STILI DI VITA Attività fisica Lo sport è lo scudo che protegge dai tumori Sono sempre più numerosi gli studi che dimostrano quanto sia importante l’attività fisica regolare e mediamente intensa per prevenire l’insorgenza di tumori. Oggi è possibile dire in quali casi è davvero efficace “ GLI EFFETTI DELL’ATTIVITÀ FISICA SULLA SALUTE ” Quelli che seguono sono tutti effetti dimostrati da studi scientifici. • Aiuta a controllare il peso corporeo • Mantiene in salute ossa, muscoli e articolazioni • Riduce il rischio di ipertensione e diabete 10 | FONDAMENTALE | APRILE 2014 • Migliora il benessere psicologico • Riduce il rischio di infarto • Riduce il rischio di morte prematura (per tutte le cause) (Fonte: National Cancer Institute, Bethesda, USA) In questo articolo: sport movimento prevenzione a cura della REDAZIONE uando il medico dice al paziente “deve muoversi di più”, spesso la raccomandazione viene archiviata in un angolo della memoria e messa nel novero delle cose che contano poco, come se fosse il consiglio della nonna. E invece l’attività fisica, così come l’alimentazione corretta, va considerata alla stregua delle prescrizioni farmacologiche: qualcosa che è importante “assumere” regolarmente. A sostegno di ciò vi sono infatti moltissimi studi che dimostrano in che modo muoversi faccia bene alla salute in generale e aiuti a prevenire determinati tumori. Non è necessario passare il tempo in palestra a sudare per seguire i consigli del medico: qualsiasi movimento del corpo che produce un consumo energetico è, in senso stretto, un’attività fisica, la cui intensità può essere modulata sulle esigenze della persona. Secondo il Center for Diseases Control di Atlanta, uno dei centri di punta al mondo che si occupa di prevenzione, un adulto dovrebbe fare 30 minuti al giorno di attività fisica moderata per almeno cinque giorni a settimana (per esempio camminando a passo svelto) e 20 minuti di attività fisica intensa (come correre) per almeno tre giorni a settimana. Con l’età si può ridurre l’attività intensa e aumentare un po’ quella moderata. Sommare le ore non è efficace: non bastano tre ore di palestra concentrate in un giorno solo per offrire i benefici in termini di prevenzione. Q cancro del colon è uno dei più studiati: sono stati pubblicati oltre 50 studi sull’argomento, la maggior parte dei quali coinvolge la popolazione statunitense, ma non solo. Se ne deduce che all’aumentare dell’attività fisica (per intensità, durata o frequenza) si riduce il rischio di ammalarsi. Un soggetto attivo ha un rischio relativo ridotto del 30-40 per cento rispetto a un soggetto sedentario, e ciò indipendentemente da altri fattori di rischio come il peso corporeo. Ad attività più intensa corrisponde protezione maggiore sul colon, mentre non è ancora chiaro se c’è un effetto di riduzione del cancro del retto e della formazione di polipi adenomatosi, la più comune forma precancerosa del grande intestino. Dal punto di vista del meccanismo attraverso il quale l’attività fisica agisce come protezione, sono state fatte diverse ipotesi. Potrebbe influenzare il bilancio energetico dell’organismo, il metabolismo ormonale, i livelli di insulina nel sangue (che a loro volta hanno effetti sui fattori di crescita cellulari) e anche ridurre l’esposizione della mucosa del colon a sostanze potenzialmente cancerogene, facilitando il transito intestinale. Altri studi hanno dimostrato un’azione del movimento sui meccanismi dell’infiammazione e sulla regolazione del sistema immunitario. Muoversi significa bruciare energia, agire sugli ormoni e sull’infiammazione Il cancro del colon L’effetto dell’attività fisica sul Il cancro del seno Sono oltre 70 gli studi che riguardano il cancro del seno e nella maggior parte dei casi indicano che le donne attive sono meno a rischio di quelle sedentarie, ma la riduzione del rischio varia moltissimo da studio a studio (tra il 20 e l’80 per cento) per cui al momento non è possibile dare una stima scientificamente attendibile. Lo sport e il movimento sono utili sempre, sia prima sia dopo la menopausa, ma è la pratica sportiva intensa durante l’adolescenza che sembra fornire la massima protezione. Il sovrappeso annulla in parte i benefici, che sono massimi per le donne normopeso. Secondo gli esperti, la protezione deriva dal fatto che lo sport abbassa i livelli degli ormoni femminili e dei fattori di crescita legati all’insulina, che hanno un ruolo importante nello sviluppo del cancro del seno. Il cancro dell’endometrio Il rivestimento interno dell’utero viene influenzato dall’attività fisica e, secondo una ventina di studi effettuati su questo argomento, è meno soggetto a trasformazioni tumorali se la donna ama lo sport (la riduzione del rischio relativo va dal 20 al 40 per cento in tutte le età). Anche in questo caso vi è l’azione diretta sul bilancio energetico (le donne sovrappeso sono più a rischio) e sui livelli ormonali (in particolare degli estrogeni). Benefici anche per gli uomini Chi è a rischio di sviluppare un cancro del polmone vede ridursi del 20 per cento tale possibilità grazie alla regolare pratica sportiva (che sia uomo o donna). Servono però ulteriori studi per comprendere meglio se il beneficio aumenta con l’intensità, mentre è dimostrato che tutto lo sport del mondo non è in grado di contrastare efficacemente l’effetto nefasto del fumo di sigaretta. Sono scarse, invece, le prove degli effetti benefici sul cancro della prostata (analizzati in circa 40 studi). Alcuni studi dimostrerebbero, invece, che chi è attivo ed è già ammalato di cancro prostatico riduce la progressione della malattia, in particolare negli over 65. Questo risultato è in linea con quelli di altre ricerche sulla sopravvivenza media dei malati di cancro, che mostrano come i soggetti che si muovono di più siano anche quelli che, a parità di gravità della malattia, sopravvivono più a lungo. APRILE 2014 | FONDAMENTALE | 11