1 OPERAZIONI BINARIE OPE 1. Definizione di operazione binaria Dato un insieme A non vuoto, si chiama operazione (binaria) su A ogni applicazione di A2 in A. In generale, un'operazione su A viene indicata con il simbolo ∗ . Se (x, y) è una coppia qualsiasi di A2, l'im magine di (x, y) in ∗ si dice risultato e si indica con x∗y. Pertanto: ∗ : (x, y) 1 x ∗ y. L'addizione (+) e la moltiplicazione ( ⋅ ) di numeri naturali sono operazioni su + : (x, y) Ad ogni coppia (x, y) ∈ ⋅ : (x, y) x+y : x⋅y 2 , l'addizione fa corrispondere la somma x + y ∈ la moltiplicazione fa corrispondere il prodotto x ⋅ y ∈ , . Considerazioni del tutto analoghe valgono per l'addizione e la moltiplicazione su . 2 Consideriamo l'insieme delle classi−resto mod. n, Su n, n = { [0], [1], …, [n−1] }. introduciamo due operazioni: l'addizione mod. n, indicata con ⊕ e definita da: x ⊕ y = resto della divisione di x + y per n def la moltiplicazione mod. n, indicata con ⊗ e definita da: x ⊗ y = resto della divisione di x ⋅ y per n def per ogni x, y ∈ n. ESEMPI − Nell'insieme delle classi−resto mod. 5, 5 = { [0], [1], [2], [3], [4] }, si ha: 3 ⊕ 4 = 2, perché 3+4 diviso per 5 ha resto 2; 2 ⊗ 3 = 1, perché 2⋅3 diviso per 5 ha resto 1. 3 Consideriamo l'insieme Su dei numeri razionali. , introduciamo due operazioni: l'addizione, indicata con + e definita da: [ ba ] + [ cd ] = [ a ⋅ db+⋅ dc ⋅b ] def la moltiplicazione, indicata con ⋅ e definita da: [ ba ] ⋅ [ cd ] = [ ba ⋅⋅ cd ] def per ogni [ a ], [ c b d ]∈ . ESEMPI − Dati i numeri razionali [ 2 ] e [ 3 1 4 ], si ha subito: 11 [ 32 ] + [ 41 ] = [ 2 ⋅ 43 +⋅ 41⋅ 3 ] = [ 12 ], [ 32 ] ⋅ [ 41 ] = [ 32⋅⋅41 ] = [ 122 ] = [ 61 ]. 2 4 L'intersezione ( ∩ ) e l'unione ( ∪ ) di sottoinsiemi di un universo Ω assegnato, sono operazioni su ℘(Ω): ∩ : (X, Y) X∩Y ∪ : (X, Y) X∪Y Ad ogni coppia (X, Y) ∈ ℘(Ω)2, l'operazione di intersezione fa corrispondere l'insieme X ∩ Y ∈ ℘(Ω), l'operazione di unione fa corrispondere l'insieme X ∪ Y ∈ ℘(Ω). 5 Dato un insieme finito A ≠ ∅, si chiama sostituzione di A ogni applicazione bijettiva di A in sé. Una sostituzione si rappresenta elencando gli elementi di A su una stessa riga e scrivendo sotto a ciascuno la propria immagine. Così, se A = {a, b, c}, le possibili sostituzioni di A sono: I= a b c , a b c α= a b c , a c b β= a b c , c b a γ= a b c , b a c µ= a b c , b c a ν= a b c . c a b 1 Si chiama elemento unito di una sostituzione ogni elemento di A coincidente con la propria immagine. La sostituzione I in cui tutti gli elementi sono uniti è la sostituzione identica in A. Osserviamo che, comunque si prendano due sostituzioni p e q di un insieme A, l'ap plicazione composta q p è a sua volta una sostituzione di A. Risulta così definita sull'insieme delle sostituzioni di A, indicato con S(A), l'operazione: : (p, q) q p. chiamata composizione di sostituzioni. 2 Ad ogni coppia (p, q) ∈ S(A) , la composizione di sostituzioni fa corrispondere la sosti tuzione q p ∈ S(A). ESEMPI − Nell'insieme S(A) = β α = µ β = 6 { I, α, β, γ, µ, ν }, si ha: a b c c b a a b c a b c = a c b c a b = ν, a b c a b c b c a c b a = α. = a b c a c b Dati due insiemi A e B non vuoti (finiti o infiniti), l'insieme di tutte le applicazioni di do A minio A e codominio B viene indicato con il simbolo B . A Nell'insieme A delle applicazioni di A in sé, l'ordinaria composizione: : (f, g) A 2 che ad ogni coppia (f, g) ∈ (A ) g f A operazione su A . 1 A fa corrispondere l'applicazione g f ∈ A , è una α (alfa), β (beta), γ (gamma), µ (mi), ν (ni) sono lettere dell'alfabeto greco. 3 2. Tabelle di Cayley Quando A è un insieme finito, è possibile descrivere un'operazione ∗ su A mediante una tabella a doppia en trata, chiamata tabella di Cayley dell'operazione. ESEMPI ∗ a b c ⊕4 0 1 2 3 ⊗4 0 1 2 3 a c b a 0 0 1 2 3 0 0 0 0 0 b c a b 1 1 2 3 0 1 0 1 2 3 c b c a 2 2 3 0 1 2 0 2 0 2 3 3 0 1 2 3 0 3 2 1 (tab.1) (tab.2) (tab.3) La tab.1 rappresenta un'operazione ∗ sull'insieme A = {a, b, c}. Osserviamo che gli elementi di A sono disposti sulla prima riga in alto e, nel medesimo ordine, sulla pri ma colonna a sinistra. Presa una coppia (x, y) ∈ A2, il risultato x∗y si trova all'incrocio della riga inte stata all'elemento x con la colonna intestata all'elemento y. Così, a∗b = b, b∗a = c, c∗a = b, c∗c = a, ecc. Le tab.2 e 3 rappresentano, rispettivamente, le operazioni ⊕ e ⊗ su so le parentesi quadre che designano gli elementi di ( per comodità, abbiamo omes 4 4). La tab.4 rappresenta l'operazione ∩ su ℘(Ω), con Ω = {a, b, c}. ∩ ∅ {a} {b} {c} {a, b} {a, c} {b, c} Ω ∅ ∅ ∅ ∅ ∅ ∅ ∅ ∅ ∅ {a} ∅ {a} ∅ ∅ {a} {a} ∅ {a} {b} ∅ ∅ {b} ∅ {b} ∅ {b} {b} {c} ∅ ∅ ∅ {c} ∅ {c} {c} {c} {a, b} ∅ {a} {b} ∅ {a, b} {a} {a, c} ∅ {a} ∅ {c} {a} {a, c} {c} {a, c} {b, c} ∅ ∅ {b} {c} {b} Ω ∅ {a} {b} {c} {a, b} {a, c} {b, c} Ω {b} {a, b} {c} {b, c} {b, c} (tab.4) EP OPE / 1,2 1 Calcola il valore delle seguenti espressioni fra elementi di (1) 1 ⊕ 3 (2) 3 ⊕ 2 (3) 3 ⊕ 3 (9) (2 ⊕ 3) ⊕ 1 2 (4) 2 ⊕ 1 (10) 2 ⊕ (3 ⊕ 1) (2) 4 ⊕ 3 (3) 1 ⊕ 2 (2) 3 ⊕ (2 ⊗ 4) (7) 2 ⊗ 2 (12) 3 ⊗ (2⊗3). (6) 3 ⊗ 2 (7) 3 ⊗ 3 (10) (3 ⊗ 4) ⊕ (3 ⊗ 2). (3) (3 ⊗ 2) ⊕ (4 ⊗ 5) (8) 3 ⊗ 3 5. (5) 4⊗2 Calcola il valore delle seguenti espressioni fra elementi di (1) 5 ⊗ 5 (6) 2 ⊗ 3 (11) (3 ⊗ 2) ⊗ 3 (4) 2 ⊕ 3 (9) 3 ⊗ (4 ⊕ 2) 3 (5) 1⊗3 Calcola il valore delle seguenti espressioni fra elementi di (1) 2 ⊕ 4 4. 6. (4) (4 ⊕ 4) ⊗ (3 ⊕ 5). (8) 4 ⊗ 3 4 4 Esegui le seguenti composizioni nell'insieme S{1, 2, 3, 4 } (insieme delle sostituzioni su {1, 2 , 3, 4} ). (1) 5 1 2 3 4 1 2 3 4 3 2 1 4 2 3 4 1 (2) 1 2 3 4 1 2 3 4 1 4 2 3 4 3 1 2 , (3) (2) 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 5 4 3 2 1 3 4 1 2 5 2 4 5 1 3 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 5 4 3 2 1 3 4 1 2 5 2 4 5 1 3 , . (2) b ∗ a, (3) c ∗ d, (4) d ∗ c, (5) c ∗ c, (6) b ∗ b, (7) d ∗ a, (8) a ∗ d, (9) b ∗ c. . ∗ a b c d a b c d c a b d b c a d d b d a a d c b Descrivi le tabelle di Cayley delle seguenti operazioni. (1) ⊕ e ⊗ su 2; (2) ⊕ e ⊗ su (3) ⊕ e ⊗ su 3; (5) ∪ e ∆ su ℘(Ω), con Ω = {a, b, c}; 8 1 2 3 4 2 4 1 3 Si noti che le espressioni (1) e (2) sono costituite dalle mede sime sostituzioni, scritte nel medesimo ordine. L'operazione ∗ su A = {a, b, c, d} è definita dalla tabella di Cayley a lato. Determina: (1) a ∗ c, 7 1 2 3 4 3 1 4 2 Esegui le seguenti composizioni nell'insieme S{1, 2, 3, 4, 5 } . (1) 6 , (6) 5; (4) ⊕ e ⊗ su 6; su S{a, b, c}. Descrivi le tabelle di Cayley delle seguenti operazioni. (1) ⋅ su A = { 0, 1, −1 }, dove ⋅ è l'ordinaria moltiplicazione di numeri interi; (2) ∩ su A = (3) { {1}, {1, 2}, {1, 2, 3} }, dove ∩ è l'ordinaria intersezione d'insiemi; su A = {0, 1, 2, 3, 4, 5} definita da x y = 1, se x è divisibile per y ; 0, in caso contrario (4) ∗ su A = {a, b, c} definita da x ∗ y = x; (5) ⊗ su A = {1, 3, 7, 9} ⊆ (6) ⊗ su A = {1, 5, 7, 11} ⊆ (7) 10, dove ⊗ è l'ordinaria moltiplicazione mod. 10; 12, dove ⊗ è l'ordinaria moltiplicazione mod. 12; su A = {1, 2, 3, 4, 5} definita da x y = max(x, y) (cioè x y è il più grande dei numeri x, y quando questi sono diversi è il loro valore comune quando coincidono); (8) ⊥ su A = {1, 2, 3, 4, 6, 12} definita da x ⊥ y = M. C. D.(x, y); (9) T su A = {1, 2 ,4, 8} definita da x T y = m. c. m.(x, y). 9 Spiega perché l'espressione x ∗ y = x y + 2 2 non definisce un'operazione sull'insieme A = {2, 4, 6}. 10 Spiega perché la differenza d'insiemi (−) non definisce un'operazione sull'insieme A = { {1}, {1, 2}, {1, 2, 3} }. 11 Spiega perché la differenza di numeri naturali (−) non definisce un'operazione su . SOLUZIONE DI ALCUNI ESERCIZI 1 (1) 0, (2) 1, … 2 (1) 1, (2) 2, … 3 (1) 1, … 4 (1) 5 (1) e (2) 1 2 3 4 5 2 4 1 3 5 1 2 3 4 2 1 4 3 , (2) 1 2 3 4 3 2 1 4 , (3) . 6 (1) d, (2) a, (3) c, (4) a, (5) d, (6) c, (7) d, (8) a, (9) b. 1 2 3 4 1 2 3 4 . 5 3. Proprietà delle operazioni Sia A un insieme qualsiasi non vuoto e sia ∗ un'operazione (binaria) su A. L'operazione ∗ si dice associativa se: ∀ x, y, z ∈ A (x ∗ y) ∗ z = x ∗ (y ∗ z) L'associatività dell'operazione ∗ consente di scrivere l'espressione (x ∗ y) ∗ z nella forma x∗y∗z, l'espressione [(x ∗ y) ∗ z] ∗ t nella forma x∗y∗z∗t, e così via. Le ordinarie operazioni di addizione (+) e di moltiplicazione (⋅) su (x + y) + z = x + (y + z) n sono associative: (x ⋅ y) ⋅ z = x ⋅ (y ⋅ z). Dall'associatività dell'addizione e della moltiplicazione su (⊕) e la moltiplicazione (⊗) su , , si può dedurre che l'addizione sono, a loro volta, associative. Le operazioni di intersezione ( ∩ ) e di unione ( ∪ ) su ℘(Ω) sono associative. A L'operazione di composizione ( ) sull'insieme A è associativa. Per provarlo, consideriamo le figure 5 e 6. A A (h g) f x A t h f (fig.5) f (fig.6) z g A y A (h g) f : x h z g A Dalla fig. 5 si deduce: t g f h g y A h (g f) x A Dalla fig. 6 si deduce: t h (g f) : x t Le funzioni (h g) f e h (g f) hanno allora lo stesso dominio A, lo stesso codominio A e risulta ((h g) f)(x) = (h (g f))(x) per ogni x ∈ A. ∴ A ∀ f, g, h ∈ A (h g) f = h (g f). E' appena il caso di osservare che la composizione di sostituzioni è un caso particolare di A composizione su A . Quindi l'operazione su S(A) è associativa. Un elemento u ∈ A si dice elemento neutro per l'operazione ∗ , se ∀x∈A In e x ∗ u = u ∗ x = x. , 0 è elemento neutro per l'addizione; 1 è elemento neutro per la moltiplicazione: x+0 = 0+x = x In n, x ⋅ 1 = 1 ⋅ x = x. [0] e [1] sono rispettivamente elementi neutri per l'addizione e la moltiplicazione. Nell'insieme ℘(Ω), l'insieme Ω è elemento neutro per l'intersezione; ∅ è elemento neutro per l'unione. 6 A Nell'insieme A , l'applicazione identica in A, iA, è elemento neutro per l'operazione di com posizione: A ∀f∈A iA f =f iA = f. Quando A è finito e l'operazione ∗ ammette un elemento neutro u, la tabella di Cayley di detta operazione contiene una riga e una colonna i cui elementi compaiono nello stesso ordine con cui sono indicati nelle intestazioni. La riga e la colonna suddette risultano en trambe intestate a u (vedi fig. 2, 3 e 4). Sia u elemento neutro per l'operazione ∗. Un elemento x ∈ A si dice simmetrizzabile, se esiste un x' ∈ A tale che: x ∗ x' = x' ∗ x = u. x' si dice elemento simmetrico di x per l'operazione ∗. In x∈ e tutti gli elementi sono simmetrizzabili per l'addizione; il simmetrico addittivo di o x∈ si indica con −x e prende il nome di opposto di x: x + (−x) = (−x) + x = 0. Ad esempio, se x = 5, è −x = −5; se x = −3, è −x = −(−3) = 3; ecc. In ogni elemento diverso da zero è simmetrizzabile per la moltiplicazione; il simmetrico moltiplicativo di x si indica con x−1 e prende il nome di inverso di x: x ⋅ x−1 = x−1 ⋅ x = 1. Ad esempio, se x = 2, è x−1 = 1 2 ; se x = 3 5 , è x−1 = 5 3 ; se x = 1 4 , è x−1 = 4; ecc. In n tutti gli elementi sono simmetrizzabili per l'addizione e, se n è un numero primo, tutti sono simmetrizzabile per la moltiplicazione. In S(A) tutti gli elementi sono simmetrizzabili per la composizione ( ); il simmetrico di una sostituzione coincide con l'inversa della sostituzione stessa. Ad esempio, con riferimento alle sotituzioni su A = {a, b, c} (esempio 5 a pag.2), risulta: µ= a b c , b c a µ' = µ−1 = a b c . c a b Infatti, come subito si riconosce, è µ' µ = µ µ' = I. Quando l'operazione ∗ è descritta da una tabella di Cayley, due elementi x, x' sono sim metrici solo se all'incrocio della riga intestata a x con la colonna intestata a x' e all'incrocio della riga intestata a x' con la colonna intestata a x, compare u (vedi fig. 2, 3 e 4). L'operazione ∗ si dice commutativa se: ∀ x, y ∈ A x∗y = y∗x Le operazioni di addizione ( + ) e di moltiplicazione ( ⋅ ) su , sono commutative: x ⋅ y = y ⋅ x. x+y = y+x Dalla commutatività dell'addizione e della moltiplicazione su l'addizione (⊕) e la moltiplicazione (⊗) su , n si può dedurre che sono, a loro volta, commutative. 7 Le operazioni di intersezione ( ∩ ) e di unione ( ∪ ) su ℘(Ω) sono commutative. L'operazione A su S(A) o su A , se A è costituito da n > 2 elementi, non è commutativa. La tabella di Cayley di un'operazione commutativa ∗ è simmetrica rispetto alla diagonale principale (così viene chiamata la diagonale che unisce l'angolo in alto a sinistra con l'an golo in basso a destra della tabella). Può accadere che vi siano due elementi x, y ∈ A per cui risulti x ∗ y = y ∗ x senza che ciò valga necessaria mente per ogni x, y ∈ A; tali elementi si dicono permutabili per l'operazione ∗ . Osserviamo che l'elemento neutro di A per l'operazione ∗ , se esiste, è permutabile con tutti gli elementi di A. Un elemento simmetrizzabi le x ∈ A è permutabile con il suo simmetrico x'. Siano ∗ e due operazioni (binarie) entrambe definite su uno stesso insieme A non vuoto. L'operazione ∗ si dice distributiva rispetto a , se: x ∗ (y (y z) = (x ∗ y) (x ∗ z) z) ∗ x = (y ∗ x) (z ∗ x) ∀ x, y, z ∈ A. Diciamo subito che la validità di una delle due uguaglianze assicura la validità dell'altra se ∗ è commutativa. La moltiplicazione ( ⋅ ) è distributiva rispetto all'addizione ( + ) su , , : x ⋅ (y + z) = x⋅y + x⋅z Osserviamo che al secondo membro di quest'ultima uguaglianza abbiamo omesso le parentesi; assumiamo infatti, convenzionalmente, che le moltiplicazioni hanno la precedenza sull'addizione. Dalla distributività della moltiplicazione rispetto all'addizione su della moltiplicazione (⊗) rispetto all'addizione (⊕) su si deduce la distributività n. Sull'insieme ℘(Ω), l'intersezione ( ∩ ) è distributiva rispetto all'unione ( ∪ ) e viceversa: X ∩ (Y ∪ Z) = (X ∩ Y) ∪ (X ∩ Z), X ∪ (Y ∩ Z) = (X ∪ Y) ∩ (X ∪ Z), ∀ X, Y, Z ∈ ℘(Ω). EP OPE / 3 1 Indica le proprietà delle seguenti operazioni: (1) ∗ definita nell'esercizio 6 a pag.4. (2) ∪, ∆, , definite negli esercizi 7(5) e 7(6) a pag.4. (3) ⋅ , …, T, definite negli esercizi 8(1), …, 8(9) a pag.4. ESERCIZIO SVOLTO − 1. Vogliamo stabilire se l'operazione ∗ su definita da: x ∗ y = 2xy, ∀x, y ∈ è associativa o commutativa. Come si vede, l'operazione ∗ viene definita chiamando in causa la moltiplicazione su : calcolare x ∗ y significa moltiplicare fra loro i numeri razionali x, y e raddoppiare il prodotto ottenuto. 8 5 3 Ad esempio, per x = 6 5 e y= , risulta 5 3 6 5 ∗ = 2⋅ 5 3 ⋅ 6 5 = 4. Le proprietà dell'operazione ∗ vengono allora determinate supponendo note le proprietà della moltiplicazione di numeri razionali (vedi paragrafo 3). In altre parole, le proprietà di ∗ si deducono dalle proprietà della moltiplicazione su Ciò premesso, si ha subito: . Proprietà associativa Proprietà commutativa (x ∗ y) ∗ z = (2xy) ∗ z = 2⋅(2xy)⋅z = 4xyz; x ∗ y = 2xy; x ∗ (y ∗ z) = x ∗ (2yz) = 2x⋅(2yz) = 4xyz. y ∗ x = 2yx = 2xy. ∴ ∀ x, y, z ∈ ∴ ∀ x, y ∈ (x ∗ y) ∗ z = x ∗ (y ∗ z). ESERCIZIO SVOLTO − 2. Vogliamo stabilire se l'operazione ∗ su x ∗ y = y ∗ x. definita da: x ∗ y = 2x + 2y, ∀x, y ∈ è associativa o commutativa. L'operazione ∗ è definita ricorrendo all'addizione e alla moltiplicazione su significa addizionare il doppio di x con il doppio di y. Ad esempio, per x = 3 4 e y= 1 2 , risulta 3 4 : calcolare x ∗ y ∗ 1 = 2⋅ 3 + 2⋅ 1 = 2 4 2 5 2 . Deduciamo allora le proprietà di ∗ dalle proprietà dell'addizione e della moltiplicazione su ∴ 2 . Proprietà associativa Proprietà commutativa (x ∗ y) ∗ z = (2x + 2y) ∗ z = 2(2x + 2y) + 2z = 4x + 4y + 2z; x ∗ y = 2x + 2y; x ∗ (y ∗ z) = x ∗ (2y + 2z) = 2x + 2(2y + 2z) = 2x + 4y + 4z. y ∗ x = 2y + 2x = 2x + 2y. ¬∀ x, y, z ∈ ∴ ∀ x, y ∈ (x ∗ y) ∗ z = x ∗ (y ∗ z). x ∗ y = y ∗ x. Determina quali delle seguenti operazioni sono associative o commutative. (1) x ∗ y = y + 1, ∀x, y ∈ . (2) x ∗ y = 2x + y, ∀x, y ∈ . (4) x ∗ y = x⋅y + x, ∀x, y ∈ . (3) x ∗ y = x⋅y + 1, ∀x, y ∈ . (5) x ∗ y = 2xy − 1, ∀x, y ∈ . SOLUZIONE DI ALCUNI ESERCIZI 1 (1) L'operazione ∗ non è associativa. Infatti, è (a ∗ c) ∗ b ≠ a ∗ (c ∗ b). L'operazione non ammette l'elemento neutro e non è commutativa. (2) L'operazione ∪ è associativa e ammette elemento neutro {1, 2, 3}. L'elemento neutro è il solo elemento simmetrizzabile. L'operazione è commutativa. (3) Le nove operazioni descritte sono tutte associative tranne una: la definita in 8(3). Elemento neutro: 8(1) 1; 8(2) {1, 2, 3}; 8(3) non esiste; … ; 8(8) 12; … . Elementi simmetrizzabili: 8(1) 1' = 1, (−1)' = −1; … ; 8(5) 1' = 1, 7' = 3, 3' = 7, 9' = 9; 8(6) ogni elemento è il simmetrico di sé stesso; … . Le operazioni non commutative sono soltanto due… Quali? 2 (1) Non associativa, non commutativa. (2) Non associativa, non commutativa. (3) Non associa tiva, commutativa. (4) Non associativa, non commutativa. (5) Non associativa, commutativa.