Il ritorno del gruppo sardo La reunion degli Smashing Pumpkins Aspettando Shrek 3 Con voi sotto l’ombrellone Per una tintarella perfetta! Finalmente è arrivata l’estate! Ma soprattutto è arrivato il momento di staccare un po’ la spina e di concedersi del meritato (per alcuni) riposo! C’è chi andrà al mare a farsi una tintarella stile Seedorf o chi si dirigerà al fresco della montagna, non mancheranno poi coloro che ne approfitteranno per visitare qualche città storica. Noi di Andergraund abbiamo deciso di farvi compagnia ovunque voi andiate e abbiamo in serbo per voi una (speriamo) gradita sorpresa! Non la troverete qui su questo numero ma bensì a parte per sugellare un anno insieme! Se pensiamo da dove siamo parti-ti…. Ne abbiamo fatta di strada! Ebbene si, è passato già un anno da quando abbiamo iniziato la nostra avventura e il bilancio è molto positivo, se solo si pensa che il tutto è partito dalla voglia di alcuni amici di far sentire la propria voce parlando di ciò che interessa loro e molti altri ragazzi e non solo! Dopo un anno abbiamo anche un nostro dominio e contiamo di non fermarci qui… tante sono le idee che ci balenano in testa e pian pianino, passo dopo passo cercheremo di metterle in pratica sperando che voi pubblico, che siete la parte più importante di questa rivista, ci diate la possibilità di continuare a migliorarci. In questo numero troverete un’intervista esclusiva con un artista eclettico, che partito dalla provincia ha saputo con la propria abilità far sentire la sua voce sino ad arrivare ad avere risonanza nazionale pur non rinnegando mai le sue origini. Di chi stiamo parlando? Beh leggete con attenzione la sezione e capirete !!! Buona let- tura e buone vacanze! Noi torneremo con il prossimo numero a settembre ma state collegati perché a breve ci sarà una sorpresa per voi sul nostro nuovo sito : Anno 1 - numero 11 Direttore generale Roberto Virgilio Responsabile musica Mr Bugs! [email protected] Responsabile spettacoli Dj HnF [email protected] Responsabile rubriche sir3n3tta [email protected] Hanno Collaborato: Chef Mene Valeriano DonLolò Si ringrazia per l’estrema disponibilità: Davide Van De Sfroos Servizio arretrati Www.andergraund.altervista.org Web editor Valeriano Redazione [email protected] Manoscritti, anche se non pubblicati, non saranno restituiti. E’ vietata la riproduzione anche parziale di testi e foto. News............................................... pag 6 Tutte le ultime novità dal pianeta musica Tazenda—Il ritorno…………....... pag 10 Torna con Ramazzotti il gruppo sardo Anderview...................................... pag 14 Due chiacchere con il simpatico Davide VDS Jarabe de Palo............................... pag 24 Nei negozi il suo nuovo album Popopopopopopo.......................... pag 26 Rieccoli alla ribalta un anno dopo Berlino La reunion degli Smashing Pumpkins…...………................... pag 30 Di nuovo insieme la band di Billy Corgan YellowCard……............................ pag 34 Emo alla ribalta!!! Storia della Dance......................... pag 38 Capitolo II : Gli anni 80 Classifiche..................................... pag 40 I dischi più venduti nelle ultime settimane Recensioni..................................... pag 42 Ai - Tek......................................... pag 64 Scopri tutti i segreti della Tecnologia Le ultime uscite discografiche ascoltate per voi Notizie dal Web........................... pag 65 On the Road.................................. pag 48 Le curiosità più interessanti dalla rete I concerti più interessanti del mese Le risposte ai vostri dubbi............. pag 65 Il suggerimento che migliora la vita tecnologica Botteghino..................................... pag 50 Il Gioco del mese.......................... pag 66 L’uscita più interessante I film più visti negli ultimi giorni News.............................................. pag 51 Spuntino........................................ pag 68 Come sorprendere in cucina col minimo sforzo Tutte le ultime novità dal grande schermo Shrek 3……................................... pag 52 S.O.S. Cuoco................................. pag 69 Attendiamo il ritorno dell’orco più simpatico Chef Mene dà una soluzione ai vostri problemi culinari Recensioni..................................... pag 56 DiAry............................................. pag 70 Gli ultimi film usciti in sala visti per voi Cosa accadeva nel mondo in questo mese Telecomando................................. pag 60 Cronache Marziane....................... pag 72 Le ultime novità dal tubo catodico Notizie assurde ma realmente accadute Teledipendente............................. pag 62 Mercatino...................................... pag 74 I nuovi palinsesti delle reti principali In bianco e nero............................ pag 63 Curiosità, idee regalo, oggettistica varia Spicher’s corner............................. pag 76 Diamo voce alle vostre opinioni La tv dei ricordi: La Sai l’Ultima? C’è post@ per Ary......................... pag 78 FM................................................. pag 63 I programmi più belli da seguire in radio Vuoi raccontarci qualcosa, vuoi sfogarti o hai bisogno di un buon consiglio? La nostra Ary ti dà voce Lavori in corso per gli Oasis L storica band è entrata in studio per lavorare al suo prossimi album Buone notizie per tutti i fan degli Oasis: infatti è confermato la band si è chiusa in studio per cominciare a registrare pezzi per il nuovo album. In una recente intervista, Noel Gallagher ha rivelato che qualche giorno fa la band si sarebbe incontrata con il produttore Dave Sardy (Jet e Wolfmother) per cominciare a lavorare sul seguito di "Don't Believe The Truth" di due anni fa. "Io ho già 17 brani pronti, mentre gli altri hanno scritto due o tre brani a testa", ha detto Noel, "Non so quando uscirà il disco, magari nel 2010, quindi non aspettatelo con troppa ansia". Nel frattempo, Noel farà in tempo a diventare padre, dal momento che la sua compagna, Sara MacDonald, è in dolce attesa. Underclass Hero Nuovo capitolo e nuova vita per i Sum 41 E’ uscito lo scorso 20 luglio "Underclass Hero", il nuovo album della band canadese originaria dell'Ontario, rimasta orfana del chitarrista Dave Brownsound. Da quartetto sono divenuti un power-trio sempre capitanato dal cantante/chitarrista Deryck Whibley (consorte di Avril Lavigne) che ha scritto e prodotto tutte le canzoni che compongono questo nuovo album (il 4° per la Island US). Album che stilisticamente, continua a ricalcare le orme di quell'originale miscela di punk-rock rauco ed heavy metal tonante che li ha resi famosi. Il nuovo album dei SUM 41, è stato anticipato dall'omonimo singolo "Underclass Hero". L’album arriva dopo "All Killer No Filler", "Does This Look Infected" e "Chuck", i successi precedenti che hanno portato i SUM 41 ai vertici delle classifiche punk-rock e che gli hanno fatto vendere qualcosa come 7 milioni di copie. Regista per i Take That James Blunt in tribunale I Take That invitano i loro fan, video amatori e aspiranti registi italiani a realizzare il videoclip del loro nuovo singolo, "Reach Out". Il concorso vedrà la possibilità di visionare tutti i video inviati e caricati sul loro sito ufficiale italiano wwwuniversalmusic.it/takethat. Il video più votato, se meritevole, andrà in onda per la prima volta in tv su TRL - Total Request Live a settembre. Inoltre il regista vincerà la possibilità di incontrare i Take That in persona dietro le quinte del loro concerto a Milano. Il cantante UK dovrà risolvere in tribunale una disputa nata qualche mese fa con un collaboratore. Lukas Burton, questo il nome dell'uomo, sostiene di avere scritto alcuni dei successi di Blunt, presenti nel primo album, fra cui "Goodbye My Lover". "Le cose scritte da lui", ha scritto Burton nel suo blog, "Erano approssimative, ridicole e tradivano la sua incapacità come musicista. Il suo management mi ingaggiò per scrivere cinque brani che sarebbero poi finiti nel disco". James non ha gradito i commenti e ha deciso di trascinare l'ex collaboratore davanti ai giudici, accusandolo di diffamazione. Intanto il suo nuovo singolo dal titolo 1973 arriva nelle radio in questi giorni, mentre il nuovo album “All the Lost Souls” uscirà il prossimo 14 settembre. Sarà tutta farina del suo sacco? Uniti per salvare il pianeta Successo e polemiche per il Live Earth Si chiama Live Earth 7/7/07 la maratona musicale-ambientalista che si è svolta lo scorso 7 luglio, organizzata dall'ex vicepresidente democratico americano Al Gore contro il surriscaldamento del pianeta. Il concerto globale è cominciato a Sydney ed è proseguito per le successive 24 ore toccando sette continenti. Madonna, Duran Duran, Beastie Boys, Foo Fighters, Red Hot Chili Peppers, Razorlight, Genesis, Keane, James Blunt, Snow Patrol, Black Eyed Peas sono alcuni dei grandi nomi della musica pop che hanno accettato di esibirsi sul palco londinese del concerto ecologico, nel nuovo stadio di Wembley (nel giorno del secondo anniversario dell'attacco terroristico che colpì la capitale britannica uccidendo 52 persone). In simultanea con Londra, il Live Earth 7/7/07 ha coinvolto altre grandi città del mondo, con oltre cento concerti che per 24 ore sono stati trasmessi in diretta tv, radio, Internet, e seguiti da due miliardi di persone. Gli altri ecoconcerti si sono tenuti a Maropeng, vicino Johannesburg (Sudafrica), Tokyo (Giappone), Aussie Stadium a Sydney (Australia) e Copacabana Beach a Rio de Janeiro (Brasile). Negli Stati Uniti i concerti (che hanno visto la partecipazione tra gli altri di Roger Waters, Ludacris, Smashing Pumpkins, Police, Bon Jovi, Alicia Keys) si sono svolti in New Jersey, al Giants Stadium e a Washington. La lista delle star che hanno accettato di esibirsi a Londra e negli States è stata resa nota da Kevin Wall, fondatore degli show Live Earth, sul sito della manifestazione. "Vogliamo - ha dichiarato Wall - mettere assieme gente da ogni parte del globo per la lotta contro il cambiamento climatico. Live Earth si estenderà su sette continenti, con musicisti di tutti i generi e di tutte le generazioni". L'iniziativa ha avuto un obiettivo preciso: sensibilizzare l'opinione pubblica sul problema dell'aumento della temperatura terrestre e spingere così i governi ad agire. "Attirando un pubblico di oltre un miliardo di persone, speriamo che Live Earth lanci una campagna globale e dia a una massa critica di persone nel mondo gli strumenti di cui hanno bisogno per risolvere la crisi climatica", ha sottolineato Al Gore. Persa nel 2000 la battaglia per la presidenza contro George W. Bush, Gore si è dedicato a tempo pieno alla causa ambientalista e alla battaglia contro l'effetto serra. Il suo documentario ecologista An Inconvenient Truth (Una scomoda verità) quest'anno ha conquistato un Oscar. In Italia la lunga maratona musicale è stata seguita in esclusiva da la7 ed mtv, con due lunghissime dirette che hanno coperto tutte le 24 ore dello show. In oltre 10 milioni hanno seguito l’evento in streaming via web, decretandolo l’evento più seguito nella storia di internet, battendo anche il live8 di qualche anno fa. Le polemiche per l’alto impatto ambientale dei concerti, che in realtà sono stati pensati per essere in tutto e per tutto eco compatibili, non sono riuscite a rovinare l’impatto mediatico di un evento così mastodontico. Il 21 settembre 2007 potrete finalmente conoscere i Rolling Stones come non li avete mai visti. Martin Scorsese e la band più famosa del globo hanno unito le forze per girare il film musicale dell'anno, "Shine A Light". Più che un film, in realtà si tratta di un documentario sui Rolling Stones che immortala il concerto dello scorso autunno al famoso Beacon Theater di New York e ne immortala l'indicibile energia. Ci aspettiamo un film emozionante e unico, mancano solo pochi mesi... Stop forzato al tour americano di Dolores O'Riordan. Il concerto che l'ex cantante dei Cranberries ha tenuto qualche giorno fa a Los Angeles è stato drammaticamente interrotto per un grave malore che ha colpito il batterista della sua band. Graham Hopkins, questo il nome del musicista, è stato rianimato sul palco e immediatamente trasportato in ospedale, a sirene spiegate. Al momento non si sa nulla delle sue condizioni di salute. Quello che è certo è che il tour di Dolores è stato temporaneamente sospeso. Uscirà a ottobre la raccolta "Ultimate Santana", compilation di alcuni dei brani più significativi della carriera del guitar hero, da "Abraxas" a "Supernatural", "una lettera d'amore per i miei fan", come l'ha definita recentemente lo stesso Santana. L'album conterrà anche tre brani inediti featuring guest star d'eccezione: Chad Kroeger dei Nickelback, Michelle Branch, Tina Turner e Shakira. Siamo sicuri che si tratta di singoli destinati a salire le classifiche. E' arrivata la conferma dalla pubblicazione del nuovo album di Jovanotti che arriverà nei negozi tra Gennaio e Febbraio del prossimo anno. Non sono ancora disponibili né il titolo né i brani presenti, la cosa sicura è he ascolteremo qualcosa di differente rispetto al precedente “Buon Sangue” uscito nel 2005, come tradizione vuole. Jovanotti è rinchiuso da circa due mesi nel suo studio di registrazione di Tortona dove sta chiudendo le registrazioni, effettuate a inizio anno in varie parti del globo, Los Angeles, Milano, Hannover, Berlino e Rio sono alcuni di questi. A settembre tornano i Foo Fighters Esce “Echoes, Silence, Patience and Grace” A Settembre uscirà il sesto album in studio per i Foo Fighters, si intitolerà “Echoes, Silence, Patience and Grace” ed è stato prodotto da Gil Norton (Pixies, Feeder, Maximo Park), già in studio con i FF per il precedente LP; 100 fan inglesi hanno avuto la fortuna di ascoltare in anteprima le nuove tracce durante un concerto a sorpresa tenuto il 5 Luglio a Londra presso il Proud Gallery di Camden. “Ci sono le classiche cazzate che fa una rock band di quattro elementi, ma anche parti dove sono presenti importanti orchestrazioni e ritmi assurdi” ha tentato di chiarire Dave Grohl a coloro che non hanno potuto partecipare all’esclusivo showcase. All’interno del disco è presente una canzo- ne intitolata “The Ballad Of The Beaconsfield Miners”, è un brano che Dave ha dedicato a due minatori Australiani rimasti intrappolati sotto terra che per alleviare l’attesa dei soccorsi hanno chiesto un iPod con la musica dei Foo Fighters: “Mi sono commosso” ha spiegato Grohl a Billboard.com “Ho scritto loro un messaggio; ‘Hei ragazzi sono Dave. Siete nei nostri pensieri e preghiere. Quando uscirete sappiate che ci sono due biglietti e due birre fresche che vi aspettano ovunque voi vogliate'. Una volta salvati uno di loro è venuto a un nostro concerto e dopo esserci sbronzati insieme ho pensato di scrivere qualcosa per lui”, il brano è stato registrato con l’aiuto della chitarrista Kaki King. Il nuovo album dei R.E.M. suona rock Presentati i nuovi pezzi nel corso di 5 esclusive serate a Dublino I R.E.M. tornano al rock. La notizia era nell’aria, ma la conferma arriva da Dublino, dove la band americana ha tenuto 5 serate di “live rehearsal”, prove pubbliche dal vivo delle canzoni che andranno a comporre il nuovo disco. La band ha concluso da poco la prima fase di registrazione dell'album che seguirà "Around the sun" (2004), ultimo disco di studio e parte del trittico di album dopo l'uscita dalla band di Bill Berry, tutti contraddistinti da atmosfere prevalentemene intime e maliconiche. Sotto la guida del nuovo produttore Jacknife Lee, la band si è trasferita a Dublino. Il programma prevedeva 5 serate all'Olympia Theatre in cui portare di fronte ad un pubblico i nuovi brani. "Non è tanto la vostra reazione alle nuove canzoni che ci interessa - ha spiegato Michael Stipe al pubblico - Ma la nostra reazione a suonarle di fronte a qualcuno. Grazie per la pazienza". "Non è un concerto tradizionale", ci tiene a precisare la band, ma è comunque uno spettacolo: Stipe, Buck e Mills si presentano aiutati dal batterista Bill Rieflin e dal chitarrista Scott McCaughey mostrando da subito la ritrovata dimensione elettrica della band. Il cantante inforca gli occhia- li e legge i testi da fogli stampati o dal suo computer portatile, spesso guardando poco la platea durante le canzoni, ma chiaccherando parecchio tra un brano e l'altro Ogni serata finiscono in scaletta 11 brani nuovi, più sette-otto brani vecchi. Le canzoni nuove sono quasi tutte veloci ed elettriche, solo in un paio di occasioni salta fuori una chitarra acustica. Atmosfera più tesa la prima serata, zeppa di ospiti VIP (Bono e The Edge sono seduti in un palchetto). Quando un fan gli chiede quando uscira il disco, lui risponde "Non lo so, non l'abbiamo neanche finito". Comunque è probabile che entro l'anno il disco sia pubblicato. Un nuovo lavoro per i Tazenda, uno dei primi e più apprezzati gruppi di rock etnico in Italia. Il disco si intitola “Vida”, e vede un’importante new entry nella formazione del gruppo: la voce Beppe Dettori, che sostituisce quella dello storico e indiscusso frontman della band, Andrea Parodi, scomparso il 17 ottobre 2006 dopo che da un anno gli erano stati diagnosticati due tumori. In realtà Parodi aveva già lasciato il gruppo già nel 1997, ma negli ultimi mesi della sua straordinaria avventura si era ricongiunto con i suoi storici compagni per salutare il suo pubblico con una serie di intensi e commoventi live. La storia dei Tazenda comincia verso la fine degli anni ‘80, più precisamente nel 1988, quando Gigi Camedda, Gino Marielli e Andrea Parodi, fondano uno dei primi gruppi di rock etnico in Italia: i Tazenda. Il loro primo lavoro dal titolo omonimo mostra subito un sound che non passa inosservato alla critica ed alla gente: le launeddas, i tenores campionati, l’uso delle fisarmoniche diatoniche e delle chitarre elettriche che rimandano alle cornamuse, e non ultime le loro voci, li rendono immediatamente riconoscibili al punto di parlare in seguito di un “sound Tazenda”: insomma un marchio di fabbrica unico. Il nome è stato preso da "Seconda Fondazione", un romanzo di Isaac Asimov in cui gioca un ruolo fondamentale il pianeta "Tazenda". Nel 1990 vincono il premio Tenco con Carrasecare. Diventano poi famosi al grande pubblico grazie alla loro partecipazione al Festival di Sanremo nel 1991 con la canzone “Spunta la luna dal monte” cantata in coppia con Pierangelo Bertoli. Nello stesso anno vincono anche il Cantagiro. Nel 1991 esce MURALES, per molti l'album più bello dei Tazenda, che vende più di 200.000 copie. L'anno successivo partecipano di nuovo al Festival di Sanremo con “Pitzinnos in sa gherra”, e esce l'album “Limba” il quale contiene, oltre al singolo di Sanremo anche “Preghiera semplice”, con la quale parteciparono al Festivalbar e “Etta abba chelu” in collaborazione con Fabrizio De André. La lista delle loro collaborazioni è di grande rilevanza: Gianni Morandi, Simple Minds, Fabrizio De André, Pierangelo Bertoli, Mauro Pagani, Paola Turci, Inti Illimani, Maria Carta e ancora tanti altri. Oltre che in Italia, si sono esibiti anche in: Stati Uniti d'America, Canada, Australia, Germania, Inghilterra, Svizzera, Belgio e Cuba. Sono stati considerati una “bandiera sarda nel mondo”. Nel 1997 Andrea Parodi esce dal gruppo; Gino e Gigi proseguono da soli incidendo “Sardinia” nel 1998 e “¡¡¡BUMBA!!!” nel 2005. Nel 2006, dopo che Andrea Parodi, come già detto, inizia a collaborare nuovamente con i suoi vecchi compagni pubblicano 2 nuovi inediti: “E sarà Natale” e “Armentos” contenute nel nuovo “Tazenda Reunion”, un live inciso all'Anfiteatro Romano di Cagliari. Nel novembre 2006 l'ingresso del nuovo cantante, Beppe Dettori, che ha alle spalle un'importante carriera da solista. Beppe Dettori infatti ha collaborato con artisti del calibro di Ron, Enrico Ruggeri,Vasco Rossi e Gatto Panceri ed Eros Ramazzotti, che duetterà con il gruppo nel primo singolo estratto dal nuovo album, dal titolo “Domo Mia”, in radio ormai da qualche settimana. Con questa nuova formazione i Tazenda sono infatti pronti per il lancio di “Vida”, uscito il 30 maggio 2007, prodotto dalla RadioRama production; il cd contiene 7 brani inediti più alcuni pezzi storici. Il cd si caratterizza per il ritorno al vecchio sound Tazenda. Nell'album sono contenuti i cinque brani di maggior successo della versione originale rimasterizzata della passata formazione della band, un duetto virtuale con Andrea Parodi e 7 brani inediti tra cui appunto “Domo mia”, un commosso omaggio all’indimenticato Andrea Parodi. "Andrea Parodi era un mio fan - afferma Ramazzotti - col nuovo cantante Andrea Dettori mi e' sembrato giusto fare qualche cosa per ricordarlo, il pezzo e' bellissimo, ho dovuto solo capire come mettermi con il sardo". Oltre a Domo mia, anche la canzone Universos rappresenta una novità nella tradizione musicale dei Tazenda, un tentativo forse di costruire un nuovo mondo sonoro, pur mantenendo la tradizione e la musicalita' della lingua sarda. E il brano Desperada e laudada, con la produzione e gli arrangiamenti di Riccardo Piparo, dimostra proprio che la tradizione musicale sarda si puo' unire ai suoni moderni con ottimi risultati. A questo nuovo corso sono affiancate altre quattro canzoni inedite prodotte e arrangiate dal gruppo con tutti gli ingredienti che li hanno portati al successo. Quarta Puntata Intervista a cura di: Chef Mene Testi: Bugs! Sono storie semplici quelle che Davide racconta nelle sue canzoni, storie di gente semplice, storie di paese, ma non per questo meno interessanti o coinvolgenti di altre. Anzi, al contrario, forse è proprio questo il loro punto di forza, quello che le rende così intense e ricche di fascino, così poetiche e misteriose, e trasporta la sua musica in una dimensione originalissima, diversa da ogni altra cosa attualmente in circolazione: ciò sicuramente, è uno dei principali motivi che ha contribuito e decretarne l’enorme successo. E la scelta di utilizzare il dialetto delle sue parti, il laghée (o tremezzino) per raccontare queste storie è sicuramente un’altro elemento fortemente caratterizzante della sua produzione, oltre che una scelta coraggiosa e molto coerente con quello detto fin qui. Nei suoi testi possiamo ritrovare le classiche leggende di paese, quelle che venivano raccontate dagli anziani ai bambini nella piazza centrale nelle sere d’estate, ma anche fotografie di personaggi curiosi realmente esistiti, passati davanti ai suoi occhi nel corso degli anni e storie incredibili realmente accadute, fissate nei suoi ricordi grazie alla sua incredibile curiosità, dote che più di altre, oltre naturalmente al suo sconfinato talento, gli ha permesso di essere quello che è e di fare quello che tutt’oggi fa: racconta storie. E come un moderno menestrello gira per le piazze di mezza Italia cantando i suoi incredibili aneddoti, affreschi di una realtà, quella della piccola comunità, che forse non esiste più e si è andata perdendo negli ultimi tempi, in una società dove contano sempre meno i valori della solidarietà e del rispetto reciproco, e dove ormai la gente non sa nemmeno come si chiami il vicino di casa. Non è un compito semplice in poche righe quello di introdurvi nel mondo del personaggio Davide Van De Sfroos e nelle atmosfere delle sue canzoni, che sicuramente vanno vissute in prima persona, ascoltando la sua musica e assistendo ai suoi “laiv”, però ci proviamo a raccontare la sua storia e i suoi pensieri, avvalendoci soprattutto del suo aiuto, grazie all’intervista che ha avuto la gentilezza di rilasciarci. Per me personalmente, che lo seguo ormai da qualche anno, è un vero piacere darvi il benvenuto alla quarta puntata di Anderview. Per uno strano scherzo del destino Davide Bernasconi ha il suo primo contatto con la realtà nella più importante città della Brianza, Monza, all’epoca in provincia di Milano, pochi chilometri a nord della caotica e dispersiva metropoli, dove nasce l’11 maggio del 1965. In realtà poco o niente della città rimarrà nel suo DNA. Circa quattro anni dopo si trasferisce a Mezzegra, piccolo e caratteristico paesino che si affaccia sul lago di Como; è qui che le sue radici trovano terreno fertile, vi affondano con decisione e traggono la linfa vitale che si riverserà abbondante nelle sue storie e nelle sue canzoni. Sul lago Davide si sente decisamente a casa, è qui che trova la sua vera dimensione, il lago ormai è una parte essenziale e integrante di lui e del suo essere. A metà degli anni ‘80, poco meno che ventenne, arriva il suo primo vero approccio con la musica: entra infatti a far parte dei Potage, un gruppo postpunk col quale muove i primi passi nell’ambiente, e con cui suona per qualche anno. Terminata questa prima esperienza, e dopo un breve periodo in cui cerca di affermarsi come solista, è all’inizio degli anni ‘90 le cose iniziano a prendere una piega interessante. Nascono i De Sfroos, band con la quale Davide inizia a incamminarsi sulla strada del folkrock, decidendo di mischiare la tradizione del dialetto tremezzino con la modernità di suoni rock, scatenati e coinvolgenti. “Abbiamo dato vita ad un nuovo gruppo: suoniamo e cantiamo in dialetto storie di paese, di disperati e di contrabbando” disse Davide al Ghezzi, parrucchiere del paese. “Ah, Sònuff de sfroos” rispose prontamente lui, e a questo episodio, stando a quanto raccontato da Diego Spinola sul sito cauboi.it, si deve la nascita del nome del gruppo, che poi avrebbe accompagnato Davide anche nel corso della sua successiva carriera come solista. De sfroos vuol dire di frodo, ed è un termine in dialetto utilizzato per identificare le attività dei contrabbandieri. Rispettivamente nel 1992 e nel 1994 vengono pubblicati le prime due cassette del gruppo, “Ciulandari”e “Viif”, che venivano vendute a margine dei numerosi concerti che la band teneva nella zona, ed è appunto grazie all’incessante attività dal vivo che i De Sfroos iniziano a crearsi una certa fama a livello locale, che inizierà a varcare anche i confini della provincia nel 1995, dopo la pubblicazione di “Manicomi”, album che va letteralmente a ruba e che contiene alcuni dei pezzi ancora oggi tra più amati dai fan di Davide, un titolo su tutti “La Curiera”. Con il disco successivo, “Breva e Tivan” del 1999 i De Sfroos diventano Davide Van De Sfroos, e con la carriera da solista finalmente arriva anche il grande e probabilmente inaspettato successo, che continua a crescere in maniera esponenziale di album in album. Dopo pochi mesi esce anche un esperimento curioso, un mini-cd contenente tre canzoni di ispirazione biblica dal titolo “Per una Poma”, poi “...e semm partii” nel 2001, una sorta di concept album sulla figura dell’emigrante (50.000copie vendute), “Laiv” nel 2003, album che, come si intuisce dal titolo, è la registrazione di uno dei suoi più memorabili concerti (35.000 copie vendute in sole tre settimane!) per arrivare infine ad “Akuaduulza”, pubblicato nel 2005, album interamente ispirato alla vita e alle leggende del lago. L’album entrerà ufficialmente nella top 20 della classifica italiana dei dischi più venduti, scalandola addirittura fino al dodicesimo posto! Un risultato eccezionale per un artista che canta in un dialetto che solo poche centinaia di persone parlano e capiscono in tutta Italia. In effetti la sua musica è accessibile a tutti, anche grazie al fatto che tutti i suoi cd contengono all’interno del libretto la traduzione in italiano di tutti i testi. Un incredibile successo di pubblico testimoniato anche dall’enorme quantità di gente che si accalca per assistere ai suoi concerti; e ne vale veramente la pena perché ogni volta sono qualcosa di speciale. Non è solo l’esibizione sul palco, che risulta sempre impeccabile e professionale, a stupire, ma è l’energia e la carica del pubblico che fa da cornice agli eventi a rendere l’atmosfera perfetta: persone che ballano, saltano, cantano e si scatenano al ritmo travolgente della musica: fermarsi a guardare i fan di Davide è veramente un spettacolo nello spettacolo: ci sono i cauboi (il fan club di Davide, gli irriducibili: lo seguono ovunque, fin dagli inizi; prendono il nome dei personaggi di una canzone contenuta in “Breva e Ti- van”), genitori coi bambini, ragazzini coi nonni, i giovani. Un fenomeno veramente intergenerazionale che unisce tutti i tipi di pubblico. Recentemente Davide ha suonato veramente ovunque in Italia, anche ben oltre i confini della Lombardia, poi a Madrid, Bruxelles, Berlino, New York e ha partecipato ad importantissimi festival internazionali quali il Pistoia Blues, La Notte della Taranta, il Folkest, il Rapperswille Jazz & Blues Fest fino al French Quarter Festival a New Orleans, viaggio che gli è stato di ispirazione anche per un brano inedito contenuto nel dvd “Ventanas”. Ma tra un disco e l’altro, nonostante un’attività live veramente incessante, Davide, artista veramente a 360°, non si sa come ma ha trovato anche il tempo di dedicarsi anche ad altri progetti che esulano un po’ dalla carriera musicale: ha lavorato ad alcuni programmi televisivi per RaiDue e in particolar modo ad una docu-fiction dal titolo “Nashville, provincia di Como”, in cui ha anche recitato interpretando se stesso e, ultimo ma non in ordine di importanza, ha scritto quattro libri. Il primo di questi risale al 1997, ed era una raccolta di pensieri e poesie dal titolo “Perdonato dalle Lucertole”, scritte in laghée, così come “Capitan Slaff”, pubblicato nel 2000, una favola da leggere e ascoltare ambientata sulle rive del lago. E poi arrivano i suoi due romanzi (questi scritti in italiano): “Le Parole Sognate dai Pesci” e l’ultimo “Il mio nome è Herbert Fanucci”, che in un mesetto dall’uscita ha venduto qualcosa come 20.000 copie. Quello che Davide racchiude nei suoi lavori, che siano canzoni o romanzi, è veramente un mondo curioso e affascinante, costellato di ombre, leggende, bizzarri personaggi e storie incredibili, e non solo il pubblico si è accorto del suo enorme talento, ma anche gli addetti ai lavori: tra i riconoscimenti più importanti da lui vinti ricordiamo nel 1999 il premio come “Miglior Artista Emergente” a Sanremo, al Premio Tenco, dove ormai è di casa, e nel 2002 la Targa Tenco per il “Miglior album in dialetto” con “...e semm partii”. Un cantautore formidabile, e un gruppo di musicisti che lo accompagnano in tutte le sue esibizioni dal vivo veramente eccezionale; un nucleo che però è mutato parecchio nel corso degli anni fino ad arrivare alla formazione attuale che annovera nomi conosciuti a livello internazionale, oltre naturalmente ad Anga, violinista dal talento impressionante, con Davide fin dagli inizi, unico punto fisso e inamovibile del gruppo, anello di congiunzione col passato. Insostituibile! Che altro aggiungere, in realtà ce ne sarebbero talmente tante di cose da dire che non basterebbe un numero intero della rivista (figuratevi che alla Cattolica di Milano una ragazza qualche anno fa si è laureata con 110 in “Scienze dell’Educazione” discutendo una tesi dal titolo “Il linguaggio dialettale e la creatività: Davide Van De Sfroos”), ma purtroppo o per fortuna è arrivato il momento di chiudere e lasciar finalmente parlare l’artista, che ha dato risposta ad alcune delle nostre numerose curiosità. Prima di lasciarvi all’intervista, ci teniamo però a ringraziare, oltre naturalmente a Davide, che è riuscito a trovare un po’ di tempo per noi tra una data e l’altra del suo tour estivo, anche Marco Palombo per la sua pazienza, gentilezza e disponibilità. Grazie di cuore, questo è stato veramente importante per noi. Allora buona lettura e appuntamento a Settembre! Ciao Davide, grazie per averci concesso qualche minu- Prima di tutto a me piace molto to per la nostra intervista. Cominciamo: lavorare con gente nuova e scalpitante, piena di energia. La mia All’inizio della tua carriera facevi parte di un gruppo band non è come i Rolling chiamato i “Potage”. Qual è stata la strada che ti ha Stones, ossia non ho una portato a dedicarti al genere folk-rock e perché? formazione fissa, ma tutto dipende dalla mia pazzia Ti posso dire da subito che i Potage sono stati un connubio musicale, dal genere e tra bene e male, infatti il gruppo era poco conosciuto e af- dal tipo di piega e di fermato all’epoca. La band è nata per un insieme di passio- suono che voglio far ni e per la mia verve da diciassettenne che si è fatta traspor- prendere ad un ditare dalla musica del periodo caratterizzata per lo più da sco. Musicalmente gruppi come i Sex Pistols e soprattutto i Ramones. E’ stato parlando i miei album si sicuramente uno dei periodi più belli della mia vita; non mi differenziano abbastanza l’uno dall’altro. consideravo ancora un musicista a tutti gli effetti, ero alle Il mio essenzialmente è un modo di voler essere che prime armi e per me si trattava fondamentalmente di gioca- mi rende al tempo stesso vittima e carnefice dell’evoluzione re con gli strumenti imitando le movenze e gli atteggiamenti della mia musica, inoltre non voglio essere né un tiranno né dei componenti di gruppi stravaganti e originali, come per un tutore di una band che vorrei fosse sempre il meno staesempio i Blues Brothers. Devo dire che però mi sentivo già avido di palco e nonostante la mia timidezza è stata proprio la mia grande passione musicale per tutti i più grandi cantautori ad accompagnarmi fino al successo. Mi ricordo ancora le prime prove che facevo in garage con gli amici, in cui l’elemento predominante era la più totale spensieratezza, ed è questo fondamentalmente il motivo per cui abbiamo cominciato a dedicarci ad un genere, che io ho ribattezzato punk-folk, dove non c’è bisogno di parlare di politica che profondamente odio e non trovo interessante, dove non c’è bisogno di etichettature, ma è importante soprattutto la propria credibilità. Oggi sei noto con il nome di “Davide Van De Sfroos”, ma inizialmente il tuo gruppo aveva il solo nominativo “De Sfroos”. Da dove ha origine il nome e come mai quando sei diventato solista hai deciso di mantenere questo legame con il passato? Il nome di una band principalmente deve essere un fattore scatenante e che metta curiosità. Ho usato per la prima volta questo pseudonimo per la pubblicazione del mio primo album come solista “Breva e Tivan”. Questo nominativo è stato inventato dal barbiere del mio paese ed è diventato fin da subito il mio simbolo e logo personale, fin da quando suonavo alle feste del missultino. Prima ancora di essere noto come cantautore usavo già questo pseudonimo come scrittore su un giornale locale. Dunque sento che mi appartenga profondamente, per me non si tratta affatto di un legame con il passato, ma una scelta dovuta al fatto che la gente che conosceva la mia musica ormai mi associava a quel nome e poi appunto per la paternità che ne rivendico, come già detto lo sento molto mio. gnante possibile. Tutti i musicisti con i quali ho avuto il piacere di suonare nel corso degli anni li considero tutti Nel corso della tua carriera, non si può fare a meno di bravissimi e per me è sempre una gioia risuonarci insieme, e notare il continuo avvicendamento dei musicisti che rinfrescarmi la memoria: ho di tutti un bellissimo ricordo. suonano con te, nonostante sembri esserci tra voi un Niente di personale dunque, ma io sono il mio, ossia “züca buon feeling, unica eccezione per il tuo insostituibile e melùn g'han la lur stagiùn” (Zucca e melone hanno la loro violinista Angapiemage Galliano Persico. stagione)! In ogni caso mi voglio considerare un buon tramQuali sono i motivi di queste continue evoluzioni della polino d lancio per tutti i nuovi talenti che hanno il piacere band? di voler suonare con me. palchi da cui mi esibisco. Nei tuoi testi vengono narrate le storie di personaggi bizzarri e incredibili: da dove nasce l’ispirazione? Sono totalmente frutto della tua fantasia o sono racconti di persone realmente esistite? La base di partenza è per l’ottanta per cento legata alla realtà e racconto quindi storie di personaggi esistenti o esistiti che ho incontrato girando lungo il percorso della vita. Le storie prendono vita riunendo queste esperienze e impastandole con la fantasia. Però adesso si cambia. Sto lavorando ad un nuovo album nel quale sarò molto più sfacciato nel fare nomi e non saranno più riferimenti casuali, ma sarà la nascita di un nuovo stile per il quale io sarò contento di accontentare il protagonista della canzone. Non riesco a immaginarmi Dante così come viene comunemente raffigurato, con due foglie di basilico in testa e la cuffietta da deficiente seduto su una roccia ad aspettare l’ispirazione; Dante era uno che viveva e i suoi Quando vai in giro per le strade del tuo paese e racconti derivano da esperienze di vita. Per me è più più in generale della tua zona, in cui sono am- facile immaginarmi il grande poeta fiorentino che si bientate gran parte delle storie che racconti nei diverte in compagnia di donne dai facili costumi. tuoi dischi e nei tuoi libri, che cosa provi e com’è il rapporto con gli abitanti di quei luo- In un tuo pezzo intitolato “El Mustru”, è molto ghi? curioso il personaggio principale che ha la visione di un mostro in mezzo al lago. Raccontaci Il rapporto con gli abitanti di quei luoghi, in cui ho come è nato questo pezzo. vissuto gran parte della mia giovinezza, è di interscambio ed entusiasmo, anche se qualcuno ogni Intanto per cominciare il mostro del lago è esistito tanto esagera esaltandosi un po’ troppo, ma i pro- (o qualcosa di simile è esistito). La storia essenzialblemi sono esclusivamente suoi. A me piace l’idea di mente parla della perdita della credibilità delle persocelebrare la vita delle persone di quei luoghi, cartoli- ne che per squilibrio, motivi di salute o una cosa più nati e incorniciati in quadretti che sanno di muschio grossa di loro vengono emarginati; a questo punto la e di stantio; non voglio essere un paladino dei deboli mostruosità è non essere creduti ed essere considee degli oppressi, e nemmeno un araldo: questo la rati dei ballisti. Tutti noi abbiamo visto dei mostri gente del posto l’ha capito così come il mio esperi- che dipendono dallo straordinario che ci travolge e mento, quello di riunire diverse generazioni sotto i che io ho voluto ricordare in questa canzone. Parlumm mea de barbera, nel buceer gh’è la dencéra che la riid senza di me e sun ché cun l’infermiera setaa giò sö na cadréga che la viàggia de par lee E anca el suu nel curiduur me paar piö lüü, el vöör parlàmm dumandi al laagh, da la finestra, se'l se regorda chi è che sun per questa geent che vee a truvamm cun scià i biscott sun piö nagott dumanda ai pèss, dumanda ai sàss, che luur la sànn quel che ho vedüü Perchè adess g’ho sö el pigiama ma regordes che una volta seri el re di pescaduu, ho vedüü sguaràss el laagh, ho vedüü quatàss el cieel e la loena burlà giò, l’era faa cumè un’anguila, l’era gross cume un batèll e’l majava tücc i stell, una bissa incatramata, cun la buca sbaratada e cui öcc dell’oltrummuund... un mustru, ma l’era mea el film de l’uratori un mustru, vegnüü’n de un teemp che l’era piö el sò ho vedüü el mustru, ho vedüü el mustru... Non parliamo di barbera, nel bicchiere c’è la dentiera che ride senza di me e sono qui con l’infermiera seduto su una sedia che viaggia da sola E anche il sole nel corridoio non mi sembra più lui, ma vuole parlarmi domanda al lago, dalla finestra, se si ricorda chi sono per questa gente che viene a trovarmi portando i biscotti non sono più nessuno domanda ai pesci, domanda ai sassi, che loro sanno quello che ho visto Perchè adesso sono in pigiama ma ricordati che una volta ero il re dei pescatori, ho visto squarciarsi il lago, ho visto coprirsi il cielo e la luna cadere giù, era fatto come un’anguilla, era grosso come un battello e mangiava tutte le stelle, una biscia incatramata, con la bocca spalancata e gli occhi dell’altro mondo... un mostro, ma non era un film dell’oratorio un mostro, venuto n un tempo che non era più il suo ho visto il mostro, ho visto il mostro... E i m’hann truvaa luungh e tiraa E mi hanno trovato disteso cunt i öcc de indemuniaa con gli occhi da indemoniato e che parlavi de par me che parlavo da solo “Vardii el re di pescaduu, “Guardate il re dei pescatori stravacaa in so la sua barca, capovolto sulla barca che’l se sbatt cumè un cagnott !” che si dimena come un cagnotto!” m’hann dii che el mustru l’era el diabete per mea dimm che seri màtt quand che passavi me salüdaven, quand se giràvi sentirvi riid vegniven tücc a crumpà el pèss per ghignà un zicc o per cumpatìmm gnanca i fiöö m’hann mai credüü e seri el re di rembambii Adess g’ho sö el pigiama ma sun che sura un puntiil a specià che’l solta fö, sunn piee de medesèn, me parlen tücc de arterio, ma sun che per fala fö, te speci setaa giò cun in man dumà una frosna e sun propi mea stremii, facch vede a’sti tòcc de merda se te seet deent in del laagh o nel coo de un rembambii... un mustru, senza i me occ el ghe sariss mai staa. mi hanno detto che il mostro era il diabete per non dirmi che ero matto quando passavo mi salutavano, quando mi giravo sentivo ridere venivano tutti a comprare il pesce per ridere un po’ o per compatirmi neanche i bambini mi hanno mai creduto ed ero il re dei rimbambiti Adesso sono in pigiama ma sono qui sopra un pontile ad aspettare che salti fuori, sono pieno di medicine, Mi parlano tutti di arteriosclerosi, ma sono qui per sfidarti, ti aspetto qui seduto con in mano solo una fiocina e non sono affatto spaventato, fai vedere a questi pezzi di merda se sei nel lago o nella testa di un rimbambito... un mostro, senza i miei occhi non ci sarebbe mai stato. In una tua precedente intervista, hai rivelato la volontà di lavorare in un “manicomio” e l’intenzione di voler essere un “ponte” tra il mondo dei normali e le persone che vivono in un Universo un po’ spostato. Qual è emotivamente l’ispirazione che ti porta a raccontare queste situazioni di disagio? Tutto nasce da un’esperienza familiare che mi ha colpito in prima persona e che ho vissuto sulla mia pelle. Mi sentivo una forza dentro che dovevo liberare; era un periodo che ero molto stressato e anch’io avevo bisogno di aiuto. Questo mi ha portato a sentirmi come un tramite buono e mi rendevo utile nei confronti di chi aveva bisogno del mio supporto. Il motivo che mi porta a raccontare queste situazioni di disagio è perché considero la pazzia un Universo che grande o piccolo è in tutti noi. Questo mi ha portato a vedere con altri occhi il problema: ad esempio il “matto” viene considerato affascinante nei tarocchi e più forte in natura nella cultura azteca. do il dialetto? Può essere un metodo originale per mantenerlo vivo anche tra i giovani che lo stanno perdendo? La mia scelta di comporre utilizzando il dialetto è nata in un modo normale per effetto della naturalità; non è mai stata una decisione spinta o pilotata. Mi sono ispirato nella scelta a Dante Alighieri, che in Italia è stato uno dei primi a comporre e scrivere utilizzando la lingua del suo territorio. Il dialetto penso che sia fondamentale tenerlo vivo e spero che in parte la mia musica possa contribuire a farlo sopravvivere anche tra i giovani d’oggi. A livello regionale come è stata accolta la tua scelta di cantare in dialetto? E’ stata apprezzata ovunque con lo stesso entusiasmo? Inoltre sappiamo che negli ultimi anni la tua popolarità ha varcato anche i confini della Lombardia: dal Nord-Est fino al Sud Italia, com’è il tuo rapporto con il pubblico delle altre regioni? In Italia sono presenti un’infinità di modi diversi di esprimersi e che variano da zona a zona su La scelta di cantare in dialetto è stata recepita oltretutto il territorio nazionale. Da cosa è dipesa e modo e a livello superiore rispetto alle aspettative. come è nata la tua scelta di comporre utilizzan- Anche in città come Bergamo, ad esempio, la mia musica e il mio modo di esprimermi sono stati accolti con un grande entusiasmo, così come tu ricordi nel nord est Italia, in Piemonte, fino al sud. Penso che l’uso del dialetto non sia un ostacolo alla diffusione della mia musica nelle diverse regioni, in quanto alla gente piace “sforzarsi” per cercare di capire una lingua strana ed esotica. Come me ci sono gruppi come i Tazenda, i fratelli Mancuso o lo stesso Fabrizio De Andrè, piccole diversità che fanno grande l’Italia. Comunque, a prescindere dalla comprensione o meno dei testi, la gente ti può apprezzare anche per il tipo di musica che suoni. Per esempio a New Orleans ho una piccola cerchia di fan e ho avuto anche il piacere di collaborare con grandissimi musicisti locali durante le mie serate, nonostante non capiscano nemmeno una parola di quello che canto ci accomuna il linguaggio universale della musica. provato a trovarti davanti ad artisti del calibro di Antonacci, Vasco Rossi, Battisti e molti altri? E’ stato il punto di arrivo di un percorso precedentemente intrapreso oppure era il disco in sé che ha attirato i favori del pubblico? Le tue partecipazioni a diversi programmi televisivi, specialmente sulle reti RAI e trasmessi in tutta Italia, Il successo del 2005, devo essere sincero, non è stato assohanno in qualche modo agevolato o contribuito al tuo lutamente previsto, tanto meno il frutto di un percorso pensuccesso? sato precedentemente. Per me è stata una grande soddisfazione perché in quel momento non eravamo supportati da Onestamente posso dire poco, perché le mie comparsate hit parade o compilation. Il mio grazie va a tutti coloro che sono state per lo più sporadiche, in ogni caso piccola o hanno creduto in me e che grazie al passaparola hanno congrande che sia la Tv è un palco video che ti mette in mostra tribuito ad allargare la mia popolarità. Essere catapultato al e ti fa conoscere fin dove riesce ad arrivare, mettendo molte dodicesimo posto tra Vasco Rossi e Antonacci mi ha fatto volte in visione anche delle realtà più piccole che altrimenti sentire confortato e coccolato. non riuscirebbero ad arrivare ovunque. Bene, con questo abbiamo terminato. Grazie mille per Nel 2005 sei entrato in classifica direttamente al 12° la tua disponibilità, e in bocca al lupo per il tuo nuovo posto con il tuo ultimo disco “Akuadulza”. Cosa hai disco. Per saperne di più su Davide Van De Sfroos: www.davidevandesfroos.com www.cauboi.it www.myspace.com/davidevandesfroos Era un po’ effettivamente che non se ne sentiva più parlare, da circa quattro anni, dall’epoca di “Bonito” non si avevano più loro notizie. In realtà nel frattempo era uscito un altro disco, “1m2”, nel 2004, che però è passato completamente sotto silenzio. Adesso è da qualche settimana che final- mente (?) sono tornati in radio un nuovo loro singolo. Naturalmente stiamo parlando degli Jarabe De Palo, che tornano a rimpinguare gli spogli scaffali estivi dei negozi di dischi con un nuovo album di inediti dal titolo “Adelantando”, in uscita il 20 luglio, anticipato dal singolo “ Mi Piace Come Sei”, cantato in coppia con il nostrano cantautore romano Niccolò Fabi. La band spagnola torna così a tre anni di distanza dall'ultimo lavoro discografico per celebrare i primi dieci anni di attività del gruppo. Si tratta del sesto album del collettivo nato nel dall'incontro di Pau Donès con Alex Tenas (batteria), Joan Genè (basso), Jordi Mena (chitarra) e Daniel Forcada (percussioni) e salito al successo nel 1996 con il disco La Flaca, che ha venduto in tutto il mondo oltre cinque milioni di copie. Il brano che dava titolo all’album si è affermata come canzone dell’estate a scoppio ritardato nel 1999, anno in cui esce in Spagna (l’anno successivo nel resto d’Europa). Come musicista, frontman, chitarrista e compositore all’epoca della formazione del gruppo Pau Donès aveva alle spalle una discreta gavetta: di origine aragonese, ma cresciuto a Barcellona, ha lavorato con vari gruppi prima di realizzare il suo progetto attuale. A 15 anni, insieme a suo fratello Marc, forma un gruppo chiamato J.& Co.Band; poi un altro chiamato Dentaduras Postizas. Durante questo periodo combina le sue esibizioni musicali in locali di Barcellona con il lavoro in un'agenzia pubblicitaria. Il grande successo arriva dopo un viaggio a Cuba, dove trova l'ispirazione per scrivere La Flaca che darà titolo al suo primo album nel 1996. Dopo avere conquistato la popolarità, Pau intende dimostrare al suo pubblico che "La Flaca" non è stato un semplice episodio fortunato, e lancia Depende (1999), prodotto da Joe Dworniak dopo due mesi di lavoro negli studi Moody di Londra. Il nuovo disco annovera collaborazioni importanti come quella di Ketama e Jovanotti, che ha lavorato alla versione italiana della titletrack del disco; propone testi ironici e ingegnosi e continua a coinvolgere il pubblico ispanico come anche quello italiano. Nel 2001 esce De vuelta y vuelta, il disco in assoluto più profondo ed intimista. Nel primo videoclip dell'album, Pau compare per la prima volta senza la sua proverbiale criniera, completamente rasato. Anche questo disco conta collaborazioni importanti come quelle di Antonio Vega, Jovanotti, Vico C e Celia Cruz. Nel 2003 il gruppo opera una nuova svolta verso canzoni più leggere e positive come Bonito, il primo singolo, allegro e coinvolgente, e participazioni come quella di Los Mártires del Compás, la cantautrice Elena Andujar e l'amico italiano Jovanotti. Nell'inverno del 2004 parte un tour a seguito dell'uscita del nuova lavoro 1 m2 (Un metro quadrato) con la participazione di amici come Jorge Drexler, Lucrecia o Chrissie Hynde (The Pretenders). Dopo tre anni tornano con una raccolta di 12 nuovi pezzi (in Italia sarà la Carosello Records a pubblicare il nuovo album) estivi e allegri. Sarà tra questi uno dei tormentoni della prossima estate? Staremo a vedere. Per gli amanti del gruppo sicuramente un graditissimo ritorno. Lunga e intensa carriera quella di un duo che nel mondo dell’Alternative Rock sicuramente non è tra gli ultimi arrivati. Un po’ triste e un po’ riduttivo nei confronti del loro talento il fatto che, almeno qui in Italia, debbano la loro enorme popolarità al cosiddetto “PO PO PO PO PO PO PO”, ovvero il coretto che ha accompagnato i festeggiamenti per la vittoria della nazionale agli scorsi campionati del mondo del calcio, motivetto che è stato adottato in principio dal capitano della Roma Francesco Totti e dai suoi tifosi, e in seguito diventato un vero e proprio inno universale. In realtà il brano a cui si ispirava l’allegra canzoncina aveva riscosso un più che discreto successo anche quando era uscito come primo estratto dall’ album “Elephant” nel 2003, contribuendo in maniera determinante a far conoscere il gruppo anche nel nostro paese. Naturalmente stiamo parlando del tormentone “Seven Nation Army” dei White Stripes, che nel solo anno d’uscita vendette centinaia di milioni di copie nel mondo, per poi naturalmente essere ripubblicato lo scorso anno in occasione della seconda e inaspettata seconda ondata di popolarità. In realtà anche se il gruppo inizia a farsi conoscere in giro per il mondo nel 2003, la loro storia ha radici molto più antiche e le voci e le leggende che circolano sui non ben definiti rapporti tra i due componenti del gruppo, oltre che ad azzecatissime scelte per quanto riguarda l’immagine della band hanno contribuito a decretarne il definitivo successo, oltre che naturalmente la loro musica, energica, aggressiva e molto minimalista. Ma prendiamo una pausa e riordiniamo le idee. La storia del gruppo inizia nel 1997, quando due ambiziosi musicisti del Michigan, Jack White (John Anthony Gillis), nato il 9 luglio 1975 e Meg White (Megan Martha White), nata il 10 dicembre 1974, amanti del blues e del rock and roll, decidono di creare un gruppo musicale: i White Stripes. Il loro nome deriva da delle vecchie caramelle al gusto di menta con la carta di colore bianco e rosso: The White Stripes è stata un'idea di Meg, golosa di questo tipo di caramelle. Come avviene per la maggior parte dei complessi, i due cominciano a suonare nei club locali, riscuotendo l'interesse di un sempre maggior pubblico. Così, nello stesso anno, firmano il loro primo contratto con la Sympathy for the Record Industry, etichetta discografica conosciuta per avere messo in luce vari gruppi interessanti: proprio quest'etichetta accompagnerà Jack e Meg nei loro primi tre album. Nel 1998, escono alcuni singoli, tra cui Let's Shake Hands e Lafayette Blues, che costituiscono il preludio al loro primo omonimo progetto discografico, “The White Stripes”, pubblicato nel 1999, che viene descritto dalla band come «il più arrabbiato, crudo e potente» che abbiano mai prodotto. Si tratta di un album "difficile", scarsamente apprezzato dalla maggior parte dell'audience, che tuttavia contiene alcuni pezzi interessanti, non a caso negli ultimi anni, l'album è stato comunque rivalutato per la sua grande carica innovativa e per l'originalità dello stile. Il se- condo album, “De Stijl”, uscito nel 2000, ha segnato per la band un'importante tappa verso il successo internazionale: infatti, per la prima volta, il disco raggiunge discreti dati di vendita anche in Europa: Hello Operator e Death Letter sono i singoli che riscuotono il maggior seguito. Parte degli ottimi risultati è dovuta anche al grande successo della loro immagine; le voci che dicono che i due non siano davvero fratello e sorella, ma che invece siano stati sposati per alcuni anni e poi divorziati, permettono alla band di ottenere sempre maggior visibilità, fino addirittura a comparire nelle prime pagine delle principali riviste musicali. In quell'anno, in una delle numerose interviste, i White Stripes sottolineano l'ormai indissolubile legame che è presente tra il gruppo ed i colori bianco, rosso e nero che - secondo quanto detto da Jack - «sono la combinazione di colori più forte dell’universo», colori che hanno influenze dirette sull'immagine (e in modo particolare sull'abbigliamento) della band. Nel 2001 il gruppo pubblica il suo terzo lavoro, “White Blood Cells”: l'album, a differenza degli altri due lavori (incisi nel soggiorno della casa di Jack), viene registrato a Memphis. Già prima dell'uscita dell'album, in Inghilterra, i White Stripes vengono acclamati dalla critica, e negli USA diventano una delle band più pubblicizzate. Vendono 900.000 copie, risultato ottimo per una band fino a due anni prima praticamente sconosciuta. Vengono estratti vari singoli dall'album, ma il più famoso è “Fell in Love with a Girl”; la canzone diventa in breve tempo famosa, trainata anche e soprattutto dal rispettivo video, nel quale il loro regista di fiducia, Michael Gondry (celebre per aver lavorato con artisti del calibro di Rolling Stones, Daft Punk, Chemical Brothers, Beck e Kylie Minogue), fa uso dell'animazione LEGO. Per questo brevissimo video, la band ha ottenuto vari riconoscimenti, tra cui tre premi agli MTV Video Music Awards del 2002. Nel frattempo, il gruppo cambia etichetta discografica: infatti, si verifica il passaggio dalla Sympathy for the Record Industry alla V2 Records, che, a causa delle sempre maggiori richieste, provvede alla ristampa dei primi due album. Il 1° aprile 2003 esce quello che è considerato il loro lavoro più rappresentativo: “Elephant”. Appena una settimana dopo la sua uscita, trainato dal celebre singolo Seven Nation Army, l'album entra al primo posto della classifica inglese e ed al terzo posto di quella americana. Altri singoli estratti dal disco hanno riscosso un grande successo; tra di essi, si ricordano soprattutto “I Just Don't Know What to Do With Myself”, con il rispettivo video in bianco e nero girato da Sofia Coppola e con la partecipazione della celebre modella Kate Moss, e “The Hardest Button to Button” dedicato a quei bambini rovinati dall'incapacità dei rispettivi genitori di garantire loro una buona infanzia. L'album ha venduto quasi 5.000.000 di copie, ed è stato insignito di numerissimi premi. Nell’agosto del 2003, la rivista Rolling Stone ha messo Jack White al 17° posto nella classifica dei 100 più grandi chitarristi di tutti i tempi (The 100 Greatest Guitarists of All Time). Nel 2005 la band ha pubblicato il suo quinto album, “Get Behind Me Satan”; mentre si può dire che l'album abbia riscosso un buon successo in America ed in Inghilterra, nel nostro paese il disco è stato acquistato molto poco, se confrontato con gli straordinari dati di vendita di Elephant. Nel 2005 Jack con alcuni amici forma i Raconteurs, nuovo gruppo che pubblica l'anno successivo il disco d'esordio “Broken Boy Soldiers”. Intanto il gruppo, scaricato dall'etichetta discografica XL records, firma per la Warner Bros per la pubblicazione di un solo album, il quale viene registrato e mixato, come di consueto, in pochi giorni a Nashville, dove Jack si è recentemente trasferito. L'album, che prende il nome di “Icky Thump”, titolo ispirato da un celebre sketch americano, è uscito qualche settimana fa. Come nel classico stile White Stripes la struttura base della loro musica è costituita da due soli strumenti, la chitarra e la batteria, ma nelle loro canzoni utilizzano anche altri strumenti. Infatti, Jack, oltre la chitarra, suona il basso, il pianoforte, la marimba ed il tamburo, mentre Meg suona, oltre la batteria, anche le percussioni, il triangolo e le campane. La voce è sempre quella di Jack, che ha definito il nuovo album "Davvero duro. Ci sono un paio di pezzi che a qualcuno potrebbero ricordare il nostro primo album. Ma c'è anche il materiale più complicato che ci è mai capitato di fare. 'Complicato' per i White Stripes significa tre strumenti che suonano nello stesso momento". “Icky Thump” sarà venduto anche in una speciale versione su chiavetta USB, che avrà le sembianze stilizzate dei due componenti della band, e sarà stampata in solo 6.666 copie, 3.333 con la figura di Jack e 3.3333 con la figura di Meg, e costerà 99 dollari! Billy Corgan e Jamie Lawson di SuperVicky E’ proprio il caso di dirlo... A volte ritornano. E in un periodo che come mai era successo prima vede il rifiorire di gruppi che ormai non suonavano più insieme da anni (Take That, Police, Spice girls, Genesis, solo per citare qualche nome...), ora tocca ad un gruppo che ha segnato, musicalmente parlando, la storia dell’ultimo decennio, gruppo controverso e controcorrente che all’apice del successo si era sciolto per contrasti interni pesanti e insanabili. Contrasti che evidentemente non sono ancora appianati, visto che la reunion comprende solo due quarti del gruppo: naturalmente siamo parlando degli Smashing Pumpkins, gruppo capitanato dal leader carismatico e insostituibile Billy Corgan, che sono usciti con un nuovo album dal titolo "Zeitgeist" lo scorso 10 luglio. Ma andiamo un attimino con ordine. Verso la fine degli anni '80 la scena musicale di Chicago, città importantissima nel panorama artistico americano, è principalmente dominata dal punk underground di gruppi come Naked Raygun, Rights Of The Accused e Big Black. È proprio in questo contesto dal carattere estremo e turbolento che nasce il progetto Smashing Pumpkins grazie all'incontro tra il cantante Billy Corgan, James Iha, D'Arcy Wretzky ed il batterista dal passato jazz Jimmi Chamberlin. Gli Smashing rileggono le pulsioni incandescenti del punk in chiave più melodica e raffinata: provocando da una lato la sdegnata reazione dei colleghi artisti di Chicago, dall'altro la firma di un contratto con l'etichetta Caroline che gli apre le porte degli Smart Studios di Madison, dove nasce l'esordio "Gish"; siamo nel 1991. Il secondo album (la prova del fuoco per molti musicisti) "Siamese Dream" (1993) ottiene un buon successo di pubblico e critica, ma non è ancora un megasuccesso planetario. Che arriva col fiabesco doppio "Mellon Collie And The Infinite Sadness" (1994): è la consacrazione. I Pumpkins fanno irruzione nell'olimpo alternative rock anni '90, colonizzando tutte le classifiche del mondo. "Mellon Collie": dolcezza, malinconia, furore e grinta sono gli ingredienti di un talento artistico che è prolifico come pochi e che si riassume in due parole: il cantante e compositore Billy Corgan, il vero think tank dentro la zucca degli Smashing; è impossibile non lasciarsi cullare dalle note contenute nel disco, dalla voce di Corgan e dalle architetture soniche dove si intrecciano chitarre elettriche, archi, tastiere e carrillon. Nel 1996 stanno partendo al Madison Square Garden di New York le esibizioni estive, ma i quattro di Chicago devono fare i conti con due drammatici avvenimenti quasi contemporanei: il tastierista del tour Jonathan Melvoin, muore per un'overdose mentre il batterista Jimmi Chamberlin viene espulso dal gruppo per la sua compromettente tossicodipendenza. Il suo sostituto, Matt Walker, permette al gruppo di proseguire negli impegni live, e di avviarsi alla registrazione del nuovo album "Adore" che esce nel 1998 e viene accolto dai fans con un certo gelo. Nel 2000 esce "Machina/The Machines Of God", e gli Smashing reintegrano il batterista Jimmi Chamberlin sostituendo invece D'Arcy (che viene poco tempo dopo arrestata per possesso di droga) con la ex-Hole di Courtney Love Melissa Auf der Maur. Per concludere un periodo davvero turbolento e dannoso, Billy Corgan entra in conflitto con la manager Sharon Osbourne, moglie del noto frontman dei Black Sabbath Ozzy Osbourne. Il frontman infatti sta già pensando a progetti alternativi: presto fonderà gli Zwan e andrà in giro a suonare la chitarra in qualche data dei New Order. Intanto i Pumpkins sono agli sgoccioli, e gira insistentemente la voce che entro il 2000 il gruppo si scioglierà. Parte a questo punto una tournée celebrativa, che culmina il 2 dicembre in un pirotecnico show-nostalgia là dove tutto era cominciato: il mitico Metro di Chicago. Ma non è l'unica sorpresa. I quattro vogliono fare uscire altri 25 pezzi esclusi dalle session di "Machina", ma la Virgin si oppone. Così nasce "Machina II: The Friends and Enemies of Modern Music", uno dei primi album interamente pubblicati su Internet. Sarebbe un ottimo inizio per una band moderna al passo coi tempi, invece è il canto del cigno. È una delle voci più persistenti. Billy Corgan da piccolo interpretava il ruolo di Jamie Lawson nel telefilm Supervicky (Small Wander) in cui un pacioccoso bambino veniva sballottato dalla sua tipica famiglia americana tra una sorellina robot dotata di superforza e superintelligenza e una bambina odiosa il cui unico scopo era di rompere le scatole il più delle volte proprio a Jamie. William Patrck Corgan nasce il 17 marzo 1967 nei dintorni di Chicago e dopo un’infanzia non troppo facile, fonda nel 1998 la famosa band. Small Wonder è una serie televisiva nata nel 1985, che durò fino al 1989. Il personaggio di Jamie Lawson era interpretato da tale Jerry Supiran, nato il 21 Marzo 1973. Questo vuol dire che, oltre a non essere stato interpretato da Corgan, anche dal punto di vista anagrafico se Corgan avesse interpretato il personaggio di Jerry avrebbe dovuto inpersonare un bambino di 13 anni all’età di 19 anni. Ma perché la voce è nata? La serie televisiva ebbe successo solo dopo il 1989 (in Italia cominciò ad essere seguita dai più verso il 1993), casualmente in concomitanza di alcuni successi discografici degli Smashing Pumpkins. Poiché i primi fan degli Smashing Pumpkins, da un punto di vista generazionale sono anche gli spettatori di Supervicky sono stati loro i primi a notare una certa somiglianza, e vuoi per divertimento, vuoi per il piacere di raccontare storie, la voce e si è diffusa. Con la fine dell'era dei Pumpkins, non terminano le polemiche tra i componenti della band, soprattutto a causa delle esternazioni di Billy Corgan, che non perde occasione per rivangare il passato e lanciare accuse. L'ex frontman si dichiara "stanco di combattere le Britneys", deluso dalla deriva pop assunta a suo parere dal mondo musicale. Nel 2001 esce il greatest hits "Rotten Apples", e dopo una collaborazione con i New Order per l'album "Get Ready" (2001) e per una serie di date live, alla fine dell'anno, Corgan fonda gli Zwan con Jimmy Chamberlin e i chitarristi David Pajo e Matt Sweeney, a cui si unirà in seguito Paz Lenchantin, ex-A Perfect Circe, al basso. Il loro unico album, "Mary Star Of The Sea", esce nel 2003 ma non raggiunge il successo sperato, e la band si scioglie, anche a causa di dissidi interni. Dopo il fallimento del progetto Zwan, attraverso il suo sito ufficiale, Billy Corgan rivela quelli che a suo parere sarebbero stati i veri motivi dello scioglimento degli Smashing Pumpkins: la tossicodipendeza di D'Arcy e l'ingratitudine di James Iha: « La verità è che è stato James iha a far sciogliere gli Smashing Pumpkins... non io, non Jmmy, ma James... Ha aiutato il fatto che D'Arcy è stata allontanta per essere una tossicodipentente, che ha rifiutato di farsi aiutare? No, questo non ha aiutato a tenere insieme la band, per nulla, è stato molto difficile andare avanti, ma siamo soldati! E abbiamo continuato nonostante i nostri cuori fossero a pezzi... Ma D'Arcy non ha sciolto la band, non glielo avremmo permesso... E Jimmy non voleva sciogliere la band, non all'epoca... e io avrei voluto continuare per sempre... ». Anche se in un secondo momento ha parole di affetto per il vecchio compagno d'avventura. « Lasciatemi dire un'utlima cosa ad una persona in particolare, mr. James Iha... e spero che il mondo intero legga con lui: James, ti voglio bene... sarai sempre mio fratello, e nonostante abbia avuto problemi con te, ti voglio molto, molto bene... la profondità del mio dolore è paragonabile solo alla profondità della mia gratitudine... sarai sempre un Pumpkin, non importa in quale band suonerai... hai fatto del bene, non dimenticare mai le vite che hai cambiato ed ispirato e curato... » . La carriera solista del cantautore stenta a decollare e il suo primo album esce solo nel 2005. Intitolato "TheFutureEmbrace", contiene 12 tracce dominate da un mood malinconico e crepuscolare e da un largo uso di sintetizzatori e sequencer, ma è destinato a non riscuotere particolare entusiasmo. Il giorno stesso della pubblicazione, il performer acquista un'intera pagina del quotidiano Chicago Tribune per dichiarare la sua intenzione di riunire il suo vecchio gruppo. Nel 2007, attraverso un MySpace Bulletin, il frontman annuncia il ritorno, insieme a Jimmy Chamberlin, mentre James Iha, dalle pagine di Rolling Stone, smentisce la sua partecipazione al progetto, così come la stessa Melissa Auf der Maur. Durante l'autunno/inverno 2006-2007 gli Smashing Pumpkins sono in studio per registrare un nuovo album. Billy Corgan attraverso un MySpace Bulletin annuncia che l'album si chiamerà Zeitgeist e vedrà la luce il 10 luglio 2007. La band si esibisce, per la prima volta dal 2000, il 22 maggio 2007 a Parigi. In questa occasione vengono presentati i nuovi membri della band: Jeff Schroeder e Ginger Reyes, rispettivamente seconda chitarra e bassista, prima di partecipare ad alcuni festival a giugno e di calcare i palcoscenici americani con le nuove canzoni". La nuova casa di Andergr@und. Un nuovo dominio per offrirti sempre un miglior servizio, maggiori contenuti, sempre più spazi a disposizione dei lettori, con tante iniziative, nuove sezioni e possibilità di interazione. Uno sforzo che facciamo volentieri per rendere sempre più interessante e coinvolgente il nostro progetto. Quindi non dimenticare di passare a trovarci nei prossimi mesi; anche durante l’estate noi continuiamo a lavorare per te! E per essere sempre informato sull’uscita dei nuovi numeri e su tutte le novità che riguardano il nostro sito, non dimenticare di iscriverti gratuitamente alla nostra mailing list! Andergr@undMagazine La rivista che parla come te! Magari la maggior parte di voi non li conosce nemmeno gli Yellowcard, forse non avrete ascoltato nemmeno una volta una delle loro canzoni, e questo è un peccato oltre che una delle tante inspiegabili stranezze del mercato, che, nel momento del massimo trionfo del punk rock e dell’emo vede emergere e salire fino alle posizioni alte delle classifiche gruppi improvvisati e di poco spessore musicale e relega in un angolino degli scaffali (se va bene, più semplice che non li trovate nemmeno) i dischi di gruppi rodati e di valore come quello di cui ora vi parlo. Attenzione, non voglio sembrare un fan sfegatato degli Yellowcard, primo perchè non lo sono, e secondo perchè comunque non c’è da gridare al miracolo, ma se pensate possa piacervi un rock melodico ed energico, pulito e ben suonato, questo è sicuramente uno dei gruppi che vi consiglio con maggior forza, e di cui vi conviene andare a ripescare anche i precedenti lavori, specialmente “Ocean Avenue” e “Liights and Sounds”. Gli Yellowcard, come già accennato, sono un’interessante band Pop Punk statunitense proveniente da Jacksonville, in Florida. Ascoltando la loro musica la caratteristica che li contraddistingue anche all’orecchio meno esperto è sicuramente l’uso del violino, strumento fondamentale nella costruzione dei loro pezzi e che rende unico il loro sound all’interno del panorama di questo genere. La band si forma nel 1997 a Jacksonville dopo che i membri si conoscono alla Douglas Anderson School of the Arts. Il gruppo inizialmente era formato da sei elementi: Ben Dobson (voce), Todd Clarry (voce e chitarra), Ben Harper (chitarra), Sean Mackin (violino), Warren Cooke (basso), e Longineu W. Parsons III (batteria). Gli Yellowcard trassero il loro nome da un’usanza messa in pratica durante i loro party. Ogni volta che qualcuno faceva qualcosa di stupido (come far cadere della birra su un tappeto), chiamavano in causa le regole del calcio e gli assegnavano un cartellino giallo (yellow card in inglese), per aver commesso un fallo da party. Agli inizi della carriera degli Yellowcard, c’era un po’ di confusione riguardo l’esatta scrittura del loro nome: alcuni ritenevano che si dovesse scrivere con lo spazio (Yellow Card), mentre altri pensavano senza (Yellowcard). La band chiarì questo dubbio affermando pubblicamente che l’esatta scrittura è Yellowcard (senza spazio). Il primo album del gruppo, “Midget Tossing”, uscito nel 1997, fu accolto con un discreto successo, ma subito dopo la band subì un cambiamento all’interno della line-up; infatti la loro formazione è molto ballerina e cambia molto spesso. Ben Dobson e Todd Clarry furono sostituiti da Ryan Key, mentre Warren Cooke fu rimpiazzato da Alex Lewis. Ryan Key convinse il gruppo del fatto che, a lungo andare, non avrebbero mai raggiunto il successo restando in Florida; e così decisero di trasferirsi a Ventura, nel Sud della California; il gruppo cambia molto, ammorbidendo il punk degli esordi e passando nel 2000 alla formazione definitiva. I nuovi Yellowcard fanno uscire il loro album di debutto “One for the kids” (Lobster Records) nel 2001, e a questo seguì, nel 2002, “The Underdog EP” (Fueled by Ramen Records); entrambi i lavori furono accolti bene dai fans, ma questo non convinse il bassista Warren Cooke a rinunciare alla sua decisione lasciare il gruppo e fu sostituito da Alex Lewis. Intanto gli Yellowcard si massacrano suonando centinaia di concerti ovunque capiti: club, locali, feste, addirittura scuole superiori, fino alle date al Vans Warped Tour (sullo stesso palco di grandi nomi come No Use For A Name e Lagwagon). Questa massacrante attività dal vivo però gli consente di conquistare un saldo seguito di fedelissimi. In ogni caso, il vero successo di pubblico venne dopo il passaggio alla Capitol Records, nel 2003, e dopo l’uscita di “Ocean Avenue”, quello stesso anno (prodotto da Neal Avron e mixato da Tom LordAlge), un disco freschissimo farcito di belle cose tra emo e punk-rock, con il violino che stampa il marchio di fabbrica. I fans amarono subito la sincerità delle canzoni dell’album e lo stile musicale unico (per la maggior parte dovuto, come già detto, alle performance di Mackin). La popolarità del gruppo crebbe: a marzo 2004 "Ocean Avenue" è ufficialmente disco d'oro, mentre la title track imperversa su MTV e nelle radio. Risultato: entro la fine dell'anno l'album diventa doppio disco di platino; inoltre la loro canzone “Gifts and curses” fu inclusa nella colonna sonora del film Spider-Man 2. Quello stesso anno, vengono pubblicati anche ben due dvd live: “Beyond Ocean Avenue: Live at the Electric Factory” e “Yellowcard Ocean Avenue Tour: Live in Canada!” e inoltre venne ripubblicato “Where we stand”, un album che gli Yellowcard avevano registrato nel 1999. Nello stesso periodo la band fu impegnata in un grande tour, che alla fine durò ben 18 mesi, dopo la quale Alex Lewis decise di lasciare la band e fu rimpiazzato da Peter Mosley. Nel gennaio 2005, lo stesso Mosley e Ryan Key iniziarono a scrivere le tracce per il nuovo album, “Lights and sounds”, al quale lavorarono per tutto il resto dell’anno. Alla fine, il loro nuovo lavoro fu pubblicato nel gennaio 2006. Nello stesso anno Ben Harper, membro della band sin dalle sue origini, fu cacciato dal gruppo e fu sostituito dal chitarrista Ryan Mendez (pare a causa di un contrasto con Peter Mosley, che affermava che per sfondare con il nuovo disco gli Yellowcard avrebbero avuto bisogno di musicisti migliori). Al disco è seguito un altro lungo tour che ci porta fino ai giorni nostri. Il 29 marzo 2007, infine, è stato annunciato che il nuovo lavoro del gruppo si sarebbe chiamato “Paper Walls”, e che sarebbe uscito durante l'estate. Puntualmente i tempi sono stati rispettati e il nuovo disco è disponibile dallo scorso 17 luglio. La ricetta è sempre quella, e lo stile un po’ più maturo rispetto alle origini, ricalca molto quello di “Lights and Sounds”. Non si sa ancora se gli Yellowcard sbarcheranno in Italia per qualche data dal vivo. Per ora infatti sul sito ufficiale campeggiano soltanto le date del tour americano, ma per quanto riguarda l’Europa ancora niente. Non resta dunque che attendere fiduciosi. Nel frattempo non ci fa piacere segnalare la partecipazione degli Yellowcard al progetto di Amnesty International “Instant Karma” (in Italia il disco si intitola “Make Some Noise”) a favore delle popolazioni del Darfur e di cui abbiamo già parlato dettagliatamente lo scorso mese. La cover di “Oh, My Love” da loro realizzata però purtroppo non è contenuta all’interno della compilation che trovate nei negozi, ma viene regalata come bonus track a tutti coloro che scaricano il disco da ITunes. Ma a riempire le posizioni alte delle classifiche di vendita sono, come gia detto, i brani Dance con influenze electro-funk, come Amoureux solitaires di Lio, How long dei Lipps Inc. e Fade to grey dei Visage, per finire con un'altro personaggio ambiguo, Plastic Bertrand, che, assieme a Lio è por tabandiera del movimento Dance francese. raffinatissima George Benson (Turn you love around), per finire con Quincy Jones (Ai no corrida). Da segnalare la prima apparizione di brani Dance italiani: Pino D'Angio supera se stesso con Ma quale idea, ma chi si afferma come vero protagonista è Claudio Cecchetto con Gioca Jouer. Dee jay in discoteca, Dee jay in radio, presentatore in televisone, produttore discografico, e scopritore di talenti, Claudio Cecchetto puo' essere considerato "il padre" del movimento "Dance" italiano. Nonostante la Disco music degli anni '70 sia durata in pratica solo due anni, sono stati veramente intensi. All'inizio degli anni '80 purtroppo, pochi artisti seguono la scia del sound funky, mentre prende sempre più campo l'influenza dell'electro-funk. Il 1980 quindi segna una svolta importante, visto che il fenomeno Dance comincia ad interessare artisti di estrazione musicale completamente diversa. Un'esempio lampante sono brani come Another brick in the wall dei Pink Floyd, Another one bites the dust dei Queen e Could you be loved di Bob Marley, tutti brani provenienti dal panorama poprock-reggae del 1980, "adottati" dai Dj come brani Dance (una scelta più che azzeccata visto il successo ottenuto). La musica Pop, inoltre, regala ai Dj un'altro successo destinato a diventare il disco più programmato dalle Radio e il più ballato nelle Discoteche, stiamo parlando di Video killed the radio star, indimenticabile brano dei Buggles, che come una meteora, passano e se ne vanno (lasciando pero' una gran bella scia luminosa). Degni di nota sono anche Diana Ross Uspide down, Dan I Monkey chop, Lipps Inc. Funkytown, e i Telex con Moscow discow, ottimo esempio di cosa puo' offrire il sound "electro-funk". Da segnalare un gradito ritorno nelle classifiche dei Blondie con Call me, e dei KC & Sunshine band che dopo I'm your boogieman riscuotono un gran successo con Please don't go. Il 1980 vede protagonista anche un grande musicista, tale George Benson che strizza l'occhio alla Dance Music con un brano raffinatissimo: Give me the night. Per chiudere con il 1980, la Shugarhill Gang (Rappers delight) puo' essere considerata la "Gang" padre dell'odierna musica "Rap". E' l'anno degli Orchestral Manouvre in the Dark che con Enola gay e Souvenir conquistano i posti più alti delle classifiche di vendita, anche loro fedeli al filone electro-funk, come del resto, quasi tutti gli artisti degli anni '80. Qualcuno pero' rimane legato ancora al funky, e il pubblico apprezza moltissimo, come dimostra il successo ottenuto da due brani che "miscelano" sapientemente buona parte delle Hit di fine anni '70 ("medley"), gli Stars on 45 . Ma non solo, ritornano alla grande gli Abba, Gino Soccio, i Fratelli la Bionda e resiste il funky degli Earth wind & fire. Da qui in avanti, infatti, le produzioni "nostrane" dance sono destinate a crescere enormemente. Un'occhiata veloce alla classifica di vendita e scopriamo la S.O.S. Band, mentre propone ancora la sua musica Un'anno importantissimo, soprattuto per quelli della mia generazione ('67). Quest'anno infatti un gruppo di tre ragazzi di colore, ci regala la magia ed il sound piu bello della Dance anni '80: gli Imagination,. Just an illusion, Music and lights e Body talk, sono tra i pezzi più belli della storia della musica da discoteca. Un'anno importante anche perché la Dance "made in italy" piazza altre due hit: Masterpiece di Gazebo, e il solito Claudio Cecchetto con Ska chou chou. Mentre dalla Francia continua l'exploit di Plastic Bertrand, dal Nord-Europa ci arrivano personaggi come Falco Der kommissar, i Trio con un pezzo demenziale (Da da da), i Secret Service che ci trasportano con le note meravigliose di Flash in the night, per finire con Frida (ex Abba) e la sua I know there's something going on. Non dimentichiamoci degli Human League e della loro Don't you want me, e della Steve Miller Band con Abracadabra. Un gradito ritorno di Olivia Newton John nelle classifiche di vendita con Physical e la consacrazione ufficiale di un gruppo storico, i Village People che con la loro 5'o clock in the morning conquistano il pubblico della Dance anni '80. PAPITO - Miguel Bosé - (Carosello) W.M.I. FESTIVALBAR BLU 2007 - Vari - (Columbia) Sony BMG LA FINESTRA - Negramaro - (Sugar) W.M.I. FESTIVALBAR ROSSA 2007 - Vari - (Universal) BUON VIAGGIO DELLA VITA - Claudio Baglioni - (Columbia) Sony BMG WE ARE THE NIGHT - Chemical Brothers - (Virgin) EMI ADRENALINA - Finley - (Capitol) EMI MINUTES TO MIDNIGHT - Linkin Park - (Warner Bros) W.M.I. ZEITGEIST - Smashing Pumpkins - (Warner Bros) W.M.I. Nessuno scossone in nessuna delle due classifiche. Del resto siamo in estate e si sa che la stagione non è particolarmente favorevole per quanto riguarda le nuove uscite discografiche, eccezion fatta per qualche classica e immancabile compilation. Per quanto riguarda la vetta resta saldamente in testa, come da un paio di mesi Miguel Bosè con il suo album “Papito”. Ci limitiamo solamente a segnalare l’alta posizione in classifica di una delle band italiane giovani di maggior successo al momento: i Negramaro, che con il loro “La Finestra” proprio non intendono scollarsi dalle prime tre posizioni della classifica. VASCO EXTENDED PLAY - Vasco Rossi - (Capitol) EMI RELAX - TAKE IT EASY - Mika - (Island) Universal UMBRELLA - Rihanna & Jay-Z - (Def Jam) Universal NIENTE DA PERDERE - Simone - (MBO) Universal BEAUTIFUL LIAR - Beyoncé & Shakira - (Columbia) Sony BMG DOMO MIA - Tazenda & Eros Ramazzotti - (Radiorama) Deltadischi PARLAMI D'AMORE - Negramaro - (Sugar) W.M.I. THE SINGLES COLLECTION - Vasco Rossi - (Capitol) EMI CANOS - Verdena - (Black Out) Universal VICKY LOVE - Biagio Antonacci - (Iris) Universal WHAT I'VE DONE - Linkin Park - (Warner Bros) W.M.I. WIND SUMMER COLLECTION 4 - Vari - (W.M.I.) L'EGO - Io, Carlo - (Universo/Motivo) Sony BMG VIVA RADIO2 2007 - Fiorello/Baldini - (RCA) Sony BMG WHEN YOU'RE GONE - Avril Lavigne - (RCA) Sony BMG TIME OUT - Max Pezzali - (Atlantic) W.M.I. IL CONTRARIO DI ME - Lucio Dalla - (Pressing) Sony BMG SOUNDTRACK 96-06 - Elisa - (Sugar) W.M.I. MAKE SOME NOISE. SAVE DARFUR - Vari - (Warner Bros) W.M.I. CALL ME IRRESPONSIBLE - Michael Bublé - (Reprise) W.M.I. HITMANIA ESTATE 2007 - Vari - (Universo/Hitmania) W.M.I. M2O COMPILATION VOL.15 - Vari - (Time) Self DEEJAY TIME COLLECTION VOL.2 - Vari - (Time) Self BRUCI LA CITTA’ - Irene Grandi - (Atlantic) W.M.I. Calma piatta anche nella classifica singoli dove domina ancora Vasco presente al primo posto con Vasco Extended Play, contenente singolo vecchio e nuovo, “Basta Poco” e “La Compagnia”, ma presente anche al numero quindici con un remiz del suo successo “Bollicine”. Ottimo secondo posto per Mika con il suo nuovo singolo estivo. Bene anche Rihanna al terzo posto col tormentone “Umbrella”. SECOND LIFE - Paola & Chiara - (Time/Net's Work) Universal/Global Net BOLLICINE (SAFFA REMIX '07) - Vasco Rossi - (M.O.D.A.) Self EVERYTHING - Michael Bublé - (Reprise) W.M.I. REACH OUT - Take That - (Polydor) Universal L'AMICA DEL CUORE - Elektra - (Leo Peschiera Produzioni) Self FRESCO - Daniele Battaglia - (Solo Musica Italiana) Edel DO IT AGAIN - Chemical Brothers - (Virgin) EMI White Stripes Icky Thump a, e sicuramente uno degli album alternatiWarner bros / WEA ve più interessanti usciti negli ultimi tempi. Un lavoro molto variegato e pieno di sonorità differenti, con degli arrangiamenti che non sono mai stati così ricchi in nessuno dei precedenti lavori: non più percussioni e chitarra come ci avevano abituati finora, ma spazio a cornamuse, 'trompetas' e organetti vintage; un disco stranamente anche piuttosto melodico (nonostante l’impatto Non voglio esagerare definendo del singolo che dà nome all’album questo “Icky Thump” di Jack e porti un po’ fuori strada Meg White sicuramente uno dei l’ascoltatore): tanto rock'n'roll, pezzi più belli nella loro discografi- linere, pulito e molto diretto. Un 13 album da gustare nel suo insieme, molto completo e valido dall’inizio alla fine, nessuno scivolone, nessun pezzo che spicca per essere al di sotto degli altri. Si comincia subito con 'Icky Thump', il singolo, che come già detto è uno dei pezzi più potenti del disco e si discosta abbastanza come suono dal resto dei pezzi, ma nonostante risulti un po’ difficile nell’ascolto sta dimostrando di essere apprezzato da tutti, viste le ottime vendite. 'You don't know waht love is' è molto allegra, forse la più melodica, molto spensierata: mette di buon umore. Da sottolineare l’apertura pinkfloydiana per la romantica 'A martyr for my love for you', l'unica vera ballata dell'album. Rock acido e potente, folk, rock, jazz, sonorità vintage. C’è tutto nel nuovo album dei White Stripes, bello, completo e piacevole. Da ascoltare. Jarabe De Palo Adelantando? 12 Carosello Si riaffacciano alla ribalta dopo qualche anno di silenzio e di latitanza gli Jarabe De Palo, con un disco che fin dal primo ascolto si presenta piuttosto positivo e piacevole. Un sound particolarmente adatto alla stagione estiva, solare, allegro e che mette di buon umore. Il primo singolo estratto dal nuovo “Adelatando” anticipa abbastanza bene quello che si ritrova nel disco. La collaborazione con il nostrano cantautore romano Niccolò Fabi impreziosisce ed esalta le potenzialità di un pezzo di per sè già molto forte radiofonicamente parlando. Un disco nel complesso piuttosto energico, ben curato e ben suonato. Certo, il sound degli Jarabe De Palo rimane quello, il solito, inconfidibile. Se vi aspettate qualcosa di totalmente sconvolgente di sicuro sbagliate, questo album non rappresenta il punto di svolta, o di superamento del passato, come si potrebbe intuire dal titolo (Adelantando significa sorpassare, andare oltre). Ma comunque è un lavoro onesto e diretto e per questo va apprezzato. Siamo sicuri che questo album sarà particolarmente adatto a tenervi compagnia nelle assolate (speriamo) giornate da passare in spiaggia, una buona colonna sonora da portare sotto l’ombrellone. Davide Van De Sfroos Akuaduulza 15 Tarantanius Si tratta dell’ultimo album in ordine di tempo nella carriera di Davide Van De Sfroos. E si sente. Fin dal primissimo ascolto risulta evidente che, specialmente in alcuni pezzi, il risultato è decisamente più evoluto rispetto al passato. I suoni si fanno più raffinati e ricercati, e la varietà di strumenti usati è molto più varia. Suoni anche più sperimentali se vogliamo, che nell’insieme conferiscono all’album atmosfere quasi soprannaturali, eteree, impalpabili. Anche i testi probabilmente puntano su una dimensione un po’ diversa, più astratta, più filosofica. Certo, è sempre il lago, come nei precedenti lavori, a fare da sfondo alle diverse vicende che vengono raccontate, che però sono narrate in maniera forse meno diretta; vere e proprie poesie messe in musica. Una su tutte “Akuaduulza”, profonda, toccante, commovente, e poi “Preghiera delle quattro foglie”, “Il libro del mago” e “Rosanera”. Non manca infine qualche pezzo un po’ più in linea col passato, da ballare e cantare durante i concerti, come “Nona Lucia” o “El Baron”. Un ottimo disco insomma, dalle atmosfere veramente suggestive: variegato, completo e molto ben curato. The Chemical Brothers We Are The Night I Chemical Brothers fin dal titolo del nuovo album han voluto sottolineare come questo probabilmente è il disco più dichiaratamente dance e rave della loro carriera. Sotto questo punto di vista si può parlare di una prosecuzione e di una ripresa di alcune sonorità già presenti, anche se in misura inferiore, nel precedente "Push The Button", d'altro canto certamente si tratta di un punto di svolta, di una sorta di addio ai suoni dei tempi di "Surrender" e di quelli che avevano caratterizzato l’inizio della loro carriera. Tuttavia si tratta di un album che trova non poche difficoltà a decollare, sebbene non manchino alcuni sporadici spunti interessanti all’altezza del passato. In ogni caso sicuramente molto meglio i brani d’apertura dell’album, che sembra idealmente diviso in due parti: una prima metà che nel complesso risulta abbastanza soddisfacente, anche se non arriviamo a toccare gli apici raggiunti dalla band, mentre la seconda parte del disco pare più stiracchiata e meno ispirata. Brani meno trascinanti, pare un po' un riempimento per concludere il disco. Un disco che non convince in pieno, e che sicuramente lascerà piuttosto scettici gli ascoltatori, specialmente i fan storici della band. 12 Virgin EMI Tazenda Vida 13+1 Radiorama Con 19 anni di carriera alle spalle, un successo non solo italiano ma mondiale, tornano i Tazenda con il loro 12esimo album, "Vida", che ben si differenzia dai precedenti. Primo, il cambio del cantante: infatti troviamo Beppe Dettori, un uomo con già tanta esperienza in campo musicale, avendo scritto testi e melodie per diversi artisti, anche di fama internazionale, al posto dell’indimenticato Andrea Parodi. Il nuovo cd è interamente dedicato a lui. "Vida", ovvero Vita, sta a significare l'amore, la passione, l'ardito interesse di Andrea per la musica. Un vero inno alla vita. Apre il cd il singolo che anticipa l'uscita dell'album: "Domo mia", un brano trascinante e commovente, impreziosito dalla partecipazione di Eros Ramazzotti. Seguono altri 6 validissimi inediti, scritti per la maggior parte da Dettori. Chiudono il cd alcuni vecchi successi della band, fra cui “Pitzinnos in sa gherra", cantata assieme a De Andrè, e il duetto virtuale fra Andrea Parodi e Beppe Dettori nel tradizionale brano sardo "Non potho reposare". Un album maturo, semplice ma completo e ricco di significati e di emozioni. Yellowcard Paper Walls 11+1 Warner Music Quei pochi di voi che conoscono già gli Yellowcard avranno già avuto modo di apprezzare le loro potenzialità e i livelli di qualità che raggiungono (limitatamente genere emo punk rock). Quindi non rimarranno delusi nemmeno dal loro terzo lavoro “Paper Walls”. Stilisticamente rimaniamo sul livello dello scorso “Lights and Sounds”, un disco già molto maturo, in cui melodie, ritmi incalzanti e arrangiamenti ricchi, impreziositi dall’uso del violino (loro marchio distintivo) si fondono in maniera unica, rendendo la loro musica inconfondibile e particolare. Stessa cosa vale per “Paper Walls”, disco molto ricercato, ben scritto e molto, molto ben arrangiato. Un altro ottimo lavoro per una band poco patinata, le cui canzoni non sono adatti alle ragazzine adolescenti, solo i classici motivetti orecchiabili ma molto di più. Bravi. Smashing Pumpkins Zeitgeist to parlare dell’album, spiace dirlo ma purtroppo non ci siamo. Siamo lontani anni luce dai suoni e dai testi che avevano caratterizzato la produzione dei Pumpkins targata anni ‘90. Ormai la vena creativa è quasi scomparsa del tutto, e inoltre l’assenza della sezione ritmica di Jimmy Chamberlin lascia un vuoto francamente imbarazzante. Solo in qualche isolato momento i Pumpkins riescoA detta di tutti quelli che ho senti- no a far intravedere retaggi ormai dimenticati della grandissima band 12 Reprise / Warner che furono. “Starz” riaccende per un attimo le speranze azzeccando una melodia piuttosto piacevole, fors’anche “Bleeding The Orchid” ma per il resto, come anticipavo francamente non ci siamo. Se proprio sentite la mancanza del vecchio Billy Corgan e delle sue atmosfere sanguinanti di una volta, mi sa che vi conviene andare a rispolverare i vecchi lp della band. TAZENDA (CON EROS RAMAZZOTTI) MAX PEZZALI Domo Mia Torno Subito Luigi Marielli/Maurizio Bassi Vida Max Pezzali H2O Music Beppe Eros Beppe Eros Beppe Eros Beppe Eros Beppe Eros Beppe Eros Beppe Eros Gino e Gigi Eros e Beppe Gigi Eros e Beppe Gigi Eros e Beppe Beppe Eros Beppe Eros Eros e Beppe Co…mmo deo So innoe Oe eo Soe chene-ene ribos Antigos ‘spiritos, umbras… Parent chi benint a mie Ti cherzo donare su sambene E’ la vita mia Ti cherzo leare, oh… E t’amo, e t’amo Ses sa vida mea Ogni cosa tua E t’amo, e t’amo, oh… Arcanos libros in domo mea Sento le parole tue Ti cherzo donare su sambene E’ la vita mia Ti cherzo ninnare, oh… E t’amo, e t’amo Ses sa vida mea Ogni nota tua E t’amo, e t’amo, oh… Anche se non è più casa mia Sento le tue melodie Ponemila un’idea in sa manu, in su coro Ti cherzo donare su sambene Ses sa vida mea Ti cherzo ninnare, oh… E t’amo, e t’amo Ses sa vida mea Ses sa vida mea E t’amo, e t’amo, oh… Arcanos libros in domo mia Sento le parole tue Co...mmo deo So…li noi Oh eh, eh oh Vola questo canto per te Time Out O...ra io Sono qui Oggi io Sono senza-enza fiumi Antichi spiriti, ombre... Sembrano venire a me Ti voglio donare il sangue E’ la vita mia Ti voglio prendere, oh... E ti amo, e ti amo Sei la mia vita Ogni cosa tu E ti amo, e ti amo, oh… Arcani libri a casa mia Sento le parole tue Ti voglio donare il sangue E’ la vita mia Ti voglio prendere, oh... E ti amo, e ti amo Sei la mia vita Ogni nota tua E ti amo, e ti amo, oh… Anche se non è più casa mia Sento le tue melodie Mettimi un'idea nella mano, nel cuore Ti voglio donare il sangue Sei la mia vita Ti voglio cullare, oh... E ti amo, e ti amo Sei la mia vita Sei la mia vita E ti amo, e ti amo, oh... Arcani libri a casa mia Sento le parole tue O...ra io So…li noi Oh eh, eh oh Vola questo canto per te Beppe Eros Beppe Eros Beppe Nuovo disco di inediti, ricordi e pensieri per i Tazenda, che ad un anno dalla scomparsa dello storico frontman Andrea Parodi tornano con una nuova formazione, col nuovo cantante Beppe Dettori, e un nuovo disco, che contiene, tra le varie cose, anche la splendida “Domo Mia”, un commovente e doveroso omaggio al vecchio amico e compagno di strada. Eros Beppe Eros Beppe Eros Beppe Gino e Gigi Eros e Beppe Gigi Eros e Beppe Casa Mia Cerco il caffe' alla mattina se no il cervello non si avvia Cerco la t-shirt che adoro e che non ricordo dove sia E cerco sempre dei consigli utili E cerco delle storie in cui vincono gli umili Cerco una verita' che forse non c'e' nemmeno piu', Cerco un nastro d'asfalto che corre dritto verso il blu E cerco le risposte che non trovero' Le cerco perche' l'importante e' il viaggio non dove andro'... Torno subito resto ancora un attimo Devo dare un' altra occhiata al mondo poi tornero' Cerco le emozioni nuove che ha da offrire la mia eta', Cerco tutto cio' che sa di vento di oceano e liberta' E cerco di imparare quello che non so, Io cerco e anche se non capisco prima o poi capiro'... Torno subito, resto ancora un attimo Devo dare un'altra occhiata al mondo poi tornero' Vieni con me, vieni con me ti va.... Vieni con me, vieni con me ti va.... Eros Beppe Eros Gigi Eros e Beppe Beppe Eros Beppe Eros Eros e Beppe Atlantic - Warner Music Cerco un giro in moto con due amici e poi quattro chiacchiere, Cerco un paio di birre ed un racconto che faccia ridere E cerco una canzone per poi scriverla, La cerco e anche se non la trovo prima o poi mi verra'... Torno subito, resto ancora un attimo Devo dare un'altra occhiata al mondo poi tornero'.... Torno subito resto fuori ancora un po' Devo dare un'altra occhiata al mondo poi tornero'... Sarà uno dei tormentoni della prossima estate? Può darsi, questo dovete dircelo voi votando il sondaggio sul nostro sito, di sicuro comunque è un gran successo questa “Torno Subito”, prima estratto del nuovo album di Max Pezzali. L’ex 883 sarà in tour nei palazzetti di mezza Italia a partire dal prossimo ottobre. Vieni con me, vieni con me ti va.... Vieni con me, vieni con me ti va.... Vieni con me, vieni con me ti va.... Vieni con me, vieni con me ti va.... Muse Black Holes and Revelations Tour 07 Dove Verona, Arena Quando 16 luglio Biglietti Ticketone.it Info www.ticketone.it Arriva in Italia una delle band alternative rock più conosciute ed apprezzate in Europa: i Muse. Nella suggestiva e spettacolare cornice dell’Arena di Verona la band capitanata da Mattiew Bellarmy propone una carrellata di tutti i suoi più grandi successi, da quelli delle origini fino agli ultimi pezzi del loro nuovo album “Black Hles and Revelations” uscito nell’autunno dello scorso anno. Ok Go Robert Plant 21/07 Ceccano (FR), Eastpak Etnika Rock Festival 20/04 Roma, Ippodromo delle Capannelle 21/04 Lignano, Arena Alpe Adria Joe Cocker 18/07 Roma, Auditorium Parco della Musica Moby 27/07 Albanella (SA), 28/07 Jesolo (VE), Spiagga del Faro Negramaro 20/04 Tarvisio, Piazza dell’unità 23/04 Verona, Arena 25/04 Recanati (MC), Piazza Leopardi 27/04 Ascoli Piceno, Piazza del Popolo 29/04 Chieti, Infiteatro della civitella 31/04 Barletta (BA), Castello 02/04 Anzio (RM), Porto d’Anzio 04/04 Viareggio (LU), Cittadella del Carnevale 06/04 Alghero (SS), Anfiteatro Maria Pia 07/04 Cagliari, Anfiteatro Romano 12/04 Cattolica (RN), Arena della Regina 14/04 Siena, Fortezza 16/04 Cavallino (LE), Cavea del Duca Damien Rice 18/07 Ferrara, Piazza Castello 19/07 Roma, Cavea dell’Auditorium Ricky Martin 16/04 Lucca 17/04 Roma, Ippodromo delle Capannelle 18/04 Salerno, Stadio 20/04 Catania, Molo di Mezzogiorno Bjork 21/07 Codroipo, Villa Manin Tiromancino 20/07 Montale (PT), Parco 22/07 Itri (LT), Piazza Rodari 24/07 Spilimbergo (PN), Piazza Duomo 26/07 Roma, Cavea auditorium Parco della Musica 27/07 Napoli, Mostra Oltremare 29/07 S. Vincenzo (LI), Porto Avril Lavigne 18/07 Roma, RomaRock Festival George Michael 17/07 Padova, Stadio Euganeo 19/07 Lucca, Lucca Summer Festival 21/07 Roma, Stadio Olimpico Finley 19/07 Sordevolo, Anfiteatro Giovanni Paolo II 20/07 Vicenza, Piazzale Monteberico 26/07 Parma, Centro Commerciale Eurotorri 27/07 Canale, Piazza del Municipio 28/07 Cuneo, Parco della Gioventù 04/08 Senigallia, Mamamia 08/08 Trieste, Piazza 09/08 Majano, Festival 11/08 Viareggio, Cittadella del Carnevale 28/08 Trescore Balneario, Festa della Birra Nei mesi scorsi abbiamo deciso di interpellare il no- sito, oltre il 58% di quelli che hanno risposto al nostro affezionatissimo pubblico sul suo rapporto con stro sondaggio dichiara di ascoltare musica dal vivo la musica dal vivo. I dati infatti sono abbastanza almeno una volta al mese! Che dire, il dato parla da contrastanti, in quanto se fino a poco tempo fa si solo, proprio niente male. Al secondo posto, quasi il dipingeva un pubblico di giovani distanti e disinte- 15% dei votanti, dichiara addirittura di ascoltare muressati dall’attività live, anche probabilmente visti i sica dal vivo molto spesso, almeno una volta alla costi esorbitanti dei biglietti, adesso si sta assistendo settimana. Seguono con l’8% tre, quattro volte ad un netto cambiamento di tendenza. Arene e pa- all’anno e meno di una volta all’anno. Infine con il lazzetti risultano sempre esauriti, i biglietti vanno a 6% abbiamo una volta all’anno e mai. Cosa altro ruba, e addirittura si arriva a dire che in un periodo aggiungere ai dati che sono molto chiari: oltre l’81% di dura crisi per il mercato discografico dovuto alla di voi dichiara di ascoltare musica dal vivo almeno diffusione di internet ad alta velocità, i concerti siano tre, quattro volte l’anno!!! Un dato veramente conrimasti l’unico mezzo utile agli artisti per fare cassa. fortante e positivo che va oltre le nostre più rosee Visto il periodo estremamente favorevole per tutti aspettative. Bravi ragazzi, continuate così. gli amanti della musica dal Almeno una volta al mese Tre, quattro volte all'anno vivo, abbiamo deciso di interUna volta all'anno Meno di una volta all'anno pellarvi direttamente per capire quale sia il vostro rapporto Mai Spesso, ogni settimana con essa. Estate, stagione di grandi concerti. Che rapporto hai coi live? Ogni quanto ascolti musica dal vivo? E i risultati sembrano confermare in pieno la tendenza sopra espressa: ovvero cresce sempre di più la voglia di musica dal vivo: nonostante il nostro sia un campione un po’ di parte (infatti si ritiene che i frequentatori del nostro sito siano quasi tutti amanti della musica), il dato che ne emerge però è estremamente significativo. La stragrande maggioranza dei visitatori del nostro Boldi - De Sica: lavori in corso In preparazione i cine panettoni natalizi Harry Potter e l'Ordine della Fenice 1 € 7,916,631 Transformers 3 € 452,301 I Fantastici 4 e Silver Surfer 5 € 128,546 Stepping - Dalla strada al palcoscenico 2 € 747.797 Ocean's Thirteen 6 € 98,399 Catacombs € 68,933 Quattro amici e un matrimonio 2 1 € 37,218 The Reef - Amici x le pinne € 34,335 Pirati dei Caraibi - Ai confini del Mondo € 22,320 XXY 2 8 4 € 19,711 Box Office del weekend dal 14/07/2007 al 16/07/2007 Bè, si sa arriva l’estate, la gente è in vacanza, oppure preferisce uscire a mangiarsi un gelato rinfrescante la sera piuttosto che andare a chiudersi in un’affollata sala cinematografica. Tutto vero, anche la classifica confermerebbe questa tendenza se non fosse per un piccolo particolare. Questa settimana è uscito l’attesissimo ennesimo capitolo della saga del maghetto Harry Potter, cinema presi d’assalto e soprattutto un incasso record di quasi otto milioni di euro in meno di una settimana. Che altro dire, stupefacente! Al secondo posto, ma un ‘infinità dietro se guardiamo l’incasso netto dell’ultimo week end si piazza Transformer, con poco più di 450.000 euro di incasso. Va comunque ricordato che Harry Potter era l’unica uscita interessante della settimana. Infatti anche “Transformer”, che è uscito tre settimane fa, comunque se l’è cavata con un incasso totale di oltre sei milioni di euro. Stesso discorso per i “Fantastici4”, questo uscito addirittura cinque settimane fa, per “Ocean’s Thiteen” e soprattutto per “I Pirati dei Caraibi” che resistono al nono posto del box office nonostante siano passati ormai due mesi dall’uscita, incassando in totale la bellezza di oltre sedici milioni di euro! Basta con le pubblicità e le commedie: Christian De Sica ha deciso di cambiare aria recitando "in un ruolo completamente nuovo rispetto a quelli a cui sono legato". "Sto per firmare un contratto - ha detto l'attore - con il produttore Domenico Procacci per L'Età Dell'Oro, tratto dal romanzo di Edoardo Nesi. Interpreterò un industriale di Prato, fallito, invecchiato e affetto da un cancro, che compie un viaggio insieme a una ragazza per recuperare una paternità forse impossibile". Tranquilli, il cambio di rotta è solo momentaneo: accanto all'esperimento drammatico, Christian De Sica continua a confermare la predilezione per la commedia: ad agosto comincerà le riprese di "Natale In Crociera" (consueto cinepanettone di De Laurentiis) e continua a essere della partita nel progetto di remake di "Amici Miei". Insomma: mentre prova strade nuove non abbandona le vecchie che tanta fortuna gli hanno portato. Comunque, anche l'ex compagno cinematografico Massimo Boldi s'è già cimentato con successo in un ruolo drammatico. Il film era "Festival" di Pupi Avati, anno 1996. Ma intanto sono cominciate le riprese di "Matrimonio Alle Bahamas" Non c'è niente di meglio che mettere a confronto famiglie di estrazione sociale diversa e poi sedersi a guardare i casini (comici) che combinano. Questa almeno è la convinzione di Massimo Boldi, che per la prima volta nei panni del produttore ha dato inizio alle riprese del suo prossimo film. La trama di "Matrimonio Alle Bahamas" è presto detta: ci sono due giovani che si vogliono sposare (interpretati da Lucrezia Piaggio e Donald French). I problemi sorgono perché provengono da famiglie diversissime per estrazione sociale e culturale: da un lato ci sono gli umili Colombo (Massimo Boldi e Annamaria Barbera), dall'altro i ricchi e snob Di Girolamo (Biagio Izzo e Victoria Silvstedt). La sceneggiatura del film è opera dei fratelli Vanzina, ormai collaudatissimi (tra l'altro, con Boldi hanno realizzato il non fortunatissimo"Olé" lo scorso anno). La regia è invece in mano a Claudio Risi, che ha in curriculum cose come "Windsurf Il Vento Nelle Mani" (1984) e "Il Commissario Lo Gatto" (1987). Visti i non ottimi risultati del confronto con l’amico avversario De Sica, quest’anno la produzione si mette ai ripari ed evita il confronto: l'uscita italiana di "Matrimonio Alle Bahams" infatti è prevista per il 16 novembre 2007, circa un mese prima rispetto all’uscita di "Natale In Crociera", che comunque non è ancora stata ufficialmente fissata. Ci hanno messo quasi 20 anni a resuscitare Indiana Jones, ma voci di corridoio dicono che lo hanno fatto alla grande: sembra infatti che "Indy 4" (ancora non ha un titolo ufficiale) sarà il primo capitolo di una nuova trilogia. Secondo indiscrezioni Harrison Ford avrebbe firmato un contratto che lo vincola per un totale di tre pellicole. Non solo: Shia LaBeouf (che dovrebbe interpretare il figlio) avrebbe firmato per quattro pellicole. Passaggio di testimone nell'aria? Sembra di sì, ma per ora nessuna conferma ufficiale. Steven Spielberg è nel pieno delle riprese di "Indy 4" e l'uscita nelle sale il 21 maggio 2008 è ormai una certezza. Meno facile è intuire la trama: c'è chi dice che torna in auge l'Arca dell'Alleanza e chi invece chiama in causa gli alieni e la famosa Area 51. Le avventure dei Transformers sembrano non finire qui: grazie anche al successo commerciale ottenuto dal film, il sequel è ormai una realtà e le ultime notizie hollywoodiane aggiungono che il regista Michael Bay non vede l'ora di tornare al lavoro sul capitolo #2. "Ho un sacco di idee per il nuovo film, un bel po' di cose 'robotiche' molto cool che non abbiamo utilizzato nella prima pellicola". Dopo anni di incertezze la versione cinematografica di "Sex And The City" ha solide basi ed è pronta per diventare una realtà. Le notizie pubblicate da Variety dicono infatti che i fan di tutto il mondo possono prepararsi per il ritorno di Carrie, Samantha, Charlotte e Miranda. HBO (che per anni ha trasmesso la serie TV) starebbe rifinendo un contratto con New Line Cinema per cofinanziare e distribuire la pellicola. L'idea è quella cominciare le riprese ad autunno del 2007. Sceneggiatura e regia sono di Michael Patrick King, che offre ottime garanzie essendo uno dei nomi più importanti dietro il successo della serie televisiva. Ebbene no, non è uno scherzo! Lo scontroso, scorbutico asociale ma irresistibilmente simpatico orco Shrek mette su famiglia! Infatti nel terzo episodio della saga che lo vede protagonista, che in America esce in questi giorni, mentre per vederla qui nelle nostre sale dovremo aspettare fino al 31 agosto (in realtà sarà proiettata in anteprima il 22 agosto), lo troveremo alle prese con pappe, pannolini e biberon. Cresce la curiosità di vedere come Shrek se la caverà in veste di papà. Ma a parte questo le situazioni divertenti di sicuro non mancheranno... Ma andiamo con ordine: sicuramente vi ricorderete che ala fine del secondo episodio, dopo la decisione di rimanere orchi per sempre, finalmente la principessa Fiona e il suo principe verde finiscono per sposarsi, ed è da questo punto che riparte il terzo capitolo della saga. Dopo l'abbandono della palude a causa delle blasonate nozze, l'orco dalle orecchie a forma di trombetta, torna nel più politicamente scorretto dei cartoon per assicurare un degno successore al regno di Molto Molto Lontano. In una Hollywood rovesciata a immagine e somiglianza del mondo delle favole, ritroviamo il nostro protagonista verde proprio dove lo avevamo lasciato, ovvero sposato con la principessa Fiona e destinato a diventare Re. Con Re Harold ormai vicino a lasciare il trono, si avvicina il giorno del passaggio di testimone. Un ruolo ''scomodo'' per Shrek, tanto che con Ciuchino e gatto con gli Stivali cercherà un degno sostituto per governare il Regno di Molto Lontano. Ma chi è il candidato ideale per questo difficile ruolo? I nostri amici non sembrano avere dubbi, si tratta di Artù, il cugino di Fiona. Artù è però ancora giovane, frequenta il liceo medievale e la sua investitura si rivelerà tutt'altro che scontata... . Insieme al nobile Gatto con gli stivali ("doppiato" da Antonio Banderas anche in italiano) e al logorroico Ciuchino, i tre eroi partono per una nuova avventura, proprio mentre il Principe Azzurro – stanco ormai di recitare in una platea indegna della sua bellezza – è pronto a meditar vendetta per riprendersi, insieme ai cattivi di tutti i tempi, il regno perduto. Metafora di un mondo cinico e senza speranza o semplice divertissement, l'odissea di Shrek regala ancora, nonostante il terzo "compleanno", un'ora e mezza di spensierata ilarità, aggiungendo alla già vasta galleria di personaggi, altri memorabili soggetti. Dal Mago Merlino depresso e arteriosclerotico – complice di un incantesimo malriuscito che metterà a dura prova i due baldi aiutanti di Shrek – al cattivo Capitan Uncino passando per un nano baby sitter, la saga va avanti a suon di risate e immagini spettacolari. Una grafica sempre più accurata sotto il profilo estetico e una storia che regala anche in questo episodio qualche spunto di riflessione, rendono unico questo gioiellino della DreamWorks che continua a far crescere e maturare i suoi protagonisti mettendoli a dura prova con se stessi e col mondo circostante. Se Shrek entra in crisi per un'inaspettata paternità (urlata da Fiona sul molo del Porto, prima della partenza), non va meglio al povero signor Gatto, latin lover incallito "costretto" a corteggiare ogni femmina che incrocia il suo cammino. Fra citazioni e sberleffi, il regno delle favole è molto molto più reale di quanto si possa pensare. regno delle favole è molto molto più reale di quanto si possa pensare. Segnaliamo, infine, che nella versione in lingua inglese (Shrek the third), il nuovo capitolo della saga, come al solito, si avvale delle voci di due star del calibro di Cameron Diaz (Fiona) ed Antonio Banderas (Gatto), in questi giorni a Roma per la presentazione del film, oltre ad altri nomi di spicco come Mike Myers (Shrek) e Eddie Murphy (Ciuchino) e Justin Timberlake (Prncipe Azzurro) solo per citarne alcuni. Le vere protagoniste di questo “Shrek Terzo” comunque sono le donne capeggiate da Fiona, che dopo essere stata fatta prigioniera del perfido Principe Azzurro riesce a fuggire, per guidare poi la rivolta con Biancaneve, Cenerentola e la Bella Addormentata. I nuovi personaggi portano con se nuove opportunità per esplorare nuovi effetti speciali, caratterizzanti i vasti ambienti: dal liceo di Artie dell’Europa del Nord, ai vari monasteri sparsi nell’Europa, dai mari che Shrek attraversa lungo il suo viaggio, alle foreste dove sembra di poter quasi toccare gli alberi o l’erba…Una fantasia credibile dunque, una realtà che sembra essere “più reale” di quella dei primi due. Il film è stato diretto da Chris Miller e Raman Hui, meltre la sceneggiatura è di Jeffrey Price & Peter S.Seaman e Chrs Miller & Aron Warner. Il film è prodotto da Aron Warner . In America, nelle prime settimane di uscita, il film ha incassato ad oggi più di $ 314 milioni di dollari, battendo “I Pirati dei Carabi” fermo a quota 296 milioni di dollari, ora non resta che attendere la reazione del pubblico italiano, che sicuramente sarà altrettanto entusiasta, visto che l’attesa per il nuovo episodio dell’orco più “politically scorrect” della storia del cinema cresce sempre di più. Per quanto riguarda il futuro della serie Jeffrey Katzenberg, boss della DreamWorks, ha recentemente dichiarato al quotidiano australiano The Age che la serie di film dedicata al simpatico orco verde si fermerà a quota cinque. "E' una storia con un inizio e un epilogo definiti ", ha detto Katzenberg, "e penso che questo faccia parte della sua integrità e della sua forza, nel senso che non la inventiamo man mano che procediamo". L'andamento della trama si snoda infatti attraverso una struttura circolare, tant'è vero che alla fine del quinto film, ci troveremo al punto in cui sarà possibile capire come l'orco sia capitato nella palude in cui l'abbiamo consosciuto all'inizio delle sue avventure”. Nel frattempo, il quarto episodio è già in lavorazione: "Molti dei 1400 artisti che lavorano negli studios della Dreamworks a Los Angeles, sono già impegnati a lavorare nei prossimi due episodi: il quarto uscirà nel 2010, il quinto invece nel 2013". Inoltre, come già segnalato settimane fa sul nostro sito, per voce dello stesso Antonio Banderas, sarebbe in cantiere anche uno spin-off della serie con protagonista il gatto con gli stivali, ma prima di vedere arrivare sugli schermi anche questa produzione temo che dovremo attendere almeno fino al 2011. Finite le vacanze, Harry Potter torna alla scuola di Hogwarts. L'accoglienza non è delle migliori, però: il tribunale del Ministero della Magia lo ha assolto con poca convinzione da un'accusa infamante (aver usato le arti magiche al di fuori della scuola, in verità indispensabili per affrontare l'inaspettato attacco di due Dissennatori), quasi tutto l'ambiente è certo che le sue dichiarazioni sul ritorno del perfido Lord Voldemort siano fasulle e, niente meno, che il preside Albus Silente stia tramando alle spalle di Cornelius Caramell per diventare il nuovo Ministro. Per questo, come insegnante di Difesa contro le Arti Oscure, viene mandata alla Scuola di Magia e Stregoneria l'ambigua, ottusa e conservatrice professoressa Dolores Umbridge (bravissima Imelda Staunton). E poco a poco, incalzato soprattutto dagli amici Ron ed Hermione, Harry inizierà a radunare intorno a sé un numeroso gruppo di compagni per insegnare loro come difendersi contro le Forze Oscure. Daniel Radcliffe è cresciuto. Il maghetto che è in lui (per esigenze di racconto ancora quattordicenne, e poterci credere sarebbe davvero fantastico!) prova a tenere il passo, finalmente e tristemente conscio che la salvezza di una parte - quella della Magia "buona" - passerà SCHEDA DEL FILM SCHEDA DEL FILM nazione U.S.A. anno 2007 regia David Yates genere Azione / Avventura durata 138 min distribuzione Warner Bros cast D. Radcliffe (Harry Potter) • E. Watson (Hermione Granger) • R. Grint (Ron Weasley) • R. Coltrane (Robbie Coltrane) • M. Gambon (Albus Dumbledore) • R. Fiennes (Lord Voldemort) • I. Staunton (Dolores Umbridge) • A. Rickman (Severus Snape) • G. Oldman (Sirius Black) • H. Bonham Carter (Bellatrix Lestrange) • J. Isaacs (Lucius Malfoy) nazione Gran Bretagna anno 2007 regia Edgar Wright genere commedia durata 121 min. distribuzione United Internationl Pictures cast S. Pegg (Sergente Nicholas Angel) • N. Frost (Danny Butterman) • J. Broadbent (Ispettore Frank Butterman) • B. Bailey (Sergente Turner) • K. Eldon (Sergente Tony Fisher) • P. Considine (Andy Wainwright) • R. Spall (Andy Cartwright) inevitabilmente dalle sue mani: l'Ordine della Fenice, sorta di organizzazione clandestina fondata dallo stesso Silente e tenuta in piedi, tra gli altri, dall'ex prigioniero di Azkaban Sirius Black, ne è consapevole da tempo e confida in Harry per combattere le forze del male incarnate da Voldemort e dai nuovi seguaci che sta raccogliendo, tra cui la Mangiamorte Bellatrix Lestrange, cugina di Sirius Black. Il mestierante David Yates riprende il discorso lasciato in eredità dai predecessori Cuarón e Newell (i primi due episodi diretti da Columbus sembrano lontani anni luce), affrontando con intelligenza e miglior dono della sintesi quello che, fino ad oggi, può essere considerato l'adattamento più interlocutorio della saga: la transizione è definitiva, certo, Harry Potter sarà talmente vicino a Voldemort che il rischio dell'empatia totale verrà scacciato con forza insperata, ma quello che resta, alla fine, è il convincimento di una sospensione che d'ora in avanti potrà essere risolta solo da una dipartita. Sul grande schermo la questione si risolverà non prima del 2010, ma le librerie di tutto il mondo - almeno per le copie in lingua inglese - si preparano al grande assalto del prossimo 21 luglio, giorno in cui, in molti sono pronti a giurarlo (e Daniel Radcliffe, come biasimarlo, se lo augura davvero) Harry Potter morirà per sempre. con i fratelli Zucker e Jim Abrahms, hanno spesso parodiato i propri film d'azione – ma nel caso di Hot Fuzz la variante è costituita dalla nazionalità degli autori: Edgar Right, regista/sceneggiatore, e Simon Pegg, attore/sceneggiatore, sono britannici, e come già per il film precedente il loro interesse risiede nel trasportare le vicende e le meccaniche di un film americano all'interno di un contesto tipicamente inglese. Il contrasto fra la tranquillità dell'ambientazione e la violenza della storia è effettivamente curiosa e può divertire, così come alcune trovate comiche che strappano il sorriso (l'incontro iniziale con la fidanzata di Nicholas, la caccia al cigno fuggito); purtroppo, però, il film non riesce a stravolgere fino in fondo i codici del genere, e il citazionismo diffuso è forse più una vaga strizzatina d'occhio agli appassionati, piuttosto che vera parodia. La cifra dominante di Hot Fuzz pare infatti essere la semplice ripetizione, e non il dileggio, di alcuni stereotipi di regia tipici degli action movies, tanto che nel finale il film si prende quasi sul serio e frastorna lo spettatore con una lunga sequenza di sparatorie e distruzione incontrollata. Più efficiente di qualunque altro poliziotto di Londra, Nicholas Angel detiene un record di arresti inarrivabile, di quattrocento volte superiore a quello dei colleghi. Ma un eccesso di zelo può risultare irritante: così, i suoi superiori decidono di levarselo di torno trasferendolo a Sandford, grazioso paesello dall'apparenza innocente e tranquilla. Per Nicholas è difficile inserirsi, anche se dopo le iniziali e reciproche incomprensioni riesce a fare amicizia con il suo nuovo collega, Danny Butterman, grande appassionato di film d'azione che vorrebbe vivere nella realtà quanto si vede sullo schermo. Nonostante la calma e l'ospitalità degli abitanti, però, Sandford comincia ad essere colpita da incidenti Ponendosi a metà fra quelle che si potrebbero definire piuttosto ambigui, e Nicholas è convinto non si tratti parodie 'pure” (come Hot Shots! e Una Pallottola di pure casualità… Spuntata) e le pellicole che con ironia portano volutaGli artefici di Shaun of the Dead (L'alba dei Morti De- mente all'eccesso i cliché del cinema d'azione (ad ementi) tornano con una nuova parodia, rivolta in que- sempio Die Hard e True Lies), Hot Fuzz lascia molti sto caso agli action movies hollywoodiani. L'idea in sé dubbi come film comico, e nella sua eccessiva lunnon è certo nuova – gli stessi americani, ad esempio ghezza deborda fino alla pedanteria. SCHEDA DEL FILM nazione U.S.A. anno 2007 regia Kevin Munroe genere Animazione durata 90 min. distribuzione Warner Bros sceneggiatura K. Munroe musiche K. Badelt montaggio J. Ryan TRAMA Strani eventi stanno accadendo a New York e il mondo ha bisogno ora più che mai delle Tartarughe Ninja. Ma Raffaello, Donatello e Michelangelo sembrano aver perso la giusta strada. Con la città sull'orlo del disastro, sta a Leonardo e al suo maestro Zen Splinter ripristinare l'unità tra le tartarughe e riportare l'ordine nella metropoli. Anomalie e misfatti. Il soggetto pensante e agente ha davanti a sè un cinema morale ed etico legato al tentativo dell’uomo di coronare a tutti i costi il sogno dei padri del Golem e dell’intelligenza artificiale: una visione glamour dell’immaginario elettronico, icone da videogame in cui l’uomo ricopre il ruolo della vittima mentre la macchina si trasforma in antagonista, o peggio in carnefice, ad una visione in cui l’uomo riesce a controllare le sue creature in quanto viene considerato, anche dalle macchine stesse, come il comandante; indispensabile alter ego 'mutante' che vive sullo schermo. della struttura narrativa e la sua capacità di raggiungere o meno l’oggetto dei suoi desideri: "TMNT" è anche la storia di questo movimento, che va verso la frontiera, spinto oltre il teatro immaginifico dell'animazione, seducente come traiettoria futurista di linee, grafica e rumori. Un gioco sui margini, che è insieme il sogno che si avvera, che deborda della sua stessa carica leggendaria e originale, e l'incubo di un cinema costretto fare i conti con una tecnologia essenzialmente vista come minaccia o come sfida del linguaggio cartoonistico: l’esperienza viene trasferita in un supporto maIl confine tra il vivo e il blockbuster manipola- gnetico e l’uomo si trasforma in 'corpo celebre', to con la grafica; fino a combinarsi e a compe- un nuovo soggetto inglobato e fagocitato dal netrarsi in una dimensione inedita che mescola mondo digitale. realtà e virtualità. Il ruolo dell’eroe all’interno SCHEDA DEL FILM nazione USA anno 2007 regia Michel Bay genere Azione / Animazione durata 135 min distribuzione UIP cast C. Bodin • D. Cook • F. Doss • S. LaBeouf (Sam Witwicky) • M. Fox (Mikaela) • J. Duhamel (Capitano Lennox) • R. Taylor (Maggie) • T. Gibson (Sergente Epps) • J. Voight (Keller) • J. Turturro (Agente Simmons) Far rivivere gli oggetti rappresentativi di un passato recente è più nostalgica rievocazione dei tempi andati o furba strizzata d’occhio a coloro che sono stati preadolescenti all’epoca? Facendo un elementare ragionamento anagrafico, vediamo che Bay, classe ’65, aveva quasi vent’anni all’uscita della prima serie tv del cartone animato “Transformers” (1984): che la abbia conosciuta è sicuro, meno che ne sia stato un fan accanito come i nati dieci anni dopo. Se dobbiamo però fidarci delle dichiarazioni del produttore esecutivo Steven Spielberg, scopriamo che egli se ne è dichiarato proprio un grande estimatore: sarebbe quindi, il film, frutto di una passione condivisa dai suoi realizzatori e non una operazione di puro merchandising. Provando a convincersene e passando sopra ai mille trailers che hanno invaso le sale italiane già da due mesi (oltre al fatto che insieme al film è già uscito l’omonimo videogioco), diciamo che l’inaspettato non è propriamente ciò che caratterizza la pellicola. Dall’attacco alla base americana in Medio Oriente al combattimento finale tra i grattacieli della downtown, abbiamo naturalmente già visto e rivisto tutto fin’oltre la nausea; ed anche il protagonista (Shia LaBeouf, talento emergente di Hol- La sezione Coming Soon tornerà dopo l’estate con l’avvento della nuova stagione cinematografica! Ad attenderci tante novità tra cui, il terzo capitolo di Shrek, l’attesissimo film della famiglia più amata d’America, “The Simpson” nonché il ritorno di Oronzo Canà nell’Allenatore nel Pallone 2 e il ritorno dei più amati personaggi di Carlo Verdone in “Grande Grosso e Verdone” e molto altro! Nel frattempo vi auguriamo buone vacanze! lywood già presente nelle sale in più film contemporaneamente e già ingaggiato, sempre da Spielberg, per il prossimo episodio di Indiana Jones), lo strampalato un po’ disadattato nella tremenda provincia americana che sa tirar fuori doti nascoste e ovviamente far innamorare la ragazza supersonica del caso, è la solita faccia: comunque simpatico quanto basta per far immedesimare lo spettatore. Michael Bay fa il fico come al solito (e addirittura si cita ironicamente quando fa dire a una comparsa che la pioggia di meteoriti del film è cento volte meglio di “Armageddon”): la camera digitale non sta ferma più di tre/quattro secondi, privilegiando i movimenti a centottanta gradi attorno al set a dare la costante impressione di dinamicità. Tecnicamente, non gli si può dar torto: ma se ci si distanzia per un attimo dall’azione ci si accorge di come si tratti essenzialmente di un espediente per dare vitalità ad una sceneggiatura che fa acqua da tutte le parti. Le scene d’azione sono oggettivamente mal riuscite: pure gli effetti speciali non lasciano senza fiato. Se stecca quando cerca di dire cose serie, il racconto è però finanche piacevole quando punta sull’ironia; d’altronde sarebbe difficile chiedere a chi ha più di tredici anni di prendere seriamente una storia che ha dei robot spaziali che si chiamano Autobot o Megaton per protagonisti. Un film da consigliare almeno a chi vuole ricordarsi dei pomeriggi passati davanti alla tv quando la De Filippi non la conosceva nessuno: meglio di niente. Tanti auguri MTV Italia! L’emittente musicale italiana compie 10 anni Mtv Italia compie 10 anni, e per festeggiare l’arrivo dell’estate e il suo compleanno propone due nuovi programmi: uno, OneDay dedicato ai teenager di oggi, mentre l’altro, Mtv 10 The Most, riproporrà i momenti più divertenti andati dal 1997 ad oggi, e proporrà una sorta di ‘come eravamo’. One Day va in onda dal lunedì al venerdì alle 14.30, e farà conoscere i giovani attraverso il docu-clip, un documentario realizzato con le tecniche dei videoclip: tra racconti degli stessi giovani sui loro rapporti e le loro problematiche, non mancherà anche uno spazio dedicato all’ambiente: con un piccolo gesto, è detto in un minispot di un minuto, ognuno di noi può fare molto per salvaguardare il mondo. Mtv10 The Most va invece in onda in prima serata, ogni lunedì sera alle 21. La conduzione è affidata al vj storico, Francesco Mandelli. Ripercorrendo i primi dieci anni di Mtv Italia, Mtv10 riproporrà gli show e gli eventi musicali cult di Mtv: saranno trasmessi i momenti più divertenti, gli eventi live, introdotti e commentati da artisti, italiani e inPovero Amadeus, proprio non è il tuo anno fortunato. Infatti nonostante la concorrenza dell’Eredità di Carlo Conti non sia più lo scoglio insormontabile contro il quale scontrarsi, gli ascolti del suo “1 contro 100” proprio stentano a decollare, nonostante si trovi contro un “Reazione a Catena” condotto da Pupo che proprio non entusiasma. Coraggio, l’anno prossimo magari andrà meglio! ternazionali, conduttori di Mtv del passato e del presente, oltre che da spettatori, fans e testimoni diretti degli eventi. Ma i festeggiamenti veri e propri come al solito si terranno a settembre, in occasione dell’ormai consueto appuntamento dell’MTV Day: eccezionalmente un doppio concerto. Roma e Milano saranno virtualmente unite nei festeggiamenti dei dieci anni di Mtv. L’Mtv Day si terrà sabato 15 settembre e le due location saranno Piazza del Duomo a Milano e – la ormai veterana in fatto di eventi e manifestazioni musicali – Piazza San Giovanni a Roma. L’evento è rigorosamente gratuito e i primi nomi sono stati già svelati. Ci saranno Jovanotti, Elisa, Negramaro, Finley, Le Vibrazioni, Afterhours, Articolo 31, Elio e le Storie Tese, Giovanni Allevi e Rezophonic Superband con Negrita, Bluvertigo, Lacuna Coil, 99 Posse, Prozac + e Gianluca Grignani. Chi di loro sarà a Milano e chi a Roma non è stato ancora reso noto. Considerando che mancano ancora due mesi, potrebbero esserci delle novità. Un generale “in” a tutte quelle pellicole che in estate vengono tirate su dalla cantina delle varie emittenti televisive e riproposte ad ogni ora. I classici bei film che hanno accompagnato la nostra giovinezza, le commedie italiane anni ‘80 che con la loro spensieratezza ancora oggi ci fanno venire le lacrime agli occhi dalle risate, nonostante magari si tratti della millesima replica. Un periodo d’oro per il cinema italiano, film che magari all’epoca erano considerati di serie B, ma che negli ultimi tempi stanno rivivendo una rivalutazione incredibile. Una vera boccata d’aria all’interno della noiosa TV estiva. Indispensabili e inimitabili. Nelle ultime settimane non si è fatto che parlare della Nuova Fiat 500, in occasione del lancio della quale è stata organizzata una fastosissima serata di presentazione trasmessa anche in televisione. Subito dopo la presentazione immancabile l’apparire in televisione degli spot (tre) per la nuova nata ( o rinata) di casa Fiat. Tutti gli spot della Nuova Fiat 500 ripercorrono la storia dell’Italia attraverso immagini in bianco e nero di alcuni dei momenti e dei personaggi che hanno segnato maggiormante la nostra memoria storica negli ultimi 50 anni: da Giovanni Paolo II a Gaber, da Pertini a Falcone. Le vicende italiane passano su uno schermo cinematografico, quello del Nuovo Cinema Paradiso di Tornatore e catturano l’attenzione di un bambino che le segue con sguardo rapito (Totò Cascio). La voce narrante (Ricky Tognazzi) accompagna il telespettatore durante tutto lo spot mentre in sottofondo suonano le note meravigliose di "Back To Life" di Giovanni Allevi dall’album Joy del 2006. Lo spot si conclude con la frase simbolo della campagna Fiat “La nuova Fiat appartiene a tutti noi”. (Agenzia : Leo Burnett - Direzione Creativa : Riccardo Robiglio e Paolo Dematteis) “La vita è un insieme di luoghi e di persone che scrivono il tempo. Il nostro tempo. Noi cresciamo e maturiamo collezionando queste esperienze. Sono queste che poi vanno a definirci. Alcune sono più importanti di altre, perché formano il nostro carattere. Ci insegnano la differenza tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. La differenza tra il bene e il male. Cosa essere e cosa non essere. Ci insegnano chi vogliamo diventare. In tutto questo, alcune persone e alcune cose si legano a noi in un modo spontaneo e inestricabile.Ci sostengono nell’esprimerci e nel realizzarci. Ci legittimano nell’essere autentici e veri. E se significano veramente qualcosa, ispirano il modo in cui il mondo cambia e si evolve. E allora, appartengono a tutti noi e a nessuno. La nuova Fiat appartiene a tutti noi.“ Ebbene sì, non accade solo nel settore dei trasporti, del pubblico impiego o del giornalismo. Questa volta a voler scioperare sono proprio i lavoratori della soap di RaiUno “Incantesimo”, che rischia di essere interrotta. I lavoratori di Incantesimo, 700 considerando anche l'indotto della soap, sono pronti a marciare sulla Rai inscenando una protesta a Viale Mazzini, se le indiscrezioni sui tagli venissero ufficialmente confermate. E restano in attesa di rassicurazioni dal servizio pubblico. ''C'erano 250 maestranze sul set - racconta il produttore - padri di famiglia disperati". La produzione comunque si dice ancora ottimista sulla firma del contratto per un altra serie e confessa di non spiegarsi il motivo di questo ventilato no, ''considerando che costa 100 mila euro a puntata, un costo perfettamente in linea con tutte le altre produzioni di soap daily, ottenendo una media del 16-17% a puntata.” Intanto negli ambienti di Raiuno si apprende che dovendo operare dei tagli, così come richiesto da Cappon, e dovendo mantenere forte la prima serata per consentire una concorrenza adeguata per il prossimo autunno in cui Canale 5 sta mettendo a punto produzioni molto forti sulla carta (vedi teledipendente), è la fascia pomeridiana necessariamente a farne le spese. Forse ci siamo. Un programma storico di canale5 sarebbe sul punto di tornare in programmazione. Infatti sia Gerry Scotti che il direttore Massimo Donelli sono detti favorevoli, se ci saranno le condizioni, ad un ritorno de “Il pranzo è servito” sugli schermi, magari anche dalla prossima stagione: “Il pranzo è servito è un pezzo della tv italiana e Gerry Scotti sarebbe felice di riproporlo: noi saremmo contenti di accontentarlo se ci saranno le possibilità di farlo”. Attendiamo fiduciosi. Happy Birt hday MTV!!! A volte ritornano! Lo stor ico canale musicale festeggia i l suo primo quarto di secolo Uno show per Daniele Luttazzi su La7 Ricordate Daniele Luttazzi, geniale comico emiliano, radiato dalla TV italiana sei anni fa per essersispinto oltre i limiti tacitamente consentiti dalla RAI? Ebbene, è stato con grande orgoglio che qualche gorno fa, in quel di Milano, Antonio Campo Dall'Orto, direttore di LA7 e MTV, ha annunciato il ritorno in TV, su La7, del comico dottore e recentemente riciclatosi musicista (due gli album al suo attivo). Luttazzi ricomparirà con uno show di dieci puntate a partire da ottobre e in seconda serata. Un oneman show ancora senza titolo, uno spazio aperto, dove Luttazzi potrà fare quello che vuole. Sui contentuti", continua, "non c'è tanto da fantasticare: sarà una delle cose tipiche di Luttazzi". Dunque preparatevi alla spada tagliente dell'ironia, a partire da ottobre. In tv il talento che fa la differenza. O almeno dovrebbe. Anche sul Web, che con Talent 1, si trasforma in una vetrina aperta a quanti vogliano mostrare le loro doti artistiche. Il portale Mediaset.it offre a tutti la grande opportunità di inviare un video in cui mettere a frutto le proprie potenzialità creative. Quattro le categorie: musica, ballo, cinema ed estro. I video saranno votati dalla community e i migliori andranno in onda in autunno su Italia1 in un programma condotto da Tommy Vee. Meno reality, più varietà, la ricetta vincente? Presentati ufficialmente i palinsesti per la prossima stagione TV Sono stati presentati da qualche settimana i palinsesti per la nuova stagione televisiva sia di Rai che di Mediaset. I primi lo hanno fatto a margine di un workshop che si è tenuto a Cannes, con giornalisti, inserzionisti pubblicitari e dirigenti di viale Mazzini, mentre gli altri lo hanno fatto nella meno accattivante sede di Cologno Monzese, ma con un vero e proprio show, condotto tra l’altro da Claudio Bisio e vanessa Incontrada, in un appuntamento con oltre 700 invitati, e alla presenza di tutta la scuderia di conduttori Mediaset al gran completo. Quello che salta subito agli occhi è un dato di fatto: basta reality (eccezion fatta naturalmente per l’ormai classico GF), evidentemente la gente si è stufata. Più spazio al verietà e alla TV spensierata, meno volgare e più rilassante. Ma entriamo nel dettaglio delle novità che ci attendono l’anno prossimo. Striscia la Notizia in prima serata, C'è posta per te (condotto da Maria De Filippi), e il ritorno di Ciao Darwin con la coppia Bonolis-Laurenti e di Zelig. Sono queste le grandi attese dei palinsesti autunnale delle reti Mediaset, fiction e intrattenimento, sport e informazione, per i quali il gruppo Mediaset investirà fino ad un miliardo e mezzo di euro. Gli appassionati del genere reality invece dovranno aspettare gennaio, quando tornerà il Grande Fratello. Pare ormai chiusa pure la stagione della caccia all'acquisto del personaggio famoso. Il parco star system Mediaset è al completo. Confermata anche tutta la parte sportiva. Tra le novità autunnali una delle principali riguarda Canale 5, con il debutto in prima serata di Striscia la notizia. Il Tg satirico nato 20 anni fa da un'idea di Antonio Ricci, vola anche nel prime time (previste sei puntate). Alla conduzione delle serate commemorative del tg satirico che arriva alla sua 20esima edizione ci saranno Ezio Greggio, Enzo Iacchetti e Michelle Hunziker. Sul filone intrattenimento sono confermati C'è posta per te, con la De Filippi che ha appena rinnovato il contratto con Mediaset per 5 anni, il ritorno di Ciao Darwin con Paolo Bonolis e Luca Laurenti, di Zelig che ha scelto come palcoscenico il Teatro degli Arcimboldi e della Corrida. Poi Game marathon, un programma che permette di ripercorrere la storia della tv commerciale. La parte più corposa riguarda le fiction. Come Il generale dalla Chiesa, interpretato da Giancarlo Giannini, O professore con Sergio Castellitto, L'ultimo padrino con Michele Placido. Ritorna la seconda serie di Caterina e le sue figlie, Distretto di polizia, settima edizione con cast completamente rinnovato, la saga storica di Rivombrosa 15 anni dopo. Numerosi anche i film in prima visione, mentre l'informazione è affidata al Tg5, a Enrico Mentana con Matrix e al Maurizio Costanzo Show. Italia1 come al solito punta sui telefilm e proporrà in prima serata, tra l'altro, Dr House, Ugly Betty e CSI Miami. Tra le novità Mai dire Candid, con Ilary Blasy. Confermissime le Iene e la Gialappa's. La sorpresa si chiama Pierino Chiambretti. Sarà lui sul palco del prossimo Festival di Sanremo accanto a Pippo Baudo. Quella di Chiambretti non è una sorpresona, il palco dell'Ariston l'ha già calpestato più di una volta; però, questa volta potrebbe essere l’avvio di un possibile ritorno in Rai. Ma il vero asso nella manica rimane Fiorello, che i vertici Rai vogliono a tutti i costi in Riviera. E lui ci sta seriamente pensando. Tutto da vedere in quale modo potrebbe partecipare. E poi c’è Mike che potrebbe presentare Miss Italia... Per il resto per quanto riguarda il palinsesto nessuno scossone o novità eclatante: la struttura è la solita. In prime time, domenica, lunedì e martedì fiction. Al mercoledì Champions league o film. Al giovedì “Fuoriclasse”, il gioco a squadre condotto da Carlo Conti (unica novità di tutto il palinsesto di Raiuno), al venerdì “Ballando con le stelle” della Carlucci, al sabato “il Treno dei desideri “con la Clerici abbinato alla Lotteria Italia. Nell'access prime time torna “Affari tuoi” con Insinna, ma i pacchi da dicembre lasceranno il posto ai “Soliti ignoti” con Frizzi. In seconda serata restano i quattro appuntamenti (dal lunedì al giovedì) di Porta a Porta fino a dicembre quando saranno ridotti a tre per lasciare spazio alle dodici serate dantesche (più una in prime time) di Benigni. Confermati quelli di Domenica In. Per quanto riguarda RaiDue pilastro del palinsesto sarà ancora L'isola dei famosi, con la Ventura, che dopo l'esperienza negativa su Raiuno, ha deciso di riprendersi i suoi cavalli di battaglia (anche Quelli che il calcio). Sull'isola si sfidano sei persone famose e sei comuni. Novità in seconda serata: Artù, condotto da Gene Gnocchi, talk show ironico e paradossale e Su al Sud, seguito di Giù al Nord con Renzo Arbore come testimonial. Monica Leofreddi approda a Piazza Grande con Magalli. La fiction resta al venerdì, Anno Zero di Santoro al giovedì. RaiTre: confermato “Che tempo che fa”, Dario Fo farà tre lezioni d'arte su Raffaello. Roberto Saviano, l'autore di Gomorra, sta lavorando ad alcuni reportage per raccontare l'Italia, presentati da Fabio Volo. Tornano il sabato sera su Canale 5 le repliche del mitico varietà di Gigi Reggi, La sai l'ultimissima?. Dieci anni di La sai l'ultima? raccontati attraverso i migliori barzellettieri di tutti i tempi. Ne approfittiamo per ripercorrere le tappe fondamentali di uno degli show simbolo della televisione estiva degli anni ‘‘90. Il format in realtà è semplicissimo, direi quasi banale: una gara di barzellette in cui il pubblico in studio decreta quale sia il barzellettiere più capace, attraverso il famosissimo applausometro. Il format tutto italiano di “La sai l'ultima?”, ideato da Gigi Reggi, nasce ufficialmente il 13 marzo 1992 con uno speciale condotto da Massimo Boldi, Gerry Scotti e Sabina Stilo. Il programma ottiene un eccezionale successo di pubblico tanto da essere promosso nella la stagione estiva come varietà del sabato sera di Canale 5. La prima edizione di viene condotta da Pippo Franco e Pamela Prati e registra ottimi ascolti. Il programma è il successo dell'estate. La coppia Pippo Franco - Pamela Prati viene riconfermata alla guida del varietà nelle edizioni 1993 e 1994. I risultati di ascolto sono talmente positivi che “La Sai l'ultima?” viene promossa a trasmissione del sabato sera della stagione invernale. L'edizione del 1995 vede alla guida un'inedita coppia di conduttori: Gerry Scotti e Paola Barale. Paola Barale, alla sua prima importante Ha chiuso il più giovane progetto radiofonico in ambito nazionale Play Radio. Al suo posto una nuova realtà Virgin Radio, emittente radiofonica creata grazie all’esperienza Fineco e Virgin. Finelco è leader nel panorama radiofonico italiano e svizzero con marchi prestigiosi come Radio Monte Carlo e Radio 105 (prima emittente privata nazionale, premiata con una conduzione serale, si dimostra tanto brillante come show girl da essere chiamata l'anno seguente a far parte del cast di Buona Domenica. Nel 1996 Gerry Scotti torna a condurre il programma affiancato da Natalia Estrada che diventerà in breve la primadonna del varietà di Gigi Reggi. La coppia Gerry Scotti e Natalia Estrada è al timone de “La sai l'ultima?” anche nell'edizione del 1997. La trasmissione torna nel 1999 con Natalia Estrada in coppia con Gigi Sabani. La coppia verrà confermata anche per le edizione 2000 e 2001. Nell'estate del 2002 conducono Natalia Estrada e Claudio Lippi. Nel 2003 “La sai l'ultima?” si trasforma in “La sai l'ultimissima?”, edizione che raccoglie i migliori barzellettieri di tutta la storia del programma. Tommaso Romano di Napoli si laurea campione della barzelletta dei 10 anni della trasmissione. Padroni di casa sono Pippo Franco e Natalia Estrada. Nel 2004 va in onda “La sai l'ultima? VIP”, tre puntate speciali di appassionanti battaglie di risate, con protagonisti personaggi famosi, che si danno battaglia divisi in due squadre, una maschile e una femminile, capitanate dai conduttori: Claudio Lippi e la Estrada. posizione permanente al museo della Scienza e della Tecnologia di Milano). Una radio che, con il suo format innovativo, promette di cambiare il mercato italiano grazie a un posizionamento di respiro internazionale. Virgin Group è una company che a oggi vanta più di 200 società controllate nel mondo, con più di 35.000 persone in staff e un fatturato di circa 5 miliardi di sterline. Ancora è presto per valutare i programmi della nuova emittente, che entreranno a pieno regime solo a partire da settembre, comunque possiamo sbilanciarci dicendo che il progetto ci sembra interessante, visto che, da quanto dichiarato, su Virgin Radio avranno spazio anche gruppi meno conosciuti e classici del rock che su altri network non trovano spazio. Vocabolario La chiave USB che si gonfia quando è piena In vendita, per adesso, negli USA dal 29 giugno 2007, l’ Apple iPhone rappresenta una rivoluzione nel campo dei cellulari. L'Apple iPhone è la combinazione di tre prodotti in un unico innovativo device: un cellulare rivoluzionario, un iPod widescreen con con touch control, ed un innovativo dispositivo per la navigazione in Internet che consente la gestione delle email, la navigazione attraverso un browser, la consultazione di mappe, e funzioni di ricerca. Particolare di questo cellulare è che non ha alcun tasto. Attraverso l'innovativa interfaccia touch screen l'utente può comandare tutte le funzionalità che l'iPhone mette a disposizione. Incorpora tutte le funzione di un iPod ed è dotato di una memoria interna da 4 od 8 GB a seconda delle versioni. Grazie a una versione ridotta del sistema operativo MAC OS X che è installata, è possibile, quindi, avere la possibilità di navigare in Internet, utilizzare i gadget e di disporre di un piccolo computer nella propria mano. Inoltre il dispositivo è in grado di visualizzare file in formato PDF, Excel e Word, rendendo lo smartphone molto più attraente per una clientela di tipo business. L'Apple iPhone inoltre è un dispositivo completamente multi-tasking, ciò consente ad esempio di leggere una pagina web mentre si scarica la propria posta. Inoltre è un cellulare quad-band GSM; supporta anche lo standard EDGE, il Wi-Fi 802.11b/g ed il bluetooth 2.0 con l'EDR (Enhanced Data Rate) E’ dotato di un accelerometro che si accorge quando si ruota in cellulare da verticale ad orizzontale, ed automaticamente cambia la visualizzazione sul display. Il sensore di prossimità invece si accorge quando portiamo il cellulare all'orecchio per parlare ed in automatico spegne il display per risparmiare batteria e per evitare tocchi non voluti sul display. L'iPhone è dotato anche di un sensore luminoso che regola in automatico la luminosità del display a seconda della luce dell'ambiente che ci circonda. Per quanto riguarda la funzione di mappe e di ricerca, integra le Google Maps e la funzione di ricerca oneSearch di Yahoo. La fotocamera integrata è da 2.0 megapixel. La batteria, invece, ha un’ autonomia di 5 ore se utilizzato in modalità mista (telefono, video, navigazione internet), 16 ore se utilizzato con la musica. Pesa 135 grammi e le sue dimensioni sono 11,5 x 6,1 x 1,16 cm. L’Apple iPhone è in vendita negli USA a un prezzo che va dai 499, per la versione da 4GB, ai 599$ per quella da 8 GB. In Europa il telefono arriv e r à nell'ultimo quarto del 2007, in Asia nel Si chiama FlashBag ed è stata concepita da un designer russo: Dima Komissarov, autore di altri curiosi oggetti. Non ancora in vendita, questa chiavetta USB ha una caratteristica geniale. Se è sgonfia significa che la sua memoria è vuota. Mano a mano che si riempie di dati, si gonfia come un piccolo palloncino. L’idea è formidabile e curiosa, ma l’aspetto più interessante è la sua capacità di trasformare il concetto di spazio virtuale di un bit in uno spazio fisico. Per la prima volta verrebbe utilizzato un' interfaccia di relazione con l'oggetto elettronico senza passare da uno schermo informativo, ma attraverso il suo aspetto fisico. Il mouse diventa telecomando Era il 9 dicembre 1968 quando Douglas C. Engelbart svelava al pubblico durante una convention a San Francisco il suo “indicatore di posizione X-Y per display”, il dispositivo che poi sarebbe diventato il mouse. A distanza di quasi quarant’anni una delle più fortunate e durature invenzioni tecnologiche del XX secolo non smette di stupire: arriverà ad agosto sul mercato italiano MX Air, il nuovo mouse di Logitech che oltre a funzionare sulla scrivania, dove è rimasto confinato fin dalla sua nascita, potrà essere impugnato ed utilizzato a mezz’aria, come una vera e propria bacchetta magica hi-tech. La portata dell’invenzione è rivoluzionaria e va incontro ai bisogni di chi, per troppe ore seduto di fronte al monitor, potrà ora alzarsi e controllare il proprio computer con semplici gesti della mano. [Corriere] Tre lancia i videofonini ecologici. Un albero per ogni telefonino venduto 3 Italia presenta Rigenerazione3, i primi videofonini ecologici, rigenerati e ad impatto ambientale zero. L'obiettivo di Rigenerazione 3, che vede impegnata 3 Italia in collaborazione con AzzeroCO2, è contribuire concretamente alla lotta contro il cambiamento climatico, allungando il ciclo di vita dei terminali UMTS, in un'ottica di maggior rispetto per l'ambiente. Disponibili a partire da 29€, i nuovi terminali sono il frutto di un progetto interamente ecosostenibile, perché ciascuna emissione di CO2 generata per produrre e mantenere il Videofonino è azzerata da 3 attraverso la riforestazione di un parco naturale: ogni nuovo albero consentirà l'assorbimento di anidride carbonica. Widescreen: indica il formato d'aspetto dell'immagine (o Aspect ratio) dei televisori di ultima generazione e delle immagini televisive d'avanguardia. Viene anche definito 16:9, cioè il rapporto larghezza su altezza dello schermo. Il 16:9 corrisponde ad un formato più l a r g o d e l f o r m a t o televisivo/cinematografico 4:3, detenendo il 33% in più di visione rispetto a quest'ultimo. Inoltre, il 16:9 è il formato che più si avvicina alla visione dell'occhio umano, facendo avere dinanzi a sé un campo di visione del 32%, in più rispetto al 10% della controparte 4:3. Le risposte ai vostri dubbi Questo mese mi è stato chiesto da mindegy da Milano come si possono visualizzare i file .SIS su un cellulare. I file con estensione SIS sono file d'installazione che contengono i programmi o i giochi per cellulari con sistema operativo Symbian; sono come un semplice archivio ZIP autoestraente che contiene i file e li estrae nella locazione prescelta. Esistono programmi per la creazione di questo tipo di file. Un esempio è Easy SIS Creator, programma gratuito per PC, che permette di creare file SIS per cellulari Symbian; supporta i file PKG, il PKG è un file in cui vengono scritti i comandi necessari a crearli. Inoltre è possibile installare questo tipo di file anche su PC, installando un emulatore Symbian scaricabile dal sito del produttore del sistema operativo. Per domande, suggerimenti Ai-Tek potete inviare un’ e-mail all’indirizzo [email protected] SCEE 39,00 € Ps3 rosso per anticipare gli altri sul tempo) dei controller dedicati. Come ogni gioco a quiz che si rispetti, comunque, anche Buzz! si è rinnovato, offrendo ora anche la possibilità di organizzare i propri “quiz fai da te” supportati dalla coreografica interfaccia grafica solo per tenere conto del punteggio e regalare qualche sorriso grazie alle bizzarre animazioni degli alter ego digitali dei giocatori. Ma più di queste, sono le animate reazioni dei vostri amici in carne e ossa nel corso delle partite a rappresentare il valore aggiunto di Buzz!, un gioco “nazional-popolare” capace di attirare intorno alla PS2 chiunque nella vita ogni tanto si chieda “la so, questa?”. "Rispetto alle precedenti “edizioni”, la struttura di gioco è rimasta sostanzialmente invariata" In tempi di acquisizioni selvagge di “format” televisivi – ovvero degli schemi concettuali e realizzativi di programmi commercializzati in diverse nazioni con modifiche minime – Buzz! The Mega Quiz ribadisce la validità del proprio, proponendosi al meglio nella sua ultima apparizione su PS2 prima di un auspicabile passaggio sulla “rete ammiraglia” PS3. Rispetto alle precedenti “edizioni”, la struttura di gioco è rimasta sostanzialmente invariata, con i giocatori impegnati a rispondere alle domande proposte pigiando esclusivamente i cinque pulsanti (4 per le risposte multiple più il massiccio “buzzer” E lo fa tramite una serie di round di domande e risposte caratterizzadel “programma”. ti da regole particoUn programma lari, che fanno entravideoludico che ha re in gioco altri fatprovato a migliotori come il tempo rarsi anche dal pundi risposta (Speedy to di vista Buzzer, Conto alla dell’appeal sul lunRovescia), la prongo termine, impletezza di riflessi mentando perfino (Torte in Faccia, un ingegnoso sisteOrdinatutto), le coma di memorizzanoscenze specifiche zione su Memory (Scegli il Tema, GiCard delle domanramondo) e anche de già fatte per eviun po’ di sana perfitare di riproporle dia (Rubapunti). Se troppe volte. Certo, poi alcune prove il “format” è semnon fanno proprio pre quello e Buzz! è per voi, basta scegliere la modalità Partita Persona- sempre lui, ma d’altronde anche Mike Bongiorno è lizzata per disattivarle ed eliminarle dalla scaletta lì da una vita... Ingredienti: (per 6 persone) 500g culatello di Zibello, 3 meloni di media grandezza (non troppo maturi), 300g Porto bianco, anice stellato e foglie di menta Come un anno fa, Vi presento per l’estate una ricetta semplice da realizzare e rinfrescante, un piatto tipico della tradizione estiva italiana, ma per l’occasione rivalutato e qualificato: Culatello di Zibello con Praline di Melone Marinato, una variazione del più classico e conosciuto Prosciutto e Melone. Il prosciutto crudo è senz’altro il salume più richiesto e conosciuto anche all’estero. Prodotto nelle zone centro-settentrionali del nostro paese, questo prodotto ha un grande valore nutrizionale e un’alta digeribilità. In base alla metodologia di produzione e stagionatura, questo alimento si distingue in molte qualità, tra le più note ricordo: il San Daniele, il Sauris, Il Parma, il Norcia e il Langhirano. Il Culatello, salume in questione per la ricetta del mese, si ricava dalla parte più alta della coscia di maiale, pressoché vicino all’anca. ESECUZIONE: Tagliare leggermente le estremità dei meloni, in modo da poter creare una superficie di appoggio. Successivamente tagliare i frutti nel loro senso di larghezza, ottenendo delle mezze sfere. Con l’ausilio di un cucchiaio da cucina, esportare tutti i semi presenti. Con l’aiuto di uno scavino tondo, o eventualmente un cucchiaino da caffè, formare delle piccole sfere con la polpa dei frutti (senza danneggiare la buccia esterna) da adagiare poi in una teglia capiente, in modo tale che esse siano ben distese e distanziate. Versare sopra le piccole sfere di melone il porto bianco e allungare con acqua, finché non si ottiene la gradazione alcolica preferita, che non deve comunque essere troppo marcata. Aggiungere poi qualche bacca di anice stellato, non troppo e delle foglie di menta, lasciando il tutto in frigorifero a marinare almeno 4/6 ore prima del consumo. Nelle bucce di melone così svuotate, adagiare il culatello in modo sparso e che esca anche dal bordo del frutto stesso, creando così un effetto artistico. Posizionare infine le sfere di melone scolate, sopra il culatello e gustare il tutto non troppo freddo. Tante, tante novità per l’estate e per questo nuovo anno con Andergraund Magazine. GRAZIE a tutti Voi lettori, abbiamo avuto la possibilità di avere un nuovo indirizzo Url tutto nostro: www.andergraund.it!!! GRAZIE per la Vostra fiducia nei nostri confronti. Sono numerose le E-Mail che ho ricevuto questo mese, specialmente pervenute dalla provincia di Milano. Ringrazio di cuore Bruna di Cusano Milanino per i complimenti che mi ha rivolto e per l’incoraggiamento a tutta la redazione a proseguire questo progetto di informazione di qualità. Saluto con un abbraccio Viviana di Muggiò, che mi chiede informazioni sulla carne di cavallo. Bene Viviana, la carne di cavallo la puoi trovare esclusivamente nelle macellerie equine specializzate nella vendita di questo prodotto, in quanto non è possibile la macellazione di tale carne nelle macellerie usuali per motivi igenico-sanitari. Dato il costo elevato di questo tipo di carne, inoltre le rivendite di carni equine non comprano in elevate quantità questa merce, puntando in questo modo ad un alto valore merceologico-alimentare. La carne di cavallo è indicata per le diete in cui è necessario il recupero di ferro nel sangue, ma non è un alimento che viene consumato in modo uguale nel Mondo: per esempio in Gran Bretagna, il cavallo è considerato un animale di compagnia come il cane, quindi non avviene il consumo di tale alimento. Con le carni equine si posso ottenere oltre che le classiche bistecche, anche insaccati o bresaole dal gusto decisamente marcato. Consigli in cucina? Ti piacerebbe sapere una ricetta? Vuoi sorprendere i tuoi amici? Cosa aspetti, manda una e-mail al mio indirizzo [email protected], Il presidente statunitense James Buchanan inaugura il nuovo cavo telegrafico transatlantico, scambiandosi degli auguri con la regina Vittoria del Regno Unito Parigi prima rappresentazione dell'opera lirica Guglielmo Tell di Gioachino Rossini La prima stazione radio commerciale, 8MK (WWJ), inizia l'attività a Detroit (Michigan) Si svolge lo storico concerto di Woodstock '94. L'IBM inaugura il primo calcolatore controllato da un programma, l'Automatic Sequence Controlled Calculator (meglio noto come Harvard Mark I) Il Concerto per il Bangladesh organizzato a New York da George Harrison, vede l'esibizione, tra gli altri, di Bob Dylan, Eric Clapton, Ringo Starr e Leon Russell I Beatles tengono il loro ultimo concerto a San Francisco Un immagine di repertorio che ritrae i Beatles durante una delle loro numerose esibizioni dal vivo. Prima trasmissione di MTV. Il primo video mandato in onda è Video Killed The Radio Star dei Buggles Lo storico logo di mtv, canale che in 25 anni è cresciuto tantissimo, tanto da contare decine di mtv locali in tutto il mondo. Unione Europea: entra in vigore il divieto di fare pubblicità al tabacco in radio, televisione, carta stampata e internet Per combattere i nemici, il Pentagono, negli anni Novanta, finanziò una serie di studi per produrre la “bomba gay”, un ordigno non letale i cui effetti avrebbero fatto diventare omosessuali i nemici, in questo modo meno efficienti perché attirati dai propri commilitoni. Il programma è stato scoperto da una organizzazione pacifista di Berkeley, in California. Nel 1994 un laboratorio dell’Aeronautica, a Dayton nell’Ohio, aveva chiesto fondi per 7,5 milioni di dollari per mettere a punto una bomba non letale: un devastante mix di ormoni afrodisiaci. I soldati nemici, nelle intenzioni del Pentagono, si sarebbero gettati gli uni sugli altri trascurando il campo di battaglia. L’amministrazione Usa ha confermato lo stravagante piano, precisando che qualsiasi ipotesi di questo tipo è stata successivamente abbandonata. "Un attacco di inaudita violenza". Queste le parole delle autorità di Passau, città tedesca sul confine con l’Austria, che hanno dovuto affrontare un giorno di ordinaria follia. Uno scoiattolo probabilmente malato di rabbia - ha seminato il panico assalendo chiunque trovasse sulla propria strada. È entrato da una finestra e una volta in salotto ha morso la sua prima vittima. Tornato in strada, si è scagliato contro una donna, per poi assalire un muratore. Solo il bastone da passeggio di un anziano signore è riuscito a fermare l’animale per sempre. Invece in Connecticut il proble- ma è un tacchino, che voleva far fuori un'intera scolaresca! La bestia ha deciso di attaccare un autobus sulla statale 84, mentre il mezzo portava a scuola un gruppo di ragazzi. L'autista, un uomo di 44 anni, è stato ricoverato per le ferite al volto riportate quando il tacchino ha colpito il mezzo sfondando il parabrezza. Ma l’attentatore non ha agito da solo. I testimoni sostengono infatti che sia stato un intero stormo di tacchini a volare in direzione dell'autobus e a sferrare un attacco frontale. Il gruppo di studenti ha potuto raggiungere l'istituto solo grazie a un altro mezzo di trasporto. Aze Adine Ould Baja e la sua famiglia dicono di essere un po' provati dalla situazione, così hanno raccontato ai giornali la propria storia. Casa Baja è un bagno. Mr Baja, la moglie Khadija Makbout e tre bambini vivono da anni barricati in un bagno pubblico nel distretto di Sidi Ahmed Hajji. Da qualche parte in Marocco. La abitazione fa anche da ufficio visto che il Singor Baja, lì, ci lavora da 23 anni. Le autorità hanno deciso di murare i servizi igienici perché, diciamolo pure, non sono più tanto igienici per nessuno, meno che mai per una famiglia. Mr Baja, che rimarrà senza lavoro, chiede una nuova sistemazione ma dice: "Penso che sarebbe bello trovare una barca a Tangeri e portarci mia moglie e i miei figli". Cento voiaggiatori di un treno passeggeri che si è fermato per un problema tecnico alla locomotiva sono stati costretti a spingere per rimettere in moto la locomotiva . E' accaduto a Nuova Delhi, nel Bihar, lo Stato nordorientale indiano. Un passeggero, per motivi sconosciuti, ha tirato il freno di emergenza che ha bloccato il treno. Invece di aspettare dalle 4 alle 5 ore un nuovo locomotore i passeggeri hanno scelto di spingere il treno fino al successivo ponte aereo di elettricità, dal quale prendere la corrente necessaria per permettere al mezzo di ripartire. La tua musica preferita con te in ogni momento La musica vi rilassa, vi tiene compagnia e non potete fare a meno di lei nemmeno per un minuto al giorno? Bene. Questo è l’articolo che fa per voi! Un portarotolo da bagno con attacco per i-pod e casse incorporate, in modo che i vostri artisti preferiti possano tenervi compagnia anche nei momenti più intimi della giornata. Basta col solito giornale o con le parole crociate! Da oggi non ce ne sarà più bisogno. E se avete bisogno di una mano potete sempre caricare qualche canzone che vi fa c.... Ecco a voi The BeerBelly!!! Questa che vi presentiamo ora è un invenzione che, come dire rivoluzionerà letteralmente la vostra vita! Basta portarsi in giro zaini scomodi con bottiglie d’acqua o lattine, che per giunta, al momento di berle sono regolarmente calde. Con BeerBelly, la pancetta posticcia da birra, potrete finalmente avere sempre con voi una grossa quantità della vostra bibita preferita, che potrete gustare in ogni momento grazie alla comoda cannuccia. E naturalmente BeerBelly è termica, quindi basta anche con le bibite calde. Comoda e pratica, si fissa grazie a comode bretelle alle spalle e assicurata in vita con una cintura. Semplicemente geniale! I-Pod per i più piccoli Un vero e proprio lettore mp3 studiato e creato per le più giovani generazioni di consumatori di musica, e non solo... Non un normale i-pod dotato di cuffie, ma un lettore mp3 dotato di amplificatori che permette ai più piccoli di ascoltare la musica senza rovinarsi le orecchie con le cuffie. Ma la particolarità stà nella forma accattivante, ha le sembianze di un immaginario animaletto, e nel fatto che in grado di ballare a tempo di musica 'Booz2Go', l'alcool in polvere Costa pochissimo, meno di due euro a bicchiere, si scioglie nei liquidi e può essere venduta anche ai minorenni. E' la Booz2Go, nuova bevanda che si ottiene grazie a una polverina e a un po' d'acqua. In Usa una roba simile viene venduta già da un paio d'anni, mentre in Germania è appena arrivata e già ha fatto discutere. "E' comparabile a un cocktail a base di Bacardi" dice Harm van Elderen, uno degli studenti olandesi che ha scoperto la sostanza. "Grazie al fatto che l'alcol non è in una forma liquida possiamo venderla a persone sotto i 16 anni". Una volta sciolti in acqua 20 grammi del composto si ottiene Booz2Go, che raggiunge il 3% di gradazione alcolica. Buono lo sharing tra la fiction e il talk show con standing ovation riservata al leader del team. Il ritorno del ticket nel budget del welfare presentato dal premier sulla borderline del question time e ha sancito la sua leadership nel governo italiano. … ah, si, dimenticavo che stavamo parlando di Italia….. ma dove siamo finiti? Che fine ha fatto la nostra lingua, la nostra cultura, la nostra storia?!?! Ari...eccomi, mi si riconosce dalle str…. che scrivo; … fermi! Non voltate pagina, non mi abbandonate subito; voglio dirvi due parole e fare con voi un po’ di autoanalisi (sui giornali dell’estate è così... trendy ;-) ). Cominciamo dall’inizio: sono di nuovo qui per ovvie ragioni, le vostre proteste o magari qualche segno di interessamento, non possono arrivare in redazione prima della messa a punto del numero successivo; quindi: nonostante la rapidità dell’informazione, vi ribeccate un mio scritto (grazie redazione di Andergr@und) e questo è già un punto di riflessione. Secondo: perché ho mandato i miei pensieri a questa rivista? Semplice, perché ho conosciuto la magica Ary che vi intrattiene da queste e altre pagine della rivista e lei ha fatto una giusta propaganda del lavoro che svolge coi suoi amici per farvi compagnia con Andegr@und Magazine. Mi ha stuzzicato il mix di pensiero che si manifesta già dal titolo e così ci ho provato. Mi hanno accettato ben due pezzi, un successo inaspettato che ora dovrà essere sancito da voi. In caso contrario, andrò a fare il rompiballe da un’altra parte. Perché “mix di pensiero”: io ho letto in quel “Andergr@und” un desiderio di riscatto linguistico, una volontà di facilitare il raggiungimento della rivista pur essendo un po’ vincolati al “Magazine” forzatamente necessario per attirare anche i più omologati. Passiamo all’autoanalisi: quanti di voi hanno letto “spiker’s” (con la C dura di Cane) e quanti hanno letto “Spicer” (con la pronuncia di C dolce come in Cena)? Quanti di voi hanno letto “Spaiser’s” alla Spice Girls? Quanti di voi non hanno nemmeno letto il titolo della rubrica e sono passati al contenuto? Mi riservo di non chiedere quanti hanno iniziato e non sono arrivati nemmeno qui perché non potrebbero rispondere …;-(. Bene, non essendo uno psicologo non vi do risposte al profondo significato psicochecacchiè della introcontroverspezione o altri termini atti a farvi sentire stupidi, ma vi invito a riflettere: perché non ho letto il titolo? Sto cercando di collocare il contenuto entro un riferimento che mi permetta di ritrovarlo facilmente o scorro passivamente le pagine, le righe, le parole? Sono condizionato dall’americanismo, per cui il primo approccio della mia mente è di catturare un termine inglese, o arrivo all’inglese dopo aver scorso il mio patrimonio cultural-linguistico e perché non ho trovato alcuna corrispondenza nota tra ciò che i miei occhi vedono e ciò che la mia mente elabora? Il mondo che mi circonda, i media, la scuola, la pubblicità sono riusciti a cancellare la mia cultura e impormi quella di altri? Quanto amo la cultura del mio paese? Quanto vale per me saper che l’Italia è da sempre luogo di nascita di poeti, inventori e naviganti? Mentre l’intera Europa è cosparsa di scritte in latino e perfino sulla meridiana posta sul municipio di Kansas City -Kansas- USA) ho trovato un magnifico “Sine Sole Sileo” (profondo segno di cultura o pedestre copiatura?), noi abbiamo abdicato il nostro essere per illuderci di poter apparire migliori di altri nostri amici o vicini. Ultima domandina: quanti di voi hanno pensato “però usa anche lui –i media– all’inglese; è uno dei soliti “parla bene e razzola male” poteva dire, i giornali, la TV….e quanti di voi hanno capito che ho espresso un concetto moooolto più ampio usando la parola latina MEDIA (plurale di medium) che significa “mezzo, strumento” includendo così ogni mezzo di comunicazione visiva, grafica, uditiva o sensoriale in genere?. Questa volta vi racconto un aneddoto della mia vita di lavoro che vi dà un indice della stupidità di certe persone: un americano che lavorava con noi mi ha aggredito, un giorno in cui stavamo discutendo animatamente, con la peggiore delle arroganze e mi ha chiesto, con disprezzo: “Do you understand the meaning of ... media?” e io gli ho candidamente risposto “Absolutely yes, because the word MEDIA is part of MY language and MY culture; you are using it the wrong way because YOU don’t know what you are saying” ( per in non anglofoni—”Ma tu sai cosa significa MEDIA?” , “Assolutamente sì, perché la parola MEDIA è parte della MIA lingua e della MIA cultura, mentre TU la stai usando in modo errato perché non sai cosa stai dicendo). Spero che molti di quelli che hanno letto fin qui abbiano ben chiaro che “media” è un termine che noi abbiamo ESPORTATO non che abbiamo ADOTTATO. Sapete quali erano (e sono) le tre cose che un conquistatore impone ai vinti? La religione, la moneta e, prima di tutto, la lingua. Voglio forse dire che gli americani ci considerano dei perdenti? Ebbene si, questo è il loro concetto degli altri. Basta cazzeggiare; si, sono tornato, sono proprio quello di Giugno, quel matto che sembra pure un po’ rivoluzionario. Ma che voglio? Voglio sentirmi uomo fra gli uomini, non un inferiore o un escluso; voglio comunicare con gli altri, conoscerli, capirli, condividere con loro le mie esperienze e le mie idee, conoscere le loro, imparare da loro cose nuove; voglio essere un elemento dell’umanità intera! E voi? Ci sono due fattori base che rendono difficile l’avvicinamento alle altre culture: x la differenza tra la grafia e il parlato: pensate al Cinese, all’arabo, all’aramaico o anche solo al greco, al francese o all’inglese x le eccezioni: pensate a come parlano i bambini; il tipico plurale di uomo è uomi, qualcuno chiama mucco il toro, sembrano banalità ma sono lo specchio della realtà; una lingua è semplice se mancano eccezioni e se è facile leggere e parlare. Ovviamente in Esperanto non esistono eccezioni e si scrive come si legge/si legge come si scrive e non mi dite che è così anche in Italiano, altrimenti vuol dire che non lo avete mai analizzato ma che lo usate spontaneamente. Ci sono due fattori che distinguono un uomo da un succube, da un vinto: x la sua cultura x la sua libertà di scelta due beni inalienabili; due valori vietati, sottratti ai cittadini, in tutti i regimi totalitari, di destra come di sinistra. Ok torniamo a bomba sull’argomento introdotto a Giugno per capire cosa centrano questi sproloqui con l’idea dell’Esperanto. Tenetevi ben stretta la vostra conoscenza dell’inglese o del francese o del tedesco o dello spagnolo perché sono strumenti insostituibili per entrare nella cultura dei paesi che parlano quelle lingue, ma rendetevi conto che non vi bastano se volete aprirvi al mondo in evoluzione; non esiste più solo l’America; oggi è il mondo orientale che ci sta soverchiando. E domani? Io ho avuto grandi opportunità in passato; ho dialogato direttamente con giapponesi e indiani, ho letto una rivista che veniva stampata direttamente in Cina in lingua Esperanto, ho scambiato corrispondenza con delle ragazze polacche. Non ho avuto intermediari che traducevano e interpretavano quello che gli altri scrivevano e ho così potuto conoscere e capire esattamente quello che gli estensori del testo volevano dire, fossero anche state le peggiori menzogne o le massime verità. Chiudo con una proposta per le vacanze: volete toccare con mano quello che vi ho detto? Quando siete all’estero aprite una guida del telefono e cercate sotto la voce Esperanto; a Cesenatico c’è l’albergo Esperanto; vi piace il Brasile: Fazenda Bona Espero (indovinate con che lingua accolgono giovani da tutto il mondo). Vicino a Peschiera del Garda c’è Esperantujo; a Milano c’è un agenzia viaggi che organizza turismo giovanile con tutto il mondo e con appoggio ad organizzazioni esperantiste. Quest’anno il Congresso Italiano si terrà a PISA all’inizio di Settembre; perché non farci una capatina? (www.esperanto.it/html/nsir/nsir526.htm) Volete vacanzare a basso costo? Cercate si Internet “ P a s p o r t a S e r v o ” (www.tejo.org/ps/ps_lingv/ps_it.htm). Volete sapere dei progetti europei per la salvaguardia d e l l e l i n g u e n a z i o n a l i ? (www.disvastigo.it/approfondimenti/approfondimenti _96.htm) Volete discutere di come insinuando una lingua tra i giovani di una popolazione si possa costruire subdolamente un esercito di sottomessi? Cavalli di Troia e Cassandre su www.disvastigo.it/approfondimenti /approfondimenti_90.htm. Fine del tormentone; se siete arrivati fino qui siete dei grandi ( o siete dei matti). Il prossimo numero di Andeergr@und uscirà a Settembre. C’è tutto il tempo per fermare il mio terzo intervento o per scatenarvi a farne dei vostri: pro o contro che siano, sono un modo per conoscerci meglio e per scambiarci le nostre idee. Che ne dite di dedicare una paginetta al mese a conoscere un po’ di Esperanto? Avete amici esperantisti? Non ancora? Fateveli, sono ottimi grimaldelli per scardinare l’InGolbazione in cui vorrebbero chiuderci e volare verso una vera Globalizzazione culturale. E ricordate, ogni piccola o grande rivoluzione deve partire da dentro di noi, perché… “Ognuno è artefice del proprio destino” da tutto un sistema interamente basato sull'autodistruzione di tutti per il profitto di pochi. Insomma l'attesa era grande, tutto sembrava essere pronto, eppure stranamente da un certo momento in poi non si hanno più notizie. Il sito scompare, tanto che ancora oggi l'indirizzo www.eoloauto.it risulta essere in vendita. Ciao a tutta la redazione VIVAMO IN UN MONDO DOVE CI VOGLIONO FAR CREDERE CHE IL PETROLIO E' IMPORTANTE QUANTO L'ACQUA QUESTA DEVE DAVVERO FARE IL GIRO DEL MONDO! Guy Negre, ingegnere progettista di motori per Formula 1, che ha lavorato alla Williams per diversi anni, nel 2001 presentava al Motorshow di Bologna una macchina rivoluzionaria: la "Eolo" (questo il nome originario dato al modello), era una vettura con motore ad aria compressa, costruita interamente in alluminio tubolare,fibra di canapa e resina, leggerissima ed ultrar e s i s t e n t e . m e n t o . Non essendoci camera di scoppio né sollecitazioni termiche o meccaniche la manutenzione era praticamente nulla, paragonabile a quella di una biciclett a . Capace di fare 100 Km con 0,77 euro, poteva raggiungere una velocità di110 Km/h e funzionare per più di 10 ore consecutive nell'uso urbano. Allo scarico usciva solo aria, ad una temperatura di circa -20°, che veniva utilizzata d'estate per l'impianto di condizionamento. Collegando Eolo ad una normale presa di corrente, nel giro di circa 6 ore il compressore presente all'interno dell'auto riempiva le bombole di aria compressa, che veniva utilizzata poi per il suo funziona- Qualcuno l'ha mai vista in Tv? L’auto ad Aria… è volata via !!!!! Il prezzo al pubblico doveva essere di circa 18 milioni delle vecchie lire, nel suo allestimento più semp l i c e . Al Motorshow fece un grande scalpore, tanto che il sito www.eoloauto.it venne subissato di richieste di prenotazione: chi vi scrive fu uno dei tanti a mettersi in lista d'attesa, lo stabilimento era in costruzione, la produzione doveva partire all'inizio del 2002: si trattava di pazientare ancora pochi mesi per essere finalmente liberi dalla schiavitù della benzina, dai rincari continui, dalla puzza insopportabile, dalla sporcizia, dai costi di manutenzione, Questa vettura rivoluzionaria, che, senza aspettare 20 anni per l'idrogeno (che costerà alla fine quanto la benzina e ce lo venderanno sempre le stesse compagnie) avrebbe risolto OGGI un sacco di problemi, scompare senza lasciare traccia. A dire il vero una traccia la lascia, e nemmeno tanto piccola: la traccia è nella testa di tutte le persone che hanno visto, hanno passato parola,hanno usato Internet per far circolare informazioni. Mickey Tant'è che anche oggi, se scrivete su Google la parola "Eolo", nella prima pagina dei risultati trovate diversi riferimenti a questa strana storia. Come stanno oggi le cose, previsioni ed approfondimenti. Il progettista di questo motore rivoluzionario ha stranamente la bocca cucita, quando gli si chiede il perché di questi ritardi continui. I 90 dipendenti assunti in Italia dallo stabilimento produttivo sono attualmente in cassa integrazione senza aver mai costruito neanche un'auto. I dirigenti di Eolo Auto Italia rimandano l'inizio della produzione a data da destinarsi, di anno in anno. 3 lug 2007 18.05 taglia i capelli andergraund!!! non hai il coraggio!!! in bocca al lupo per il nuovo url... ABYXPROJECT Quali considerazioni si possono fare su questa deprimente vicenda? Certamente viene da pensare che le gigantesche corporazioni del petrolio non vogliano un mezzo che renda gli uomini indipendenti. La benzina oggi, l'idrogeno domani, sono comunque entrambi guinzagli molto ben progettati. Una macchina che non abbia quasi bisogno di tagliandi nè di cambi olio,che sia semplice e fatta per durare e che consumi soltanto energia elettrica, non fa guadagnare abbastanza. Quindi deve essere eliminata, nascosta insieme a chissà cos'altro in quei cassetti di cui parlava Beppe Grillo tanti anni fa, nelle scrivanie di qualche ragioniere della Fiat o della Esso, dove non possa far danno ed intaccare la grossa torta che fa grufolare di gioia le grandi compagnie del petrolio e le case costruttrici, senza che "l'informazione" ufficiale dica mai nulla, presa com'è a scodinzolare mentre divora le briciole sotto al tavolo.... Questo mese abbiamo lasciato ampio spazio ad un monologo di un futuro Beppe Grillo! Lasciamo a voi ogni commento e vi auguriamo delle felici vacanze” Ary Mettetevi in contatto con me anche al numero : 346.7266591 19 giu 2007 10.57 CIAOOOO RAGAZZI!!SONO PASSATO A FARVI UN SALUTINO!!!:)ABY Ciano & Ciliegia 15 lug 2007 13.47 Siamo una coppia di assaggiatori milanesi, VOGLIAMO tanto tanto mangiare "la torta" di Mr Bugs...ovviamnete la ricetta è di Chef Mene!!! Mestre (Venezia), un TIR si è rovesciato sul cavalcavia di San Giuliano, quello che per intenderci unisce il capoluogo veneto alla terraferma, ha divelto le barriere di protezione e ha letteralmente fatto piovere sulla strada sottostante il suo carico di lavatrici. Per fortuna in quel momento da quelle parti non passava nessuno, altrimenti le conseguenze sarebbero state pesantissime. Le operazioni di ripristino della viabilità e del recupero macerie sono durate parecchie ore sotto lo sguardo ancora incredulo dei Vigili del Fuoco intervenuti subito sul posto.