LETTERA DI PRESENTAZIONE
Gentile Signora,
Gentile Signore,
l’Associazione La Nostra Famiglia le offre questo opuscolo
denominato Carta dei Servizi che contiene utili informazioni
sull'organizzazione dell’Istituto Scientifico Eugenio Medea Polo Veneto di
Conegliano e Pieve di Soligo con l'obiettivo di farle conoscere il servizio che
le viene offerto e di promuovere un rapporto di fiducia e di collaborazione
tra lei e gli operatori.
La Carta dei Servizi è, infatti, uno strumento di comunicazione
e d'informazione che consente, pur con i limiti di una relazione mediata dal
testo scritto e non da un incontro diretto, di interagire con i cittadini per
rispondere a quesiti e bisogni.
L’Associazione La Nostra Famiglia ha una rete ampia di Servizi
diffusa in Italia e all’Estero, si presenta con una varietà di espressioni
indicative della volontà dei dirigenti e di tutti gli operatori di essere attenta
ai segni dei tempi e di interagire con le multiformi richieste che provengono
dalla realtà delle persone disabili, sempre più complessa e problematica
per le mutevoli relazioni fra minorazione e ambiente.
Per garantire risposte significative, competenti e appropriate al
compito assunto e coerenti con la sua specifica missione, l’Associazione è
particolarmente impegnata nel settore della Riabilitazione e della
Formazione degli operatori e dei famigliari delle persone disabili. L’impegno
suo peculiare è quello di dare risposta ai diversi bisogni delle persone in
difficoltà e programmare interventi volti alla presa in carico dei problemi
per ridurre gli effetti negativi della disabilità.
Il concetto di “presa in carico” va oltre quello della cura, proprio
per l’attenzione che richiede, rivolta a tutte le componenti che
contribuiscono a strutturare la personale espressività di ogni persona
2
condizionata dalla minorazione, resa in modo più o meno gravemente
disabile in relazione al tipo di partecipazione ambientale che riesce, anche
grazie agli interventi riabilitativi, a realizzare.
La finalità della Carta dei Servizi è pertanto quella di:
dare informazioni per divulgare conoscenza
facilitare l’accesso ai Servizi
accogliere rilievi e suggerimenti
favorire la crescita culturale relativa alla presenza nel territorio in cui
ognuno vive, di persone disabili che necessitano di solidarietà e
condivisione per “sentirsi risorsa anziché problema”.
La Presidente
dr.ssa Alda Pellegri
3
1. PRESENTAZIONE DEL POLO SCIENTIFICO
DI CONEGLIANO E PIEVE DI SOLIGO
Denominazione
I.R.C.C.S – Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico ” E.
Medea” Polo Veneto di Conegliano e Pieve di Soligo
CONEGLIANO – Via Costa Alta, 37
e-mail: [email protected]
sito web: www.emedea.it
Unità Operative
•
Unità Operativa per le gravi disabilità in età evolutiva (U.G.D.E)
•
Unità per la Riabilitazione delle Turbe Neuropscologiche
Acquisite ( U.R.N.A.)
Sedi operative:
-
CONEGLIANO via Costa Alta,37
tel 0438/4141 fax 0438/410101
e-mail [email protected]
-
PIEVE DI SOLIGO – via Monte Grappa 96
tel. 0438/9062 Fax 0438 980444
e-mail: [email protected]
anno di inizio attività:
2003
4
Ufficio di Direzione:
Direttore di Polo:
Direttore sanitario:
NASCIMBEN Manuela
PANARITI Mateo
Direttore operativo: CRIMELLA Monica – VERTICILO Luca
Responsabile amministrativo : DE VIDO Andrea
Responsabile Unità UGDE: MARTINUZZI Andrea
Responsabile Unità URNA: MARTINUZZI Andrea
Orario di apertura: TUTTI I GIORNI DELL’ANNO
Struttura: di proprietà dell’Associazione La Nostra Famiglia
SEDE OPERATIVA DI CONEGLIANO:
mq coperti (a disposizione delle attività di ricovero e cura
riabilitative) 1200
Spazi verdi: mq 10000
Area parcheggio: mq 1600
SEDE OPERATIVA DI PIEVE DI SOLIGO
mq coperti (a disposizione delle attività di ricovero e cura
riabilitative) 2200
Spazi verdi: mq 18000
Area parcheggio: mq 2100
5
1.1 L’ISTITUTO DI RICOVERO E CURA A
CARATTERE SCIENTIFICO
“EUGENIO MEDEA”
L’Istituto di Ricovero e
Cura a Carattere Scientifico
“Eugenio Medea” è la
sezione scientifica
dell’Associazione “La
Nostra Famiglia”.
E' oggi l'unico Istituto
Scientifico
italiano
riconosciuto per la ricerca
e la riabilitazione nello
specifico ambito dell'età
evolutiva.
La politica dell'Istituto rispetta il suo compito istituzionale:
promuovere una ricerca biomedica e sanitaria strettamente
collegata alla clinica e primariamente finalizzata alla verifica
e al miglioramento della riabilitazione. Inoltre la vasta rete dei
Centri de "La Nostra Famiglia" consente di effettuare ricerche
affidabili sotto il profilo della significatività qualitativa e quantitativa.
Ciò è possibile in quanto:
•
le dimensioni dell'utenza sono rilevanti, certamente le
maggiori in Italia per quanto concerne l'età evolutiva. Questo
consente di attivare un osservatorio epidemiologico di grandi
proporzioni: annualmente l'Associazione ha in carico oltre
20.000 pazienti.
6
•
le strutture IRCCS godono di una sufficiente uniformità
operativa e si avvalgono di linguaggi tradotti in protocolli
comuni
I Poli dell'IRCCS operano in stretta connessione sia per quanto
concerne gli assetti gestionali e organizzativi, sia per quanto riguarda
le linee guida e i protocolli clinici concernenti le patologie di
riferimento
L'Istituto si caratterizza per:
•
•
•
•
la più ampia casistica in Italia nell'ambito dell'età evolutiva;
la rete dei Centri "La Nostra Famiglia", vero e proprio
"Osservatorio nazionale" nel campo delle disabilità infantili;
l'ampiezza del campo d'azione: dalla genetica agli aspetti di
carattere sociale inerenti la riabilitazione;
l'approccio multidisciplinare degli specialisti e degli operatori
professionali.
L’IRCCS E. Medea esplica la propria attività in 4 Poli Scientifici
nelle seguenti regioni:
Lombardia: Bosisio Parini (LC);
Veneto: Conegliano e Pieve di Soligo (TV);
Friuli Venezia Giulia: San Vito al Tagliamento (PN) e Pasian di
Prato (UD); Puglia: Brindisi
L’Associazione “La Nostra Famiglia” è un Ente ecclesiastico
civilmente riconosciuto con D.P.R. 19.06.1958 n° 765 ed è iscritta nel
Registro delle Persone Giuridiche presso la Prefettura di Como al n°
41 R.G. Trib. E n. 3 parte analitica .
La sua attività è regolata dalle disposizioni del Codice Civile e dalle
norme previste dal Concordato tra lo Stato e la Chiesa Cattolica,
nonché dal complesso di norme legislative (fiscali, tributarie,
previdenziali, del lavoro, ecc.) che disciplinano le attività economiche.
7
L’Associazione esplica, senza fini di lucro, attività di assistenza
sanitaria, socio-sanitaria, ricerca scientifica, istruzione e formazione,
per la riabilitazione ed il reinserimento sociale di soggetti affetti da
minorazioni fisiche, psichiche e sensoriali e plurime.
Le sedi in Italia e all’estero sono 35 per un totale di oltre 2.000
dipendenti
1.2 LA MISSIONE E LA VISIONE DELL’ISTITUTO
DI RICOVERO E CURA A CARATTERE
SCIENTIFICO
La missione dell'Istituto Scientifico “Eugenio Medea” è quella di
creare una forte connessione tra clinica e ricerca biomedica
così da sviluppare conoscenze e competenze che possano portare un
valido contributo al fine di:
•
•
•
prevenire le varie forme di disabilità fisiche, psichiche e
sensoriali
limitarne le conseguenze, fino anche al loro superamento
totale
mettere a disposizione dei Servizi dell'Associazione, dei
territori nei quali essi operano e della società in genere,
prassi e metodologie scientificamente validate di intervento
riabilitativo, sanitario, educativo e sociale
L'impegno dell'Istituto porta ad una sinergia tra ricerca scientifica
e attività di ricovero e cura che favorisca la tutela della la
dignità e il miglioramento globale della qualità della vita
attraverso specifici interventi di riabilitazione delle persone con
disabilità, specie nell’età evolutiva.
8
L' Istituto "E. Medea", nato nel quadro della vasta rete nazionale degli
oltre trenta Centri di Riabilitazione dell'Associazione "La Nostra
Famiglia" ricerca e favorisce un rapporto di collaborazione privilegiato
con i Centri ed i Presidi di Riabilitazione dell’Associazione
impegnandosi a facilitare una immediata ricaduta della Ricerca
nell’attività clinica in termini di nuovi protocolli diagnostici e di
aggiornamento dei trattamenti riabilitativi.
I valori di riferimento
Due sono gli elementi fondamentali che guidano l’operato
dell’I.R.C.C.S. E. Medea e che traggono origine dai fondamenti
dell’Associazione La Nostra Famiglia: l’accoglienza e la valorizzazione
della vita in tutte le sue espressioni.
In particolare, l’accoglienza risponde al desiderio ed all’impegno di far
sentire a proprio agio chiunque accede all’Istituto ed alle Sedi
dell’Associazione, sia esso utente, genitore, operatore e altro.
La valorizzazione della vita in tutte le sue espressioni impegna invece
ogni operatore a credere “che la vita è vita, aldilà delle modalità
attraverso le quali questa si manifesta e si esprime”1.
«In tutte le sue attività “La Nostra Famiglia” (ed in essa,
l’IRCCS E. Medea) vuole essere un luogo in cui esprimere il
“prendersi cura” della persona con disabilità o disagio di
qualsiasi genere e della sua famiglia»2.
Nei diversi servizi dell’Associazione i valori de “La Nostra Famiglia”
si ritrovano in alcune caratteristiche precise ed in particolare:
• nell’approccio globale alla persona, che tiene conto della sua
situazione esistenziale e non solo delle funzioni compromesse
da riattivare o dei bisogni specifici da soddisfare;
1
Tratto da documenti sulla mission dell’Associazione La Nostra Famiglia e dell’IRCCS
E. Medea
2
Idem.
9
•
nello sforzo di evitare la riduzione dell’intervento ai soli
aspetti sanitari o a quelli di interesse scientifico;
• nell’impegno per un lavoro di équipe che cerca di essere
autenticamente collaborativo, favorendo l’integrazione dei
singoli apporti e rispetti lo specifico professionale dei vari
componenti dell’équipe stessa;
• nella convinzione che è sempre possibile fare qualcosa,
accettando di essere vicino alla persona nella ricerca del
significato dell’evento accaduto;
• nella necessità di assicurare una informazione ampia, precisa,
obiettiva sulle disabilità, sulle loro implicazioni e sui
provvedimenti esistenti;
• nel sostegno dato alla persona disabile e/o alla sua famiglia
affinché sviluppi la capacità di affrontare positivamente il
proprio problema;
• nello sforzo di creare una rete di solidarietà che condivide,
sostiene, non esclude, rispetta e valorizza.
In particolare, La Nostra Famiglia attraverso l’attività dell’IRCCS E.
Medea, si impegna verso i propri utenti a garantire:
•
•
•
•
affidabilità: risponde degli impegni presi nei confronti
dell'utente e delle Amministrazioni pubbliche e presta il
servizio in modo puntuale, preciso, tempestivo, regolare;
competenza: migliora le abilità e l’esperienza degli
operatori per poter offrire il miglior servizio possibile;
fornisce il massimo comfort possibile degli ambienti; aggiorna
costantemente le attrezzature e gli strumenti
accessibilità: garantisce l’adeguatezza degli ambienti; rende
possibile l’accesso a tutte le persone con disabilità ed è
attenta alla chiarezza della segnaletica;
sicurezza: garantisce l’assenza di rischi nell’attività svolta;
10
•
•
•
chiarezza: attiva procedure che richiedano adempimenti
amministrativi semplici e facili; offre informazioni relative al
trattamento sanitario in modo comprensibile e completo;
controllo:
garantisce la qualità dei processi, delle
prestazioni e dei servizi erogati;
tutela della privacy: si rende responsabile della gestione
dei dati delle persone che accedono alla struttura come da
normative vigenti
11
Polo Scientifico Veneto
Conegliano e Pieve di Soligo
Le Unità Operative sono di 3° livello ospedaliero
ed hanno valenza sovraregionale.
12
L’Unità per le
Gravi Disabilità
in Età Evolutiva
(U.G.D.E.)
Affronta complesse problematiche diagnostiche, valutative e
riabilitative in soggetti in età evolutiva con quadri di disabilità
complesse provenienti da Unità Operative per acuzie (Pediatrie,
Unità Gravi Cerebrolesioni Unità Spinali Neurochirurgie, ecc.) o
provenienti dal territorio del Veneto e di altre regioni.
Grazie all'attività clinica e di ricerca scientifica dell'U.G.D.E. - Unità
per le Gravi Disabilità in Età Evolutiva, il polo Veneto dell’IRCCS “ E.
Medea” è un importante punto di riferimento per la presa in carico
ospedaliera di bambini con patologie neurologiche , motorie
congenite o acquisite, patologie cognitive congenite o acquisite,
psicopatologie primitive o secondarie a cerebrolesioni, patologie
malformative e gravi deficit sensoriali, pluripatologie.
Le unità organizzative cliniche presenti U.G.D.E. sono:
➮ Riabilitazione neuromotoria
Si occupa prevalentemente di interventi diagnostico-funzionali e di
trattamento di:
• Paralisi Cerebrali Infantili e altre encefalopatie perinatali,
- malattie neuromuscolari e muscolo-scheletriche, disturbi del
movimento).
- Gravi cerebrolesioni acquisite (traumi, danni vascolari,
tumori, encefalomielopatie infiammatorie) in età evolutiva.
Percorsi diagnostico-riabilitativi prevalenti sono:
- Gravi cerebrolesioni acquisite in età evolutive
13
-
Disturbi del movimento in età evolutiva (definizione
diagnostica e trattamento con DBS)
Deficit respiratori di origine neuro-muscolare
Paralisi cerebrali infantili (trattamento spasticità e
trattamento post chirurgico)
Malattie neuromuscolari e muscoloscheletriche
➮ Epilessia e neurofisiologia clinica
Si occupa di tutte le forme di epilessie, e in maggioranza delle forme
farmacoresistenti, spesso associate ad altre disabilità e collocabili
all’interno di malattie rare di interesse epilettologico.
I percorsi diagnostico-riabilitativi prevalenti sono:
- Sindrome di Angelmann
- Epilessia dell’età evolutiva
➮ Psicopatologia dell’età evolutiva
Si occupa di deficit di attenzione e iperattività, disturbi oppositivi,
disturbi ossessivo compulsivi, sindromi ansioso depressive.
I percorsi diagnostico-riabilitativi prevalenti sono:
- Psicosi in età evolutiva
- Autismo
- Sindrome da deficit di attenzione con iperattività (ADHD)
L’Unità Operativa U.G.D.E. dispone di
• n. 23 posti letto residenziali – degenza ordinaria;
• n. 17 posti Day Hospital
Si può accedere all’UGDE, su proposta del medico di medicina
generale o del pediatra di libera scelta, o direttamente su invio delle
Unità Operative per acuzie, previa valutazione da parte dell’equipe
dell’Unità della congruità dell’intervento richiesto.
14
2.1 Prestazioni erogate
Prestazioni diagnostiche e monitoraggio
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Accertamenti medici di neurologia, fisiatria, neuropsichiatria
infantile.
Consulenze specialistiche di ortopedia, otorinolaringoiatria,
oculistica, neurochirurgia, pneumologia.
Valutazioni strumentali di Neurofisiologia clinica.
Monitoraggio in soggetti portatori di stimolazione cerebrale
profonda o pompa per somministrazione intratecale.
Valutazione cinesiologica delle posture e del movimento per
bilanci funzionali delle disabilità.
Valutazione della funzionalità respiratoria.
Valutazione del sistema di deglutizione.
Valutazione dei disturbi del linguaggio.
Valutazione delle competenze psicomotorie/relazionali.
Studio neuropsicologico delle abilità cognitive (attenzione,
memoria, prassie, percezione, linguaggio).
Studio dei deficit complessi con problemi di autonomia e
funzionalità.
Valutazione di neurovisione.
Valutazione di psicologia clinica.
Valutazioni psicoeducative.
Valutazione per l’inserimento sociale.
Valutazione per l’inserimento scolastico.
Valutazione delle risorse famigliari e territoriali di supporto o
ausilio all'inserimento in progetti di vita.
Valutazioni con strumenti informatici dei disturbi di
apprendimento, delle problematiche visuo motorie e dei
problemi neuropsicologici in esiti di traumatismi cranio
encefalici nell’età evolutiva.
Valutazione infermieristica.
15
Prestazioni terapeutiche e farmacologiche
•
•
•
•
o
o
o
o
o
o
o
o
o
o
2.2
Terapia medica
Prestazioni infermieristiche
Chemodenervazione con tossina botulinica.
Riabilitazione secondo progetti globali comprendenti:
fisioterapia
logopedia
terapia neuro-psicomotoria
neuropsicologia
terapia occupazionale
psicoterapia
psicologia clinica
terapia della neurovisione
psicoeducazione
idrochinesiterapia
Aspetti organizzativi gestionali
prenotazioni e prestazioni
in
merito
a
Richieste di ricovero
Le richieste di ricovero dei pazienti interessati possono giungere
direttamente ai medici di Unità Operativa, al coordinatore
infermieristico, al coordinatore di area riabilitativa, all’assistente
sociale.
Un’equipe multiprofessionale, coordinata dal Direttore Sanitario
valuta le singole richieste di ricovero ed inserisce nella specifica lista
d’attesa dell’U.O. i pazienti ammessi.
L’inserimento in lista d’attesa viene comunicato dalla Direzione
Sanitaria di norma entro 30 giorni dalla richiesta di ricovero, a
mezzo lettera al paziente richiedente. In detta missiva vengono anche
espressi i tempi del possibile accoglimento ed anche la
16
documentazione necessaria con la quale il paziente dovrà presentarsi
nella giornata di ricovero. L’accettazione dei pazienti di norma
avviene dal lunedì al sabato dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 13.00 alle
16.00.
Il ricovero in regime ordinario o day hospital deve essere richiesto
mediante prescrizione sanitaria su ricettario SSN.
Gestione delle liste d’attesa
L’Unità Operativa rispettando i principi di uguaglianza e imparzialità,
predispone una lista d’attesa suddivisa per motivazione del ricovero.
La composizione della lista d’attesa, avviene sulla base di più criteri:
1.
2.
3.
4.
5.
situazione clinica del soggetto
età del paziente
provenienza diretta da altre strutture ospedaliere
provenienza da altre sedi operative de “La Nostra Famiglia”
complessità del ricovero.
Informazioni sulle liste d’attesa possono essere richieste presso
l’Ufficio di Direzione Sanitaria.
Contatti che precedono l’accoglimento
Il giorno e l’ora dell’accoglimento vengono concordati per iscritto o
telefonicamente con il Coordinatore dell’area infermieristica o
infermiere referente dei ricoveri.
Documenti necessari per il ricovero/accoglimento
•
Impegnativa su ricettario Regionale o lettera di trasferimento
da altra Unità Ospedaliera
17
•
•
•
•
•
Eventuale documentazione clinica: fotocopia della cartella
clinica, di precedenti ricoveri, lettere di dimissione,
radiografie ecc.
Ultimo verbale di riconoscimento dell’invalidità civile ( se
applicabile)
Certificato L. 104/92 ( se in possesso )
Tessera sanitaria
Codice fiscale.
Documenti consegnati al momento dell’accoglimento
Per garantire la piena informazione, viene data l’opportunità, all’atto
dell’accoglimento di accedere alla Carta dei Servizi.
Il primo giorno di ricovero viene consegnata: una scheda informativa
sul servizio e il questionario di soddisfazione del cliente (customer
satisfaction) da riconsegnare a fine ricovero.
Altre segnalazioni
Situazioni problematiche che richiedono soluzioni particolari possono
essere segnalate al Direttore Operativo.
Pagamento della prestazione di ricovero
L’IRCCS E. Medea è accreditato con il Servizio Sanitario Regionale e
pertanto l’utente non è soggetto ad alcun pagamento; è tuttavia
possibile accedere ai servizi in regime di solvenza.
Gestione della prenotazione
Con la presentazione nel luogo e nell’orario indicati nel fogli di
prenotazione/programma di trattamento l’assistito verrà sottoposto
alla/e prestazione/i richiesta/e, con garanzia della continuità
terapeutica, se necessaria.
18
L’utente, in caso di impedimento a presentarsi al ricovero, deve
comunicare la propria assenza tempestivamente.
Eventuali impedimenti della struttura alla effettuazione nel giorno o
nell’ora stabiliti nella prenotazione saranno tempestivamente
comunicati all’utente, riprogrammando, d’intesa con quest’ultimo, la
nuova prestazione.
Gestione della dimissione
La dimissione rappresenta un momento di estrema importanza e
delicatezza che deve essere attuata con la massima attenzione.
L’informazione è data al genitore e tramite questo al medico alla
famiglia, che viene coinvolta sul proseguimento eventuale delle cure
in altra sede.
Il medico compila la lettera di dimissione, completandola con le
indicazioni relative all’eventuale proseguimento del trattamento
riabilitativo. Successivamente redige una relazione che comprende le
informazioni sullo stato di salute e sul decorso clinico, sui principali
accertamenti effettuati, sulle conclusioni diagnostiche e di prognosi,
sulle eventuali indicazioni terapeutiche e sui controlli di “follow up”
programmati.
Alla dimissione vengono indicate le necessità terapeutiche e suggerito
il luogo di cura più idoneo. Qualora necessario, vengono altresì
fornite indicazioni per il follow-up. In accordo con il genitore viene
attivato, dove possibile, il Centro di Riabilitazione più vicino al
domicilio del paziente, che offrirà, quindi, il necessario supporto.
Il follow up
Per “follow up” si intendono i controlli periodici per verificare nel
tempo il consolidamento dei risultati e/o monitorare l’andamento del
recupero e/o le modificazioni delle disabilità nel tempo.
Essi sono concordati e programmati dal medico di riferimento con la
famiglia.
19
2.3 Settori riabilitativi
FISIOTERAPIA
È l’insieme delle metodiche messe in
atto dal professionista specifico, il
fisioterapista, per trattare una serie di
patologie legate ad un disturbo della
motricità,
delle
funzioni
cardiorespiratorie e viscerali.
Obiettivi
1. Effettuare la valutazione funzionale per ogni stadio ed ogni
quadro clinico, ricorrendo a strumenti di indagine qualitativa e
quantitativa per la definizione del programma di riabilitazione
Intervenire attraverso l’esercizio terapeutico per migliorare la
funzionalità
2. Proporre l’adozione di ausili ed ortesi, addestrarne all’uso e
verificarne l’efficacia in collaborazione con il Centro Ausili.
Mezzi
• Protocolli di valutazione validati generici o specifici per
patologia
• Attrezzatura specifica
Operatori
• Fisioterapista – Fisiatra - Neuropsichiatra infantile –
Neurologo - Ortopedico
PSICOMOTRICITA'
E' l'educazione attraverso il movimento con cui si favorisce
l’evoluzione cognitiva e lo sviluppo della persona mediante la
conoscenza di sé, degli altri, dell'ambiente, secondo parametri spazio
temporali, comunicativi e relazionali.
20
La pratica psicomotoria si esprime in due ambiti:
1. RIABILITAZIONE PSICOMOTORIA
L’intervento rivolto a soggetti con disarmonie e ritardi dello
sviluppo neuromotorio e neuropsicologico si attua mediante
proposte di gioco corporeo, utilizzando materiale non strutturato in
spazi ampi e accoglienti, che favoriscano l'espressività e la creatività
del bambino, la maturazione personale, la comunicazione e la
simbolizzazione.
E' un intervento individuale o di gruppo specifico dell'età compresa
fra i due e i sette anni.
2. TERAPIA PSICOMOTORIA
Intervento psicorelazionale a mediazione corporea sempre
individuale, rivolto a soggetti con disarmonie di sviluppo relazionale,
problemi di personalità primitivi o secondari a cerebropatia.
Obiettivi
1. Stabilire una relazione privilegiata con il bambino per favorire
la libera espressione di sè
2. Prevedere un progetto d'aiuto
3. Intervenire sulle disarmonie e sul deficit dello sviluppo,
perché il bambino completi la sua linea evolutiva, migliori la
comunicazione e conquisti la sua identità.
Mezzi
Luogo specifico ampio e accogliente, uso di materiali non strutturati.
Test standardizzati
Operatori
Neuropsicomotricista – Psicologo – Neuropsichiatra infantile.
21
LOGOPEDIA
Si occupa della prevenzione, educazione e rieducazione del linguaggio
orale e scritto, della comunicazione e della voce. Tali attività vengono
attuate attraverso trattamenti diretti, sia individuali che di piccolo
gruppo.
Obiettivi
La riabilitazione logopedica è rivolta a :
1. Individuare la specificità del disturbo e la potenzialità
riabilitativa
2. Definire il programma per il superamento del bisogno
di salute
3. Intervenire sui disturbi specifici della deglutizione per
favorire una corretta sinergia dell’alimentazione
4. Favorire la comprensione e la produzione linguistica
5. Strutturare i fonemi, la parola e la frase
6. Migliorare la comunicazione mediante: l’educazione
all’ascolto e alla discriminazione di suoni e rumori
7. Attivare sistemi e strategie di comunicazione alternativa
Mezzi
Materiale specifico per le valutazioni. Si avvale di materiale
strutturato, oggettuale, iconografico personalizzato e di strumenti
informatici.
Operatori
Logopedista– Neuropsichiatra Infantile – Foniatra – Psicologo
TERAPIA OCCUPAZIONALE
La Terapia Occupazionale è un intervento riabilitativo che porta il
bambino a raggiungere il miglior livello funzionale possibile nella cura
22
di sé e nell'autonomia. E’ rivolta a soggetti con disabilità fisiche mentali - emozionali - di sviluppo.
E’ una terapia che adopera come mezzo privilegiato il fare molteplici
attività della vita quotidiana.
Agisce attraverso un intervento individuale e/o di gruppo
coinvolgendo la globalità della persona allo scopo di aiutarne
l’adattamento fisico, psicologico e sociale e migliorare globalmente la
qualità di vita in relazione alle capacità residue di ogni soggetto.
Obiettivi
1. Individuare abilità presenti nel piano motorio, cognitivo,
operativo,
2. Favorire lo sviluppo della funzionalità nella misura ottimale
consentita dalla disabilità specifica.
3. Favorire l’autonomia nelle attività di vita quotidiana
4. Addestrare l'operatività in funzione del raggiungimento degli
obiettivi funzionali previsti
5. Mantenere o raggiungere un sufficiente livello di autostima in
relazione alla verifica delle proprie abilità operative
6. Favorire la progettazione e la sintesi delle abilità acquisite
7. Curare l'inserimento ambientale e sociale.
RIABILITAZIONE NEUROPSICOLOGICA
La neuropsicologia clinica trova applicazione nella comprensione
del funzionamento del complesso sistema cognitivo e nella definizione
di un percorso riabilitativo in situazioni post lesionali o disfunzionali
del Sistema Nervoso Centrale.
Obiettivi
1. Tracciare il profilo cognitivo del soggetto considerando le
funzioni "superiori": l'attenzione, la memoria, il linguaggio, le
funzioni esecutive, la capacità prassico-costruttiva, la
percezione nelle differenti modalità sensoriali, l'orientamento
23
spazio-temporale, il calcolo e la soluzione di problemi, la
categorizzazione, il ragionamento logico.
2. individuare strategie e strumenti per il superamento del
disturbo specifico in base alle potenzialità di recupero
Mezzi
Materiale strutturato anche di tipo informatico per la valutazione e
il trattamento
Operatori
Terapista occupazionale – Neuropsichiatra infantile - Psicologo
esperto in neuropsicologia clinica
RIABILITAZIONE NEUROVISIVA
La funzione visiva è un sistema complesso in cui entrano a far parte
fenomeni sensoriali, percettivi primari, gnosico-prassici e cognitivi
superiori. Il soggetto viene addestrato a potenziare la funzione visiva
residua, ad organizzare adeguatamente competenze e strategie per
l’elaborazione delle informazioni visive.
Obiettivi
1. Sviluppo di capacità di esplorazione visiva
2. Miglioramento della attenzione visiva e dell’effettiva
esplorazione dell’ambiente
3. Acquisizione di strategie per una corretta decodificazione
delle immagini e della rappresentazione grafica.
Mezzi
Strumentazione informatica specifica
Materiale strutturato e personalizzato
Operatori
Terapista Occupazionale – Oculista - Neuropsichiatra infantile
24
SETTORE PSICOLOGICO
La
presenza
di
psicologi
con
differente
formazione
psicodinamica/psicoanalitica,
sistemico/relazionale,
cognitivo/comportamentale, consente di offrire agli utenti interventi
differenziati a seconda dei quadri clinici e quindi delle necessità dei
diversi soggetti.
Partendo da una valutazione degli aspetti affettivo-relazionali del
soggetto con il suo contesto famigliare si giunge ad individuare le
strategie per affrontare le situazioni problematiche
Obiettivi
1. Favorire lo sviluppo armonico del bambino dal punto di vista
cognitivo-affettivo-relazionale
2. Sviluppare modalità di gestione delle situazioni problematiche
più funzionali al processo di cambiamento
3. Sostenere le risorse del contesto nel quale l’individuo è
inserito per favorire l’integrazione
4. Sostenere e supportare i genitori
Mezzi
Colloquio clinico
Osservazione
Gioco
Somministrazione di scale valutative standardizzate specifiche per
età e tipologia del disturbo
Operatori
Psicologo e Psicoterapeuta – Neuropschiatra infantile
SETTORE PEDAGOGICO
Il pedagogista orienta e predispone in progetti didattico pedagogici i
contenuti della riabilitazione e crea un’efficace collaborazione fra
operatori della riabilitazione e della scuola, sia essa quella annessa al
25
Presidio o sul territorio, al fine di favorire la miglior integrazione
possibile del soggetto portatore di disabilità in ambito scolastico.
Cura l’orientamento degli insegnanti e dei famigliari sulle scelte
scolastiche e/o lavorative idonee.
Il settore psicopedagogico è fondamentale per l’integrazione
scolastica dei soggetti portatori di disabilità a cui è assegnato un
insegnante di sostegno o un operatore socio assistenziale.
Obiettivi
Individuare strategie pedagogiche che valorizzino le potenzialità
Favorire l’acquisizione delle abilità di base
Stimolare le autonomie personali
Garantire l’adattamento sociale dei soggetti disabili nella
famiglia, nella scuola, nelle esperienze di tempo libero,
nelle scuole di avviamento professionale
5. Prevenire il disagio
6. Stimolare la relazione di gruppo
1.
2.
3.
4.
Mezzi
Osservazione diretta
Test scolastici standardizzati
Gioco
Operatori
Pedagogista - Neuropsichiatra infantile
IL SERVIZIO SOCIALE
L’assistente sociale accoglie la prima richiesta di visita e aiuta/sostiene
la famiglia nell’inserimento nella struttura .
La finalità del servizio sociale è di garantire una migliore qualità di
vita alla persona con disabilità e alla sua famiglia, attraverso interventi
di sostegno, di tutela e di integrazione nel proprio ambiente di vita,
valorizzando competenze e abilità sociali, favorendo l'attivazione di
risorse personali, istituzionali e territoriali.
26
L’assistente sociale si fa carico della famiglia e delle sue problematiche
.
L'attività dell'assistente sociale si articola in:
• Attività di informazione
• Interventi di segretariato sociale
• Presa in carico sociale: analisi dei bisogni, elaborazione di
valutazioni e di progetti sociali,
• Colloqui con i famigliari
• Coordinamento con i servizi territoriali.
2.4 Servizi complementari
Servizi di sostegno alla famiglia
L’IRCCS Eugenio Medea mette a disposizione risorse per l'ascolto e
l'accompagnamento della famiglia nel difficile percorso di conoscenza
ed accettazione positiva della situazione di disabilità.
Presso il Polo Scientifico è attivo l’URP (Ufficio Relazioni
Pubblico) al quale ogni utente può rivolgersi per informazioni e/o
eventuali reclami/encomi.
E’ inoltre operativa una Sezione dell' Associazione Genitori de
“La Nostra Famiglia” che svolge, con la collaborazione degli
operatori una serie di iniziative promozionali e un ruolo di tutela nei
confronti dei propri iscritti, della comunità locale e dell’Ente
erogatore del servizio.
2.5 Ubicazione della sede
La struttura è collocata a 2 Km dal centro abitato di Conegliano.
E’ possibile raggiungere il Centro:
27
•
•
•
in automobile: autostrada A27 Venezia/Belluno, uscita
Conegliano direzione centro Conegliano e seguire cartelli “La
Nostra Famiglia”;
in treno: Ferrovie dello Stato: stazione ferroviaria di
Conegliano poi prendere autobus n. 5.
in aereo:
- aeroporto Marco Polo di Venezia e poi con mezzi pubblici o
taxi fino alla stazione ferroviaria di Mestre (linea diretta a
Conegliano).
- aeroporto di Treviso e poi con mezzi pubblici o taxi fino
alla stazione ferroviaria di Treviso (linea diretta a
Conegliano)
Gli ospiti e i loro famigliari
possono prendere
preventivi accordi con la
Direzione Operativa
dell’Unità ospedaliera al fine
di verificare opportunità
d’aiuto nei trasferimenti per
raggiungere il centro.
POLO IRCCS VENETO DI CONEGLIANO E PIEVE DI SOLIGO
L’Unità per le Gravi Disabilità in Età Evolutiva (U.G.D.E.)
31015 CONEGLIANO (TV)) via Costa Alta 37
tel. +39 0438 4141
Fax +39 0438 410101
Per informazioni contattare:
Centro Unico Prenotazioni (CUP)
dal Lunedì al venerdì dalle ore 10.30 alle ore 15.30
Tel. 0438 - 414249
28
L’Unità per la
Riabilitazione
delle turbe
Neuropsicologiche
Acquisite (U.R.N.A.)
L'U.R.N.A. Unità per la Riabilitazione delle Neuropsicopatologie
Acquisite, affronta complesse problematiche diagnostiche, valutative e
riabilitative.
Vi accedono pazienti di età giovane-adulta (generalmente tra i 18 ed i
65 anni), in condizioni cardio-respiratorie e mediche di compenso e
stabilità, che presentano situazioni neuropsicopatologiche complesse
o rare:
- Cerebrolesioni accidentali traumatiche e non traumatiche.
caratterizzati da sequele
- Eventi cerebrovascolari acuti
complesse con alterazioni cognitive, motorie, psicologiche.
- Encefalopatie acute, infiammatorie e non, i cui esiti siano
caratterizzati dalla coesistenza di menomazioni in più di un
asse (disturbi clinici, disturbi della personalità, condizioni
mediche generali, problemi psicosociali ed ambientali e
funzionamento globale).
Grazie all'attività clinica e di ricerca scientifica dell'U.R.N.A. - Unità
per la Riabilitazione delle turbe Neuropsicologiche Acquisite, Pieve di
Soligo è un importante punto di riferimento per il rilevante numero
di persone con esiti da incidenti stradali, sul lavoro, nel tempo libero,
da ictus ed altro, cui è necessario offrire diagnosi e percorsi
riabilitativi qualificati.
Le unità organizzative cliniche presenti nell’URNA sono:
29
➮ Riabilitazione Neuromotoria
Si occupa prevalentemente di:
- Riabilitazione neuromotoria (malattie neuromuscolari e
muscolo-scheletriche, PCI, disturbi del movimento).
- GCLA età adulta (traumi, danni vascolari, tumori).
- Disturbi neuropsicologici acquisiti età adulta e malattie
neurodegenerative ad esordio precoce.
- Patologie rare di area neurologica
➮ Epilessia e neurofisiologia clinica
Si occupa di tutte le forme di epilessie, e in maggioranza delle forme
farmacoresistenti, spesso associate ad altre disabilità e collocabili
all’interno di malattie rare di interesse epilettologico.
➮ Psicopatologia
Si occupa dei disturbi psicopatologici emergenti nell’ambito di
patologie organiche neurologiche
L’accesso all’URNA avviene di regola in stretta coordinazione con:
•
•
•
le unità per le gravi cerebrolesioni acquisite e i gravi traumi
cranioencefalici;
le unità di medicina fisica e riabilitazione di secondo livello,
qualora venga ritenuto necessario uno sforzo valutativo e/o
riabilitativo di alta specialità sul versante neuropsicologico non
effettuabile nei reparti di provenienza.
i reparti di neurologia o di medicina delle strutture ospedaliere
Si può accedere all’URNA, anche su proposta del medico di medicina
generale di libera scelta o di altro specialista, per pazienti dimessi a
domicilio con esiti neuropsicologici secondari a gravi cerebrolesioni,
previa valutazione da parte dell’Equipe dell’Unità della congruità
dell’intervento richiesto.
30
L’Unità Operativa U.R.N.A. dispone di:
•
•
n. 11 posti letto residenziali – degenza ordinaria;
n. 29 posti Day Hospital
3. INFORMAZIONI SULLA STRUTTURA
E SUI SERVIZI FORNITI
3.1 Prestazioni erogate
Prestazioni diagnostiche e monitoraggio
• Accertamenti medici nel campo della
- neurologia;
- fisiatria;
- psichiatria;
- consulenze specialistiche (otorinolaringoiatria ortopedia,
oculistica, neurochirurgia).
• Studio dei deficit neuropsicologici gravi e complessi con
problemi di autonomia e nelle relazioni sociali.
• Studio neuropsicologico delle abilità cognitive (attenzione,
memoria, prassia, percezione, linguaggio).
• Bilanci funzionali delle disabilità per individuare progetti di
autonomia nella cura del sé, nello spostamento e nella
progettualità.
• Valutazione chinesiologica delle posture e del movimento in
soggetti con patologie neuromotorie ed alterazioni posturali.
• Valutazione della funzionalità respiratoria.
• Valutazione delle competenze neurovisive.
• Monitoraggio in soggetti con stimolatore cerebrale o pompa
per somministrazione intratecale cranica.
• Valutazione della funzione di deglutizione.
• Valutazione delle disfonie e dei disturbi articolatori del
linguaggio.
• Valutazione psicologica clinica.
31
• Valutazione sociale.
• Valutazione dei potenziali di inserimento sociale, lavorativo e
nel sistema scolastico.
• Valutazioni psicoeducative.
• Valutazione delle risorse famigliari e territoriali di supporto o
ausilio all'inserimento in progetti di vita.
• Valutazioni con strumenti informatici dei disturbi di
apprendimento, delle problematiche visuo motorie e dei
problemi neuropsicologici in esiti di traumatismi cranio
encefalici.
• Valutazione infermieristica.
Prestazioni terapeutiche e farmacologiche
•
•
•
•
Terapia medica
Prestazioni infermieristiche
Chemodenervazione con tossina botulinica
Psicoterapia
Riabilitazione secondo progetti globali comprendenti
Riabilitazione cognitiva
Terapia occupazionale
Fisioterapia
Logopedia
Terapia della neurovisione
Psicoeducazione
Psicologia clinica
Idrochinesiterapia
3.2 Tipologia ed elenco di specifiche attrezzature
La sede dispone di attrezzature adeguate ai bisogni dell’utenza e alle
diverse tipologie di attività:
• risorse tecnologiche atte allo svolgimento di prestazioni
diagnostiche (es. laboratorio di neurofisiologia e ambulatorio
oculistico) e riabilitative;
32
•
•
attrezzature informatiche e di rieducazione funzionale in
ambienti adibiti ad attività individuali e/o di gruppo;
ausili sensoriali per l’apprendimento e la mobilità, correlati allo
svolgimento delle attività riabilitative, disponibili secondo le
necessità individuali degli utenti.
Nella sede di Pieve di Soligo sono inoltre presenti:
Centro @usili
Ha la funzione di consigliare, mostrare, informare, addestrare all’utilizzo e/o
adattare strumenti che facilitino qualsiasi bisogno delle persone in relazione
ai diversi limiti funzionali.
Le attività del centro @usili sono parte integrante dei progetti di
riabilitazione sviluppati a favore dei pazienti ricoverati.
Centro di mobilità
Ha la funzione di fornire consulenza e di addestrare la persona qualsiasi sia la
sua limitazione funzionale, all’utilizzo di automezzi. Si effettuano valutazioni
multidisciplinari preliminari di orientamento alle quali segue la consegna delle
refertazioni utili alla miglior presentazione del soggetto alle commissioni
mediche locali: ciò ai fini di ottenere l’autorizzazione per il conseguimento
della patente di guida speciale.
Il Centro di mobilità, grazie ad una collaborazione con “FIAT autonomy”
ha in comodato d’uso un simulatore di guida e due auto multi adattate per la
guida di persone con
disabilità; inoltre il centro di
mobilità è dotato di un
circuito guida protetto lungo
circa 800 m.
che
dispone
un
“Appartamento per le
autonomie” con sala
espositiva ausili per le
autonomie.
33
Piscine Terapeutiche
attrezzate con:
Sollevatore
per
accesso
agevolato in acqua di persone
con disabilità.
Scivolo per accesso in acqua.
Spogliatoi
attrezzati
e
diversificati.
3.3 Aspetti organizzativi
prenotazioni e prestazioni
gestionali
in
merito
a
Richieste di ricovero
Le richieste di ricovero dei pazienti interessati possono giungere
direttamente ai medici di Unità Operativa, al coordinatore infermieristico, al
dirigente di area riabilitativa, all’assistente sociale, alla direzione operativa.
Un’equipe multiprofessionale, coordinata dal Direttore Sanitario del Polo
Veneto dell’IRCCS “E. Medea”, valuta le singole richieste di ricovero ed
inserisce nella specifica lista d’attesa dell’U.O. i pazienti accolti.
L’inserimento in lista d’attesa viene comunicato di norma entro 30
giorni dalla richiesta di ricovero dalla segreteria di Direzione Saniaria, a
mezzo lettera al paziente richiedente. In detta comunicazione vengono
espressi i tempi del possibile accoglimento ed anche la documentazione
necessaria con la quale il paziente dovrà presentarsi nella giornata di
ricovero.
L’accettazione dei pazienti di norma avviene dal lunedì al sabato dalle 8.00
alle 12.00.
Il ricovero, in regime ordinario o in day hospital, deve essere richiesto
mediante prescrizione sanitaria su ricettario regionale.
Gli invii da altro ospedale avvengono tramite trasferimento previo accordi
tra i medici della struttura inviante e quelli dell’IRCCS.
34
Gestione delle liste d’attesa
L’Unità Operativa rispettando i principi di uguaglianza e imparzialità,
predispone una lista d’attesa suddivisa per motivazione del ricovero.
La composizione della lista d’attesa, avviene sulla base di più criteri:
1.
2.
3.
4.
5.
situazione clinica del soggetto
età del paziente
provenienza diretta da altre strutture ospedaliere
provenienza da altre sedi operative de “La Nostra Famiglia”
complessità del ricovero.
Informazioni sulle liste d’attesa possono essere richieste presso gli
Ufficio di Direzione Sanitaria.
La programmazione dei ricoveri, vista la lista d’attesa, avviene
sulla base di più criteri:
1.
2.
3.
4.
5.
età del paziente
provenienza diretta da altre strutture ospedaliere;
provenienza da altre sedi operative de La Nostra Famiglia;
caratteristiche e complessità del ricovero;
urgenza del ricovero;
Contatti che precedono l’accoglimento
Il giorno e l’ora dell’accoglimento vengono concordati per iscritto o
telefonicamente:
- con il Coordinatore dell’area infermieristica, per quanto concerne
il ricovero ordinario;
- con il Coordinatore dell’area riabilitativa o con l’operatore del
Centro Unico Prenotazione per quanto concerne il ricovero in
day hospital.
I documenti necessari per il ricovero/accoglimento sono
35
•
•
•
•
•
•
•
impegnativa su ricettario del medico di medicina generale;
eventuale documentazione clinica: fotocopia delle cartella
clinica, di precedenti ricoveri, lettere di dimissione,
radiografie ecc.;
ultimo verbale di riconoscimento dell’invalidità civile;
certificato L. 104/92 sui diritti del disabile (se in possesso);
patente di guida nel caso di persone che ne siano in possesso;
tessera sanitaria;
codice fiscale.
Informazioni all’accoglimento del ricovero
All’atto dell’accoglimento del ricovero, per garantire la piena
informazione, viene data l’opportunità all’utente di prelevare la carta dei
servizi. Il primo giorno di ricovero viene consegnata all’utente: una
scheda informativa del servizio a cui accede; il modulo per la
presentazione di eventuali reclami; il questionario di soddisfazione del
cliente – customer satisfaction.
Altre segnalazioni
Situazioni problematiche che richiedono soluzioni particolari possono
essere segnalate al Direttore Operativo della sede.
Pagamento della prestazione specialistica o diagnostica
L’IRCCS E. Medea è accreditato con il Servizio Sanitario Regionale e
pertanto l’utente non è soggetto ad alcun pagamento; è tuttavia
possibile accedere ai servizi in regime di solvenza.
Gestione delle prenotazioni
36
Con la presentazione nel luogo e nell’orario indicati nel fogli di
prenotazione/programma di trattamento l’assistito verrà sottoposto
alla/e prestazione/i richiesta/e, con garanzia della continuità
terapeutica, se necessaria.
L’utente, in caso di impedimento a presentarsi alla visita,
all’accertamento diagnostico o trattamento, deve comunicare la
propria assenza tempestivamente.
Eventuali impedimenti della struttura alla effettuazione nel giorno o
nell’ora stabiliti nella prenotazione saranno tempestivamente
comunicati all’utente, riprogrammando, d’intesa con quest’ultimo, la
nuova prestazione.
L’accesso è libero per tutti i cittadini residenti o comunque iscritti al
SSN.
37
Sviluppo standard di un percorso di riabilitazione
ospedaliera
Accettazione
Rilevamento
- dati anamnestici
- diagnosi all’ingresso
Arrivo in reparto
- assegnazione medico
- analisi documentazione
clinica precedente
- valutaz. infermieristica
Iter diagnostico –
prognostico
Diagnosi/valutazione clinica
- visite specialistiche
- analisi di laboratorio
- esami strumentali
diagnosi/valutazione funzionale
- test psicometrici
- valutazione funzionalità
- definizione gravità / livello
prognostico
Sintesi
dell’équipe pluridisciplinare per la definizione del progetto terapeutico/riabilitativo
Iter
terapeutico/riabilitativo
Supervisione e verifica del medico
curante e degli altri specialisti coinvolti
nel programma riabilitativo
Sintesi
dell’équipe
pluridisciplinare per
la verifica dei risultati
attuazione del progetto
riabilitativo
- analisi degli obiettivi da raggiungere
- trattamenti riabilitativi
- esame degli obiettivi raggiunti
Dimissione
colloquio di
restituzione
Follow up
38
Indicazione per
eventuali
periodici cicli di
trattamento
Gestione della dimissione
La dimissione rappresenta un momento di estrema importanza e
delicatezza che deve essere attuata con la massima attenzione.
L’informazione è data dal medico alla famiglia, che viene coinvolta sul
proseguimento eventuale delle cure in altra sede. Il medico compila la
lettera di dimissione, completandola con le indicazioni relative
all’eventuale
proseguimento
del
trattamento
riabilitativo.
Successivamente redige una relazione che comprende le informazioni
sullo stato di salute e sul decorso clinico, sui principali accertamenti
effettuati, sulle conclusioni diagnostiche e di prognosi, sulle eventuali
indicazioni terapeutiche e sui controlli di “follow up” programmati.
Alla dimissione vengono indicate le necessità terapeutiche ed il luogo
di cura più idoneo. Qualora necessario, vengono altresì fornite
indicazioni per il follow-up. Viene attivato, dove possibile, il Centro di
Riabilitazione più vicino al domicilio del paziente, che offrirà, quindi, il
necessario supporto.
Gestione del reinserimento
Il re-inserimento nell’ambiente familiare e sociale della persona
disabile è l’obiettivo di ogni processo riabilitativo. La possibilità di
conferire autonomia alla persona disabile implica quello di utilizzare al
meglio le sue capacità residue in modo che possa lasciare le diverse
sedi di cura oltre che con un elevato grado di recupero anche con un
bagaglio di informazioni e conoscenze atte a poter realizzare
compiutamente il proprio progetto di inserimento. Il progetto di reinserimento ha inizio, in analogia al progetto di recupero funzionale,
fin dall’ingresso del soggetto in riabilitazione, ed è condotto secondo
le linee e gli strumenti operativi previsti nel progetto specifico e in
quello di struttura.
Il follow up
Per “follow up” si intendono i controlli periodici per verificare nel
tempo il consolidamento dei risultati e/o monitorare l’andamento del
recupero e/o le modificazioni delle disabilità nel tempo. Essi sono
concordati e programmati dal medico di riferimento con la famiglia.
39
3.4 Settori riabilitativi
FISIOTERAPIA
È l’insieme delle metodiche messe in atto dal fisioterapista, per
trattare una serie di patologie legate a un disturbo della motricità,
delle funzioni corticali superiori, cardiorespiratorie e viscerali.
Obiettivi
1.
Elaborare, in riferimento alla diagnosi ed alla prescrizione del
medico, nell’ambito delle specifiche competenze del fisioterapista
e in collaborazione con l’intera equipe multidisciplinare, il
programma di riabilitazione, volto all’individuazione e al
superamento del bisogno di salute.
2. Praticare l’attività terapeutica per la rieducazione funzionale delle
disabilità motorie, psicomotorie e cognitive.
3. Proporre l’adozione di ausili ed ortesi, addestrarne all’uso e
verificarne l’efficacia in collaborazione con il Centro Ausili.
4. Svolgere interventi di prevenzione, cura, riabilitazione nelle aree
della motricità, delle funzioni corticali superiori e di quelle
viscerali a seguito di eventi patologici a varia eziologia, congenita
o acquisita.
Modalità operative
1-Effettuare la valutazione funzionale per ogni stadio e ogni quadro
clinico, ricorrendo a strumenti di indagine qualitativa e quantitativa.
2-Intervenire attraverso l’esercizio terapeutico sul quadro clinico e
funzionale.
3-Verificare il raggiungimento degli obiettivi individuati nel progetto
riabilitativo adattando le modalità d’intervento alle esigenze
funzionali del soggetto.
40
Operatori
Specialista in medicina fisica e riabilitazione – Fisioterapista Neurofisiologo
LOGOPEDIA
Si occupa della prevenzione, dell’educazione e rieducazione della
voce, del linguaggio orale e scritto e della comunicazione in età
evolutiva e in età adulta. Tali attività vengono realizzate attraverso
trattamenti diretti, sia individuali che di gruppo, e attraverso
interventi di councelling al paziente e/o agli operatori/familiari che se
ne occupano.
Si avvale di materiale strutturato, oggettuale, iconografico e di
strumenti informatici.
Obiettivi
La riabilitazione logopedica interviene su:
• disturbi della voce
• disturbi della pronuncia generati da cause organiche del vocal
tract (e come indotto disturbi organici e funzionali della
deglutizione)
• disturbi della fluenza
• disturbi delle cosiddette funzioni corticali superiori con
specifica attenzione alla codificazione ed alla decodificazione
(per esempio afasie, agnosie, aprassie)
• disturbi centrali della motricità del distretto fono-articolatorio
(disartrie e correlati)
• disturbi oligofrenici da “insufficienza mentale” e/o demenza
• disturbi da lesione sensoriale (con preminenza per la sordità)
• disturbi linguistici miscellanei e loro correlati di tipo essenziale
(dislalie funzionali di varia origine, fonologici, disprassie
articolatorie, dispercezioni uditive e visive, disturbi semantici,
disturbi morfo-sintattici, pragmatici)
41
• disturbi da inadeguatezze socio-culturali ed affettive
• disturbi degli apprendimenti curriculari e non, learning diseases.
Mezzi
Utilizza materiale specifico per le valutazioni e per i trattamenti.
Ampio utilizzo di materiale costruito appositamente per il singolo
soggetto.
Operatori
Logopedista – Psichiatra – Foniatra – Neurologo – Psicologo
TERAPIA OCCUPAZIONALE
E' un settore rivolto a soggetti con patologie acute e croniche che
esitano in disabilità motorie, sensoriali, cognitive, comportamentali,
mentali, emozionali.
E’ una terapia che adopera come mezzo privilegiato il FARE e le
molteplici ATTIVITÀ DELLA VITA QUOTIDIANA.
Agisce attraverso un intervento individuale e/o di gruppo
coinvolgendo la globalità della persona allo scopo di aiutarne
l’adattamento fisico, psicologico e sociale e di migliorarne
globalmente la qualità di vita in relazione alle capacità residue.
La Terapia Occupazionale è pertanto un intervento riabilitativo che
porta il paziente a raggiungere il miglior livello funzionale possibile
nelle Attività di Vita Quotidiana (AVQ) di base ed estese.
Obiettivi
1. Favorire il raggiungimento della massima funzionalità possibile in
relazione alla disabilità specifica.
2. Favorire l’autonomia nelle AVQ di base (esempio: lavarsi, vestirsi,
mangiare...).
3. Favorire l’autonomia nelle AVQ estese (esempio: uso del denaro,
attività domestiche…)
42
4.Ridurre il carico assistenziale della famiglia o del “caregiver”
5. Favorire il reinserimento occupazionale/lavorativo
Modalità operative
- Valutare le informazioni provenienti dalla cartella clinica, dai medici
specialisti da altri professionisti (in particolare dei fisioterapisti,
logopedisti e neuropsicologi) e dai colloqui con i familiari.
- Valutare il grado di autonomia personale attraverso l’uso di scale di
valutazione specifiche somministrate all’utente (ed eventualmente
con la collaborazione da parte dei familiari).
- Valutare le abilità funzionali attraverso l’osservazione dell’utente
nello svolgimento di compiti assegnati.
- Progettare un piano di intervento riabilitativo specifico sulla base dei
bisogni di autonomia individuati.
- Attuare il piano di intervento in relazione alle caratteristiche della
persona;
- Verificare periodicamente il livello di autonomia raggiunto a
domicilio e/o nell’ambiente lavorativo-occupazionale.
- Valutare le capacità lavorative residue.
- Fornire indicazioni occupazionali presso i centri di destinazione degli
utenti.
- Confezionare ortesi personalizzate su richiesta di altri settori
riabilitativi.
Mezzi
• Utilizzo di
stanza di terapia occupazionale
“appartamento autonomia” (riproduzione
domestico)
Laboratorio informatico
Laboratorio tecnico
Laboratorio espressivo
Laboratorio per confezionamento ortesi
Materiale d’uso quotidiano
Materiale riabilitativo di vario genere
43
dell’ambiente
Operatori
Terapista occupazionale – Specialista in medicina fisica e riabilitazione
– Neurologo – Psichiatra – Psicologo – Neuropsicologo –
Fisioterapista – Logopedista – Educatore – Infermiere – Addetto
all’assistenza – Assistente sociale.
RIABILITAZIONE NEUROPSICOLOGICA
La neuropsicologia clinica trova un’applicazione nella diagnosi
delle malattie neurologiche. Lo scopo immediato della disciplina
neuropsicologica è la descrizione e l'interpretazione dei disordini che
si manifestano in seguito a lesioni più o meno circoscritte del cervello
a causa di malattie neurologiche; tale descrizione - interpretazione
offre al clinico la possibilità di stabilire un percorso riabilitativo dei
problemi riscontrati in un paziente. Lo scopo più ambizioso è la
comprensione del funzionamento del complesso sistema cognitivo.
Il neuropsicologo ha il compito di tracciare il profilo cognitivo del
paziente colpito da malattia neurologica, definendo la qualità e
l'efficacia delle funzioni cognitive del soggetto esaminato. Si
considerano funzioni nervose "superiori" l'attenzione, la memoria, il
linguaggio, le funzioni esecutive, la capacità prassica e prassicocostruttiva, la percezione nelle differenti modalità sensoriali
(generalmente visiva, uditiva, tattile), l'analisi spaziale, l'orientamento
spazio-temporale, il calcolo e la soluzione di problemi, la
categorizzazione, il ragionamento logico.
Strumenti valutativi e modalità operative
Esame neuropsicologico per l'Adulto
Lo screening di base prevede la valutazione dei principali aspetti
cognitivi (attenzione, memoria, comunicazione, programmazione del
44
movimento, percezione, funzioni esecutive), anche con l’eventuale
somministrazione di un test di livello. L’esame analitico valuta
l'orientamento spazio-temporale, personale e familiare, il linguaggio, la
memoria a breve e a lungo termine sia verbale che non verbale, la
memoria di lavoro, la capacità prassica, gli aspetti complessi della
percezione visiva, i vari aspetti dell'attenzione (vigilanza,
mantenimento nel tempo, attenzione selettiva, attenzione distribuita)
e delle funzioni esecutive (iniziativa, flessibilità, ideazione, controllo,
pianificazione,
aspetti
comportamentali
correlati).
Gli
approfondimenti sono conseguenza della valutazione della sede della
lesione e dell'esito dello screening preliminare.
Le modalità operative riguardano esercizi al tavolo (computer,
schede, carta e matita) o situazioni strutturate di gruppo. Fanno parte
della metodica di intervento aspetti legati alla metacognizione, la
consapevolezza di sé, dei propri deficit e delle proprie potenzialità, la
condivisione del programma riabilitativo e l’attenzione agli aspetti
comportamentali correlati agli eventuali deficit cognitivi.
Il percorso di riabilitazione neuropsicologica si realizza in
cooperazione con tutte le altre aree di intervento e il neuropsicologo
si pone come interlocutore ideale tra gli altri operatori sia per
l’interpretazione del deficit e dei correlati comportamentali che per
gli aspetti tecnici generali degli interventi. Nei percorsi di
reinserimento occupazionale, il neuropsicologo è particolarmente
attento alla responsività dell’utente, alle aspettative, alla coerenza del
percorso rispetto alle capacità cognitive e alle risorse disponibili.
Operatori
Terapista occupazionale - Terapista di neuropsicologia - Neurologo Psicologo esperto in neuropsicologia clinica
RIABILITAZIONE NEUROVISIVA
La funzione visiva è un sistema complesso in cui entrano a far parte
fenomeni sensoriali, percettivi primari, gnosico-prassici e cognitivi
superiori. Laddove sussistano riduzioni sensoriali e oculomotorie,
45
difficoltà di attenzione visiva e di organizzazione dei dati sequenziali,
delle prassie e delle gnosie visive interviene la riabilitazione
neurovisiva. Non sempre il deficit è così selettivo da riguardare un
solo aspetto percettivo e talvolta la persona non è pienamente
consapevole della esatta difficoltà, proprio perché si tratta di una
funzione molto complessa. Per questo la valutazione neurovisiva è
coordinata da un’apposita équipe.
Questo ambito interessa operatori di diversa professione a seconda
del tipo di difficoltà e delle opportunità di intervento. Gli operatori
intervengono in maniera coordinata: direttamente in studio o
indirettamente attraverso alcuni esercizi suggeriti anche a casa. Con
l’ausilio di strumenti selettivi, l’utente viene abituato o addestrato a
potenziare la funzione visiva residua, ne viene favorito l’uso corretto
e viene aiutato ad organizzare adeguatamente competenze e strategie
specifiche per l’elaborazione delle informazioni visive anche in
condizioni di deficit.
Obiettivi
Per poter procedere alla riabilitazione, è preliminarmente necessario
selezionare i disturbi visivi ovvero riconoscere l’esistenza di:
• disturbi di origine periferica legati all’occhio e al movimento
oculare
• disturbi di origine periferica legati alla conduzione del segnale
visivo verso il sistema nervoso centrale
• disturbi di origine centrale legati all’integrazione dell’informazione
visiva nelle varie componenti di costanza percettiva, forma, qualità,
movimento, colore, fusione stereoscopica
• disturbi di origine centrale legati alla rappresentazione dello
stimolo visivo, alla sua manipolazione mentale e alla sua
associazione con le informazioni immagazzinate nella conoscenza
della persona.
46
La diagnostica si avvale delle competenze specialistiche oculistiche e
ottico-tiflologiche, per le quali è incaricato il medico specialista nella
disciplina, di esami strumentali caratteristici della professione
ortottica, di competenze neuropsicologiche per le quali sono
incaricati neuropsicologi e di competenze sugli ausili e sulle
autonomie di vita quotidiana di cui sono esperti i terapisti
occupazionali.
Modalità di intervento
•
•
•
•
•
•
•
Correggere i comportamenti spontanei per il controllo e
l’adattamento migliore del proprio comportamento in presenza di
deficit neurovisivi
Sviluppare la capacità di esplorazione del campo visivo corretta e
completa.
Migliorare l’attenzione visiva – aumentare i tempi di fissazione –
migliorare la metrica saccadica – la capacità di inseguire, di
organizzare e inibire la fissazione – migliorare la memoria visiva –
migliorare l’utilizzo funzionale delle competenze visive sia per il
bilanciamento posturale che per l’esplorazione dell’ambiente –
sviluppare la mentalizzazione del processo di esplorazione visiva.
Svolgere esercizi strutturati per migliorare la motilità oculare, la
convergenza e l’inseguimento di stimoli visivi
Acquisire o riacquisire varie strategie di ottimizzazione della
percezione per una corretta decodificazione delle immagini, della
rappresentazione grafica e degli elementi della realtà.
Svolgere esercitazioni per le capacità di rappresentazione interna
e di conoscenza utili per riconoscere ed interpretare la realtà.
Potenziare le capacità di memoria, di attenzione e di esplorazione
tattile di supporto rispetto al deficit visuo-percettivo
Operatori
Oculista – Ortottista – Neurologo - Neuropsichiatria
infantile/nerofisiopatologo - Specialista in medicina fisica e
riabilitazione - Psicologo (Neuropsicologo) – Pedagogista -
47
Terapista della neuro psicomotricità
strumentazioni elettroniche)
-
Bioingegnerie
(per
SETTORE PSICOLOGICO
La presenza nella struttura di psicologi con differente formazione
(psicodinamica / psicoanalitica e sistemico/ relazionale) consente di
offrire agli utenti interventi differenziati a seconda delle diagnosi e
quindi delle necessità dei diversi soggetti e dei loro diversi momenti
di vita.
Modalità di intervento
Le modalità di intervento fanno riferimento ad un approccio
teorico/tecnico/psicoanalitico che utilizza il gioco e il dialogo,
permettendo al soggetto di esprimere e rielaborare i propri conflitti.
Per quanto riguarda invece gli interventi effettuati dallo psicologo ad
orientamento sistemico-relazionale, vengono effettuati incontri:
• per conoscere il contesto familiare, le abitudini, la relazione
con la scuola, i servizi sociali, il compito genitoriale, il contesto
sociale;
• per valutare difficoltà relazionali/psicologiche, tensioni, ansie;
• di sostegno individuale, di coppia, alla persona e alla famiglia;
• di ascolto, di training di rilassamento e di assertività svolto
anche in gruppo
Viene inoltre effettuata la supervisione agli operatori.
SETTORE EDUCATIVO
Gli interventi effettuati dagli educatori professionali, svolti
individualmente o in compresenza con altri terapisti della
riabilitazione, sono volti a promuovere lo sviluppo equilibrato delle
capacità di autonomia personale e sociale del soggetto nonché il
reinserimento dello stesso nell’ambiente di riferimento.
48
Obiettivi e modalità operative
Si distinguono in trattamenti terapeutici individuali o in piccolo
gruppo al fine di:
• potenziare le abilità socio-relazionali e comunicative
• potenziare l’assertività
• favorire lo sviluppo di attività che rafforzino l’autostima e
l’immagine di sé
• stimolare l’iniziativa personale e la capacità propositiva
• individuare aree motivazionali, capacità ed interessi funzionali al
reinserimento nel contesto sociale di appartenenza
• favorire lo sviluppo e il rinforzo delle competenze ed interessi
mediante attività pratico-manuali ed espressive
• avviare il processo di adattamento e di apprendimento di requisiti
per il reinserimento lavorativo\occupazionale
Mezzi
Percorsi pratico-manuali di tipo tecnico ed espressivo, informatico ed
attività socializzanti:
• Percorsi in attività pratico manuali di tipo tecnico: dalla
stimolazione alla ripresa delle capacità prassiche fino alla
simulazione di attività lavorative specifiche e personalizzate,
attraverso l’uso di strumenti, attrezzi, e semplici macchine utensili
in laboratorio appositamente strutturato.
• Percorsi in attività pratico manuali di tipo espressivo
artigianale: dalla stimolazione alla ripresa delle capacità
prassiche, l’individuazione di canali espressivi motivanti,
l’espressione delle emozioni, la riscoperta o la scoperta del
piacere attraverso la produzione artistica ed artigianale con
l’utilizzo di varie tecniche, materiali ed attrezzature in un contesto
stimolante.
49
• Percorsi in attività informatica: dalla stimolazione
motivazionale alla progressiva preparazione all’uso di programmi
funzionali alle abilità ed aspettative del paziente. Percorsi
addestrativi finalizzati ad un futuro reinserimento lavorativo. Tutto
ciò attraverso l’uso di ausili e strumenti predisposti ed individuati
in collaborazione con l’equipe multidisciplinare
• Attività ludico ricreative socializzanti attraverso la
stimolazione alla relazione interpersonale in piccoli e medi gruppi,
nell’ascolto reciproco, nella conversazione, in giochi e attività di
comunità, nella lettura e tramite il commento di testi, nel canto e
nella visione di documenti audiovisivi.
SERVIZIO SOCIALE
La finalità del servizio sociale è di garantire una migliore qualità di
vita alla persona con disabilità e alla sua famiglia, attraverso interventi
di sostegno, di tutela e di integrazione nel proprio ambiente di vita,
valorizzando competenze e abilità sociali, favorendo l'attivazione di
risorse personali, istituzionali e territoriali.
Le modalità di intervento del servizio sociale si basano su un
approccio globale alla persona in cui dimensione individuale, biologica
e sociale costituiscono aspetti che bisogna distinguere ma al
contempo rendere comunicanti.
In concreto l'attività dell'assistente sociale si articola in:
•
•
•
•
attività di informazione
interventi di segretariato sociale
presa in carico sociale: analisi dei bisogni, elaborazione di
valutazioni e di progetti sociali, realizzazione del processo
d'intervento, con le opportune verifiche
svolgimento di colloqui con l'utenza e con gli interlocutori
significativi dell'ambiente familiare, scolastico e lavorativo
50
•
coordinamento con i servizi territoriali al fine di promuovere
percorsi di reinserimento familiare, sociale e lavorativo.
3.5 Servizi complementari
Servizi di sostegno alla famiglia
L’IRCCS Eugenio Medea mette a disposizione risorse per l'ascolto e
l'accompagnamento della famiglia nel difficile percorso di conoscenza
ed accettazione positiva della situazione di disabilità.
Presso il Polo Scientifico è attivo l’URP (Ufficio Relazioni
Pubblico) al quale ogni utente può rivolgersi per informazioni e/o
eventuali reclami/encomi.
51
3.6 Ubicazione della sede
La struttura è collocata in zona residenziale a 1 Km dal centro abitato
di Pieve di Soligo.
E’ possibile raggiungere il Centro:
•
•
•
•
in automobile: autostrada A27 Venezia/Belluno, uscita
Conegliano direzione Pieve di Soligo. Dall’uscita bisogna
percorrere circa 22 km di strade provinciali;
in treno: Ferrovie dello Stato: stazione ferroviaria di
Conegliano poi eventuale bus di linea Conegliano - Pieve di
Soligo.
in autobus: mezzi di linea de l’agenzia di trasporto “La Marca”
con partenze dalla autostazione – vicinanze stazione ferroviaria
di Conegliano e Treviso
in aereo:
- aeroporto Marco Polo di Venezia e poi con mezzi pubblici o
taxi fino alla stazione ferroviaria di Mestre (linea diretta a
Conegliano).
- aeroporto di Treviso e poi con mezzi pubblici o taxi fino
alla stazione ferroviaria di Treviso (linea diretta a
Conegliano)
Gli ospiti e i loro famigliari possono prendere preventivi accordi con
la Direzione Operativa dell’Unità ospedaliera al fine di verificare
opportunità d’aiuto nei trasferimenti per raggiungere il centro.
POLO IRCCS VENETO DI CONEGLIANO E PIEVE DI SOLIGO
Unità Operativa per la Riabilitazione
delle turbe Neuropsicologiche Acquisite (U.R.N.A.)
31053 PIEVE DI SOLIGO (TV)) via Monte Grappa 96
tel. +39 0438 9062
Fax +39 0438 980444
Per informazioni contattare: Centro Unico Prenotazioni (CUP)
dal Lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 11.00
Tel. 0438 – 9062
52
3.7 Organigramma del Polo Veneto dell’I.R.C.C.S.
“E. MEDEA”
53
3.8 Formazione
L’Associazione “La Nostra Famiglia” fin dal suo essere presente in
Veneto, ha fortemente investito nell’attività formativa sia rivolta agli
operatori che agli utenti. Nel 1970 ha avviato la prima scuola per
fisioterapisti della Regione; attraverso convenzione con l'Università
degli Studi di Padova - Facoltà di Medicina e Chirurgia e Regione
Veneto è oggi Sede Universitaria per i corsi di laurea per fisioterapisti
e per terapisti occupazionali.
Eroga inoltre di corsi di formazione e aggiornamento
(accreditati ECM e non) sia per i propri operatori che per il
territorio. In quanto Centro di riferimento dell’OMS per l’ICF, è stata
individuata dalla Regione Veneto per la formazione di base ed
avanzata degli operatori di tutte le Ulss del Veneto sulla nuova ICF
International Classification of Functioning, disability and Health.
Pubblicazioni sulle ricerche e sui progetti avvengono oggi su una
collana dedicata della F. Angeli editore.
L’Associazione è anche soggetto accreditato per la formazione
dal M.I.U.R. – Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della
Ricerca, - ai sensi del D.M. n. 177 del 10.7.2000.
“La Nostra Famiglia”.
Sul fronte degli utenti “La Nostra Famiglia” oltre a formare le famiglie
e l’ambiente di vita degli utenti agli scenari della presa in carico
comunitaria, fornisce agli utenti formazione professionale volta
alla transizione verso il lavoro, assistenza alle scuole interventi di
accompagnamento dei docenti.
54
3.9 Tutela degli operatori
Oltre alla formazione continua ed all'aggiornamento, il Polo
Scientifico offre agli operatori altre opportunità per la tutela e la
valorizzazione della loro professionalità:
•
è attivato un sistema informativo che, attraverso l'intervento
della Direzione operativa, ha lo scopo di far conoscere agli
operatori i valori della "mission" specifica, le modalità di
funzionamento, le attività e le professionalità dell’Associazione e
dell’IRCCS al fine di sviluppare il senso di appartenenza e la
condivisione delle esperienze;
•
è garantita la tutela sindacale con l'applicazione delle norme
di legge che regolano i rapporti di lavoro, con l'applicazione
integrale dei vigenti Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro, con
la attiva presenza della Rappresentanza Sindacale Unitaria
•
è attivo il sistema di sicurezza e di prevenzione dei rischi,
definito nel "Documento di valutazione dei rischi" redatto ai sensi
del D.Lgs. 81/2008 che prevede un percorso di prevenzione e di
protezione in cui sono individuati principi e misure generali di
tutela, soggetti e loro obblighi, strumenti organizzativi e
strumenti di gestione;
•
è attivo nell’Associazione un percorso di miglioramento
continuo della qualità nel rispetto delle procedure di Qualità
certificate UNI – EN – ISO – 9001-2008;
•
è curato il mantenimento di un "clima" pregnante di relazioni
interpersonali interne che assicura:
-
la valorizzazione delle capacità personali
il lavoro interdisciplinare
il lavoro di équipe
il lavoro a rete ed interscambio delle comunicazioni
l’ approfondimento della "mission" dell'Ente.
55
L'Ente inoltre offre tempi dedicati all'approfondimento della
"spiritualità familiare" alla luce del carisma del Fondatore, il Beato don
Luigi Monza.
Sono presenti inoltre servizi per le autonomie nella domiciliarità,
laboratori e percorsi simulati per la terapia occupazionale.
Nella presente carta dei servizi si ritiene comunque opportuno citare
alcuni servizi aggregati particolarmente significativi
3.9.1 Ulteriori servizi
Volontariato
L’Ente accoglie richieste di volontariato provvedendo, dopo
opportuna valutazione, alla regolarizzazione delle persone disponibili
mediante iscrizione all’associazione di volontariato “Don Luigi
Monza”. I volontari vengono specificatamente formati e istruiti sulle
modalità di servizio e sulle tipologie di collaborazioni che possono
svolgere. I volontari non sostituiscono in alcun modo il personale
dipendente e devono seguire indicazioni precise espresse dalla
Direzione Operativa della sede. L’eventuale assegnazione di volontari
a specifici pazienti viene esclusivamente decisa dal medico referente
in stretta collaborazione con la Direzione Operativa.
Assistenza religiosa
La Nostra Famiglia è un Ente ecclesiastico. Ogni paziente ha piena
libertà di culto e religione.
Presso la sede vi è la possibilità di offrire, a chi lo chiedesse,
un’assistenza di tipo spirituale. La richiesta può essere manifestata alla
Direzione Operativa.
Settimanalmente è prevista la celebrazione di una S. Messa – giornata
e orario sono comunicate per tempo dal personale infermieristico o
dalla Direzione Operativa
56
4. STANDARD
PROGRAMMI
DI
QUALITA',
IMPEGNI
E
Standard di Qualità del Servizio all'utente
L’attenzione posta dai cittadini alla qualità dei servizi erogati dalle
strutture sanitarie impegna anche l’IRCCS “E. Medea” ad identificare
standard e relativi strumenti per la verifica di questi ultimi.
Gli impegni-fattori che l’IRCCS si propone di mettere in atto per
raggiungere le finalità sopra enunciate riguardano i seguenti ambiti:
•
•
•
•
•
aspetti relazionali
umanizzazione del servizio
informazione e comunicazione
tempi ed accessibilità al servizio
aspetti strutturali
Nelle tabelle sotto riportate sono evidenziate le varie aree e quanto
finora svolto e da svolgere.
ASPETTI RELAZIONALI
IMPEGNI
FATTORE
STANDARD
Sostenere nel
personale
l’attenzione
all’accoglienza
Disponibilità alla
comunicazione e
guida all’indirizzo
delle richieste
57
TEMPI DI
REALIZZAZIONE
VERIFICA
continua
Mantenimento
dell‘alta
percentuale di
soddisfazione
degli utenti >
90%
ACCESSIBILITA’
IMPEGNI
FATTORE
STANDARD
L’IRCCS si
Comunicazione
impegna a
alla famiglia della
comunicare la
data e del
programmazione
programma di
del ricovero
ricovero almeno
tempestivamente e
10 gg prima
a mantenerla nel
dell’accesso
tempo.
TEMPI DI
REALIZZAZIONE
VERIFICA
continua
Monitoraggio
mensile della
programma
zione
INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE
IMPEGNI
FATTORE
STANDARD
L’IRCCS si
impegna a rendere
Consegna
disponibile all’inizio
del trattamento un
dell’opuscolo
informativo e del
opuscolo
informativo (o
regolamento al
brochure) e il
momento
regolamento
dell’accettazione
dell’Unità
Ospedaliera
Presenza di
Facilità di
segnaletica chiara
orientamento
e completa
interno alla
all'ingresso e
struttura
all'interno
58
TEMPI DI
REALIZZAZIONE
VERIFICA
continua
Verifica da
parte della
Direzione
Impegno
realizzato
Facilità di
orientamento
interno alla
struttura
L’IRCCS si
impegna a fornire
una informazione
ampia ai cittadini
del territorio sui
servizi erogati
Il Polo si impegna a
sostenere la
famiglia offrendo
colloqui e
supporto specifico
Il Polo documenta
l’efficacia dei
progetti riabilitativi
attraverso l’utilizzo
del sistema di
classificazione ICF
Il Polo garantisce al
bambino
ricoverato presso
l’UGDE attività di
animazione ed
intrattenimento
Diffusione della
Carta dei Servizi
Comunicazione
tramite distretti
annuale ai
sociosanitari,
pediatri di libera Programmazion
Medici di Base,
scelta ed ai
e di un incontro
Farmacie, Uffici
medici di
all’anno
Comunali,
medicina
Associazioni di
generale
Volontariato,
scuole
Incontri con
personale
Su richiesta
Verifiche
specializzato e
della famiglia
periodiche
supporto
psicologico
Il progetto
riabilitativo
individuale è
Disponibilità del
predisposto
continua
Servizio Sociale
dall’equipe
> di 6 ore
multidisciplinare
secondo la clas=
sificazione ICF
Incremento delle
iniziate di
animazione ed
Entro giugno
intrattenimento
2014
con educatori e
personale
qualificato
Il Polo garantisce al
Dotazione di una
bambino
sala d’attesa
ricoverato presso
Entro dicembre
specificatamente
l’UGDE attività di
2014
dedicata ai
animazione ed
bambini
intrattenimento
59
Menù
personalizzato su
richiesta e
Il Polo garantisce il
adeguata
rispetto dei valori
attribuzione del
e delle credenze
paziente
dei pazienti
personale
sanitario in base
al genere
continua
Assenza di
reclami
4.1 NOTIZIE UTILI
Attività sanitaria e di riabilitazione
Di norma le attività di riabilitazione si articolano nei seguenti orari:
• dal lunedì al venerdì dalle ore 08.30 alle 18.00
• sabato dalle ore 08.30 alle ore 13.00.
I programmi riabilitativi individuali risultano diversificati a seconda
delle decisioni prese dall’equipe multidisciplinare e dal medico di
riferimento.
Ogni paziente può accedere al reparto per lo svolgimento delle
attività riabilitative con programmi sviluppati sia per l’intera settimana
che per singole giornate.
Ad ogni paziente viene consegnato dal medico referente il progetto
di riabilitazione che lo riguarda. Nel progetto riabilitativo risulta
evidente anche il nome e cognome del medico di riferimento.
Il programma settimanale delle attività di riabilitazione e il dettaglio
degli interventi giornalieri di ciascun paziente, in particolar modo per
i degenti in regime di Day Hospital, sono consegnati settimanalmente.
Per i pazienti in degenza ordinaria, le attività riabilitative, possono
essere programmate anche giornalmente in quanto gli operatori della
riabilitazione devono tener conto delle indicazioni mediche in
60
considerazione dello stato di salute del paziente
condizioni cliniche.
e delle sue
Ogni chiarimento in merito alla programmazione dell’attività
settimanale può essere richiesta al coordinatore infermieristico ed al
coordinatore delle attività di riabilitazione.
A chi chiedere certificati e altre informazioni
•
•
•
•
•
•
•
•
Certificato di ricovero: Accettazione;
copia Cartella Clinica: Direzione Sanitaria (con richiesta
scritta seguita da pagamento dei relativi diritti);
fotocopie di esami: Direzione Sanitaria (con richiesta scritta
seguita da pagamento dei relativi diritti);
informazioni di natura sanitaria: Medico referente o
infermiere del reparto;
informazioni in merito al programma terapeutico settimanale:
coordinatore dell’area della riabilitazione;
informazioni di natura sociale: Assistente Sociale (es.: contatti
con i Servizi Sociali e Territoriali, pratiche per ottenimento
indennità economiche, protesi e ausili, ricerca di Centri e
Servizi riabilitativi...);
informazioni di natura logistica quali: trasporti ed alloggi nelle
zone limitrofe: Direzione Operativa
informazioni in merito a servizi di volontariato e assistenza
religiosa: Direzione Operativa.
Ambiente dell’unità di riabilitazione
L’ambiente è predisposto in modo che l’esperienza del ricovero si
svolga in un clima familiare, sereno e confortevole. Le strutture
architettoniche e gli arredi sono ispirati a funzionalità ed efficienza,
ed intendono valorizzare il gusto dell’accoglienza in modo tale da
permettere agli ospiti e ai loro famigliari di sentirsi "a casa propria”.
61
Gli ambienti e l’organizzazione complessiva delle attività consentono
di:
• occupare i tempi liberi da valutazioni diagnostiche e
riabilitative con attività di interesse, stimolando il paziente
ad utilizzare positivamente quanto l’ambiente mette a
disposizione;
• favorire la socializzazione con gli altri pazienti del reparto;
• partecipare alle proposte di animazione, di incontro
organizzate dal centro con l’aiuto di educatori e animatori
professionalmente qualificati.
Orari visite
GIORNI FERIALI
Pomeriggio:
•
•
dalle 15:30 alle 18:00
dalle 20:15 alle 20:45
GIORNI FESTIVI
Mattino:
•
dalle 11:00 alle 12:00
Pomeriggio:
•
•
dalle 15:30 alle 18:00
dalle 20:15 alle 20:45
Note:
1. In reparto è ammesso solo un famigliare per volta.
2. La presenza continuativa di un famigliare in reparto a scopo
assistenziale verrà permessa solo su speciale autorizzazione
medica.
3. Per ulteriori chiarimenti rivolgersi al Coordinatore
Infermieristico.
62
Permessi di uscita
E’ possibile ottenere dei permessi d’uscita temporanei previa
autorizzazione scritta del medico di reparto. Questa deve essere
richiesta almeno 24 ore prima in Infermeria. Nel caso di uscita con
rientro per l’ora del pasto è necessario segnalare la propria presenza
con prenotazione del pasto stesso.
Nelle giornate di sabato e domenica i pazienti possono allontanarsi
dal reparto esclusivamente con specifico permesso rilasciato dal
medico del reparto. Detto permesso deve essere richiesto nella
giornata del venerdì mattina sempre presso il settore infermieristico
Terapie farmacologiche e diete particolari
Qualora il degente debba assumere farmaci rari non facilmente
reperibili, è bene che ne sia fornito all’arrivo in reparto almeno per
la necessità di qualche giorno.
Diversamente è necessario darne informazione in precedenza al
ricovero al settore infermieristico affinchè il loro reperimento possa
essere risolto altrimenti.
Durante il ricovero non possono essere assunti farmaci e alimenti
particolari senza autorizzazione del Medico Referente.
Dimissione
Giorno e ora della dimissione sono fissati dal Primario del reparto e
vengono comunicati con congruo anticipo al paziente da parte del
Medico referente.
Al momento della dimissione viene consegnata la lettera di dimissione
indicante gli accertamenti effettuati, gli orientamenti diagnostici e
riabilitativi, eventuali terapie, data o periodo di eventuali controlli.
Successivamente al ricovero verrà inviata al paziente una relazione
clinico-funzionale con le conclusioni diagnostiche e le indicazioni
terapeutiche e riabilitative già espresse verbalmente dal medico al
paziente ed ai suoi famigliari in fase di colloquio di dimissione.
Servizi all’utente
63
Biblioteca, giornali e distributori automatici
Nei reparti di degenza sono presenti quotidiani e riviste messi a
disposizione dall’Ente.
Sono inoltre presenti, in apposite sale, distributori automatici di
bevande calde, acqua minerale e bibite.
Nel centro è a disposizione degli utenti una biblioteca, emeroteca ed
a richiesta è possibile avere in visione libri e riviste.
5.
SISTEMI E PROCEDURE
DELL'UTENTE
DI
TUTELA
5.1 Tutela degli utenti
La funzione relativa alla tutela degli utenti viene assolta attraverso
alcuni strumenti: l’Ufficio Relazione con Pubblico, un sistema di
iniziative volte a promuovere la massima interazione tra la struttura, i
pazienti e la famiglia, le norme sulla Tutela della Privacy in materia di
protezione dei dati personali in osservanza del D. lgs 196 del 30
giugno 2003.
• L’Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP) provvede a:
- Informare sui servizi erogati e sulle modalità di accesso alle
prestazioni;
- raccogliere segnalazioni, reclami di disfunzioni o suggerimenti
per migliorare la qualità dei servizi e delle prestazioni, la
funzionalità dell’ambiente e per assicurare un rapporto umano,
rispettoso e soddisfacente;
- promuovere iniziative che favoriscano la comunicazione e la
conoscenza di normative, servizi e diritti dell’utente.
64
Inoltre nell’ambito della propria attività, l’U.R.P. promuove le
iniziative dirette al superamento di eventuali disservizi, riceve i
reclami/encomi e le schede di soddisfazione degli utenti e ne
garantisce l’istruzione e la trasmissione al Board di Sede per le
decisioni in merito.
L’Ufficio ha sede presso la Direzione Operativa ed è disponibile:
- dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.00 alle
16.30 - tel. 0438/906305
per rispondere, direttamente o telefonicamente, ai bisogni di
informazione e di orientamento dell’utenza.
Tutto il personale è formato ed impegnato nell’attività di ascolto,
sostegno ed accompagnamento dell'utente e della sua famiglia.
• Il Sistema di iniziative volte a promuovere la massima
interazione tra la struttura i pazienti, la famiglia; la sede:
- è in collegamento con la Sezione locale dell’Associazione
Genitori de La Nostra Famiglia che svolge, con la
collaborazione degli operatori del Presidio, una serie di
iniziative promozionali ed un ruolo di tutela nei confronti dei
propri iscritti;
- attiva un sistema semplificato di informazione sulle prestazioni
erogate e le relative modalità di accesso (Carta dei Servizi);
- attiva una formazione ed un modello organizzativo che abbia
per obiettivo specifico la tutela dell’utente;
- collabora con il Comitato Etico, con sede presso l'IRCCS "E.
Medea - La Nostra Famiglia" di Bosisio Parini che salvaguarda i
diritti dell’utente relativamente alle procedure medicoriabilitative anche in riferimento alla ricerca scientifica;
La Direzione operativa è disponibile a raccogliere ed elaborare
proposte per migliorare gli aspetti organizzativi e logistici dei
servizi.
65
• Tutela della privacy: l’Ente si attiene scrupolosamente a
quanto previsto dal codice in materia di protezione dei dati
personali in osservanza del decreto legislativo 196 del 30 giugno
2003. Ogni utente viene informato sui suoi diritti e sull’uso da
parte dell’Ente di ogni documentazione personale sanitaria
chiedendo all’interessato ogni preventiva e formale autorizzazione
in merito.
VI. ASSOCIAZIONI – ENTI COLLATERALI
5.1 ASSOCIAZIONE GENITORI DE
LA NOSTRA FAMIGLIA
Associazione presente sul territorio nazionale, in sette regioni, con
18 sezioni locali, di cui una ubicata presso il presidio di Conegliano
Le finalità
L'associazione intende operare nella valorizzazione e nella
promozione umana e sociale della persona con disabilità e della sua
famiglia, nonchè nel campo della tutela dei rispettivi diritti civili,
perseguendo esclusivamente finalità di solidarietà sociale, in piena
collaborazione e sintonia con "La Nostra Famiglia" della quale
condivide l'opera e ne mutua lo spirito animatore, fondamento della
propria identità.
6.2 FONOS
La Fondazione è stata costituita su iniziativa delle Associazioni
Genitori de la Nostra Famiglia, Gruppo Amici de La Nostra
Famiglia e La Nostra Famiglia per farsi carico di problemi
connessi al “Dopo di noi” dei Genitori di persone con disabilità.
Funziona – secondo le direttive di un proprio Statuto - in diverse
regioni del territorio nazionale, in cui è presente l’Associazione La
Nostra Famiglia.
66
6.3 ASSOCIAZIONE D VOLONTARIATO
"DON LUIGI MONZA" ONLUS
L'Associazione offre esperienze forti del "tempo per prendersi cura",
sia nell'accostarsi a persone in difficoltà che nel mettersi a loro
disposizione, passando dal "fare per qualcuno" allo "stare con
ciascuno e con tutti".
Il servizio, svolto in contesti a favore di persone disabili, avviene
prevalentemente nelle Sedi de l’Associazione “La Nostra
Famiglia” con la quale è attiva una convenzione.
6.4 .GRUPPO AMICI DE LA NOSTRA FAMIGLIA
DI DON LUIGI MONZA
Il Gruppo Amici è una libera associazione di persone che, avendo
incontrato per un dono della Provvidenza La Nostra Famiglia nel loro
cammino di cristiani, ne condividono lo spirito ed intendono
approfondire, vivere e diffondere, nelle singole condizione di vita e di
lavoro, la spiritualità del Beato Luigi Monza.
Il Gruppo affianca La Nostra Famiglia nel suo impegno di
promozione dei valori della persona e nel prendersi cura dei ragazzi
disabili e dei loro genitori, con particolare attenzione all'inserimento
sociale e alle esigenze del disabile che ha ormai superato il periodo
della riabilitazione.
6.5 O.V.C.I. – LA NOSTRA FAMIGLIA
OVCI La Nostra Famiglia è una O.N.G. riconosciuta dal Ministero
Affari Esteri italiano. Realizza progetti di cooperazione allo
sviluppo a favore di persone prevalentemente in età evolutiva – in
situazione di disagio sociale e disabilità. Opera all’estero in Sud Sudan,
Sudan, Brasile, Ecuador, Cina e Marocco. In Italia è presente con i
“gruppi di animazione” presenti in ben 6 regioni.
67
VII . PER SAPERNE DI PIU’
E’ possibile dare la propria adesione:
•
al Gruppo Amici di don Luigi Monza per ricevere regolarmente
il Notiziario d’informazione, trimestrale, che informa
regolarmente sulle attività de “La Nostra Famiglia” e dell’IRCCS
“E.Medea”, del Gruppo Amici, dell’Associazione Genitori, della
FONOS, dell’OV.C.I. e dell’Associazione di Volontariato don
Luigi Monza.
•
Iscrivensi alla NewsLetter de La Nostra Famiglia collegandosi al
sito:
WWW.LANOSTRAFAMIGLIA.IT O WWW.EMEDEA.IT O
WWW.LUIGIMONZA.IT
INFORMAZIONI IN ORDINE A QUANTO SOPRA POSSONO
ESSERE RICHIESTE DIRETTAMENTE ALLA DIRETTRICE
OPERATIVA DEL PRESIDIO.
Settembre 2013 rev. 2
68