PROGETTO DEFINITIVO n. prog prog 009 DEF formato scala tipo A4 RT sezione ST revisione ver. 001 RELAZIONE SUGLI INTERVENTI STRUTTURALI coord vald Tav. RT 09 Gruppo di progettazione Collaboratori: Ing. Walter Quarto Ing. Carlo Garau Ing. Rosaria Serreli P.I. Rinaldo Cotza Geom. Anna Pala Geom. Pierlugi Sanna Data : 17/02/2015 Protocollo: 1073 Perizia n: 780 Coordinamento progettuale Ing. Walter Quarto Responsabile Unico del Procedimento Ing. Silvia Carta Progetto Architettonico e di Restauro Conservativo Prof. Arch. Tatiana Kirova Ordinario di Restauro Architettonico Lavori di risanamento conservativo ed adeguamento normativo di alcuni edifici della caserma Cascino Cagliari Consulenza strutturale Ing. Stefano De Vito Roma Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche per il Lazio, l'Abruzzo e la Sardegna Sede coordinata di Cagliari Lavori di risanamento conservativo ed adeguamento normativo di alcuni edifici della caserma Cascino - Cagliari Progetto Definitivo INDICE 1. Premessa 2 Interventi locali di sottofondazione 3 Interventi sulle coperture 4 Interventi di risarcitura delle lesioni 5 Costruzione del traliccio per telecomunicazioni 6 Costruzione della nuova scala metallica 7 Sostituzione del solaio del piano 1°, edificio 12 e interventi minori. 8 Verifiche sismiche locali per le aree di intervento significative. 0 Lavori di risanamento conservativo ed adeguamento normativo di alcuni edifici della caserma Cascino - Cagliari Progetto Definitivo 1. Premessa L’area in cui sorge la Caserma si estende su circa 5 ettari di terreno e ospita l’alloggiamento del IX° Battaglione Carabinieri, cui verrà aggiunto il Comando Provinciale Carabinieri di Cagliari. Alcuni degli edifici oggetto della progettazione sono attualmente in funzione, mentre altri sono in parziale o totale disuso. In tutti i casi è però necessario un intervento organico di recupero architettonico unitario che conservi e valorizzi le importanti caratteristiche estetiche, costruttive e morfologiche dei fabbricati, tutti risalenti ad una specifica e ristretta epoca di costruzione, risalente all’uso dell’area come bagno penale del Regno di Sardegna prima e poi del Regno d’Italia. Gli edifici risultano vincolati ex legge 1089/39, e pertanto tutte le lavorazioni previste sono state definite nell’ambito di una sostanziale compatibilità con le Raccomandazioni MIBAC per gli interventi sui beni storico architettonici. In tale ottica sono comunque stati individuati interventi che interessano l’ambito del consolidamento strutturale e, per quelle parti ove si interviene, anche di un miglioramento sismico che non comporti spese rilevanti. Gli edifici interessati, anche marginalmente, da interventi di carattere strutturale sono indicati nella planimetria di Fig. 1. Ad essi è stata attribuita la medesima numerazione convenzionale utilizzata per il progetto preliminare precedentemente redatto. Al fine di disporre di dati geotecnici di riferimentoe poter effettuare una classificazione corretta dei terreni di sedime è stata eseguita, a cura del provveditorato, una campagna di saggi e indagini coordinata con lo strutturista. Nelle fasi progettuali precedente e attuale sono state effettuate ricognizioni visive e mappature del degrado che si sono tradotte nella definizione di interventi di riparazione e ripristino di lesioni, fessure e lacune, di risanamento di alcune locali deficienze delle fondazioni, peraltro in zone assai limitate del complesso edilizio, nella ricucitura muraria di alcuni varchi non più utilizzati e nel restauro o ricostruzione di alcune coperture a falda. L’entità degli interventi è stata limitata oltrechè da esigenze economiche anche da quelle legate alle possibili interferenze dei lavori di consolidamento con l’operatività della struttura militare che dovrà essere costantemente garantita. Per gli edifici ove si è intervenuti con interventi di limitato miglioramento sismico è stata eseguita sia una verifica globale del fabbricato che le verifiche dei meccanismi di rottura che potrebbero potenzialmente portare al collasso porzioni considerevoli di muratura. 1 Lavori di risanamento conservativo ed adeguamento normativo di alcuni edifici della caserma Cascino - Cagliari Progetto Definitivo Fig.1 Planimetria dell’area della Caserma Cascino interessata dai lavori di riqualificazione. Vista dallo spigolo Nord della Caserma Cascino. 2 Lavori di risanamento conservativo ed adeguamento normativo di alcuni edifici della caserma Cascino - Cagliari Progetto Definitivo 2 Interventi locali di sottofondazione Le strutture murarie del complesso edilizio appaiono nel complesso esenti da evidenti dissesti riconducibili ad assestamenti o deficienze strutturali delle fondazioni; tuttavia essi sono presenti localmente in alcuni edifici del quadrante Sud Ovest della Caserma. In fase di progetto definitivo, con le informazioni ad ora disponibili, è stato previsto di intevenire in corrispondenza della parete lato accesso al fabbricato n.30, in cui sono presenti fessure in tra le porte di ingresso ai due vani in cui è attualmente suddiviso l’edificio. Edificio n.30 - Esterno Parete Ovest Si rileva che la presenza di un pozzetto nelle immediate adiacenze della zona interessata dal danneggiamento richiede un controllo delle eventuali interferenze idrauliche dovute a perdite o convogliamenti incauti. Peraltro non si rilevano, al momento, tracce di umidità stagnante nei muri. Edificio n.30 - Interno Parete Ovest 3 Lavori di risanamento conservativo ed adeguamento normativo di alcuni edifici della caserma Cascino - Cagliari Progetto Definitivo Ulteriori limitate possibilità di leggeri assestamenti fondali sono state riscontrate in corrispondenza di muri interni ed esterni al fabbricato 10ab, peraltro fortemente rimaneggiato in un reccente passato. 4 Lavori di risanamento conservativo ed adeguamento normativo di alcuni edifici della caserma Cascino - Cagliari Progetto Definitivo In questo fabbricato sono già presenti alcuni presidi statici (catene e profilati metallici) che non hanno risolto definitivamente il problema, considerato il riproporsi di un esteso quadro fessurativo di recente evoluzione. Le fessure sono passanti e presenti anche nei muri inteni dell’edificio (non documentabili per la presenza di locali non accessibili). Poiché le fondazioni sono certamente di tipo superficiale è stato previsto di eseguire un allargamento della base fondale con eventuale bonifica delle zone non idonee. La profondità ipotizzata è tra 90 e 140cm, in accordo con le risultanze delle indagini geotecniche. Naturalmente, per la particolarità dell’area, in epoca antica caratterizzata da sorgenti di acqua, dovrà essere verificata la eventuale inteferenza con il regime idrogeologico superficiale. Poiché, per problemi di contrasto con l’umidità ascendente, è prevista la realizzazione di un vespaio areato con consegunete rimozione del pavimento esistente, la sottofondazione potrà essere realizzata da entrambi i lati e collegata attraverso la muratura esistente con barre passanti. det. 05 det. 05 det. 01 det. 05 det. 05 det. 05 det. 03 det. 05 94 106 20 30 20 20 4Ø18 correnti 30 4Ø18 correnti Staffa Tipo 2 41 50 Staffa Tipo 2 Nuovo riempimento Staffa Tipo 1 10 10 30 30 Staffa Tipo 1 6Ø18 Correnti 6Ø18 Correnti Perforazioni Ø35 mm da riempire con malta tipo Albaria Staffe Tipo 3 sfalzate di 25 cm per il collegamento dei cordoli 109 169 5 Cls magro di fondazione Lavori di risanamento conservativo ed adeguamento normativo di alcuni edifici della caserma Cascino - Cagliari Progetto Definitivo 3 Interventi sulle coperture La condizione di conservazione delle coperture,ed in particolare delle strutture portanti risulta alquanto differenziata a seconda del livello di manutenzione cui sono state sottoposte. Trattandosi di un progetto di risanamento conservativo su strutture storiche sottoposte a vincolo di tutela si è deciso di intervenire solo ove le condizioni delle strutture erano di grave ammaloramento complessivo. Pertanto negli edifici ove la manutenzione, anche recente, aveva interessato le coperture non sono stati previsti interventi di miglioramento se non assolutamente indispensabili. In taluni casi si è proceduto a delle ricostruzioni dei tetti a falda precentemente demoliti e, probabilmente per ragioni funzionali, sostituiti con lastrici solari del tutto estranei alla conformazione architettonica del complesso edilizio. In sintesi la situazione degli interventi in copertura può essere così riassunta: Edificio 7: Copertura oggetto di altro appalto in corso. – Nessun intervento; Edificio 8. Edificio temporaneamente abbandonato con grave livello di deterioramento. - Revisione totale della struttura lignea e del manto di copertura; Edificio 16: Copertura originale del ‘900 a lastrico solare con struttura a profili metallici e laterizi in ottimo stato di conservazione. - Nessun intervento; Edifici 14 ab e 14 cd: Copertura a falde con capriate metalliche sottili di notevole luce, aggiunta nella prima metà del XX° secolo e priva di controventamento in pianta. Realizzazione di un controvento reticolare a livello del sottotetto. Nessun intervento esterno in quanto il manto di copertura è stato recentemente revisionato. Edificio 10 ab. Edificio rimaneggiato con copertura piana in luogo di quella originale (documentata) a doppia falda. – Realizzazione di un nuovo tetto a falde in legno conservando l’attuale orizzontamento per l’alloggiamento delle macchine impiantistiche. Edificio 12. Edificio temporaneamente abbandonato con grave stato di dissesto delle strutture lignee e della copertura. - Revisione totale della struttura lignea e del manto di copertura. Edificio 11. Edificio oggetto di recente opera di sostituzione totale delle coperture. – Nessun intervento. Edificio 13f. Edificio oggetto di recente opera di sostituzione totale delle coperture. – Nessun intervento. 6 Lavori di risanamento conservativo ed adeguamento normativo di alcuni edifici della caserma Cascino - Cagliari Progetto Definitivo Edifici 13ae e 13 cd. Edifici oggetto di recente opera di revisione totale dei manti di copertura. Sottotetti non accessibili. – Nessun intervento previsto in progetto definitivo ma dovrà essere verificata la condizione della struttura portante del tetto in fase di esecutivo-esecuzione. Edificio 13 b. Edificio rimaneggiato con copertura piana in luogo di quella originale (documentata) a doppia falda. – Realizzazione di un nuovo tetto a falde in legno conservando l’attuale orizzontamento per l’alloggiamento delle macchine impiantistiche. Edifici 15 e 30. Edifici oggetto di recenti opere di revisione parziale dei manti di copertura. Sottotetti non accessibili. – Nessun intervento previsto in progetto definitivo ma dovrà essere verificata la condizione della struttura portante del tetto in fase di esecutivo-esecuzione. La progettazione in oggetto si è pertanto limitata a considerare i seguenti edifici: Edificio 8. Oltre alla bonifica igienica e allo smaltimento di alcuni elemento contenenti fibre di amianto è previsto lo smontaggio totale delle coperture, delle strutture secondarie (travicelli per il sostegno di ogni singolo coppo) e di alcune travi non spingenti, disposte secondo lo schema alla lombarda, poggianti su timpani in muratura. Verranno verificate le condizioni di ciascun elemento (attualmente l’area non è accessibile) con sostituzione di quelli eccessivamente degradati e rinforzo di quelli recuperabili. Per migliorare il comportamento strutturale del tetto si prevede la realizzazione di un cordolo metallico superiore e di un doppio tavolato sfalzato connesso alla muratura perimetrale. Il manto verrà ricollocato sopra una guaina ardesiata avendo cura di recuperare tutti gli elementi riutilizzabili, previa verifica e pulizia. 7 Lavori di risanamento conservativo ed adeguamento normativo di alcuni edifici della caserma Cascino - Cagliari Progetto Definitivo 8 Lavori di risanamento conservativo ed adeguamento normativo di alcuni edifici della caserma Cascino - Cagliari Progetto Definitivo Edifici 14 ab e 14 cd. Si tratta di edifici originariamente ad un solo piano, sopraelevati nella prima metà del novecento. I muri perimetrali sono in pietra mente quelli interni sono in mattori forati non strutturali. Di conseguenza la nuova copertura è stata realizzata con capriate reticolari metalliche piuttosto sottili (e leggere) di notevole luce. Considerata la forma planimetrica di rettangolo con lati fortemente disuguali è stato ritenuto indipensabile intervenire inserendo una controventamtura metallica leggera, disposta in pianta alla quota dell’appoggio delle capriate. Inoltre, per migliorare il comportamento scatolate dell’edificio a livello del tetto, il controventamento è stato integrato con un profilo a C disposto lungo il perimetro e collegato con la muratura retrostante. 9 Lavori di risanamento conservativo ed adeguamento normativo di alcuni edifici della caserma Cascino - Cagliari Progetto Definitivo 10 Lavori di risanamento conservativo ed adeguamento normativo di alcuni edifici della caserma Cascino - Cagliari Progetto Definitivo Edificio 10 ab. In questo caso le problematiche statiche sono marginali e correlate al sostegno del solo manto di copertura, che dovrà essere opportunamente sagomato per ricavare delle tasche non visibili all’esterno per l’alloggiamento delle unità esterne dei sistemi VRF. Verrà infatti mantenuto (perché costoso da demolire e perché utile in caso di pioggia e di perdite di liquido dai sistemi di condizionamento) l’attuale solaio piano, sul quale verranno appoggiate le macchine, in prossimità del muro centrale. La struttura lignea sarà del tipo a cariate con tetto a padiglione tranne che per il lato che termina contro l’edificio 11. 11 Lavori di risanamento conservativo ed adeguamento normativo di alcuni edifici della caserma Cascino - Cagliari Progetto Definitivo Edificio 12. Questo edificio, al pari del n.8, era stato temporaneamente abbandonato e, conseguentemente le condizioni di degrado del tetto sono ormai critiche, con infiltrazioni incontrollate di acqua, percolata anche ai livelli inferiori, pregiudicando l’efficienza del sottostante solaio. Edificio temporaneamente abbandonato con grave stato di dissesto delle strutture lignee e della copertura. E’ pertanto necessaria una completa revisione della copertura, con rimozione completa del manto in coppi (da conservare in vista del successivo rimontaggio), sostituzione delle ossature lignee compromesse e consolidamento di tutte quelle recuperabili, compatibilmente con i costi del recupero. Prima del rimontaggio verrà realizzato un cordolo metallico perimetrale ancorato alla muratura. Al cordolo verranno connesse sia le capriate che il doppio tavolato sfalsato, previsto per realizzare un diaframma rigido di falda. Verrà così completato un orizzontamento indeformabile pressochè completo anche al secondo livello del fabbricato. 12 Lavori di risanamento conservativo ed adeguamento normativo di alcuni edifici della caserma Cascino - Cagliari Progetto Definitivo Edificio 13 b. In questo caso si interverrà come per l’edificio n. 10ab, ricostituendo il tetto a due falde nella configurazione originale, ma lasciando delle “tasche” nella copertura per consentire la circolazione d’aria in corrispondenza della macchina condizionatrice esistente e di un’altra da montare in posizione simmetrica alla precedente. Verranno inoltre reintegrati i lacerti dei timpani murari di testata ancora parzialmente sopravvissuti. Il solaio piano in cemento armato verrà mantenuto, sia per ragioni economiche sia perché utilizzabile per lo smaltimento dell’acqua piovana in corrispondenza delle “tasche” nel tetto. 13 Lavori di risanamento conservativo ed adeguamento normativo di alcuni edifici della caserma Cascino - Cagliari Progetto Definitivo 14 Lavori di risanamento conservativo ed adeguamento normativo di alcuni edifici della caserma Cascino - Cagliari Progetto Definitivo 4 Interventi di risarcitura delle lesioni Le lesioni presenti in alcuni dei fabbricati della Caserma Cascino non pregiudicano la staticità degli edifici o di parti di essi. Esse rappressentano comunque degli elementi di discontinuità della muratura che devono essere riomossi per riconferire al tessuto murario l’originale resistenza, specie in corrispondenza degli spigoli o delle facciate. Per la risarcitura delle lesioni verranno utilizzate tecniche tradizionali compatibili con le linee guida MIBAC per i beni architettonici vincolati, usando malte prive di cemento e procedendo a limitati scuci cuci per le parti che presentano anche lacune murarie. Le aree in cui sono presenti le fessure sono, ovviamente, gli edifici n.30 e n. 10 ab già menzionati al paragrafo rlativo alle sottofondazioni e l’edificio 11 per la parte superiore del 2° piano. In questo caso le lesioni sono state originate dai carichi concentrati trasmessi alla muratura dalle testate delle precedenti capriate. Dal punto di vista statico complessivo il problema è stato in gran parte risolto con il rifacimento della struttura lignea del tetto (in un precedente appalto). E’ora è rimasta da eseguire la risarcitura delle fessure e il collegamento di qualche dormiente in legno degli spigoli. 15 Lavori di risanamento conservativo ed adeguamento normativo di alcuni edifici della caserma Cascino - Cagliari Progetto Definitivo Poche altre isolate fessure sono presenti in alcuni edifici senza particolare valore statico. In talune zone in corrispondenza di archi o spigoli è stato comunque previsto l’inserimento di catene di acciaio per eliminare la spinta degli archi fessurati in chiave. 16 Lavori di risanamento conservativo ed adeguamento normativo di alcuni edifici della caserma Cascino - Cagliari Progetto Definitivo 5. Costruzione del traliccio per telecomunicazioni Tra le esigenze tecniche inderogabili espresse dagli Utilizzatori (Arma dei carabinieri) risulta prioritari a quella di realizzare un traliccio per antenne di trasmissione dati avente una piattaforma in sommità, delle dimensioni 4 x 4 m. Tale traliccio deve consentire di traguardare visivamente l’edificio della Prefettura o meglio il suo traliccio in cui sono allocate le antenne. Per fare ciò sarebbe necessario raggiungere un’altezza complessiva di m. 16 nella zona ove è già presente un corpo aggiunto in cemento armato che ospita il vano ascensore esterno all’edificio 10 ab (ora non funzionante). Utilizzando la struttura già esistente e montando al di sopra di essa il traliccio sarà possibile ridurne l’impatto visivo e architettonico. L’accesso al traliccio sarà possibile attraverso una scala metallica protetta, a partire dalla copertura del vano ascensore. Qualora si volesse utilizzare il vano ascensore si potrà garantire l’accesso direttamente da terra, montando un ulteriore scala verticale protetta sul lato sinistro del prospetto Ovest dell’edificio 10 ab. Partenza del nuovo traliccio metallico per telecomunicazioni Posizione scala esterna con accesso diretto da terra 17 Lavori di risanamento conservativo ed adeguamento normativo di alcuni edifici della caserma Cascino - Cagliari Progetto Definitivo In sede di progetto esecutivo potranno essere definite, in dettaglio, ulteriori esigenze di posizionamento ottimale tuttavia la struttura progettata può essere sopraelevata di diversi metri utilizzando le medesime maglie strutturali già ora dimensionate. Per il traliccio è previsto l’ancoraggio con piastre di collegamento e inghisaggi di barre metalliche all’interno dei getti di calcestruzzo utilizzati per l’ascensore. In sede esecutiva dovrà essere verificata, o tramite prove o per mezzo delle certificazioni di collaudo statico, la capacità portante della struttura esistente, considerato il modesto incremento dei carichi previsto. 18 Lavori di risanamento conservativo ed adeguamento normativo di alcuni edifici della caserma Cascino - Cagliari Progetto Definitivo 19 Lavori di risanamento conservativo ed adeguamento normativo di alcuni edifici della caserma Cascino - Cagliari Progetto Definitivo 6 Costruzione della nuova scala metallica Nell’ambito delle poche modifiche strutturali previste in progetto assume una relativa importanza la realizzazione di una nuova scala metallica in corrispondenza dello spigolo Ovest dell’edificio 10 ab, in sostituzione di quella ora presente nello spigolo Nord del medesimo fabbricato. Al fine di limitare l’invasività dell’intervento, di semplificarne la realizzazione e di fornire un elemento di connessione delle murature esistenti nello spigolo Ovest, oggi afflitte da diversi problemi statici, è prevista la realizzazione della struttura portante della scala con profili metallici HE140A, a formare i cosciali sui quali verranno saldate le lamiere dei gradini e dei pianerottoli. Verranno realizzate quattro rampe, ciascuna dotata di pianerottolo quadrato, gradini con pedata da 30cm e alzata tra 16 e 17 cm. 20 Lavori di risanamento conservativo ed adeguamento normativo di alcuni edifici della caserma Cascino - Cagliari Progetto Definitivo 7 Sostituzione dei solai del piano 1° edificio 12 e interventi minori. Nei controlli eseguiti nel corso dei sopralluoghi è emersa la precaria condizione di conservazione di alcuni tratti del solaio intermedio dell’edificio 12. Tale ala della caserma fu dismessa, probabilmente in attesa di lavori di ristrutturazione, e, a seguito della continua infiltrazione d’acqua causata dall’inefficienza della copertura, le travi portanti del solaio in acciaio si sono ammalorate e non garantiscono la piena efficienza strutturale del solaio. L’attuale schema della struttura resistente consiste in profili NP200, disposti lungo il lato corto del fabbricato, ad interasse di circa 75cm. Tra essi sono presenti file di tre laterizi, di cui i due laterali leggermente inclinati per consentire di sviluppare un effetto ad arco. Sopra di essi un riempimento di massetto di calce e pezzame di pietra fino al livello del pavimento. 21 Lavori di risanamento conservativo ed adeguamento normativo di alcuni edifici della caserma Cascino - Cagliari Progetto Definitivo Il nuovo solaio manterrà lo stesso interasse di quello da rimuovere per evitare di eseguire nuove asole nella muratura. Per consentire un più agevole passaggio degli impianti a pavimento del 1° piano è stato previsto di ridurre l’ingombro degli elementi in acciaio adottando profili HE160A con interposti tavelloni e alleggerimento in polistirolo. In corrispondenza dell’estradosso delle travi è prevista una soletta in cemento armato di 5 cm di spessore, armata con rete elettrosaldata a sua volta saldata all’ala dei profili HEA per garantire il trasferimento degli sforzi di taglio. In questo modo rimarrà disponibile per l’impiantistica un franco netto di almeno 7cm, incrementabile fino a 10 cm riducendo gli spessori di intonaco e pavimento. 22 Lavori di risanamento conservativo ed adeguamento normativo di alcuni edifici della caserma Cascino - Cagliari Progetto Definitivo Oltre agli interventi indicati si opereranno locali riparazioni delle murature dissestate e di alcuni elementi metallici inseriti nella struttura in fase costruttiva e successivamente deteriorati a seguito dell’ossidazione favorita dall’esposizione all’aerosol marino. In particolare si rilavano elementi da sostituire in corrispondenza di alcuni architravi (oltre quelli da inserire nei nuovi vani di passaggio) di porte e, soprattutto, finestre. 23 Lavori di risanamento conservativo ed adeguamento normativo di alcuni edifici della caserma Cascino - Cagliari Progetto Definitivo Inoltre risultano assolutamente inefficienti alcune catene a pavimento i cui terminali, inclusi i bolzoni, sono del tutto inconsistenti. 8 Verifiche sismiche locali per le aree di intervento significative. Nell’ambito del progetto di risanamento conservativo e adeguamento normativo gli interventi di tipo strutturale sono sostanzialmente limitati ad alcune sostituzioni, consolidamenti locali e a qualche installazione impiantistica che richiede un calcolo statico. In pochi casi limitati, quando sono state riscontrate deficienze sostanziali o è stata ravvisata la possibilità di migliorare il comportamento sismico di alcuni edifici adottando piccoli accorgimenti costruttivi di costo trascurabile, si è proceduto ad una verifica numerica del possibile beneficio. Premesso che si tratta di edifici di importanza storica e vincolati, sui quali si interviene in molti casi solo parzialmente, le possibilità di migliorare il comportamento sismico sono state individuate in corrispondenza degli edifici nn. 14 ab e 14 cd, realizzando un controventamento orizzontale a livello di base delle capriate reticolari, in grado di far collaborare a taglio le pareti perimetrali, ridurre la luce di inflessione nel piano orizzontale delle pareti longitudinali, oggi prive di muri trasversali strutturalmente considerabili e di collegare diffusamente le testate delle capriate alle murature evitando le concentrazioni di tensione attuali e bloccando di fatto la sommità dei muri con evidente beneficio per il contrasto al meccanismo di collasso per rotazione rigida delle facciate longitudinali dei due edifici. 24 Lavori di risanamento conservativo ed adeguamento normativo di alcuni edifici della caserma Cascino - Cagliari Progetto Definitivo 25 Lavori di risanamento conservativo ed adeguamento normativo di alcuni edifici della caserma Cascino - Cagliari Progetto Definitivo Tali interventi potranno essere eseguiti senza smontare la copertura, durante le fasi di ristrutturazione del primo piano, orizzontamento aggiunto nel 1900, dopo il cambio di destinazione d’uso degli edifici. L’altro gruppo di edifici ove è stato previsto un limitato miglioramento del comportamento sismico è quello dei nn.12 (lato sx) 11 e 13f (centro) e 10 ab (lato dx). In realtà è previsto di operare sulle coperture solo nei corpi di fabbrica laterali e, in tale occasione di realizzare un tetto con falde connesse con un doppio tavolato sfalsato per rendere la struttura della copertura equiparabile ad un diaframma di piano. Dal punto di vista dell’aggregazione muraria da considerare nel calcolo è stata però inclusa anche la 26 Lavori di risanamento conservativo ed adeguamento normativo di alcuni edifici della caserma Cascino - Cagliari Progetto Definitivo parte centrale strutturalmente connessa con i corpi di fabbrica laterali ove si va a intervenire. Anche in questo caso è stato valutato il beneficio in termini di miglioramento sismico e verificati i possibili meccanismi di collasso verosimilmente attivabili dal sisma. 27 Lavori di risanamento conservativo ed adeguamento normativo di alcuni edifici della caserma Cascino - Cagliari Progetto Definitivo 28 Lavori di risanamento conservativo ed adeguamento normativo di alcuni edifici della caserma Cascino - Cagliari Progetto Definitivo A livello di miglioramento sismico globale degli edifici 10ab e 10 cd, con la realizzazione del controvento alla base delle capriate, potendosi considerare tale livello come diaframma di paino, si passa da un rapporto Ag/g di 0,65 della situazione attuale ad un rapporto Ag/g di 0,77. Per gli edifici nn.12,11,13f,10 ab, il completamento del diaframma di piano con la realizzazione del nuovo tetto con doppio tavolato comporta un passaggio, in termini globali, da Ag/g=0,51dello stato attuale a Ag/g=0,65 dello stato di progetto. In entrambi i casi sono stati anche verificati i meccanismi di collasso corrispondenti alle rotazioni delle facciate libere di ruotare, raggiungendo un coefficiente superiore a 1 garantendo il bloccaggio delle testate delle capriate metalliche (edificio 10 ab e 10 cd) e l’inserimento di alcune catene nel secondo corpo di fabbrica considerato. 29