Diapositiva 1 - Associazione Italiana Dislessia

Bologna, 5 aprile 2013
INCONTRO GENITORI
NORMATIVA SPECIFICA PER LA
TUTELA DEGLI STUDENTI CON DSA
Viviana ROSSI
Oggi avere difficoltà nella
lettura, scrittura e calcolo
costituisce una barriera
importante.
Non solo rende lo studio più
difficile, ma può influire sul
comportamento e
sull‟autostima.
DISTURBI
dell‟APPRENDIMENTO
e
BISOGNI EDUCATIVI
SPECIALI
BES
Secondo l‟OCSE gli alunni con BISOGNI
EDUCATIVI SPECIALI sono:
• DISABILI (ex L.104/92)
• alunni con DIFFICOLTA‟ (emotive,
comportamentali, di apprendimento – DSA-, ecc.)
• alunni con SVANTAGGIO
(culturale,
socioeconomico, sociolinguistico, ecc.)
Nella scuola primaria il 10-15% (2-3
per classe; 50-75 mila in tutta Italia)
degli alunni ha difficoltà a svolgere
le normali attività:
•leggere
•scrivere
•contare
Circa il 5% della popolazione scolastica
presenta DSA
(Fonte AID)
INCIDENZA di STUDENTI con DSA nelle
SCUOLE SECONDARIE di 2° grado
• 2,6% negli istituti professionali
• 1,3 % negli istituti tecnici
• 0,7% nei licei
LE CONSEGUENZE
I soggetti con DSA accumulano almeno un anno
di ritardo nel corso di studi prima del termine
della scuola media inferiore.
E‟ altissima la correlazione tra la dispersione
scolastica e l‟incidenza di DSA.
(Biancardi e Stella; 1992)
COSA SIGNIFICA
ESSERE DISLESSICI?
“Nessuno
potrà mai capire cosa
significhi essere dislessici nel
mondo della scuola. Nessuno potrà
mai capire, dal di fuori, cosa si
provi a sentirsi umiliati per tutta
la propria infanzia e sentirsi
ripetere giorno dopo giorno che
non sarete mai capaci di avere
successo in niente”.
Lo racconta Jackie Stewart, vincitore per
ventisette volte del
Grand Prix , incoronato Sir dal Principe Carlo.
È dislessico!
… lettura e
scrittura sono
attività “molto”
faticose
… perché non
vengono
automatizzate …
INSEGNANTI E GENITORI
TUTTI devono essere consapevoli che:
I DSA non sono una carenza cognitiva,
ma strumentale
• L‟obiettivo principale è liberarli dalla zavorra dei DSA
perché possano esprimere in pieno le proprie possibilità.
• Il miglior metodo per aiutarli è rendere i ragazzi
protagonisti consapevoli del proprio apprendimento
sollecitando sempre la loro ragione
La grande risorsa dei ragazzi con
DSA è la loro capacità di
ragionamento.
OCCORRE, quindi, favorire il
rapporto diretto del
bambino/ragazzo con i suoi
insegnanti aiutandolo a:
• chiedere sovente spiegazioni
• farsi indicare metodi e strumenti
• comunicare le proprie difficoltà
È necessario
ricordare che
il ragazzo dislessico
APPRENDE,
ma …
IN MODO DIVERSO
La difficoltà non è nella capacità di
apprendimento, ma nelle abilità di
utilizzare i normali strumenti per accedere
all‟apprendimento
Sembra che Albert Einstein, Leonardo Da Vinci,
Galileo Galilei, Napoleone, Pablo Picasso, Agatha
Christie, … fossero dislessici.
Occorre sottolineare che …
“I geni dislessici sono stati persone
particolarmente speciali perché hanno
superato o aggirato gli ostacoli
incontrati, realizzando i propri sogni
e desideri.”
DISLESSICI FAMOSI
http://www.youtube.com/watch?v=FdexqnO4roo&feature=player_embedded
“Ci sono tonnellate di documenti prodotti dalla ricerca che dicono che la dislessia
non è una malattia, ma l’espressione di una piccola differenza di alcune aree del
cervello che non impedisce di imparare, ma lo rende molto più faticoso.
E in questa società che vuole tutto e subito questa fatica e lentezza
non viene tollerata” (G.Stella)
PERSONA NON
DISLESSICA
DISLESSICO
Ecco perché è necessario
MODIFICARE LA DIDATTICA per
i ragazzi con DSA
DSA:
ALLEANZA
SCUOLA-FAMIGLIA
Qualsiasi obiettivo si
può raggiungere solo
se si lavora
INSIEME
La famiglia che si avvede
per prima delle
difficoltà del/la
proprio/a figlio/a,
ne informa la scuola,
sollecitandola ad un
periodo di
osservazione.
Nello stesso tempo
la famiglia deve
essere informata
dalla scuola delle
persistenti
difficoltà
del/la figlio/a.
La scuola ha il
ruolo principale
“…La segnalazione da parte
degli insegnanti vede come
primo interlocutore la famiglia
per un successivo invio ai
servizi sanitari per l‟età
evolutiva eventualmente
mediato dal pediatra….”
Consensus conference, 2007
[email protected]
www.dislessiainrete.org
21
E‟ IMPORTANTE
CONOSCERE
LA NORMATIVA
La LEGGE è uno strumento che
insegnanti, genitori, specialisti e
studenti devono conoscere per
poterlo utilizzare con efficacia
per tutelare
i DIRITTI di tutti.
QUADRO NORMATIVO
• LEGGE 170/2010
PEER EDUCATION
• DM 12 luglio 2011
UNA OPPORTUNITÀ PER UNA
• LINEE GUIDA per
il diritto allo
studio degli alunni
DIDATTICA
INCLUSIVA
studenti con DSA
e degli
A FAVORE DI UN ALUNNO DSA
• DPR 122/2009 Regolamento sulla valutazione (Art.10)
• OM Esami Stato 2012
• CONFERENZA STATO-REGIONI 25 luglio 2012
per il
percorso di diagnosi e di certificazione
• Direttiva Bisogni Educativi Speciali 27 /12/2012
• LINEE GUIDA per la predisposizione di protocolli regionali
per
individuazione precoce casi sospetti di DSA 24 /01/2013
LEGGE
n. 170/2010 e DECRETO 5669 :
assegnano alle scuole il compito di individuare le forme
didattiche e le modalità di valutazione più adeguate
affinché gli studenti con DSA possano raggiungere il successo
formativo
LINEE GUIDA :
indicano il livello essenziale delle prestazioni
richieste alle scuole per garantire il diritto allo studio degli
alunni e degli studenti con DSA
LINEE GUIDA per la predisposizione di PROTOCOLLI
REGIONALI per l‟ individuazione precoce dei casi sospetti
di DSA: compito assegnato alle Regioni e agli USR
Da queste norme scaturiscono
DIRITTI e DOVERI per TUTTI:
docenti, dirigenti scolastici, referenti, specialisti …
ma anche studenti e famiglie
… per tutti PROTAGONISTI!
DOBBIAMO CAPIRE
che la “dislessia” non dipende da
nessuno …
perché è di natura costituzionale,
ma che, invece,
le possibilità di
recuperare
le difficoltà del ragazzo
dipendono
da tutti noi!
Art. 3 Costituzione Italiana
“… E‟ compito della Repubblica rimuovere gli
ostacoli di ordine economico e sociale che,
limitando di fatto la libertà e l‟uguaglianza dei
cittadini, impediscono il pieno sviluppo della
persona umana …”.
ORA LA LEGGE CI …
DÀ UNA MANO
Il percorso della
normativa specifica
DALLA PRIMA
CIRCOLARE DEL
2004 …
Nota MIUR
n. 4099 del
5.10.2004 …
… alla
Legge n.170/2010
LA LEGGE SUI DSA
inizia con la seguente dicitura:
“TUTELA
DEI DIRITTI FONDAMENTALI
DELLA PERSONA”
Ora la legge
c'è
e si rivolge a
tutto il percorso
formativo:
dalla SCUOLA
dell'INFANZIA
all'UNIVERSITÀ.
Sono parte integrante del decreto
attuativo le …
LINEE GUIDA
per il DIRITTO allo
studio degli alunni e degli studenti con
disturbi specifici di apprendimento
“Gli Uffici Scolastici Regionali, le Istituzioni scolastiche e gli Atenei
tengono conto delle indicazioni contenute nelle Linee Guida allegate al
decreto per l‟attuazione delle disposizioni previste “
Il 12 luglio 2011…
… sono state emanate
Le Linee Guida
e le disposizioni attuative …
ben precise!
Che cosa cambia?
I DSA sono riconosciuti per legge
INCREDULO
SCETTICO
SOSPETTOSO
LEGGE 170/2010
Art. 1
"Riconoscimento e definizione
di dislessia, disgrafia, disortografia,
discalculia"
L‟ Art. 2 dichiara le finalità a cominciare
dalla prima:
"garantire il diritto all'istruzione"
per finire con “
assicurare eguali opportunità di sviluppo
delle capacità in ambito sociale
e
professionale"
COSA DEVE FARE LA SCUOLA ?
UNA DIDATTICA PER GLI
ALUNNI CON DSA
“ La sinergia fra didattica individualizzata e personalizzata determina
dunque, per l‟alunno e lo studente con DSA, le condizioni più
favorevoli per il raggiungimento degli obiettivi di apprendimento.
(LINEE GUIDA, pag 6 - 7)
“4. UNA DIDATTICA PER GLI ALUNNI CON DSA
Gli insegnanti
possono “riappropriarsi” di competenze educativo - didattiche anche
nell‟ambito dei DSA, … È appena il caso di ricordare che nel profilo
professionale del docente sono ricomprese, oltre alle competenze
disciplinari, anche competenze psicopedagogiche (Cfr. art. 27 CCNL).
Gli strumenti metodologici per interventi di carattere didattico fanno
parte, infatti, dello “strumentario” di base che è patrimonio di
conoscenza e di abilità di ciascun docente. Tuttavia, è pur vero che
la competenza psicopedagogica, in tal caso, deve poter essere
aggiornata e approfondita”. (LINEE GUIDA, pag 9)
LINEE GUIDA, PAG. 10
4.1 SCUOLA DELL‟INFANZIA
“È importante identificare precocemente le possibili difficoltà di
apprendimento e riconoscere i segnali di rischio già nella scuola
dell‟infanzia.
Il bambino che confonde suoni, non completa le frasi, utilizza parole non adeguate
… omette suoni o parti di parole, sostituisce suoni, lettere ( p/b …) va
supportato con attività personalizzate all‟interno del gruppo.
Il bambino che mostra, a cinque anni, queste difficoltà, può essere goffo,
avere poca abilità nella manualità fine, a riconoscere la destra e la
sinistra o avere difficoltà in compiti di memoria a breve termine, ad
imparare filastrocche, a giocare con le parole.
Questi bambini vanno riconosciuti e supportati adeguatamente:
molto si può e si deve fare.
Solo in una scuola vissuta … si può stabilire un rapporto positivo tra bambino ed
adulto che ascolta, accoglie, sostiene e propone.
In una scuola dove (c‟ è) la collaborazione, la sinergia, la condivisione degli stili
educativi tra le insegnanti, tra queste e la famiglia ….
In una scuola che vive nell‟ottica dell‟inclusione, …..”
LINEE GUIDA, pag 12 . 13
4.2 SCUOLA PRIMARIA
4.2.1 Disturbo di lettura e di scrittura
“All‟inizio della scuola primaria la prevenzione delle difficoltà di
apprendimento rappresenta uno degli obiettivi più importanti
della continuità educativa, che si deve realizzare attraverso uno
scambio conoscitivo tra la famiglia, i docenti della scuola
dell‟infanzia e i docenti della scuola primaria medesima.
Solo da una conoscenza approfondita degli alunni, il
team docente potrà programmare le attività
educative e didattiche, potrà scegliere i metodi e i
materiali e stabilire i tempi più adeguati alle
esigenze di tutti gli alunni del gruppo classe.”
LINEE GUIDA, pag 17
4.3 SCUOLA SECONDARIA DI I E DI II GRADO
“La scuola secondaria richiede agli studenti la piena
padronanza delle competenze strumentali (lettura,
scrittura e calcolo), l‟adozione di un efficace metodo
di studio e prerequisiti adeguati all‟apprendimento di
saperi disciplinari sempre più complessi; elementi,
questi, che possono mettere in seria difficoltà l‟alunno
con DSA, inducendolo ad atteggiamenti demotivati e
rinunciatari.
Tali difficoltà possono essere notevolmente contenute
e superate, individuando opportunamente le
strategie e gli strumenti compensativi nonché le
misure dispensative.”
È la scuola il luogo
per identificare un
possibile DSA
42
LINEE GUIDA , pag, 8
È importante identificare
precocemente le possibili
difficoltà di apprendimento e
riconoscere i segnali di rischio
già nella scuola dell‟infanzia.
43
Legge 8 ottobre 2010, n. 170
art. 3 delinea un corretto e opportuno percorso di
DIAGNOSI
comma 2
"Per gli studenti che, nonostante adeguate attività di
recupero didattico mirato, presentano persistenti
difficoltà, la scuola trasmette opportuna
comunicazione alla famiglia"; If educational
interventions implemented results ineffective,
teachers can suggest parents a depth diagnosis
comma 3
"E' compito delle scuole … attivare, previa apposita
comunicazione alle famiglie interessate, interventi
tempestivi idonei a individuare i casi sospetti di
DSA.
Teachers need to detect risk factors of the presence44
of SLD
Intervento abilitativo
precoce
riduce
la probabilità di un insuccesso
scolastico
05/04/2013
45
…a scuola interverremo con attività
di recupero calibrate su vostro figlio
per potenziare determinate abilità o
acquisire specifiche competenze (in
classe o in momenti dedicati) per il
raggiungimento
degli obiettivi comuni al gruppo
classe.
Claudia Cappa, ISAC - CNR Torino - [email protected]
Valutazioni
e verifiche
Il reale «valore» della
valutazione
La valutazione
dovrebbe essere
deliberatamente progettata
per migliorare ed educare
i risultati degli studenti,
non solamente
per verificarli ….”
“
(Wiggins, 1998)
GIÀ il ……D.P.R. n° 122 del 22 giugno 2009
REGOLAMENTO SULLA VALUTAZIONE
Art. 10
“
Valutazione degli alunni con DSA
Per gli alunni con DSA adeguatamente certificati,
la valutazione e la verifica degli apprendimenti,
comprese quelle effettuate in sede d‟esame conclusivo
dei cicli, devono tener conto delle specifiche
situazioni soggettive di tali alunni;
a tali fini, nello svolgimento dell‟attività didattica e
delle prove di esame, sono adottati gli strumenti
compensativi e dispensativi ritenuti idonei. ...”
Il tema delle “VERIFICHE E VALUTAZIONI”
nei confronti degli alunni con D.S.A. è fonte
di profonde riflessioni.
Le norme ministeriali dichiarano che
la “valutazione” dello studente con DSA
dovrà essere “adeguata”, per
sviluppare una valutazione centrata
sull‟alunno specifico
e sui suoi progressi.
“Forme adeguate di verifica e di
valutazione.” (L G, pag 28)
La LEGGE 170/2010
… parlando di valutazione degli
apprendimenti, assicura che …
“agli studenti con DSA sono garantite,
durante il percorso di
istruzione e di formazione scolastica e
universitaria,
adeguate forme di verifica e di
valutazione,
anche per quanto concerne gli esami di
Stato …”.
sezione AID TORINO
La Legge 170/2010 assicura che «sono garantite, durante il
percorso di istruzione e di formazione scolastica e universitaria,
adeguate forme di verifica e di valutazione, anche per quanto
concerne gli esami di Stato…».
MA COSA SIGNIFICA
“adeguate forme di verifica
e di valutazione”?
L’articolo 6 del Decreto attuativo ci dà ulteriori spiegazioni:
1.La valutazione scolastica, periodica e finale […] deve essere coerente con
gli interventi pedagogico - didattici.
2. Le Istituzioni scolastiche adottano modalità valutative che consentono […] di
dimostrare effettivamente il livello di apprendimento raggiunto … a prescindere
dagli aspetti legati all’abilità deficitaria.
E
L‟ESAME DI
STATO?
Art. 6 -
Decreto attuativo
3. Le Commissioni […] tengono in debita considerazione le
specifiche situazioni soggettive, le modalità didattiche e
le forme di valutazione individuate nell‟ambito dei
percorsi didattici individualizzati e personalizzati.
Sulla base del disturbo specifico, anche in sede di
esami di Stato, possono riservare ai candidati tempi
più lunghi di quelli ordinari. Le medesime Commissioni
assicurano (…) l‟utilizzazione di idonei strumenti
compensativi e adottano criteri valutativi attenti
soprattutto ai contenuti piuttosto che alla forma, sia
nelle prove scritte, […] prove nazionali INVALSI […], sia
in fase di colloquio.
ESAME di STATO
OM n 41 del 11/05/12 - art.17 BIS Esame dei candidati in situazione di DSA
1. La
Commissione d‟esame – (….) - considerati eventuali
elementi forniti dal Consiglio di classe, terrà in
debita considerazione le specifiche situazioni
soggettive, adeguatamente certificate, relative ai
candidati affetti da disturbi specifici di
apprendimento (DSA), in particolare, le modalità
didattiche e le forme di valutazione individuate
nell‟ambito dei percorsi didattici individualizzati e
personalizzati. A tal fine il Consiglio di classe
inserisce nel documento del 15 maggio di cui al DPR
n.323/1998 il Piano Didattico Personalizzato o altra
documentazione predisposta ai sensi dell‟art.5 del DM n. 5669
del 12 luglio 2011.
Sulla base di tale documentazione e di tutti gli elementi forniti dal
Consiglio di classe, le Commissioni predispongono adeguate
modalità di svolgimento delle prove scritte e orali. Nello
svolgimento delle prove scritte, i candidati possono utilizzare gli
strumenti compensativi previsti dal Piano Didattico
Personalizzato o da altra documentazione redatta ai sensi dell‟art.5 del
D.M. 12 luglio 2011.
Sarà possibile prevedere alcune particolari attenzioni finalizzate a
rendere sereno per tali candidati lo svolgimento dell‟esame sia al
momento delle prove scritte, sia in fase di colloquio. I candidati
possono usufruire di dispositivi per l‟ascolto dei testi della
prova registrati in formati “mp3”. Per la piena comprensione
del testo delle prove scritte, la Commissione può prevedere, in
conformità con quanto indicato dal capitolo 4.3.1 delle Linee guida
citate, di individuare un proprio componente che possa leggere i
testi delle prove scritte.
./…
Per i candidati che utilizzano la sintesi vocale, la Commissione
può provvedere alla trascrizione del testo su supporto
informatico.
In particolare, si segnala l‟opportunità di prevedere tempi più
lunghi di quelli ordinari per lo svolgimento della prove scritte, di
curare con particolare attenzione la predisposizione della terza
prova scritta, con particolare riferimento all‟accertamento delle
competenze nella lingua straniera, di adottare criteri valutativi
attenti soprattutto al contenuto piuttosto che alla forma.
Al candidato potrà essere consentita la utilizzazione di
apparecchiature e strumenti informatici nel caso in cui siano stati
impiegati per le verifiche in corso d‟anno o comunque siano ritenuti
giovevoli nello svolgimento dell‟esame, senza che venga pregiudicata la
validità delle prove.
Documento del 15 maggio O.M. 44/2010
...Deve riportare
(Ovviamente in fascicolo riservato)
“ ... i contenuti, i metodi, i mezzi, gli spazi e i tempi
del percorso formativo, i criteri, gli strumenti di
valutazione adottati, gli obiettivi raggiunti, nonché
ogni altro elemento che i consigli di classe ritengano
significativo ai fini dello svolgimento degli esami”
(Art.6 c.2 )
In coerenza con quanto già menzionato nei verbali dei
consigli di classe in relazione al percorso dell‟allievo con
DSA
C. M. n. 48 - Roma, 31 maggio 2012
ESAME di STATO conclusivo del PRIMO CICLO di
istruzione. Istruzioni a carattere permanente
Possiamo riassumere così gli accorgimenti per gli
studenti con DSA:
• Uso di tutti gli strumenti compensativi di cui hanno fruito
durante il corso dell‟anno scolastico ed esplicitati nel proprio PDP
• Per la decodifica del testo si possono scegliere percorsi diversi,
sempre nel pieno rispetto delle esigenze di ogni singolo studente:
sintesi vocale, lettura dei testi delle prove scritte da parte di
un componente la commissione.
• Tempo aggiuntivo per lo svolgimento delle prove scritte.
• Valutazione attenta al contenuto piuttosto che alla forma.
IN SINTESI all‟esame:
GLI STUDENTI CON DIAGNOSI DI DSA POSSONO UTILIZZARE TUTTI
GLI STRUMENTI COMPENSATIVI INDICATI NEL PROPRIO PDP.
L‟accesso alla decodifica delle consegne delle prove scritte può avvenire in due
modi :
- Sintesi vocale
- Lettore umano, cioè un componente della commissione che legge i testi delle
prove
Hanno diritto a tempi aggiuntivi per l‟espletamento delle prove
Hanno diritto a una particolare attenzione nella predisposizione della terza
prova scritta (si ricorda che i quesiti per la 3^ prova devono essere di numero
uguale a quelli dati alla classe, ma possono essere ridotti in termini di complessità,
come prevede il dm 429/2000: ad es. Con quesiti a risposta multipla, oppure con
parole chiave o schemi/guida prodotti nel corso dell'anno e debitamente indicati
nel PDP . Inoltre gli studenti con DSA non dovrebbero essere tenuti a rispettare
il numero di righe previsto per gli altri studenti, ma possono fornire risposte più
brevi.)
Nella fase del colloquio, la commissione terrà conto, in ordine alle modalità di
interrogazione usate anche in corso d‟anno, delle capacità lessicali ed espressive
del candidato con DSA , adeguando le richieste alle complessive capacità del
candidato e adottando criteri valutativi attenti soprattutto al contenuto piuttosto
che alla forma.
Sul diploma nessun riferimento alla differenziazione delle prove
Nel DIPLOMA FINALE
rilasciato al termine degli esami
non viene fatta menzione delle modalità di
svolgimento e della differenziazione delle
prove”.
VALUTAZIONE
PER
GLI STUDENTI
con DSA
• APPLICARE UNA VALUTAZIONE FORMATIVA
• VALUTARE I PROCESSI DI APPRENDIMENTO,
NON LO STUDENTE
• VALUTARE I PROGRESSI IN ITINERE E GLI
SFORZI, NON LE CARENZE
• VALUTARE CONSIDERANDO IL SUO DSA
• VALUTARE IL CONTENUTO E NON LA FORMA
• NON FARE LA MEDIA MATEMATICA TRA I
VOTI DEGLI SCRITTI E LA RELATIVA
COMPENSAZIONE ORALE
…. AVERE FIDUCIA IN LUI E NELLE SUE
CAPACITA' DI RECUPERO !!!
RICORDATE
CHE …
LA VALUTAZIONE INCIDE …
• sugli aspetti psicologici ed emotivi
dello studente
• sulla costruzione di una positiva immagine di sé
• sul sentimento di adeguatezza/inadeguatezza
• sul livello di autostima
• sul senso di autoefficacia
• sulle aspettative di successo
• sulla motivazione allo studio
• sul successo scolastico …
sulla vita stessa!
DALLA NORMATIVA
…
La valutazione deve concretizzarsi in una prassi che
espliciti concretamente le modalità di differenziazione
a seconda della disciplina e del tipo di compito,
discriminando fra ciò che è espressione diretta del
disturbo e ciò che esprime l’impegno dell’allievo e le
conoscenze effettivamente acquisite.”
( L. G., pagg. 18 e 28)
Valutazione come … dispensa!
“Per quanto concerne le misure dispensative, oltre a
tempi più lunghi per le verifiche scritte o a
una quantità minore di esercizi,
gli alunni con disgrafia e disortografia sono
dispensati dalla valutazione della correttezza della
scrittura
e, anche sulla base della gravità del disturbo, possono
accompagnare o integrare la prova scritta con una
prova orale attinente ai medesimi contenuti.”
(LINEE GUIDA, pag 19)
E LE LINGUE
STRANIERE
PER LE LINGUE STRANIERE SONO CONTEMPLATE
TRE POSSIBILITÀ :
1) In caso di esonero e di conseguente percorso didattico
differenziato, lo studente svolgerà delle prove differenziate e avrà
un attestato e non un diploma
2) In caso di dispensa dalla prova scritta in lingua straniera , lo
studente effettuerà la prova orale sostitutiva di quella scritta
nella stessa mattina in cui è prevista la prova scritta in lingua
straniera, come seconda prova di esame .
3) Per gli studenti che hanno seguito un percorso didattico ordinario
senza esonero , né dispensa dalle prove scritte in lingua
straniera, l‟attenzione da parte della commissione, per la
predisposizione della prova scritta potrebbe consistere in:
MISURE COMPENSATIVE
• Esplicitazione o/esemplificazione della consegna (se necessario).
• Lunghezza del testo da produrre: potrà variare da un minimo di 5 righe al max richiesto
Consegna con incluse Key-words (parole chiave) come guida alla composizione del testo
• Uso di schemi, mappe concettuali, … sui contenuti studiati (La prova di colloquio avrà
carattere compensativo nel caso in cui l'esito delle prove scritte non sia ritenuto
soddisfacente )
MISURE DISPENSATIVE
• Non valutare gli errori di spelling e non dare eccessivo peso agli errori morfosintattici
LINGUE STRANIERE
DISPENSA o ESONERO?
DISPENSA DALLE PROVE
SCRITTE temporanea o permanente
= VIENE
RILASCIATO IL
DIPLOMA
PERICOLO:
se solo orale, i dislessici non
avranno alcun gancio a cui
“appendere” il loro
apprendimento.
ESONERO DALLO STUDIO
DELLA DISCIPLINA
= NON VIENE
RILASCIATO IL
DIPLOMA
La Legge 170/2010
…assicura che …
“agli studenti con DSA sono garantite,
durante il percorso di istruzione e di
formazione scolastica e universitaria,
adeguate forme di verifica e di valutazione,
ANCHE PER QUANTO CONCERNE
GLI ESAMI di STATO …”.
D.P.R. n° 122 del 22 giugno 2009
REGOLAMENTO SULLA VALUTAZIONE
Art. 10
Valutazione degli alunni con DSA
“ Per gli alunni con DSA adeguatamente
certificati, la valutazione e la verifica degli
apprendimenti, comprese quelle effettuate in
sede d‟esame conclusivo dei cicli,
devono tener conto delle specifiche situazioni
soggettive di tali alunni;
a tali fini, nello svolgimento dell‟attività didattica e
delle prove di esame, sono adottati gli strumenti
compensativi e dispensativi ritenuti idonei. ...”
AID Torino
AGLI
ESAMI
TUTTO
SCRITTO
NEL
PDP
DAL PDP
La scuola dove
dimostra
di applicare la
legge?
NEL POF …
… indichiamo le
LINEE GUIDA (azioni)
- per ogni alunno
COMPILIAMO il
05/04/2013
AID Torino
PDP
Istituzione scolastica………………….…
Modello di
PIANO DIDATTICO
PERSONALIZZATO
Anno Scolastico ………………
SCUOLA PRIMARIA/SECONDARIA…………
Classe……
Referente
DSA o Coordinatore di classe
05/04/2013
…
PIANO
P. D. P
: studio mirante a predisporre un'azione in
tutti i suoi sviluppi”: programma, progetto, strategia
DIDATTICO:
•
•
scopo della didattica è il miglioramento dell‟
efficacia e dell‟efficienza:
dell‟insegnamento
dell'apprendimento dell„allievo.
PERSONALIZZATO:
indica la diversificazione delle
metodologie, dei tempi, degli strumenti nella progettazione del lavoro
della classe
05/04/2013
sezione AID TORINO
Struttura del
Piano Didattico Personalizzato
1.
2.
3.
4.
5.
Dati relativi all‟alunno
Descrizione del funzionamento delle abilità strumentali
Caratteristiche del processo di apprendimento
Strategie dell‟alunno per lo studio e strumenti utilizzati
Individuazione di eventuali modifiche all‟interno degli
obiettivi disciplinari per il conseguimento delle
competenze fondamentali
6. Strategie metodologiche e didattiche adottate
7. Strumenti compensativi e misure dispensative
8. Criteri e modalità di verifica e valutazione
9. Patto con la famiglia
sezione AID TORINO
Insegnanti di classe:
…………………………………………………….
…………………………………………………….
…………………………………………………….
…………………………………………………….
…………………………………………………….
Dirigente Scolastico
……………………………………………………
Genitori
……………………………………………………
Studente
……………………………………………………
Tecnico competente (se ha partecipato alla stesura del documento)
……………………………………………………
Patto con la famiglia …
e con lo studente
È fondamentale il raccordo con la famiglia, che può comunicare alla
scuola eventuali osservazioni su esperienze sviluppate dallo studente
anche autonomamente o attraverso percorsi extrascolastici.
Il PDP
contempla tutte queste azioni
Attività di
recupero
Individualizzato
Misure
dispensative
Strumenti
compensativi
PDP
Forme di
verifica e
valutazione
Modalità
didattiche
personalizzate
COSA DEVE FARE LA SANITÀ?
“E „ COMPITO DELLE SCUOLE … attivare,
previa apposita comunicazione alle famiglie interessate,
interventi tempestivi idonei a individuare i casi sospetti di DSA”
(Legge 170/10 - Art.3 c.3)
L‟ATTIVITA‟
DIAGNOSTICA
consta di 2 ASPETTI:
L‟ IDENTIFICAZIONE PRECOCE
LA
DIAGNOSI
Disturbi Specifici di Apprendimento
DISLESSIA
Difficoltà nella lettura
DISORTOGRAFIA
Difficoltà nell‟ortografia
DISGRAFIA
Disturbi specifici delle
prassie della scrittura
DISCALCULIA
Deficit del sistema di
elaborazione dei numeri e
del calcolo
IMPORTANZA della DIAGNOSI
“Ma allora non sono
stupido…”
“Ma allora non è
pigro!”
CAPIRE CHE:
i nostri figli non sono malati
Non dobbiamo colpevolizzarci ne‟
vergognarci
La dislessia
è una dis-abilità
“scolastica”
INVISIBILE
C. Cappa: [email protected]
Per chi ha un DSA …
LEGGERE …
SCRIVERE …
CONTARE …
Non sono abilità automatiche
QUANDO UN SOGGETTO VIENE
DEFINITO ABILE IN UN COMPITO ?
Quando lo ha AUTOMATIZZATO…
Quando RIESCE AD ESEGUIRLO…
ripetutamente…
velocemente
in modo soddisfacente…
…e senza sforzo attentivo
(nessun
intralcio rispetto all‟esecuzione di altri compiti)
…e è INEVITABILE
Chi fa la diagnosi?
Valgono quelle dei privati?
05/04/2013
AID Torino
L. 170/2010 Art. 3 comma 1 (Diagnosi)
“ La diagnosi dei DSA è effettuata … dal Servizio
sanitario nazionale a legislazione vigente ed è
comunicata dalla famiglia alla scuola di
appartenenza dello studente.
Le regioni nel cui territorio non sia possibile effettuare la
diagnosi nell’ambito dei trattamenti specialistici erogati dal
Servizio sanitario nazionale possono prevedere, nei limiti delle
risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione
vigente, che la medesima diagnosi sia effettuata da
specialisti o strutture accreditate.”
STRUTTURE ACCREDITATE
sono quelle che,
rispondendo a requisiti strutturali, tecnologici ed
organizzativi generali e specifici stabiliti dalla Regione,
possono chiedere di stipulare un contratto con la ASL
territorialmente competente per l‟ erogazione di servizi
sanitari i cui costi siano a carico
del Sistema Sanitario Regionale.
SPECIALISTI
Le procedure diagnostiche per il riconoscimento dei DSA si avvalgono
di solito della collaborazione
di diversi professionisti sanitari : neuropsichiatra
infantile, logopedista, psicologo, psicomotricista,
...
“ L‟approccio interdisciplinare è la prassi clinica
maggiormente auspicabile in considerazione delle
caratteristiche del disturbo”.
(Consensus Conference, pag 11)
REGIONE EMILIA-ROMAGNA
La diagnosi di DSA è effettuata dal SSN
oppure da specialisti o strutture accreditate.
Per garantire alle famiglie di minori con
DSA un percorso clinico-diagnostico
tempestivo ed equo, la Regione EmiliaRomagna, con Circ.n. 8 del 31/05/2012,
ha emanato il «DOCUMENTO TECNICO
di istituzione dei GRUPPI di
CONFORMITÀ DSA per la valutazione
di conformità sulle segnalazioni di DSA
prodotte da professionisti privati»
Il DOCUMENTO chiarisce che le diagnosi
possono essere effettuate da:
- servizi di Neuropsichiatria dell‟Infanzia e
adolescenza (NPIA) delle Asl della Regione;
- professionisti privati (neuropsichiatri infantili e/o
psicologi), cioè:
– liberi professionisti;
– dipendenti Ausl in regime di libera professione intramoenia
e/o extramoenia.
Le diagnosi effettuate da professionisti privati
dovranno poi essere sottoposte alla valutazione del
GRUPPO di CONFORMITÀ DSA
(istituito presso ogni NPIA delle AUSL).
DIAGNOSI PRIVATE
Le diagnosi effettuate da privati e ancora non
consegnate alla scuola dovranno essere portate
direttamente dalle famiglie al Servizio di NPIA delle
Ausl di competenza, che rilascerà il modulo di avvenuta
consegna.
Invece x le diagnosi effettuate da privati e già consegnate
alla scuola, il parere di conformità sarà inviato
direttamente alla famiglia dal Servizio di NPIA delle
Ausl.
La segnalazione ha valore per ogni ciclo di studi e deve
essere aggiornata al passaggio all‟ordine di studi superiore,
tranne che x quelle fatte durante l‟ultimo anno di ogni ciclo
scolastico, che avranno validità anche per l‟ordine di scuola
successivo (es. le diagnosi fatte nel corso del V° anno della scuola
primaria saranno valide per la scuola sec. di I°g.)
ACCORDO tra Governo, Regioni e Province autonome di Trento e
Bolzano, che dovrà essere discussa in sede di Conferenza StatoRegioni
"Indicazioni per la diagnosi e la certificazione
diagnostica dei DSA".
La Conferenza Stato-Regioni del 25 luglio 2012 ha
stabilito, con quattro articoli, in via definitiva il
percorso di diagnosi e di certificazione dei Disturbi
Specifici dell'Apprendimento
Detto provvedimento è disponibile su
http://www.aiditalia.org/it/conferenza_stato_regioni.it
DIAGNOSI PRIVATE
Dovranno essere sottoposte alla valutazione
del Gruppo di Conformità DSA (istituito
presso ogni NPIA delle AUSL) che ha il compito
di definire se:
• la diagnosi privata è conforme ai criteri
definiti;
• la diagnosi privata non è conforme ai criteri
definiti;
• la diagnosi privata non è completa e necessita
di un ulteriore approfondimento da parte del
professionista privato.
LE DIAGNOSI DEVONO SPECIFICARE
L‟“etichetta diagnostica” associata a un codice (F81) del manuale ICD-10
dell‟Organizzazione Mondiale della Sanità, che dovrebbe sempre
essere riportato nella diagnosi, riguarda i “Disturbi evolutivi specifici
delle abilità scolastiche” e comprende:
• F81.0
• F81.1
• F81.2
• F81.3
Disturbo specifico delle lettura (Dislessia).
Disturbo specifico della scrittura (Disortografia).
Disturbo specifico delle abilità aritmetiche (Discalculia).
Disturbi misti delle abilità scolastiche (anche se non riportato nella
dicitura, la parola “specifici” è sottintesa. Dovrebbe essere usato per i disturbi che
soddisfano due o più criteri dei codici F81.2, F81.0, F81.1).
• F81.8 Altri disturbi evolutivi delle abilità scolastiche.
• F81.9 Disordine evolutivo delle abilità scolastiche non meglio specificato.
(Questa categoria è limitata ai disturbi non specifici dove sono presenti significative disabilità
nell‟apprendimento non dovute a deficit cognitivi, neurologici, sensoriali o a inadeguata istruzione scolastica
I soggetti che ricadono in questa categoria non sono tutelati dalla legge 170 ).
PRIMA e DOPO il 1/09/2012
Le diagnosi private emesse prima del 1° settembre 2012 verranno
considerate valide anche se sprovviste del codice ICD10 e con la sola
dicitura di dislessia, disortografia, disgrafia, discalculia.
Nelle diagnosi emesse dopo tale data dovranno invece comparire i codici
ICD10 oltre che la specifica dicitura.
La diagnosi di DSA deve rispondere principalmente al criterio di
discrepanza tra il livello intellettivo e le prestazioni nelle prove dominio
specifiche degli apprendimenti scolastici.
La diagnosi di DSA deve escludere difetti della vista, dell‟udito e sindromi
neurologiche nonchè situazioni ambientali di svantaggio socio-culturale e di
inadeguata istruzione scolastica.
La valutazione deve essere condotta con la somministrazione di prove
standardizzate di cui vanno ripostati i risultati. Rispetto alla definizione
del QI si fa riferimento a quanto espresso nel PARCC (2011) e si definisce
che: il quoziente totale (multicomponenziale) oppure il migliore tra i
quozienti monocomponenziali rilevati, deve essere non inferiore a 85
(PARCC 2011);
PUNTI PRINCIPALI dell‟ACCORDO:
• Art.1 c. 3 “I servizi pubblici e i soggetti accreditati …
effettuano il percorso diagnostico e il rilascio delle
certificazioni in coerenza con le indicazioni della Consensus
Conference.
• La diagnosi di DSA deve essere prodotta in tempo utile per
l‟attivazione delle misure didattiche e delle modalità di
valutazione previste, quindi, di norma, non oltre il 31 marzo per
gli alunni che frequentano gli anni terminali di ciascun ciclo
scolastico, in ragione degli adempimenti connessi agli esami di
Stato.
• Fa eccezione la prima certificazione diagnostica, che è prodotta
al momento della sua formulazione, indipendentemente dal
periodo dell‟anno in cui ciò avviene.
Art. 1, c. 4. “Nel caso in cui i servizi pubblici o
accreditati dal Servizio sanitario nazionale non siano
in grado di garantire il rilascio delle certificazioni in
tempi utili per l‟attivazione delle misure didattiche e
delle modalità di valutazione previste e, comunque,
quando il tempo richiesto per il completamento
dell‟iter diagnostico superi sei mesi, con riferimento
agli alunni del primo ciclo di istruzione, le Regioni, per
garantire la necessaria tempestività, possono
prevedere percorsi specifici per l‟accreditamento di
ulteriori soggetti privati ai fini dell‟applicazione
dell‟art 3 comma 1 della legge 170/2010, senza nuovi o
maggiori oneri per la finanza pubblica. “
L'INDENNITÀ MENSILE DI FREQUENZA
DA EDUCAZIONE & SCUOLA
"http://www.edscuola.it/archivio/handicap/indennita_di_frequenza.htm
L‟indennità di frequenza è stata istituita con la l.
n. 289/1990 per assicurare la cura, la
riabilitazione e l'istruzione per i minori invalidi
civili con difficoltà persistenti a svolgere i
compiti e le funzioni proprie dell' età …
La domanda di accertamento dell'invalidità civile
andrà inoltrata presso l'ASL di residenza del
minore e sottoscritta anche da un solo genitore,
esercente la potestà parentale.
Tanto più precoce è la rilevazione di un
DSA, tanto minore sarà il numero di
esperienze negative che lo studente
immagazzinerà.
IMPORTANZA della DIAGNOSI
… la luce alla fine del tunnel
(Claudia Cappa)
“Ma allora non sono
stupido…”
“Ma allora non è pigro!”
“A mio parere una buona diagnosi è
già di per sé una forma di terapia”
Mel Levine
Diagnosi tardiva
Ambiente scolastico inconsapevole
o intollerante
• Non sa di essere dislessico e pensa di essere incapace
• Non crede più di poter ottenere buoni risultati
• Non ha un sistema di studio: fa quello che può
• Evita la scuola e disperde tanto tempo a fare altro
• Non è sereno ed è costantemente in conflitto
Antonella Gagliano
DIAGNOSI PRECOCE
• INTERVENTO RIEDUCATIVO EFFICACE
• AMBIENTE SCOLASTICO VALIDO
• USO DI AUSILI
• sa di essere dislessico
• sa di poter studiare ottenendo lo stesso buoni risultati
• ha trovato il suo personale adattamento (sistema di studio)
• sa usare gli ausili e si giova dei provvedimenti dispensativi
• è sereno e socialmente integrato
Antonella Gagliano
LO STUDENTE CON DSA
HA DIRITTO AD
UNA DIAGNOSI
PRECOCE:
LA SCUOLA
E I SERVIZI SANITARI
HANNO
IL DOVERE
DI
AIUTARLO AD
OTTENERLA!
Identificazione precoce
COMPITO della SCUOLA
- PROVE DI VALUTAZIONE:
- prove di scrittura spontanea
- prove di consapevolezza metafonologica
- SCREENING
-
Osservazioni sistematiche e periodiche delle competenze
di letto scrittura
-
Continuità tra ordini diversi di scuola
COSA DEVE FARE LA
FAMIGLIA?
PREMESSA IMPORTANTE
• Affrontare il problema dei DSA con
il figlio, non nasconderlo
• Avere fiducia che può affrontare la vita
• Accettare che la scuola è fatica
• Ogni ragazzo deve trovare il proprio metodo
• Deve conoscersi anche attraverso errori
e fallimenti
• Non serve portare a scuola compiti di
cui non ha consapevolezza
COSA DEVE FARE LA FAMIGLIA
La FAMIGLIA che si
avvede per prima
delle difficoltà
del/la proprio/a
figlio/a,
ne informa la scuola,
sollecitandola ad un
periodo di
osservazione
Nello stesso tempo
la famiglia deve
essere informata
dalla SCUOLA
delle persistenti
difficoltà
del/la figlio/a.
Come i genitori
aiutano i figli
a fare i
compiti?
INVECE SPESSO i genitori si
sostituiscono ai figli …
“Solo se ci sono io lui fa i compiti …”
Tutta la famiglia viene coinvolta…
Gli facciamo leggere la/e pagina/e
L
Gli leggiamo noi la/e pagina/e
FACCIAMO IL RIASSUNTO DI UN CONTENUTO DA STUDIARE E POI …
FACCIAMO RIPETERE…
… RIPETERE e RIPETERE INFORMAZIONI E CONTENUTI…
Art. 6
- "Misure per i familiari",
Infatti prevede che:
a) i familiari di alunni del primo ciclo con DSA
possano usufruire di orari di lavoro flessibili
per assisterli nei compiti a casa;
b) le modalità di esercizio di questo diritto sono
demandate ai contratti nazionali di lavoro …,
ma non devono comportare "nuovi o
maggiori oneri a carico della finanza
pubblica".
(Finalità già contenute nelle Indicazioni nazionali, di cui al D.lvo 19 febbraio 2004,
n. 59, aggiornate dalle Indicazioni per il curricolo di cui al D.M 31 luglio 2007)
Circ. n. 9/2011 “Alle Amministrazioni pubbliche di cui all'art. 1, comma 2, del d.lgs. n. 165/2001”
OGGETTO: trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo
parziale - presupposti - rivalutazione delle situazioni di trasformazione già avvenute alla data di entrata in
vigore del d.l. n. 112 del 2008, convertito in l. n. 133 del 2008.
•
•
•
•
•
Ecco il passaggio specifico della circolare:
“… Altra situazione meritevole di tutela è poi quella dei famigliari di studenti che
presentano la sindrome DSA (Disturbi Specifici di Apprendimento). …
"I famigliari fino al primo grado di studenti del primo ciclo dell'istruzione con
DSA impegnati nell'assistenza alle attività scolastiche a casa hanno diritto di
usufruire di orari di lavoro flessibili.".
La norma fa poi rinvio ai contratti collettivi per la disciplina delle modalità di
esercizio del diritto e, pertanto, la concreta attuazione del diritto è subordinata
alla regolamentazione da parte dei contratti stessi.
Comunque, la posizione di questi dipendenti deve essere considerata come
assistita sin da subito da una tutela particolare e, quindi, deve essere
valutata nell'ambito di quanto già previsto dal citato art. 7, comma 6, del
d.lgs. n. 165 del 2001 e dai CCNL vigenti in ordine alla flessibilità
dell'orario”.
COSA DEVONO FARE GLI
STUDENTI CON DSA ?
Qual è il ruolo degli studenti con DSA?
UGUALE A QUELLO DEI COETANEI
MA ..
Devono avere CONSAPEVOLEZZA
proprie difficoltà e dei propri punti di forza.
delle
Solo così possono accrescere la stima di sé ed abbandonare la paura.
Attraverso l‟uso di strategie adatte arrivano ad avere più sicurezza
e, di conseguenza, più autonomia.
Nelle
LINEE GUIDA si riconosce agli studenti un ruolo
importante nel loro percorso formativo.
Essi, come tutti gli studenti, hanno il dovere di porre adeguato
impegno nel loro “lavoro”, sia a casa sia a scuola.
Hanno, però, diritto a una chiara informazione riguardo alla
diversa modalità di apprendimento; alle strategie che possono
aiutarli a ottenere il massimo dalle loro potenzialità
Inoltre possono suggerire ai docenti le strategie di
apprendimento che hanno maturato autonomamente
COME
apprendono e
COSA
possono APPRENDERE
MODALITÀ ATTRAVERSO CUI
AVVENGONO GLI APPRENDIMENTI
ESPERIENZA DIRETTA (FARE) 90%
PARLARE E SCRIVERE 70%
ASCOLTARE E VEDERE (INSIEME) 50%
VISTA 30%
UDITO 20%
LETTURA 10%
LO STUDIO A CASA PUÒ DIVENTARE UN
MOMENTO DI FORTE CONFLITTUALITÀ PER
LA FAMIGLIA
LA DISLESSIA HA UN
NOTEVOLE IMPATTO SULLA
FAMIGLIA DEL BAMBINO
I genitori dei bambini/ragazzi dislessici hanno un
compito molto difficile
DA UN LATO QUELLO DI ESSERE
GENITORI “COME TUTTI GLI
ALTRI”, QUINDI DI AMARE E
OFFRIRE AL PROPRIO FIGLIO
TUTTO CIÒ DI CUI HA BISOGNO
PER CRESCERE SERENO E FELICE
DALL‟ALTRO PROVVEDERE AD
UN AIUTO “SPECIALE” LEGATO
ALLE DIFFICOLTÀ SPECIFICHE
DEL FIGLIO
QUESTO DUPLICE RUOLO LI PUÒ FAR SENTIRE SPESSO
STANCHI, FRUSTRATI, SCORAGGIATI
… quando fanno male un
compito…
NON STRAPPIAMO LA PAGINA…
[email protected]
SPESSO RIMANE POCO TEMPO PER
ATTIVITÀ PIACEVOLI E
TEMPO LIBERO
NO
!
AVERE UN APPROCCIO DI SUPPORTO
CONOSCERE LE ISTRUZIONI DIDATTICHE
E USARE METODI VALIDI
I GENITORI
devono …
CONOSCERE COSA INSEGNARE
CHI SEGUE IL RAGAZZO A CASA DEVE
CONOSCERE:
- quali attività sono state svolte nella mattinata a
scuola e quali compiti sono stati assegnati. È importante
che i docenti concordino un metodo con l‟allievo perché
giungano a casa quotidianamente tutte queste
informazioni
- quali argomenti sono da ripassare perché non
adeguatamente assimilati (vedi per es. verifiche
negative). In questo caso risulta molto utile che
l‟insegnante consegni la fotocopia delle verifiche con le
correzioni riportate in classe
NEL PDP e PATTO CON LA FAMIGLIA
Si concordano:
• i compiti a casa (riduzione, distribuzione
settimanale, modalità di presentazione, le dispense …)
• le modalità di aiuto: chi, come, per quanto tempo,
per quali attività/discipline
• gli strumenti compensativi utilizzati a casa
• le interrogazioni
• altro
PIÙ SPESSO LA PERSONA
MAGGIORMENTE COINVOLTA È
LA MADRE
Viene a crearsi una coppia caratterizzata
da una strettissima interdipendenza, che
può arrivare a destrutturate la relazione
figlio genitore e creare ambivalenza e
conflittualità, in quanto l‟errore del figlio
e la reazione ansiosa della madre si
rinforzano reciprocamente
MESSAGGIO PER LE MAMME …
IL BAMBINO HA MOLTE INSEGNANTI ….
...
Ma una sola MADRE!
La relazione madre-figlio è troppo
importante per essere rovinata da un
vostro ruolo di insegnante!
COMPITI …
COME …
QUANDO …
IN CHE MODO …
IL RAGAZZO DISLESSICO
NECESSITA DI TEMPI
SUPPLEMENTARI DI RECUPERO
DOPO IL RIENTRO DA SCUOLA,
EGLI HA DOVUTO INVESTIRE PIÙ
ENERGIE DEI COETANEI.
… quando è stanco
… è tardissimo
… che fare ? …
… GENITORI, TUTOR … DEVONO SVOLGERE
ATTIVITÀ SUSSIDIARIE DI
AIUTO,
STIMOLO ED ORIENTAMENTO
… NON SOSTITUIRSI AL
RAGAZZO
Prima ancora di adottare a casa
strategie didattiche i genitori devono
innanzitutto lavorare SULL‟AUTOSTIMA
DEL RAGAZZO:
• aiutarlo a non sentirsi in colpa
• vivere la difficoltà del figlio non come
una tragedia irreparabile
• spiegargli che la sua è una caratteristica
individuale diffusa, che se non c‟è
meglio, ma che può e deve essere
affrontata con dignità.
Obiettivo AUTONOMIA
–Non
essere sempre presenti
–Abituare a chiedere aiuto
–Non sostituirsi
–Non esagerare negli interventi
–Non togliere le difficoltà ma
aiutare ad affrontarle
–Rimandare all‟ insegnante
–Far usare il più possibile gli
strumenti compensativi
Facilitatori di apprendimento
CON LE NUOVE
TECNOLOGIE DIGITALI
LO STUDENTE IMPARA
VEDENDO E
FACENDO
E NON PIÙ SOLTANTO
ASCOLTANDO E
LEGGENDO
MA AGENDO SULLE COSE
E OSSERVANDO LE CONSEGUENZE DELLE
PROPRIE AZIONI
PER RAGGIUNGERE L'AUTONOMIA
FORMATIVA OCCORRONO:
-
Per raggiungere l'autonomia
formativa occorrono:
adeguati
strumenti
- adeguati
strumenti compensativi
compensativi;
- buona motivazione;
- un ambiente favorevole.
perché è dimostrato che da soli gli
buona Simotivazione
strumenti compensativi non sempre
sono sufficienti.
- un ambiente favorevole
È DIMOSTRATO CHE DA SOLI GLI
STRUMENTI COMPENSATIVI NON
SEMPRE SONO SUFFICIENTI.
Ferrazzi - Lampugnani
Strumenti compensativi
• Il primo strumento compensativo per un alunno con
dislessia: un efficiente METODO DI STUDIO.
(“Dislessia”,gennaio 2010)
• In classe durante la lezione: selezionare i contenuti
fondamentali sul libro di testo; utilizzare simboli visivi,
parole chiave, brevi frasi, evidenziare
• A casa lettura per studiare: capire e ricordare
• Strategie metacognitive: una specie di guida al
ragionamento che punti sui procedimenti logici e
metalinguistici
LO STUDIO
Una delle difficoltà più
grosse che incontrano gli
studenti è quella di non
riuscire ad acquisire un
METODO DI STUDIO, con
cui affrontare le consegne
che la scuola richiede.
La capacità di
comprendere il senso
globale di ciò che si legge
è una competenza
necessaria per avvicinarsi
allo studio dei manuali.
SI POSSONO UTILIZZARE
• schemi di studio creati in
accordo con le insegnanti che
seguano la programmazione
didattica
• schemi visivi che facilitino la
comprensione dei contenuti
studiati e la successiva
memorizzazione.
Materiale
Significativo
Video
Immagini
Schemi
Grafici
Testi e dispense
Registrazioni
e soprattutto
Mappe concettuali
Sostenere e promuovere un approccio strategico nello studio utilizzando
mediatori didattici facilitanti l’apprendimento (immagini, mappe …)
Le tecnologie compensative non
possono considerarsi un‟alternativa
agli strumenti di studio tradizionali,
né ”un cambiamento radicale del
metodo di studio” ,
ma sono da considerarsi un
supporto per aggirare la decodifica
del testo …
sono dei MEDIATORI
Strumenti
compensativi
Un ulteriore strumento è
l'ipertesto o il PowerPoint …
… un testo in formato
multimediale (con suoni,
immagini, video) per
semplificare lo studio e renderlo
motivante.
La LETTURA non è l'unico canale di apprendimento
… il canale visivo …
… il canale uditivo …
… il canale
audiovisivo ...
relazioni, recensioni, tesi e
tesine;
collegamenti ipertestuali e
power point;
mappe didattiche, schemi …
audioletture, audiolezioni,
audiolibri in vendita …
DVD, CD…
ERA MESOZOICA
da 250 a 70 milioni di anni fa
Periodo
TRIASSICO
250-208
milioni di
anni fa
Periodo
Periodo
GIURASSICO CRETACEO
208-146
146-70 milioni
milioni di
di anni fa
anni fa
Periodo
Periodo in
Periodo
della loro
cui comparvero della loro
estinzione
i dinosauri
massima
espansione E SE SEI ANCORA
CURIOSO….
LA MATEMATICA
L‟uso dei colori
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
2
4
6
8
10
12
14
16
18
20
3
6
9
12
15
18
21
24
27
30
4
8
12
16
20
24
28
32
36
40
5
10
15
20
25
30
35
40
45
50
6
12
18
24
30
36
42
48
54
60
7
14
21
28
35
42
49
56
63
70
I risultati delle tabelline dei numeri
PARI
finiscono sempre con numero
PARI
I risultati delle tabelline dei numeri
DISPARI
alternano sempre un numero
ad uno
DISPARI
I risultati della TABELLINA DEL 5
con i numeri
PARI
finiscono sempre con
0
con i numeri DISPARI finiscono sempre con
5
Usa la proprietà commutativa
per trovare la soluzione più semplice
8
16
24
32
40
48
56
64
72
80
9
18
27
36
45
54
63
72
81
90
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
PARI
(6 x 4 = 4 x 6)
puoi risparmiarti il 50% dello studio delle tabelline!
PARI
0
2
4
6
8
DISPARI
1
3
5
7
9
10
Tabelle per il posizionamento delle
cifre
6.
Osserva questo numero:
milione
centinaia di
decine di
migliaia
migliaia
4
1
migliaia
2.
3
7
centinaia
5
decine
unità
devi cominciare ad organizzarti a partire dall'ultima cifra, quella che rappresenta le unità.
es.
milione
2.
centinaia di
decine di
migliaia
migliaia
5
3
9.
migliaia
2
3
centinaia
5
decine
unità
I genitori devono sapere che i disturbi
dei figli sono destinati a permanere, ma
anche ad evolversi, grazie agli interventi
didattici adeguati, alla naturale
evoluzione del ragazzo, ad una maggior
esposizione ai codici scritti, ma
soprattutto grazie al raggiungimento di
una maggior maturità e di un miglior
equilibrio, che faranno dipendere la
stima, e l‟autostima, da tanti fattori e
non solo dai risultati scolastici.
Siete un genitore!
Per concludere, divertitevi con
vostro figlio e fategli capire che lo
amate e amate la sua presenza.
Ricordatevi:
può sembrare un
lavoro immenso crescere un figlio
dislessico, ma vedrete che cresce in
fretta!
RIASSUMENDO
Dalle LINEE GUIDA
CHI FA CHE COSA
USR
Dirigente scolastico
Referente DSA
Docente
USR:
• coordinamento impegni per
garantire il diritto allo studio
• stipula di accordi e di
protocolli regionali
• organizzazione di attività di
formazione diversificate
ILDIRIGENTE
Verifica che nel POF sia presente un progetto sui DSA
con linee guida su:
• accoglienza
• presa in carico degli alunni
• compilazione del PDP
Garantisce che il PDP sia condiviso con i docenti, la famiglia, lo
studente ed eventualmente i servizi sanitari
Verifica, insieme al referente, i tempi di compilazione del PDP
(entro tre mesi dalla ricezione della diagnosi) e controlla la sua
attuazione
Il dirigente scolastico, nella logica dell’autonomia riconosciuta alle
istituzioni scolastiche, è il garante delle opportunità formative offerte e dei servizi
erogati ed è colui che attiva ogni possibile iniziativa affinché il diritto allo studio di
tutti e di ciascuno si realizzi (Linee Guida, p. 22)
IL REFERENTE
diventa punto di riferimento all’interno della scuola
offre supporto ai colleghi
sensibilizza l’approfondimento delle tematiche
realizza, in collaborazione con i colleghi,
il modello di PDP d‟Istituto
Non compila PDP di ogni singolo alunno al
posto dei team dei docenti /o
del consiglio di classe
Un principio generale è che la competenza sui DSA dovrà permeare il corpo docente di
ogni classe, in modo che la gestione e la programmazione di passi significativi (per es. il
PDP) non sia delegata a qualcuno dei docenti, ma scaturisca da una
partecipazione integrale del consiglio di classe. Linee Guida, p. 27
OGNI DOCENTE …
•
•
•
•
•
•
•
•
Osserva bene i suoi allievi in difficoltà
Mette in atto strategie di recupero
Segnala alla famiglia la persistenza delle
difficoltà
Prende visione della certificazione diagnostica
Documenta i percorsi didattici
Attiva strategie didattiche di potenziamento e
aiuto compensativo
Adotta misure dispensative
Attua modalità di osservazione/potenziamento/
verifica /valutazione coerenti
COSA PUÒ SUCCEDERE SE NON
VIENE FATTO IL PDP?
E SE NON LASCIANO USARE GLI
STRUMENTI COMPENSATIVI?
la scuola non
ha tenuto conto delle precise note
ministeriali
La Repubblica del 15-09-2010
Dislessia, bocciatura annullata.
"Il ragazzo andava seguito"
LECCE.
Il Tar di Lecce ha annullato la bocciatura di uno studente dislessico
su ricorso di Cittadinanzattiva.
«Un importante tassello si aggiunge alle norme già in vigore per
garantire il diritto allo studio delle persone affette da dislessia»,
commenta l´associazione, che, in una nota, spiega:
«Il 9 settembre il Tar di Lecce, con l´ordinanza 709/2010, ha
deciso l´annullamento della bocciatura di uno studente della prima
classe della scuola media, stabilendo così la sua ammissione al
secondo anno».
TAR Friuli Venezia Giulia - Sez. I –
Sent. 12/01/2012 n. 9
Nello stesso tempo
“Ove sia dimostrato che la scuola ha posto in essere gli
adempimenti ritenuti necessari per far fronte alle
necessità scolastiche di un alunno affetto da DSA, è
legittimo il giudizio di non ammissione alla classe
successiva che abbia riportato una grave
insufficienza a seguito della verifica di recupero del
debito formativo nella materia caratterizzante l’indirizzo
di studio; infatti la legge 170/2010 è finalizzata a
garantire il successo formativo e non a garantire
sempre e comunque la promozione alla classe
successiva”.
Si sa, non basta una legge per
modificare la scuola.
INFATTI ….
“Il nemico per i dislessici non è la scuola in sé (in cui
spesso non c‟è preparazione sufficiente), né i servizi
sanitari (che talora non danno adeguate risposte
diagnostiche e riabilitative), né la società in generale:
il nemico è l‟ignoranza sul problema e la mancanza
di collaborazione e di alleanza per
uno scopo preciso”
( Prof. Enrico Ghidoni, Responsabile Clinico C. Esp. Inter. Disturbi Cognitivi
Reggio Emilia – Albinea)
GRAZIE
per
l „ATTENZIONE
Viviana Rossi