Comunicato stampa
Con preghiera di diffusione
Amelia (TR), 26 aprile 2016
Questa settimana sarà contraddistinta da due eventi imperdibili di musica e
cinema, a cura dell’ass. Oltre il Visibile, che si terranno sempre c/o la splendida
Sala dello Zodiaco di Palazzo Petrignani.
Venerdì 29 aprile iniziativa in collaborazione con lo spazio espositivo Il
Granaio, in occasione della Mostra “Famosi per poco, famosi per sempre” –
Mostra di fotografie d’epoca, ritratti di personaggi del cinema, della danza, della
musica, dello sport, tutti famosi, qualcuno dimenticato (con, tra gli altri,
un omaggio particolare a Jean Harlow) [Il Granaio, via della Repubblica 65,
Amelia].
A partire dalle ore 21.00 proiezione di Pranzo alle otto (Dinner at Eight),
un film del 1933 diretto da George Cukor, una formidabile testimonianza
dell'America degli anni della Grande depressione: prima che il pranzo inizi,
trapelano una lunga serie di informazioni e notizie sulle condizioni dei ricchi e
sulla disperazione dei poveri.
Per l’occasione presentazione a cura di Attilio Faroppa Audrino, critico
cinematografico.
Sabato 30 aprile il pianista e compositore Arturo Annecchino darà voce al
suono delle immagini del capolavoro di Pabst: Lulù – Il vaso di Pandora.
Le sue note, piene di poesia e suggestione, accompagneranno il primo film di
Pabst (1928), incarnazione tragica e moderna del mito della Donna Fatale.
Fascino e mistero, seduzione e morte convivono nello sguardo magnetico di
Louise Brooks, la prima indimenticabile figura di “femme fatale” della storia del
cinema.
Presentazione a cura di Francesco Patrizi, critico cinematografico.
Dato il numero limitato di posti in Sala, è consigliabile la prenotazione ai
seguenti numeri: 3291244550 (Fulvio) – 3492133591 (Roberta).
La serata avrà inizio alle ore 21.00 ma per chi non è ancora tesserato o deve
rinnovare la tessera 2016 si consiglia di arrivare con qualche minuto di anticipo.
Qui di seguito il programma nel dettaglio.
Amelia (TR)
Palazzo Petrignani – Sala dello Zodiaco
Via del Duomo, 3
Venerdì 29 aprile – ore 21.00
PRANZO ALLE OTTO
Un film di George Cukor
Con Edmund Lowe, Lionel Barrymore, Lee Tracy, Wallace Beery, Jean Harlow
b/n durata 113 min. – USA 1933 – v.o.sott.it.
Presentazione a cura di Attilio Faroppa Audrino, critico cinematografico
Nonostante il marito (L. Barrymore) sia malato e sull’orlo del fallimento, la
moglie snob (B. Burke) di un armatore organizza un pranzo mondano cui sono
invitati un’anziana attrice (M. Dressler), un capitano d’industria (W. Beery) con
la moglie (J. Harlow), il medico di famiglia (E. Lowe) con signora (K. Morley), un
attore al tramonto (J. Barrymore) e una coppia di parenti poveri.
Tratto da una pièce (1932) di Edna Ferber e George S. Kauffman, adattata da
Hermann J. Mankiewicz (futuro sceneggiatore di Citizen Kane), Frances Marion e
Donald O. Stewart, il film è costituito dai preparativi del pranzo e dalla
presentazione dei padroni di casa e dei loro ospiti, ciascuno dei quali è in palese
o nascosto rapporto con gli altri.
Sotto apparenze mondane e svagate, la commedia, frutto di un alto
professionismo collettivo, ha una durezza e una crudeltà dietro le quali
s’intravedono l’inquietudine e l’insicurezza della crisi economica in atto. Tra
“veri” signori e nuovi ricchi, nessuno è risparmiato, nemmeno i due
rappresentanti del mondo dello spettacolo.
“Pranzo alle otto di George Cukor racconta di infelicità e fallimenti, privati e con
espliciti riferimenti alla situazione politica economica e sociale del paese,
ponendosi così come la prima grande commedia che racconta gli effetti della
depressione. (…)
Rimane ancora oggi la più amara e sconsolata nel raccontare la perdita delle
illusioni e la mancata consapevolezza di interi strati sociali. È in scena un’alta
borghesia del tutto inconsapevole di quello che sta succedendo, il cui castello
dorato è però sul punto di crollare rovinosamente. (…)
Cukor regala un capolavoro in cui perfeziona il suo umorismo amaro,
chiaramente venato di dramma, e fornisce il paradigma fondante di tutte le
commedie amare dei decenni successivi, nelle quali verranno declinati nel riso,
in vario modo, l’infelicità e il disagio dell’esistenza.” (Edoardo Peretti,
Mediacritica)
“Sopravvivere è l’arte del rovesciare l’umiliazione in commedia, che sia sorriso,
smorfia o fulminante replica; commedia è fingere”. Paola Cristalli
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Sabato 30 aprile – ore 21.00
LULÙ
Un film di Georg Wilhelm Pabst
Con Francis Lederer, Louise Brooks, Fritz Kortner, Carl Goetz, Krafft Raschig
Titolo originale Die Büchse der Pandora – b/n durata 131 min. –
Germania 1928 – Edizione restaurata
Musica dal vivo di Arturo Annecchino, pianista e compositore
Presentazione a cura di Francesco Patrizi, critico cinematografico
Un autentico capolavoro del cinema ispirato alle due opere teatrali di Frank
Wedekind, “Il vaso di Pandora” e “Lo spirito della terra“, che al momento della
loro pubblicazione vennero definite immorali.
Anche il film, alla sua uscita, fece enorme scalpore, pur costituendo una delle
vette del cinema di Pabst ‘per il complesso equilibrio tra seducente sensualità e
tragico senso dell’innocenza’.
La forza del film nasce principalmente dall’incontro del talento di Pabst con la
presenza magica dell’americana Louise Brooks, dal leggendario casco di capelli
neri.
Lulù, fioraia ambulante, giovane e bella, innocente e perversa, figlia di un
mendicante, intrattiene rapporti altalenanti con diversi uomini: lo speculatore
altoborghese Schön, l’atleta e saltimbanco Rodrigo, il giovane figlio di Schön, il
vecchio protettore Schilgoch.
In Lulù tutti si perdono poiché il suo istinto non conosce mascheramenti, e gli
uomini che si imbattono in lei vi riconosceranno le falsità delle loro vite e la
propria perdizione. Dopo drammatiche peripezie, la vita sempre in fuga di Lulù
terminerà a Londra dove, ridotta ad adescare clienti per strada, cadrà sotto i
colpi di Jack lo Squartatore.
“Ma quale Dietrich, ma quale Garbo, c’è solo Louise Brooks!” (Henri Langlois)
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Arturo Annecchino
Pianista e compositore romano, nato a Caracas, residente ora nella campagna
umbra, è fra i più prolifici ed apprezzati autori di musica per teatro e danza.
Ha collaborato con autorevoli registi e artisti della scena teatrale italiana ed
internazionale. Da diversi anni partner artistico di un genio della regia
come Peter Stein, Annecchino ha composto le musiche non solo per gli spettacoli
del maestro tedesco, ma anche, fra gli altri, per: Alfredo Arias, Susan
Sontag, Massimo Castri, Valerio Binasco, Janusz Kica, Giuseppe Patroni
Griffi, Jean Claude Berutti, Renè de Ceccatty, Attilio Corsini, Lindsay
Kemp, Glauco Mauri, Giorgio Ferrara, Paolo Magelli, Luca Zingaretti e molti
ancora.
Autore di opere radiofoniche pluripremiate, ideatore di performance originali
dall’elevato impatto emozionale, dedito ad inesauribili sperimentazioni e
ricerche, ha con gli album della serie Midnight Piano interpretato per la prima
volta personalmente la propria musica.
Di pari passo con la sua entrata in scena come pianista interprete, in questi
ultimi anni Annecchino ha trovato nuove soddisfazioni anche nel grande cinema
d’autore realizzando le musiche degli ultimi film di Sergio Castellitto.
Per Oltre il Visibile ha già musicato dal vivo negli anni passati: Aurora di Wilhelm
Murnau (USA, 1927) e Metropolis, il capolavoro di Fritz Lang del 1927.
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NOTE
Ingresso con tessera OV 2016 e sottoscrizione
Iniziativa in collaborazione con il Comune di Amelia (TR)
Per approfondimenti e tutti i nostri programmi: www.oltreilvisibile.it
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