Bologna, 5 aprile 2013 INCONTRO GENITORI NORMATIVA SPECIFICA PER LA TUTELA DEGLI STUDENTI CON DSA Viviana ROSSI Oggi avere difficoltà nella lettura, scrittura e calcolo costituisce una barriera importante. Non solo rende lo studio più difficile, ma può influire sul comportamento e sull‟autostima. DISTURBI dell‟APPRENDIMENTO e BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI BES Secondo l‟OCSE gli alunni con BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI sono: • DISABILI (ex L.104/92) • alunni con DIFFICOLTA‟ (emotive, comportamentali, di apprendimento – DSA-, ecc.) • alunni con SVANTAGGIO (culturale, socioeconomico, sociolinguistico, ecc.) Nella scuola primaria il 10-15% (2-3 per classe; 50-75 mila in tutta Italia) degli alunni ha difficoltà a svolgere le normali attività: •leggere •scrivere •contare Circa il 5% della popolazione scolastica presenta DSA (Fonte AID) INCIDENZA di STUDENTI con DSA nelle SCUOLE SECONDARIE di 2° grado • 2,6% negli istituti professionali • 1,3 % negli istituti tecnici • 0,7% nei licei LE CONSEGUENZE I soggetti con DSA accumulano almeno un anno di ritardo nel corso di studi prima del termine della scuola media inferiore. E‟ altissima la correlazione tra la dispersione scolastica e l‟incidenza di DSA. (Biancardi e Stella; 1992) COSA SIGNIFICA ESSERE DISLESSICI? “Nessuno potrà mai capire cosa significhi essere dislessici nel mondo della scuola. Nessuno potrà mai capire, dal di fuori, cosa si provi a sentirsi umiliati per tutta la propria infanzia e sentirsi ripetere giorno dopo giorno che non sarete mai capaci di avere successo in niente”. Lo racconta Jackie Stewart, vincitore per ventisette volte del Grand Prix , incoronato Sir dal Principe Carlo. È dislessico! … lettura e scrittura sono attività “molto” faticose … perché non vengono automatizzate … INSEGNANTI E GENITORI TUTTI devono essere consapevoli che: I DSA non sono una carenza cognitiva, ma strumentale • L‟obiettivo principale è liberarli dalla zavorra dei DSA perché possano esprimere in pieno le proprie possibilità. • Il miglior metodo per aiutarli è rendere i ragazzi protagonisti consapevoli del proprio apprendimento sollecitando sempre la loro ragione La grande risorsa dei ragazzi con DSA è la loro capacità di ragionamento. OCCORRE, quindi, favorire il rapporto diretto del bambino/ragazzo con i suoi insegnanti aiutandolo a: • chiedere sovente spiegazioni • farsi indicare metodi e strumenti • comunicare le proprie difficoltà È necessario ricordare che il ragazzo dislessico APPRENDE, ma … IN MODO DIVERSO La difficoltà non è nella capacità di apprendimento, ma nelle abilità di utilizzare i normali strumenti per accedere all‟apprendimento Sembra che Albert Einstein, Leonardo Da Vinci, Galileo Galilei, Napoleone, Pablo Picasso, Agatha Christie, … fossero dislessici. Occorre sottolineare che … “I geni dislessici sono stati persone particolarmente speciali perché hanno superato o aggirato gli ostacoli incontrati, realizzando i propri sogni e desideri.” DISLESSICI FAMOSI http://www.youtube.com/watch?v=FdexqnO4roo&feature=player_embedded “Ci sono tonnellate di documenti prodotti dalla ricerca che dicono che la dislessia non è una malattia, ma l’espressione di una piccola differenza di alcune aree del cervello che non impedisce di imparare, ma lo rende molto più faticoso. E in questa società che vuole tutto e subito questa fatica e lentezza non viene tollerata” (G.Stella) PERSONA NON DISLESSICA DISLESSICO Ecco perché è necessario MODIFICARE LA DIDATTICA per i ragazzi con DSA DSA: ALLEANZA SCUOLA-FAMIGLIA Qualsiasi obiettivo si può raggiungere solo se si lavora INSIEME La famiglia che si avvede per prima delle difficoltà del/la proprio/a figlio/a, ne informa la scuola, sollecitandola ad un periodo di osservazione. Nello stesso tempo la famiglia deve essere informata dalla scuola delle persistenti difficoltà del/la figlio/a. La scuola ha il ruolo principale “…La segnalazione da parte degli insegnanti vede come primo interlocutore la famiglia per un successivo invio ai servizi sanitari per l‟età evolutiva eventualmente mediato dal pediatra….” Consensus conference, 2007 [email protected] www.dislessiainrete.org 21 E‟ IMPORTANTE CONOSCERE LA NORMATIVA La LEGGE è uno strumento che insegnanti, genitori, specialisti e studenti devono conoscere per poterlo utilizzare con efficacia per tutelare i DIRITTI di tutti. QUADRO NORMATIVO • LEGGE 170/2010 PEER EDUCATION • DM 12 luglio 2011 UNA OPPORTUNITÀ PER UNA • LINEE GUIDA per il diritto allo studio degli alunni DIDATTICA INCLUSIVA studenti con DSA e degli A FAVORE DI UN ALUNNO DSA • DPR 122/2009 Regolamento sulla valutazione (Art.10) • OM Esami Stato 2012 • CONFERENZA STATO-REGIONI 25 luglio 2012 per il percorso di diagnosi e di certificazione • Direttiva Bisogni Educativi Speciali 27 /12/2012 • LINEE GUIDA per la predisposizione di protocolli regionali per individuazione precoce casi sospetti di DSA 24 /01/2013 LEGGE n. 170/2010 e DECRETO 5669 : assegnano alle scuole il compito di individuare le forme didattiche e le modalità di valutazione più adeguate affinché gli studenti con DSA possano raggiungere il successo formativo LINEE GUIDA : indicano il livello essenziale delle prestazioni richieste alle scuole per garantire il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con DSA LINEE GUIDA per la predisposizione di PROTOCOLLI REGIONALI per l‟ individuazione precoce dei casi sospetti di DSA: compito assegnato alle Regioni e agli USR Da queste norme scaturiscono DIRITTI e DOVERI per TUTTI: docenti, dirigenti scolastici, referenti, specialisti … ma anche studenti e famiglie … per tutti PROTAGONISTI! DOBBIAMO CAPIRE che la “dislessia” non dipende da nessuno … perché è di natura costituzionale, ma che, invece, le possibilità di recuperare le difficoltà del ragazzo dipendono da tutti noi! Art. 3 Costituzione Italiana “… E‟ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l‟uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana …”. ORA LA LEGGE CI … DÀ UNA MANO Il percorso della normativa specifica DALLA PRIMA CIRCOLARE DEL 2004 … Nota MIUR n. 4099 del 5.10.2004 … … alla Legge n.170/2010 LA LEGGE SUI DSA inizia con la seguente dicitura: “TUTELA DEI DIRITTI FONDAMENTALI DELLA PERSONA” Ora la legge c'è e si rivolge a tutto il percorso formativo: dalla SCUOLA dell'INFANZIA all'UNIVERSITÀ. Sono parte integrante del decreto attuativo le … LINEE GUIDA per il DIRITTO allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento “Gli Uffici Scolastici Regionali, le Istituzioni scolastiche e gli Atenei tengono conto delle indicazioni contenute nelle Linee Guida allegate al decreto per l‟attuazione delle disposizioni previste “ Il 12 luglio 2011… … sono state emanate Le Linee Guida e le disposizioni attuative … ben precise! Che cosa cambia? I DSA sono riconosciuti per legge INCREDULO SCETTICO SOSPETTOSO LEGGE 170/2010 Art. 1 "Riconoscimento e definizione di dislessia, disgrafia, disortografia, discalculia" L‟ Art. 2 dichiara le finalità a cominciare dalla prima: "garantire il diritto all'istruzione" per finire con “ assicurare eguali opportunità di sviluppo delle capacità in ambito sociale e professionale" COSA DEVE FARE LA SCUOLA ? UNA DIDATTICA PER GLI ALUNNI CON DSA “ La sinergia fra didattica individualizzata e personalizzata determina dunque, per l‟alunno e lo studente con DSA, le condizioni più favorevoli per il raggiungimento degli obiettivi di apprendimento. (LINEE GUIDA, pag 6 - 7) “4. UNA DIDATTICA PER GLI ALUNNI CON DSA Gli insegnanti possono “riappropriarsi” di competenze educativo - didattiche anche nell‟ambito dei DSA, … È appena il caso di ricordare che nel profilo professionale del docente sono ricomprese, oltre alle competenze disciplinari, anche competenze psicopedagogiche (Cfr. art. 27 CCNL). Gli strumenti metodologici per interventi di carattere didattico fanno parte, infatti, dello “strumentario” di base che è patrimonio di conoscenza e di abilità di ciascun docente. Tuttavia, è pur vero che la competenza psicopedagogica, in tal caso, deve poter essere aggiornata e approfondita”. (LINEE GUIDA, pag 9) LINEE GUIDA, PAG. 10 4.1 SCUOLA DELL‟INFANZIA “È importante identificare precocemente le possibili difficoltà di apprendimento e riconoscere i segnali di rischio già nella scuola dell‟infanzia. Il bambino che confonde suoni, non completa le frasi, utilizza parole non adeguate … omette suoni o parti di parole, sostituisce suoni, lettere ( p/b …) va supportato con attività personalizzate all‟interno del gruppo. Il bambino che mostra, a cinque anni, queste difficoltà, può essere goffo, avere poca abilità nella manualità fine, a riconoscere la destra e la sinistra o avere difficoltà in compiti di memoria a breve termine, ad imparare filastrocche, a giocare con le parole. Questi bambini vanno riconosciuti e supportati adeguatamente: molto si può e si deve fare. Solo in una scuola vissuta … si può stabilire un rapporto positivo tra bambino ed adulto che ascolta, accoglie, sostiene e propone. In una scuola dove (c‟ è) la collaborazione, la sinergia, la condivisione degli stili educativi tra le insegnanti, tra queste e la famiglia …. In una scuola che vive nell‟ottica dell‟inclusione, …..” LINEE GUIDA, pag 12 . 13 4.2 SCUOLA PRIMARIA 4.2.1 Disturbo di lettura e di scrittura “All‟inizio della scuola primaria la prevenzione delle difficoltà di apprendimento rappresenta uno degli obiettivi più importanti della continuità educativa, che si deve realizzare attraverso uno scambio conoscitivo tra la famiglia, i docenti della scuola dell‟infanzia e i docenti della scuola primaria medesima. Solo da una conoscenza approfondita degli alunni, il team docente potrà programmare le attività educative e didattiche, potrà scegliere i metodi e i materiali e stabilire i tempi più adeguati alle esigenze di tutti gli alunni del gruppo classe.” LINEE GUIDA, pag 17 4.3 SCUOLA SECONDARIA DI I E DI II GRADO “La scuola secondaria richiede agli studenti la piena padronanza delle competenze strumentali (lettura, scrittura e calcolo), l‟adozione di un efficace metodo di studio e prerequisiti adeguati all‟apprendimento di saperi disciplinari sempre più complessi; elementi, questi, che possono mettere in seria difficoltà l‟alunno con DSA, inducendolo ad atteggiamenti demotivati e rinunciatari. Tali difficoltà possono essere notevolmente contenute e superate, individuando opportunamente le strategie e gli strumenti compensativi nonché le misure dispensative.” È la scuola il luogo per identificare un possibile DSA 42 LINEE GUIDA , pag, 8 È importante identificare precocemente le possibili difficoltà di apprendimento e riconoscere i segnali di rischio già nella scuola dell‟infanzia. 43 Legge 8 ottobre 2010, n. 170 art. 3 delinea un corretto e opportuno percorso di DIAGNOSI comma 2 "Per gli studenti che, nonostante adeguate attività di recupero didattico mirato, presentano persistenti difficoltà, la scuola trasmette opportuna comunicazione alla famiglia"; If educational interventions implemented results ineffective, teachers can suggest parents a depth diagnosis comma 3 "E' compito delle scuole … attivare, previa apposita comunicazione alle famiglie interessate, interventi tempestivi idonei a individuare i casi sospetti di DSA. Teachers need to detect risk factors of the presence44 of SLD Intervento abilitativo precoce riduce la probabilità di un insuccesso scolastico 05/04/2013 45 …a scuola interverremo con attività di recupero calibrate su vostro figlio per potenziare determinate abilità o acquisire specifiche competenze (in classe o in momenti dedicati) per il raggiungimento degli obiettivi comuni al gruppo classe. Claudia Cappa, ISAC - CNR Torino - [email protected] Valutazioni e verifiche Il reale «valore» della valutazione La valutazione dovrebbe essere deliberatamente progettata per migliorare ed educare i risultati degli studenti, non solamente per verificarli ….” “ (Wiggins, 1998) GIÀ il ……D.P.R. n° 122 del 22 giugno 2009 REGOLAMENTO SULLA VALUTAZIONE Art. 10 “ Valutazione degli alunni con DSA Per gli alunni con DSA adeguatamente certificati, la valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede d‟esame conclusivo dei cicli, devono tener conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni; a tali fini, nello svolgimento dell‟attività didattica e delle prove di esame, sono adottati gli strumenti compensativi e dispensativi ritenuti idonei. ...” Il tema delle “VERIFICHE E VALUTAZIONI” nei confronti degli alunni con D.S.A. è fonte di profonde riflessioni. Le norme ministeriali dichiarano che la “valutazione” dello studente con DSA dovrà essere “adeguata”, per sviluppare una valutazione centrata sull‟alunno specifico e sui suoi progressi. “Forme adeguate di verifica e di valutazione.” (L G, pag 28) La LEGGE 170/2010 … parlando di valutazione degli apprendimenti, assicura che … “agli studenti con DSA sono garantite, durante il percorso di istruzione e di formazione scolastica e universitaria, adeguate forme di verifica e di valutazione, anche per quanto concerne gli esami di Stato …”. sezione AID TORINO La Legge 170/2010 assicura che «sono garantite, durante il percorso di istruzione e di formazione scolastica e universitaria, adeguate forme di verifica e di valutazione, anche per quanto concerne gli esami di Stato…». MA COSA SIGNIFICA “adeguate forme di verifica e di valutazione”? L’articolo 6 del Decreto attuativo ci dà ulteriori spiegazioni: 1.La valutazione scolastica, periodica e finale […] deve essere coerente con gli interventi pedagogico - didattici. 2. Le Istituzioni scolastiche adottano modalità valutative che consentono […] di dimostrare effettivamente il livello di apprendimento raggiunto … a prescindere dagli aspetti legati all’abilità deficitaria. E L‟ESAME DI STATO? Art. 6 - Decreto attuativo 3. Le Commissioni […] tengono in debita considerazione le specifiche situazioni soggettive, le modalità didattiche e le forme di valutazione individuate nell‟ambito dei percorsi didattici individualizzati e personalizzati. Sulla base del disturbo specifico, anche in sede di esami di Stato, possono riservare ai candidati tempi più lunghi di quelli ordinari. Le medesime Commissioni assicurano (…) l‟utilizzazione di idonei strumenti compensativi e adottano criteri valutativi attenti soprattutto ai contenuti piuttosto che alla forma, sia nelle prove scritte, […] prove nazionali INVALSI […], sia in fase di colloquio. ESAME di STATO OM n 41 del 11/05/12 - art.17 BIS Esame dei candidati in situazione di DSA 1. La Commissione d‟esame – (….) - considerati eventuali elementi forniti dal Consiglio di classe, terrà in debita considerazione le specifiche situazioni soggettive, adeguatamente certificate, relative ai candidati affetti da disturbi specifici di apprendimento (DSA), in particolare, le modalità didattiche e le forme di valutazione individuate nell‟ambito dei percorsi didattici individualizzati e personalizzati. A tal fine il Consiglio di classe inserisce nel documento del 15 maggio di cui al DPR n.323/1998 il Piano Didattico Personalizzato o altra documentazione predisposta ai sensi dell‟art.5 del DM n. 5669 del 12 luglio 2011. Sulla base di tale documentazione e di tutti gli elementi forniti dal Consiglio di classe, le Commissioni predispongono adeguate modalità di svolgimento delle prove scritte e orali. Nello svolgimento delle prove scritte, i candidati possono utilizzare gli strumenti compensativi previsti dal Piano Didattico Personalizzato o da altra documentazione redatta ai sensi dell‟art.5 del D.M. 12 luglio 2011. Sarà possibile prevedere alcune particolari attenzioni finalizzate a rendere sereno per tali candidati lo svolgimento dell‟esame sia al momento delle prove scritte, sia in fase di colloquio. I candidati possono usufruire di dispositivi per l‟ascolto dei testi della prova registrati in formati “mp3”. Per la piena comprensione del testo delle prove scritte, la Commissione può prevedere, in conformità con quanto indicato dal capitolo 4.3.1 delle Linee guida citate, di individuare un proprio componente che possa leggere i testi delle prove scritte. ./… Per i candidati che utilizzano la sintesi vocale, la Commissione può provvedere alla trascrizione del testo su supporto informatico. In particolare, si segnala l‟opportunità di prevedere tempi più lunghi di quelli ordinari per lo svolgimento della prove scritte, di curare con particolare attenzione la predisposizione della terza prova scritta, con particolare riferimento all‟accertamento delle competenze nella lingua straniera, di adottare criteri valutativi attenti soprattutto al contenuto piuttosto che alla forma. Al candidato potrà essere consentita la utilizzazione di apparecchiature e strumenti informatici nel caso in cui siano stati impiegati per le verifiche in corso d‟anno o comunque siano ritenuti giovevoli nello svolgimento dell‟esame, senza che venga pregiudicata la validità delle prove. Documento del 15 maggio O.M. 44/2010 ...Deve riportare (Ovviamente in fascicolo riservato) “ ... i contenuti, i metodi, i mezzi, gli spazi e i tempi del percorso formativo, i criteri, gli strumenti di valutazione adottati, gli obiettivi raggiunti, nonché ogni altro elemento che i consigli di classe ritengano significativo ai fini dello svolgimento degli esami” (Art.6 c.2 ) In coerenza con quanto già menzionato nei verbali dei consigli di classe in relazione al percorso dell‟allievo con DSA C. M. n. 48 - Roma, 31 maggio 2012 ESAME di STATO conclusivo del PRIMO CICLO di istruzione. Istruzioni a carattere permanente Possiamo riassumere così gli accorgimenti per gli studenti con DSA: • Uso di tutti gli strumenti compensativi di cui hanno fruito durante il corso dell‟anno scolastico ed esplicitati nel proprio PDP • Per la decodifica del testo si possono scegliere percorsi diversi, sempre nel pieno rispetto delle esigenze di ogni singolo studente: sintesi vocale, lettura dei testi delle prove scritte da parte di un componente la commissione. • Tempo aggiuntivo per lo svolgimento delle prove scritte. • Valutazione attenta al contenuto piuttosto che alla forma. IN SINTESI all‟esame: GLI STUDENTI CON DIAGNOSI DI DSA POSSONO UTILIZZARE TUTTI GLI STRUMENTI COMPENSATIVI INDICATI NEL PROPRIO PDP. L‟accesso alla decodifica delle consegne delle prove scritte può avvenire in due modi : - Sintesi vocale - Lettore umano, cioè un componente della commissione che legge i testi delle prove Hanno diritto a tempi aggiuntivi per l‟espletamento delle prove Hanno diritto a una particolare attenzione nella predisposizione della terza prova scritta (si ricorda che i quesiti per la 3^ prova devono essere di numero uguale a quelli dati alla classe, ma possono essere ridotti in termini di complessità, come prevede il dm 429/2000: ad es. Con quesiti a risposta multipla, oppure con parole chiave o schemi/guida prodotti nel corso dell'anno e debitamente indicati nel PDP . Inoltre gli studenti con DSA non dovrebbero essere tenuti a rispettare il numero di righe previsto per gli altri studenti, ma possono fornire risposte più brevi.) Nella fase del colloquio, la commissione terrà conto, in ordine alle modalità di interrogazione usate anche in corso d‟anno, delle capacità lessicali ed espressive del candidato con DSA , adeguando le richieste alle complessive capacità del candidato e adottando criteri valutativi attenti soprattutto al contenuto piuttosto che alla forma. Sul diploma nessun riferimento alla differenziazione delle prove Nel DIPLOMA FINALE rilasciato al termine degli esami non viene fatta menzione delle modalità di svolgimento e della differenziazione delle prove”. VALUTAZIONE PER GLI STUDENTI con DSA • APPLICARE UNA VALUTAZIONE FORMATIVA • VALUTARE I PROCESSI DI APPRENDIMENTO, NON LO STUDENTE • VALUTARE I PROGRESSI IN ITINERE E GLI SFORZI, NON LE CARENZE • VALUTARE CONSIDERANDO IL SUO DSA • VALUTARE IL CONTENUTO E NON LA FORMA • NON FARE LA MEDIA MATEMATICA TRA I VOTI DEGLI SCRITTI E LA RELATIVA COMPENSAZIONE ORALE …. AVERE FIDUCIA IN LUI E NELLE SUE CAPACITA' DI RECUPERO !!! RICORDATE CHE … LA VALUTAZIONE INCIDE … • sugli aspetti psicologici ed emotivi dello studente • sulla costruzione di una positiva immagine di sé • sul sentimento di adeguatezza/inadeguatezza • sul livello di autostima • sul senso di autoefficacia • sulle aspettative di successo • sulla motivazione allo studio • sul successo scolastico … sulla vita stessa! DALLA NORMATIVA … La valutazione deve concretizzarsi in una prassi che espliciti concretamente le modalità di differenziazione a seconda della disciplina e del tipo di compito, discriminando fra ciò che è espressione diretta del disturbo e ciò che esprime l’impegno dell’allievo e le conoscenze effettivamente acquisite.” ( L. G., pagg. 18 e 28) Valutazione come … dispensa! “Per quanto concerne le misure dispensative, oltre a tempi più lunghi per le verifiche scritte o a una quantità minore di esercizi, gli alunni con disgrafia e disortografia sono dispensati dalla valutazione della correttezza della scrittura e, anche sulla base della gravità del disturbo, possono accompagnare o integrare la prova scritta con una prova orale attinente ai medesimi contenuti.” (LINEE GUIDA, pag 19) E LE LINGUE STRANIERE PER LE LINGUE STRANIERE SONO CONTEMPLATE TRE POSSIBILITÀ : 1) In caso di esonero e di conseguente percorso didattico differenziato, lo studente svolgerà delle prove differenziate e avrà un attestato e non un diploma 2) In caso di dispensa dalla prova scritta in lingua straniera , lo studente effettuerà la prova orale sostitutiva di quella scritta nella stessa mattina in cui è prevista la prova scritta in lingua straniera, come seconda prova di esame . 3) Per gli studenti che hanno seguito un percorso didattico ordinario senza esonero , né dispensa dalle prove scritte in lingua straniera, l‟attenzione da parte della commissione, per la predisposizione della prova scritta potrebbe consistere in: MISURE COMPENSATIVE • Esplicitazione o/esemplificazione della consegna (se necessario). • Lunghezza del testo da produrre: potrà variare da un minimo di 5 righe al max richiesto Consegna con incluse Key-words (parole chiave) come guida alla composizione del testo • Uso di schemi, mappe concettuali, … sui contenuti studiati (La prova di colloquio avrà carattere compensativo nel caso in cui l'esito delle prove scritte non sia ritenuto soddisfacente ) MISURE DISPENSATIVE • Non valutare gli errori di spelling e non dare eccessivo peso agli errori morfosintattici LINGUE STRANIERE DISPENSA o ESONERO? DISPENSA DALLE PROVE SCRITTE temporanea o permanente = VIENE RILASCIATO IL DIPLOMA PERICOLO: se solo orale, i dislessici non avranno alcun gancio a cui “appendere” il loro apprendimento. ESONERO DALLO STUDIO DELLA DISCIPLINA = NON VIENE RILASCIATO IL DIPLOMA La Legge 170/2010 …assicura che … “agli studenti con DSA sono garantite, durante il percorso di istruzione e di formazione scolastica e universitaria, adeguate forme di verifica e di valutazione, ANCHE PER QUANTO CONCERNE GLI ESAMI di STATO …”. D.P.R. n° 122 del 22 giugno 2009 REGOLAMENTO SULLA VALUTAZIONE Art. 10 Valutazione degli alunni con DSA “ Per gli alunni con DSA adeguatamente certificati, la valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede d‟esame conclusivo dei cicli, devono tener conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni; a tali fini, nello svolgimento dell‟attività didattica e delle prove di esame, sono adottati gli strumenti compensativi e dispensativi ritenuti idonei. ...” AID Torino AGLI ESAMI TUTTO SCRITTO NEL PDP DAL PDP La scuola dove dimostra di applicare la legge? NEL POF … … indichiamo le LINEE GUIDA (azioni) - per ogni alunno COMPILIAMO il 05/04/2013 AID Torino PDP Istituzione scolastica………………….… Modello di PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Anno Scolastico ……………… SCUOLA PRIMARIA/SECONDARIA………… Classe…… Referente DSA o Coordinatore di classe 05/04/2013 … PIANO P. D. P : studio mirante a predisporre un'azione in tutti i suoi sviluppi”: programma, progetto, strategia DIDATTICO: • • scopo della didattica è il miglioramento dell‟ efficacia e dell‟efficienza: dell‟insegnamento dell'apprendimento dell„allievo. PERSONALIZZATO: indica la diversificazione delle metodologie, dei tempi, degli strumenti nella progettazione del lavoro della classe 05/04/2013 sezione AID TORINO Struttura del Piano Didattico Personalizzato 1. 2. 3. 4. 5. Dati relativi all‟alunno Descrizione del funzionamento delle abilità strumentali Caratteristiche del processo di apprendimento Strategie dell‟alunno per lo studio e strumenti utilizzati Individuazione di eventuali modifiche all‟interno degli obiettivi disciplinari per il conseguimento delle competenze fondamentali 6. Strategie metodologiche e didattiche adottate 7. Strumenti compensativi e misure dispensative 8. Criteri e modalità di verifica e valutazione 9. Patto con la famiglia sezione AID TORINO Insegnanti di classe: ……………………………………………………. ……………………………………………………. ……………………………………………………. ……………………………………………………. ……………………………………………………. Dirigente Scolastico …………………………………………………… Genitori …………………………………………………… Studente …………………………………………………… Tecnico competente (se ha partecipato alla stesura del documento) …………………………………………………… Patto con la famiglia … e con lo studente È fondamentale il raccordo con la famiglia, che può comunicare alla scuola eventuali osservazioni su esperienze sviluppate dallo studente anche autonomamente o attraverso percorsi extrascolastici. Il PDP contempla tutte queste azioni Attività di recupero Individualizzato Misure dispensative Strumenti compensativi PDP Forme di verifica e valutazione Modalità didattiche personalizzate COSA DEVE FARE LA SANITÀ? “E „ COMPITO DELLE SCUOLE … attivare, previa apposita comunicazione alle famiglie interessate, interventi tempestivi idonei a individuare i casi sospetti di DSA” (Legge 170/10 - Art.3 c.3) L‟ATTIVITA‟ DIAGNOSTICA consta di 2 ASPETTI: L‟ IDENTIFICAZIONE PRECOCE LA DIAGNOSI Disturbi Specifici di Apprendimento DISLESSIA Difficoltà nella lettura DISORTOGRAFIA Difficoltà nell‟ortografia DISGRAFIA Disturbi specifici delle prassie della scrittura DISCALCULIA Deficit del sistema di elaborazione dei numeri e del calcolo IMPORTANZA della DIAGNOSI “Ma allora non sono stupido…” “Ma allora non è pigro!” CAPIRE CHE: i nostri figli non sono malati Non dobbiamo colpevolizzarci ne‟ vergognarci La dislessia è una dis-abilità “scolastica” INVISIBILE C. Cappa: [email protected] Per chi ha un DSA … LEGGERE … SCRIVERE … CONTARE … Non sono abilità automatiche QUANDO UN SOGGETTO VIENE DEFINITO ABILE IN UN COMPITO ? Quando lo ha AUTOMATIZZATO… Quando RIESCE AD ESEGUIRLO… ripetutamente… velocemente in modo soddisfacente… …e senza sforzo attentivo (nessun intralcio rispetto all‟esecuzione di altri compiti) …e è INEVITABILE Chi fa la diagnosi? Valgono quelle dei privati? 05/04/2013 AID Torino L. 170/2010 Art. 3 comma 1 (Diagnosi) “ La diagnosi dei DSA è effettuata … dal Servizio sanitario nazionale a legislazione vigente ed è comunicata dalla famiglia alla scuola di appartenenza dello studente. Le regioni nel cui territorio non sia possibile effettuare la diagnosi nell’ambito dei trattamenti specialistici erogati dal Servizio sanitario nazionale possono prevedere, nei limiti delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente, che la medesima diagnosi sia effettuata da specialisti o strutture accreditate.” STRUTTURE ACCREDITATE sono quelle che, rispondendo a requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi generali e specifici stabiliti dalla Regione, possono chiedere di stipulare un contratto con la ASL territorialmente competente per l‟ erogazione di servizi sanitari i cui costi siano a carico del Sistema Sanitario Regionale. SPECIALISTI Le procedure diagnostiche per il riconoscimento dei DSA si avvalgono di solito della collaborazione di diversi professionisti sanitari : neuropsichiatra infantile, logopedista, psicologo, psicomotricista, ... “ L‟approccio interdisciplinare è la prassi clinica maggiormente auspicabile in considerazione delle caratteristiche del disturbo”. (Consensus Conference, pag 11) REGIONE EMILIA-ROMAGNA La diagnosi di DSA è effettuata dal SSN oppure da specialisti o strutture accreditate. Per garantire alle famiglie di minori con DSA un percorso clinico-diagnostico tempestivo ed equo, la Regione EmiliaRomagna, con Circ.n. 8 del 31/05/2012, ha emanato il «DOCUMENTO TECNICO di istituzione dei GRUPPI di CONFORMITÀ DSA per la valutazione di conformità sulle segnalazioni di DSA prodotte da professionisti privati» Il DOCUMENTO chiarisce che le diagnosi possono essere effettuate da: - servizi di Neuropsichiatria dell‟Infanzia e adolescenza (NPIA) delle Asl della Regione; - professionisti privati (neuropsichiatri infantili e/o psicologi), cioè: – liberi professionisti; – dipendenti Ausl in regime di libera professione intramoenia e/o extramoenia. Le diagnosi effettuate da professionisti privati dovranno poi essere sottoposte alla valutazione del GRUPPO di CONFORMITÀ DSA (istituito presso ogni NPIA delle AUSL). DIAGNOSI PRIVATE Le diagnosi effettuate da privati e ancora non consegnate alla scuola dovranno essere portate direttamente dalle famiglie al Servizio di NPIA delle Ausl di competenza, che rilascerà il modulo di avvenuta consegna. Invece x le diagnosi effettuate da privati e già consegnate alla scuola, il parere di conformità sarà inviato direttamente alla famiglia dal Servizio di NPIA delle Ausl. La segnalazione ha valore per ogni ciclo di studi e deve essere aggiornata al passaggio all‟ordine di studi superiore, tranne che x quelle fatte durante l‟ultimo anno di ogni ciclo scolastico, che avranno validità anche per l‟ordine di scuola successivo (es. le diagnosi fatte nel corso del V° anno della scuola primaria saranno valide per la scuola sec. di I°g.) ACCORDO tra Governo, Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano, che dovrà essere discussa in sede di Conferenza StatoRegioni "Indicazioni per la diagnosi e la certificazione diagnostica dei DSA". La Conferenza Stato-Regioni del 25 luglio 2012 ha stabilito, con quattro articoli, in via definitiva il percorso di diagnosi e di certificazione dei Disturbi Specifici dell'Apprendimento Detto provvedimento è disponibile su http://www.aiditalia.org/it/conferenza_stato_regioni.it DIAGNOSI PRIVATE Dovranno essere sottoposte alla valutazione del Gruppo di Conformità DSA (istituito presso ogni NPIA delle AUSL) che ha il compito di definire se: • la diagnosi privata è conforme ai criteri definiti; • la diagnosi privata non è conforme ai criteri definiti; • la diagnosi privata non è completa e necessita di un ulteriore approfondimento da parte del professionista privato. LE DIAGNOSI DEVONO SPECIFICARE L‟“etichetta diagnostica” associata a un codice (F81) del manuale ICD-10 dell‟Organizzazione Mondiale della Sanità, che dovrebbe sempre essere riportato nella diagnosi, riguarda i “Disturbi evolutivi specifici delle abilità scolastiche” e comprende: • F81.0 • F81.1 • F81.2 • F81.3 Disturbo specifico delle lettura (Dislessia). Disturbo specifico della scrittura (Disortografia). Disturbo specifico delle abilità aritmetiche (Discalculia). Disturbi misti delle abilità scolastiche (anche se non riportato nella dicitura, la parola “specifici” è sottintesa. Dovrebbe essere usato per i disturbi che soddisfano due o più criteri dei codici F81.2, F81.0, F81.1). • F81.8 Altri disturbi evolutivi delle abilità scolastiche. • F81.9 Disordine evolutivo delle abilità scolastiche non meglio specificato. (Questa categoria è limitata ai disturbi non specifici dove sono presenti significative disabilità nell‟apprendimento non dovute a deficit cognitivi, neurologici, sensoriali o a inadeguata istruzione scolastica I soggetti che ricadono in questa categoria non sono tutelati dalla legge 170 ). PRIMA e DOPO il 1/09/2012 Le diagnosi private emesse prima del 1° settembre 2012 verranno considerate valide anche se sprovviste del codice ICD10 e con la sola dicitura di dislessia, disortografia, disgrafia, discalculia. Nelle diagnosi emesse dopo tale data dovranno invece comparire i codici ICD10 oltre che la specifica dicitura. La diagnosi di DSA deve rispondere principalmente al criterio di discrepanza tra il livello intellettivo e le prestazioni nelle prove dominio specifiche degli apprendimenti scolastici. La diagnosi di DSA deve escludere difetti della vista, dell‟udito e sindromi neurologiche nonchè situazioni ambientali di svantaggio socio-culturale e di inadeguata istruzione scolastica. La valutazione deve essere condotta con la somministrazione di prove standardizzate di cui vanno ripostati i risultati. Rispetto alla definizione del QI si fa riferimento a quanto espresso nel PARCC (2011) e si definisce che: il quoziente totale (multicomponenziale) oppure il migliore tra i quozienti monocomponenziali rilevati, deve essere non inferiore a 85 (PARCC 2011); PUNTI PRINCIPALI dell‟ACCORDO: • Art.1 c. 3 “I servizi pubblici e i soggetti accreditati … effettuano il percorso diagnostico e il rilascio delle certificazioni in coerenza con le indicazioni della Consensus Conference. • La diagnosi di DSA deve essere prodotta in tempo utile per l‟attivazione delle misure didattiche e delle modalità di valutazione previste, quindi, di norma, non oltre il 31 marzo per gli alunni che frequentano gli anni terminali di ciascun ciclo scolastico, in ragione degli adempimenti connessi agli esami di Stato. • Fa eccezione la prima certificazione diagnostica, che è prodotta al momento della sua formulazione, indipendentemente dal periodo dell‟anno in cui ciò avviene. Art. 1, c. 4. “Nel caso in cui i servizi pubblici o accreditati dal Servizio sanitario nazionale non siano in grado di garantire il rilascio delle certificazioni in tempi utili per l‟attivazione delle misure didattiche e delle modalità di valutazione previste e, comunque, quando il tempo richiesto per il completamento dell‟iter diagnostico superi sei mesi, con riferimento agli alunni del primo ciclo di istruzione, le Regioni, per garantire la necessaria tempestività, possono prevedere percorsi specifici per l‟accreditamento di ulteriori soggetti privati ai fini dell‟applicazione dell‟art 3 comma 1 della legge 170/2010, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica. “ L'INDENNITÀ MENSILE DI FREQUENZA DA EDUCAZIONE & SCUOLA "http://www.edscuola.it/archivio/handicap/indennita_di_frequenza.htm L‟indennità di frequenza è stata istituita con la l. n. 289/1990 per assicurare la cura, la riabilitazione e l'istruzione per i minori invalidi civili con difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni proprie dell' età … La domanda di accertamento dell'invalidità civile andrà inoltrata presso l'ASL di residenza del minore e sottoscritta anche da un solo genitore, esercente la potestà parentale. Tanto più precoce è la rilevazione di un DSA, tanto minore sarà il numero di esperienze negative che lo studente immagazzinerà. IMPORTANZA della DIAGNOSI … la luce alla fine del tunnel (Claudia Cappa) “Ma allora non sono stupido…” “Ma allora non è pigro!” “A mio parere una buona diagnosi è già di per sé una forma di terapia” Mel Levine Diagnosi tardiva Ambiente scolastico inconsapevole o intollerante • Non sa di essere dislessico e pensa di essere incapace • Non crede più di poter ottenere buoni risultati • Non ha un sistema di studio: fa quello che può • Evita la scuola e disperde tanto tempo a fare altro • Non è sereno ed è costantemente in conflitto Antonella Gagliano DIAGNOSI PRECOCE • INTERVENTO RIEDUCATIVO EFFICACE • AMBIENTE SCOLASTICO VALIDO • USO DI AUSILI • sa di essere dislessico • sa di poter studiare ottenendo lo stesso buoni risultati • ha trovato il suo personale adattamento (sistema di studio) • sa usare gli ausili e si giova dei provvedimenti dispensativi • è sereno e socialmente integrato Antonella Gagliano LO STUDENTE CON DSA HA DIRITTO AD UNA DIAGNOSI PRECOCE: LA SCUOLA E I SERVIZI SANITARI HANNO IL DOVERE DI AIUTARLO AD OTTENERLA! Identificazione precoce COMPITO della SCUOLA - PROVE DI VALUTAZIONE: - prove di scrittura spontanea - prove di consapevolezza metafonologica - SCREENING - Osservazioni sistematiche e periodiche delle competenze di letto scrittura - Continuità tra ordini diversi di scuola COSA DEVE FARE LA FAMIGLIA? PREMESSA IMPORTANTE • Affrontare il problema dei DSA con il figlio, non nasconderlo • Avere fiducia che può affrontare la vita • Accettare che la scuola è fatica • Ogni ragazzo deve trovare il proprio metodo • Deve conoscersi anche attraverso errori e fallimenti • Non serve portare a scuola compiti di cui non ha consapevolezza COSA DEVE FARE LA FAMIGLIA La FAMIGLIA che si avvede per prima delle difficoltà del/la proprio/a figlio/a, ne informa la scuola, sollecitandola ad un periodo di osservazione Nello stesso tempo la famiglia deve essere informata dalla SCUOLA delle persistenti difficoltà del/la figlio/a. Come i genitori aiutano i figli a fare i compiti? INVECE SPESSO i genitori si sostituiscono ai figli … “Solo se ci sono io lui fa i compiti …” Tutta la famiglia viene coinvolta… Gli facciamo leggere la/e pagina/e L Gli leggiamo noi la/e pagina/e FACCIAMO IL RIASSUNTO DI UN CONTENUTO DA STUDIARE E POI … FACCIAMO RIPETERE… … RIPETERE e RIPETERE INFORMAZIONI E CONTENUTI… Art. 6 - "Misure per i familiari", Infatti prevede che: a) i familiari di alunni del primo ciclo con DSA possano usufruire di orari di lavoro flessibili per assisterli nei compiti a casa; b) le modalità di esercizio di questo diritto sono demandate ai contratti nazionali di lavoro …, ma non devono comportare "nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica". (Finalità già contenute nelle Indicazioni nazionali, di cui al D.lvo 19 febbraio 2004, n. 59, aggiornate dalle Indicazioni per il curricolo di cui al D.M 31 luglio 2007) Circ. n. 9/2011 “Alle Amministrazioni pubbliche di cui all'art. 1, comma 2, del d.lgs. n. 165/2001” OGGETTO: trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale - presupposti - rivalutazione delle situazioni di trasformazione già avvenute alla data di entrata in vigore del d.l. n. 112 del 2008, convertito in l. n. 133 del 2008. • • • • • Ecco il passaggio specifico della circolare: “… Altra situazione meritevole di tutela è poi quella dei famigliari di studenti che presentano la sindrome DSA (Disturbi Specifici di Apprendimento). … "I famigliari fino al primo grado di studenti del primo ciclo dell'istruzione con DSA impegnati nell'assistenza alle attività scolastiche a casa hanno diritto di usufruire di orari di lavoro flessibili.". La norma fa poi rinvio ai contratti collettivi per la disciplina delle modalità di esercizio del diritto e, pertanto, la concreta attuazione del diritto è subordinata alla regolamentazione da parte dei contratti stessi. Comunque, la posizione di questi dipendenti deve essere considerata come assistita sin da subito da una tutela particolare e, quindi, deve essere valutata nell'ambito di quanto già previsto dal citato art. 7, comma 6, del d.lgs. n. 165 del 2001 e dai CCNL vigenti in ordine alla flessibilità dell'orario”. COSA DEVONO FARE GLI STUDENTI CON DSA ? Qual è il ruolo degli studenti con DSA? UGUALE A QUELLO DEI COETANEI MA .. Devono avere CONSAPEVOLEZZA proprie difficoltà e dei propri punti di forza. delle Solo così possono accrescere la stima di sé ed abbandonare la paura. Attraverso l‟uso di strategie adatte arrivano ad avere più sicurezza e, di conseguenza, più autonomia. Nelle LINEE GUIDA si riconosce agli studenti un ruolo importante nel loro percorso formativo. Essi, come tutti gli studenti, hanno il dovere di porre adeguato impegno nel loro “lavoro”, sia a casa sia a scuola. Hanno, però, diritto a una chiara informazione riguardo alla diversa modalità di apprendimento; alle strategie che possono aiutarli a ottenere il massimo dalle loro potenzialità Inoltre possono suggerire ai docenti le strategie di apprendimento che hanno maturato autonomamente COME apprendono e COSA possono APPRENDERE MODALITÀ ATTRAVERSO CUI AVVENGONO GLI APPRENDIMENTI ESPERIENZA DIRETTA (FARE) 90% PARLARE E SCRIVERE 70% ASCOLTARE E VEDERE (INSIEME) 50% VISTA 30% UDITO 20% LETTURA 10% LO STUDIO A CASA PUÒ DIVENTARE UN MOMENTO DI FORTE CONFLITTUALITÀ PER LA FAMIGLIA LA DISLESSIA HA UN NOTEVOLE IMPATTO SULLA FAMIGLIA DEL BAMBINO I genitori dei bambini/ragazzi dislessici hanno un compito molto difficile DA UN LATO QUELLO DI ESSERE GENITORI “COME TUTTI GLI ALTRI”, QUINDI DI AMARE E OFFRIRE AL PROPRIO FIGLIO TUTTO CIÒ DI CUI HA BISOGNO PER CRESCERE SERENO E FELICE DALL‟ALTRO PROVVEDERE AD UN AIUTO “SPECIALE” LEGATO ALLE DIFFICOLTÀ SPECIFICHE DEL FIGLIO QUESTO DUPLICE RUOLO LI PUÒ FAR SENTIRE SPESSO STANCHI, FRUSTRATI, SCORAGGIATI … quando fanno male un compito… NON STRAPPIAMO LA PAGINA… [email protected] SPESSO RIMANE POCO TEMPO PER ATTIVITÀ PIACEVOLI E TEMPO LIBERO NO ! AVERE UN APPROCCIO DI SUPPORTO CONOSCERE LE ISTRUZIONI DIDATTICHE E USARE METODI VALIDI I GENITORI devono … CONOSCERE COSA INSEGNARE CHI SEGUE IL RAGAZZO A CASA DEVE CONOSCERE: - quali attività sono state svolte nella mattinata a scuola e quali compiti sono stati assegnati. È importante che i docenti concordino un metodo con l‟allievo perché giungano a casa quotidianamente tutte queste informazioni - quali argomenti sono da ripassare perché non adeguatamente assimilati (vedi per es. verifiche negative). In questo caso risulta molto utile che l‟insegnante consegni la fotocopia delle verifiche con le correzioni riportate in classe NEL PDP e PATTO CON LA FAMIGLIA Si concordano: • i compiti a casa (riduzione, distribuzione settimanale, modalità di presentazione, le dispense …) • le modalità di aiuto: chi, come, per quanto tempo, per quali attività/discipline • gli strumenti compensativi utilizzati a casa • le interrogazioni • altro PIÙ SPESSO LA PERSONA MAGGIORMENTE COINVOLTA È LA MADRE Viene a crearsi una coppia caratterizzata da una strettissima interdipendenza, che può arrivare a destrutturate la relazione figlio genitore e creare ambivalenza e conflittualità, in quanto l‟errore del figlio e la reazione ansiosa della madre si rinforzano reciprocamente MESSAGGIO PER LE MAMME … IL BAMBINO HA MOLTE INSEGNANTI …. ... Ma una sola MADRE! La relazione madre-figlio è troppo importante per essere rovinata da un vostro ruolo di insegnante! COMPITI … COME … QUANDO … IN CHE MODO … IL RAGAZZO DISLESSICO NECESSITA DI TEMPI SUPPLEMENTARI DI RECUPERO DOPO IL RIENTRO DA SCUOLA, EGLI HA DOVUTO INVESTIRE PIÙ ENERGIE DEI COETANEI. … quando è stanco … è tardissimo … che fare ? … … GENITORI, TUTOR … DEVONO SVOLGERE ATTIVITÀ SUSSIDIARIE DI AIUTO, STIMOLO ED ORIENTAMENTO … NON SOSTITUIRSI AL RAGAZZO Prima ancora di adottare a casa strategie didattiche i genitori devono innanzitutto lavorare SULL‟AUTOSTIMA DEL RAGAZZO: • aiutarlo a non sentirsi in colpa • vivere la difficoltà del figlio non come una tragedia irreparabile • spiegargli che la sua è una caratteristica individuale diffusa, che se non c‟è meglio, ma che può e deve essere affrontata con dignità. Obiettivo AUTONOMIA –Non essere sempre presenti –Abituare a chiedere aiuto –Non sostituirsi –Non esagerare negli interventi –Non togliere le difficoltà ma aiutare ad affrontarle –Rimandare all‟ insegnante –Far usare il più possibile gli strumenti compensativi Facilitatori di apprendimento CON LE NUOVE TECNOLOGIE DIGITALI LO STUDENTE IMPARA VEDENDO E FACENDO E NON PIÙ SOLTANTO ASCOLTANDO E LEGGENDO MA AGENDO SULLE COSE E OSSERVANDO LE CONSEGUENZE DELLE PROPRIE AZIONI PER RAGGIUNGERE L'AUTONOMIA FORMATIVA OCCORRONO: - Per raggiungere l'autonomia formativa occorrono: adeguati strumenti - adeguati strumenti compensativi compensativi; - buona motivazione; - un ambiente favorevole. perché è dimostrato che da soli gli buona Simotivazione strumenti compensativi non sempre sono sufficienti. - un ambiente favorevole È DIMOSTRATO CHE DA SOLI GLI STRUMENTI COMPENSATIVI NON SEMPRE SONO SUFFICIENTI. Ferrazzi - Lampugnani Strumenti compensativi • Il primo strumento compensativo per un alunno con dislessia: un efficiente METODO DI STUDIO. (“Dislessia”,gennaio 2010) • In classe durante la lezione: selezionare i contenuti fondamentali sul libro di testo; utilizzare simboli visivi, parole chiave, brevi frasi, evidenziare • A casa lettura per studiare: capire e ricordare • Strategie metacognitive: una specie di guida al ragionamento che punti sui procedimenti logici e metalinguistici LO STUDIO Una delle difficoltà più grosse che incontrano gli studenti è quella di non riuscire ad acquisire un METODO DI STUDIO, con cui affrontare le consegne che la scuola richiede. La capacità di comprendere il senso globale di ciò che si legge è una competenza necessaria per avvicinarsi allo studio dei manuali. SI POSSONO UTILIZZARE • schemi di studio creati in accordo con le insegnanti che seguano la programmazione didattica • schemi visivi che facilitino la comprensione dei contenuti studiati e la successiva memorizzazione. Materiale Significativo Video Immagini Schemi Grafici Testi e dispense Registrazioni e soprattutto Mappe concettuali Sostenere e promuovere un approccio strategico nello studio utilizzando mediatori didattici facilitanti l’apprendimento (immagini, mappe …) Le tecnologie compensative non possono considerarsi un‟alternativa agli strumenti di studio tradizionali, né ”un cambiamento radicale del metodo di studio” , ma sono da considerarsi un supporto per aggirare la decodifica del testo … sono dei MEDIATORI Strumenti compensativi Un ulteriore strumento è l'ipertesto o il PowerPoint … … un testo in formato multimediale (con suoni, immagini, video) per semplificare lo studio e renderlo motivante. La LETTURA non è l'unico canale di apprendimento … il canale visivo … … il canale uditivo … … il canale audiovisivo ... relazioni, recensioni, tesi e tesine; collegamenti ipertestuali e power point; mappe didattiche, schemi … audioletture, audiolezioni, audiolibri in vendita … DVD, CD… ERA MESOZOICA da 250 a 70 milioni di anni fa Periodo TRIASSICO 250-208 milioni di anni fa Periodo Periodo GIURASSICO CRETACEO 208-146 146-70 milioni milioni di di anni fa anni fa Periodo Periodo in Periodo della loro cui comparvero della loro estinzione i dinosauri massima espansione E SE SEI ANCORA CURIOSO…. LA MATEMATICA L‟uso dei colori 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 3 6 9 12 15 18 21 24 27 30 4 8 12 16 20 24 28 32 36 40 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 6 12 18 24 30 36 42 48 54 60 7 14 21 28 35 42 49 56 63 70 I risultati delle tabelline dei numeri PARI finiscono sempre con numero PARI I risultati delle tabelline dei numeri DISPARI alternano sempre un numero ad uno DISPARI I risultati della TABELLINA DEL 5 con i numeri PARI finiscono sempre con 0 con i numeri DISPARI finiscono sempre con 5 Usa la proprietà commutativa per trovare la soluzione più semplice 8 16 24 32 40 48 56 64 72 80 9 18 27 36 45 54 63 72 81 90 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 PARI (6 x 4 = 4 x 6) puoi risparmiarti il 50% dello studio delle tabelline! PARI 0 2 4 6 8 DISPARI 1 3 5 7 9 10 Tabelle per il posizionamento delle cifre 6. Osserva questo numero: milione centinaia di decine di migliaia migliaia 4 1 migliaia 2. 3 7 centinaia 5 decine unità devi cominciare ad organizzarti a partire dall'ultima cifra, quella che rappresenta le unità. es. milione 2. centinaia di decine di migliaia migliaia 5 3 9. migliaia 2 3 centinaia 5 decine unità I genitori devono sapere che i disturbi dei figli sono destinati a permanere, ma anche ad evolversi, grazie agli interventi didattici adeguati, alla naturale evoluzione del ragazzo, ad una maggior esposizione ai codici scritti, ma soprattutto grazie al raggiungimento di una maggior maturità e di un miglior equilibrio, che faranno dipendere la stima, e l‟autostima, da tanti fattori e non solo dai risultati scolastici. Siete un genitore! Per concludere, divertitevi con vostro figlio e fategli capire che lo amate e amate la sua presenza. Ricordatevi: può sembrare un lavoro immenso crescere un figlio dislessico, ma vedrete che cresce in fretta! RIASSUMENDO Dalle LINEE GUIDA CHI FA CHE COSA USR Dirigente scolastico Referente DSA Docente USR: • coordinamento impegni per garantire il diritto allo studio • stipula di accordi e di protocolli regionali • organizzazione di attività di formazione diversificate ILDIRIGENTE Verifica che nel POF sia presente un progetto sui DSA con linee guida su: • accoglienza • presa in carico degli alunni • compilazione del PDP Garantisce che il PDP sia condiviso con i docenti, la famiglia, lo studente ed eventualmente i servizi sanitari Verifica, insieme al referente, i tempi di compilazione del PDP (entro tre mesi dalla ricezione della diagnosi) e controlla la sua attuazione Il dirigente scolastico, nella logica dell’autonomia riconosciuta alle istituzioni scolastiche, è il garante delle opportunità formative offerte e dei servizi erogati ed è colui che attiva ogni possibile iniziativa affinché il diritto allo studio di tutti e di ciascuno si realizzi (Linee Guida, p. 22) IL REFERENTE diventa punto di riferimento all’interno della scuola offre supporto ai colleghi sensibilizza l’approfondimento delle tematiche realizza, in collaborazione con i colleghi, il modello di PDP d‟Istituto Non compila PDP di ogni singolo alunno al posto dei team dei docenti /o del consiglio di classe Un principio generale è che la competenza sui DSA dovrà permeare il corpo docente di ogni classe, in modo che la gestione e la programmazione di passi significativi (per es. il PDP) non sia delegata a qualcuno dei docenti, ma scaturisca da una partecipazione integrale del consiglio di classe. Linee Guida, p. 27 OGNI DOCENTE … • • • • • • • • Osserva bene i suoi allievi in difficoltà Mette in atto strategie di recupero Segnala alla famiglia la persistenza delle difficoltà Prende visione della certificazione diagnostica Documenta i percorsi didattici Attiva strategie didattiche di potenziamento e aiuto compensativo Adotta misure dispensative Attua modalità di osservazione/potenziamento/ verifica /valutazione coerenti COSA PUÒ SUCCEDERE SE NON VIENE FATTO IL PDP? E SE NON LASCIANO USARE GLI STRUMENTI COMPENSATIVI? la scuola non ha tenuto conto delle precise note ministeriali La Repubblica del 15-09-2010 Dislessia, bocciatura annullata. "Il ragazzo andava seguito" LECCE. Il Tar di Lecce ha annullato la bocciatura di uno studente dislessico su ricorso di Cittadinanzattiva. «Un importante tassello si aggiunge alle norme già in vigore per garantire il diritto allo studio delle persone affette da dislessia», commenta l´associazione, che, in una nota, spiega: «Il 9 settembre il Tar di Lecce, con l´ordinanza 709/2010, ha deciso l´annullamento della bocciatura di uno studente della prima classe della scuola media, stabilendo così la sua ammissione al secondo anno». TAR Friuli Venezia Giulia - Sez. I – Sent. 12/01/2012 n. 9 Nello stesso tempo “Ove sia dimostrato che la scuola ha posto in essere gli adempimenti ritenuti necessari per far fronte alle necessità scolastiche di un alunno affetto da DSA, è legittimo il giudizio di non ammissione alla classe successiva che abbia riportato una grave insufficienza a seguito della verifica di recupero del debito formativo nella materia caratterizzante l’indirizzo di studio; infatti la legge 170/2010 è finalizzata a garantire il successo formativo e non a garantire sempre e comunque la promozione alla classe successiva”. Si sa, non basta una legge per modificare la scuola. INFATTI …. “Il nemico per i dislessici non è la scuola in sé (in cui spesso non c‟è preparazione sufficiente), né i servizi sanitari (che talora non danno adeguate risposte diagnostiche e riabilitative), né la società in generale: il nemico è l‟ignoranza sul problema e la mancanza di collaborazione e di alleanza per uno scopo preciso” ( Prof. Enrico Ghidoni, Responsabile Clinico C. Esp. Inter. Disturbi Cognitivi Reggio Emilia – Albinea) GRAZIE per l „ATTENZIONE Viviana Rossi