt a uno di Wagner vuole ricordare un'altra amicizia musicale
durata tutta la vita. Il concerto si conclude in modo spumeggiante e trascinante con alcune delle Danze
slave di Dvorak e delle Danze ungheresi di Brahms, nelle versioni originali per pianoforte a quattro mani.
Clicca qui per ascoltare: https://www.youtube.com/watch?v=RhgM8XAhAbw
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Martedì 11 aprile ore 20.30
Giuliano Carmignola violino
Mario Brunello violoncello
È insolito ascoltare un duo di violino e violoncello, quindi questo concerto è un'occasione preziosa per
sentire insieme due ottimi interpreti italiani sia per conoscere musiche rarissime di due grandi autori.
Giuliano Carmignola è considerato uno dei migliori violinisti italiani, soprattutto per la musica del
Settecento. Ha suonato i Concerti di Mozart con Claudio Abbado in varie tournées e li ha incisi con lui per
Deutsche Grammophon e con l'etichetta gialla ha pubblicato anche incisioni di Bach, Vivaldi, Pergolesi,
Haydn e altri autori. Mario Brunello è uno dei violoncellisti più famosi di oggi. Nel 1986 è stato il primo
ita iano a vince e i Conco so Čaikovskij di Mosca, che o ha proiettato sulla scena internazionale. Da
allora ha suonato con le più grandi orchestre insieme a direttori quali Valery Gergiev, Carlo M. Giulini,
Zubin Mehta, Riccardo Muti e Antonio Pappano. Ha suonato anche in festival jazz con Vinicio Capossela,
Paolo Fresu e Uri Caine e realizzato spettacoli teatrali con Maddalena Crippa e Marco Paolini. In
programma Sonate di Antonio Vivaldi e di Jean-Marie Leclair, che fu il primo francese ad aprirsi
all'influsso della musica strumentale italiana.
Clicca qui per ascoltare: https://www.youtube.com/watch?v=yCIS7hi8Jws
Sabato 22 aprile ore 17.30
Ian Bostridge tenore
Ensemble Roma Sinfonietta
Façade: An Entertainment
È ancor vivo il ricordo dello splendido concerto all'Aula Magna di Ian Bostridge, il grande tenore inglese
che per la sensibilità, la raffinatezza e la sottigliezza delle sue interpretazioni ha pochi confronti tra gli
interpreti della musica vocale da camera. Questa volta torna con un concerto imperniato su Façade di
William Walton. Basato su alcune poesie di Edith Sitwell e definito dal compositore "an entertainment",
questo brano consiste di ventidue brevi pezzi per voce e piccolo gruppo strumentale e fu eseguito per la
prima volta in pubblico nel 1923, con un succès de scandale che rese immediatamente celebre il giovane
Walton. In seguito il compositore lo rielaborò più volte, pubblicandolo infine dopo quasi trent'anni, nel
1951. Ma neanche quella fu la versione definitiva, perché negli anni Settanta vi aggiunse nuove poesie e
cambiò l'ordine di esecuzione di quelle preesistenti. Accanto a Bostridge, la ardua e affilata parte
strumentale sarà eseguita dai solisti dell'Ensemble Roma Sinfonietta.
Clicca qui per ascoltare: https://www.youtube.com/watch?v=eARgW2tacCk
Martedì 16 maggio ore 20.30
Richard Galliano fisarmonica
Guido Rimonda violino e maestro concertatore
Orchestra Camerata Ducale
I migliori virtuosi di vari strumenti si sono succeduti durante la stagione, che ora si conclude con quello
che è considerato il migliore fisarmonicista di oggi, Richard Galliano, già ben noto al pubblico della IUC
per o suoi precedenti concerti. Accompagnato dall'Orchestra Camerata Ducale, con Guido Raimonda
violino e maestro concertatore, presenterà un programma che esprime le sue due grandi passioni, la
classica e il tango. La prima parte del concerto è infatti interamente dedicata a Mozart, con alcuni
celeberrimi brani (la Serenata “Eine Kleine Nachtmusik”, l'Adagio dal Concerto per clarinetto e il Rondò
"Alla Turca") trascritti dallo stesso Galliano. Nella seconda parte tanghi di Galliano stesso, del suo
maestro Astor Piazzolla e la famosissima Cumparsita di Rodriguez, oltre a un estratto della musica
composta da Charlie Chaplin per Luci della ribalta.
Clicca qui per ascoltare: https://www.youtube.com/watch?v=0S79pcWjzsc
Venerdì 28 ottobre, martedì 13 dicembre, mercoledì 8 febbraio ore 11.00
Musica PourParler
Ciclo di conferenze - concerto
Musica PourParler è immanca i e appuntamento dedicato agli alunni delle scuole medie e superiori, ai
giovani in generale e al pubblico che vuole avvicinarsi al mondo della grande musica. Musicisti affermati e
le eccellenze emergenti del panorama italiano forniranno spunti di riflessione e strumenti chiari e
accessibili per familiarizzare con una sala da concerto e con il repertorio classico, senza rinunciare a
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incursioni nel mondo del jazz, coinvolgendo il pubblico in modo piacevole e al tempo stesso educativo.
Forti del grande successo degli ultimi anni, prosegue la collaborazione con il Conservatorio Santa Cecilia.
Due ensemble formatisi all'interno del Conservatorio - il Quintetto di fiati PentEliós e l'Orchestra del
Conservatorio Santa Cecilia diretta in questa occasione da Tonino Battista - saranno i protagonisti di due
appuntamenti di questo percorso didattico-musicale e proporranno un repertorio che va da Mozart al
Musical di Bernstein, Gershwin e A. L. Webber, passando per la Carmen di Bizet e le affascinanti pagine di
Ravel. Nel terzo appuntamento Fabrizio Bosso racconterà la storia del jazz accompagnato dai vulcanici
Blue Moka, attraverso un itinerario musicale travolgente e appassionante.
La IUC nelle scuole
L attivit didattico musica e de a I C è itine ante. O t e ai conce ti in Au a Ma na (che hanno semp e un
grande impatto sui ragazzi), la IUC porta nelle scuole musicisti dalla carriera avviata e giovani esordienti
che sanno come entrare in sintonia con i piccoli ascoltatori. I concerti sono preceduti da uide a asco to
affidate ai futuri musicologi della Sapienza. Una novità della prossima stagione saranno i Laboratori
d’arte sonora a cu a de ensem e A s Ludi per avvicinare gli studenti al mondo della ritmica e della
creatività sonora facendo loro scoprire il piacere di fare musica insieme. Infine, con la proposta Stasera
vado al Concerto la IUC offre la possibilità a gruppi di alunni, accompagnati da docenti e genitori, di
assistere, a prezzi speciali, a una serie di concerti scelti tra quelli in cartellone.
4, 12, 18 e 26 novembre, 3 dicembre - Biblioteca Villa Leopardi, Biblioteca Vaccheria Nardi
Note in biblioteca
Una nuova serie di concerti, realizzata dalla IUC in collaborazione con il Sistema Biblioteche del Comune
di Roma e con il Conservatorio Santa Cecilia, da cui provengono i giovani interpreti, già avviati a una più
che promettente carriera concertistica, che ha portato alcuni di loro fino in Cina! In questi cinque concerti
nelle biblioteche di Villa Leopardi e della Vaccheria Nardi i giovani musicisti, sia come solisti sia riuniti in
piccoli ensemble, proporranno programmi molto vari, che spaziano da Mozart e Chopin ai grandi autori
de Novecento e a jazz. I conce ti sa anno int odotti da uide a asco to affidate agli specializzandi della
Facoltà di Musicologia della Sapienza, coordinati dal prof. Antonio Rostagno.
Concerti a Montalto di Castro
Un'altra novità è una serie di concerti a Montalto di Castro, in collaborazione con l'Associazione Roma
Sinfonietta, che aggiungerà un ulteriore tassello al mosaico culturale della cittadina del viterbese con una
programmazione concertistica multiforme sia per gli organici che per il repertorio, nella suggestiva
cornice del Complesso Monumentale San Sisto. Si comincerà a novembre con quattro quartetti diversi
uno da a t o pe o anico e epe to io: Qua tetto Wa ho , Ia sax Qua tet, Qua tetto d a chi Roma
Sinfonietta e The Bass Gang.
Festival "Un organo per Roma"
Continua la collaborazione della IUC al Festival "Un organo per Roma", ideato da Giorgio Carnini e
realizzato in collaborazione anche con Conservatorio Santa Cecilia, Accademia Filarmonica Romana e
Camerata Italica. Il festival si svolge nella Sala Accademica del conservatorio romano e ha lo scopo di
diffondere la musica per organo, anche tramite
ani commissionati pe occasione a composito i come
Gianluca Ruggeri, Franco Mirenzi e Angelo Bruzzese.
Ufficio stampa dell'Istituzione Universitaria dei Concerti:
Mauro Mariani
email: [email protected]
tel. 335 5725816
INFO per il pubblico: tel. 06 3610051/2
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