Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche per il Lazio, l'Abruzzo e la Sardegna
Sede coordinata di Cagliari
Lavori di risanamento conservativo ed adeguamento
normativo di alcuni edifici della caserma Cascino
Cagliari
n. prog
prog
007
formato
DEF
scala
tipo
A4
RT
sezione
AR
revisione
002
ver.
coord
vald
Tav.
201507
RELAZIONE TECNICA DEL
PROGETTO ARCHITETTONICO
RT
07
Gruppo di progettazione
Collaboratori:
Ing. Walter Quarto
Ing. Carlo Garau
P.I. Rinaldo Cotza
Geom. Anna Pala
Geom. Pierlugi Sanna
Data :
17/02/2015
Protocollo:
1073
Perizia n:
780
Coordinamento progettuale
Ing. Walter Quarto
Responsabile Unico del Procedimento
Ing. Silvia Carta
Progetto Architettonico e di Restauro Conservativo
Prof. Arch. Tatiana Kirova
Ordinario di Restauro Architettonico
PROGETTO DEFINITIVO
Lavori di risanamento conservativo ed adeguamento normativo di alcuni edifici della caserma
Cascino - Cagliari
Progetto Definitivo
Indice
1-Lo stato di fatto
2- Il progetto architettonico
2.1-Interventi
Interventi
edificio
edificio
7
8
2.22.3-
Interventi edifici 14ab 14cd
–
2.4-Interventi edifici 10ab-11-12-13f
2.5-Interventi edifici 13ae -13cd
2.6-Interventi edificio 13b
2.7-Interventi edificio 15
2.8-Interventi edificio 16
2.9-Interventi edificio 30
07_WQ_RT_07 OPERE ARCHITETTONICHE REV 2
1
Lavori di risanamento conservativo ed adeguamento normativo di alcuni edifici della caserma
Cascino - Cagliari
Progetto Definitivo
1-Lo stato di fatto
Il complesso che costituisce la Caserma “Gen. A. Cascino” è composto da più
caseggiati di diverse epoche all’interno di un lotto di circa cinque ettari,
delimitato a nord-est da un muro di recinzione che separa l’area della caserma
da Piazza San Bartolomeo, da cui avviene l’accesso carrabile.
Oltre a comprendere gli edifici dell’antico progetto del Bagno penale, in epoca
più moderna sono stati aggiunte nuove costruzioni rispondenti alle nuove
esigenze del Corpo dei Carabinieri.
L’area , oggetto dell’intervento si estende su una superficie di 8500 mq ed è
costituita da n.13 corpi di fabbrica di altezze variabile, realizzati con struttura
portante in pietrame e tinteggiati al quarzo plastico. I fabbricati appartenenti alla
seconda metà dell’ottocento seguono un impianto regolare grazie ad una
simmetria planimetrica rispetto alla corte interna, mentre quelli appartenenti alla
metà del novecento si dispongono lungo l’estremità sud-ovest.
Lavori di risanamento conservativo ed adeguamento normativo di alcuni edifici della caserma
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Progetto Definitivo
n. edificio
Tipologia fabbricato
7
Edificio a un piano+ piano terra
8
Edificio a due piani + piano terra
10ab-12
Edificio a un piano + piano terra
11
Edificio a due piani + piano terra
13 ae-13cd -13f
Edificio a un piano + piano terra
13b
piano terra
14ab-14cd
Edificio a un piano + piano terra
15
piano terra
16
piano terra
30
piano terra
Edificio 7
Edificio 8
Edificio 10ab
Edificio 12
33
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Progetto Definitivo
Edificio 11
Edificio 13f
Edificio 13ae
Edificio 13cd
Edificio 13b
Edificio 14ab
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Cascino - Cagliari
Progetto Definitivo
Ad oggi gli edifici hanno subito diversi interventi di manutenzione ordinaria
Edificio 14cd
Edificio 15
Edifico 16
Edificio 30
e
straordinaria che hanno modificato l’aspetto originario del complesso edilizio:
nuove aperture, controfodere interne ed esterne realizzate per rimediare al
problema dell’umidità di risalita, rifacimenti di coperture, diverse fasi ti
tinteggiatura esterna dei prospetti hanno compromesso la lettura dei caratteri
costruttivi e storici risalenti all’epoca del Barabino.
La simmetria primitiva dei corpi di fabbrica 12 e 10ab, ad esempio, è stata
alterata sia da interventi legate alle nuove esigenze distributive, sia da azioni
invasive incuranti dei caratteri estetici dell’edificio.
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Progetto Definitivo
Edifico 10ab: prospetto nord-ovest
Edifico 10ab: prospetto sud-ovest
E’ stata inoltre rilevata la presenza di rifiuti speciali e tossici (amianto) che
necessitano lo smaltimento in discariche autorizzate.
6
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Progetto Definitivo
2-Descrizione del progetto architettonico
Nell’ambito del progetto architettonico sono state distinte due linee di intervento.
Per gli edifici di epoca ottocentesca, quali l’edificio 7-8, 14ab, 14cd, 10ab, 11, 12,
13ae, 13cd, 13b, 3f, si è avvalso dei dettami del restauro conservativo, quali
minimo intervento, reversibilità, leggibilità e riconoscibilità al fine di ottenere il
recupero architettonico degli spazi interni ed esterni.
Per quanto riguarda gli edifici di epoca più recente (ed. 15-16-30) , invece, le
scelte progettuali sono legate alle nuove esigenze funzionali di tali fabbricati.
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Lavori di risanamento conservativo ed adeguamento normativo di alcuni edifici della caserma
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Progetto Definitivo
Il progetto architettonico, finalizzato al recupero e alla ristrutturazione degli
ambienti adibiti a uffici e camerate della caserma ha tenuto conto delle soluzioni
che meglio si adattano alle esigenze espresse del Comando dei CC. E’ stata,
perciò, effettuata una ridefinizione completa degli spazi interni sia orizzontali sia
verticali del complesso per permettere una migliore fruibilità degli ambienti,
nonché una migliore accessibilità di tutte le aree oggetto dell’intervento.
Da una prima analisi dei flussi esterni ed interni e delle funzioni sono stati
individuati i principali punti di accesso alla Caserma e ai singoli edifici: le aree
fruibili al pubblico e quelle ad uso esclusivo dei militari.
Sono stati quindi individuati i principali percorsi che seguono e/o attraversano
l’asse trasversale delle corti interne secondo proprio lo schema originario del
progetto a Bagno penale dell’area in oggetto.
Un ingresso secondario, invece, sorvegliato e destinato al pubblico, è accessibile
da Piazza San Bartolomeo e permette di raggiungere l’edificio 14ab senza
accedere alle altre aree riservate in modo da garantire la sicurezza dell’intera
caserma. Un ufficio informazione presente al piano terra sarà poi in grado di
indirizzare il personale estraneo a raggiungere le aree sotto il controllo di un
militare addetto.
La distribuzione invece degli spazi interni ha tenuto conto sia delle esigenze
funzionali dettate dal comando dei CC. sia dalla necessità di ricorrere ad una
ripartizione degli spazi che permetta di mantenere inalterata la configurazione
spaziale primitiva di ciascuno edificio storico. Sono state così individuate le aree
riservate ai corpi speciali dell’arma stessa, tra i quali: ROS, Radio Mobile,
Armeria ecc... senza interferenze tra l’una e l’altra.
8
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Progetto Definitivo
Analisi dei percorsi: piano terra
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Analisi dei percorsi: piano primo
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Analisi dei percorsi: piano secondo
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Una componente di rilievo del progetto architettonico è rappresentata dalla
soluzione ai problemi legati all’umidità. Nella necessità di procedere
urgentemente agli interventi di risanamento, il progetto prevede la realizzazione
di una controfodera interna, ventilata, da applicare alla parete portante
perimetrale, previo smontaggio di quella esistente, realizzata, nel caso degli
edifici 7-8, 10ab, 11, 12, 13ae, 13cd, 13b, 13f, 15, 16 e 30, da un sistema tipo
Aquapanel della Knauf, costituito da lastre in gesso fibrorinforzato, collegate alla
parete mediante una intelaiatura metallica per un altezza di almeno circa 3m da
terra, mentre negli edifici 14ab e 14cd da una parete in mattoni distanziati dalla
muratura esistente ed agganciata ad essa per mezzo di staffe metalliche.
Nel caso degli edifici 14ab, 14cd, 13ae, 13cd, in corrispondenza della
controparete interna e l’imposta della volta al muro perimetrale, verrà inserito un
pannello in cartongesso modellato per raccordarsi alla curvatura della volta.(vedi
dettaglio 01 della tavola AR15)
Si aggiunge agli interventi sovraesposti la realizzazione di una pavimentazione su
un vespaio areato.
12
12
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Progetto Definitivo
Il progetto redatto sulla base del progetto preliminare prevede:
•
Interventi sulle facciate esterne:
o .Sostituzione e/o restauro degli infissi.
Negli edifici storici si è mantenuto lo stile originale dell’infisso senza
cambiare la struttura delle finestre, seppure durante gli ultimi anni
alcune di esse sono state sostituite o tamponate. Ad esempio, al posto
delle tapparelle in monoblocco esistenti dell’edificio 7 sono previste degli
infissi in legno con persiane secondo lo stile dell’epoca.
Foto storica anno 1905
Edificio 7 : prospetto nord-ovest
Sulla base dello studio delle caratteristiche estetiche peculiari dei singoli
edifici, si è distinto l’impiego della tipologia di infissi a seconda
dell’epoca del fabbricato: quelli della fine dell’800 avranno dei
serramenti in legno, mentre quelli di epoca più recente in alluminio. E’
stata quindi condotta una progettazione ad hoc di soluzioni che da un
lato permette di installare infissi con prestazioni termo igrometriche
valide quanto quelli di ultima generazione, a taglio termico, e dall'altro
rispetta l’estetica originaria del manufatto.
Si è tenuto conto la possibilità di recuperare e restaurare gli infissi
originari dell’epoca del Barabino, di cui ne restano traccia al piano terra
degli edifici 13ae e 13cd migliorandone le loro prestazioni termiche e di
preservare quelli che, seppure di epoca posteriore, conservano caratteri
storico-testimoniali.
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Progetto Definitivo
Particolare ausilio è stata l’analisi degli elementi architettonici di pregio
condotta dall’Università di Cagliari e la documentazione fotografica in
possesso per cui, ad esempio, nel primo piano degli stessi edifici 13ae e
13 cd, dove non vi è più traccia degli infissi storici, si intende riproporre
la stessa morfologia estetica di quelli originari rimasti al piano terra,
riadattandoli ad un’apertura ingrandita in epoca più moderna.
Edificio 13cd: stato di fatto
Edificio 13cd: progetto
Per quanto riguarda la tipologia del vetro del serramento anch’esso sarà
di differenti tipologie:
- blindato con apertura a vasistas per le celle di sicurezza;
- blindato per tutti gli ambienti dell’armeria e quelli dell’edificio 14ab,
esposti verso il muro perimetrale esterno, dove può accedere del
personale esterno alla caserma;
- vetro oscurante nel caso riguardi locali di servizio quali spogliatoi e
servizi igienici.
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o Restauro delle opere in ferro esterne esistenti, come le grate che
proteggono le finestre del piano terra degli edifici 13ae e 13cd, le
ringhiere del piano primo e secondo dell’edificio 8. Sono previsti interventi
di scartavetratura, pulizia, tinteggiatura con smalto ed antiruggine.
o Nuove opere in ferro per le scale esterne degli edifici 14ab e 14cd e nuove
grate. Quest’ultime saranno uguali in dimensioni e genere a quelli
esistenti negli edificio 13ae e 13cd o di più semplice geometria per gli
infissi dell’armeria, delle celle di sicurezza e quelle degli ambienti che
affacciano verso il muro di recinzione (edificio 12).
o Intervento sulle coperture:
- Rifacimento copertura con recupero del 50% dell'orditura primaria,
nuova orditura secondaria, doppio tavolato e manto di copertura
(edificio 8)
- Smontaggio totale della copertura, messa in opera della guaina
ardesiata e rimontaggio delle tegole marsigliesi con 40% di
reintegrazione (ed.14ab)
- Revisione della copertura con sostituzione dei pluviali e delle gronde in
rame (ed.14cd, 13ae, 13cd)
- Nuova copertura costituita da orditura primaria, orditura secondaria,
doppio tavolato e manto di copertura per gli edifici12, 10ab e 13b.
- Riparazione manto di copertura al 20% per gli edifici 15, 30
- Nuova copertura piana per l’edificio 16
- Rimozione dei discendenti esterni esistenti e loro sostituzione con nuovi
in rame
o Rimozione del massetto delle pendenze della terrazza dell’edificio 8 , sua
sostituzione , compreso lo strato di impermeabilizzazione, e nuova
pavimentazione per esterni..
o
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Progetto Definitivo
•
Interventi interni:
a) Pareti: Demolizione di tutte le pareti divisorie del piano terra per la
realizzazione di un vespaio areato , di alcuni tramezzi dei piani superiori e
loro ricostruzione in differenti tipologie:
1. Pannelli in melaminico in tutti gli spazi logistici a piano terra degli edifici
14ab e 14cd. La struttura interna delle pareti divisorie è costituita da
montanti verticali e traverse orizzontali che, unite tra loro per mezzo di
agganci, assicurano sia facilità di montaggio, che solidità della
struttura.
parete in melaminico
Sull’estremità superiore dei pannelli posizionati ortogonalmente alla
direttrice della volta a botte sono fissati dei pannelli in metacrilato che
permettono la leggibilità della struttura architettonica. L’uso dei pannelli
divisori, di 3 metri d’altezza, hanno lo scopo di suddividere in maniera non
invasiva i nuovi uffici. Tale scelta è stata dettata dalla necessità di far
convivere le esigenze funzionali di nuovi spazi lavorativi con la struttura a
volta dell’impianto dell’edificio dato che tramezzature a tutt’altezza
impedirebbero la leggibilità della struttura interna;
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2. Tramezzi in mattoni forati intonacati;
3. Tramezzi in mattoni forati intonacati con all’estremità pannelli in
metacrilato per gli ambienti del piano terra degli edifici 13ae e 13cd
dove le pareti divisorie sono disposte ortogonalmente alla direttrice
della volta a botte;
4. Pareti blindate
in corrispondenza delle camere di sicurezza e
dell’armeria costituiti da muratura in mattoni, uno strato di calcestruzzo
da 4cm con interposta rete elettrosaldata e finitura plastica.
5. Tramezzi in mattoni forati rivestiti in ceramica per i locali di servizio;
6. Applicazione, ove necessario di controparete con caratteristiche REI
120 sulle aree costituenti compartimenti antincendio.
b) Sopraluce: Per i tramezzi disposti ortogonalmente alla direttrice delle
volte a botte si prevedono dei sopraluce in materiale trasparente che
consentano la netta separazione tra i singoli uffici senza, impedire la
lettura della volta stessa. I sopraluce saranno in metacrilato colato, di
spessore 20mm, fissati con un profilo metallico ad U ancorato al tramezzo
(in forati o in melamminico) nella parte bassa e con 5 manine metalliche
distribuite nella parte alta. Le lastre avranno una dimensione massima di
6050 per 3050mm; e i bordi del taglio curvo e rettilineo avranno finitura
lucida.
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c) Controsoffitti: demolizione delle controsoffittature esistenti negli edifici
14ab, 14cd, 13ae, piano terra e ricostruzione nei vari ambienti indicati dal
progetto con particolare distinzione:
1. Nei corridoi del piano terra dell’edificio 14ab e 14cd, verrano impiegati
pannelli fonoassorbenti;
2. In tutti gli altri ambienti, ad esclusioni del vano scala del corpo 10ab,
che necessita di pannellature REI 120, sono previsti pannelli modulari
ispezionabili in cartongesso;
d) Pavimentazioni: demolizione di tutte le pavimentazioni esistenti al piano
terra per la realizzazione di un vespaio areato, al di sopra della quota
della pavimentazione originaria, rinvenuta, nel caso dell’edificio 14cd, a
quota -36 dal piano di calpestio. (vedi foto sottostante).
Nel caso dell’androne dell’edificio 7, sarà premura smontare e rimontare il
pavimento esistente (vedi foto sottostante).
,
Edificio 14cd: pavimentazione originaria
ottocentesca
Edificio
7:
pavimentazione
testimoniale
storico-
I materiali impiegati nel progetto architettonico si distingueranno a
seconda degli ambienti in cui vengono utilizzati: nelle zone di
rappresentanza del piano terra, nei collegamenti orizzontali e nei
rivestimenti dei principali corpi scala (edificio 10ab e edificio 8) è stato
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scelto di utilizzare del marmo di Orosei perlato scuro con finitura lucida
da effettuare sul posto. ll marmo di Orosei è un materiale unico, rinomato
per le sue cromie naturali e per la sua struttura, la quale presenta
caratteristiche di altissima qualità che lo rendono un prodotto resistente e
versatile, adatto ad impieghi di vario genere quali rivestimenti di ambienti
interni ed esterni.
Per quanto riguarda alcuni uffici e le camerate, la pavimentazione
prevista è quella del gres, un prodotto ad alte prestazioni tecniche
strutturali. La linea “Granitogres “ comprende varie tipologie di gres
porcellanato pienamente vetrificato, dall’aspetto rustico e ispirate di volta
in volta ad antichi materiali o pietre naturali. Si tratta cioè di piastrelle
resistenti all'usura, all'attacco chimico, alle macchie, ad altissime
sollecitazioni fisiche e meccaniche, sono ignifughe. A seconda della
differente destinazione d’uso è differente anche la tipologia del gres
utilizzato: finta ardesia grigio per gli uffici, di colore chiaro per le
camerate.
Negli uffici del primo piano dell’edificio 12-10ab e 11 è previsto un
rivestimento in parquet scuro, così come nella foresteria.
Per tutti gli ambienti di servizio: locali igienici e cucina, bar, verranno
posati dei pavimenti in ceramica con rivestimenti in ceramica per un
altezza pari a 1,6 m da terra.
IMPIEGO:
Pavimento
50x50x1,5
- Rivestimento
vano scala ed.8
1,50x30x2
- Scale:
Pedate, alzata e
costa
smussata
e
lucidata
Il Perlato Olimpo, è una varietà di Daino, che si presenta molto compatta, con una
caratteristica colorazione morbida e uniforme che la rende particolarmente adatta per
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progetti di grandi dimensioni.
GRES:
-
Pavimento uffici
30x40 cm
GRES:
- Pavimento per camerate
e per edifici 15, 16 e 30
40x40 cm
20
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e) Gli infissi interni. Si prevedono due tipi di interventi:
1. Nuove porte legate alla nuova riorganizzazione delle tramezzature
interne tra cui porte tagliafuoco REI 120 nelle zone compartimentale e
porte speciali blindate per le aree dell’armeria e delle celle di
sicurezza;
2. Il restauro degli infissi il cui stato conservativo non comprometta
irrimediabilmente l’ uso e laddove s’intende conservare la valenza
decorativa.
f) Parapetti: Restauro dei parapetti del vano scala dell’edificio 8 o
sostituzione in ferro, se necessario.
g) Arredo Sanitari: per quanto riguarda la tipologia dei sanitari è stata scelto,
su richiesta del Comando CC. del tipo sospeso per garantire la semplicità
di pulizia ed il massimo dell'igiene
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2.1-Interventi edificio 7
Il progetto, su indicazione del Corpo dei Carabinieri, prevede la conservazione
delle attuali destinazioni d’uso, la ristrutturazione dei servizi igienici e il
rifacimento di tutti gli impianti.
Per quanto riguarda l’aspetto architettonico esterno, l’edificio presenta variazioni
molto importanti rispetto alla conformazione a noi nota attraverso una cartolina
del 1904. Si prevede un intervento di recupero dell’aspetto estetico originario.
stato di fatto
progetto
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2.2-Interventi edificio 8
L’edificio attualmente è inutilizzato perché i piani superiori non sono accessibili.
Nella richiesta del Corpo dei Carabinieri è previsto il recupero della sua
funzionalità mediante alloggi di foresteria.
Tra le opere previste ci sono: la demolizione degli elementi estranei alla
planimetria originaria: (l’ambiente sottoscala del secondo piano, una piccola
scala esterna e la tettoia esterna), il rifacimento del terrazzo, smaltimento
dell’amianto dei serbatoi e della canna fumaria, una nuova copertura,
mantenendo e conservando il più possibile gli elementi di rivestimento in coppi
esistente, la sostituzione degli infissi e dei pluviali.
Stato di fatto:
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07_WQ_RT_07 OPERE ARCHITETTONICHE REV 2
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2.3-Interventi edificio 14ab e 14cd
La situazione dell’edificio 14ab è parzialmente mutata rispetto alla configurazione
attuale. Sebbene l'ossatura strutturale originaria permanga inalterata, le
superfetazioni interne hanno alterato la percezione e la spazialità originaria delle
camere di detenzione.
Allo stato attuale gli ambienti sono occupati dalle camerate dei militari; la scelta
progettuale, compatibilmente con le richieste del Corpo dei Carabinieri, è stata
dettata dalla necessità di ripristinare l’originaria conformazione architettonica
dello spazio mediante la riproposizione dell’assialità centrale dell’ingresso e dei
collegamenti tra gli ambienti. Si prevede, al piano terra, la trasformazione delle
camerate in uffici per 85 mq con l’aggiunta di due camere di sicurezza; al primo
piano le stesse camerate verranno convertite in uffici per il Comando provinciale
e per il Reparto Operativo.
Per quanto riguarda l’esterno dell’edificio si prevedono: la sostituzione degli
infissi, con particolare attenzione alla scelta della tipologia del serramento delle
celle di Sicurezza e nelle zone frequentate dal pubblico, la sostituzione dei
pluviali. Si prevede inoltre la rimozione dei tubi di scarico fecali situati all’esterno,
compatibilmente con gli elementi architettonici interni (volte, solai, etc.). Si
prevede inoltre la verifica della struttura metallica interna ed in particolare i
collegamento con le murature e l’efficienza dei nodi della struttura reticolare. Ove
le condizioni di conservazione risultassero soddisfacenti, la struttura verrà
conservata previa esecuzione delle opere di manutenzione particolarmente
importanti per le strutture metalliche poste in condizioni poco accessibili.
Anche l’edificio 14cd attualmente si presenta con una conformazione
architettonica dissimile da quella del progetto che il Barabino proponeva nel
1842.
Attualmente l’edificio non è in uso in quanto in fase di ristrutturazione; per
quanto riguarda il piano terra l’esigenza della committenza è quella di ricavare un
locale armeria, per cui particolare attenzione è stata data alla scelta dei
materiali, dei tramezzi, dei pavimenti e degli infissi. Si prevede la sostituzione dei
pluviali.
Planimetria storica del progetto del 1862
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2.4-Interventi edificio 10ab- 11-12-13f
L’edificio 10ab è attualmente adibito ad armeria per il piano terra e locali uffici al
piano prima verrà destinato alla sala apparati e radio mobile.
Gli interventi riguarderanno la ristrutturazione edile recuperando l’originario
ingresso al’edificio dalla corte centrale, in modo speculare a quello dell’edificio 12
e spostando sull’angolo sud-ovest il corpo scala esistente, inserito in epoca
moderna. Tale elemento di collegamento verticale sarà in acciaio con pedata e
alzata, rivestita in pietra.
Tra le opere esterne previste ci sono: la realizzazione di un nuova copertura, la
sostituzione degli infissi e dei pluviali.
Gli interventi previsti in questi edifici 11, 12 e 13f, invece, riguardano la
ristrutturazione totale edile ed impiantistica degli ambienti, di cui la maggior
parte è attualmente inutilizzata.
Secondo le prescrizioni del Corpo dei Carabinieri, saranno predisposti nuovi
magazzini al piano terra e nuovi uffici, laboratori.
Si prevede il rifacimento della struttura della copertura dell’edificio 12, la
revisione del manto di copertura esistente, la sostituzione degli infissi e dei
pluviali.
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2.5-Interventi edificio 13ae- 13cd
L’attuale aspetto architettonico dell’edificio presenta delle variazioni rispetto al
progetto del 1864, tra le quali nuove aperture o chiusure di passaggi e una
superfetazione a ridosso della facciata esposta a nord-est che interessa il piano
terra. La destinazione d’uso dei locali è quella di magazzino, al livello strada,
mentre al piano primo sono collocate le camerate.
Seguendo le, tutti i locali presenti al piano terra e al primo, saranno adibiti ad
uffici sottozona Rep.to Op.vo (Nucleo Inv.vo) nonché a magazzino, sala riunioni e
servizi igienici. La scelta progettuale è stata dettata dalla necessità di ripristinare
l’originario utilizzo dei vani (fig.4). Questo ha permesso di recuperare ambienti
attualmente non in uso, poichè isolati dall’intero edificio a causa di interventi
successivi che hanno determinato la chiusura di ogni collegamento. E il caso delle
vecchie latrine adiacenti ai cameroni nelle quali si propone l’inserimento dei
servizi igienici di pertinenza degli uffici ricostituendo l’originaria ripartizione
mediante la costruzione di un muro di separazione.
Per quanto riguarda l’esterno dell’edificio si prevedono, la sostituzione degli
infissi, e dove necessario la revisione del manto di copertura, la sostituzione dei
pluviali.
Nell’intento di ripristinare l’originaria morfologia della facciata esposta a nord-est,
si prevede la chiusura di accessi, considerati inutile alla nuova destinazione
d’uso, la riapertura di una finestra, oggi destinata a porta e la rimozione della
superfetazione.
Come l’edificio 13ae, l’edificio 13cd, presenta delle variazioni al progetto del 1864
che la proposta progettuale tende a recuperare.
A tal proposito viene indicato lo stesso tipo di intervento presentato per l’edificio
ad esso speculare e quindi la riapertura di passaggi per il riutilizzo di ambienti
attualmente inutilizzati e la chiusura di finestre sul lato nord-est del fabbricato.
Seguendo le indicazioni del Corpo dei Carabinieri il piano terra, oggi adibito a
magazzino, aula conferenze, cappella e locali armeria, subirà una ristrutturazione
totale edile ed impiantistica in seguito alla quale saranno collocate nuove
destinazioni: locali SPIS, artificieri e servizi igienici, questi ultimi posizionati dove
in origine vi erano le latrine adiacenti ai cameroni, mantenendo la medesima
disposizione.
Al piano primo saranno previste opere di manutenzione ordinaria mantenendo la
medesima destinazione d’uso attualmente esistente.
Tra le opere esterne sono da elencare: la sostituzione degli infissi, e dove
necessario, la revisione del manto di copertura, la sostituzione dei pluviali.
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Lavori di risanamento conservativo ed adeguamento normativo di alcuni edifici della caserma
Cascino - Cagliari
Progetto Definitivo
07_WQ_RT_07 OPERE ARCHITETTONICHE REV 2
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Lavori di risanamento conservativo ed adeguamento normativo di alcuni edifici della caserma
Cascino - Cagliari
Progetto Definitivo
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Lavori di risanamento conservativo ed adeguamento normativo di alcuni edifici della caserma
Cascino - Cagliari
Progetto Definitivo
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Lavori di risanamento conservativo ed adeguamento normativo di alcuni edifici della caserma
Cascino - Cagliari
Progetto Definitivo
2.6-Interventi edificio 13b
In base all’analisi della documentazione storica del progetto del Barabino, alla
fotografia storica in possesso e alle tracce rinvenute sulla muratura, si è voluto
riproporre la morfologia della copertura originaria dell’edificio 13b e le aperture
arcuate del prospetto posteriore.
Planimetria storica del progetto d’ampliazione del bagno san Bartolomeo - 1864
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Lavori di risanamento conservativo ed adeguamento normativo di alcuni edifici della caserma
Cascino - Cagliari
Progetto Definitivo
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Lavori di risanamento conservativo ed adeguamento normativo di alcuni edifici della caserma
Cascino - Cagliari
Progetto Definitivo
2.7-Interventi edificio 15
Il progetto ha tenuto conto delle esigenze del corpo dei CC nel realizzare
all’interno dello stabile degli spogliatoi ed una guardiania.
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Lavori di risanamento conservativo ed adeguamento normativo di alcuni edifici della caserma
Cascino - Cagliari
Progetto Definitivo
2.8- Interventi edificio 16
Il progetto ha tenuto conto delle esigenze del corpo dei CC nel realizzare
all’interno dello stabile degli spogliatoi, la barberia, la sartoria, un’aula Co.Ba.r ed
una destinata al Minuto Mantenimento.
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Lavori di risanamento conservativo ed adeguamento normativo di alcuni edifici della caserma
Cascino - Cagliari
Progetto Definitivo
2.9- Interventi edificio 30
Il progetto ha tenuto conto delle esigenze del corpo dei CC nel realizzare
all’interno dello stabile un magazzino ed un ufficio.
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