Ragazzi 2016/2017 scuola primaria teatro ragazzi scuola primaria 2016 - 2017 Carissime/i insegnanti, manca ormai poco all’inizio della nuova rassegna di spettacoli per le scuole. Nel selezionare i titoli abbiamo cercato di ottenere un buon equilibrio tra novità e tradizione, repertorio e sperimentazione, dando spazio a tutti i linguaggi, con particolare attenzione a musica, danza ed arti figurative. Spettacolo di punta della stagione sarà una produzione d’opera della Fondazione I Teatri. Brimborium! Ossia l’armadio dei ricordi è una favola in musica che narra di un gruppo di oggetti dismessi rinchiusi in un vecchio armadio e assillati dal ricordo di un mondo esterno della cui esistenza non sono neppure più certi, quando all’improvviso, il suono di un violino riaccende le loro speranze e gioia di vivere. In scena cantanti professionisti, l’orchestra e soprattutto “i cucchiaini e le serrature”, un coro di voci bianche e bambini protagonisti di semplici coreografie, provenienti dalle scuole della nostra città e Provincia impegnati in un percorso didattico e artistico durato diversi mesi. Sarà invece la musica piena di brio, velocità, entusiasmo del Barbiere di Siviglia di Rossini la nuova proposta di Opera Domani, progetto che proponiamo per il quattordicesimo anno consecutivo. Di nuovo una fiaba per avvicinare i bambini alla musica classica: Pierino e il lupo di Sergej Prokofiev (autore sia della musica che dei testi) rappresenta la perfetta fusione tra parole e musica. La particolarità di questa fiaba sta nell’intelligenza del compositore di associare magistralmente ogni strumento musicale a ciascun personaggio: in scena 8 musicisti ed una voce narrante. Torna dopo diversi anni il musical: Buon Natale Babbo Natale è una divertente commedia musicale per immergerci nelle atmosfere natalizie tra folletti, renne ed un Babbo Natale sovrappeso e un po’ svogliato. Un altro importante ritorno la commedia dell’arte con I guai di Pulcinella nella straordinaria prova d’attore di Marco Manchisi, per aprire in un pubblico molto giovane una riflessione semplice contro l’odio e la guerra, per una fratellanza pacifica e senza confini. Sarà la nuova produzione di Agora Coaching Project, preceduta da laboratori a scuola, ad avvicinare i bambini alla danza: il titolo scelto, Pinocchio è un vero e proprio romanzo di formazione, dove regole e doveri si intrecciano ai diritti dell’infanzia; non a caso l’Unicef sulla storia di Pinocchio ha costruito una carta dei Diritti del bambini. Ancora una proposta coreutica con Coppelia, un capolavoro del grande repertorio del balletto classico portata in scena dal Nuovo Balletto Classico. Diversi sono gli spettacoli nei quali il racconto è sostenuto ed impreziosito da immagini create dal vivo: è il caso di Celeste, la fiaba dei colori, dove un “nonno” con la narrazione ed il disegno parla con tono lieve ai bambini più piccoli di temi importanti quali diversità e inclusione. In Strambe storie invece una videocamera galleggia nel buio e restituisce in proiezione dal vivo i segreti del fare di un artista. La grande letteratura per ragazzi e non viene declinata in vari modi. Un vero evento sarà La terra dei lombrichi, dall’Alcesti di Euripide. Nei sotterranei del Teatro Valli si dipanerà un viaggio nell’aldilà, dove chi ha il coraggio di morire poi rinasce. I bambini, guidati dalle figure della narrazione, entreranno letteralmente dentro lo spazio dell’azione e determineranno l’andamento della vicenda con le loro decisioni o con i loro interventi. Don Chisciotte invece svilupperà il capolavoro di Cervantes sul dilemma essere o non essere dei grandi sognatori? Restare ancorati alla realtà o volare in spazi irreali e sconosciuti? Alle ombre ricorre Teatro Gioco vita per mettere in scena Il Cavaliere inesistente di Calvino, mentre in La gabbianella e il gatto, con la dolcezza di una favola, Sepúlveda parla all’uomo, grande o piccolo che sia, rammentandogli i doveri verso la natura, ma anche verso se stesso. Il gigante soffia sogni, tratto da Il GGG di Roald Dahl, è uno spettacolo di teatro d’attore sui sogni, sui desideri e sulla forza dell’amicizia. Sempre l’amicizia fa da sfondo a Un amico accanto: Drotto il dragone, viaggia trasportato da un palloncino alla ricerca di un amico. Non poteva mancare la fiaba: affiancati da oggetti magici quali lo scarpone del gigante o il grande paiolo della moglie dell’orco, gli attori coinvolgono i bambini fino a farli entrare completamente nella vicenda di Jack e il fagiolo magico. Sono invece il teatro delle ombre e le immagini pittoriche ispirate ai lavori di Paul Klee che il Teatro dell’Acquario utilizza per raccontare la vicenda de La Sirenetta, una giovane donna che baratta la sua voce non per amore di un principe, ma per soddisfare la sua curiosità e la sua sete di sapere; consapevole che per l’amore della conoscenza, il prezzo da pagare è sulla propria pelle. A fianco del teatro di narrazione abbiamo una serie di proposte dove la parola lascia spazio a luci, suoni, movimenti. Un anatroccolo in cucina tratta con note leggere il tema della diversità, reale o immaginata, il bisogno di essere accettati e di far parte di un gruppo rievocando l’affascinante atmosfera del cinema comico muto degli anni ’20 e sorprendendo con bolle di sapone giganti e bicchieri che suonano. Un eroe sul sofà è invece uno spettacolo tragicomico raccontato attraverso il teatro, il mimo, l’acrobatica, il rumorismo, il tip tap, la musica e il fumetto. Poco spazio alle parole a favore di immagini, musica e… gioco in La bottega dei giocattoli, storie di giocattoli che si animano nottetempo di vita propria. Semino utilizza invece il teatro fisico, le arti visive, il video e la musica per parlare con il pubblico dei più piccoli di natura ed ambiente. Sempre la natura fa da sfondo a L’albero di Pepe, un gioco delicato tra attore e figura, parole e musiche, per riscoprire il valore della natura e del viverci insieme. Un importante appuntamento con il teatro di narrazione con la nuova produzione di Giorgio Scaramuzzino, Senza Sponda. Il suo sguardo sempre fisso sulla contemporaneità non mancherà ancora una volta di emozionare e farci riflettere, raccontandoci storie vere di migranti, di ciò che sta accadendo in questo periodo in Europa. Un fenomeno che in realtà appartiene da sempre all’umanità. Buon teatro a tutti! Come prenotare Per partecipare a tutti gli spettacoli in programma è necessaria la prenotazione, effettuabile esclusivamente presso l’Ufficio Relazioni con il pubblico della Fondazione I Teatri a partire dal 25 ottobre 2016. Dal 25 al 31 ottobre 2016 saranno accettate esclusivamente le prenotazioni effettuate tramite fax allo 0522.458948 o tramite posta elettronica all’indirizzo [email protected]. Le richieste verranno soddisfatte in ordine d’arrivo, fa quindi fede la data e l’orario di invio delle singole richieste. Per le prenotazioni via fax va impiegato esclusivamente il modulo allegato a questa pubblicazione. Per le prenotazioni via posta elettronica va utilizzato il modulo presente sul sito de I Teatri alla pagina Scuola - 1,2,3 stella. Dal 3 novembre 2016 sarà possibile prenotare anche telefonicamente, chiamando i numeri 0522.458950 e 0522.458990, dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 13.30, il sabato dalle ore 8.30 alle ore 12.00. Non verranno prese in considerazione prenotazioni inviate prima del 25 ottobre. La prenotazione dei posti sarà ritenuta valida esclusivamente dopo il ricevimento della nostra conferma controfirmata dai docenti. Essendo molto spesso le richieste delle scuole superiori alle disponibilità effettive del teatro, vi invitiamo a comunicare tempestivamente l’eventuale impossibilità a partecipare ad uno spettacolo già prenotato, per consentire ad altre classi di subentrarvi. In caso di disdetta delle prenotazioni per cause che non siano di forza maggiore, la Fondazione I Teatri si riserverà la facoltà di non soddisfare più nel futuro nessuna richiesta proveniente da scuole che non si siano attenute a queste indicazioni. Ricordiamo che al momento della prenotazione è necessario avvertire se nella classe che intende partecipare allo spettacolo vi siano bambini portatori di handicap (in carrozzina, ma anche portatori di altre disabilità) per poter garantire loro posti idonei e facilmente accessibili. Nel caso di forte richiesta, laddove possibile, gli spettacoli previsti con recita unica alle ore 10 potranno essere proposti in replica alle 9 e alle 10.30: vi invitiamo a segnalare da subito nella vostra prenotazione la preferenza d’orario. Prima di prenotare vi invitiamo a verificare la disponibilità dei trasporti, se prenotati direttamente dalla scuola, ed il possesso di tutte le autorizzazioni necessarie all’uscita. Trasporti TIL offre la possibilità di trasporto con tariffa convenzionata. Per le scuole del Comune di Reggio Emilia il costo è di € 3 fino a 26 bambini trasportati e di € 2,50 da 27 bambini in su: se indicherete nella scheda di prenotazione la necessità del trasporto sarà nostra cura organizzarlo. Per gli altri comuni della Provincia di Reggio il prezzo dipende dalla distanza e dal numero di persone trasportate: le scuole dovranno contattare direttamente TIL tramite il sig. Luca Caramiello al numero telefonico 0522.927631 per richiedere il servizio. L’accesso a teatro Controllate con attenzione l’orario di inizio dello spettacolo prescelto. E’ necessario che le scolaresche arrivino con 15 minuti d’anticipo, per consentire un agevole accesso in sala, per evitare spiacevoli code alla cassa e per garantire l’inizio puntuale delle rappresentazioni. La biglietteria del Teatro sarà aperta a partire da 30 minuti prima dell’inizio della rappresentazione. L’assegnazione dei posti segue il criterio delle fasce d’età, per cui le diverse classi verranno fatte accomodare nei settori più rispondenti all’età dei bambini. In alcuni casi, su indicazione delle compagnie, sarà possibile al termine dello spettacolo fermarsi alcuni minuti a dialogare con gli attori e familiarizzare con gli oggetti di scena. Tale possibilità verrà comunicata il giorno stesso dello spettacolo. I costi I biglietti hanno un costo unico di euro € 5. Fanno eccezione gli spettacoli Pinocchio e Buon Natale Babbo Natale (€ 6), Barbiere di Siviglia (€ 8 comprensivi di libretto). Gli insegnanti e gli accompagnatori hanno diritto alla gratuità nei limiti dell’effettiva necessità di custodia dei bambini. Il pagamento dei biglietti e del costo eventuale del trasporto avverrà la mattina stessa dello spettacolo. Vi invitiamo pertanto a recarvi in biglietteria appena arrivati per l’emissione dei biglietti e a preparare l’importo esatto, in modo che il conteggio sia rapido, evitando monete da 1 euro o sottomultipli. Non saranno più accettati pagamenti effettuati unicamente in moneta. E’ possibile il pagamento con fatturazione elettronica direttamente alla scuola, previo accordo nei giorni precedenti lo spettacolo con la nostra Amministrazione. L’informazione Le schede degli spettacoli presenti in questo opuscolo sono necessariamente sintetiche; potete trovare maggiori approfondimenti, foto, video, links, schede didattiche e quant’altro le compagnie hanno messo a disposizione sul sito www.iteatri.re.it nella sezione Scuola. Sul sito troverete un’area download dove scaricare questa pubblicazione e i moduli di prenotazione. Ogni variazione di programma e nuovo materiale verrà tempestivamente messo on line. Ci potete sempre raggiungere telefonicamente tutte la mattine dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 13.30, il sabato dalle 8.30 alle 12.00, ai numeri 0522 458950 e/o 458990 per qualsiasi richiesta o chiarimento. Gli spettacoli sono adatti per un pubblico di qualsiasi età. Per ogni singola proposta viene indicata una fascia di età come suggerimento per una migliore comprensione e partecipazione. Vi invitiamo a contattarci all’indirizzo [email protected] e iscrivervi alla nostra mailing list per essere sempre informati su tutte le attività rivolte al mondo della scuola ed ai giovani. Lunedì 21 novembre 2016, ore 9.00 e 10.30 Teatro Ariosto I e II ciclo La Piccionaia- Centro di Produzione Teatrale Il gigante soffiasogni Liberamente ispirato a Il GGG di Roald Dahl di Carlo Presotto e Titino Carrara con Carlo Presotto, Matteo Balbo e Giorgia Antonelli collaborazione per gli oggetti di scena Michela Mion assistenti alla regia Valentina Rocco e Giulia Berto foto Fotografi Contarin età: 5-10 anni tecnica: teatro d’attore durata: 60 minuti biglietto: 5 euro Uno spettacolo sui sogni, sui desideri e sulla forza dell’amicizia. Una storia di feroci giganti mangiabambini che si trasforma in un esilarante viaggio nel mondo della fantasia. Un’ombra amica dei bambini viene ogni notte dal paese dei giganti per soffiare nelle loro stanze i sogni. Ma la bambina non dorme e lo sorprende: si tratta del Grande Gigante Gentile. Lui è costretto a portarla via con sé nel suo mondo. I due fanno amicizia e decidono insieme di rendere inoffensivo il gigante cattivo che ogni notte corre per il mondo a mangiare i bambini. Ce la faranno grazie alla magica miscela di sogni preparata dal GGG e all’aiuto nientemeno che della Regina d’Inghilterra. Alla fine l’orco, anche grazie all’aiuto degli spettatori, sarà esposto in una grande fossa allo zoo, con un cartello dalla scritta “Vietato dare da mangiare ai giganti”. E vissero tutti felici e contenti. Liberamente ispirato al GGG di Roald Dahl ed a diversi testi sul rapporto millenario tra uomini e giganti, nel testo di Presotto e Carrara gli attori si trovano alle prese con le visioni fantastiche, con ombre vere e immagini digitali, in una dimensione di coinvolgimento degli spettatori cui è decisamente difficile resistere. La Piccionaia Centro di Produzione Teatrale è una struttura che riunisce una rete di varie ed articolate identità artistiche intorno ad un progetto di teatro popolare d’arte contemporanea, con particolare dedica alle giovani generazioni. Un teatro di relazione con il pubblico, prima di tutto, un teatro che concepisce la scena come luogo di incontro, che considera lo spettacolo incompleto senza l’apporto “dell’ospite d’onore”, di qualunque età, cultura o provenienza. Martedì 13 e mercoledì 14 dicembre 2016 ore 10.30 Teatro Ariosto I e II ciclo Fondazione I Teatri Reggio Emilia BRIMBORIUM! ossia L’armadio dei ricordi Favola per musica libretto Francesco Peri musica Mauro Montalbetti Alcuni personaggi ed interpreti: Il signor Ottavio Niccolò Roda Nicoletta Luisa Cipolla Madame Cliquot Matilde Lazzaroni Il Signor Quick Alessandra Bortolato Ensemble strumentale e Coro di voci bianche della Fondazione I Teatri di Reggio Emilia maestro concertatore e direttore Carlo Boccadoro regìa Barbara di Lieto scene e costumi Domenico Franchi luci Stefano Mazzanti maestra del coro di voci bianche Costanza Gallo Produzione della Fondazione I Teatri di Reggio Emilia Età: 6-14 anni Tecnica: teatro musicale Durata: 60 minuti biglietto: 5 euro Brimborium! ha vinto nel 2013 il Premio Abbiati per la Scuola, che da sempre individua progetti educativi originali e innovativi orientati a dimostrare l’importanza didattica, affettiva e comunicativa della musica. In questa produzione l’intento è avvicinare all’opera il mondo dell’infanzia e promuovere l’educazione alla musica anche attraverso un diretto coinvolgimento dei giovani nella realizzazione dello spettacolo: i ragazzi saranno i cucchiaini e le serrature che, alternandosi in parti di recita, di canto, di sonorizzazioni e di movimento-danza, porteranno in scena i risultati di un significativo percorso didattico e artistico durato diversi mesi. La raffinatezza di scrittura musicale messa in gioco da Mauro Montalbetti rende l’opera senz’altro godibile anche per un pubblico adulto. Brimborium! è un’antica parola tedesca che significa ammasso di ciarpame, di oggetti inutili. Partendo dalla suggestione del capolavoro di Ravel L’enfant et les sortileges, e dal cartone animato Toys Story, è nata l’idea di raccontare la storia di oggetti animati rinchiusi in un armadio che, grazie al suono di un violino e alla memoria del “mondo di fuori” (conservata gelosamente dai più anziani), superano le rispettive problematiche, si alleano, e costruiscono l’oggetto che li libererà. È una favola musicale, concepita per essere un’esperienza emozionante, didattica e formativa per i giovani. In un vecchio armadio chiuso vive un gruppo di oggetti dismessi. Nicoletta, un trofeo tennistico di bronzo; Quick, un malinconico flauto di legno senza più voce; Madame Cliquot, un’anziana e dignitosa teiera; Ottavio, un orologio a cipolla; un servizio di cucchiaini d’argento e un cucchiaino di stagno, Pavel. Prigionieri di un tempo ripetitivo, adagiati nella noia, rimuginano le loro ossessioni e i loro rimpianti, assillati dal ricordo di un mondo esterno della cui esistenza non sono neppure più certi. Ecco all’improvviso, il suono di un violino: è un giovane musicista che si esercita nella vecchia casa. Il flauto Quick è l’unico a percepire la musica e a reagire, inscenando una stramba pantomima. Il mondo esterno ha preso la forma di un richiamo. A poco a poco, tra ripicche e resistenze, anche gli altri oggetti sono contagiati dalla speranza che sembrano emanare gli atteggiamenti di Quick. Persino Ottavio, difensore dello status quo, finisce per convincersi: forse non è troppo tardi per ricominciare a vivere. Come fare, tuttavia, per uscire dall’armadio? L’unica speranza è usare la racchetta di Nicoletta come una chiave, ma la tennista non è disposta a sacrificare il simbolo della sua gloria sportiva. Eppure il suono della musica ha cambiato le cose: è ormai impossibile tornare alla vecchia routine! Soltanto venendo a patti gli uni con gli altri, superando le loro riserve e risolvendo i piccoli conflitti che li dividono gli oggetti riusciranno a ritrovare la libertà. Quando Nicoletta, progressivamente isolata dagli altri oggetti ormai decisi a rispondere al richiamo del mondo esterno, decide di subordinare il proprio orgoglio al bene comune, il sacrificio della sua racchetta permetterà di fabbricare una chiave, che verrà saldata con il provvidenziale stagno del berretto di Pavel. La serratura scatta, la porta si apre. Gli oggetti escono dall’armadio: fuori, in un mondo che conoscevano ma che forse non riconosceranno più. Lunedì 19 dicembre 2016, ore 9.00 e 11.00 Teatro Ariosto I e II ciclo Fondazione Aida Buon Natale, Babbo Natale regia Raffaele Latagliata testo Pino Costalunga e Nicoletta Vicentini con Pino Costalunga, Greta Magnani, Matteo Ferrari, Jessica Grossule Ensemble Chiara Bonassina, Gilda Li Rosi, Jacopo Zera musiche e liriche originali Laura Facci arrangiamenti Moreno Piccoli scenografie Gino Coppelli con la collaborazione di Sara Ferrari costumi Antonia Munaretti pupazzi e attrezzatura scenica Nadia Simeonova e Michela Cannoletta trucco Flavio Cesaretti età: 4-10 anni tecnica: musical durata: 75 minuti biglietto: 6 euro Una divertente commedia musicale per immergerci nelle atmosfere natalizie tra folletti, renne ed un Babbo Natale sovrappeso e un po’ svogliato… E se Babbo Natale non potesse più portare i doni ai bambini come fa da sempre puntualmente ogni anno? E se neppure la Befana fosse disponibile a sostituirlo? Il Natale rischierebbe di diventare un giorno come tanti altri, anzi, più triste e noioso. Nel suo primo volo di prova, Babbo Natale si è incastrato nel camino della casa di due bambini e non riesce più a venirne fuori. Ma la cosa peggiore è che gli è passata anche la voglia di volare con le sue renne e la sua slitta. Per fortuna Federico e Chiara, i bambini protagonisti di questa storia, sono bravi e intelligenti e alla fine troveranno il modo non solo di aiutare Babbo Natale a uscire dal camino, ma anche a risolvere una faccenda davvero complicata e molto pericolosa per lui e per tutti i bambini del mondo. Il terribile Mago Bisesto, invidioso del fatto che la sua festa cada una sola volta ogni quattro anni e non sia mai attesa e festeggiata come si deve, ha ordito un piano terribile per abolire per sempre la gioia del Natale cercando di mettere fuori gioco sia Babbo Natale che la Befana. Tra colpi di scena, canzoni e gran divertimento, alla fine il Natale sarà salvato e tutti potranno gridare e cantare ancora insieme e felici: Buon Natale, Babbo Natale! Fondazione Aida è una realtà culturale attiva nell’ambito teatrale da oltre trent’anni. Le attività della Fondazione sono rivolte ad ogni fascia d’età e comprendono la produzione di spettacoli e rassegne teatrali, nonché laboratori didattici, corsi per il tempo libero e per l’aggiornamento professionale e numerose ulteriori iniziative sul territorio nazionale ed internazionale come eventi, mostre, meeting. Mercoledì 11 gennaio 2017, ore 9.00 e 10.30 Teatro Cavallerizza I e II ciclo Assemblea Teatro La gabbianella e il gatto di Luis Sepúlveda (Salani Editore) Nuova edizione dalla traduzione di Ilide Carmignani riduzione teatrale di Renzo Sicco e Gisella Bein in scena Cristiana Voglino, Pietro Del Vecchio e Andrea Castellini illustrazioni Monica Calvi musiche composte ed eseguite da Matteo Curallo luci e fonica Paolo Sicco scenografie Francesco Iannello – Ovodesign regia Renzo Sicco età: 5-10 anni tecnica: teatro d’attore durata: 55 minuti biglietto: 5 euro Kengah, una gabbiana avvelenata da una macchia di petrolio, in un ultimo gesto affida il suo uovo ad un gatto grande e grosso di nome Zorba, strappandogli tre promesse: di non mangiarlo, di averne cura finché non si schiuderà e di insegnare a volare al nascituro… Con la dolcezza di una favola, Sepúlveda parla all’uomo, grande o piccolo che sia, rammentandogli i doveri verso la natura, ma anche verso se stesso. In scena immagini e parole, disegni e voci, unite a musiche che si fondono con il racconto. Necessario ascoltare e guardare, per lasciarsi sorprendere dal gioco in cui i gatti prendono vita attraverso una esilarante Cristiana Voglino. Ora Segretario, ora Zorba, ora piccola gabbianella, a ogni personaggio un accento, un carattere particolare, che conduce dritti dritti tra gli sviluppi del racconto. Dietro a lei i disegni di Monica Calvi danno forma alle parole, le animano rendendole concrete. Intorno ad un tavolo-uovo, disegnato dal designer Francesco Iannello, si muovono Pietro Del Vecchio e Andrea Castellini, gatti che invitano a tuffarsi in una storia tonda, capace di catturare grandi e piccini attraverso il divertimento e la sincera emozione. Allo spettatore non resta che partecipare al gioco, ridendo insieme a chi racconta, lasciandosi travolgere da gatti giocherelloni, nel provare a volare. Tutto questo, ovvio, solo per chi osa farlo! L’ampia e complessa attività del gruppo Assemblea Teatro nasce ufficialmente con una dichiarazione scritta a Torino nel quartiere popolare delle Vallette l’anno 1967: “L’assemblea degli abitanti del quartiere sarà il teatro del quartiere”. Tanto tempo è passato da quei giorni ma immutato è il desiderio di offrire al pubblico, con particolare attenzione per i più giovani, l’incontro possibile con un teatro che sa ancora confrontarsi con la vita, la quotidianità, la memoria, parlando al cuore con storie anche dure, a volte, ma necessarie. Giovedì 12 gennaio 2017, ore 9.00 e 11.00 Teatro Cavallerizza II ciclo Teatro Gioco Vita Il cavaliere inesistente di Italo Calvino Regia e scene Fabrizio Montecchi musiche Alessandro Nidi drammaturgia Cristina Grazioli, Fabrizio Montecchi disegni e sagome Nicoletta Garioni costumi Tania Fedeli luci Davide Rigodanza con Valeria Barreca, Tiziano Ferrari voce registrata Mariangela Granelli età: 10-14 anni tecnica: teatro d’ombre durata: 70 minuti biglietto: 5 euro Un ambiguo labirinto di passioni, pieno di luci e ombre, dove gli uomini sbagliano, si perdono, si cercano, si ritrovano e nemmeno gli eroi sono senza macchia e senza peccato… “Nel Cavaliere inesistente tutti i personaggi si cercano tra di loro ma, soprattutto, cercano se stessi, racconta il regista Fabrizio Montecchi. Nel romanzo fantastico di Italo Calvino, l’epoca di Carlo Magno e la giostra di avventure, inseguimenti e battaglie che ne consegue, è un pretesto per parlarci di noi e del nostro difficile rapporto con la realtà. Anche se con leggerezza e ironia, affronta il tema dell’identità nell’uomo contemporaneo, che appare ormai scissa, o addirittura in alcuni casi inesistente, e propone diversi modi di ‘essere’, di ‘stare’ al mondo come individui. Nel nostro teatro d’ombre, la presenza immateriale e incorporea dell’ombra si fonde con la presenza materiale e corporea dell’attore, che, nelle loro tante possibilità combinatorie, penso possano rendere molto bene i diversi modi di “essere” descritti nel Cavaliere inesistente.” Teatro Gioco Vita nasce nel 1971, tra le prime realtà in Italia ad essere protagonista del movimento dell’animazione teatrale, grazie alla quale ha saputo dare un contributo originale alla nascita del teatro ragazzi. Teatro Gioco Vita incontra il teatro d’ombre alla fine degli anni Settanta. Dal suo operare con coerenza e coscienza professionale, e anche grazie al contributo di collaboratori esterni, ha maturato un’esperienza unica nel suo genere che gli è valsa riconoscimenti e prestigiose collaborazioni in ogni parte del mondo, con teatri stabili ed enti lirici. Venerdì 20 gennaio 2017, ore 9.00 e 10.30 Teatro Cavallerizza I e II ciclo Teatro dell’Orsa Strambe storie Narratori coraggiosi: Saki e Dahl con Bernardino Bonzani e Monica Morini disegni dal vivo Michele Ferri regia Monica Morini età: 6-11 anni tecnica: teatro di narrazione e disegni dal vivo durata: 55 minuti biglietto: 5 euro Due attori ed un artista danno vita a storie strampalate e imprevedibili. Dal racconto di Saki Il Narratore ai personaggi irriverenti di Roald Dahl, una videocamera galleggia nel buio e restituisce in proiezione dal vivo i segreti del fare di un artista. Mentre i colori si dilatano, la mano di Michele Ferri crea i protagonisti delle storie passo a passo. Le voci narranti di Bernardino Bonzani e Monica Morini ci guidano dentro Strambe Storie scritte da due autori coraggiosi, capaci di disobbedienze e finali inaspettati. Storie che ci tengono con il fiato sospeso, strappano sorrisi e stupore. Un gioiello unico sui paradossi e i segreti dell’arte del narrare. Un intreccio di storie da non perdere. “Dentro al teatro camminiamo come artigiani e artisti. Siamo quasi sempre autori dei testi che abitiamo sulla scena. Veniamo da esperienze che ci hanno addomesticato ad usare le mani, il cuore, la testa, in un fare che si traduce nella conoscenza della macchina teatro.” Monica Morini e Bernardino Bonzani, sono autori/attori e registi della compagnia Teatro dell’Orsa. Lunedì 23 gennaio 2017, ore 10.00 Teatro Cavallerizza I e II ciclo Compagnia teatrale La Luna nel Letto I guai di Pulcinella di Marco Manchisi maschere Stefano Perocco di Meduna con Marco Manchisi e Santo Marino tecnica Cristina Carbone età: 5-11 anni tecnica: commedia dell’arte durata: 45 minuti biglietto: 5 euro Proporre ad un pubblico di bambini le disavventure di un Pulcinella sotto la tirannia di un padrone senza cuore e mostrare con quanto impegno la maschera provi a scardinare quella durezza di sentimenti, pensiamo sia utile per aprire in un pubblico molto giovane una riflessione semplice contro l’odio e la guerra, a favore di un riequilibrio sentimentale tra chi domina e chi è dominato, per una fratellanza pacifica e senza confini. Pulcinella, nato mezzo uomo e mezza gallinella, è servo di Zappalà, padrone severo ed esigente. Combina guai su guai e sono botte. Zappalà è alla disperata ricerca dell’amata Catarinella e ordina a Pulcinella di trovarla al più presto, altrimenti il servo pennuto finirà fritto in padella. Pulcinella però ancora una volta fallisce e purtroppo per lui la padella si avvicina. Mentre Zappalà sta preparando il sughetto per condirlo, dal mercato arriva Truffaldino, una nuova maschera che aiuterà Pulcinella a salvarsi. Pulcinella finalmente può giocare a fare il padrone… e il padrone per una volta il servo. Si addormentano insieme… sognando un mondo dove l’amicizia e la pace la facciano da padroni. L’Associazione Culturale Tra il dire e il fare/Compagnia La Luna nel Letto nasce nel 1992 a Ruvo di Puglia. Il lavoro con le giovani generazioni e la ricerca capillare sul territorio erano il frutto di una scelta culturale e politica precisa: “portare qui a Sud tutte le esperienze, le conoscenze i contatti scoperti altrove, per ricreare un tessuto culturale nuovo, ma radicato nella tradizione; al contempo portare la nostra storia, il nostro linguaggio altrove, “cercando a sud”. Mercoledì 1 febbraio 2017, ore 9.00 e 10.30 Teatro Cavallerizza I ciclo Crest La bottega dei giocattoli testo e regia Sandra Novellino e Delia De Marco con Delia De Marco, Valentina Elia, Giuseppe Marzio voci registrate Anna Ferruzzo e Giovanni Guarino scene costumi e disegno luci Maria Pascale musiche originali Mirko Lodedo tecnico di scena Walter Mirabile età: 3-8 anni tecnica: teatro d’attore e danza durata: 55 minuti biglietto: 5 euro Un racconto di giocattoli provvisti di voce e anima, di notti incantate in cui ad un giovane commesso è permesso di varcare le soglie dell’impossibile e farsi paladino di un universo minacciato da un oscuro padrone senza volto. Storie intorno a giocattoli che si animano di vita propria abitano da sempre le fantasie dei bambini, che naturalmente giocano dando un’anima agli oggetti. La nostra storia accade in una bottega di giocattoli, e le botteghe di giocattoli non sono forse delle città nelle quali i giocattoli vivono come delle persone? O meglio, le città non sono forse delle botteghe di giocattoli nelle quali le persone vivono come dei giocattoli? C’è sempre una bambola più bella e c’è la bambola invidiosa, un orsacchiotto che si innamora e un soldatino geloso, una mamma cattiva e una buona fata, giostre e macchinine che non si stancano di girare. Destinato ai bambini più piccoli, il lavoro è l’esito di un percorso avviato intorno al linguaggio teatrale più efficace rispetto ad un’utenza così particolare e impegnativa, per verificare linguaggi e tecniche di lavoro che, ovviamente, lasciano poco spazio alle parole a favore di immagini, musica e… gioco. Lo spettacolo prende corpo anche dalle musiche originali di Mirko Lodedo, vero tappeto sonoro di azioni, danza e racconto che danno vita ai giocattoli. O sono i giocattoli a dar vita agli attori? Lo scoprirete solo visitando la nostra bottega. Il Crest nasce a Taranto nel 1977 e sceglie quali interlocutori privilegiati i bambini, i ragazzi e i giovani, con l’intento di creare un punto di riferimento culturale e professionale forte. Un teatro che mira a diventare polo di attrazione di artisti italiani e stranieri, diventando modello di mediazione tra il teatro e le altre forme di comunicazione/creazione quali la scrittura, la pittura, il video, la danza, la musica. Lunedì 6 febbraio 2017, ore 9.00 e 10.30 Teatro Ariosto I e II ciclo Accademia Perduta Romagna Teatri Jack e il fagiolo magico Da Jack e la pianta di fagioli (Jack and the Beanstalk), racconto popolare inglese uno spettacolo di Marcello Chiarenza con Mariolina Coppola, Maurizio Casali musiche originali Carlo Cialdo Capelli regia Claudio Casadio età: 4-10 anni tecnica: teatro d’attore, oggetti durata: 60 minuti biglietto: 5 euro Affiancati dagli oggetti magici (l’enorme scarpone del gigante, il grande paiolo della moglie dell’orco, gli strumenti per la mungitura…) gli attori coinvolgono i bambini – a cui spesso si rivolgono direttamente - fino a farli entrare completamente nella vicenda di Jack, con le sue emozioni, le sue speranze, le sue scoperte ma soprattutto con i suoi tremendi spaventi! Quanto valgono due fagioli? Questo è il problema. Il povero Jack conosce poche cose della vita: sa di essere piccolo, sa che la mamma gli vuol bene, che il suo papà non c’è più, che la mucca fa il latte e che la fame, il freddo e la povertà non fanno paura fin tanto che la mucca fa il latte. Un giorno però il giovane Jack si ritrova in pericolo e deve compiere una grande scelta: seguire i saggi ma modesti consigli della mamma o credere al proprio istinto, incontrare gravi pericoli, sperare nella buona sorte per uscire dai guai e trovare la felicità? Lo spettacolo è agito da due attori, che impersonano i ruoli del narratore, del protagonista e dei vari personaggi della vicenda ed è ambientato in una vecchia soffitta in cui, di volta in volta, vengono ritrovati oggetti-chiave, elementi che richiamano alla memoria l’antica fiaba narrata. Accademia Perduta/Romagna Teatri viene fondata da un gruppo di giovani attori nel 1982 come Compagnia di Teatro Ragazzi. Dal momento della sua fondazione a tutt’oggi Accademia Perduta è impegnata in una tanto intensa quanto fertile attività di produzione di spettacoli per ragazzi. Spettacoli contraddistinti da alcuni comuni denominatori quali l’attenzione al fantastico, all’immaginario, al coinvolgimento emotivo degli spettatori. Con diverse formazioni artistiche all’attivo la Compagnia ha portato i suoi spettacoli in tournée in tutta Italia arrivando, col tempo, a valicare i confini nazionali e partecipando a numerose rassegne e festival nazionali ed internazionali. Lunedì 13 febbraio 2017, ore 9.00 e 10.30 Teatro Cavallerizza I ciclo Compagnia teatrale La Luna nel Letto Semino regia Michelangelo Campanale soggetto e testi Katia Scarimbolo con Annarita De Michele, Leonard Lesage voce narrante Lena Ravaioli costumi Maria Pascale, Filomena De Leo animazione video Ines Cattabriga disegni, scene e luci Michelangelo Campanale età: 3-8 anni tecnica: teatro di oggetti, suoni e immagini durata: 45 minuti biglietto: 5 euro Il teatro fisico, le arti visive, il video e la musica per parlare con il pubblico dei piccolissimi di natura ed ambiente utilizzando una storia delicata, dolce e sospesa come le attese. Mino ha una tana in giardino. Ogni giorno Mino esce dalla tana per raccogliere foglie secche da conservare. Non si sa mai, potrebbero sempre servire! Ma un bel giorno in quel giardino a Mino capiterà di non raccogliere più soltanto foglie secche, ma anche un seme, lasciato lì, forse non per caso, da una curiosa signora, che scandirà il passaggio delle stagioni e si prenderà cura di quell’incontro. E quel seme porterà con sé altro da scoprire, osservare e raccogliere. Per dirla in breve, un’occasione. SeMino è un progetto che nasce dalla ricerca di forme alternative di educazione ambientale che ci piace chiamare forme di educazione sentimentale. Solo la capacità di sentire la natura come parte di sé è il presupposto per maturare una vera e propria affettività verso l’ambiente naturale: non è possibile comprendere la singola parte fino a quando non si è compreso come tutto è collegato, l’uomo stesso è visto come parte della natura e non in contrapposizione ad essa. L’Associazione Culturale Tra il dire e il fare/Compagnia La Luna nel Letto nasce nel 1992 a Ruvo di Puglia. Il lavoro con le giovani generazioni e la ricerca capillare sul territorio erano il frutto di una scelta culturale e politica precisa: “portare qui a Sud tutte le esperienze, le conoscenze i contatti scoperti altrove, per ricreare un tessuto culturale nuovo, ma radicato nella tradizione; al contempo portare la nostra storia, il nostro linguaggio altrove, “cercando a sud”. Giovedì 16 febbraio 2017, ore 9.00 e 10.30 Teatro Cavallerizza I ciclo Compagnia teatrale Mattioli Un amico accanto da Un amico per Dragone di Dav Pilkey drammaturgia e regia Monica Mattioli e Monica Parmagnani con Alice Bossi e Monica Mattioli scenografia e costumi Luca Fontana disegno luci Cinzia Airoldi NUOVA PRODUZIONE età: 3-7 anni tecnica: teatro d’attore e di oggetti durata: 50 minuti biglietto: 5 euro Questa è la storia di un piccolo dragone che è solo al mondo. È strano il nostro piccolo dragone. O forse strano proprio non lo è: si porta dentro al cuore la convinzione che esista un altro con cui dividere lo spazio, il tempo, il gioco, i suoi pensieri. Ed è convinto che l’incontro con l’altro lo farà stare bene: sicuramente meglio dello stare da solo. Drotto, il dragone, viaggia trasportato da un palloncino alla ricerca di un amico. Incontra strane creature con le quali cerca invano di entrare in relazione. Quando ogni speranza sembra perduta ecco, sul suo cammino, una mela, la prima che lo chiamerà col suo nome. Per Drotto questo è il regalo più bello della sua vita. Torna a casa e da quel momento la mela sarà sempre con lui. Giocheranno, si ascolteranno, staranno in silenzio, dormiranno e si sveglieranno insieme. Ma arriva un punto in cui a Drotto la mela appare un po’ ritrosa e non gli parla più. Da qui un susseguirsi di sorprese ed emozioni segneranno profondamente l’anima del protagonista e di tutti i piccoli e grandi spettatori, testimoni di una storia poetica e divertente. Monica Mattioli dal 1986 lavora in teatro come attrice, regista e autrice. Nel giugno del 2000 inizia un’importante ricerca sull’immaginario infantile che segna l’avvio del nuovo percorso artistico creando spettacoli su tematiche sociali per bambini anche molto piccoli attraverso un teatro carico di immagini evocative, di poesia, ironia e comicità. Gli spettacoli della compagnia nascono sempre da un’attenta ricerca che Monica Mattioli compie con i bambini nelle scuole attraverso laboratori teatrali avvalendosi di preziose collaborazioni con pedagogisti, insegnanti, educatori. Per la compagnia i laboratori sono un irrinunciabile campo di sperimentazione e di messa a fuoco sul mondo immaginario del bambino ricco di emozioni, domande, desideri e sentimenti. Venerdì 24 febbraio 2017, ore 9.00 e 10.30 Teatro Cavallerizza I e II ciclo Teatro dell’Acquario La Sirenetta liberamente ispirato all’omonima fiaba di Hans Christian Andersen con Noemi Caruso e Francesco Pupa la canzone della Sirenetta è cantata da Rosa Martirano audio Geppo Canonaco allestimento e luci Eros Leale canzoni composte da Rosa Martirano voci Rossella Gaudio, Jo Lattari, Lucia Gaia Leale, Vera Staropoli, Giulia Gigliotti, Lulla Garofalo coreografie di Rossella Gaudio video Angelo Gallo adattamento e regia Dora Ricca Età: 5-12 anni tecnica: teatro d’attore, di ombre e pitture animate durata: 60 minuti biglietto: 5 euro Dora Ricca, dopo il riuscitissimo Piccolo principe della scorsa stagione, si misura quest’anno con l’adattamento di una delle fiabe più celebri di H.C. Andersen, per ricordarci che spesso una sconfitta non è la fine di tutto, ma il solo mezzo per una vera crescita interiore. Le fiabe costituiscono un elemento fertile dell’immaginario collettivo; si muovono tra tradizione popolare e letteratura; dietro la destinazione per l’infanzia rivelano temi, storie, relazioni profonde capaci di risuonare nell’intimità di tutti. Lontana dalla figura mitologica, la Sirenetta conosciuta dal grande pubblico è un’eroina romantica dal tragico finale: sacrifica la sua meravigliosa voce per amore di un principe che non sposerà mai, ed è persino disposta a salvargli la vita trasformandosi per sempre in schiuma di mare. Nel nostro lavoro, la sirenetta è una giovane donna che baratta la sua voce non per amore di un principe, ma per soddisfare la sua curiosità e la sua sete di sapere; consapevole che per l’amore della conoscenza, il prezzo da pagare è sulla propria pelle. Attraverso le tecniche del teatro delle ombre e le immagini pittoriche ispirate ai lavori di Paul Klee, raccontiamo la storia dell’eroina nel suo percorso di crescita che la porterà a vivere tra la terra e il mondo sottomarino. La Cooperativa Teatrale Centro R.A.T./Teatro dell’Acquario nasce a Cosenza nel 1976. Premi e riconoscimenti per la qualità degli spettacoli proposti sono stati numerosi e prestigiosi. Polonia, Armenia, Danimarca, Inghilterra, Svezia, Stati Uniti, Malesia, Svizzera, Tunisia e soprattutto centinaia di piazze italiane hanno apprezzato il nostro lavoro e hanno consentito, evidentemente, una longevità artistica che per la Calabria è una piacevole eccezione. Martedì 28 febbraio 2017, ore 10.30 Teatro Cavallerizza I e II ciclo Agora Coaching Project Pinocchio da Carlo Collodi interpreti allievi Corso di Perfezionamento Agora Coaching Project coreografia Michele Merola, Enrico Morelli musiche autori vari costumi Nuvia Valestri luci Cristina Spelti coordinamento incontri introduttivi con le scuole Cinzia Beneventi NUOVA PRODUZIONE età: 6-10 anni tecnica: danza durata: 45 minuti biglietto: 6 euro (comprensivo di ingresso a teatro e laboratorio) Uno spettacolo di danza con percorso didattico La storia di Pinocchio di Carlo Collodi è talmente famosa che non ha bisogno di essere raccontata, nello stesso tempo si è portati a credere che Pinocchio sia una storia di facile lettura; noi crediamo che non sia così. Pinocchio è un vero e proprio romanzo d’infanzia e di formazione. Pinocchio, nasce bambino/burattino e diventa adulto superando tutti gli ostacoli che la vita gli mette davanti, in un viaggio lungo dall’infanzia all’età adulta, un’avventura che lo porterà a conoscere personaggi saggi e buoni, ma anche falsi e crudeli. Perché proprio questa storia? Perché pensiamo che nei bambini di oggi, sia sempre più evidente la mancanza di attenzione, spesso affiancata dalla difficoltà nell’accettazione di regole e doveri. Per diventare grandi è necessario impegnarsi, ascoltare, conoscere e sapere. Per raggiungere questi obiettivi, non possiamo sempre scegliere di fare ciò che ci piace, ma è importante conoscere e accettare le regole e i doveri che ci aiuteranno a diventare adulti responsabili e buoni cittadini. Regole e doveri che si intrecciano però anche ai diritti dell’infanzia; non a caso l’Unicef sulla storia di Pinocchio ha costruito una carta dei Diritti del bambini. Pinocchio “burattino” è un personaggio nel quale ognuno si può riconoscere, colmo di desideri, ma anche di capricci, guidato dall’istinto che lo aiuta a soddisfare i bisogni. Bugiardo e tenero nella sua ricerca d’amore, ma anche deriso e ingannato da adulti che avrebbero dovuto guidarlo e proteggerlo. Attraverso questo spettacolo pensiamo di aiutare i bambini a scoprire gli aspetti negativi e positivi che sono intorno a loro, aiutandoli a scegliere con consapevolezza e autonomia la strada migliore. Laboratorio corporeo il bambino dai tre anni in poi sviluppa atteggiamenti di apertura e fiducia che gli consentono di scoprire le proprie potenzialità a partire dalle molteplici situazioni che sperimenta. Il gioco simbolico aiuta i bambini a prendere coscienza del mondo e di sé, così come lo sviluppo del linguaggio corporeo contribuisce all’acquisizione di nuovi elementi che lo guideranno nella lettura del mondo esterno e della propria realtà interiore. L’incontro con la fiaba, è sempre molto stimolante, perché sollecita nei bambini esperienze altamente educative, sul piano cognitivo, affettivo, linguistico e creativo. La fiaba costituisce un genere narrativo che permette ai bambini di descrivere la propria vita interiore, facendo emergere emozioni e sentimenti, utilizzando il corpo come linguaggio nella sua funzione immaginativa e fantastica. Incontrare la fiaba di Pinocchio non solo sul piano narrativo, ma anche corporeo, sarà un’occasione per potenziare la missione educativa già di per sé contenuta nello spettacolo di danza che vedranno in Teatro. Il laboratorio intende quindi affrontare alcuni dei temi presenti nella storia, attraverso un approccio fisico, che aiuti i bambini nella comprensione dei personaggi e del loro valore fortemente simbolico. Obiettivi 1 - IMPARARE A CONOSCERSI nel rispetto di sé e dell’altro 2 - IMPARARE A FARE condividendo 3 - IMPARARE A STARE CON GLI ALTRI, apprezzando il contribuito dei compagni 4 - IMPARARE AD ESSERE SE STESSI, dando valore alle proprie scelte 5 - CONOSCERE I DIRITTI e i doveri dei bambini Ogni laboratorio sarà concordato preventivamente con le insegnanti di ogni scuola e verrà realizzato in un ambiente adatto all’attività. I laboratori saranno condotti e coordinati da Cinzia Beneventi insieme ad alcuni danzatori del Progetto Agora Coaching Project. Le modalità di presentazione delle attività corporee saranno strutturate sulla base dell’età dei bambini. Agora Coaching Project è un progetto di perfezionamento per giovani danzatori tra i 17 e i 25 anni promosso da MM Contemporary Dance Company e ASD Progetto Danza di Reggio Emilia. Caratterizzato da un approccio innovativo alla didattica di danza, il progetto punta alla creazione di nuovi messaggi educativi, capaci di creare un profondo impatto emotivo e di coinvolgere e sensibilizzare i giovani danzatori, per analizzare e sviluppare la dinamica del movimento propria a ciascun allievo, approfondire il senso della prestazione coreutica, organizzare, condividere e utilizzare la diversità delle reciproche conoscenze e accrescere, in modo significativo, la creatività di ogni singolo partecipante al corso. Venerdì 3 marzo 2017, ore 9.00 e 10.30 Teatro Cavallerizza I ciclo Compagnia Franceschini performing arts Celeste, la fiaba dei colori di e con Gianni Franceschini scene Gianni Volpe musiche Giovanni e Alessandro Franceschini figure Marisa Dolci luci-audio Giancarlo Dalla Chiara età consigliata: 3-7 anni tecnica: animazione, pittura dal vivo e narrazione durata: 45 minuti biglietto: 5 euro I colori dell’arcobaleno sono i protagonisti di questo spettacolo che parla con tono lieve ai bambini più piccoli di temi importanti quali diversità e inclusione. Il narratore, un “nonno”, parla di una bambina che nessuno a scuola vuole vicino a sé, e per farle capire che potrà conquistarsi un posto assieme agli altri suoi compagni, narra la storia di Celeste, che i colori dell’arcobaleno non volevano. Celeste parte per un viaggio nel mondo dei colori, li conosce, sperimenta le loro caratteristiche, pregi e difetti, trasformazioni e legami con figure e personaggi, infine, superata una grande difficoltà, viene riconosciuto e accettato dagli altri colori fino a comporre l’arcobaleno. Così succede anche alla bambina, che di nome fa Celeste, che dimostrerà le sue capacità e valori, facendosi così accettare con gioia dai compagni di scuola. La metafora ci riporta direttamente al vissuto del bambino, al suo crescere, vivere le esperienze della vita, affermarsi e gustare le soddisfazioni dei traguardi raggiunti. Il paragone si allarga al tema dell’inclusione e dell’integrazione del diverso nella comunità. Compagnia Franceschini performingarts ha come sua anima artistica Gianni Franceschini, attore, pittore e teatrante nel più ampio significato del termine. Con il figlio Eugenio, attore di cinema e teatro e i nipoti Giovanni e Alessandro, musicisti, dà vita ad una nuova esperienza professionale in cui sperimentare nuovi sentieri poetici, legati alla narrazione, la pittura dal vivo e la musica, e consolidare relazioni con artisti ed operatori da tempo suoi collaboratori. Giovedì 16 marzo 2017, ore 9.00 e 10.30 Teatro Cavallerizza I e II ciclo Associazione Teatro Giovani Teatro Pirata L’albero di Pepe Ideazione e regia Simone Guerro con Michele Battistella e Silvia Paglioni scenografia Frediano Brandetti età: 4-10 anni tecnica: teatro d’attore e di figura durata: 50 minuti biglietto: 5 euro Un gioco delicato tra attore e figura, parole e musiche, per riscoprire il valore della natura e di viverci insieme. Pepe è la protagonista di questa storia. Una bambina a cui sembra che sia caduto il pepe nei piedi: non riesce mai a stare ferma! Nella sua famiglia non riesce proprio a stare: troppo caos, nessuno la considera, nessuno che assecondi i suoi bisogni. Così, un giorno a pranzo, davanti a un piatto di lumache da finire per forza, decide di scappare...Dopo una difficile fuga arriva davanti ad un albero gigante, realizzato attraverso un semplice e magico cambio di scena, si arrampica in cima, e decide di non scendere più. Sull’albero Pepe sperimenta per la prima volta la libertà, può esprimersi come vuole e persino stare in silenzio. Per questo, caccia tutti gli animali che vivevano già lì, diventando “La Regina” dell’albero. Ma presto arriva l’inverno e Pepe da sola non sa come fare! Ha paura e non ha niente da mangiare! Così, decide di scendere dall’albero...Ma a trattenerla saranno gli animali che prima aveva cacciato, che le vengono in soccorso dandole una lezione di vita meravigliosa. La storia potrebbe concludersi qui, ma devono accadere ancora tante cose….. Dopo più di trent’anni di attività nel settore del teatro rivolto alle giovani generazioni, l’Associazione Teatro Giovani di Serra San Quirico e la compagnia Teatro Pirata di Jesi uniscono le forze e si fondono in un nuovo soggetto, l’ATGTP Associazione Teatro Giovani Teatro Pirata. Un progetto unico nel territorio, con l’ambizione di diventare punto di riferimento per ciò che si muove intorno al teatro rivolto al mondo dell’infanzia e della gioventù. Un punto di riferimento per giovani chi si affacciano al mondo del lavoro e che cercano opportunità di crescita e formative e anche una “casa” dove sentirsi accolti e sostenuti. Lunedì 20, martedì 21, mercoledì 22 marzo 2017, ore 10.00 Teatro Ariosto Nuovo Balletto Classico Coppelia I e II ciclo balletto in tre atti musica Leo Délibes coreografia Marinel Stefanescu maitre du ballet Liliana Cosi scene Hristofenia Cazacu costumi Marinel Stefanescu età: 6-14 anni tecnica: danza classica durata: 75 minuti biglietto: 5 euro I ragazzi e le ragazze del villaggio, e tra questi soprattutto Swanilda e Franz, sono terribilmente curiosi di sapere chi sia la fanciulla alla finestra della casa abitata da Coppélius, strano vecchio dalla fama di mago…. Capolavoro del grande repertorio del balletto classico per gli ingredienti calibrati perfettamente, Coppelia si distingue per colorito musicale vivace e romantico, una storia credibile, ambientazione facilmente riconoscibile. Lo spettacolo presentato dalla Compagnia Nuovo Balletto Classico per le scuole mantiene la sua versione musicale originale e così la trama. La novità della coreografia sta nello specifico dello stile del coreografo Stefanescu: fantasia, ricchezza, inventiva e attualizzazione sia per le parti classiche che nelle danze di carattere, le mazurke e le ciardasc, sia per le pantomime e i costumi. In palcoscenico accanto ai 12 Solisti della Compagnia vedremo un folto gruppo di allievi degli ultimi anni della Scuola di balletto professionale nelle parti delle danze di carattere. Il Nuovo Balletto Classico nasce nel luglio 2016 per raccogliere la ricca eredità della Compagnia Balletto Classico Cosi-Stefanescu e della Scuola di Balletto a livello professionale attivi in Italia e all’estero da ben 38 anni. I fondatori sono tre primi ballerini della stessa Compagnia: Elena Casolari, Dorian Grori, Rezart Stafa e un’insegnante della stessa Scuola Nicoletta Stefanescu, figlia minore di Marinel Stefanescu. Martedì 21 marzo 2017, ore 9.00 e 10.30 Teatro Cavallerizza I ciclo Eccentrici Dadarò Un anatroccolo in cucina Spettacolo comico senza parole liberamente ispirato a Il brutto anatroccolo di Hans Christian Andersen di e con Simone Lombardelli regia Dadde Visconti musiche originali Marco Pagani età: 3–8 anni tecnica: clownerie, pantomima, bolle di sapone, bicchieri musicali durata: 50 minuti biglietto: 5 euro Rievocando l’affascinante atmosfera del cinema comico muto degli anni ’20, raccogliendo la magia della pantomima e della clownerie, sorprendendo con bolle di sapone giganti e bicchieri che suonano, lo spettacolo, ispirato alla favola de Il brutto anatroccolo, tratta con note leggere il tema della diversità, reale o immaginata, il bisogno di essere accettati e di far parte di un gruppo. La cucina di un grande ristorante. Un lavapiatti sommerso dal sapone. Suoni e voci che ridono di là dalla porta. Un sogno: quello di essere dall’altra parte, seduto a quella festa, a ridere e cantare con chi sta “insieme”. Ma qualcuno deve pur preparare per la festa! E allora tocca a lui. E mentre secchi, pentole, tazzine e piatti, bicchieri e strofinacci sembrano non voler stare mai al loro posto, mentre ad ogni attimo di distrazione paiono prendere vita propria, lui non si abbatte e, anzi, si mette ancor più d’impegno per fare del suo meglio e, magari, piacere un po’ anche lui… Ma niente, ogni tentativo è goffo e ogni speranza un tonfo. Allora non resta che sognare. Sognare di fare come quel brutto anatroccolo, che una mattina si svegliò e si scoprì cigno pronto per volare… sì, proprio come in quella fiaba. Gli Eccentrici Dadarò nascono nel 1997. La prima ricerca è intorno alla clownerie, l’acrobatica, la Commedia dell’Arte, le arti circensi. L’incontro tra questa esperienza ed il teatro d’attore è il detonatore di quello che sarà il linguaggio della Compagnia in tutte le produzioni successive: una ricerca di equilibrio tra il linguaggio del corpo e quello drammaturgico, cercando di portare fisicità nella parola ed allo stesso tempo accostare allo sviluppo testuale l’apertura di pause esclusivamente fisiche. Venerdì 31 marzo 2017, ore 9.00 e 10.30 Teatro Cavallerizza I e II ciclo Teatro Ragazzi e Giovani Centro di Produzione teatrale Don Chisciotte Da Don Chisciotte della Mancha di Miguel de Cervantes regia e drammaturgia Luigina Dagostino con Claudio Dughera, Daniel Lascar, Claudia Martore scenografia Claudia Martore costumi Georgia Dea Duranti creazione luci Agostino Nardella tecnico audio e luci Mattia Monti/Agostino Nardella età: 6-11 anni tecnica: teatro d’attore e oggetti durata: 60 minuti biglietto: 5 euro Fantasia o realtà; Don Chisciotte come sta? Don Chisciotte: un allampanato cavaliere che, inarrestabile nei secoli, con il suo fedele scudiero cavalca fino a noi per narrarci le sue incredibili avventure. Una favola avventurosa capace di coinvolgere chi entra nella storia, di fargli oltrepassare la cornice realista per immergersi nel mondo immaginario delle prodigiose avventure di Don Chisciotte e Sancho Panza. Lo spettacolo si svolge tra realtà e immaginazione e raggiunge facilmente i ragazzi in quanto il suo protagonista vuole fermamente credere alle sue visioni che lo portano a vivere memorabili ed esaltanti esperienze, proprio come fanno i bambini attraverso il gioco e la fantasia. Don Chisciotte vive l’utopia del suo tempo, ma quali sono le nostre e quali sono gli eroi di adesso? Lo spettacolo porrà il pubblico di fronte al dilemma: essere o non essere dei grandi sognatori? Restare ancorati alla realtà o volare in spazi irreali e sconosciuti? La Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani prosegue la missione, individuata alla fine degli anni Sessanta dai fondatori del Teatro dell’Angolo, di diffondere la cultura presso i giovani, aperta al dialogo fra il teatro e le altre espressioni artistiche. La Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani si propone di diventare un centro di promozione della cultura, contribuendo alla crescita culturale di ragazzi e giovani ed al superamento del disagio giovanile attraverso la realizzazione e la diffusione di progetti culturali organici e di manifestazioni di carattere interdisciplinare nel campo del teatro e delle arti in genere. Giovedì 20 aprile 2017, ore 9.00 e 10.30 Teatro Cavallerizza I e II ciclo Compagnia Madame Rebiné Un eroe sul sofa’ commedia circense di e con Andrea Brunetto, Max Pederzoli, Alessio Pollutri sguardo esterno Mario Gumina scenografia e disegni Biro costumi Titta Caggiati e Elisabetta Menziani luci Stefano Mazzanti e Cristian Ricci effetti magici Roberto Savi età: 6-11 anni tecnica: teatro d’attore, circo, magia e videoproiezioni durata: 50 minuti biglietto: 5 euro Uno spettacolo tragicomico raccontato attraverso il teatro, il mimo, l’acrobatica, il rumorismo, il tip tap, la musica e il fumetto. Un incrocio di discipline artistiche non solo come elemento accessorio, ma come caratteristica identificativa del progetto; una narrazione lineare in cui le risate si mischieranno ai virtuosismi e alla poesia. Super Cosimo è un eroe che ha perso i suoi poteri e si è segregato in casa spaventato. Non riesce più a varcare la soglia della porta e il suo unico contatto con il mondo esterno è una vecchia radio di legno che con le sue informazioni accresce in lui l’insicurezza e la paura. Fortuna vuole che al suo fianco ci sia Aristòcane, un simpatico cane da compagnia che si impegna fin dall’inizio per far sì che al suo padrone torni l’allegria e la voglia di uscire. Intorno a loro un fantasma impregna gli oggetti della casa e si muove con disinvoltura nella fantasia dell’eroe: un alter ego brillante in ricordo degli anni d’oro e di quelli che ancora possono arrivare. Con un crescendo di illusioni magiche Aristòcane proverà a illudere super Cosimo d’aver recuperato i poteri e dopo essere stato scoperto e maltrattato deciderà di fuggire. Super Cosimo dovrà scontrarsi con la solitudine e, quando il suo cane invocherà aiuto, troverà il coraggio di uscire e affrontare la vita senza super poteri. Madame Rebiné è una compagnia di circo/teatro nata dall’unione di Andrea Brunetto, Max Pederzoli e Alessio Pollutri a Torino in seguito alla formazione presso la scuola di circo Flic (2007). Negli anni successivi i percorsi si sono separati alla ricerca di formazioni approfondite: scuola di circo Le Lidoa Toulouse, scuola di circo Balthazar a Montpellier e numerosi stage di teatrofisico. Madame Rebiné è una compagnia di amici che celebra l’essere umano nei suoi limiti, nelle sue virtù e in ciò che di più bello lo distingue dagli altri animali... la risata. Venerdì 21 aprile 2017, ore 9.00 e 10.30 Teatro Cavallerizza II ciclo Teatro dell’Archivolto Senza sponda Storie di uomini e migranti di e con Giorgio Scaramuzzino musiche Paolo Silvestri scene Lorenza Gioberti assistenti alla regia Barbara Torazza, Cecilia Repetto NUOVA PRODUZIONE Età: 10-14 anni tecnica: teatro di narrazione durata: 60 minuti biglietto: 5 euro Torna Giorgio Scaramuzzino a narrare storie di drammatica attualità; il suo sguardo sempre fisso sulla contemporaneità non mancherà ancora una volta di emozionare e farci riflettere. Lo spettacolo, costruito su storie vere di migranti, vuole offrire ai giovani spettatori un quadro di ciò che sta accadendo in questo periodo in Europa. Un fenomeno che in realtà appartiene da sempre all’umanità. Senza Sponda è il titolo rubato ad un libro di Marco Aime, docente di antropologia culturale presso l’università di Genova che ha contribuito a questo progetto insieme ad Alessandra Ballerini avvocato ed esperta di problematiche sull’immigrazione e sui rifugiati. Sono duecentotrenta milioni le persone nel mondo che si stanno spostando da un paese all’altro scappando soprattutto dalle guerre, dalla paura e dalla fame e per questi motivi molti di loro perdono la vita; la gran parte di queste persone è la parte migliore del paese di origine, i più giovani, i più preparati, i più forti. Ed è esattamente quello che è successo tra la fine dell’800 e gli inizi del ‘900 qui in Italia, quando i nostri nonni e i nostri bisnonni sono partiti verso le Americhe per cercare un nuovo futuro. Lo spettacolo vuole analizzare le cause, spesso ignorate, che spingono queste persone ad intraprendere viaggi incredibili in cerca di una sponda dove poter crescere in pace. Il Teatro dell’Archivolto fin dai suoi esordi ha operato nel settore del teatro di prosa e del teatro ragazzi con un indirizzo artistico, drammaturgico e stilistico assolutamente originale, rivolto all’inseguimento di nuovi territori e nuove forme di espressione teatrale, la cui ispirazione può essere di volta in volta la letteratura o la musica, il cinema o il fumetto, sempre e comunque nella direzione del nuovo, dell’inconsueto e dell’inedito. Dal 1993 Giorgio Scaramuzzino attore, regista e autore di testi teatrali e di narrativa per l’infanzia, diventa responsabile del settore Ragazzi ed Educazione al Teatro: da questo momento specifica attenzione viene rivolta al mondo della scuola. Giovedì 27 aprile 2017, ore 9.00 e 10.30 Teatro Cavallerizza I ciclo Perugia Musica Classica Pierino e il lupo musiche e testi di Sergej Prokofiev Adattamento teatrale Michele Nani elaborazione musicale Marco Pontini voce recitante Michele Nani musiche eseguite dal vivo da: Damiano Babbini violino Matteo Salerno flauto Simone Frondini oboe Simone Fornaciari clarinetto Eolo Pignattini corno Alarico Lenti fagotto Leonardo Ramadori percussioni Età: 3-8 anni tecnica: narrazione e musica dal vivo durata: 60 minuti biglietto: 5 euro Otto musicisti e una voce narrante: dopo Il gatto con gli stivali da tip tap dello scorso anno, una nuova fiaba tutta da ascoltare. Lo spettacolo nasce con l’intento di avvicinare i bambini alla musica classica, in maniera graduale e piacevole, attraverso la celebre fiaba musicale Pierino e il lupo di Sergej Prokofiev (autore sia della musica che dei testi) che ben rappresenta la perfetta fusione tra parole e musica. La particolarità di questa fiaba sta nell’intelligenza del compositore di associare magistralmente ogni strumento musicale a ciascun personaggio. La sua bravura è quella di cogliere le caratteristiche principali dei protagonisti e di renderle “udibili” grazie al diverso timbro dei vari strumenti. Il violino è Pierino, il flauto è l’uccellino, l’oboe è l’anatra, il clarinetto è il gatto, il fagotto è il nonno, il corno è il lupo e le percussioni sono lo sparo dei fucili. Perugia Musica Classica nasce per far musica: produrla, diffonderla, incrementarne la conoscenza e l’amore. Si parla, naturalmente, di musica classica – un patrimonio che, al pari di tutte le forme più alte di cultura, dal Teatro di Shakespeare alla Cappella Sistina, deve essere curato, salvaguardato, e trasmesso alle generazioni future. Lunedì 8, martedì 9, mercoledì 10 maggio 2017, ore 9.00 e 10.30 Sotteranei del Teatro Valli I e II ciclo Socìetas Raffaello Sanzio - Chiara Guidi La terra dei lombrichi da Alcesti di Euripide concezione e direzione Chiara Guidi assistente Chiara Savoia attori partecipanti al Laboratorio del Metodo Errante età: 6-11 anni tecnica: teatro d’attore durata: 50 minuti biglietto: 5 euro Uno spazio speciale, i sotterranei del teatro, dove i bambini entrano dapprima senza gli adulti che li hanno accompagnati – mischiandosi con gli attori. Un viaggio nell’aldilà, dove chi ha il coraggio di morire poi rinasce. I bambini, guidati dalle figure della narrazione, entrano letteralmente dentro lo spazio dell’azione e determinano l’andamento della vicenda con le loro decisioni o con i loro interventi. I lombrichi ciechi e sordi, giorno dopo giorno, rivoltano e vagliano la terra. Dalle profondità del suolo, portando in superficie mucchietti di terriccio, sollevano il terreno, trasformano il paesaggio e seppelliscono, custodendoli, molti oggetti antichi. Essi ricoprono e proteggono permettendo, a ciò che è sepolto, di ritornare. Per incontrare i lombrichi occorre scavare ed entrare nella terra perché solo stando un po’ con loro è possibile comprendere bene il loro segreto. Oh! E’ un’impresa impossibile, perché nessuno può andare sotto terra, stare con i lombrichi e restare vivo! Occorre, allora, fare come Alcesti, diventare come lei, seguendo la sua storia così come ce la racconta Euripide, un poeta dell’antica Grecia. Alcesti, accettando di morire al posto del marito Admeto, scende nelle viscere della terra e poi, grazie all’aiuto di Eracle, risale in superficie lasciando i lombrichi alla loro infaticabile azione: andare sotto e poi risalire sopra… sotto… sopra… sottosopra…… un movimento inestinguibile che illumina di speranza anche la tragedia. La Socìetas Raffaello Sanzio riunisce dal 1981 Romeo Castellucci, Chiara Guidi e Claudia Castellucci, che condividono un’idea di teatro prevalentemente basata sulla potenza visiva, plastica e sonora della scena. Chiara Guidi, autrice e regista, ha curato il ritmo drammatico e la vocalità di quasi tutti gli spettacoli della Socìetas; interessata a un’arte condivisa con i bambini, ha dato vita negli anni ‘90 a una Scuola Sperimentale di Teatro Infantile. Cura la rassegna Puerilia, giornate di puericultura teatrale, che si svolge annualmente a Cesena. Martedì 16 maggio 2017 ore 9.00, 11.00 e 20.30 Mercoledì 17 maggio 2017 ore 9.00, 11.00 Teatro Valli I e II ciclo AS.LI.CO. - OPERA DOMANI Il barbiere di Siviglia ossia un vulcano è la mente musica Gioachino Rossini libretto Cesare Sterbini regia Danilo Rubeca scene Emanuele Sinisi riduzione Daniele Carnini elaborazione cori dei ragazzi Giuseppe Califano NUOVA PRODUZIONE età: 6-14 anni tecnica: opera lirica durata: 75 minuti biglietto: 8 euro (comprensivo di ingresso a teatro, libretto per ciascun studente) corso di formazione per i docenti: 20 euro Un vero spettacolo di opera lirica, con cantanti professionisti e orchestra, a cui la platea parteciperà attivamente cantando alcune arie. La prima volta che incontriamo Figaro nell’opera di Rossini lo vediamo dirigersi di corsa verso la sua bottega. È l’alba e il nuovo giorno sta per iniziare, come sempre ricco di mille avventure. Chi di noi non vorrebbe curiosare nella bottega di Figaro? Scoprire i trucchi, i mille oggetti che nasconde? Carpirne i segreti? Nessun problema, Figaro ci dice esattamente dov’è: nella sua mente. Perché la vera bottega di Figaro è la strada, la realtà che lo circonda. Le persone, gli oggetti e le situazioni in cui si imbatte sollecitano la sua fantasia. Ed egli manipola tutto con arguzia, sapientemente. Ma come rappresentare tutto questo? Perché quello che mi sembra più interessante non è il luogo fisico, realistico in cui si muovono i diversi personaggi del Barbiere di Siviglia, quanto piuttosto il luogo mentale, meta-teatrale in cui tutto questo si realizza e trova senso: la mente del protagonista. Sulla scena vedremo la bottega ideale di Figaro: la sua mente, la realtà che lo circonda. Una realtà ricca di oggetti il cui senso verrà svelato via via dal protagonista, secondo l’uso che vorrà farne. Che si tratti di orologi, strumenti da barbiere, guardaroba, libri, rotoli di pergamene, strumenti musicali, la maquette di un teatro, un busto di Rossini, scale, nature morte, sfere di cristallo, piante, le tavole dell’Encyclopédie, quello che importa è che a dare loro un significato, a farle vivere per noi sarà solamente la fervida immaginazione del protagonista. Danilo Rubeca PERCORSO DIDATTICO AsLiCo è soggetto riconosciuto per la formazione del personale della scuola – art. 66 del vigente C.C.N.L. e artt. 2 e 3 della Direttiva n. 90/2003. Didattica musicale Martedì 24 gennaio 2017 Sala degli Specchi del Teatro Valli dalle ore 15 alle ore 18 Incontro introduttivo di didattica musicale su Il barbiere di Siviglia: inquadramento storico e musicale dell’opera. La musica di Rossini, primi suggerimenti didattici per introdurre l’opera in classe. Attività di ascolto e analisi dell’opera, approfondimento sui temi del libretto per studenti. La musica del Barbiere di Siviglia. Suggerimenti e spunti didattici da realizzare in classe. A cura di un cantante e docente di didattica musicale del team didattico di Opera Domani. I cori Venerdì 24 febbraio 2017 Sala degli Specchi del Teatro Valli dalle ore 15 alle ore 18 Le arie de Il barbiere di Siviglia da preparare per lo spettacolo e le strategie didattiche per insegnarle ai ragazzi in classe. A cura di un cantante e docente di coro del team didattico di Opera Domani. Drammatizzazione Lunedì 20 marzo 2017 Sala degli Specchi del Teatro Valli dalle ore 15 alle ore 18 Attività di drammatizzazione sul libretto e attività pratiche con suggerimenti per allestire uno spettacolo in classe sulle musiche e le tematiche del Barbiere di Siviglia. A cura di un attore e docente di teatro del team didattico di Opera Domani. MATERIALE E SUPPORTI DIDATTICI Libretto Per tutti i ragazzi partecipanti al progetto e per gli insegnanti Ogni studente riceverà il libretto dell’opera comprensivo degli spartiti delle arie da imparare per lo spettacolo e di attività didattiche differenziate per scuola primaria e secondaria. Il libretto contiene anche le istruzioni per realizzare gli oggetti da portare a teatro ed è realizzato dal team didattico di Opera domani. Dispensa Didattica Gli insegnanti partecipanti al progetto riceveranno una guida contenente proposte didattiche da poter realizzare in classe, sia online che offline. Cd audio Cantiamo il Barbiere Per gli insegnanti Un CD audio con le arie da imparare per lo spettacolo e le basi. Il CD contiene anche estratti originali dell’opera per il lavoro didattico in classe. Le arie per lo spettacolo sono scaricabili anche dal sito operadomani.org nella sezione didattica. E-learning Opera domani si rinnova anche nella sua veste web e sul nuovo sito internet sarà possibile trovare una nuova e ricca sezione e-learning con tanti video tutorial e attività per la L.I.M F O N F AGENTE Divisione O N D D A Z A I O N Z I O N E E UNINDUSTRIA REGGIO EMILIA Le attività di spettacolo e tutte le iniziative per i giovani e le scuole sono realizzate con il contributo e la collaborazione della Fondazione Manodori Area Broker Consulting srl UFFICIO COMMERCIALE Loredana Allievi, Marco Ballabeni, Luigi Bartoli, Renzo Bartoli, Giulio Bazzani, G. B., Paola Benedetti Spaggiari, Franco Boni, MATELLI S.r.l. R.B., BST Studio Commercialisti Associati, Circolo Equitazione Reggio Emilia, Francesca Codeluppi, Donata Davoli Barbieri, Anna Fontana Boni, M. F., Eurofluid Hydraulic srl, Insieme per il Teatro, Interpuls S.p.A, Beatrice Ligabue, Monica Montanari, Gabriele Nicolini, Maria Paglia, Massimo Pazzaglia, Claudio Rangone, Marta Reverberi, Studio Legale Pellini, Studio Semeghini, Maurizio Tosi, Gigliola Zecchi Balsamo, Enrico Zini SEDE LEGALE Via Valcelli, 3 - 50012 Osteria nuova (FI), Italy Via Settembrini, 16/G - 42123 Reggio Emilia, Italy Via Caldara, 24 - 20122 Milano, Italy Ph. +39 055 632899 / Fax +39 055 633009 Ph. +39 0522 520391 / Fax +39 0522 521600 P.IVA 08009230155 E-mail: [email protected] E-mail: [email protected] Gloria Acquarone, Davide Addona, Giorgio Allari, Milena Mara Anastasia, Carlo Arnò, Carlo Artioli, Paride Barani, Fulvia Beltrami, Marco Bertani, Binini Partners srl, Alessandro Bondavalli, Maurizio Bonnici, Alfonso Borghi, Gabriele Borghi, Gianni Borghi, Gino Baja Guarienti, Andrea Capelli, Andrea Casoli, Umberto Cicero, Giuseppe Cupello, P.C., Emilia Giulia Di Fava, M.D.M., Arrigo Fantuzzi, Ennio Ferrarini, Maria Grazia Ferrarini, Paolo Ferretti, Franca Fornaciari Pantaleoni, Milva Fornaciari, Federica Franceschini, Mario Franchella, Lia Gallinari, Alice Gherpelli, Marica Gherpelli, Enrica Ghirri, Cinzia Gimelli, Silvia Grandi, Graziano Grasselli, Claudio Iemmi, Luigi Lanzi, Federica Ligabue, Paolo Lusenti, Franca Manenti Valli, Silvana Manfredini, Clizia Meglioli, Roberto Meglioli, Modateca Deanna srl, Maria Rosa Muià, F.N., Marco Pederzini, Annalisa Pellini, Marcella Pent, Alberto Peroni, Ramona Perrone, PPI&Partners Dottori Commercialisti, Silvia Prodi, Puntavanti Associazione Culturale, Teresa Salvino, Lucia Sassi, Viviana Sassi, Claudio Semeghini, Barbara Soncini, Fulvio Staccia, Roberta Strucchi, I.S., Domenica Tassoni, Ilaria Zucca Benemeriti dei Teatri Vanna Belfiore, Davide Benati, Giuliano Della Casa, Deanna Ferretti Veroni, Omar Galliani, Marta Scalabrini, Corrado Spaggiari Per informazioni e adesioni: Ufficio relazioni con il pubblico I Teatri Tel 0522 458950/990 Fax 0522.458948 [email protected] partner tecnico Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, piazza Martiri del VII luglio, 42100 Reggio Emilia telefono 0522/458 811 www.iteatri.re.it _ [email protected]