INTRODUZIONE Qual è il ruolo del sapere, della conoscenza e dell’apprendimento nelle organizzazioni? Quali sono le caratteristiche che un’impresa deve possedere per imparare ad adattarsi ed evolversi in rapporto all’ambiente che la circonda? Il mio lavoro di tesi è incentrato a rispondere a questi quesiti, solo apparentemente teorici, ma la cui risposta influisce sulle concrete possibilità di sopravvivenza delle imprese nel contesto fortemente dinamico dei mercati moderni; dove la velocità del cambiamento tecnologico, la globalizzazione dell’economia e l’incremento della competitività non fanno che accentuare il ruolo strategico della gestione della conoscenza. Infatti, il tema centrale di questo elaborato sarà proprio il Knowledge Management (letteralmente “Gestione della Conoscenza”) e gli elementi centrali che lo caratterizzano. Come citato sovra, la realtà in cui le imprese si trovano ad operare è definita da molti “iperturbolenta” a causa dei continui cambiamenti dovuti all’attuale congiuntura economica, al mutato contesto competitivo, alla globalizzazione dei mercati, allo sviluppo tecnologico e alla crescente richiesta da parte dei clienti di prodotti e servizi sempre più sofisticati e all’avanguardia. In tale scenario le imprese hanno dovuto ridimensionare i criteri di valore che la reputavano competitiva e vincente sul mercato. Non sono più il capitale finanziario, la vicinanza alle materie prime, gli immobili, le fonti di ricchezza, ma i così detti asset (beni) intangibili. La nuova fonte essenziale della creazione del valore è definita dallo sviluppo e dall’utilizzazione strategica degli asset intangibili, in una sola parola dal Capitale Intellettuale di un’azienda. L’attenzione dovrà essere spostata su tre fattori creativi di valore spesso trascurati: le persone, la conoscenza e le relazioni. Questi tre elementi sommati insieme costituiscono il capitale intellettuale di un’azienda e ne garantiscono il suo successo e la sua competitività sul mercato. Nell’elaborato, dopo aver esaminato il ruolo del capitale intellettuale nella creazione di “valore”, sarà presa in esame nel dettaglio la Conoscenza, come parte sostanziale del capitale intangibile di un’organizzazione. Infatti, negli ultimi anni il tema della conoscenza ha assunto un ruolo strategico per il singolo individuo, per le imprese pubbliche e private, per le istituzioni e per la società nel suo complesso, tanto che si parla di Knowledge Society (Società della Conoscenza). La conoscenza è universalmente riconosciuta come una delle principali risorse – spesso la più importante – tra quelle che possono determinare il successo competitivo delle aziende. Si procederà poi con l’analisi della disciplina che ha per oggetto la gestione della conoscenza, il Knowledge Management. Tale pratica gestionale a supporto della strategia aziendale, ha come obiettivo la costruzione di un sapere diffuso all’interno dell’organizzazione e la valorizzazione della conoscenza come fattore critico di successo. Successivamente verranno prese in considerazione le modifiche che devono attuare le imprese in termini di filosofia di gestione, di formazione e di apprendimento se vogliono implementare pratiche di Knowledge Management. Infatti le imprese, in primo luogo devono trasformarsi in Learning Organization. La metafora della learning organization (l’organizzazione che apprende) prevede che l’impresa sia impegnata nella ricerca del miglioramento continuo tramite la sperimentazione diretta, al fine di creare e concepire nuove idee, in grado così di anticipare, e di reagire ai cambiamenti, alla complessità e all’incertezza in cui si trova ad operare. In secondo luogo, le imprese che adottano una pratica di gestione della conoscenza devono far si che i propri dipendenti aggiornino costantemente le proprie competenze attraverso processi di Formazione continua. Nello scenario descritto prima, in cui si trovano ad operare le imprese, la formazione non può essere un’attività sporadica, bensì un’attività continua nel tempo che deve accompagnare la crescita della professionalità individuale, collettiva e organizzativa. Infine all’interno dell’organizzazione, orientata ad utilizzare pratiche di Knowledge Management, occorre rivedere il concetto di apprendimento che non può basarsi più sul metodo tradizionale fornito dall’istruzione scolastica ma dovrà basarsi su un Apprendimento situato. L’apprendimento non può essere considerato in modo del tutto riduttivo come indotto dall’insegnamento; e, a differenza delle visioni classiche che lo descrivono legato alla sfera individuale esso è inteso piuttosto come una pratica sociale, cioè un processo attivo che avviene all’interno di una cornice partecipativa. Per rendere il lavoro di ricerca più flessibile e leggibile in tutte le sue parti, l’elaborato sarà strutturato attraverso delle parole chiavi che tratteranno i concetti cardine dell’argomento della mia tesi.