CIRCOLO DIDATTICO DI CORRIDONIA SCUOLA PRIMARIA DI SAN CLAUDIO ANNO SCOLASTICO 2006 - 2007 PROGETTO SET ALUNNI - GRUPPO C “alimentazione” CLASSE V “Un problema che cambia nel tempo” Procurarsi il cibo è una esigenza primaria per qualsiasi essere vivente. L’uomo, moltissimi anni fa, doveva cacciare, pescare o raccogliere ciò che gli serviva, spostandosi in continuazione verso zone ricche di risorse alimentari; in seguito, è diventato allevatore e coltivatore, poi ha imparato a conservare e a trasformare le proprie provviste: oggi riesce, grazie al progresso tecnologico e scientifico, a produrre una grande quantità di cibo che, se fosse ben distribuito sulla Terra, sarebbe sufficiente per tutta la popolazione mondiale (più di 6 miliardi di persone). Infatti, in alcuni paesi il cibo manca e in altri avanza. Noi, più fortunati, non abbiamo certo problemi di quantità, però, proprio questo è diventato il nostro problema: mangiamo troppo e male. Ci ammaliamo perché mangiamo eccessivamente e siamo in soprappeso, preferiamo sempre alcuni prodotti che ci piacciano e non variamo la nostra dieta, si producono alimenti non garantiti che possono danneggiare il nostro organismo (mucca pazza, influenza aviaria…). Quindi, si è deciso (insegnanti e alunni) di affrontare l’argomento, non solo per mettere in evidenza i problemi e le cause, ma, anche, per acquisire atteggiamenti alimentari corretti. Il lavoro è stato strutturato in 4 unità didattiche: 1. preparazione e distribuzione di un questionario riguardanti le abitudini alimentari rivolto ai bambini di San Claudio, ai loro genitori e ai loro nonni; 2. ricerche, conversazioni collettive in classe e riflessioni sull’alimentazione; 3. costruzione di un erbario; 4. realizzazione di un orto “biologico”. Unità di lavoro n. 1 : “Il questionario” Alunno Nonno Cosa mangi di solito a colazione? Cosa mangiavi di solito a colazione? …………………………………. …………………………………. Cosa mangi di solito a merenda? Cosa mangiavi di solito a merenda? …………………………………. …………………………………. Cosa mangi di solito come primo? Cosa mangiavi di solito come primo? …………………………………. …………………………………. Cosa mangi di solito come secondo? Cosa mangiavi di solito come secondo? …………………………………. …………………………………. Cosa mangi di solito come contorno? Cosa mangiavi di solito come contorno? …………………………………. …………………………………. Cosa mangi di solito come frutta? Cosa mangiavi di solito come frutta? …………………………………. …………………………………. Cosa non mangeresti assolutamente? Cosa era difficile trovare da mangiare? …………………………………. …………………………………. Tra gli alimenti che consumi c’è qualcosa che Tra gli alimenti che consumavi c’era qualcosa coltivi/allevi direttamente? che coltivavi/allevavi direttamente? Se sì quali: Se sì quali: …………………………………. …………………………………. Chi sceglie i pasti a casa? E’ cambiata l’alimentazione anche per gli …………………………………. animali allevati? Se sì come: ……………………………………….. Genitori Pensi che oggi si producano ancora alimenti biologici? Quando fai la spesa stai più attento al prezzo o alla qualità? Sì No In piccola parte Prezzo Qualità Non ci faccio caso Quasi mai Mi faccio aiutare Hai tempo sufficiente da dedicare alla cucina Quasi sempre I risultati del questionario. Oggi Al tempo dei nonni Colazione Latte e biscotti (6) Latte e cereali (6) Latte (2) The e biscotti (2) Brioche (1) Cereali e biscotti (1) Uovo sbattuto e caffé (1) Latte e pane (1) Frittata (3) Polenta e salsiccia (8) Verdure d’estate e polenta d’inverno (1) Pane e miele (1) Noci (1) Salsiccia (1) Patate fritte (1) Patate o pomodori (1) Caffé d’orzo (1) Avanzi del giorno prima (1) Latte orzo e pane (1) Orzo e latte (1) Merenda Panino o maritozzo (1) Merendina (1) Yogurt (2) Panino con affettato (2) Pane e cioccolata (4) Pizza (3) Pane e zucchero (1) Banana (1) Cereali (1) Succo (1) Fava lessa (1) Pane e miele (1) Pane affettato (4) Nulla (3) Frittata (1) Pane e marmellata (2) Pane con sale e olio “bruschetta” (3) Pane bagnato con acqua e zucchero (1) Pane e frutta (1) Pranzo Pasta al sugo (15) Pasta al forno ( 1 ) Tagliatelle ( 1 ) Pasta comprata ( 1 ) Pasta e ceci o fagioli ( 5 ) Minestra ( 4 ) Polenta ( 4 ) Tagliatelle ( 1 ) Quadrucci e ceci ( 1 ) Pasta in casa ( 2 ) Minestra con pasta all’uovo fatta in casa ( 1 ) Secondo Polpette ( 1 ) Pesce ( 6 ) Carne ( 11 ) Affettato ( 5) Nulla ( 1 ) Frittura ( 1 ) Mozzarella ( 1 ) Pane olio e sale ( 1 ) Coniglio ( 1 ) Uova ( 2 ) Baccalà ( 2 ) Pollo ( 3 ) Affettato ( 5 ) Carne raramente ( 2 ) Verdure ( 1 ) Nulla ( 5 ) Alici ( 1 ) Frittata ( 1 ) Frittelle(1) Contorno Patate(4) Carciofi(1) Insalata(7) Verdure varie(2) Broccoli (1) Pomodori(3) Finocchi(1) Cavoli(1) Nulla(2) Verdure cotte(5) Patate(2) Verdure campagnole(2) Cicoria(1) Verdure varie (3) Insalata(7) Pomodori(2) Finocchi(1) Nulla (3) Frutta Banana(4) Mela(9) Mandarino(6) Arancia(2) Pere(4) Kiwi(2) Frutta di stagione(1) Fragole(1) Nulla(1) Pesche(6) Prugna(1) Mele(10) Noci(3) Pere(4) Frutta di stagione (4) Fichi (5) Fragole (1) Nulla (1) Oggi Al tempo dei nonni Cosa non mangeresti? Cosa era difficile trovare da mangiare? Broccoli ( 4 ) Alcune verdure ( 4 ) Cachi ( 2 ) Carne ( 9 ) Dolci ( 2 ) Pesce ( 2 ) Pane ( 1 ) Un po’ di tutto ( 2 ) Zucchero e sale ( 1 ) Olio in città ( 1 ) Latte ( 1 ) Banane ( 1 ) Formaggio – finocchi cotti – pesce- pomodori – aglio e cipolla – legumi – rucola – polenta – cetrioli – carciofi – spinaci – zucchine – melanzane – more – peperoni( 1 ) Coltivo o allevo direttamente Verdure e ortaggi (6). Insalata (7). Pomodori (5). Polli (3). Nulla (3).Zucchine (3). Patate, uova, carciofi, peperoni, melanzane, maiali, mucche, pecore, conigli, animali da cortile, ulivi, mele, noci, tartufi (1). Ortaggi e verdura (7) Polli e galline (9) Uova (9) Legumi (3) Insalata (3) Frutta (3) Animali da cortile (4) Patate (2) Maiale (4) Conigli (3) Mucche (4) Nulla (2) Anatre (1) Quasi tutto (1) Grano (1) È cambiata l’alimentazione degli animali allevati. Prima mangiavano frumento, orzo, fieno, patate, oggi solo mangime (9). Non è cambiato niente (3). Mangiavano alimenti prodotti in casa (1). Ora hanno più cibo (1). Stanno sempre nella stalla e mangiano più graniglia (1). Chi sceglie i pasti a casa ? Io (2) La mamma (10) La mamma sentendo le mie richieste (3) Tutti (2) Nonna (1) Babbo (1) I genitori (1) Si producono ancora alimenti biologici ? Quando fai la spesa stai più attenta al prezzo o alla qualità ? non ci faccio caso 0% si 29% in parte 71% no 0% prezzo 22% qualità 78% Hai tempo da dedicare alla cucina. quasi sempre 36% mi faccio aiutare 35% quasi mai 29% 5 Le nostre riflessioni Colazione Noi a colazione beviamo latte o the, mangiando biscotti o cereali; al tempo dei nonni si beveva di più caffè d’orzo e si mangiava molta polenta, oppure il pane con salsiccia, marmellata, bagnato. Qualcuno consumava gli avanzi del giorno prima (se era rimasto qualcosa). Merenda Oggi consumiamo merendine, pizza, yogurt, cioccolata, pane e affettati vari. Una volta si consumava soprattutto pane “condito” in tutte le maniere, qualcuno mangiava frittate. Primo Oggi ci alimentiamo con la pasta comprata, soprattutto spaghetti, condita con sugo. Al tempo dei nonni si consumava molta pasta fatta in casa (tagliatelle), e minestre con legumi; la polenta non mancava mai. Secondo La carne oggi è il nostro piatto preferito e soprattutto la “fettina” o comunque la carne di vitello; un po’ di posto c’è anche per pesce formaggio e affettato. Tempo fa il pesce era solo quello conservato sotto sale come le alici e il baccalà, invece la carne quella degli animali allevati in casa: pollo, coniglio, maiale. Contorno I contorni consumati ieri e oggi sono più o meno gli stessi, solamente che oggi le verdure si acquistano al negozio, una volta erano coltivate direttamente oppure si trovavano spontanee nei capi, lungo i margini delle strade … La frutta Le diversità nel consumo della frutta sono soprattutto due: Adesso possiamo consumare la frutta anche “fuori stagione” e possiamo scegliere di tutto per quasi l’intero anno; una volta si poteva mangiare solo frutta di stagione o conservata in modo naturale (fichi secchi, uva appassita, noci…). Inoltre oggi possiamo scegliere frutti che provengono da posti lontani, come le banane, una volta questo non era possibile. 6 Cosa non mangerei Le cose che non mangeremmo mai sono diverse, però sono quasi tutte verdure, molto meno formaggi e pesce. Cosa era difficile trovare da mangiare Una volta era molto rara la carne, a qualcuno mancava persino il pane (esisteva un tipo di pane impastato con farina di granturco), e si trovava con difficoltà zucchero, sale e dolci. Coltivi direttamente i prodotti che consumi Noi abitiamo in una piccola frazione di Corridonia, molti possiedono piccoli “fazzoletti di terra” dove possono ancora coltivare verdure; c’è anche un grande allevatore. Una volta quasi tutti cercavano di produrre quello che serviva per mangiare, la maggior parte delle persone viveva in campagna. È cambiata l’alimentazione degli animali allevati Anche gli animali si sono dovuti adattare ad una alimentazione moderna: mangiano molti mangime e restano molto spesso in gabbie o stalle, mentre in passato vivevano più liberi e si procuravano il cibo anche da soli. Chi sceglie i pasti a casa Il più delle volte sono le mamme che scelgono, però sappiamo anche che vogliono accontentarci perché, così, mangiamo senza fare tante storie. Si producono ancora prodotti biologici? Le persone di San Claudio sono ottimiste: pensano che sia ancora possibile trovare prodotti abbastanza genuini. Quando fai la spesa stai più attento al prezzo o alla qualità? Tre persone su quattro dicono di preferire la qualità dei prodotti, comunque tutti stanno molto attenti ai prezzi e comprano facendo molta attenzione. Hai tempo da dedicare alla cucina? Purtroppo i nostri genitori sono abbastanza impegnati nel lavoro e possono dedicare poco tempo alla cucina; per fortuna che in diversi casi ci sono le nonne che fanno “le supplenti” di mamma e babbo. 7 Alla ricerca del vegetale perduto A proposito delle verdure consumate dai nostri nonni, noi non sapevamo neppure il nome allora: • con l’aiuto di un esperto abbiamo costruito un erbario per conoscerle; • ci siamo documentati, leggendo il libro “Rugni, speragne e crispigne” del prof. Taffetani, per capire se è stato giusto dimenticarle. Come costruire un erbario • Utilizzare giornali e carta paglia per avvolgere le piantine. • Mettere un cartellino per ricordare il nome delle verdure. • Sistemare il tutto tra alcune tavolette di legno e schiacciare con dei pesi (una montagna di libri!). • Dopo alcune settimane, quando le piantine hanno perso tutta l’acqua, sistemarle su cartoncini rigidi e classificarle. Non le dobbiamo dimenticare: guardate quante proprietà hanno!!! 8 RUGNI (Cicorium intibus) Il nome deriva dal greco Kichora e significa “andare per campi”, l’uso commestibile della cicoria è infatti antichissimo. HABITAT: Tipica degli incolti erbosi, delle rive di fossi e canali, dei cortili e delle aie, ai margini di strade, anche in terreni calpestati CARATTERISTICHE: Pianta erbacea perenne alta sino a 120 cm, con robusto fittone; fusto dritto e ruvido per i peletti ispidi rivolti verso il basso; foglie lanceolate; fiorisce da giugno ad ottobre, i fiori sono di colore azzurro luminoso, vivono poche ore. IN CUCINA: Si utilizzano le foglie della rosetta basale: quelle tenere in insalata, le altre lessate e condite. I fiori servono per decorare e la radice giovane essere usata come un ortaggio. PER LA NOSTRA SALUTE: E’ ricca di Sali minerali e vitamine, giova al fegato, è depurativa del sangue, buon digestivo. Il decotto ha un’azione anti diabetica, disintossicante e diminuisce la pressione del sangue. 9 speragne (Crepis sancta) Il nome deriva dal greco Crepis e significa “pantofola”, per le sue foglie sempre appiccicate al terreno. HABITAT: Tipica di terreni incolti, vigneti, oliveti, prati e ai margini dei fossi. CARATTERISTICHE: Pianta erbacea annua, alta sino a 40 cm, con succo lattiginoso, fusto dritto che si sviluppa da marzi ad aprile dalla rosetta basale. Foglie ricoperte da piccoli peli dal margine dentellato. I fiori sono di color giallo; fiorisce in aprile – maggio. IN CUCINA: Sono utilizzate le foglie che vengono raccolte in primavera o in autunno e consumate lessate e condite; si possono usare anche crude, mescolate con altre verdure ed hanno un sapore poco amaro e piuttosto delicato. 10 pimpinella (Sanguisorba minor) Il nome deriva dai vocaboli latini Sanguis e sorbeo per la capacità che questa pianta ha di frenare le emorragie. HABITAT: Tipica dei campi incolti, dei prati e dei margini aridi del bosco. CARATTERISTICHE: Pianta erbacea perenne alta sino a 50 cm, con rizoma legnoso; fusto dritto e striato a volte peloso in basso; foglie con 4 – 5 denti su ciascun lato; il fiore ha uno stimma piumoso di un bel rosso vivace; fiorisce da luglio ad agosto. IN CUCINA: Le foglioline più tenere raccolte da novembre sino alla primavera sono mangiate crude in insalata frammiste ad altre verdure, in quanto, da sole, il loro sapore “di cetriolo” sarebbe troppo forte. Può essere anche usata in minestroni e zuppe. PER LA NOSTRA SALUTE: E’ consigliata in caso di mancanza di appetito o di digestione difficile o per le mamme che hanno scarsità di latte. Le foglie ridotte in poltiglia, introdotte nelle narici fermano l’epistassi 11 crispigne (Sonchus oleraceus) Il nome deriva dal greco e si riferisce al fusto morbido e cavo. HABITAT: Molto comune nei luoghi lavorati in quanto ha bisogno di terreni mossi; è presente anche al fianco di altre colture e ai bordi delle vie. CARATTERISTICHE: Pianta erbacea annua o bienne, alta sino a 1 m, con fusto gracile, generalmente molto ramificato, se tagliato emette abbondante lattice. Le foglie sono molli e profondamente incise. I fiori sono di color giallo; fiorisce da marzo ad ottobre. IN CUCINA: Le foglie basali vengono cotte mescolate ad altre verdure e sono apprezzate per il loro sapore dolce che attenua l’amaro di altre specie. Se raccolte molto tenere possono essere mangiate in insalata ma sempre con altre verdure.. La radice veniva torrefatta ed usata in sostituzione del caffé PER LA NOSTRA SALUTE: Viene usata come depurativa del fegato e della cistifellea. 12 caccialepre (Reichardia picroides) Il nome Reichardia deriva dal botanico Reichard picroides ha origine dal greco e vuol dire “amaro, di gusto pungente”. HABITAT: Molto comune nelle rupi marittime, negli incolti aridi, lungo le vie e anche vicino ai muri. CARATTERISTICHE: Pianta erbacea perenne, alta sino a 40 cm, ha una radice legnosa e ingrossata con lattice di gusto dolce; il fusto dritto è più o meno ramoso. I fiori sono di color giallo; fiorisce da gennaio a dicembre. IN CUCINA: Vengono utilizzate le tenere foglie basali in primavera, crude in insalata da sole o con altre verdure. Più raramente vengono consumate cotte e condite con olio e sale. 13 malva (Malva sylvestris) Il nome deriva dal latino mollire alvum che significa “rendere molle” per le sue proprietà di combattere le infiammazioni. HABITAT: Pianta comunissima nei prati e lungo le strade, nei luoghi incolti e ai margini di sentieri e discariche. CARATTERISTICHE: Pianta erbacea annua o perenne, alta sino a 50 cm, ha una radice a fittone; il fusto è cespuglioso e striato. Le foglie sono tondeggianti. I fiori sono di color rosa con striature violacee hanno una forma di cuore; fiorisce da maggio ad agosto. IN CUCINA: Le foglie vengono usate per lo più cotte in zuppe, frittate, sformati e torte. Il loro sapore leggermente dolciastro, rende questa verdura utile per la preparazione di risotti rinfrescanti. PER LA NOSTRA SALUTE: I decotti delle varie parti della pianta o i suoi succhi riducono ogni genere di infiammazione: consigliata nelle coliti, negli ascessi dentali, per gli arrossamenti degli occhi. Attenua le punture degli insetti e rinfresca e idrata il viso 14 piscialletto (Taraxacum officinale) Il nome Taraxacum deriva dal greco taraxis e significa “guarisco” per le sue proprietà medicinali. HABITAT: Dai prati alle pianure, sino ai pascoli montani, presente tutto l’anno se il clima non è troppo rigido CARATTERISTICHE: Pianta erbacea perenne, alta sino a 50 cm, con radice a fittone carnosa e ricca di sostanza lattiginosa. Le foglie sono appiccicate al terreno da giovane, poi si dispongono lungo il fusto, hanno una forma allungata e il margine lobato. I fiori sono di color giallo dorato; fiorisce da febbraio sino all’autunno. IN CUCINA: Le foglie basali si possono usare sia cotte, insieme ad altre verdure, che crude in insalata. Possono diventare anche il ripieno di torte salate. I boccioli possono essere mangiati crudi o essere trasformati in canditi. PER LA NOSTRA SALUTE: Viene usata per depurare il sangue, in caso di disfunzioni del fegato o per combattere i calcoli renali e biliari. Il suo lattice favorisce la scomparsa di verruche 15 papavero (Papaver rhoeas) Il nome sembra derivi dalla parola latina pappa per la consuetudine di unire i semi di papavero al cibo dei bambini per facilitarne il sonno. HABITAT: Comune nei campi di cereali, terreni incolti, muri, dal mare fin sotto la montagna. CARATTERISTICHE: Pianta erbacea annuale, alta sino a 60 cm, con fusto diritto, ramoso e lattiginoso. I fiori sono formati da 4 petali di color rosso scarlatto con una macchia nera alla base; fiorisce in maggio giugno. IN CUCINA: Le foglie basali si usano cotte e condite, miste con altre verdure possono formare il ripieno dei tortellini. I petali vengono usati per colorare sciroppi e bevande, i semi sono utilizzati per aromatizzare pane e biscotti PER LA NOSTRA SALUTE: I semi ed i petali vengono usati per infusi e sciroppi utili a calmare la tosse, l’insonnia e la tensione. 16 margherita (Bellis perennis) Il nome deriva dalla parola latina bellum “guerra” per ricordare l’efficacia della pianta nella cura delle ferite. HABITAT: Vive nei terreni incolti, nei prati, in luoghi calpestati, erbosi e sassosi, ai margini dei sentieri. CARATTERISTICHE: Pianta erbacea perenne, alta sino a 15 cm, con radici brevi e carnose; i fusti presentano foglie solo alla base. I fiori sono bianchi, leggermente arrossati nella parte inferiore. Fiorisce da gennaio a dicembre. IN CUCINA: Si utilizzano le foglie più tenere raccolte prima della fioritura, nelle insalate o nei minestroni, in piccole quantità unite ad altre verdure, anche i petali bianchi possono essere utilizzati nelle insalate. PER LA NOSTRA SALUTE: E’ un buon disintossicante dell’organismo. L’infuso dei fiori possiede proprietà sudorifere e favorisce l’espulsione del catarro dai bronchi. 17 bietola (Beta vulgaris) Il nome deriva da Beta dal celtico bett avente il significato di “rosso” per le colorazioni che possono avere le radici, le foglie e i fusti. HABITAT: Cresce spontanea lungo i litorali, più raramente all’interno su terreni preferibilmente argillosi. CARATTERISTICHE: Pianta erbacea perenne, alta sino a 80 cm, con radici a fittone; il fusto sin presenta diritto con profondi solchi di color rosso. Le foglie solo ellittiche carnose, lucide. I fiori sono di color bianco verdastri,formati da lunghe spighe; fiorisce da marzo a settembre. IN CUCINA: Le foglie vanno consumate lesse e condite come quelle delle bietole coltivate e risultano anche più saporite; vanno consumate con moderazione perché sono lassative. PER LA NOSTRA SALUTE: Il succo ricavato dalle foglie veniva usato contro il mal di denti, le scottature e le infiammazioni. 18 Per saperne di più sull’alimentazione La nutrizione Il nostro organismo riceve dagli alimenti tutto ciò che gli serve per vivere, svilupparsi e stare bene. Il corpo umano e simile ad una macchina che ha bisogno di “carburante” per funzionare e che ha una gran parte di componenti che si possono usurare ed hanno bisogno di essere ricostruite o sostituite. Questo compito è affidato all’alimentazione che ci assicura l’energia e le sostanze nutritive indispensabili. Le proteine Rappresentano i muri portanti delle cellule Sono indispensabili perché contribuiscono a formare e a rinnovare i tessuti del nostro corpo. Sono abbondanti nella carne, nel pesce, nelle uova, nel latte. I carboidrati Sono zuccheri ed amidi, sono alimenti energetici di “pronto intervento”, forniscono energia. Sono presenti nei dolci, nel pane e nella pasta (derivati dei cereali). I grassi Vengono impiegati dall’organismo per creare riserve di energia da utilizzare nei momenti di bisogno. Esistono quelli di origine animale come il burro e la panna e di origine vegetale come l’olio e in alcuni semi come nelle arachidi e nelle noci. Acqua e sali minerali Il nostro corpo è per la maggior parte composto di acqua che noi introduciamo bevendo o mangiando verdura e frutta che la contengono. I sali minerali come il calcio, il fosforo, il ferro sono utili nella formazione delle ossa e per il trasporto dell’ossigeno: sono presenti nel latte (formaggio), nel pesce, nella carne e in alcune verdure. Le vitamine Sono sostanze che ci aiutano nella crescita e ci difendono dalle malattie. Si trovano in piccole quantità nei cibi freschi ed in particolare nei vegetali: frutta e verdura. 19 Per saperne di più sull’alimentazione La digestione La digestione è la trasformazione del cibo in sostanze nutritive che possono essere assorbite dalle cellule del nostro organismo; questa importante funzione viene svolta dall’apparato digerente (bocca – esofago – stomaco – intestino – ghiandole digerenti). I denti presenti nella bocca riducono il cibo in pezzetti; i bocconi masticati vengono impastati dalla saliva (prodotta dalle ghiandole salivari) diventa bolo alimentare che viene spinto nella faringe e, quindi, nell’esofago, per mezzo della lingua. Il cibo passa, poi, nello stomaco, un organo a forma di sacco dove potenti succhi gastrici riducono le particelle di cibo in una pappa liquida detta chimo. Dallo stomaco il chimo passa nell’intestino, un tubo lungo più di sette metri che si divide in intestino tenue e intestino crasso. Nell’intestino tenue la digestione prosegue grazie ai succhi digestivi prodotti dalle pareti stesse dell’intestino, dal fegato e dal pancreas. I succhi digestivi trasformano ulteriormente il cibo riducendo i grassi, gli zuccheri, i composti delle proteine e i Sali minerali in piccolissime goccioline dette chilo alimentare. All’interno dell’intestino tenue le sostanze nutritive, ormai completamente trasformate, vengono assorbite dai villi intestinali (minuscole sporgenze delle pareti dell’intestino) e trasportate nel sangue per essere distribuite da tutto l’organismo. 20 Per saperne di più sull’alimentazione I componenti e il valore calorico di alcuni alimenti (100 g) Alimento Proteine Lipidi Zuccheri Calorie Vitellone magro 20 2 - 100 Maiale magro 19 6 - 137 Pollo 16 13 1 188 Mortadella 16 40 - 430 Prosciutto crudo (magro) 28 5 - 160 Salame 36 35 - 467 Merluzzo 14 3 1 89 Sogliola 16 2 1 88 Seppia 14 2 0,5 78 Anguilla 12 24 0,5 268 Latte di mucca intero 3,5 3,5 4,5 65 Latte di mucca scremato 3,6 0,5 5 37 Parmigiano 33 30 - 408 Panna 4 24 3,7 245 Uovo di gallina 13 11 1 158 Pane 9 0,5 56 271 Pasta 11 1 74 358 Biscotti 9 1 75 353 Fagioli 10 1,5 22 144 Fave 5 - 4 37 Piselli 7 0,5 14 91 Patate 3 0,5 16 82 Zucchine 2 - 2 16 Spinaci 4 0,5 4 37 Insalata (lattuga bianca) 1 0,5 2 21 1 - 10 45 Mele 0,5 - 12 50 Fichi 1 0,5 15 70 Uva 0,5 - 18 76 Carne Carni insaccate Pesce Latticini - uova Farinacei Legumi freschi Verdure ortaggi Frutta fresca Arance 21 Per saperne di più sull’alimentazione Di quante calorie abbiamo bisogno? Gli alunni di classe IV non hanno problemi di soprappeso! Alunno Altezza Peso Indice massa corporea Nella media Sottopeso Sovrappeso E.G. 1,4 35,5 18,1 X V.B. 1,31 27,7 16,1 X S.C. 1,35 30 16,5 X A.P. 1,37 33,5 17,8 X K.P. 1,22 34 22,8 E.M. 1,48 35,5 16,2 X G.C. 1,4 38 19,4 X E.S. 1,37 31 16,5 X A.T. 1,31 30 17,5 X C.C. 1,16 25 18,6 X L.S. 1,4 32 16,3 X G.P. 1,3 30 17,8 X E.F. 1,6 60 23,4 X E.FOR. 1,3 36 21,3 X X 22 Alla ricerca di un orto biologico Il desiderio di mangiare prodotti biologici ci ha davvero entusiasmato. Allora abbiamo deciso di preparare un orto dove poter coltivare alcune piantine: senza l’aggiunta di pesticidi; utilizzando concime possibilmente naturale. Inoltre abbiamo voluto scoprire: I prodotti chimici sono davvero indispensabili? Quale sistema di coltivazione è davvero più conveniente? Il papà di Federica ci ha preparato un piccolo appezzamento di terreno, noi lo abbiamo “recintato” con nastro bicolore in tre zone: una riservata ad una coltivazione con concime minerale una con concime organico e uno senza concime. Non abbiamo potuto utilizzare il letame, come si faceva una volta, perché la paglia non avrebbe avuto il tempo sufficiente per decomporsi, al suo posto abbiamo utilizzato un concime preparato con i residui organici degli animali. Il maestro ci ha portato a scuola delle piantine d’insalata di due varietà: una detta “scarola” con foglie ricce di color marroncino e la “lattuga romana” con foglie lisce completamente verdi. Non è stato possibile prendere altri tipi di piantine per due motivi: Ai primi di marzo è ancora freddo e solo poche verdure riuscirebbero a resistere al freddo delle notti; L’insalata è l’unica che in un paio di mesi può raggiungere la completa maturazione dandoci la possibilità di avere un “prodotto finito”. Così tutti a lavoro! 23 Dapprima abbiamo interrato le piantine nei tre “recinti”, quindi abbiamo concimato come avevamo programmato e infine abbiamo innaffiato. Due volte la settimana ci siamo recati al nostro orto per portare acqua alle piantine e per togliere le erbe infestanti. Dopo due mesi guardate i risultati: Lattuga romana Piantine seccate 23% grandi 27% cresciute Canasta grandi 6% seccate 25% medie 31% con concime piccole 18% medie 32% minerale Piantine piccole 38% piccole 19% piccole 14% grandi 38% cresciute con concime organico grandi 50% medie 36% medie 43% seccate 3% Piantine piccole 26% seccate grandi 2% 12% grandi 21% cresciute senza piccole 49% concime medie 37% medie 50% 24 Le analisi del terreno Abbiamo raccolto alcuni campioni di terreno per eseguire degli esperimenti per verificare le caratteristiche dell’orto coltivato. LA COMPOSIZIONE Abbiamo messo in un contenitore graduato alto e stretto un po’ della terra raccolta, poi abbiamo versato dentro acqua e, quindi, abbiamo agitato fortemente il tutto per mescolare. Cosa abbiamo osservato? Dopo alcune ore abbiamo visto che si sono formati alcuni strati: più in alto galleggiavano dei pezzetti di foglie e rametti, sotto c’era l’acqua, più in basso della terra molto sottile (limo e sabbia) e in fondo la ghiaia. Conclusione: Il nostro campione di terreno è formato da un impasto medio che può consentire alle piantine di crescere con facilità. LA PERMEABILITÀ Abbiamo tagliato il fondo a tre bottiglie di plastica e dentro abbiamo messo una stessa quantità di humus, ghiaia e un campione del nostro terreno. In seguito abbiamo rovesciato ciascuna bottiglia dentro un contenitore graduato tappando il collo con del cotone. In seguito abbiamo versato in tutte e tre la stessa quantità d’acqua (mezzo litro circa). Cosa abbiamo osservato? 25 Nella bottiglia contenente ghiaia è scesa rapidamente quasi tutta l’acqua versata. Nella bottiglia contenente humus, l’acqua versata è scesa molto lentamente; parecchia è stata assorbita dall’humus stesso e una parte è finita nel contenitore; Nella bottiglia contenente il nostro campione di terreno l’acqua è scesa abbastanza facilmente e una parte è stata trattenuta. Conclusione: Il nostro terreno è abbastanza permeabile. ACIDO O BASICO Siccome gli esperti ci hanno detto che un buon terreno deve essere “neutro”, abbiamo controllato con la cartina di tornasole l’acidità e la basicità sia del terreno che del concime minerale che ha fatto seccare le piantine. Abbiamo versato in un contenitore acqua e terreno agitando il tutto con forza; lo stesso abbiamo fatto con il concime. Poi abbiamo versato una goccia di quelle acque torbide sull’indicatore. Cosa abbiamo osservato? In entrambi i casi la strisciolina di tornasole si è colorata, controllando con i colori campione abbiamo osservato che il suo valore era 8 per l’acqua mescolata con il terreno e 5 per l’acqua con il concime. Conclusione Il nostro terreno è leggermente basico, mentre il concime è un po’ acido. La parola dell’esperto: Le sostanze che fanno assumere all’indicatore un colore compreso tra 1 e 6 sono acide, tra 8 e 14 sono basiche, quando si raggiunge il 7 la sostanza è neutra. 26 C’È CALCARE? Abbiamo versato con il contagocce un po’ di acido cloridrico sulla ghiaia, sull’humus e sul campione di terreno. Cosa abbiamo osservato? Appena l’acido è caduto sulla ghiaia e sul nostro campione di terreno si sono formate delle bollicine, mentre sull’humus non è successo niente. Conclusione Il nostro terreno contiene calcare. La parola dell’esperto: L’acido cloridrico a contatto con sostanze che contengono calcio reagisce liberando anidride carbonica (bollicine). Le nostre considerazioni 1. Non bisogna usare molto concime minerale, meglio metterne poco, spesso e non molto vicino alle piantine, altrimenti si possono seccare. 2. Il concime che ha fatto crescere le piantine in modo più omogeneo è stato quello organico (quasi tutte grandi e medie e nessuna secca), anche se il suo “profumo” non è il massimo! 3. Le piantine più grandi in assoluto, anche se poche, le abbiamo trovate nella parte di terreno coltivata con concime minerale. 4. Tra le piantine non concimate molte sono cresciute poco. 27 5. La lattuga, rispetto alla canasta, è cresciuta di più nelle zone concimate; anche nella parte non concimata è riuscita a crescere abbastanza mentre la canasta ha sofferto maggiormente la mancanza di un fertilizzante. Le nostre conclusioni Sono da preferire i concimi organici e le piantine più “robuste” che crescono anche in condizioni difficili!!! 28