Capitolo 6 Il ruolo dei mass-media e della televisione nell’ecologia dello sviluppo Televisione e contesto dei media • TV e mass-media: fattori di grande cambiamento culturale • Insieme a: • • • • • Condizioni di vita Struttura e dinamiche della famiglia Contesti educativi Offerta beni materiali Pubblicità Televisione • Moltiplicarsi dei canali • Più di un televisore in casa • Abitudini televisive di bambini fin da piccoli • Politiche di autodisciplina In combinazione con: • Fumetti • Musica • Immagini • Internet Modelli comportamentali suggeriti dai media e assimilati dalle famiglie e dalla scuola influenza indiretta I videogiochi • Dill & Dill (1998); Anderson & Bushman (2001): effetti psicologici negativi dei giochi violenti • Green & Bevalier (2003): favoriscono il funzionamento cognitivo, in particolare l’attenzione visiva Dimensione neurobiologica • Fruizione elevata di forme di comunicazione che sollecitano forte attivazione emotiva elementare: • Riducono l’attività dei circuiti emotivi • Abbassano il livello dei processi di elaborazione cognitiva • Modificano il funzionamento neurobiologico del cervello • Plomin, Corley, DeFries, Fulker (1990): La propensione all’uso della televisione determinato da: • differenze genetiche sensation-seeking • Fattori affettivi e interpersonali Musica • L’esperienza musicale lascia tracce nel funzionamento del cervello: • Mozart: effetti positivi durevoli sulle prestazioni cognitive • Effetti negativi di heavy metal e rap violento anche perché spesso associati a testi violenti che descrivono modelli di comportamento antisociali • Effetti bidirezionali: un certo tipo di musica è scelto da un certo tipo di persona • Effetto del contesto risorse culturali delle famiglie • Effetto della quantità Effetti indiretti • Tempo sottratto ad altre attività: • Gioco immaginativo • Gioco motorio • Comunicazione verbale con adulti e pari • «Dieta» delle attività correlazione tra alto consumo della televisione e obesità Ecologia della televisione • I bambini cominciano a vedere la televisione prima dei 3 anni • Aumento tra i 3 e 5 anni • Fattori: • • • • • • Più dispositivi in casa Carattere di realtà e di suggestione Poco sforzo mentale Potenziale eccitativo Serial appositi per bambini Pubblicità di giochi Fattori socio-culturali • Livello socio-economico basso: più consumo di televisione e meno mediazione da parte dei genitori • Presenza di alternative nel quartiere • Struttura abitativa • Mediazione di un adulto ha effetti positivi mediazione simbolica e funzione di riferimento valutativo Fantasia e realtà nel mondo dello schermo • Indistinzione non dipende dall’età ma dalla percezione dei confini del Sé • Identificazione con i personaggi: • Primitiva: fusione con i personaggi • Evoluta: si mantiene la capacità di distacco e ruolo più attivo dell’Io • «Competenza televisiva»: comprensione dei ruoli dei personaggi • Effetto «incatenamento» = capacità della televisione di mantenere l’attenzione sullo schermo: • Accentua l’esperienza emozionale • Riduce la funzione di vigilanza delle attività cognitive • Assimilazione acritica dei messaggi Televisione, sviluppo cognitivo e sviluppo del linguaggio • Fino a 3 anni: • stimoli salienti = capaci di eccitare i processi attentivi come rumori improvvisi, bruschi cambiamenti di campo; • «inerzia attentiva»: una volta ottenuta una reazione questa perdura • Sia aspetti visivi che uditivi • Dopo i 3 anni: attenzione in funzione della comprensione della storia • Effetti complessi (flash back): non sempre comprensibili • In ogni caso l’impegno mentale richiesto è minimo: abitudine che influenza anche le prestazioni scolastiche Televisione, sviluppo cognitivo e sviluppo del linguaggio • Maggiore quantità di informazioni e alto coinvolgimento emotivo • «Presentifica» la realtà : realtà data manipolabile solo nel ricordo o nella ricostruzione • La lettura «costringe» a trasformare il testo in rappresentazioni con la possibilità di manipolazioni (fermare, tornare indietro) Televisione, sviluppo cognitivo e sviluppo del linguaggio • Stimoli eccessivamente emotigeni e salienti a carattere eccitativo (hype): • Diminuisce la comprensione del messaggio • Impoverimento del gioco simbolico • Apprendimento meno definito: ricordo solo di elementi principali a scapito di quelli secondari • Non si colgono contraddizioni o incongruenze Effetti negativi • MacBeth & Williams (1997) Studio longitudinale: introduzione della televisione in una comunità che prima ne era priva: • Diminuzione della fluenza ideazionale legata sia al linguaggio che alle immagini • Morgan & Gross (1982): correlazione tra alto uso della TV e basse prestazioni di ordine lessicale e strutturale in età scolare Effetti positivi • Acquisizione di parole nuove specie dopo i 5 anni TV e adolescenti • Meno consumo di TV • Sviluppo etico-sociale, rappresentazioni sociali, norme e sistemi di valori assistere ai programmi per adulti • Esempi nella pubblicità: • Non è mai rappresenta la povertà • Tutto si può ottenere • Stereotipizzazione dei ruoli maschili e femminili TV e adolescenti • Effetti su: • • • • • Aggressività Sessualità Consumo di sostanze Alimentazione Valori: nella vita conta la fortuna e meno l’impegno e il sacrificio personale, i soldi e poter fare quello che si vuole (Varin et al., 1997) • Sviluppo del giudizio morale: • Superficialità e sommarietà • Dicotomizzazione tra bene e male, buono e cattivo; • Diminuzione degli spazi di interazione sociale Gli effetti della violenza in TV • Singer & Singer (2001) una sintesi di 40 anni di ricerca: relazione significativa tra consumo di programmi televisivi violenti e aumento del comportamento aggressivo • Huesmann e collaboratori (2003): studio longitudinale con bambini dai 6 ai 10 anni rivisti dopo 15 anni peso dell’identificazione con i personaggi aggressivi e realismo delle scene • Johnson (2002): effetto più marcato per i maschi • Povertà, carenza educativa, emarginazione e disgregazione familiare incidono in modo maggiore della TV e ne amplificano gli effetti Effetti cumulativi • 1. Apprendimento di tipo imitativo dei comportamenti aggressivi durata temporanea se si favorisce un comportamento eccitativoimpulsivo • 2. Assuefazione alla violenza • 3. Deformazione della rappresentazione della realtà sociale: pauroso e persecutorio, aumento dell’ansia • Amplificati quando i programmi hanno carattere di realtà e la violenza è giustificata e non punita Gli effetti dei cartoni animati violenti • Assimilazione di modelli comportamentali di azione impulsiva • Violenza come innocua • Valorizzazione del comportamento violento come idoneo per raggiungere i propri obiettivi Il punto di vista psicoanalitico • Musatti (1961): i processi di gioco sono complessi non sempre ci si identifica con l’eroe • Schermo come realtà ma virtuale e tridimensionale più coinvolgimento • Ma anche analogie con il sogno: • • • • Vissuto di realtà Forma di interruzione dei rapporti con la realtà Non coincidono con il tempo reale Più tolleranti verso elementi di desideri, bisogni e conflitti che animano la sfera inconscia perché consapevoli che sono una finzione vicende e personaggi «parlano» direttamente all’inconscio ma non ci si sente responsabili Le dinamiche dei processi identificativi • Non si attivano meccanismi difensivi quando lo spettacolo finisce si torna nei propri panni • Identificazione non stabile con un solo personaggio • Musatti: ripresa con raggi infrarossi delle espressioni facciali di bambini che guardano filmati fiabeschi. Il drago che divora un bambino alcuni bambini reazione di paura altri aprivano la bocca Ruolo delle differenze individuali • Identificazione: i personaggi resi simili allo spettatore • Proiezione: rafforzata dall’identificazione Suggestione e catarsi • Gli effetti della TV non sono interpretabili come processo suggestivo e di imitazione ma come «catarsi», a carattere liberatorio e di «scarica» • Condizioni per la catarsi: • Eroe non ha colpa della violenza • Consapevolezza della distinzione del sé • Capacità di abbandono durante la visione e poi di rientrare nella realtà • Identificazione mantenuta oltre la visione imitazione • Ruolo dell’età e della «fragilità» psicologica Interazione tra processi cognitivi e emotivi e l’interpretazione della violenza • Affiorare cosciente di materiale rimosso (catarsi) o controllo cosciente sui processi di partecipazione? • Poche ricerche a supporto dell’ipotesi catartica seppure la catarsi sia direttamente osservabile • Effetto dei contenuti con elevato potenziale eccitativo: • • • • Favoriscono processi cognitivi a livello di attenzione e ricordo («attivazione») Impoverimento della comprensione dei nessi causali Minore elaborazione cognitiva Impoverimento dell’attività rappresentativa che si esprime nel gioco simbolico Qualità artistica dei film • Alto livello violenza come oggetto di riflessione • Basso livello violenza presentata a livello iconico Mediazione dei fattori etico-sociali • Mediatori dell’acting-out: • • • • I processi cognitivi di tipo decisionale Self-regulation e capacità di posticipare la gratificazione dell’impulso Sistemi valoriali familiari e del gruppo di pari Dimensione ideologica, religiosa, culturale • Esposizione a programmi con violenza fantastica induce una maggiore giustificazione della violenza e meno empatica dei programmi con violenza realistica • Deumanizzazione della vittima moral disengagement Potenzialità della TV • Tra i primi programmi appositi «Mr Rogers’ Neighborhood» • Effetti più ampi nella valorizzazione dei comportamenti prosociali che nell’alimentare comportamenti violenti • Può arricchire l’esperienza culturale • Filtro dei programmi, produzione di qualità, sensibilizzazione dei genitori • Media education a scuola E internet? • 39. Come funziona la distinzione tra realtà e fantasia nei bambini? • 40. Cosa dimostra lo studio di Musatti? • 41. Com’è strutturato il messaggio televisivo per catturare l’attenzione dei bambini prima dei 3 anni?