RELAZIONE DI STIMA OGGETTO: Procedura fallimentare N° 327/95 a carico di “SIM GELO S.p.A.” La presente relazione, intesa alla valutazione dei beni immobili acquisiti all’attivo fallimentare e alla risposta ai quesiti riportati nel verbale di conferimento di incarico del 15/09/2004 n°181, è stata conferita dal Giudice Delegato Dott. Enrico Quaranta al sottoscritto dott. ing. Salvatore Capolongo iscritto all’ Ordine degli Ingegneri della Provincia di Napoli al N° 14068. Al fine dell’espletamento dell’ incarico lo scrivente riceveva dal curatore fallimentare, avv. Manuela Avino, la comunicazione di conferimento dell’incarico, ed inoltre: - All’atto del conferimento riceveva copia della documentazione catastale già acquisita agli atti e prodotta dal precedente C.T.U., ing. Moscone; - In data 26/10/2004 eseguiva ispezione ipotecaria sulla società SIM GELO S.p.A.; - In data 27/10/2004 eseguiva il primo accesso in presenza del Curatore Fallimentare dopo l’avviso con lettera A/R all’amministratore della società Simeoli Carmine, il cui esito però non è andato a buon fine perché risultato irreperibile; - In data 11/11/2004 eseguiva visure catastali per la verifica della documentazione catastale già acquisita dall’ing. Moscone e richiedeva copia della documentazione ancora mancante: planimetrie del sub. 16 e 17, vax catastale della p.lla 6 fg. 8 e documenti catastali relativi alle variazioni subite dalla p.lla 6 del foglio 8 sezione urbana del Comune di San Sebastiano al Vesuvio (tutta la documentazione richiesta si è ottenuta in copia nei giorni successivi ad eccezione delle planimetrie relative al sub 16 che è risultata irreperibile); - in data 13/03/2005 si portava presso L’Ufficio Tecnico del Comune di S. Sebastiano al V. per verificare la legittimità urbanistica degli immobili acquisiti all’attivo fallimentare: - in data 07/04/2005 si recava presso l’agenzia della TECNOCASA di S. Sebastiano al V. per effettuare alcune indagini di mercato relative ad immobili similari a quelli acquisiti all’attivo fallimentare; - In data 15/04/2005 riceveva copia di documenti dall’Ufficio Tecnico del Comune di S. Sebastiano al V. PREMESSA La stima riguarda immobili di proprietà della società SIM GELO S.p.A. ubicati in zona periferica del Comune di S. Sebastiano al V., a confine col centro abitato del Comune di S. Giorgio a Cremano, e precisamente in Via Tufarelli civici n.4, 6, 12, e 14. 1 Trattasi di un vecchio fabbricato, in condizioni di rudere, composto da piano sotterraneo, piano terra, primo e secondo piano, adibito prevalentemente a civile abitazione con accesso dai civici 4 -6 -12 e 14 di Via Tufarelli, in muratura di tufo portante e solai parte in legno (particolarmente fatiscenti e parzialmente crollati) e parte in muratura a volta con annesso complesso industriale di recente realizzazione con unico accesso dal civico 6 di Via Tufarelli, adibito al confezionamento e commercializzazione di prodotti surgelati all’ingrosso e realizzato su due livelli, piano terra e primo piano, collegati con scale in ferro, con struttura interamente prefabbricata, formato da colonne verticali e travature reticolari orizzontali in acciaio e copertura in lamiera gregata; nel suo insieme confinante a sud con Via Tufarelli mentre sugli altri lati con proprietà aliena. Sia il fabbricato in muratura di tufo che il complesso industriale, allo stato, risultano inagibili per i seguenti motivi: • il fabbricato in muratura presenta le strutture orizzontali dei solai particolarmente fatiscenti ed alcuni di essi risultano anche parzialmente o totalmente crollati per vetustà, come pure le scale per l’accesso ai piani superiori risultano crollate; la muratura verticale invece non presenta particolari dissesti ad eccezione del degrado meccanico dovuto alla vetustà che ha interessato i conci di pietra, la malta e l’intonaco; • il complesso industriale, pur presentando le strutture portanti ancora in buone condizioni statiche, presenta un notevole degrado alle opere di rifiniture (infissi, impianti, servizi igienici, pavimenti, opere di rifiniture della copertura) dovuto per lo più all’incuria dell’uomo e/o ad azioni vandaliche; • In generale l’intero complesso si trova in una situazione di degrado e di abbandono e ciò si evince dalla presenza di una folta vegetazione, di rifiuti solidi urbani e di carcasse di automezzi appartenenti probabilmente alla stessa società SIM GELO S.p.A. o anche ad altri. Catastalmente gli immobili risultano tutti in ditta alla società fallita “SIM GELO S.p.A.” e censiti al Catasto Urbano del Comune di S. Sebastiano al V., al foglio 8, p.lla 6, sub. 1-2-3-4-5-6-7-8-9-1011-12-13-14-15-16-17. Le planimetrie reperite in catasto sono relative ai sub. 1-2-3-4-5-6-7-8-9-1011-12-13-14-15-17. Mancano le planimetrie del sub. 16. Per quanto è stato possibile rilevare, dal confronto delle planimetrie catastali e lo stato dei luoghi, è risultato che le planimetrie dal sub. 1 al 15 riguardano i locali del piano terra e parte del 1° piano del fabbricato in muratura. Il sub. 16, le cui planimetrie sono risultate irreperibili, riguardano i restanti locali del 1° piano e dell’intero 2° piano, mentre i restanti locali sotterranei del fabbricato in muratura non risultano accatastati. Le planimetrie del sub. 17 riguardano invece il complesso industriale di recente realizzazione e risultano fedeli allo stato dei luoghi. Rispetto alla descrizione riportata nei titoli di provenienza (Verbale di Assemblea Straordinaria ed Ordinaria del 27/12/1984 Rep. N. 2818 del Notaio Nicola Capuano; Atto di Divisione e Vendita del 2 22/12/1982 Rep. N. 6723 del Notaio Leo Sbriciolo), la consistenza immobiliare degli immobili risulta variata. Infatti dai titoli di provenienza risulta che la SIM GELO S.p.A. è proprietaria dell’immobile sito in S. Sebastiano al V. Via Tufarelli, civici 5-7-9-11-13-15-19 e2, composto da 56 ambienti complessivi, oltre al cortile e comodi rurali, distinti al Catasto Fabbricati al Foglio 8, p.lla 6, sub. 1-2-3-4-5-6-7-8-9-10-11-12-13-14-15-16, con annesso appezzamento di terreno di circa mq. 563 distinto al Catasto Terreni al Foglio 8, p.lla 5. Dallo stato dei luoghi è risultato invece che parte del cortile del fabbricato in muratura e probabilmente l’area di sedime dei comodi rurali, nonchè l’intera p.lla di terreno identificata al foglio 8. p.lla 5 risultano edificati ed occupati dal complesso industriale identificato in catasto col sub. 17. Infatti, come si evince dalle visure catastali e dai documenti reperiti in catasto, l’appezzamento di terreno annesso al complesso immobiliare ed identificato al catasto terreni al fg.8, p.lla 5, è stato annesso alla p.lla 6 come ente urbano, mentre la p.lla 5 è stata soppressa. Durante il sopralluogo non è stato possibile eseguire un rilievo planimetrico delle parti di fabbricato non accatastate (locali sotterranei) o delle quali non si sono reperite le planimetrie in catasto (parte del 1° piano ed intero 2° piano identificati col sub. 16) per i seguenti motivi: • I locali al piano terra risultavano inaccessibili, in parte perché gli accessi da Via Tufarelli identificati coi civici 4, 12 e 14 ed accesso S.N.C. adiacente al civico 12 erano chiusi con lucchetti apposti impropriamente da una tale Di Maio Nunzia non meglio identificata, e gli altri locali del piano terra prospicienti il cortile interno del civico 6 risultavano impraticabili per la presenza di calcinacci ed immondizia varia nonché per la pericolosità dovuta ai dissesti presenti nelle strutture orizzontali; • Per gli stessi motivi del punto precedente non è stato possibile trovare gli eventuali accessi ai locali sotterranei; • I locali al primo piano e secondo piano erano inaccessibili a causa del crollo delle scale e di parte dei solai intermedi e di copertura. Sulla legittimità urbanistica degli immobili, come è ovvio, non esistono problemi per il fabbricato in muratura identificato in catasto coi sub. 1-2-3-4-5-6-7-8-9-10-11-12-13-14-15-16 che, come si evince dallo stato dei luoghi e dai titoli di provenienza, si tratta di opere edilizie di vecchissima costruzione in tutte le sue parti la cui epoca di realizzazione è sicuramente antecedente all’anno 1967. La situazione è invece diversa per il complesso industriale identificato in catasto col sub. 17. Infatti da ricerche effettuate nell’Ufficio Tecnico Comunale del Comune di S. Sebastiano al V. è risultato che esso fu realizzato abusivamente nell’anno 1983 e che per tale ragione fu presentata domanda di condono edilizio ai sensi della legge 47/85, pratica n. 525/86 del 30/09/1986 prot. n. 3 8409 a nome della SIM GELO S.p.A.. e che l’oblazione, calcolata dal richiedente, risulta intermante pagata in tre rate con versamenti eseguiti sul conto corrente n. 255000 del valore rispettivo di £ 1.929.000 pagata il 29/09/1986, £ 1.994.000 pagata il 27/01/1987 e £ 2.026.000 pagata il 01/04/1987. Tra i documenti esaminati relativi alla pratica di condono edilizio vi è anche una richiesta di integrazione dell’oblazione pari a £ 4.208.160 + interessi fino alla data del versamento pari al 10% annuo, comunicata nell’anno 1996 al richiedente, secondo quanto affermato dal responsabile U.T.C., e mai pagati. Ai fini della definizione della pratica di condono edilizio, come si evince dal certificato rilasciato dal Comune di S. Sebastiano al V., una volta effettuato il pagamento dell’integrazione dell’oblazione, che in via approssimata dovrebbe ammontare a 4208160 + 4208160 × (10 × 19) = 12203664£ pari ad € 6.302.67, ed il versamento degli oneri 100 concessori, al momento non calcolati in quanto il costo degli oneri è in corso di aggiornamento, non dovrebbero esserci problemi per il rilascio della sanatoria. Sotto l’aspetto urbanistico l’area sulla quale sono edificati gli immobili ricade nel P.R.G. vigente nel Comune di S. Sebastiano al V. parte in zona D2 e parte in zona B2 nonché è sottoposta a vincoli paesaggistici ed ambientali. In particolare il complesso industriale di recente realizzazione ricade quasi interamente in zona D2 ad eccezione della parte edificata nel cortile del fabbricato in muratura che ricade invece in zona B2. L’edifico in muratura invece ricade interamente in zona B2. In tale zona, secondo le Norme di Attuazione annesse al P.R.G. vigente, è consentito il recupero del complesso edilizio esistente anche se nei limiti consentiti dai vincoli imposti dall’Amministrazione preposta alla tutela dei vincoli paesaggistici ed ambientali che, in linea generale, consistono nel recupero delle tecniche costruttive dell’epoca compatibilmente al vincolo sismico esistente nella zona. Quanto sopra esposto rende gli immobili particolarmente appetibili sul mercato nonostante l’inagibilità degli stessi. Secondo le indagini di mercato eseguiti presso la locale agenzia immobiliare TECNOCASA, edifici similari, nelle stesse condizioni di rudere e di inagibilità, vengono venduti ad un prezzo di € 500 a mq per la tipologia edilizia relativa all’edificio in muratura, e di € 400 – 600 mq per la tipologia edilizia del complesso industriale. È parere del C.T.U. che una vendita per lotti dell’edificio risulta improponibile per i seguenti motivi: • Sia il complesso industriale che l’edificio in muratura sono completamente inagibili; • L’accesso al complesso industriale avviene unicamente dall’androne comune dell’edificio in muratura identificato col civico 6, pertanto un uso indipendente del complesso industriale non può prescindere dalla ristrutturazione del fabbricato in muratura che 4 conseguenzialmente rende anche agibile l’accesso al complesso industriale dall’androne del civico 6; • Tutte le unità immobiliari che compongono l’edificio in muratura hanno le strutture portanti in comune pertanto, per la presenza del vincolo sismico, un consolidamento statico e/o una ricostruzione delle strutture, deve avvenire sull’intero complesso edilizio e non sulle singole unità immobiliare in cui è suddiviso catastalmente l’edificio; • Una ristrutturazione architettonica dell’edificio in muratura deve tener conto del vincolo ambientale e paesaggistico presente sull’edificio e pertanto il disegno architettonico non può essere limitato alle singole unità immobiliari; • Infine un'unica ristrutturazione dell’edificio in muratura e del complesso industriale, potrà consentire una rivisitazione funzionale delle unità immobiliari presenti, soprattutto in riferimento all’indipendenza degli accessi, con la conseguenza di facilitare la vendita per singole unità immobiliari e quindi con la possibilità di aumentarne il valore. SCELTA DEL CRITERIO DI STIMA DEGLI IMMOBILI Si è detto che gli immobili oggetto di stima non sono agibili pertanto, contrariamente a quanto potrebbe risultare dalle visure catastali, gli immobili al momento non hanno rendita. Questa circostanza quindi esclude a priori la possibilità di valutare gli immobili attraverso la rendita catastale. Si esclude a priori anche la stima razionale per sito e costo di costruzione. Infatti si è detto in premessa che non è stato possibile eseguire un rilievo planimetrico dell’immobile. Inoltre, per il calcolo del costo di costruzione, è necessaria la progettazione dell’intervento di ristrutturazione dell’edificio che dovrebbe prevedere anche una disposizione molto più funzionale delle unità immobiliari presenti. Tale progettazione però non ha soluzioni univoche (le scelte progettuali infatti, sono molto legate alle capacità economiche ed imprenditoriali del possibile acquirente) oltre al fatto che richiederebbero un onere di lavoro assolutamente non giustificato in questa sede. Pertanto, a parere dello scrivente, l’unico criterio di stima possibile per gli immobili in questione, è quello della stima sommaria dei fabbricati con una valutazione a mq della superficie utile delle unità immobiliari esistenti suddivise nelle due tipologie di fabbricati: edificio in muratura prevalentemente residenziale ed edificio in acciaio prefabbricato del complesso industriale. Inoltre questa stima tiene conto solo del soprassuolo, circostanza molto utile in questo caso perché non si conoscono le dimensioni del piano sotterraneo. Da indagini di mercato eseguite in sito si è appurato che il prezzo di mercato a nuovo di edifici consimili è di1700 €/mq per l’edificio residenziale in muratura e di 1500 €/mq per il complesso 5 industriale. Per ottenere il valore allo stato attuale degli edifici è necessario tener conto del degrado economico che è la diminuzione di valore che questo acquisisce in conseguenza della sua vetustà e del suo stato d’uso e di conservazione. Nella tabella XVII pag. 357 del libro “Compendio di Infortunistica” di Gino Nisini, viene riportato il degrado economico percentuale per vetustà, applicabile agli edifici in genere, in rapporto alla loro durata attendibile, con esclusione di opere di rifacimento nel corso di essa, ma con applicazione dell’ordinaria diligente manutenzione. Bisogna tener presente però che sugli edifici in questione non è stata applicata l’ordinaria diligente manutenzione. Se si vuole considerare il valore a nuovo di questi edifici è necessario sottrarre dal valore indicato il costo per i rifacimenti strutturali e di realizzazione degli elementi di rifinitura mancanti. Tali costi possono essere stimati in 600 €/mq per l’edificio in muratura ed in 250 €/mq per il complesso industriale. Pertanto il valore a nuovo degli edifici in questione può assumersi pari a 1100 €/mq per l’edificio residenziale in muratura e 1250 €/mq per il complesso industriale. Un edificio civile di ordinaria robustezza, quale può essere considerato l’edificio in muratura, può avere una durata attendibile di circa 100 anni mentre il complesso industriale in acciaio prefabbricato può avere una durata attendibile tra i 25 ed i 50 anni. Per l’edifico in muratura si può assumere pari a 90 anni il numero di anni vissuti mentre per il complesso industriale realizzato nel 1983 il numero di anni vissuti è di 22 . Entrando nella tabella XVII si ricava un degrado percentuale del fabbricato in muratura pari al 53%, mentre per il complesso industriale si ricava, eseguendo una doppia interpolazione e calcolando il valore medio corrispondente alla durate attendibile di 25 e di 50 anni, il degrado economico percentuale è pari al 48%. Sottraendo il valore di vetustà al valore a nuovo dei fabbricati, ricalcolato, si ottiene il valore dei due edifici. Tali valori sono di 517 €/mq per il fabbricato in muratura e 650 €/mq per il complesso industriale. C’è da dire che il valore ottenuto del complesso industriale è ancora suscettibile di riduzione se si tiene conto del fatto che la pratica di condono edilizio non è ancora definita e che per la sua definizione, oltre al pagamento dell’integrazione dell’oblazione (che essendo ben determinata sarà sottratta dal valore complessivo), resta ancora da pagare gli oneri concessori che al momento non si conoscono. In generale un’altra riduzione su entrambi i valori ottenuti può aversi se si tiene conto della dipendenza strutturale e funzionale esistente tra le unità immobiliari presenti che impedisce la vendita mediante una suddivisione in lotti. Tenendo conto di tutto ciò si ritiene equo applicare per la stima un prezzo pari a 500 €/mq per il fabbricato residenziale in muratura e di 450 €/mq per il complesso industriale. STIMA DEGLI IMMOBILI EDIFICIO IN MURATURA 6 Ubicazione: Comune di S. Sebastiano al Vesuvio, Via Tufarelli civici n. 4,6,12, 14 Descrizione: vecchio fabbricato in muratura di tufo portante e solai parte in legno parte a volta, inagibile ed in pessime condizioni statiche, composto da piano sotterraneo, piano terra, primo piano e secondo piano confinante a sud con via Tufarelli, ad ovest con proprietà aliena e col complesso industriale appartenente alla stessa ditta e cortile comune, a nord con proprietà aliena , ad est con proprietà aliena. L’intero stabile è completamente inagibile e necessita di ristrutturazione edilizia con consolidamento statico. Anno di costruzione presunto: antecedente al 1967; Dati catastali : l’edificio è edificato sul lotto identificato al Catasto Fabbricati al foglio 8, p.lla 6, sub 1-2-3-4-5-6-7-8-9-10-11-12-13-14-15-16 in ditta alla SIM GELO S.p.A. per 1000/1000 con le seguenti rendite: foglio p.lla sub categoria classe consistenza rendita piano 8 6 1 A/5 2 1,5 vani 34,86 € Piano:T 8 6 2 A/4 2 4 vani 173,53 € Piano:T 8 6 3 A/5 2 2 vani 46,48 € Piano:T 8 6 4 A/5 1 3 vani 58,88 € Piano:1 8 6 5 A/5 3 2 vani 54,74 € Piano:1 8 6 6 A/5 2 2 vani 46,48 € Piano:1 8 6 7 A/5 2 2 vani 46,48 € Piano:1 8 6 8 A/5 2 3 vani 69,72 € Piano:T-1 8 6 9 C/6 2 32 mq 80,98 € Piano:T 8 6 10 A/5 2 2 vani 46,48 € Piano:T 8 6 11 C/6 3 18 mq 52,99 € Piano:T 8 6 12 C/2 1 115 mq 332,60 € Piano:T 8 6 13 C/6 1 118 mq 255,96 € Piano:T 8 6 14 A/4 2 3 vani 130,15 € Piano:1 8 6 15 A/5 2 3 vani 69,72 € Piano:1 8 6 16 A/8 2 15 vani 3098,74 € Piano:1-2 Confini di proprietà: Nord con proprietà aliena.; Sud con Via Tufarelli; Est con proprietà aliena; 7 Ovest con proprietà aliena e col complesso industriale e cortile comune appartenente alla stessa ditta. Proprietari e relative quote di proprietà: tutti gli immobili sono di proprietà esclusiva della società SIM GELO S.p.A per la quota di 1000/1000. Titolo di provenienza: Verbale di Assemblea Straordinaria ed Ordinaria del 27/12/1984 Rep. N. 2818 del Notaio Nicola Capuano; Atto di Divisione e Vendita del 22/12/1982 Rep. N. 6723 del Notaio Leo Sbriciolo. Possessori: l’intero stabile è attualmente libero. Estremi delle licenze o concessioni edilizie: il fabbricato è di epoca antecedente all’anno 1967. Destinazione urbanistica: Il fabbricato ricade nel P.R.G. vigente del Comune di S. Sebastiano al V. in zona B2. Stima del fabbricato: Prezzo stimato : 500 € / mq Il calcolo delle superfici catastali per le categorie A è stato eseguito rilevando le dimensione delle unità immobiliari dalle planimetrie. Solo per il sub 16 (di cui non è stato possibile reperire le planimetrie) il calcolo delle superfici si è ottenuto dal numero dei vani catastali considerando una dimensione media per vano di 20 mq. Per le categorie C le superfici si sono rilevate direttamente dalle visure catastali. Identificazione del sub lunghezze A b [m] [m] superficie parziale totale [m2] prezzo Valore [€/m2] Sub. 1 6.20 4.20 4.00 6.60 24.80 27.72 52.52 500 26260€ 5.40 5.40 2.00 2.00 8.00 4.60 3.60 4.60 3.60 1.50 24.84 19.44 9.20 7.20 12.00 72.68 500 36340 € 1.70 5.40 4.70 4.70 7.99 25.38 33.37 500 16685 € 9.00 3.80 3.40 3.00 30.60 11.40 42.00 500 21000 € Sub. 2 Sub. 3 Sub. 4 Sub. 5 8 5.40 1.80 5.70 5.70 30.78 10.26 41.04 500 20520 € 5.40 1.80 4.60 4.60 24.84 8.28 33.12 500 16560 € 5.40 1.70 4.60 4.60 24.84 7.82 32.66 500 16330 € 4.00 4.00 5.70 6.20 5.70 5.70 24.80 22.80 32.49 80.09 500 40045 € 32.00 500 16000 € 50.76 500 25380 € 18.00 500 9000 € 115 500 57500 € 118 500 59000 € Sub. 6 Sub. 7 Sub. 8 Sub. 9 Sub. 10 9.40 5.40 50.76 Sub. 11 Sub. 12 Sub. 13 Sub. 14 6.40 4.20 4.20 2.80 4.00 6.60 4.00 1.20 25.60 27.72 16.80 3.36 73.48 500 36740 € 6.40 4.20 4.20 5.00 6.80 4.20 32.00 28.56 17.64 78.20 500 39100 € Sub. 15 Sub. 16 15 20.00 300.00 500 VALORE TOTALE 150000 € 586460 € COMPLESSO INDUSTRIALE Ubicazione: Comune di S. Sebastiano al Vesuvio, Via Tufarelli civico n. 6 9 Descrizione: complesso industriale di recente realizzazione con unico accesso dal civico 6 di Via Tufarelli, adibito al confezionamento e commercializzazione di prodotti surgelati all’ingrosso e realizzato su due livelli, piano terra e primo piano, con struttura interamente prefabbricata con colonne verticali e travature reticolari orizzontali in acciaio e copertura in lamiera gregata confinante a sud con proprietà aliena, a nord con proprietà aliena, ad est col cortile comune ed edificio in muratura della stessa ditta, ad ovest con proprietà aliena. L’intero stabile è completamente inagibile per l’assenza di elementi di rifinitura essenziali (infissi, impianti, pezzi igienici). Anno di costruzione presunto: 1983; Dati catastali : l’edificio è edificato sul lotto identificato al Catasto Fabbricati al foglio 8, p.lla 6, sub 17 in ditta alla SIM GELO S.p.A. per 1000/1000 con la seguente rendita: foglio p.lla sub categoria classe consistenza rendita 8 6 17 C/3 U 884 mq piano 4930,71 € Piano:T-1 Confini di proprietà: Nord con proprietà aliena.; Sud con proprietà aliena; Est con cortile comune ed edificio in muratura della stessa ditta; Ovest con proprietà aliena . Proprietari e relative quote di proprietà: tutti gli immobili sono di proprietà esclusiva della società SIM GELO S.p.A per la quota di 1000/1000. Titolo di provenienza: Verbale di Assemblea Straordinaria ed Ordinaria del 27/12/1984 Rep. N. 2818 del Notaio Nicola Capuano; Atto di Divisione e Vendita del 22/12/1982 Rep. N. 6723 del Notaio Leo Sbriciolo. Possessori: l’intero stabile è attualmente libero. Estremi delle licenze o concessioni edilizie: Il complesso è stato realizzato abusivamente ed è stata fatta domanda di condono edilizio ai sensi della legge 47/85: pratica n. 525/86 del 30/09/1986 prot. n. 8409 a nome della SIM GELO S.p.A, ancora in corso di definizione. Destinazione urbanistica: l’edificio ricade nel P.R.G. vigente del Comune di S. Sebastiano al V. in zona D2 e per una piccola parte (realizzata nel cortile comune del fabbricato in muratura) in zona B2. Stima del fabbricato: Prezzo stimato : 450 € / mq La superficie è stata rilevate direttamente dalla visura catastale. 10 Identificazione del sub lunghezze A b [m] [m] superficie parziale totale [m2] [m2] prezzo Valore [€/m2] Sub. 17 884 884 450 (pagamento integrazione oblazione condono edilizio) VALORE TOTALE 397800.00 € -6302.67 € 391497.33 € In definitiva il valore complessivo degli immobili oggetto di stima è pari a 586460.00 + 391497.33 = 977957.33 € CONCLUSIONI In riferimento a quanto sopra esposto, è possibile concludere quanto segue: 1. la presente relazione di stima è relativa ad un fabbricato in muratura di tipo residenziale ed un complesso industriale adibito al confezionamento e commercializzazione di prodotti surgelati all’ingrosso siti nel Comune di S. Sebastiano al Vesuvio, Via Tufarelli civici n. 4, 6, 12, 14, identificati al Catasto Fabbricati al foglio 8, p.lla 6, sub. 1-2-3-4-5-6-7-8-9-10-1112-13-14-15-16-17, in ditta alla società SIM GELO S.p.A.; 2. il fabbricato in muratura è di epoca antecedente all’anno 1967, mentre il complesso industriale è stato realizzato abusivamente nel 1983 e per esso è stata presentata domanda di condono edilizio ai sensi della legge 47/85: pratica n. 525/86 del 30/09/1986 prot. n. 8409 a nome della SIM GELO S.p.A., ancora in corso di definizione; 3. sia il fabbricato in muratura ad uso residenziale che il complesso industriale sono liberi ed inagibili; 4. Rispetto alla descrizione riportata nei titoli di provenienza (Verbale di Assemblea Straordinaria ed Ordinaria del 27/12/1984 Rep. N. 2818 del Notaio Nicola Capuano; Atto di Divisione e Vendita del 22/12/1982 Rep. N. 6723 del Notaio Leo Sbriciolo) l’immobile ha subito delle variazioni che consistono in: l’appezzamento di terreno annesso al fabbricato identificato con la p.lla 5 è stato edificato col complesso industriale che ha occupato anche i comodi rurali e parte del cortile del fabbricato in muratura conseguenzialmente la p.lla 5, passata dal catasto terreni all’urbano, è stata soppressa ed annessa alla p.lla 6; i numeri civici sono cambiati. 5. data la dipendenza strutturale e funzionale tra le diverse unità immobiliari che al momento sono tutte inagibili, non è pensabile ad una vendita per suddivisione in lotti o per singole unità immobiliari; 11 6. in catasto non sono reperibili le planimetrie del sub 16 mentre non risultano accatastati i locali sotterranei; 7. non è stato possibile eseguire il rilievo planimetrico dei locali sotterranei e del sub 16 a causa della pericolosità ed inagibilità delle strutture, 8. la circostanza indicata al punto 7, ha anche impedito di individuare gli eventuali accessi esistenti per i locali sotterranei 9. I valore complessivo degli immobili sopra indicati, da considerare come prezzo a base d’asta, è stato stimato in € 977957.33 Tanto doveva rassegnare il sottoscritto per gli adempimenti di propria competenza. Si allega: A. Comunicazione conf. incaico, copia verbale conf. incarico C.T.U., Comunicazioni col G.D., Raccomandata per convocazione 1° accesso, Verbale di primo accesso e comunicazioni varie; B. Visure ipotecarie e copia titoli di provenienza; C. Copia documenti catastali dell’ing. Moscone; D. Copia documenti reperiti in catasto con planimetria del sub. 17; E. Copia documenti relativi alla pratica di condono edilizio; F. Certificato di destinazione urbanistica e di definizione della pratica di condono edilizio con rispettiva richiesta; G. Copia stralcio zonizzazione P.R.G. e N.T.A.; H. Vax e visure catastali; I. Rilievo fotografico; J. C.D. con relazione di stima, foto e filmato degli immobili. Tufino , 18 aprile 2005 Il C.T.U. Ing. Salvatore Capolongo 12