Linguaggio Il linguaggio • Permette di produrre un numero illimitato di frasi tramite la combinazione di un vocabolario finito • Può essere paragonato al codice genetico che può produrre un numero illimitato di proteine I-language and E-language • I-language: sistema computazionale interno • E-language: appresa Il linguaggio e’ un sistema di comunicazione - permette di trasmettere informazioni da un individuo all’altro - attraverso una serie complessa di segnali Sia colui che trasmette sia colui che riceve devono essere dotati di: - sistemi in grado di produrre il segnale - sistemi in grado di comprendere il segnale Funzione: SOPRAVVIVENZA SOCIALE Comportamento cognitivo complesso La comunicazione verbale implica diverse abilità fondamentali collegate tra di loro: •Acquisizione di informazioni sensoriali (uditive e visive) •Loro interpretazione ed elaborazione •Coordinazione dell’attività motoria per la vocalizzazione o scrittura Richiede un flusso di informazioni che interessano gran parte del cervello Origini del Linguaggio - 10000 lingue - Origini ignote: sostituzione di gesti o imitazione di suoni della natura? - In animali molte vocalizzazioni specie-specifiche: riproduzione/ pericolo. Insetti Le informazioni vengono trasmesse attraverso: •tatto e vista (api) •suono (grilli) •ferormoni Rapporto tra velocità della “danza” e distanza dell’arnia dal cibo La direzione del cibo è indicata dalla direzione e dall'angolo che l'ape danzante compie nel cerchio: il cibo si trova nella • verso l'alto direzione del sole il cibo si trova in • verso il basso direzione contraria rispetto al sole il cibo si trova • con un certo angolo a destra o a sinistra rispetto al sole Uccelli: canto FUNZIONE: Difesa del territorio Selezione del compagno/a Studi: Importanza delle prime esperienze Meccanismi neurali che controllano i suoni Acquisizione del canto segue delle regole: • Esposizione iniziale al canto di un tutore • Produzione del canto per approssimazione • Cristallizzazione del canto in una forma perenne Circuiti neuronali simili all’uomo Controllo del canto: nervo ipoglosso Nervi cranici •Maggiori sono le dimensioni delle aree, più elaborato il canto •L’emisfero sinistro esercita un controllo maggiore sul canto Esiste un linguaggio nei primati non umani? ampio repertorio di vocalizzi (grida, schiamazzi, pigolii e grugniti) speciespecifici in relazione a distinte situazioni Funzione dei vocalizzi: •adattamento •Riproduzione •Avvertire il branco della presenza di pericolo Non richiede corteccia ma strutture legate a circuiti emotivi Stimolazioni aree sottocorticali (difesa, attacco, nutrimento, sessuale) Producono suoni Primati non parlano un linguaggio umano: •Struttura apparato vocale •Dipendono da stimoli visivi •Apprendono il significato delle parole, usano un linguaggio di segni e simboli per comunicare Le capacità imitative si presentano a macchia di leopardo nel mondo animale L’uso di simboli negli animali e nell’uomo Andreas Nieder 2009 Current opinion in neurobiology, 19:99-108 Sistema combinatorio di relazioni tra segni Evoluzione della Corteccia Dorsolaterale pre frontale Nei primati Qui vengono elaborati i simboli Numerici Registrazioni in neuroni della corteccia dorsolaterale Prefrontale in macaco.I singoli neuroni rispondono In modo simile alle quantità (sn) e ai simboli (dx) Nell’uomo? I bambini sviluppano spontaneamente linguaggi complessi Imparano un lessico composto da accoppiamenti bidirezionali ed arbitrari di suoni e significati e da diverse regole grammaticali Acquisizione del linguaggio •3-11 mesi: balbettio (“ma”, “na”, “da”, “go”), poi lallazione o ripetizione dello stesso suono più volte (“ma-ma-ma-ma”). •Primi sei mesi: imitazione generalizzata (non imita suoni specifici ma l'attività di produzione dei suoni, fa eco alle frasi dell’adulto, ecolalia). •Sei mesi: imitazione di alcuni semplici suoni pronunciati dagli altri ma che fanno parte del repertorio del bambino. •12 mesi: imita suoni specifici e nuovi non presenti nella fase del balbettio. •18 mesi: incremento nell'uso del linguaggio, aumento del numero dei vocaboli •24 mesi: conosce un po' più di 200 parole e parlano con frasi di struttura complessa Un gruppo di bambini sordomuti del Nicaragua ha sviluppato spontaneamente un linguaggio dei segni dotato di regole grammaticali e semantiche Il linguaggio viene APPRESO ma la capacità di apprenderlo è innata Quali strutture sono coinvolte nell’acquisizione del linguaggio? • • • Analisi pazienti con ictus (Afasia) Analisi pazienti con epilessia (stimolazione aree) Analisi PET e RNM L’AFASIA e’ un disturbo dei sistemi preposti: - alla comprensione del linguaggio (capacita’ di cogliere i significati presenti in un messaggio) - alla formulazione del linguaggio (capacita’ di produrre i segnali del messaggio) dovuta al danno di specifiche regioni dell’encefalo Individua due aree dedicate al linguaggio: BROCA (1861) Localizzazione: terza circonvoluzione frontale sx Ruolo: articolazione del linguaggio CENTRO VERBO-MOTORIO WERNICKE (1874) Localizzazione: prima circonvoluzione temporale sx Ruolo: comprensione del linguaggio CENTRO UDITIVO-VERBALE Afasia di Broca (afasia espressiva/afasia motoria): deficit nella produzione del linguaggio •Lesione: lobo frontale sinistro •Linguaggio non fluente, lento e laborioso Biscotti……dolce….biscotti biscotti….lui….giù…Questo è tutto. Ragazza….scorre acqua….acqua…..e danneggia…..molto da fare……sua…..fa pulizie…..piatti….lassù Ipotesi: l’area di Broca contiene memorie delle sequenze dei movimenti muscolari necessari per articolare le parole Afasia di Wernicke (afasia recettiva/afasia sensoriale): deficit nella comprensione del linguaggio Lesione: parte posteriore lobo temporale sinistro (corteccia associativa uditiva) •linguaggio fluente, senza senso •carente comprensione del linguaggio •sono inconsci della loro incapacità Ipotesi: centro della comprensione delle parole udite Afasia di conduzione: Difficoltà nel ripetere parole e frasi Lesione: Fascio arcuato. Connette area di Broca e di Wernicke •Linguaggio comprensibile e fluente •Comprensione buona •Difficoltà nel ripetere alcune parole pronunciate dall’esaminatore Esaminatore: bicicletta Paziente: bicicletta Esaminatore: ippopotamo Paziente: ippopotamo Esaminatore: rescolle Paziente: non so dirlo Esaminatore: casa Paziente: abitazione Esaminatore: sedia Paziente: seduto Ipotesi + vie connettono le due aree: Indiretta: media parole di senso compiuto Diretta (Fascio arcuato): trasporta i suoni del linguaggio Afasia globale Delezioni di grosse porzioni corticali sinistre compresa area di Wernicke, di Broca e fascio di conduzione Perdita totale della capacità di comprendere linguaggio e di parlare Rimangono solo linguaggio automatico ed espressioni emotive Wernicke propose un modello che prevedeva: •due centri del linguaggio (aree di Broca e area di Wernicke) •una via di comunicazione unidirezionale (fascicolo arcuato) lesione alle connessioni lesione ai centri A= afasia sensoriale (di Wernicke) a= sordità verbale pura B= afasia motoria (di Broca) c= afasia di conduzione b= anartria pura c B b A a Studi di PET, RMI e registrazione elettrica Approccio psicolinguistico all’afasia Hanno permesso di fornire una migliore definizione delle aree coinvolte in compiti linguistici PSICOLINGUISTICA: Studio delle RAPPRESENTAZIONI LINGUISTICHE e dei MECCANISMI che sottostanno all’elaborazione del linguaggio parlato, scritto e letto La struttura del linguaggio si basa su due componenti: 1. Parola: associazione arbitraria tra un suono ed un significato 2. Grammatica: sistema che specifica il modo in cui le singole unità del vocabolario possono venir combinate in parole, frasi e periodi La grammatica comprende 3 livelli di analisi: - fonologico: regole in grado di combinare i diversi suoni nella struttura stabile del linguaggio - sintattico: regole necessarie per combinare parole e suffissi in nuove parole combinare parole in frasi e periodi - semantico: significato delle espressioni linguistiche Difetti riconducibili a lesioni dell’area di Broca +aree circostanti •corteccia dell’insula •sostanza bianca sottostante •nuclei della base. AREA DI BROCA: 1. Selezione del programma per la pianificazione dei suoni delle parole Lesioni = anomia 2. Selezione della struttura grammaticale (ordine delle parole, uso di parole funzione e desinenze) Lesione = agrammatismo 3. Controllo della sequenza dei movimenti dei muscoli del linguaggio Lesioni = difficoltà di articolazione L’ afasia di Wernicke è il risultato di 2 deficit linguistici: 1. Riconoscimento delle parole: sordità verbale pura “ posso sentire che lei sta parlando, ma non riesco a capire ciò che lei sta dicendo” “e’ come se vi fosse un bypass da qualche parte e le mie orecchie non fossero connesse alla mia voce” 2. Comprensione del linguaggio: coinvolge l’area posteriore del linguaggio e le afferenze con cortecce associative visive e uditive dove sono contenute le memorie del significato delle parole La lesione della sola area posteriore causa afasia sensoriale transcorticale AREA di WERNICKE: Elaboratore di suoni in grado di associare suoni a concetti Esistono diversi tipi di memoria, localizzati in regioni diverse del lobo frontale, parietale e temporale Modello di afasia di Wernicke-Geschwind O teoria della disconnessione Afasia: Rottura in una rete di componenti interconnesse RIPETERE UNA PAROLA ASCOLTATA: Parola detta Elaborazione uditiva Riconoscimento uditivo della parola Associazione semantica Produzione della parola Controllo motorio della parola Codifica premotoria Immagini PET Categorie di informazioni diverse sono contenute in regioni diverse Regioni diverse del lobo temporale, frontale parietale si attivano in risposta a categorie diverse di parole Lateralizzazione del linguaggio 1. Afasie: 95% emisfero sinistro 2. Pazienti “split brain”: corpo calloso e commessura anteriore recisi (i 2 emisferi sono indipendenti) Cosa si può dire per la lettura e scrittura? Quasi tutti i pazienti afasici mostrano compromissione della scrittura e della lettura Alessia: incapacità a leggere Agrafia: incapacità a scrivere Dislessia: difficoltà ad apprendere a leggere Disgrafia: difficoltà ad apprendere a scrivere La dislessia • La lettura, la scrittura , la grafia e il calcolo richiedono normalmente degli automatismi che vengono appresi, • se queste procedure non diventano automatiche sono molto lente • La dislessia consiste nell’incapacità di imparare a leggere senza sforzo o di capire ciò che si legge La dislessia è un disturbo congenito • 1,6 % viene diagnosticato • 4% valore reale sommerso Un dettato veloce mette in difficoltà un dislessico spesso anche dei calcoli semplici I disturbi neurobiologici non scompaiono ma possono essere compensati Si ritiene possano dipendere da alterazioni delle connessioni fra aree visive e del linguaggio (esempio degli occhiali per i miopi) GATTO • Nelle prime fasi dell’apprendimento della lettura la decodifica dell’immagine è più veloce della decodifica della parola scritta • Già in terza elementare la parola è ugualmente veloce • Leggere e scrivere sono procedure veloci • La velocità dell’apprendimento dipende anche dalla lingua • L’inglese è più difficile dell’italiano • Se le procedure veloci non si apprendono si deve “pensarci” • Il vissuto del dislessico può essere una ferita profonda dell’io • Pensa di non essere intelligente • Bisogna restituire la dignità cognitiva • Alcune difficoltà possono essere superate con l’uso ad esempio del computer, libri parlanti, sintesi vocali computerizzate, calcolatrice, videoscrittura E’ fondamentale una diagnosi precoce • Rapidità e/o correttezza di procedure • Difficoltà di pronuncia in prima elementare Polo diagnostico dell’Ospedale S.Paolo per la dislessia (Carlo Lenti, Enrico Profumo) • Se leggiamo parole senza senso andiamo piano • Gafebia rodelio basteno lartigo • Possiamo comprendere un testo sbagliato • Il sole spondeva nel chielo allurro • (procedure di correzione in base al contesto) Normalmente la velocità di lettura per sillaba = 0.18 sec (favola, testo giornalistico, testo letterario) Nei dislessici c’è molta differenza nei vari tipi di testo La frequenza di una parola nella lingua influenza la prestazione Il giapponese ha due sistemi di scrittura • Un sistema fonetico costituito da 71 simboli fonetici (grafemi) • Un sistema ideografico (40.000 caratteri) • Entrambi i sistemi dipendono dai centri del linguaggio ma vengono elaborati da meccanismi intraemisferici diversi • Le lesioni del giro angolare della corteccia associativa parieto-temporo-occipitale alterano la lettura del sistema sillabico ma lasciano indenne la comprensione del sistema ideografico Considerazioni sulla lettura e la scrittura • Il cervello funziona in modalità in parallelo • La lettura e la scrittura sono sequenziali • Questi processi rappresentano una sorta di strettoia (clessidra) Parola scritta LEGGERE UNA PAROLA SCRITTA: Elaborazione visiva Riconoscimento visivo della parola Forma visiva della parola viene associata al relativo schema uditivo Associazione semantica Codifica premotoria Controllo motorio della parola lettura della parola Modello semplificato dei processi di lettura Visione della parola “casa” Riconoscimento Dislessia globale superficiale “casa” Riconoscimento delle lettere c-a-s-a Dislessia Codifica fonetica fonologica “k-a-s-a” Lettura globale Lettura fonetica Controllo del linguaggio Pronuncia ad alta voce