Introduzione L’antropologia culturale è una disciplina che a noi ragazze del 4sD appassiona molto. E per questo che abbiamo deciso di partecipare ad una conferenza tenuta dall’antropologo Marcello Massenzio presso le scuderie Aldobrandini che ha come tema l’acqua vista sotto un profilo antropologico e quindi analizzata dal punto di vista simbolico. La conferenza è intitolata “ Giochi d’acqua tra mito e realtà”. Per tutte noi è stata un’esperienza molto coinvolgente e stimolante, inoltre, avendo già affrontato e studiato lo scorso anno i principi fondamentali delle discipline demo-etno-antropologiche siamo riuscite a comprendere e ad approfondire la maggior parte delle problematiche emerse nel corso dell’incontro. Dopo la conferenza, ognuna di noi ha redatto una relazione sui contenuti rielaborando le tematiche emerse nel corso della conferenza e inserendo riflessioni e contenuti personali. Vi auguriamo buona lettura sperando di trasmettervi l’interesse che questa esperienza formativa ha suscitato in noi. Relazione conferenza Il giorno 1/10/13, insieme alla mia classe, ci siamo recate presso “ Le scuderie Aldo brandini di Frascati” dove abbiamo assistito ad un'interessantissima conferenza sul ruolo dell'acqua nelle diverse religioni tenuta dal professore Marcello Massenzio. Il docente ci ha detto che l'acqua nella cultura occidentale, dal punto di vista simbolico, ha molti significati, ovvero: nascita, vita, morte e purificazione. Prendendo in considerazione il famoso quadro di Piero della Francesca “ Il Battesimo di Cristo” il docente iniziò la sua riflessione toccando molteplici punti. L'acqua rappresenta la sorgente di ogni forma di vita poiché mediante il battesimo, permette all'uomo di avere una seconda nascita in seguito al peccato originale da cui è stato generato. L'acqua ha anche il potere di pulire ed eliminare lo sporco e la “trasfigurazione” è il passaggio dallo “ sporco fisico” allo “ sporco dell'anima” ovvero, il male. Il professore ha identificato nell'uomo due piani, quello naturale e quello culturale, e l'uomo è un animale che si realizza durante il percorso di vita. Il docente ci ha parlato anche dell'Odissea, descrivendola come un “ poema dell'acqua”, dove il viaggio di Ulisse è simbolo della conoscenza ed in seguito a questo viaggio il protagonista diventerà sapiente e l'uomo durante la sua esistenza ha una necessità continua, ovvero , sapere. L'acqua ha anche il potere di pulire ed eliminare lo sporco e la “trasfigurazione” è il passaggio dallo “ sporco fisico” allo “ sporco dell'anima” ovvero, il male. L'insegnante ha identificato nell'uomo due piani, quello naturale e quello culturale. Dal punto di vista religioso,come accennato prima, l'acqua per i cristiani è all'origine della creazione eDio si manifesta attraverso essa. Nell'Antico Testamento l'acqua è considerata sia come segno di benedizione ma anche come un elemento che porta a catastrofe e distruzione si pensi per esempio al diluvio universale, una grande inondazione mandata da una o più divinità per distruggere una civiltà come atto punitivo. Questa esperienza mi ha molto colpito ed inoltre è stato interessante ascoltare le parole di un professore di “ storia delle religioni” e sicuramente è stato tutto molto costruttivo poiché inerente al percorso studi che sto compiendo. Baldetti Greta 4sD CONFERENZA: “Giochi d’acqua tra mito e realtà” “Ruolo dell’acqua nelle diverse religioni” Martedì 1 Ottobre alle scuderie di Aldo Brandini, a Frascati, si è svolta una conferenza sul ruolo dell’acqua nelle diversi religioni, dall’antropologo Marcello Massenzio. Il tema della conferenza era l’acqua,( sotto un punto di vista culturale) e i valori che le varie culture hanno trasferito ad essa. Il professore ci ha spiegato che l’acqua, soprattutto nella religione cristiana viene considerata come purificazione dell’anima che lava dal peccato; come l’acqua usata per il battesimo di Gesù. Quando ci si libera dal peccato, grazie all’acqua, avviene una seconda nascita: una nascita culturale senza la quale non si è uomini. Inoltre il professor Massenzio ci ha spiegato la definizione di antropologia e antropologo. L’antropologia è una scienza dell’uomo come soggetto di cultura, cioè che crea cultura e valori. Quando parliamo di cultura un concetto chiave è la dignità, poiché tutte le culture hanno pari considerazione e nessuna deve essere considerata superiore ad un’altra. L’antropologo si occupa dell’uomo non solo della cultura occidentale ma anche di quella orientale. Ogni cultura ha una propria simbologia dell’acqua che può avere elementi ambivalenti perché può essere sia uno strumento di nascita ma anche uno strumento di morte. Tutti gli individui sono uniti dai valori della propria cultura e questo viene chiamato “coesione sociale”. L’uomo ha in sé due piani: uno culturale e uno naturale, in cui l’uomo viene visto come un animale, ma solo in un sistema politico si realizzerà come uomo. Questa grandezza dell’uomo prima di Cristo venne scoperta da Aristotele. È stata una bella esperienza perché anche se molte cose già le avevo studiate a scuola è stato molto bello sentirle e approfondirle con un professore che è stato molto bravo, anche perché è riuscito a cogliere l’attenzione non solo di noi più grandi che studiamo antropologia ma anche dei bambini che frequentano la scuola elementare. Chiara Cerqua RELAZIONE DI SCIENZE UMANE SULLA CONFERENZA: GIOCHI D’ACQUA. TRA MITO E REALTA’: RUOLO DELL’ACQUA NELLE RELIGIONI. A CURA DEL PROF. MARCELLO MASSENZIO Il 1 ottobre presso le Scuderie Aldobrandini di Frascati, il prof. Marcello Massenzio, docente di storia delle religioni nella Facoltà di lettere e filosofia di Tor Vergata, ha tenuto una conferenza riguardo il ruolo dell’acqua nelle diverse religioni. Il linguaggio usato è apparso immediatamente chiaro, infatti il prof. ha iniziato a parlare tramite un’immagine, che raffigurava il battesimo di Cristo. A partire da questo quadro Rinascimentale di Piero della Francesca abbiamo compreso il ruolo dell’acqua in quel contesto ed in quella specifica religione: purificazione e seconda nascita. Ma per determinare ciò, il prof. ha dovuto fare un passo indietro, spiegando come e perché vi siano dei simboli e che funzione essi abbiano. Il concetto di “simbolo” è espresso molto bene dalla scienza che si occupa di studiare l’uomo in quanto elaboratore di cultura: l’antropologia, definita dal prof. come “scienza della tolleranza” poiché mette tutte le culture su di uno stesso piano, senza fare distinzioni etico-morali, senza dare giudizi o decretare quale sia la cultura più importante. Il simbolo è il prodotto del nostro pensiero su di un certo oggetto e volgiamo che ciò sia trasmesso ai posteri, producendo in questo modo cultura, e , in questo caso, quello che succede all’attribuzione simbolica dell’acqua è una “trasfigurazione simbolica”, cioè un legame tra la coppia dicotomica “natura-cultura”; perciò: in natura l’acqua purifica, pulisce lo sporco, nella cultura l’acqua purifica, pulisce non la macchia di caffè sul bucato, ma lo sporco, il peccato nella nostra anima. Il bisogno di associare simboli e valori ad oggetti o avvenimenti, è un bisogno tipico dell’uomo in quanto tale, e ciò in particolare lo differisce dall’animale. Il prof. ha spesso citato a riguardo di questa necessità umana di cercare valori, una celebre frase pronunciata nei Vangeli da Gesù a Satana nel deserto: “Non di solo pane vivrà l’uomo”. Il pane in questo caso è preso come simbolo della cultura materiale, dove tutto è mio, dove io uccido per possedere, l’altro è nemico perché ha ciò che è mio: è un “homo ominis lupus”, come direbbe Hobbes; invece no, Cristo dicendo questo ci invita a non basare la nostra vita sulla ricerca dell’avere, ma sulla ricerca dei valori, primo fra tutti quello dell’amore, per fare in modo che gli uomini fondino le proprie relazioni sul patto sociale e che riconoscano di essere tutti fratelli. L’acqua nel caso del battesimo, è il passaggio dall’uomo-animale all’uomo-culturale, oppure uomoangelico, pronto ad entrare nel Paradiso dopo la morte; l’uomo diventa così uomo vero, senza il battesimo rimarrebbe animale. L’acqua può avere un’ambivalenza simbolica nel significare vita o morte: è simbolo di vita quando è accostata al battesimo, alla pioggia che rende fertili i campi, all’acqua che beviamo, all’acqua prima fonte di vita sia come “brodo primordiale” sia come ambiente che accoglie il neonato prima di nascere, ecc.; è simbolo di morte quando si pensa che essa non ha forma, è indefinita, è caotica, ha la capacità di devastare un paese se pensato come fiume in piena, oppure di far smettere di respirare un uomo, è utilizzata per benedire la bara prima dell’ultimo saluto, ecc. Dell’importanza dell’acqua nelle religioni ha fatto riferimento solo a i significati simbolici attribuiti dal cristianesimo perché, a mio parere, il valore di purificare è un po’ presente in tutte le religioni (per esempio nella religione induista i fedeli si immergono nel fiume Gange per purificarsi una volta l’anno) ed anche perché sarebbe stato solo un elenco di religioni e rispettivi simboli, dilungando troppo la conferenza e rendendola troppo schematica. Fuori dal contesto religioso il prof. ha svolto una citazione letteraria riguardo l’Odissea di Omero. L’Odissea narra il viaggio per mare di Ulisse, eroe della conoscenza, al fine di tornare nella sua terra di cui è il re, Itaca. L’acqua, nella su forma estesa di mare, è vista come il collegamento delle culture, come il tramite della conoscenza, il mare mette in rapporto gli uomini tra loro ed è questo il fine del viaggio, non il semplice ritorno ad Itaca, ma conoscere tutto ciò che c’è, ancora tramite l’acqua l’uomo diventa uomo, super lo stato di natura, “non vive di solo pane”. In conclusione al suo piacevole intervento, il prof. ci ha fatto notare come le semplici fontane con l’acqua che zampilla simboleggino la vita che si rinnova, che non finisce mai. Noemi Chicca Conferenza sull'acqua Il giorno 1 Ottobre 2013,la mia classe ed io siamo andati alle scuderie Aldobrandini a Frascati per assistere una conferenza sull'acqua. La conferenza è stata trattata dal professore Marcello Massenzio. Il professore ha cominciato la conferenza spiegandoci che cosa era l'antropologia che cosa è cosa studia. Dopo ha cominciato a parlare dell'acqua nelle religioni soprattutto nel Cristianesimo, facendoci vedere il quadro del Battesimo di Cristo di Piero della Francesca ,che rappresenta il giorno del Battesimo di Cristo e lo strumento per Battezzare è l'acqua. L'acqua è vista come il male e il bene. Il bene perché e per la purificazione dell'anima. Il male è visto come la morte cioè la catastrofe. L'acqua ha un valore simbolico, cioè quello per farci vivere e stare bene. Il professore, ha fatto un esempio che l'acqua ha il valore simbolico come la divina commedia di Dante. -Martina Cinti- Conferenza Antropologia. Il giorno 1-10-13, io e la mia classe, ci siamo recati presso le Scuderie Aldobrandini,Frascati, per partecipare ad una conferenza di antropologia guidata dal professore Marcello Massenzio. Il prof. ha introdotto il suo discorso spiegandoci come l’acqua,oltre ad essere elemento naturale e donatore di vita, assume diversi significati simbolici nella letteratura,nell’arte, nella religione ed in altre discipline. Il prof. Massenzio ci ha mostrato un quadro di Piero della Francesca raffigurante il battesimo di Cristo,in cui l’acqua, in ambito religioso, simboleggia la purificazione che ci libera dal peccato originale. In ambito letterario,egli ci ha preso come esempio i modelli antichi. Come l’ Odissea, in cui Omero narra di un viaggio per mare intrapreso da Ulisse. Allegoricamente il mare simboleggia la quantità infinita di conoscenza che l’uomo può apprendere. Tra i grandi autori, il prof. Massenzio cita anche quello di Dante, facendo riferimento alla Divina Commedia, precisamente al primo canto del purgatorio. In questo canto Dante ci spiega come lui stesso insieme a Virgilio, per continuare ad intraprendere il percorso verso il purgatorio, si lavano nel fiume Lete, in cui si disfano di tutta la fuligine sul viso acquisita nell’Inferno. Lavandosi i due protagonisti di questo grande viaggio si purificano dall’ oblio dei peccati. Le fontane in arte , invece indicano la rinascita dell’uomo, la sua evoluzione poiché vi è il continuo zampillio di essa. L’acqua perciò, a mio avviso oltre ad essere un elemento naturale fondamentale per gli esseri viventi e’ un elemento di estrema importanza allegorica, fornendoci informazioni in vari ambiti. Questa conferenza perciò l’ho trovata molto interessante poiché c’è stato un approfondimento di concetti sull’acqua che prima avevo analizzato solo in modo superficiale. D’Arpino Vanessa. Recensione della conferenza “ACCADUEO : l’acqua nelle diverse religioni” Il primo ottobre abbiamo assistito alle Scuderie Aldobrandini di Frascati con la nostra professoressa di Scienze Umane per assistere alla conferenza “ACCADUEO: l’acqua nelle diverse religioni” tenuta dal professore universitario Marcello Massenzio antropologo culturale e storico delle religioni. In questa conferenza ci siamo trovati a proprio agio fin dall’inizio quando il professore ha incominciato parlando del concetto di antropologia introducendola come discorso scientifico sull’uomo che è animale culturale e che elabora la propria cultura modificando in maniera sostanziale le condizioni naturali, concetto già elaborato, e quel giorno approfondito con grande gioia, l’anno passato con la nostra professoressa. Lo storico ha continuato introducendo l’argomento principale, l’acqua, sotto il profilo di “purificazione” nella religione cristiana, mostrandoci il dipinto del “Battesimo di Cristo” di Piero della Francesca, e di come l’acqua sia simbolo di nascita e di morte. In seguito mi ha stupito il modo in cui l’antropologo ha fatto un’analisi sull’acqua non solo sotto il profilo antropologico – sociale e religioso ma anche sotto quello simbolico, architettonico, e letterario nominando le opere più famose di Dante e Omero, in cui paragona il viaggio dei protagonisti a quello dell’acqua. E infine trattando di un altro argomento già da noi affrontato, con l’acqua nel significato filosofico, dove , egli ci ha illustrato Eraclito che con il tema del divenire, definì l’acqua “Panta rhei” tutto scorre, tutto passa. Giulia De Monaco Relazione Conferenza Giochi d’acqua tra mito e realtà, conferenza sul ruolo nelle diverse religioni, tenuta dal professore Marcello Massenzio. La classe 4SD il giorno 1 Ottobre duemilatredici ci siamo recati alla Conferenza tenuta dal professore Marcello Massenzio presso le Scuderie Aldobrandini. Il tema principale della Conferenza è l’acqua un elemento importante per noi esseri viventi, esponeva i suoi concetti descrivendo le varie credenze che ha l’acqua; ad esempio sullo sfondo si poteva notare un’ opera di Piero della Francesca che mostra il battesimo di Cristo e da lì si poteva capire che l’acqua ha un significato di purificazione, che permette a noi comuni mortali di liberare lo spirito dal peccato. Successivamente durante la Conferenza l’antropologo ci spiega la definizione di antropologia, che in generale ci aiuta a capire come si comporta l’uomo, ma anche specificando che i simboli sono fondamentali per noi e che viene espresso tutto attraverso delle azioni che rimangono .Tornando al discorso dell’acqua, essa ci dà la vita, ci purifica; il professore, mette in risalto anche l’aspetto della definizione natura/ cultura, dove si può capire che la natura ci genera invece la cultura dopo che si è purificai si riceve quasi una seconda nascita. Dopo finita la conferenza, Massenzio ha infine chiesto a noi studenti di porgere delle domande oppure dei quesiti . Quindi in ultima analisi si può dire che l’acqua è il principio fondamentale della vita, ed è presente nelle varie credenze dei popoli. Francesca Dondi Relazione conferenza Martedì 1 Ottobre 2013 ho avuto l’opportunità di assistere alla conferenza intitolata “ Giochi d’acqua tra mito e realtà” tenuta nei pressi delle Scuderie di Aldobrandini a Frascati che trattava dell’acqua nelle diverse religioni, tenuta dal professor Marcello Massenzio. Egli ha intrapreso il discorso con una definizione di “antropologia culturale”, intesa come scienza che studia l’uomo e il suo processo di sviluppo culturale e ha affermato che essendo presenti differenti culture nel mondo, differenti sono anche i significati che un individuo attribuisce ai diversi soggetti in base alla sua esperienza. Differente quindi è il ruolo dell’acqua, definito dal professore in ambito religioso, letterario e culturale. Il Cristianesimo ha attribuito all’acqua il significato di purificazione. Essa, infatti, elimina le impurità presenti nell’anima. Ciò che ci ha dimostrato questa affermazione è stato il ritratto del “Battesimo di Gesù” di Piero della Francesca presente nell’aula della conferenza. Il professore ha parlato anche dell’importanza del simbolo, presente nella vita quotidiana e In ambito letterario si è citata l’Odissea e la Divina Commedia di Dante. Questa conferenza mi è servita per confermare le mie conoscenze sull’antropologia e conoscere quello che è il significato nella vita quotidiana di un elemento come l’acqua, presente nella vita di un individuo, dalla nascita sino alla morte. Ferranti Annalisa Relazione convegno “ACCADUEO” Frascati scuderie Aldobrandini - tenuto dal professor Marcello Massenzio L’antropologia è una delle materie umanistiche che più mi appassiona ed è per questo che sono stata molto affascinata dalle parole del professor Massenzio che ad un convegno svoltosi martedì primo Ottobre ha parlato del ruolo dell’ acqua visto dal punto di vista antropologico. Mi aspettavo in realtà che andasse a prendere in considerazione di più il significato simbolico dell’acqua nelle diverse religioni, invece il professore ha parlato principalmente del cattolicesimo. È stato comunque molto suggestivo come incontro in quanto studiando le materie umanistiche abbiamo potuto mettere in “pratica” alcune delle nostre conoscenze e questo ci ha sicuramente aiutato a comprendere meglio ciò che il professore voleva condividere con noi. La cosa che più mi ha colpito è stato come lui essendo un uomo di grande cultura riusciva a fare collegamenti apparentemente improbabili spaziando in ogni ambito: l’acqua vista nel globale. Inoltre lui in prima persona era entusiasta e affascinato da quello che diceva riuscendo così a trasmettercelo con maggiore efficacia. Ha fatto collegamenti con la letteratura italiana andando a sottolineare quanto Omero e Dante, due dei più grandi autori vissuti in epoche diverse, abbiamo fatto dell’acqua tematica fondamentale dei loro scritti; l’Odissea è un poema d’acqua in quanto si svolge in mare e tratta delle numerose peregrinazioni di Ulisse prima di ritornare in patria. La Commedia di Dante ha grande valore simbolico, è un viaggio-strumento di purificazione. La purificazione per eccellenza è quella dal peccato attraverso il battesimo . L’acqua può avere diversi valori, dal battesimo alla morte, quindi da significato gioioso a significato drammatico. In ogni cultura il sistema di valori cambia, in quanto l’acqua viene vista in maniera diversa e all’interno della cultura stessa viene intesa ed “utilizzata” per diversi scopi: questo sta a dimostrare quante sfumature di interpretazione dell’acqua possiamo avere. Secondo l’antropologo ogni cultura è importante e va rispettata in quanto non esiste una sola cultura ed è all’interno di essa che troviamo l’uomo situato in una società con una ricca rete di valori. Personalmente ritengo che questi incontri ti aprano la mente, e ti facciano pensare a cose a cui non avevi mai pensato. Questo “effetto” lo fanno studi umanistici che ti permettono di vedere la realtà in modo diverso dagli altri, questo può sembrare strano, ma non lo è per quelli che come me hanno deciso di intraprendere questo tipo di studi. Si impara ad amarli solo grazie ad esperienze pratiche tipo quella che la mia classe ha avuto la fortuna di fare Fioretti Giulia 4°sD RELAZIONE CONFERENZA SULL’ACQUA: “ACCADUEO” Il giorno 1 Ottobre abbiamo assistito alla conferenza tenuta presso le scuderie Aldobrandini di Frascati, dall'antropologo e storico delle religioni Marcello Massenzio. Il tema della conferenza era: il valore dell’acqua nelle varie discipline. L'antropologo ha aperto il dibattito parlando del significato della parola ANTROPOLOGIA, descrivendola come nesso tra natura e cultura, in seguito ci ha illustrato l'influenza dell'acqua nella religione cristiana mostrandoci il quadro del battesimo di Cristo di Piero della Francesca nel quale l'acqua è vista sotto una luce positiva in quanto simbolo di vita, in contrapposizione con l'immagine astratta del diluvio universale che rappresenta simbolicamente la morte, dove invece l'acqua è vista come negativa. Il professore ha poi riassunto il termine di cultura ricollegandolo alla parola: FRATERNITA' e riportandoci ai valori basilari del periodo della rivoluzione francese: LIBERTE', EGALITE' e FRATERNITE'. Il modo di vedere l'acqua e il suo valore va però contestualizzato a seconda della cultura di riferimento. Inoltre ci ha spiegato come l'acqua assume un ruolo importante anche per quanto rigurda la filosofia, per esempio Eraclito sosteneva che tutto fosse in continuo scorrere e divenire, l'architettura, rifacendosi alla costruzione delle fontane che sono spesso il centro delle città, e la letteratura ricollegandosi al viaggio di Ulisse descritto da Omero e quello di Dante all'interno dei tre regni ( inferno, purgatorio e paradiso), visto come percorso di crescita, percorso paragonabile a quello dell'acqua. L'assistere a questa conferenza mi ha permesso di scoprire come dietro un "oggetto" per me considerato importante da un punto di vista prettamente vitale e materiale, si racchiuda un mondo di valori che abbraccia numerose discipline. Miriam Greco H2O: giochi d'acqua tra mito e realtà Il 1° ottobre 2013 con la mia classe, ho avuto la fortuna di partecipare ad una conferenza tenuta dall'antropologo Marcello Massenzio alle scuderie Aldobrandini di Frascati. La conferenza era intitolata “H2O: giochi d'acqua tra mito e realtà”. Come si può notare dal titolo l'acqua è stato il tema protagonista della conferenza, analizzato però dal punto di vista antropologico. Per introdurre l'argomento il professor Massenzio ci ha esposto i principi fondamentali dell'antropologia, in particolare la dicotomia tra cultura e natura. Infatti l'uomo può essere definito come animale sociale poiché capace di elaborare e trasmettere cultura. In particolare si è soffermato sull'importanza della simbologia nella vita umana e nelle credenze sociali. I simboli infatti sono parte integrante della nostra vita e ci sono stati tramandati anche da generazioni di epoche lontane. Uno di questi è appunto l'acqua. L'acqua nella simbologia è un elemento molto importante poiché simbolo di vita ma anche di morte. Si può comprendere l'importanza di questo elemento per esempio nel dipinto di Piero della Francesca “il Battesimo di Cristo”; in questo quadro l'acqua è fonte di rinascita e di purificazione. Il valore più comune che viene attribuito all'acqua è appunto, quello di elemento purificatore sia per il corpo che per l'anima. Si può notare l'importanza che ha l'acqua nella cultura occidentale, ad esempio, dalle fontane, elemento architettonico molto presente in Italia. La fontana con l'acqua che sgorga rappresenta il ciclo della vita, quindi la nascita,la morte e la rinascita. Si pensi anche all'Odissea di Omero: il viaggio in mare di Ulisse rappresenta il viaggio dell'uomo verso la conoscenza che poiché è infinita viene paragonata al mare. Citando un altro poeta, anche Dante Alighieri nella sua commedia utilizza una fitta simbologia. Non solo la cultura occidentale però utilizza la simbologia e in particolare l'acqua come simbolo per eccellenza. Concludendo è stata un'esperienza molto interessante e coinvolgente che ripeterei volentieri. Miriam Kolailatte RELAZIONE DELLA CONFERENZA “IL RUOLO DELL’ACQUA NELLE DIVERSE RELIGIONI” TENUTA DAL PROFESSORE MARCELLO MASSENZIO Il giorno primo ottobre 2013 la mia classe ed io abbiamo assistito ad una conferenza riguardante il ruolo dell’acqua nelle diverse religioni. L’antropologo culturale e professore di storia delle religioni, Marcello Massenzio ha cominciato a parlare partendo proprio dalla figura proiettata dietro di sé: il quadro del pittore Piero Della Francesca “battesimo di Gesù”, spiegando, appunto, quanto l’acqua era, ed è, importante nella religione cristiana e del ruolo di purificazione che assume durante il processo battesimale. Egli ha proseguito delineandoci una definizione di antropologia, ovvero un discorso scientifico sull’uomo, soffermandosi soprattutto sulla differenza tra natura e cultura. La prima è intesa come luoghi e ambienti che circondano l’uomo ,mentre, la seconda come trasfigurazione dei modelli e dei valori. La trasfigurazione, secondo il professore, può essere spiegata con un semplice esempio: come l’acqua toglie le macchie da un indumento, così essa dal punto di vista morale annulla i peccati dell’uomo, assumendo così una funzione catartica. L’acqua possiede una duplice valenza: da un lato con la sua fluidità costituisce la vita, dall’ altro, con la sua forza e violenza, reca distruzione e morte. Un argomento trattato molto efficacemente e che mi ha colpito molto è stato il simbolismo antropologico, facendo riferimento alla Divina Commedia come opera enciclopedica e intrisa di simboli e allegorie. Dante rappresenta l’umanità priva di valori, mentre la selva oscura dove egli si perde simboleggia la vita ridotta alla semplice dimensione materiale e fisica. Questa esperienza è stata molto formativa in quanto ha ampliato le miei conoscenze e competenze. Il professor Massenzio è stato molto chiaro nella sua esposizione, definendo efficacemente tutti i concetti. Vittoria Marsili Relazione conferenza “Accadueo. Giochi d’acqua tra mito e realtà”. Il giorno 1 ottobre ho partecipato ad una conferenza tenuta dal professor Marcello Massenzio, alle scuderie Aldo Brandini. Il professore ha introdotto il tema dell’acqua partendo dall’ambito religioso, poiché alle sue spalle era proiettato il famoso dipinto “Il battesimo di Cristo” di Piero della Francesca. Il battesimo nella cultura occidentale viene visto come una seconda nascita, poiché si entra a far parte di una comunità che condivide dei valori comuni. L’acqua svolge la funzione di purificazione dei peccati, attraverso di essa muore l’uomo “vecchio” e nasce l’uomo “nuovo”. Simbolicamente l’acqua è l’elemento principale che rappresenta la nascita, e questo significato è comune a tutte le religioni. La degenerazione di questo valore conduce al suo contrario, ovvero l’acqua come segno di morte, ma che riconduce alla vita attraverso un processo circolare. Il professore ha fatto un’ introduzione alla scienza dell’antropologia, definendola come la scienza che si occupa dell’uomo in quanto produttore di cultura. E’ un errore che commettono molte persone quello di pensare che la natura e la cultura siano la stessa cosa, o comunque molto simili. La natura dell’uomo indica l’essere che soddisfa i propri bisogni, mentre la cultura è l’insieme delle consuetudini e abitudini regolate da un patto sociale. Il patto sociale è un compromesso raggiunto attraverso delle regole a cui si “sottopongono” uno o piu’ gruppi di persone associate tra loro. La conferenza si è conclusa con la risposta da parte del professore alle domande, che gli sono state rivolte da coloro che hanno assistito come “spettatori”. E’ stata un’ esperienza davvero interessante poiché anche se non avevamo una preparazione specifica sull’argomento, grazie allo studio dell’antropologia siamo stati in grado di percepire tutte le “sfumature” dei discorsi affrontati. Micillo CONFERENZA “GIOCHI D’ACQUA TRA MITO E REALTA’” Il giorno 01 Ottobre 2013 presso le Scuderia Aldobrandini di Frascati si è tenuta una conferenza antropologica sul valore dell’acqua nella religione cristiana. L’incontro è stato portato avanti dall’ antropologo culturale Marcello Massenzio, che dopo essersi presentato ci ha fatto sentire subito a nostro agio. Il suo discorso è iniziato prendendo spunto dal quadro di Piero della Francesca “Battesimo di Cristo”. Quindi dal titolo del dipinto possiamo già intuire che un valore dell’acqua è quello di purificazione, ma anche di rinascita; prima di approfondire questo aspetto va sottolineata la differenza tra natura e cultura, dove vi è una vi è l’altra, sono strettamente correlate tra loro e una non può stare senza l’altra; inoltre la cultura è ciò che rende unico l’uomo in quanto vivente e lo differenziano da un animale. L’uomo è artefice di cultura, ciò vuol dire che va oltre la sopravvivenza, ovvero cerca l’etica, insieme di valori, simboli (rispetto,patto, tolleranza, amore!) che servono a rendere uniti gli individui tra loro e che non tramontano mai, si imprimono nella nostra memoria e vanno avanti di generazione in generazione. Quindi tutti questi aspetti sono quelli studiati dall’Antropologia che può essere definita come “Scienza della Tolleranza”, in quanto tutte le civiltà sono sullo stesso piano, non ve ne è una più importante dell’altra proprio perché in tutte c’è la CULTURA. Ritornando ai valori che le culture trasferiscono nell’acqua riandiamo a sottolineare il significato di purificazione distinguendolo nella natura (significato concreto) e nella cultura (significato astratto): nel primo caso è appurato che l’acqua si utilizza per togliere una macchia, lo sporco, quindi pulisce; nel secondo caso l’acqua toglie il peccato, pulisce la nostra anima, ma la pulisce da cosa? Dal peccato originale. Quindi questa purificazione porta ad una seconda nascita, una nascita culturale che rende l’uomo superiore a qualunque altro essere vivente; ritorna ancora la dicotomia tra natura e cultura. Inoltre questa nascita culturale fa si che ci sia una vita nell’aldilà, per i cristiani è il Paradiso e se ciò non avviene accade che si continua a “vivere” nel Limbo, un posto dove non vi è né vita, né morte. Colui che possiamo definire promotore di questa nascita è proprio Gesù Cristo che si fa uomo e si fa purificare seppure lui sia figlio di Dio, questo per portare all’umanità quei valori e simboli che non tramontano mai, si fa modello. Un grande personaggio della letteratura che parlò per simboli e che rappresentò allegoricamente una rinascita fu Dante Alighieri nel suo capolavoro la “Commedia”. Fin’ora si è parlato di acqua come simbolo di vita, ma lo è anche di morte se pensiamo a quando si è benedetti con l’acqua mentre il nostro corpo giace nella tomba. Se vogliamo vederla da un punto di vista ancora più negativo si può pensare anche al ruolo dell’acqua nel Giudizio Universale. L’acqua inonda tutta la terra, spazza via ogni cosa, non si trova più nulla al suo posto. Ciò avviene perché l’acqua è informe e non avere una forma porta al disordine, quindi al caos. Altre chiavi di lettura dell’acqua non ci sono solo nella religione, ma anche nei libri e nell’architettura. Pensiamo al poema epico di Omero, l’Odissea: l’acqua porta alla conoscenza, perché Ulisse (simbolo dell’uomo) non rimane chiuso in sé stesso, non è una cosa naturale, ha bisogno di incontri e gli incontri portano alla saggezza, ma questi avvengono nel mare. Qui però oltre alla conoscenza vi sono anche i mostri, gli ostacoli della vita che possiamo interpretare come mostri che sono in noi, quindi l’odio, la cattiveria, tutti valori negativi che invece di unire separano gli individui. Come accennato, l’acqua è fondamentale anche nell’ architettura, ad esempio uno dei simboli della città di Firenze è il battistero di Giotto, sua opera fondamentale. Ma non solo, le fontane solo elementi architettonici che piacciono a tutti e arricchiscono le città. Nelle fontane zampilla l’acqua, ma un’ acqua sempre in movimento, che diviene, si modifica e noi siamo un po’ come questa, nella vita non rimaniamo fermi, ma continuiamo sempre a modificarci, cambiamo. E come noi anche tutto ciò che ci circonda: tutto diviene, niente si ferma. A mio avviso questa conferenza è stata molto istruttiva, piena di significato, mi ha arricchito molto, mentre ascoltavo con più attenzione possibile le parole dell’antropologo, ho sentito dentro di me che il seme lanciato dal professore è entrato e sta mettendo radici. Spero di continuare ad approfondire questo campo in un futuro. Flavia Mondavio RELAZIONE SULLA CONFERENZA DELL’ACQUA: “ACCADUEO” Il giorno 1 ottobre ci siamo recati a Frascati, alle Scuderie Aldobrandini, per assistere alla conferenza dell’antropologo culturale e storico delle religioni, Marcello Massenzio. L’argomento principale dell’incontro era l’acqua, soffermandosi in particolare del suo valore nella religione cristiana. Infatti, ha subito fatto vedere il dipinto del battesimo di Cristo di Piero della Francesca dove l’acqua assume un valore positivo , in quanto simbolo di purificazione, in contrasto con l’accezione negativa dell’acqua espressa nel diluvio universale, simbolo di morte. Pertanto l’acqua assume il significato di rinascita e di morte. Il professore ci ha dato una definizione dell’ antropologia soffermandosi sul concetto di natura e cultura. L’acqua è vista in vari profili: nell’architettura, si rifà allo scorrere dell’acqua nelle fontane che rappresentano il rinnovamento di vita; per quanto riguarda la letteratura ha preso come esempio il viaggio compiuto da Ulisse descritto da Omero e quello di Dante, descritto nella Divina Commedia, paragonando il loro percorso a quello dell’acqua. Rifacendosi alla domanda di uno dei presenti, l’antropologo ci ha spiegato come il concetto dell’acqua compare anche nella filosofia, parlando di Eraclito, il quale sosteneva che tutto è in continuo movimento (panta rei). Poi ci ha parlato della cultura, ricollegandosi ai tre valori che si sono sviluppati durante la rivoluzione francese: libertè, egalitè e fraternitè. Questa conferenza è stata molto interessante, perché l’antropologo ha ripreso dei concetti già affrontati in classe, rendendoci in questo modo più partecipi. Martina Nicosanti 4sD L’ importanza dell’acqua nelle religioni La giornata del primo ottobre duemilatredici, il museo di Frascati, le scuderie Aldo brandini ha ospitato la conferenza dello storico delle religioni Marcello Massenzio su l’importanza dell’acqua nelle religioni. Massenzio, ex insegnante universitario di Parigi, ha tenuto un’interessante discorso antropologico che , per i nostri studi effettuati è stata un’esperienza formativa che ha aperto nuovi spicchi di riflessioni su conoscenze già presenti e ha fornito anche nuove acquisizioni. Un’immagine proiettata alle spalle del professore mostrava, prima ancora che egli iniziasse il proprio discorso, il simbolo profondo dell’acqua nella religione cristiana. L’immagine era un opera di Piero della Francesca, un importante pittore medioevale italiano, nato nel 1412. L'opera, era un dipinto raffigurante il battesimo di Gesù Cristo. Proprio da questa immagine ci si rende conto della grandezza dell'acqua per le religioni, del suo significato, arrivato ad essere trasfigurato in un qualcosa di sacro. I significati simbolici dell'acqua sono molteplici e presenti in più aspetti ma le trasfigurazioni principali sono quelle effettuate dalle religioni. In particolare attraverso studi antropologici si è potuta esaminare questa grande importanza nelle religioni, di cui quella cristiana è una delle più ricche di significati. Difatti, l'antropologia, si è concentrata nei propri studi anche sul peso dei simboli e dei valori che si sono sviluppati dalla natura. Poiché, tutto ciò che è simbolo è cultura. E attraverso questi studi ci si è resi conto della grande trasformazione dell'acqua dalla natura alla cultura. Ma non solo nella religione essa viene vista sotto punti di vista simbolici ma anche nella filosofia e nelle opere letterarie. Un esempio letterario ispirato dai principi religiosi è quello della "Divina Commedia" di Dante Alighieri, nella quale attraverso l'acqua del fiume Lete, si può giungere alla purificazione. Sempre nella stessa religione l'acqua è sia rappresentata come portatrice di morte (come nel Giudizio Universale) e sia portatrice di vita. Questa rappresentazione dimostra come ci sia un'effettiva trasfigurazione dell'acqua, che in natura viene vista come portatrice di catastrofe (tsunami, tempeste, ecc...) sia come salvatrice per la sua stessa natura, essendo indispensabile per la sopravvivenza. Valeria Pinna L’ importanza dell’acqua nelle religioni La giornata del primo ottobre duemilatredici, il museo di Frascati, le scuderie Aldo brandini ha ospitato la conferenza dello storico delle religioni Marcello Massenzio su l’importanza dell’acqua nelle religioni. Massenzio, ex insegnante universitario di Parigi, ha tenuto un’interessante discorso antropologico che , per i nostri studi effettuati è stata un’esperienza formativa che ha aperto nuovi spicchi di riflessioni su conoscenze già presenti e ha fornito anche nuove acquisizioni. Un’immagine proiettata alle spalle del professore mostrava, prima ancora che egli iniziasse il proprio discorso, il simbolo profondo dell’acqua nella religione cristiana. L’immagine era un opera di Piero della Francesca, un importante pittore medioevale italiano, nato nel 1412. L'opera, era un dipinto raffigurante il battesimo di Gesù Cristo. Proprio da questa immagine ci si rende conto della grandezza dell'acqua per le religioni, del suo significato, arrivato ad essere trasfigurato in un qualcosa di sacro. I significati simbolici dell'acqua sono molteplici e presenti in più aspetti ma le trasfigurazioni principali sono quelle effettuate dalle religioni. In particolare attraverso studi antropologici si è potuta esaminare questa grande importanza nelle religioni, di cui quella cristiana è una delle più ricche di significati. Difatti, l'antropologia, si è concentrata nei propri studi anche sul peso dei simboli e dei valori che si sono sviluppati dalla natura. Poiché, tutto ciò che è simbolo è cultura. E attraverso questi studi ci si è resi conto della grande trasformazione dell'acqua dalla natura alla cultura. Ma non solo nella religione essa viene vista sotto punti di vista simbolici ma anche nella filosofia e nelle opere letterarie. Un esempio letterario ispirato dai principi religiosi è quello della "Divina Commedia" di Dante Alighieri, nella quale attraverso l'acqua del fiume Lete, si può giungere alla purificazione. Sempre nella stessa religione l'acqua è sia rappresentata come portatrice di morte (come nel Giudizio Universale) e sia portatrice di vita. Questa rappresentazione dimostra come ci sia un'effettiva trasfigurazione dell'acqua, che in natura viene vista come portatrice di catastrofe (tsunami, tempeste, ecc...) sia come salvatrice per la sua stessa natura, essendo indispensabile per la sopravvivenza. Valeria Pinna Conferenza “Giochi d’acqua tra mito e realtà” Martedì 2 Ottobre abbiamo assistito ad una conferenza tenuta dal professore universitario e antropologo culturale Marcello Massenzio sul ruolo dell’acqua dal punto di vista delle diverse culture e il valore che queste hanno dato all’acqua. Ci ha parlato dei fondamenti dell’antropologia, cioè la scienza dell’uomo come oggetto di cultura, non studia l’uomo occidentale ma l’uomo in generale, ogni cultura ha un sistema di valori. Quindi quando parliamo di cultura non possiamo pensare solo alla nostra e credere che sia l’unica ma bisogna avere un concetto chiave ovvero che tutte le culture hanno pari dignità. In ogni cultura inoltre vi è una coesione sociale cioè l’unione della società dovuta al fatto che si hanno gli stessi valori e le stesse credenze. Si vede l’uomo in due piani quello della natura, dove è un animale in grado però di realizzare un sistema politico, e quello culturale. Ogni cultura ha una simbologia diversa dell’acqua. Il professore ci ha fatto l’esempio parlando dell’acqua come simbolo del poeta Dante Alighieri che nella Divina Commedia racconta più volte l’importanza della purificazione delle anime e il tentativo di queste ultime di purificarsi. Nella religione cristiana l’acqua è un simbolo molto importante, come nel Battesimo che attraverso l’acqua si ha come una seconda nascita, si è liberi dal peccato originale, anche con la morte questa ha un significato importante. L’acqua può essere motivo di vita o motivo di morte, quindi ha un ruolo veramente importante per l’uomo, e in seguito anche per le diverse culture. Questa conferenza tenuta dal professore Massenzio mi è veramente piaciuta e mi ha affascinata, soprattutto il fatto che molte cose che ha detto le avevo già studiate e quindi ho avuto la possibilità di capire meglio il discorso, l’argomento trattato è stato davvero molto interessante. 3/10/2013 Vanessa Rosati Relazione conferenza H2O Giochi D’Acqua: L’Acqua all’interno delle religioni Il tema di fondo su cui si è basata la conferenza del 01\10\13, tenutasi a Frascati dall’antropologo culturale Marcello Massenzio, è stato il valore dell’acqua nelle religioni principalmente nel Cristianesimo. Il professore ha voluto porre sullo sfondo di tutto il suo discorso un dipinto di profondo valore, che riassume il vero significato che l’acqua ha nell’immaginario cristiano; il dipinto in questione è il Battesimo di Cristo realizzato da Piero Della Francesca, che attualmente si trova alla National Gallery di Londra. Naturalmente il professore essendo uno storico delle religioni ha potuto argomentare il suo discordo da un punto di vista antropologico, culturale, considerando il sistema di valori che le varie culture hanno trasferito nell’acqua. Prima di entrare nel vero e proprio discorso, M.Massenzio ha tracciato una cornice che facesse da premessa al suo ragionamento, ed è appunto partito dalla distinzione natura-cultura. L’uomo partendo dall’osservazione delle cose così come ci appaiono elabora un processo che egli chiama trasfigurazione simbolica, quindi l’uomo vive sia una realtà oggettiva sia in una realtà trasfigurata; infatti l’acqua può essere presa nel suo valore simbolico di purificazione dell’anima, dello spirito ma questo significato astratto parte dall’osservazione della realtà, perché l’acqua ha il potere di pulire , di togliere ciò che è sporco e nella trasfigurazione lo sporco fisico, naturale è inteso come il peccato. Un ulteriore preambolo effettuato dal docente è stato tracciare in modo chiaro di cosa si occupa l’antropologia e i valori alla base della nostra cultura. Egli spiega che non esiste solo la nostra cultura, ossia quella che appartiene a noi popolo, ma la nostra è solo una fra tante, e quindi nessuna è superiore o inferiore ma tutte hanno pari dignità e solo entrando in dialogo con le altre potremo capire chi è veramente l’uomo. Quindi l’antropologia in quanto scienza dell’uomo studia esso come soggetto che elabora una cultura e crea valori, e soprattutto l’importanza di essere uomo in tutte le culture. Uno dei valori su cui si basa questa scienza è la tolleranza proprio perché questa disciplina si è sviluppata in seno all’Illuminismo francese che è stato la culla dell’esaltazione dei valori e del rispetto degli altri. Infatti anche la fratellanza è un sostanziale valore che ha fatto si che l’uomo si realizzasse come tale in una convivenza pacifica, poiché l’essere umano si distingue dall’animale dato che non si limita al soddisfacimento dei bisogni naturali e alla propria sussistenza. Come il dottor Massenzio ha giustamente citato ‘l’uomo non vive di pane solo’(CRISTO), per il fatto che se si pensasse solo alla propria sopravvivenza il prossimo sarebbe considerato nemico, ossia colui che toglie ciò che è vitale per noi stessi. Ma appunto l’uomo si distingue perché è portatore di valori, si relaziona con gli altri fondando il rapporto sul rispetto, sull’amore e avendo la capacità di vedere nell’altro il riflesso di se stesso e quindi riconoscere come dritto dell’altro ciò che riconosce come proprio diritto. Perciò un altro valore vitale è quello empatico che ci porta alla coesione sociale. Il battesimo attraverso l’acqua fa si che ci sia una seconda nascita ossia quella culturale ; l’uomo vive su due piani, quello naturale per cui è un animale come gli altri e il piano che va oltre l’istinto cioè quello culturale. Un importanza centrale ha il concetto di rinascita poiché non basta nascere ma bisogna raggiungere la seconda nascita dove ci si libera dal peccato attraverso l’elemento di purificazione, l’acqua che toglie il peccato originale. E qui il professore ha effettuato un rimando alla Divina Commedia dicendo che nella struttura dell’intero poema è presente anche il limbo quel particolare luogo intermedio che si trovava prima dell’inferno ,dove erano poste tutte quelle anime innocenti che non avevano ricevuto il battesimo. L’acqua è anche un simbolo ambivalente, poiché può essere fonte di vita ( nel caso del battesimo) ma può essere anche strumento di morte (diluvio universale) quindi un elemento catastrofico; ciò lo si può vedere se si pensa ad una sua caratteristica fisica: l’informità, poiché ciò che è informe è anche disordine, ossia ciò che non è sottoposto a regole in conseguenza di ciò il caos. Infine Marcello Massenzio ha elegantemente concluso riflettendo sul significato psicologico e volendo filosofico dell’acqua come elemento protagonista nella vita dell’uomo; elemento al centro del nostro immaginario spaziale, per esempio nelle fontane che mostrano il continuo zampillare dell’acqua che ci fa capire che tutto va avanti, al di là di ogni cosa, tutto si rinnova e nulla si ferma, come l’acqua diviene cosi anche la storia e l’uomo sono un continuo divenire. Emanuela Solinas “IL RUOLO DELL’ACQUA NELLE DIVERSE RELIGIONI”: RELAZIONE SULLA CONFERENZA DI MARCELLO MASSENZIO Il progetto “Accadueo” ha promosso diversi incontri e conferenze dedicate al ruolo e all’importanza dell’acqua. Il 1 Ottobre 2013 presso le scuderie Aldobrandini di Frascati, noi del 4sD abbiamo assistito ad una conferenza dal titolo “Il ruolo dell’acqua nelle diverse religioni”. Grazie a questa conferenza, abbiamo avuto la possibilità di incontrare e di dialogare con un grande antropologo culturale: Marcello Massenzio. Con questa esperienza Massenzio ha voluto “piantare” in noi un seme, ossia una base, su cui noi potremo lavorare e crescere. Durante la prima parte della conferenza, l’antropologo ci ha chiarito la differenza tra “natura” e “cultura”, facendoci “immergere” nella base dello studio antropologico. I concetti di “natura” e “cultura” infatti, possono essere considerati contrapposti: per “natura” si intende tutto ciò che riguarda la sfera naturale mentre per “cultura”, si intende tutto ciò che rientra nel campo della costruzione dell’uomo, in quanto animale sociale. L’uomo, a differenza dell’animale, è in grado di elaborare delle trasfigurazioni simboliche, attraverso l’assegnazione di un’idea implicita ad un qualsiasi elemento, da quella data dal suo aspetto sensibile. Facendoci ammirare l’immagine del “Battesimo di Cristo” di Piero della Francesca, ci ha ricordato come nella chiesa cristiana, l’acqua si fonda sull’antico simbolismo di purezza e su innumerevoli riti di purificazione. Nel battesimo cristiano infatti, al valore espiatorio dell’acqua, si aggiunge l’idea di una rigenerazione morale che lava l’uomo dal peccato e lo fa sorgere a vita nuova. All’acqua non è associato solo questo simbolo, ma anche quello di vita, di morte e di rinascita: l’acqua che zampilla ed il fiume trasfigurano lo scorrere della vita, la fertilità e la rigenerazione; l’acqua stagnante invece, la morte; il diluvio è simbolo di rinascita di un nuovo mondo purificato dopo la sua distruzione (come il “Diluvio Universale”). Penso che questa esperienza sia stata molto formativa sia perché abbiamo assistito ad una spiegazione diretta di un grande antropologo, sia perché ci sono stati spiegati con molta chiarezza la base dell’antropologia ed il valore simbolico dell’acqua nelle religioni. Una cosa ho da confessare: meglio un confronto con dei rilevanti professori che un pedissequo studio sui libri. Stabile Giada Il ruolo dell’acqua nella religione cristiana L’antropologia è la scienza che studia l’essere umano sotto diversi punti di vista: sociale,culturale ed in genere anche i suoi comportamenti all’interno di una società. Nell’uscita del primo ottobre 2013, abbiamo fatto la conoscenza del professor Marcello Massenzio,il quale ha condotto la conferenza sul ‘’ruolo dell’acqua nelle diverse religioni’’. Il professore ha aperto la conferenza dando un significato all’antropologia,dicendo che e’ la scienza o la disciplina che studia la figura stessa dell’uomo, in generale e non nello specifico. Il professore ha fatto un discorso ampio riguardo al ruolo che la religione attribuisce all’acqua. Quest’ultima viene vista come generatrice e distruttrice della vita. Viene considerata come generatrice perche’ genera la vita,invece viene considerata distruttrice perche’ porta spesso alla morte. Un esempio della distruzione che porta l’acqua sono i tsunami,a causa del quale perdono la vita le persone. Il professore ha fatto dei collegamenti molto interessanti in vari campi,collegando l’acqua alla filosofia e persino con Dante nella Divina Commedia. Ho trovato la conferenza molto interessante,per me l’antropologia è una disciplina nuova e grazie all’intervento del professore sono riuscita a capire meglio in poco tempo di cosa tratta questa disciplina. E’ un esperienza da ripetere assolutamente. Brisilda Teshaj CONFERENZA: "L'acqua tra mito e realtà,il ruolo dell'acqua nelle diverse religioni"; 1 Ottobre 2013 Martedì 1 ottobre siamo andati a sentire una conferenza alle Scuderie Aldobrandini a Frascati,tenuta da M.Massenzio,grande antropologo e storico delle religioni. Ci ha parlato dell'acqua in vari ambiti e aspetti. Il discorso è cominciato con un'opera artistica molto famosa,il "Battesimo di Cristo" di Piero della Francesca,rappresentante il battesimo di Gesù con l'acqua santa,elemento di purificazione. Infatti nella religione cristiana,fin dai primi giorni di vita,si viene a contatto con l'acqua grazie al battesimo,attraverso il quale avviene una purificazione generale del neonato e si diventa a tutti gli effetti cristiani. L'acqua può essere,poi,anche vita,poichè, come sappiamo,potremmo vivere senza mangiare,quindi senza cibo,anche per giorni,ma meno di 2/3 giorni senza bere. L'acqua però può essere anche distruzione o morte,come nel caso di piogge troppo abbondanti,tsunami,inondazioni. L'acqua infine rientra anche nel concetto della filosofia con alcuni personaggi filosofici come ad esempio Eraclito. Eleonora Testa “Riflessione sulla conferenza” Martedì primo ottobre io e la mia classe ci siamo recate alle Scuderie Aldobrandini di Frascati per partecipare ad una conferenza tenuta dall’antropologo e storico delle religioni Marcello Massenzio. Il professor Massenzio ha iniziato a parlare dell’antropologia e del rapporto che si viene a creare tra la natura e la cultura, dicendo che noi acquisiamo la cultura in base all’ambiente in cui viviamo. Poi ha continuato la conferenza mettendo in rapporto l’acqua con diverse tematiche come ad esempio la religione, soffermandosi su quella cristiana, e ci ha mostrato il quadro “Battesimo di Gesù” di Piero di Francesca. Grazie a questo quadro il professore Massenzio ci ha spiegato che l’acqua, nel rituale del battesimo, assume un ruolo di purificazione e quindi ha un accezione positiva. Ma, sempre per quanto riguarda la religione cristiana, può assume un valore negativo come ad esempio nel diluvio universale. Quindi l’acqua può rappresentare la vita, come la rinascita che avviene durante il battesimo, che la morte, come il valore catastrofico che assume durante il diluvio universale. Quasi alla fine della conferenza il professore ha parlato del ruolo che l’acqua assume nella letteratura, parlandoci dell’Odissea di Omero. Il professore infatti ha paragonato il viaggio di Ulisse a un “viaggio d’acqua” che al suo termine lo porterà alla conoscenza. Infine, il professore ha terminato la conferenza parlando del ruolo che le fontane assumano all’interno delle città Spiegandoci che l’acqua che scorre nelle fontane rappresenta la vita che si rinnova. Vito Marika