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P R I M O P I A N O
OMEOPATIA
Sempre più persone,
non solo anziane,
si lamentano
di difficoltà
di concentrazione
e di diminuzione
della memoria.
Il fenomeno
è soprattutto
psicologico e legato
ai livelli di stress
del vivere quotidiano
DI TIZIANA DI GIAMPIETRO,
PEDIATRA, OMEOPATA, FITOTERAPEUTA,
CONSIGLIERE NAZIONALE SIOMI
L
a concentrazione è la capacità
attentiva di ricevere e organizzare le informazioni della realtà,
sia soggettiva sia oggettiva, focalizzando
l’interesse su un oggetto o su un’idea ed
escludendo tutti gli altri.
Nella vita ordinaria l’attenzione è assente o dispersa fra mille oggetti e fissarla su uno di essi richiede uno sforzo
costante nel tempo.
Il concetto di concentrazione è legato
spesso a quello di studio: i disturbi di
concentrazione sono la causa dell’interruzione degli studi in persone con intelligenza peraltro normale o superiore
alla norma. Sono causati dall’intromissione ripetuta di pensieri, detti appunto
intrusivi, che impediscono la concentrazione e la memorizzazione per carente passaggio di informazioni oltre la
soglia della memoria a breve termine.
L’affaticamento intellettuale con difficoltà di concentrazione è in genere un
sintomo periodico e reversibile con la
correzione dello stile di vita (sonno, alimentazione, surmenage mentale, alcool) o con cure adeguate, che si mani-
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Non me
lo ricordo più
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festa in alcune costituzioni più facilmente che in altre.
Se il disturbo tende alla cronicità va indubbiamente valutato con attenzione,
potendo sottendere cause patologiche.
L’affaticamento può spesso comportare
l’indebolimento della memoria, più o
meno esteso e duraturo in rapporto all’entità dello stress.
Questo disturbo comporta difficoltà
nella vita quotidiana e di relazione ma
si evidenzia soprattutto quando sia richiesto un impegno intellettivo. In condizioni fisiologiche può seguire un periodo di affaticamento fisico o intellettuale o, nei casi patologici, essere la
conseguenza di una debilità mentale
che può essere classificata in base al
grado di gravità.
Naturalmente l’omeopatia può intervenire nelle forme disattentive e amnesiche funzionali e fornire aiuto solo
alle debilità leggere o medie, non associate a turbe comportamentali. Può
precedere o affiancare le terapie convenzionali sia con rimedi costituzionali, di tipologia sensibile e con i nosodi,
che agiscono sul terreno individuale,
sia con medicinali che hanno similitudine con i sintomi presentati dal soggetto che lamenta quel particolare disturbo transitorio.
Le difficoltà di concentrazione possono
comparire in ogni età e ne soffrono soprattutto Calcarea carbonica, Lycopodium, Natrum carbonicum.
Di distrazione soffre invece Ammonium
carbonicum, di instabilità e dispersione
Zincum metallicum e di incapacità a
concentrarsi Baryta carbonica.
I PIÙ SMEMORATI
Spesso oggi molte persone, non solo
anziane, si lamentano di difficoltà di
concentrazione e di diminuzione della
memoria, soprattutto negli studi.
Il fenomeno, solo in parte organico, è
soprattutto psicologico e legato ai
livelli di stress del vivere quotidiano. La memoria è
un meccanismo evolutivo importante per
gli animali perché permette la sopravvivenza. Ma l’alto grado raggiunto dall’uomo è con-
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diviso solo da un tipo di scimmie (antropomorfe) e a esso sono legate molte delle funzioni della nostra vita. Abbiamo una
“memoria implicita”, di cui non ci rendiamo conto, che è quella che ci permette di
svolgere le azioni automatiche come parlare o guidare mentre si parla o si ascolta
musica. La “memoria esplicita” è invece
quella usata per ricordare un numero di
telefono o il nome di una persona, una
canzone. Altra classificazione della memoria è quella che distingue la memoria
a breve e a lungo termine.
Alcuni consigli da banco possono essere utili nei disturbi di concentrazione e
di memoria da poco insorti e riconducibili a stili di vita stressanti.
Tra i fitoterapici più noti, il Panax ginseng, molto usato nella medicina cinese, con proprietà toniche e antistress, il
Ginkgo biloba che ha proprietà vasoattive sul microcircolo cerebrale, l’Eleuterococco e il Guaranà che stimolano la concentrazione e, infine, la Rodiola
rosea, particolarmente indicata
per contrastare lo
stress, l’ansia e per aiutare la memoria, preferita perché priva delle proprietà eccitanti del ginseng.
Tra gli oligoelementi, da ricordare il magnesio, consumato durante e carente
dopo uno stress.
In omeopatia gli individui che più facilmente “dimenticano” sono quelli elencati di seguito.
Natrum muriaticum , che pensa di
aver assimilato ma dimentica tutto.
Mercurius solubilis, difficoltà di concentrazione e di comprensione soprattutto nelle discipline che richiedono un
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rigore di ragionamento come l’ortografia, la grammatica, la matematica.
Calcarea carbonica, perde la memoria dei fatti dimenticando da un giorno
all’altro, è lento e da bambino è in ritardo con le acquisizioni motrici e psichiche, soprattutto in età scolare, nell’apprendimento della lettura e scrittura.
L’attenzione è insufficiente e gli sforzi di
concentrazione sono brevi. La memoria
è buona: è un alunno metodico, organizzato che si applica, d’intelligenza
nella norma ma manca di ambizione e
si affatica.
Graphytes è un aggravamento del
precedente: irrisoluto e impressionabile,
piange facilmente ed è
molto timido.
Natrum carbonicum: incapace di lavorare e di pensare si sente abbrutito,
incapace di memorizzare, di
comprendere. È depresso, malinconico, ossessionato da idee tristi,
ansioso e apprensivo. Spossato dal minimo sforzo fisico e
mentale. Aggravato
dal calore estivo che
provoca grande debolezza.
Lo sforzo intellettuale scatena cefalea.
Baryta carbonica: medicinale di ritardo motorio, psichico e fisico, di debilità
mentale. Sviluppo somatico e crescita
staturale ritardati, lento a comprendere, di memoria debole, dimentica subito quello che ha appreso. Lo studente
fissa male l’attenzione, non si concentra. È maldestro, piagnucoloso, timido.
L’adolescente è ritardato, indeciso,
manca d’intuizione, di creatività. Spossato al minimo sforzo. I sintomi peggiorano dopo i pasti.
Causticum: nel bambino, sviluppo psicomotorio lento con ritardo nell’acquisizione motoria e del linguaggio; enuresi,
debolezza muscolare, memoria deficitaria e deficit di attenzione. Turbe del linguaggio: non trova la parola giusta,
confonde le lettere e le sillabe, balbetta, è
pauroso e piagnucoloso, ha ansia serale.
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Silicea: bambino e adulto intelligente
ma ansioso, difficoltà a fissare l’attenzione, manca di fiducia in sé stesso malgrado una buona riuscita se lo si obbliga,
affaticabile e presto scoraggiato.
Medorrhinum: memoria debole, dimentica le parole e l’argomento, dimentica le lettere mentre scrive.
Agitato, precipitoso, di cattivo umore.
Triste al risveglio, diviene meno cupo e
fastidioso nel corso della giornata per
arrivare in piena forma alla sera.
Kalium bromatum: agitazione psicomotoria con difficoltà di concentrazione; povertà di memoria, lentezza di parola, balbuzie, dislessia.
Gelsemium: l’individuo è intellettualmente normale ma ha un’aria addormentata, non riesce a parlare, a esprimere
idee a causa di una inibizione globale.
Staphysagria dimentica le date e i numeri, ma anche i luoghi.
Luesinum, Tabacum, Alumina perdono
la memoria soprattutto dei nomi propri.
STRESS FISICO E MENTALE
Nello stress fisico, che provoca stanchezza psichica in seguito
a sforzi muscolari intensi o prolungati o a
traumatismi, il medicinale scelto sarà
Arnica montana.
Rhus toxicodendron quando la
stanchezza fisica è alla base del deficit attentivo
e lo sforzo muscolare provoca rigidità,
contratture, con aggravamento all’inizio
del movimento e miglioramento con il
movimento lento e continuo.
Cina è indicata dopo malattie virali
con perdita di liquidi e sali (vomito,
diarree, emorragie), seguite da spossamento e pallore, sudori profusi, sonno
agitato, terrori notturni, cefalea.
Nux vomica per un paziente in surmenage, sovraccarico d’impegni, depresso, che sviluppi turbe del comportamento (irritabilità, violenza, malcontento, intolleranza alla contraddizione,
collera, insonnia).
Phosphoricum acidum si userà dopo
surmenage o shock familiari, fatica fisica
e intellettuale che si manifesta con apatia, sonnolenza, indifferenza, cefalee.
Nello stress intellettuale la fatica da surmenage, secondo il carattere dei sintomi e l’etiologia, potrà essere curata da:
Kalium phosphoricum se vi è spossamento cerebrale, stato di tristezza, di
scoraggiamento, di mancanza di volontà, di ansia con irritabilità ed emotività eccessive (salta al minimo rumore);
Phosphoricum acidum: dopo sforzo
intellettuale il paziente diviene asociale,
apatico, indifferente. Incapace di coordinare le idee, non ha pensieri, non riesce a parlare, a esprimersi, a comprendere. Ha turbe di memoria e cefalee;
Zincum metallicum: la mancanza di
sonno da veglie prolungate per eccessivo lavoro, inducono uno spossamento
fisico e mentale, lentezza di comprensione ed espressione, perdita di memoria e difficoltà a coordinare le idee;
Agaricus muscarius: stanchezza da
surmenage intellettuale, tristezza, isolamento, comprensione lenta e difficoltà a
ricordare ogni cosa, è anche farmaco di
debilità mentale, ritardo psicomotorio e
turbe motorie;
Cocculus indicus: indicato nelle sequele delle perdite di sonno che esitano
in debolezza mentale, difficoltà di comprensione, d’espressione e di parola.
Utile anche nelle turbe da jet lag;
Anacardium orientalis: il deficit è totale e segue spesso un surmenage intellettuale esordendo con lentezza,
scarsa concentrazione, istinto a contraddire e cefalee. L’individuo diviene
indifferente, ansioso, irritabile; migliora
mangiando.
NELLE FORME PIÙ GRAVI
Altri medicinali possono avere similitudine con i sintomi della disattenzione e
della perdita di memoria anche per forme più gravi e avanzate (Conium maculatum, Helleborus niger, Rana bufo,
Nux moscata, Aethusa
cynapium).
Per queste è richiesto necessariamente l’intervento diagnostico terapeutico
di un medico
esperto nella diagnosi clinica oltre
che in omeopatia.
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