2 Colorazione antocianica dello stelo e delle

Repertorio Regionale
delle risorse genetiche autoctone
vegetali
Documentazione tecnica, scientifica e storica per la
richiesta di iscrizione.
(A cura dell'ARSIA)
Accessione n° _________
Richiesta di iscrizione del..
Cece di “Grosseto”
Nome
Famiglia:
Leguminosae
Genere:
Cicer
Specie :
arietinum
Entità
sottospecifica (1): ecotipo
Nome Volgare:
Cece
Sinonimi:
Fotografie
allegate n°:
(1) varietà, cultivar, clone, ecotipo, popolazione, sottospecie, forma, ibrido, biotipo, ecc.
A. R. S. I. A. - Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione nel settore Agricolo-forestale
Via Pietrapiana, 30 - 50121 Firenze - Tel. 055.2755.1 - Fax 055.2755.216/231 - e-mail :[email protected]
Repertorio Regionale risorse genetiche autoctone vegetali - Richiesta di iscrizione
1
I - Soggetto proponente
Nome dell’ente, associazione, organizzazione, singolo cittadino, ditta, etc. :
Amministrazione Provinciale di Grosseto – Assessorato Sviluppo Rurale
Indirizzo
Via Pietro Micca 39 Grosseto
Telefono
Fax
E-mail
II - Responsabile o tecnico di riferimento
Nome e cognome
Ente di appartenenza
Prof. Macchia Mario
Dipartimento di Agronomia e Gestione
dell’Agroecosistema – Università di Pisa
Indirizzo
Via San Michele degli Scalzi, 2 56124 - Pisa
Telefono
Fax
050 599111 – 050 599216
050 540633
E-mail
[email protected]
III - Soggetti/o interessati/o al mantenimento o alla valorizzazione
dell’accessione in oggetto (1)
Ente (2)
Attività (3)
N° Telef.- FAX - Email.
050-599216
fax050-540633
[email protected]
Nome
Indirizzo
Macchia Mario
Via San Michele
Scalzi, 2 - Pisa
Bigi Piero
Via
Pitiglianese
loc. Az. Agricola Produttore
Fonterosa, Sorano 58010 Fonterosa
agricolo
Grosseto
0564 615483
Bigi Barbara
Pratolungo Sorano, 58010 Az. Agricola Produttore
Grosseto
Bigi/Baldelli agricolo
0564 633053
Ania Biondi
Via Casa Pennacchi,1 Az. Agricola Produttore
Montebuono,
Sorano Le Grotte
agricolo
58010 Grosseto
0564 635313
degli Dip.to
di Ricerca
Agronomia Scientifica
(1) Per accessione si intende ogni singola iscrizione sia essa una cultivar o un clone o una popolazione
etc.
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(2) Ente
2
pubblico o privato. Se “privato” indicare se trattasi di associazione, consorzio, azienda singola, fondazione,
privato cittadino, etc.
(3) Indicare l’attività svolta: ricerca scientifica, produttore agricolo, industria sementiera, etc.
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VI - Luogo ove si sono effettuate le rilevazioni
3
(ove possibile e se diverso dal
soggetto proponente)
Centro Sperimentale di Rottaia (Pisa)
Nome dell’azienda, ente, associazione, organizzazione, singolo cittadino, etc. :
Dipartimento di Agronomia e Gestione dell’Agroecosistema
Indirizzo
Via San Michele degli Scalzi, 2 PISA
Telefono
050-599111
E-mail
Fax
050-540633
V - Modalità di conservazione (solo per le erbacee)
Indicare se l'entità sottospecifica in oggetto è conservata o no presso una Banca del
Germoplasma:
Si 
No X
Sconosciuto 
IV - Banca Regionale del Germoplasma
(istituita presso l'Orto Botanico di Lucca e la
sede ARSIA di Capannori - indicazione valida solo per le erbacee)
Si intende consegnare alla Banca Regionale del Germoplasma (B.R.G.) un campione di
seme della presente accessione (1)?
Sì X
No 
Se “Sì” compilare la scheda relativa della B.R.G.
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4
A cura dell’ARSIA
data
n° protocollo
Presentazione
domanda
Richiesta documenti
integrativi (ARSIA)
Riunione Commissione
Tecnico-Scientifica
Parere
n°_________________
 Richiesta integrazione
documenti
Data
__________________________
 Non favorevole
 Favorevole
Accessione n°___________
Note:
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Relazione tecnica
1 – CENNI STORICI E ORIGINE
E’ una delle leguminose da granella più antiche: tracce scritte recentemente identificate
proverebbero la presenza del cece nella Valle del Nilo tra il 1580 ed il 1100 a.C.
Le aree di origine o i centri di diversificazione del cece sarebbero da identificare nell’Asia sudovest e nel Mediterraneo.
In Italia risultano iscritte al Registro volontario delle specie ortive 6 varietà.
2 – ZONA DI DIFFUSIONE
La superficie attualmente coltivata a cece risulta dislocata prevalentemente nell’Italia meridionale e
nelle Isole. E’ una pianta arido-resistente caratterizzata da profonde radici e da una evidente
pubescenza che ricopre le foglie e gli steli. Nel corso del suo ciclo richiede temperature
moderatamente elevate, per cui può adattarsi sia alle semine primaverili che a quelle autunnali.
3 – AZIENDE COLTIVATRICI
Viene coltivato da piccoli orticoltori in Maremma (provincia di Grosseto) ma anche in altre parti
della Regione.
4 – LUOGO DI CONSERVAZIONE E/O DI RIPRODUZIONE
Per evitare una ulteriore dispersione del germoplasma e nell’ottica del recupero e del mantenimento
delle vecchie popolazioni o varietà è necessario raccogliere e conservare quello ancora disponibile.
Le varietà locali un tempo venivano distinte ed apprezzate per il colore e la forma del seme.
Attualmente la coltivazione e la produzione del cece di Grosseto è circoscritta alla zona di Sorano e
non ci è nota alcuna iniziativa di conservazione e moltiplicazione dell’ecotipo in questione.
5 – COMPORTAMENTO AGRONOMICO E CARATTERISTICHE TECNOLOGICHE ED
ORGANOLETTICHE DEL PRODOTTO
Le esigenze agronomiche sono quelle tipiche della specie: è una pianta arido-resistente (radici
profonde, superficie pubescente degli steli e delle foglie), resistente tuttavia anche a basse
temperature. Si sviluppa su un’ampia gamma di terreni prediligendo quelli profondi nei quali a
causa del notevole sviluppo del suo apparato radicale, resiste bene alla siccità. E’ poco tollerante
nei confronti dei terreni salini ed alcalini ed inoltre l’eccessiva presenza di calcio rende il
tegumento del seme più consistente e quindi i tempi di cottura divengono assai più lunghi.
L’impianto, sia autunnale che primaverile, prevede una distanza tra le file da un minimo di cm 25
ad un massimo di cm 50 con piante distanziate sulla fila di 5-10 cm in modo tale che
l’investimento unitario risulti uguale a 40 piante per m2.
La raccolta si effettua a mano o con mietitrebbia in relazione alla quantità della superficie coltivata.
I ceci vengono fatti essiccare e utilizzati in una pluralità di modi: come tali, come cotiledoni
decorticati, come farina dopo averli decorticati, germinati per curare deficienze vitaminiche, poiché
in essi il contenuto in vitamina C è il doppio che nei semi dormienti.
Il tenore di carboidrati è molto elevato, come per quasi tutti i legumi, circa 55%. Le proteine
ammontano mediamente ad un 20%, caratteristica per cui si possono considerare dei veri
succedanei della carne. Il contenuto in grassi del 4% contribuisce a rendere i ceci un alimento
altamente energetico. Recentemente si è parlato anche di un’azione ipocolesterolemizzante della
dieta a base di ceci. L'importanza delle leguminose, oltre che per l'alimentazione umana e del
bestiame, risiede anche nella caratteristica che hanno di arricchire il terreno con composti
dell’azoto, sottratto dalle altre colture durante il loro sviluppo. All'interno di tubercoli presenti sulle
radici, vivono infatti dei batteri del genere Rhizobium che sono in grado di fissare l'azoto presente
nell'atmosfera e cedere i composti azotati elaborati al terreno e alla pianta con cui vivono in
simbiosi.
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DESCRIZIONE MORFOLOGICA SPECIFICA
1
Portamento della pianta:
1.1
1.2
all’emissione delle branche laterali (5 cm di accrescimento):
a maturazione:
eretto
prostrato
2
3
Colorazione antocianica dello stelo e delle branche:
Fiori:
assente
3.1
3.2
colore
epoca di fioritura rispetto ad un testimone
bianco
XXXX
4
4.1
Frutti:
posizione nella pianta
apicale
4.2
numero di semi per baccello
intermedio (semi doppi 11% - 50%)
4.3
5
5.1
colorazione antocianica
Seme (a maturazione completa):
colore
assente
5.2
5.3
5.4
6
mole (peso 100 semi)
rugosità
forma
Altezza della pianta a fine fioritura
grosso (superiore a 36 g)
rugoso
rotonda
25-30 cm
7
Resistenza a malattie (Ascochyta rabiei; Fusarium spp:)
n.d.
chiaro
UPOV, 2001. Guidelines for the conduct of tests for distinctness, uniformità and stability for Cicer arietinum.
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