Convertitore Temperatura Frequenza sintesi di un progetto scolastico Specifiche: Rivelazione della temperatura tramite sensore a semiconduttore a giunzione. Temperatura di misurabile 10-100 gradi. Guadagno ∆f/∆T=100 Hz/grado quindi con escursione della frequenza di uscita 1Khz-10Khz. L'autore declina ogni responsabilità per i possibili danni causati a cose e persone dall'utilizzo delle informazioni contenute in queste pagine. L'autore permette inoltre l'utilizzo a sopo non lucrativo di tale progetto citando pero la fonte (indirizzo mail) dell'autore [email protected] Generatore di corrente In un transistor al silicio, la tensione VBE risulta dipendente dalla temperatura con una variazione di –2.5 mV/°C. Si sarebbe potuto utilizzare tale caratteristica per il progetto ma non si riusciva a prevedere il valore di tensione iniziale ai capi della giunzione pn. Quindi questo inconveniente avrebbe portato ad una difficoltosa taratura del sistema. Un ulteriore concetto per ricavare una misura di tensione in funzione della temperatura è basato sulla relazione tra la tensione ai capi di una giunzione di silicio e la sua temperatura, quando la corrente che scorre attraverso la giunzione varia tra due valori I1 e I2. La relazione è la seguente: ΔV = KT I1 ln q I2 dove k è la costante di Boltzmann (1.38 x 10-23 J/°K), T è la temperatura in gradi Kelvin, e q è la carica di un elettrone (1.6 x 10-19 C). Questa relazione mostra che la temperatura è proporzionale a ΔV, se il rapporto di corrente rimane costante; in particolare, se I1/I2 = 10, il fattore di conversione tra temperatura e tensione è di 199 μV/°K. Quindi per poter fornire tale rapporto di corrente al sensore si è utilizzato il generatore riportato di seguito. S1 1 1 2 +VCC RB 10k R 10k 2 2 1 1 1 SW SPST R2 6.8k 8 2 2 R1 82k Vi U1A RA 3 + 1 2 - 2 15k Q1 BC327 I1,I2 2 R3 270k -VCC Q2 2N2222 Sensore [email protected] 2 I1 = 200 uA --> S1 = OFF I2 = 20 uA --> S1 = ON 4 1 TL082 1 Si è scelto di far scorrere nel transistor 2N2222 (sensore di temperatura) una corrente I1 di 200 μA ed una I2 di 20 μA, sufficienti per mantenere la giunzione in zona lineare ed allo stesso tempo piccole per non dar luogo a riscaldamenti interni della giunzione e quindi misurare una temperatura falsata dell’ambiente circostante. La relazione tra la corrente di uscita (Io) e la tensione applicata al morsetto non invertente dell’ amplificatore operazionale TL082 (Vi) è: Vcc − Vi . R Io = • Dimensionamento delle resistenze R1, R2, R3 (R=10 kΩ) Con l’interruttore aperto (S1=OFF), Vcc ⋅ R3 R1 ⋅ Vcc , Vi' = Vcc − Vi ' = R1 + R3 R1 + R3 mentre con l’interruttore chiuso (S1=ON), Vcc ⋅ R3 R3 ⋅ Vcc , Vi ' ' = Vcc − Vi ' ' = 1 − R1 // R2 + R3 R1 // R2 + R3 . Quindi imponendo le due correnti Io1 e Io2, Io1 = 200 μA = Vcc ⋅ R1 R ⋅ ( R1 + R3 ) , Io2 = 20 μA = Vcc ⋅ R1 ⋅ R2 R ⋅ ( R1 R2 + R1R3 + R2 R3 ) si sono ricavate le espressioni di R2 e di R3 in funzione di R1: R2 = 86,42 ⋅ 10 − 3 ⋅ R1 7 R3 = R1 . 2 Imponendo R1 = 82 kΩ, si è cercato di trovare dei valori commerciali di resistenze per R2 ed R3 in modo da avere un rapporto r di corrente il più vicino possibile a 10. Quindi si sono ricavate R2 = 6.8 kΩ ed R3 = 270kΩ. Con i valori di resistenze calcolati, Vi' = Vi' ' = [email protected] Vcc ⋅ R3 = 6.903V R1 + R3 Vcc ⋅ R3 = 8.795V R1 // R2 + R3 Io1 = 3 Vcc − Vi ' = 209.7 μA R Io2 = Vcc − Vi ' ' = 20.5 μA R r= 209.7 = 10.23 ⇒ 20.5 ΔV = KT 209,7 ln = 200.55 μV/°K → +0.779% q 20,5 Dal datasheet dell’operazionale TL082 si è osservato che la tensione Vi′′ risultava troppo vicina alla tensione di alimentazione del circuito (+9V); questo porta alla saturazione dello stesso e quindi non garantisce la corrente minima voluta. Per risolvere tale problema, si è inserito un partitore resistivo in modo da abbassare la tensione di uscita dell’operazionale. • Dimensionamento delle resistenze RA, RB Considerando una VBE sul transistor BC327 pari a 0.7 V, la tensione VB1 (riferita a Vcc) quando in uscita si hanno 20.5 μA risulta di circa 0.9 V. Affinché l’operazionale funzioni correttamente, la tensione di uscita Vo1 e Vo2 devono essere: V01 > 1.5 V e V02 < (Vcc – 1.5) = 7.5 V +Vcc Le correnti che scorrono sulle due resistenze sono: IRb I RA = RB 10K V0 − VB1 RA , I RB = VB1 RB Ponendo IRA = IRB, trascurando la corrente di base IB del transistor BC327 perchè ha un elevato hFE, si ricava Vo RA 15K V01 = VB IRa VB1 ⋅ R A + VB1 > 1.5 V ⇒ RB R A > 0.67 ⋅ RB IB Imponendo RB = 10 kΩ, I Rb = I C (Vcc − Vi ' ') 1 VB1 = ⋅ = 90 μA , I B = = 133 nA RB hFE R 150 Si verifica quindi che la corrente di base IB è molto minore di IRb e perciò è possibile trascurarla. Con tale RB si è scelto un valore di RA = 15 kΩ. Ora con il partitore resistivo appena dimensionato i nuovi livelli di tensione all’uscita dell’operazionale risultano V01 = 2.25 V , V02 = [email protected] VB 2 ⋅ R A + VB 2 = 7 V (VB2 = 2.8 V riferita a Vcc) RB 4 che rimangono all’interno del range di funzionamento corretto del TL081. La forma d’onda del generatore di corrente misurata, sostituendo il sensore di temperatura con una resistenza di 1kΩ per poter effettuare con l’oscilloscopio una facile misura di corrente, è riportata di seguito. si può vedere che le due misure di tensione forniscono un rapporto (di corrente) di 10.23, valore molto vicino con il rapporto previsto nel dimensionamento. [email protected] 5 Sample & Hold Lo stadio successivo al generatore di corrente è il sample & hold, il quale svolge due funzioni principali: 1) estrapolare la differenza tra i due livelli di tensione presenti sul sensore di temperatura; 2) mantenere costante (filtrare) la tensione di ingresso del VCO. Durante la fase in cui l’interruttore S1 del generatore di corrente è chiuso (fase ‘sample’), la corrente che scorre nel sensore è di 20.5 μA e l’interruttore S2 è posizionato come in figura; in questo modo il condensatore C2 rimane isolato mentre la tensione su C1 si porta a Vce1. Durante la fase in cui l’interruttore S1 del generatore di corrente è aperto (fase ‘hold’), la corrente che scorre nel sensore è di 209.7 μA e l’interruttore S2 (figura) è posizionato verso il nodo Vc2 (piedini 2 e 3 di figura); in questo modo la tensione sul sensore si porta a V ce2 (>Vce1) mentre la tensione su C2 si porta al valore Vc2 = Vce2-Vce1, dato che la tensione sul condensatore C1 si mantiene costante al valore Vce1. S1 = OFF --> Io1 = 209,7 uA S1 = ON --> Io2 = 20,5 uA --> S2 = VC2 --> S2 = GND Q1 BC327 S2 C1 2 18 nF CD4053 3 VC2 1 C2 1 uF Q2 2N2222 Sensore • Dimensionamento di C1 e C2: Si inizia col dimensionare il condensatore C2 con il sistema nello stato di Hold (deviatore S1 in posizione 1) Considerando le resistenza di perdita del condensatore e la corrente di ingresso dell’amplificatore operazionale connesso all’uscita, si è stimata ci circa 10nA la corrente complessiva prelevata dal condensatore (stimata per eccesso) Ora scelgo C2 di valore opportuno tale che il ripple di tensione durante la fase di Hold sia trascurabile ad esempio considero indicativamente un valore di circa 1/100 di °C pari a circa 1.99uV [email protected] 6 ∆vc = 1 T *I * C1 2 ⇒ C2 ≥ I * T =1.25uF 2 * ∆ vc In questo progetto è stato scelto un condensatore di 1uF che comporta una ∆vc = 2.5uV pari a circa ad un errore dell’1,5 % di °C. Ora per il dimensionamento del condensatore C1 si considera il sistema nella fase di Sample. C1 deve essere di valore tale che ad ogni ciclo riesca a ripristinare, senza eccessivo errore, la carica persa dal condensatore C2, ma anche sufficientemente piccolo in maniera tale da non alterare la corrente che scorre sul sensore di temperatura. La tensione madia di carica del condensatore C1 può andare dai 0.3 ai 0,6÷0.7V dipendente dalla temperatura di lavoro del sensore. Nel dimensionamento si considera il valore più restrittivo (0.3V), imponendo che la variazione della tensione su C1 sia di circa 0.1% (∆vc =0.3 mV) tele da rendere piccolo l’errore Si calcola la carica persa da C2 ∆Qc = C 2 * ∆ vc =2.5 pQ ore con la formula sopra, inserendo gli opportuni valori, si ricava il valore della capacità C1 ∆ Qc C2 = =8 nF ∆ vc In questo progetto è stata scelta una capacità da 18nF sufficientemente maggiorata. [email protected] 7 Multivibratore astabile con NE555 +VCC R14 5.6 k U3 7 CV RST THR TRG 8 VCC NE555 C4 10 nF Vo 3 1 5 4 6 2 R15 68 k OUT GND DSCHG C5 10 nF Per poter comandare l’interruttore del generatore di corrente e quello del sample & hold in modo complementare, si è fatto uso del circuito integrato NE555 il quale, con un opportuno dimensionamento delle resistenze e del condensatore, permette di ottenere in uscita un’onda quadra alla frequenza voluta. Dai calcoli precedenti si è visto che i valori dei condensatori dello stadio di sample & hold, utilizzando una frequenza di 1 KHz, risultavano adeguati ad ottenere una buona carica di hold ed allo stesso tempo una rapida risposta ai transitori di temperatura. Quindi si è dimensionato il multivibratore astabile in modo da ottenere tale frequenza in uscita. • Dimensionamento di R14, R15 Tempo di carica di C4: T1 = ln 2 ⋅ ( R14 + R15 ) ⋅ C4 = 0.693 ⋅ ( R14 + R15 ) ⋅ C4 Tempo di scarica di C4: Imponendo C4 = 10 nF, T = ⇒ T2 = T2 = ln 2 ⋅ R15 ⋅ C4 = 0.693 ⋅ R15 ⋅ C4 1 = 1 ms, f T = 0.5 ms = 0.693 ⋅ 10nF ⋅ R15 ⇒ 2 Si è scelto quindi R15 = 68 kΩ. Con T1 ~ T2, il valore di R14 è stato scelto pari a 5.6 kΩ. [email protected] 8 R15 = 500µ s = 72 kΩ 0.693 ⋅ 10nF Tali resistenze, non avendo particolari esigenze sul duty cycle dell’onda quadra di uscita, forniscono T1 = 510µ s , T2 = 471µ s ⇒ f = 1019.36 Hz . Le forme d’onda rilevate per verificare il corretto funzionamento sono riportate in figura: Il canale 1 è la misura della tensione sul piedino di uscita N.3 dell’NE555. Il canale 2 è la misura carica e scarica del condensatore misurata sul piedino di uscita N.2. [email protected] 9 Amplificatore di Condizionamento Lo stadio che segue il sample & hold è l’amplificatore di condizionamento (figura). +VCC Vi 8 U1B 5 + R TL082 R4 18 k 4 R7 5.6 k Vo 7 6 - 6 I 1 -VCC RA1 100 k TRIM 10 k I RA2 330 k R5 1.8 k 3 R U2 I 5 C6 100 nF 2 TRIM 470 LM336-2.5V/SO Vz (2.5 V) La tensione all’ingresso che ha un range variabile da 54.78 mV a 74.84 mV, corrispondente ad un variazione di temperatura da 0°C a 100°C. Ciò che si vuole ottenere in uscita all’amplificatore è una tensione di 0 V quando all’ingresso dell’amplificatore si hanno 54.84 mV, cioè 0°C di temperatura del sensore; questo si fa, oltre che per avere il riferimento, anche per rendere adeguata la pendenza della retta ∆V/∆T per poter controllare facilmente il VCO. E’ stata quindi inserita una rete di compensazione al piedino invertente, composta da un riferimento di tensione a diodo zener (circuito integrato LM336) che assicura una tensione di 2.5 V costanti, ed una resistenza R6. • Dimensionamento delle resistenze R4,R5,R6 Le correnti che scorrono sulle resistenze R4,R5,R6 sono, rispettivamente, I1 = V0 − Vi R4 ; I2 = Vi R5 ; I3 = VZ − Vi . R6 Per trovare la funzione di trasferimento V0/Vi bisognerà porre [email protected] 10 V0 − Vi VZ − Vi Vi + = R4 R6 R5 I1 + I 3 = I 2 V0 = − 1 R4 1 1 . ⋅ VZ + Vi ⋅ R4 ⋅ + + R6 R R R 5 6 4 Il primo termine (negativo) a secondo membro rappresenta la rete di compensazione; quindi per poter ottenere 0 V in uscita, quando all’ingresso vengono applicati 54,84 mV, si dovrà avere Vi = 0 V0 = − R4 ⋅ VZ = − 548 mV R6 dove si è decisa un’amplificazione V0/Vi pari a 10 ed una R4 = 18 kΩ. Quindi, con VZ = 2.5 V, si è ottenuto R6 = 82 kΩ. La configurazione utilizzata per R6 è quella di due resistenze in parallelo con in serie un trimmer da 10 kΩ. In questo modo è possibile ottenere una variazione di resistenza del ± 6 % attorno al valore centrale di 82 kΩ (R6); quindi il parallelo delle due resistenze dovrà fornire un valore di 82 kΩ - 5 kΩ (trimmer) = 77 kΩ. Ciò significa, ponendo RA1 = 100 kΩ, RA1 ⋅ RA2 = 77 kΩ RA1 + RA 2 ⇒ RA1 = 100 kΩ, RA2 = 330 kΩ. Con una variazione di R6 da 77 kΩ a 87 kΩ, è possibile compensare la tensione di “zero” d’ingresso con un range che va dai 51.7 mV ai 58.5 mV. Questo range permette inoltre di compensare le eventuali tolleranze dei componenti e l’eventuale tensione di offset dell’amplificatore operazionale. Infine per ricavare il valore di R5 si dovrà avere V0 = 0 1 R4 1 1 ⋅ VZ = 54,8mV ⋅ R4 ⋅ + + R6 R R R 5 6 4 10 = 1 + R4 R4 + R5 R6 R4 R ⇒ 9 − 4 = 2.05 kΩ R6 Per la R5 si è inserita una resistenza da 1.8 kΩ in serie ad un trimmer da 470 Ω; quindi è possibile ottenere una variazione di resistenza del ± 11 % attorno al valore centrale di 2.05 kΩ, in modo da poter regolare l’amplificazione del sistema e, anche in questo caso, compensare le eventuali tolleranze dei componenti ( dell’amplificatore e del VCO). In questo schema la variazione di R6 provoca anche una variazione dell’amplificazione che deve essere quindi opportunamente compensata da una variazione di R5 . Con il dimensionamento appena descritto è possibile ottenere tensioni di uscita in un range da 0 mV a 200 mV (che corrisponde ad un range di temperatura da 0 °C a 100 °C). R5 = [email protected] 11 VCO (Convertitore tensione - frequenza) Il convertitore tensione frequenza ha la proprietà di convertire un segnale analogico di tensione in un’onda quadra aventi una frequenza proporzionale al segnale analogico stesso. Lo schema scelto è il seguente: C3 +VCC 1 nF +VCC 5 6 8 +VCC 47 k R8b 1.2 k 1.2 k + 2 - U4A 2 Vo' 1 3 U5 7 - Vo LM311 TL082 -VCC R + 4 R8a 3 4 1 Vi 8 R9 R11 1k -VCC 8 R10 1.2 k R9 47 k 3 1 Rp 6.8 k S3 R12 CD4053 Vz (2.5 V) 2 2.2 k R13 10 k Integratore 1) S3 = OFF (come in figura), Vo' = rampa decrescente: IC3 = IR8 ⇒ I R8 = Vi 2 = I = Vi C3 R8 2 R8 Vi − ⇒ ΔVOFF = − IC 3 Vi ⋅ t1 = − ⋅ t1 C3 2C3 R8 2) S3 = ON, Vo' = rampa crescente: IC3 + IR10 = IR8 ⇒ ⇒ ΔVON = IR8 - IR10 = IC3 ⇒ Vi Vi − = IC 3 2 R8 2 R10 IC 3 Vi Vi ⋅ t2 = ⋅ t2 . − C3 2C3 R8 2C3 R10 Per il bilanciamento di carica, a regime si dovrà avere ΔVON = ΔVOFF = ΔV. Inoltre per ottenere un’onda quadra con duty cycle del 50% si dovrà avere t1 = t2 = [email protected] 12 T . 2 Con tali vincoli Vi T 1 Vi 1 1 Vi T ⋅ − ⋅ = − − ⇒ =− 2C3 R8 2C3 R10 2C3 R8 2 2C3 R8 2C3 R8 2C3 R10 2 1 1 − =0 C3 R8 2C3 R10 ⇒ R10 = ⇒ R8 2 Ricaviamo ora la relazione che lega la frequenza alla tensione analogica di ingresso. Con le condizioni precedentemente fissate, T = t1 + t2 = 2 t2 ⇒ 1 ∆V = 2⋅ f Vi Vi − 2C3 R8 C3 R8 ⇒ f = Vi 4 ⋅ ∆ V ⋅ C3 ⋅ R8 dove ΔV è l’ampiezza della finestra tra le due soglie di tensione del comparatore invertente di uscita (trigger di Schmitt). Quando S3 = OFF, l’uscita dell’integratore sarà una rampa decrescente e contemporaneamente sarà selezionata la soglia minima del comparatore U5; quando S3 = ON, l’uscita dell’integratore comincerà a risalire e contemporaneamente sarà selezionata la soglia massima del comparatore. • Comparatore invertente Il comparatore è composto dal circuito integrato LM311, il quale, essendo dotato di uscita ‘open collector’, per il corretto funzionamento necessita della resistenza di pull-up R11. Il valore di tale resistenza è stata scelta di 1 kΩ per rientrare nel limite di corrente massima sopportata dall’uscita del comparatore ed inoltre per avere fronti di commutazione dell’onda quadra di uscita abbastanza ripidi anche in presenza di eventuali carichi capacitivi in uscita. Per ottenere le due soglie di commutazione indipendenti dalla tensione di alimentazione dell’intero circuito, è stato sfruttato il riferimento di tensione a diodo zener dell’amplificatore di condizionamento. Dimensionando opportunamente la rete resistiva composta dalle resistenze R12 ed R13, e sfruttando inoltre il piedino ‘1’ di S3, che commuta sincrono con la tensione di uscita del comparatore, si è fatto in modo di avere una variazione di tensione tra le due soglie di circa 2 V. 1) S3 = OFF (come in figura): Vz (2.5 V) R13 V+ (comparatore) R12 [email protected] 13 V+ = VZ ⋅ R12 = 0.4508 V R12 + R13 V + = VZ = 2.5 V 2) S3 = ON: ⇒ ΔV = V+(S3=ON) – V+(S3=OFF) = 2.5 V – 0.4508 V = 2.049 V. • Dimensionamento dell’integratore Conoscendo ora l’ampiezza della finestra di tensione del comparatore e imponendo C3 = 1 nF, si è ricavato il valore di R8, R8 = ⇒ R10 = Vi = 2440 Ω 4 ⋅ ∆ V ⋅ f ⋅ C3 R8 = 1.22 KΩ (trascurata la resistenza parassita di S3) 2 Si è scelto R10 = 1.2 KΩ e, visto che R8 ha valore doppio, si è utilizzata la serie di due resistenze da 1.2 kΩ. Ricalcolando la frequenza con i valori di resistenze appena scelti si ottengono le nuove frequenze in tabella che risultano pienamente compensabili agendo sull’amplificazione dello stadio di condizionamento. Temperatura [°C] 0 10 100 Vi (VCO) [mV] 0 20 200 Frequenza [Hz] 0 1016 10168 Freq. teorica [Hz] 0 1000 10000 • Stima delle Tolleranze ΔV comparatore 1) S3 = OFF , V+ = 450.82 mV: La variazione che subisce V+, a causa delle tolleranze presenti nelle resistenze R12 ed R13, è V+MAX = V+(R13 – 5%, R12 + 5%) = V+(9.5 kΩ, 2.31 kΩ) = 489 mV V+MIN = V+( R13 + 5%, R12 – 5%) = V+(10.5 kΩ, 2.09 kΩ) = 415.01 mV ⇒ [email protected] V+ = 450.82 ± 38 mV 14 2) S3 = ON, V+ = 2.5 V: In questo caso V+ non subisce variazioni dalle resistenze R12 ed R13, però il suo valore dipende dalla tolleranza del riferimento di tensione a diodo zener (LM336) molto piccola, trascurabile. Perciò considerando la tensione fornita dall’ LM336 precisa e costante, ΔVMIN = 2.5 V – 489 mV = 2.011 V , ΔVMAX = 2.5 V – 415 mV = 2.0798 V ΔVMAX – ΔV = 2.0798 V – 2.049 V = 0.0308 V ⇒ ΔV – ΔVMIN = 2.049 V – 2.011 V = 0.038 V ⇒ +1.5% - 1.85% L’errore totale commesso, considerando anche l’offset dell’ LM311, è stimabile in ±2%. Ora considerando le tolleranze di R8, C3 e di ΔV appena calcolata, si sono ricavati i valori minimo e massimo della tensione Vi di ingresso del VCO. ViMAX = f ⋅ 4 ⋅ ∆ V (+ 2%) ⋅ R8 (+ 5%) ⋅ C3 (+ 5%) = 21.07 mV ViMIN = f ⋅ 4 ⋅ ∆ V (− 2%) ⋅ R8 (− 5%) ⋅ C3 (− 5%) = 18.31 mV Tali valori di Vi sono compensabili dai trimmer presenti nell’amplificatore di condizionamento, in particolare agendo sul trimmer di regolazione dell’offset (R6). Le misure effettuate su questa parte del circuito sono riportate nelle seguenti figure [email protected] 15 Questa figura riporta: - Nel canale 1 la tensione delle 2 soglie di comparazione misurata sul piedino 2 dell’LM311. - Nel canale 2 la rampa di carica/scarica dell’integratore Si nota che le soglie (trascurando i disturbi sovrapposti alle misurazioni) sono molto vicine ai valori da noi calcolati. Su questa figura è mostrato sul canale 1 la rampa di tensione presente all’uscita dell’integratore, sul canale 2 è mostrata la tensione di uscita del comparatore LM311 [email protected] 16 [email protected] 17 Problemi riscontrati e soluzioni Dopo aver effettuato il montaggio si sono riscontrati alcuni problemi: 1) Nel montaggio del circuito su millefori non è stato considerato il problema del percorso di ritorno delle correnti di massa. Ciò ha provocato nei vari stadi del circuito disturbi anche gravosi (picchi elevati sincroni alle commutazioni) che, sopratutto nello stadio di sample/hold, saturavano e sfasavano la carica/scarica effettiva dei condensatori. Per risolvere questo problema si è dovuto collegare le masse in maniera opportuna cercando di separare i vari stadi, e nei percorsi fisici dei conduttori si è fatta attenzione ad accoppiamenti capacitivi. 2) L’amplificatore di condizionamento e l’integratore, visto che agli ingressi si presentano tensioni molto vicine allo zero, non sono in grado di funzionare correttamente se vengono alimentati con alimentazione singola. Per ovviare a questo problema si è dovuto introdurre l’alimentazione duale. 3) Osservando la forma d’onda di uscita dal VCO si è visto che il duty cycle non era prossimo al 50% ed inoltre la frequenza era minore di quella prevista. Con alcune misure si è notato che, durante la rampa crescente in uscita all’integratore (S3 = ON), la corrente sul ramo di scarica risultava inferiore di quella stimata; questo perché l’interruttore presentava una resistenza interna (che è stata stimata con delle misure) di circa 160 Ω. Per compensarla si è aggiunto in parallelo a R10 una resistenza da 6.8 KΩ (Rp), cosicché fosse soddisfatta la condizione R10 ⋅ RP R + RS 3 = 8 . R10 + RP 2 [email protected] 18 Misure effettuate Dopo aver tarato opportunamente il sistema, si sono fatte alcune misure avendo a disposizione, come lettura di temperatura campione, una termocoppia connessa ad un tester digitale. Vi [mV] (amplif. di condizionamento) Frequenza [KHz] (uscita VCO) Temperatura campione [°C] 62.4 65.4 66.7 68.5 3.9 5.3 6.07 7.06 36 52.5 61.3 71.5 80 70 60 Tensione sensore Uscita VCO 50 Curva campione 40 30 20 20 30 40 50 60 70 80 Temperatura [°C] Dal grafico, osservando l’uscita del VCO e la curva campione, si può notare la non sovrapposizione delle 2 rette dovuta ad una non perfetta taratura. La taratura è stata difficoltosa perchè non si avevano a disposizione delle stabili temperature di riferimento ed inoltre le regolazioni prevista nel circuito di condizionamento (offset ed amplificazione) erano fra loro correlate e quindi si è dovuto adottare un procedimento di taratura iterativo. Nel dettaglio si può osservare che l’offset (la tensione alla temperatura di 0 °C) non è ancora totalmente compensato e l’amplificazione (pendenza della retta “Uscita VCO) deve essere aumentata. Si può inoltre osservare la buona linearità dell’intero sistema costituito dallo stadio di condizionamento e dal VCO [email protected] 19 [email protected] 20