Sesso, violenza, potere:
le serie televisive indagano il XXI secolo.
*
Un percorso trasversale nel mondo della serialità
alla scoperta di tematiche e figure narrative dell’epoca contemporanea.
Facoltà di Design della Comunicazione
Relatore: Luigi Bellavita
Irene Zocco 767097
A.A. 2012/2013

Sommario
Abstract.................................................................................. 7
Introduzione......................................................................... 9
1. Telefilm...........................................................................15
1.1. Terminologia e classificazioni.......................................... 15
1.2.Serial................................................................................. 17
1.2.1.Telenovela............................................................. 17
1.2.2. Soap opera............................................................18
1.2.3.Miniserie............................................................... 19
1.3.Serie.................................................................................. 19
1.3.1.Sitcom...................................................................19
1.3.2. Tv series............................................................... 20
Serie serializzata......................................................... 22
1.3.3.Spin-off................................................................. 24
1.4.Stile e qualità nella serialità............................................ 26
2. Diegetico ∙ Eros & Sesso...............................................29
2.1.1. Accettazione et rifiuto..........................................41
2.1.2. Rifiuto................................................................... 46
Sommario
2.1.3. Accettazione........................................................ 48
2.2.L’adulterio....................................................................... 50
2.2.1. Vita alternativa..................................................... 51
2.2.2. Vendetta e castigo............................................... 54
2.2.3.Rinascita.............................................................. 59
2.2.4. Colpa carnale....................................................... 60
2.3.La prostituzione.............................................................. 62
2.3.1. Sesso & Castigo................................................... 63
2.3.2.Compra-vendita .................................................. 69
2.4.Osservazioni..................................................................... 71
3. Extradiegetico ∙ Violenza & Potere...........................77
3.1.Delegazione e vendetta.................................................. 79
3.1.1. Homo homini lupus vs Zeitgeist.......................... 79
3.1.2. Guerra di confine.................................................. 82
3.2.Qualcuno diventò pazzo................................................. 85
3.3.Ambizione , fama, vanità................................................ 86
3.4.Controllo......................................................................... 88
3.4.1. Manipolazione e travestimento.......................... 88
3.5.Dittatori vs Giustizieri .................................................... 89
3.6.Osservazioni.................................................................... 92
4. Osservazioni conclusive ...........................................95
4.1.L’aspetto socio-psicologico:
il tradimento e il nuovo antieroe..................................... 95
4.1.1. Il potere: l’egomaniaco solitario.......................... 95
4.1.2. L’abbandono: il figlio di nessuno......................... 97
4.1.3. L’adulterio: il fedifrago giustificato...................... 98
La normalità (sessuale) non esiste............................. 99
4.2.Le evoluzioni delle strutture narrative:
la teoria di Truby e il ruolo del protagonista...................101
4.2.1. Le serie serializzate corali................................... 107
4.3.Serie tv: affreschi di oggi................................................ 107
Appendice............................................................................111
Indice immagini................................................................133
BIBLIOGRAFIA.......................................................................141
Ringraziamenti.................................................................147
Abstract
Le serie serializzate o “a incastro” sono la nuova formula di successo nel mondo della serialità:
film dilatati e porzionati in episodi da 45-55 minuti, ripartiti su 5-6 stagioni da 10-13 episodi.
Grandi nomi del cinema si sono cimentati nella realizzazione di questi prodotti che presentano
cast di eccezione e ricchezza nelle sceneggiature e nella realizzazione.
L’interesse del pubblico si è rivelato unanime, nonostante queste serie abbiano spezzato la sobrietà e la prevedibilità dei temi presentati. Sesso, violenza e potere dominano la scena di questa
categoria di telefilm, non proponendoli con superficilità, bensì strutturandoli in un complesso
intreccio di trame.
L’analisi trasversale di queste tematiche è stata concentrata su Mad Men, Boardwalk Empire
- L’impero del crimine, Homeland - Caccia alla spia e Il Trono di Spade: queste quattro serie si presentano molto diverse tra loro per soggetto, genere e periodo di ambientazione, tuttavia presentano
caratteristiche strutturali comuni.
In seguito allo studio delle dinamiche che vedono coinvolti sesso, violenza e potere all’interno
delle narrazioni, sono emerse osservazioni sulle nuove figure di spicco.
Il protagonista si definisce in base a nuovi valori, in quanto non ricopre più il ruolo dell’eroe
classico e nemmeno quello dell’antieroe, ma piuttosto si presenta come un vincente, subdolo
e meschino; un’analisi sulla struttura narativa mette inoltre in luce come si individua e come si
relaziona con gli altri personaggi.
7
Abstract
In conclusione, tramite personaggi e avventure, queste serie diventano strumento per indagare
il contemporaneo: il tema delle famiglie, dell’omosessualità, dell’identità individuale, della politica, delle manifestazioni di violenza.
Le serie diventano dunque un’esortazione a studiare quest’epoca e a non avere paura a indagarne la complessità e il mistero.
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Introduzione
Questo testo si propone di osservare e formulare ipotesi a proposito del rapporto che si è instaurato tra gli spettatori e i telefilm cinematograficamente di qualità. Il telefilm proietta lo spettatore in realtà verosimili che presentano elementi tra loro coerenti all’interno della narrazione:
questo dato è sufficiente a far ignorare le incongruenze con la vita reale, come potrebbero essere
un’ambientazione d’epoca diversa oppure una forte traccia d’azione e avventura. Ciò che è importante è che la struttura dell’intreccio sia riconducibile in alcuni punti all’esperienza diretta e
indiretta delle persone e per far sì che questo sia possibile è necessario, innanzitutto, che l’atmosfera culturale coincida: quanto più è probabile che ci si possa immedesimare in personaggi
con abitudini culturali simili alle proprie, tanto più è improbabile riuscire a rispecchiarsi in un
protagonista appartenente a mondi con usi, costumi, valori e consuetudini sentimentali diversi. In poche parole, difficilmente un telefilm improntato su una rappresentazione di questo tipo
potrebbe illudere lo spettatore di farne parte: con ogni probabilità la messa in scena verrebbe
recepita più come un documentario che come una narrazione possibile della vita quotidiana.
Questo fenomeno dell’illusione «viene così ad avere la libertà e l’autonomia dell’invenzione
fantastica e la grana e l’evidenza del reale»1. Ed è proprio in questa atmosfera fantastica che lo
spettatore vive la magia del telefilm.
In questa analisi, percorrerò trasversalmente alcuni dei temi più ricorrenti all’interno di una serie
selezionata di telefilm, indagando quali sono i punti d’incontro con gli spettatori di oggi e implicitamente cercando anche quindi di capire cosa muove il pubblico ad abbandonarsi a storie apparentemente irreali vissute da protagonisti inventati, quando invece chi guarda ha un’esistenza
intensa e piena nel mondo reale.
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Introduzione
È innanzitutto necessario fare una premessa che specifichi quali tipi di telefilm sono stati
presi in analisi principalmente: Mad men (2008), Boardwalk Empire (2011), Homeland (2012), Il
Trono di Spade (2011). Per completezza, in tutti i campi analizzati ci sono riferimenti a molte altre
serie, come ad esempio Glee, Friends, American Horror Story, The L word, Sex and the City e davvero
molti altri.
Ciò che ha determinato la scelta sulle quattro serie sopracitate è il fatto che presentano caratteristiche precise:
-- risalgono tutte ad anni molto recenti: il riscontro con la realtà attuale è più visibile;
-- sono state dirette e/o prodotte da personalità affermate cinematograficamente, garantendone qualità a livello di sceneggiatura, fotografia, intreccio e “pellicola”;
-- presentano e trattano abbondantemente i temi di eros-violenza-potere in modo trasversale;
-- nel cast sono presenti personaggi più o meno noti già dal mondo del cinema;
-- appartengono alla nuova classificazione di serie serializzate o “a incastro”, ovvero serie
che presentano la caratteristica struttura orizzontale dei serial.
Inoltre, le serie sono state selezionate tenendo conto non dovessero fare parte della categoria
del giallo/poliziesco, perché l’ambito investigativo registra a sua volta peculiarità di genere che
non lo rendono idoneo all’analisi.
Nel I capitolo si affronta il vasto mondo delle serie tv, ripercorrendone velocemente la storia
e l’evoluzione e identificando le diverse categorie esistenti.
Le prime osservazioni del mio studio sono legate alla storia del telefilm statunitense, che negli
ultimi vent’anni è stato protagonista di grandi cambiamenti: da serie che prediligevano sitcom a
carattere familiare, a sitcom che mettevano in scena le vicende di gruppi di amici, fino ad arrivare
alle serie serializzate che non hanno più un tema principale comune, se non analogie e metafore
del mondo contemporaneo.
Questo breve excursus tratta implicitamente due aspetti: il primo è quello della nascita dei
telefilm serializzati, il secondo è quello di un cambio di trend che ritrae fedelmente i valori che
cambiano nel mondo. Sono finiti i tempi sia della tv conservatrice sia degli USA perbenisti: oggi
non può più fare presa Settimo Cielo, noto anche in Italia col titolo originale 7th Heaven, trionfo
10
dei buoni sentimenti e dei concetti di unità familiare, giustizia e religione. Oggi si sente la necessità di parlare della frattura che si è creata nel mondo delle famiglie e quindi si propongono temi
più attuali, come i nuclei familiari allargati o “non tradizionali”. Si dà dunque finalmente spazio
al mondo dell’omosessualità, e non solo come teatrino da sitcom come in Will&Grace (che per
quanto brillante e divertente, non toccava il tema in profondità), ma dando dignità al soggetto e
articolandone la complessità.
In generale, si può dire che ora si stia dedicando maggiore attenzione a tutti quei temi “scomodi” che fino ad oggi sono stati considerati dei taboo: questo cambiamento di tendenza ha
determinato il progressivo diminuire di sorrisi e rapporti perfetti e una maggiore presenza di tematiche che ruotano intorno a rapporti reali, il che include in particolare la sfera sessuale.
Nel ii capitolo vengono affrontati i temi dell’eros e del sesso, analizzati sotto tre diversi aspetti:
l’omosessualità, l’adulterio e la prostituzione, tutti e tre spesso in relazione ad atti di violenza.
Queste tematiche sono state a loro volta approfondite singolarmente in modo da individuarne
le linee di lettura e di analisi più specifiche. Caratteristica del capitolo è il fatto che ciò che lo
spettatore vede è legato alla sfera personale: spesso non ci sono metafore da interpretare, il
collegamento tra ciò che si vede e quello che si vive è diretto, si basa sull’esperienza personale,
ed è per questa ragione che è stato definito “diegetico”, cioè vissuto dall’“interno”.
Il iii capitolo, invece, mette in luce la natura della violenza umana, che si manifesta per soddisfare bisogni diversi: annientare il nemico, affermare l’autorità, eliminare gli ostacoli o, semplicemente, sfogare l’istinto animale (“animale” nel senso di barbaro).
Queste dinamiche, che fanno riferimento alla violenza fisica vera e propria, si trovano inanellate inevitabilmente al concetto di potere, ovvero la motivazione che anima l’intreccio di qualunque vicenda tra quelle analizzate.
Questo iii capitolo affronta violenza&potere insieme perché, a differenza del primo, ciò che
si vede va spesso interpretato e rapportato alle vite delle persone reali tramite allegorie: raramente, infatti, lo spettatore medio si trova in mezzo a sparatorie, a trattare con la mafia, a scendere a compromessi esistenziali. Visto, dunque, il passaggio ulteriore di interpretazione, questa
parte è stata definita “extradiegetica”, per sottolineare che, in un primo momento, lo spettattore
11
Introduzione
vive ciò che vede dal di “fuori”. Se i rapporti identificati nel capitolo ii, inoltre, vengono vissuti
come attuali e senza tempo pur essendo ambientati in epoche diverse (il rapporto erotico/sessuale resta immutato indipendentemente dall’ambientazione), qui si può avvertire la distanza
con la contemporaneità per via dei diversi metodi e strumenti di violenza, rallentando il processo
di interpretazione.
Nonostante i diversi sviluppi di ciascun tema, i compromessi sessuali, l’affermazione del più
forte e in generale tutti gli aspetti sopra citati, sono sempre mossi dal raggiungimento di un
obiettivo che prevede l’accrescimento del potere, sia in termini economici che di rispetto, che di
avanzamento della propria posizione.
L’interesse suscitato da queste serie deriva non solo dal malessere e dal benessere del contemporaneo, specchi della realtà che ci circonda, ma anche da un più meccanico e viscerale condizionamento determinato dall’immedesimazione dello spettatore: il telefilm è in grado di rivelare a
livello emotivo le molteplici nature che animano le persone e che prevalentemente non si conoscono o vengono negate.
Nell’esperienza filmica al cinema, l’immedesimazione con i personaggi è molto breve (solitamente coincide con la durata della pellicola), mentre il telefilm consente di vivere un rapporto
duraturo perfino per anni: lo spettatore si evolve insieme ai protagonisti, la vita reale cambia
insieme a quella dei personaggi, le relazioni mutano come le loro.
Questo tipo di serie serializzata consente di concedersi totalmente, di confessarsi, di spiegare che dentro a ognuno alberga la confusione su cosa è giusto e cosa è sbagliato, di ammettere
che si condividono alcune fantasie sessuali che si ha avuto paura persino di pensare e che anche
le persone reali sono vittime di sentimenti che conducono ad essere potenziali criminali (inteso
in senso lato e blando del termine).
Se da un lato questo aspetto è inquietante, dall’altro il telefilm consente di avere una valvola
di sfogo paragonabile a quella del sogno2, ma in totale coscienza, a occhi aperti e vigili, effettuando un processo di autoanalisi importante, perché è nel momento in cui ci si rende conto di cosa si
potrebbe essere capaci di fare e si sceglie deliberatamente e razionalmente di non farlo che viene
affermata la vera personalità di ciascuno. Diversamente, potrebbe aprirsi l’altra porta: partire da
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uno spaccato di vita osservato attraverso uno schermo per capire che si può agire diversamente
in prima persona.
Parallalemente a queste considerazioni socio-psicologiche (che certo non pretendono di avere
valenza scientifica, bensì vanno accolte puramente come osservazioni), se ne possono effettuare
di nuove e di differente natura analizzando la narratività3 di queste serie.
Recenti nuove teorie, infatti, sono affiorate a proposito del ruolo del protagonista contemporaneo: se John Truby ne studia le relazioni coi suoi antagonisti e pone le basi per elaborare nuove
strutture, Adam Kotsko ne identifica la nuova natura e introduce la definizione di sociopatico.
Ne emerge una nuova figura, egomaniaca e bugiarda, arrivista e amorale: non è un eroe nè
tantomeno un antieroe. Non incarna i difetti di debolezza dell’uomo nè le sue virtù: il nuovo protagonista è un vincente, ma secondo le proprie regole e secondo i proprio principi.
I personaggi che ruotano intorno a questa figura sono molto forti e ben caratterizzati, tanto
da avere trame tutte loro che intrecciano indissolubilmente quella del protagonista: la novità
chiaramente non consiste nell’avere un storia multiplot, ma nell’essere tutte talmente rilevanti
che il protagonista può essere estrapolato solo dal confronto e la comparazione.
Questa analisi ha dunque un focus molto stretto che mette in evidenza come necessariamente si sia verificato un profondo cambiamento, non tanto nell’allestimento della struttura narrativa, quanto nel ridefinire chi è il personaggio principale di queste storie, quali valori incarna, come
si rapporta con gli altri, cosa lo caratterizza, come si identifica.
Ciò che si evince è che ancora una volta risulta valida la massima dell’architetto statunitense
Dankmar Adler «form follows function», per cui struttura, protagonisti e relazioni mutano e si adeguano ai messaggi da inviare, trovando conferma delle osservazioni di tipo sociale già eleborate.
N.B. In tutto il testo sono presenti riassunti e immagini delle serie di riferimento, pertanto sono
tutti potenziali spoiler4.
13
Introduzione
Note
1
2
3
4
14
Di Chio, F., L’illusione difficile – Cinema e serie TV nell’età della disillusione, Milano, Studi Bompiani, 2011; capitolo 3. La
materia di cui son fatti i sogni, p. 42
In psicanalisi, corrisponde all’attività del soggetto consistente nell’elaborazione di desideri, per lo più inconsci, mediante fantasie o fantasmi.
Nel linguaggio della critica letteraria, per narratività s’intende il complesso delle strutture narrative oggetto di studio
della narratologia (www.treccani.it).
Lo spoiler consiste nel rovinare l’effetto sorpresa, fornendo informazioni sulla trama che lo spettatore che non ha
ancora visto quelle particolare serie televisiva o quel particolare episodio, non vorrebbe sapere.
1.Telefilm
1.1.Terminologia e classificazioni
Il termine “telefilm” racchiude al suo interno diversi generi di prodotti seriali, anche se è spesso
utilizzato per definire unicamente le tv series, frequentemente a loro volta chiamate “serie” in
italiano.
«Tra tutti i prodotti mediatici seriali, ne esiste uno che si pone come il più rappresentativo
e che, più di ogni altro, realizza l’intesa perfetta con il medium televisivo: il telefilm (TV
series). […] Una delle ragioni del successo è dovuta al senso di familiarità, di consuetudine
che il telefilm induce nel telespettatore: […] ne sollecita, in qualche modo, la collaborazione – tenendo conto dei pareri del pubblico, talvolta chiedendo la sua cooperazione; il
telefilm mantiene le promesse e crea per questo una forte fidelizzazione.»1
Questa parola generica, e utilizzata solo in Italia, racchiude delle caratteristiche che risultano
essere comuni a tutte le sue sotto categorie, rispondendo a uno schema base che prevede:
-- immediata riconoscibilità: la sigla iniziale marchia il prodotto seriale, creando un collegamento molto forte tra il brano musicale e il titolo della serie; spesso vengono utilizzati
pezzi celebri di band storiche per attirare il pubblico, generando talvolta il fenomeno inverso: eclatante il caso di CSI, in cui le generazioni più giovani, ascoltando i brani degli
Who datati anni ‘70, esclamano «La sigla di CSI!»
-- ripetitività delle strutture narrative più classiche: situazione iniziale, rottura dell’equilibrio, ristabilimento dell’equilibrio, situazione finale; ovviamente, la serialità permette di
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Telefilm
arricchire e complicare questo schema, riproponendolo più volte e con variazioni per la
lunghezza delle n stagioni
-- quotidianità: le situazioni presentate entrano a far parte del vissuto quotidiano delle persone, anche se i contenuti sono fuori dall’ordinario, creando un senso di familiarità legato
alla consuetudine della fruizione
-- rassicurazione: il percorso narrativo del telefilm è prevedibile e nel momento in cui si utilizzano colpi di scena si rimanda alla certezza di una “normalizzazione” finale
-- versatilità: si adatta a qualsiasi categoria narrativa e a qualunque soggetto, da cui le innumerevoli classificazioni di genere che comprendono il crime drama, medical drama, family drama, teen drama, fantascienza, soprannaturale, storico, …
I sottogeneri del telefilm che comprendono queste caratteristiche sono due:
-- Serial
.. Telenovela
.. Soap opera
.. Miniserie-sceneggiato
-- Serie
.. TV movie
.. Sit com
.. TV series
.. Spin-off
In questa analisi, tuttavia, si è deciso di lavorare su una diversa classificazione, ponendo l’attenzione solo sulle macro categorie di serial e serie, con un maggiore approfondimento di quest’ultima.
16
1.2.Serial
Il serial ha come caratteristica principale il fatto che sia potenzialmente infinito, poiché nessuna
puntata è autoconclusiva, ma, al contrario, rimanda sempre a quella successiva. La garanzia di
questa continuità è solitamente data dall’abilità di far concludere la singola puntata all’apice
della suspance, ad esempio prima che un mistero venga svelato, che un caso venga risolto o che
due innamorati finalmente si bacino.
Il genere tipico associato al serial è il melodramma, tanto da esserne diventato sinonimo.
1.2.1.Telenovela
Genere di origine Latino Americano, in cui l’intreccio è incentrato su uno o pochi personaggi principali e, nonostante il numero elevato di episodi, prevede una conclusione sin dall’inizio.
Nel corso della telenovela si verificano stravolgimenti di trama, di relazioni e di verità, ma
resta la certezza che, in una versione molto semplicistica della vita, alla fine i buoni verranno
01.Dancin’ Days, 1972.
02.Terra Nostra, 1999 - 2000.
17
Telefilm
premiati e i cattivi verranno puniti, come nei più classici lieto fine. A differenza della soap opera,
la telenovela si concentra maggiormente su una coppia piuttosto che su estesi gruppi famigliari.
Indubbiamente tra le più celebri degli anni ‘80 c’è Dancin’ Days, mentre tra le più recenti si
possono annoverare Terra Nostra e Il mondo di Patty.
Infine, da questo genere ne è nata una costola che ha iniziato a fare tendenza dagli anni
2000: è la “narconovela”, serial ambientato nel mondo del narcotraffico.
1.2.2.Soap opera
Molto simile alla telenovela, se ne distingue per tre principali caratteristiche: non è prevista una
conclusione, prevalentemente è incentrata sui rapporti sentimentali, presenta molti personaggi
co-protagonisti.
Beautiful è la soap opera per antonomasia, in cui i contorti intrecci amorosi tra Ridge, Taylor
e Brooke, dopo 26 anni di messa in onda, sono divenuti assurdi: nuore che ripetutamente si fidanzano con i suoceri, figli illegittimi, tradimenti innumerevoli, madri che stanno con i generi,
03.Beautiful. Titolo originale: The bold and beautiful. In onda dal 1987.
18
matrimoni infiniti e impossibili, gemelle rivelate, miracolosi interventi divini, protagonisti che
muoiono e resuscitano continuamente, guarigioni improbabili e molto altro.
1.2.3.Miniserie
La miniserie, anche detta sceneggiato, si realizza in un numero contenuto di episodi che variamediamente tra 2 e 6 e ha una sola trama di sviluppo.
Questo genere ha avuto successo in Italia tra gli anni ‘60 e ‘80, sfruttato spesso per la messa
in scena di racconti didascalici come I Promessi Sposi (‘67) o storie epiche come L’orlando furioso (‘75).
1.3.Serie
L’unità base delle serie è l’episodio, che, in misura diversa per ogni sottogenere, ha la caratteristica di essere autoconclusivo, favorendo la struttura verticale su quella orizzontale.
Le serie sono organizzate in stagioni che prevedono 12-24 episodi a seconda della durata del
singolo, e quindi della categoria di appartenenza, e il numero delle stagioni oscilla mediamente
tra le 6 e le 10.
1.3.1.Sitcom
La sitcom rientra nel genere comedy e ha una durata di circa 30 minuti. Caratteristica principale
è che tutte le scene sono girate in interni, solitamente uno o due, e prevedono la presenza di un
pubblico durante le riprese; questa tecnica permette agli autori di capire quali battute funzionano e quali no, quando rigirare una scena o meno, garantendo allo stesso tempo la fidelizzazione
del pubblico che partecipa gratuitamente.
Prendendo in esame sitcom come Friends è chiaro che i luoghi principali restano i due appartamenti e il Central Perk, ne La vita secondo Jim la casa di Jim e Cheryl e in The Big Bang Theory
19
Telefilm
04.Friends, 1994-2004.
05.T he Big Bang Theory, 2007.
l’appartamento di Sheldon e Leonard e quello di Penny; in tutti e tre questi casi (come in qualunque altra sitcom) le risate di sottofondo non sono applicate in fase di montaggio, ma registrate
in diretta durante le riprese.
1.3.2.tv series
La tv series è associata al genere drammatico, per lo più definito col termine inglese drama, divenutone ormai sinonimo a tutti gli effetti. Questo genere, tuttavia, ha recentemente toccato
anche le corde della comedy, che storicamente era appannaggio solo delle sitcom, fino all’avvento di serie quali Ugly Betty, Desperate Housewives, Una mamma per amica, Sex and the City, Ally
McBeal, My Name Is Earl.
Ciò che caratterizza questi prodotti televisivi da tutti gli altri si può riassumere in cinque punti:
-- prevedono costi di realizzazione medio-alti e alti
-- sono girati sia in interni che esterni
-- la struttura narrativa procede su due linee parallele: in ciascun episodio si manifestano
situazioni nuove, tra le quali alcune vengono risolte entro i 40-50 min di durata dell’episodio stesso, mentre altre restano momentaneamente sospese in nome della continuità
20
06.Ally McBeal, 1997-2002.
07.Desperate Housewives, 2004-2012.
08.Ugly Betty, 2006-2010.
21
Telefilm
discorsiva con gli altri episodi, offrendo un secondo piano di lettura ai telespettatori abituali e creando aspettativa
-- sono divisi in stagioni, ciascuna delle quali solitamente è costituita mediamente da 10-12
episodi.
Serie serializzata
Oggigiorno, però, si è sentita l’esigenza di specificare una nuova netta distinzione, dovuta al
mutare di alcune caretteristiche: la serie “episodica”, che è quella che rispecchia la definizione
più classica, e la nuova serie “serializzata” o “a incastro”.
La seconda, a dispetto della prima, sviluppa una forte trama orizzontale, scostandosi sempre più dall’originario concetto di nascita-sviluppo-conclusione della storia all’interno di ogni
singolo episodio, in favore del mantenimento della suspence prolungata, molto spesso per l’intera stagione. Questo è il caso di serie quali Homeland, Mad men, Boardwalk Empire, Il Trono di
Spade, Dexter, Breaking bad e molti altri: se ci si imbatte in un episodio qualunque di una stagione
qualunque, uno spettatore casuale - al contrario di uno fedele - non si raccapezza, non riesce a
seguire la trama. Viceversa, con serie come Dr. House, Grey’s Anatomy, e C.S.I. anche uno spet-
09.Dr. House - Medical Division. Titolo originale:
House, M.D., 2004-2012.
22
10.Fringe, 2008-2013.
tatore random riesce a godere del racconto, magari perdendo sfumature legate alla narrazione
orizzontale, ma pur sempre comprendendo ciò che accade.
Questo fenomeno è dato dalla cosiddetta iperserialità che prevede, oltre alla running plot episodica, una running plot stagionale, una interstagionale e una che comprende tutto lo show (caso
pertinente è quello dei lavori di J.J. Abrams, in Lost e Fringe).
Questa nuova caratteristica ha dunque determinato un aumento della complessità dell’intreccio delle storie, eliminando la centralità di una sola linea narrativa (mitharc) e favorendo,
quindi, la compresenza di più trame di stessa rilevanza (multiplot).
I generi proposti dalle tv series sono numerevoli e sempre più specifici:
-- Commedia
-- Drammatico
• Crime drama
.. Police drama
.. Legal drama
.. Prison drama
• Medical drama
• Family drama
• Teen drama
• Thriller
• Period drama
-- Azione
• Supereroi
-- Fantastico
• Fantascienza
• Soprannaturale
-- Storico
-- Religioso
-- Western
23
Telefilm
Per trovare il telefilm che ha segnato l’inizio di questa svolta nel mondo delle serie tv, bisogna
tornare indietro fino al 1981, quando la NBC mandò in onda per la prima volta Hill Street giorno e
notte1, la cui trama trattava orizzontalmente le storie personali dei protagonisti e verticalmente
11. Hill Street giorno e notte. Titolo
originale: Hill Street Blues.
1981-1987.
singoli casi polizieschi da risolvere. Per rimarcare la differenza con le serie precedenti, si può far
riferimento a La Signora in giallo (1984-1996), in cui si risolve il caso all’interno dell’episodio e non
ci sono altri elementi che fanno da filo conduttore tra i diversi episodi, nonostante i personaggi
siano sempre gli stessi.
1.3.3.Spin-off
A volte succede che le tv series e le sitcom riscuotano così tanto successo, che, in seguito alla conclusione della serie stessa o più raramente in contemporanea, si decida di soddisfare il pubblico
iniziandone una nuova a partire da uno dei protagonisti della precedente. I casi più celebri sono
quelli di Melrose Place da Beverly Hills 90210, Joey da Friends, Angel da Buffy, Private Practice da Grey’s
Anatomy, Cenerentola a New York da Cinque in famiglia e il caso più eclatante di CSI: Miami e CSI: NY,
entrambi costole di CSI: Scena del crimine, ma che sono diventate tre serie di pari autonomia.
24
12.Grey’s Anatomy. 2005.
13.Private Practice. 2007-2013.
Secondo Meyrowitz2, i protagonisti dei telefilm possono essere definiti “amici mediali” in quanto le
loro vicende professionali e personali vengono seguite come un appuntamento fisso e sequenziale.
Quest’ultimo aspetto si è amplificato negli ultimi anni grazie alla rete, poiché soddisfa la necessità di guardare gli episodi il giorno stesso in cui escono in madrepatria, superando i limiti imposti
dall’avere la pay tv o di vivere in un paese diverso da quello di produzione. La visione in streaming
o il download di queste serie, inoltre, permette allo spettatore di fruirne in qualunque momento la
desideri, in base alle proprie abitudini: prima o dopo il lavoro, in pausa pranzo, di notte. Addirittura
permette ai novizi di essere in pari con serie tv che vanno in onda da anni: basta scaricare tutte le
stagioni precedenti, fare una full immersion di poche settimane e recuperare il materiale che i fan
storici hanno messo insieme solo dopo anni di fedeltà e attese pazienti e trepidanti.
25
Telefilm
1.4.Stile e qualità nella serialità
«La tv di qualità è meglio definita da quel che non è. Non è la tv normale». È così che Robert J.
Thompson descrive e riassume saggiamente che cos’è la Quality tv degli anni ‘80. Volendo trovare, invece, le caratteristiche che la identificano, basti pensare grosso modo a quanto detto fin’ora
a proposito delle serie serializzate, in quanto prevede:
-- una serialità interepisodica
-- una storia multitrama
-- la presenza di molti personaggi
-- la scelta di temi controversi
-- diversi generi fusi insieme
-- uno stile cinematografico proprio
-- capacità di comunicazione
-- grandi nomi nella produzione e nella regia
Come anticipato, la prima serie registrata come Quality tv negli anni ‘80 è Hill Street giorno e notte,
seguito da Moonlighting e Miami Vice e all’inizio del decennio successivo da X-files, E.R., Buffy.
Alla fine degli anni ‘90, l’emittente televisiva americana via cavo HBO si afferma in questo
panorama a tal punto da diventare sinonimo stesso di Quality tv, favorita dallo slogan efficace
(e confermato dal pubblico) It’s Not TV. It’s HBO. utilizzato dal 1996 al 2009 e successivamente
sostituito nel 2011 da un conciso It’s HBO.
Tra le serie con cui si è affermata vanno ricordate Tenacious D (1997-2000) per originalità e
coraggio, Sex and the City (1998-2004) per aver dettato moda in tutto il mondo e per aver sdoganato temi scottanti, I Soprano (1999 – 2007) per aver dato vita al primo di una lunga serie di protagonisti “sociopatici” e Roma (2007) per fedeltà e accuratezza a livello di ricostruzione storica.
Si riconferma emittente lungimirante con le recentissime scelte de Il Trono di Spade (2011) e
Boardwalk Empire (2011), poiché abilissima a ricreare rispettivamente le atmosfere lugubri e magiche di un medioevo fantasy e quelle losche e corrotte del proibizionismo americano, riuscendo
al tempo stesso a toccare brillantemente le corde dell’attualità.
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Il grande passaggio che ha garantito che la quality tv fosse a portata di tutti, si è verificato
con la messa in onda di serie di spessore sia sulle reti generaliste con Lost, 24, Dr. House, Pushing
Daisies, sia su altre reti via cavo con, tra le altre, Mad Men per AMC e Dexter e Homeland per
Showtime.
La tv di qualità si afferma come tale soprattutto con le period drama, in cui l’accuretezza del registro lessicale, dello studio degli usi, della ricostruzione delle ambientazioni, degli indumenti e
l’attenzione riservata ai valori, alle tradizioni e alle cerimonie dell’epoca, sottolineano un lavoro
di ricerca che va al di là dei cenni storici riproposti all’interno delle storie.
Nello specifico, si può prendere come esempio Mad men, che cita e si fonda parzialmente
sugli avvenimenti reali degli anni ‘60, tra cui le elezioni di Kennedy e il discorso di Martin Luther
King: oltre alle vicende fittizie dei protagonisti, lo spettatore impara come certi passaggi storici
e politici abbiano segnato le vite ordinarie degli statunitensi e, in particolare, come il mondo
pubblicitario si sia mosso ed evoluto di conseguenza.
Analogamente, in Boardwalk Empire e Homeland si vedono riproposte realtà mirate: non solo
le strutture edilizie e i costumi già comunicano in che epoca sono ambientate e dove, ma gli avvenimenti citati o in divenire creano la perfetta illusione della ricostruzione. In Homeland tutta la
storia si basa indirettamente sulla tragedia dell’11 settembre 2001, mentre in BE sui legami delle
chiosche mafiose che realmente hanno popolato e gestito gli affari di Atlantic City, Philadelphia,
Chicago e New York negli anni ‘20.
Tra le grandi innovazioni che si possono annoverare tra quelle introdotte nel mondo seriale di
qualità, c’è quella del piano sequenza: con E.R., grazie a Michael Crichton3, la macchina da presa
segue i personaggi mentre dialogano e camminano nei corridoi, spostandosi poi per seguirne
uno solo o per “aggrapparsi” a un altro protagonista che procede in direzione opposta. Questa
tecnica ha segnato una svolta definitiva, dichiarando al pubblico tramite questo accorgimento
1) la compresenza di più trame egualmente importanti, intrecciate abilmente proprio come nella
vita reale 2) che le serie ormai avevano iniziato ad adottare anche le stesse tecniche cinematografiche fino ad allora usate solo nel cinema.
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Telefilm
Note
1
2
3
28
Titolo originale: Hill Street Blues.
Joshua Meyrowitz è professore di comunicazione presso il dipartimento di Comunicazione della University of New
Hampshire a Durham. Tra le sue pubblicazioni, molte trattano gli effetti dei mass media sul pubblico, in particolare per
questo testo si è fatto riferimento a Meyrowitz, J., Oltre il senso del luogo, Baskerville, Bologna, 1993.
Michael Crichton (1942-2008) è uno scrittore, sceneggiatore, regista e produttore cinematografico statunitense,
laureato in medicina presso l’Harvard Medical School. Dopo aver abbandonato la carriera di medico, si è dedicato alle
stesura di storie per lo più ucroniche, tra cui numerosi romanzi techno-thriller divenuti grandi best seller, dalla maggior
dei quali sono stati tratti alcuni dei film di più grande successo, tra i quali Andromeda, Sfera, Jurassic Park, Twister. Nel
mondo seriale, si è contraddistinto per essere stato ideatore e produttore di E.R. - Medici in prima linea, serie ispirata
dai racconti Casi di emergenza dello stesso Crichton.
2.Diegetico ∙ Eros & Sesso
Le prime osservazioni derivano da un’analisi del percorso che le serie tv statunitensi hanno intrapreso negli ultimi vent’anni: in passato, infatti, sono sempre state privilegiate serie il cui fulcro
erano nuclei familiari, a partire dalla matrice di Happy days (1974-1984) e a seguire con I Robinson
(1984-1992), Genitori in blue jeans (1985-1992), Otto sotto un tetto (1989-1998), La Tata (19931999). Parallelamente, tra gli anni ‘90 e 2000, hanno iniziato a imporsi le serie che ponevano
al centro dell’attenzione gruppi di adolescenti, o di amici, che affrontano i disagi della loro età,
come Beverly Hills 90210 (1990-2000) e Dawson’s creek (1998-2003), segnando un cambio di
trend notevole; The O.C. (2003-2007) già rientra in una fase di transizione in cui i drammi familiari si fondono profondamente con le vicende dei quattro giovani protagonisti.
Esempio solido di questo passaggio è Sex and the City (1998-2004): quattro amiche sulla
trentina molto diverse tra loro, che sdoganano totalmente il mondo del sesso in tv in prime time
e che nell’arco di quattro stagioni mutano e vedono le loro vite stravolte da eventi e dinamiche inaspettate, ma compatibili con le realtà degli spettatori. Nel genere familiare, tuttavia, si
è affermato nello stesso periodo, senza perdere mai audience, Settimo Cielo (1996-2007), il che
dimostra che gli U.S.A. a un certo punto si sono spaccati in due: coloro che avevano desiderio e
necessità di vedere una rappresentazione della realtà e coloro che necessitavano di sicurezze. I
primi cercavano conferma delle proprie complicate esistenze in questi telefilm-specchio, i secondi invece fugavano le proprie realtà proiettandole nella perfezione della famiglia Camden.
Ci si è, dunque, spostati progressivamente sempre più lontano, allestendo telefilm che riflettono maggiormente le crisi interiori del mondo contemporaneo, passando dagli adolescenti a un
nuovo concetto di famiglia, totalmente diverso da quello degli anni ‘80. La famiglia contemporanea non ne prevede più un solo tipo, ovvero quella considerata tradizionale, ma anche quella
allargata, quella omosessuale, quella separata, quella divorziata. Modern family, il cui titolo è
29
Diegetico ∙ Eros & Sesso
esplicativo, potrebbe essere presa a modello per illustrare questa realtà variegata, con coppie
gay che adottano (Cameron e Mitchell e la piccola Lily), patriarca (Jay) che si risposano con giovani mamme (Gloria col piccolo Manny), convivenze di fratellastri, …
Le famiglie, però, non sono altro che l’insieme di relazioni intime, il cui nucleo di base è la
coppia e, quindi, due singoli individui, non più semplificabili solo in uomo-donna, ma necessariamente anche in uomo-uomo e donna-donna.
Questo tipo di attenzione alle relazioni, viene messo in evidenza prevalentemente nei rapporti d’amore e, più in generale, in quelli sessuali: espliciti, passionali, brutali, sovraesposti, crudi, immorali, reali.
Si potrebbe dire che ci sono stati quindi tre trend che hanno scandito il mondo seriale dagli
anni ‘80 a oggi, in modo tale da identificare per ogni decennio un genere affermato e uno in
transito:
-- intervallo anni ‘80/’90: sitcom familiare (comedy)
-- intervallo anni ‘90/’00: serie tv adolescenziali/amicali (comedy-drama)
-- intervallo anni ‘00/’10: serie serializzate (drama)
È quindi evidente come ci si sia progressivamente avvicinati alla messa in scena della drammaticità della vita, in sfavore dell’aspetto ironico e divertente.
Il sesso è appagante, lussurioso, violento. È così che nell’immaginario collettivo si presenta, probabilmente perché nelle realtà di tutti i giorni ha connotazione diversa: è un momento fugace se
con uno sconosciuto, è intimità familiare per le coppie consolidate, un’ossessione per chi non lo
vive e, a volte, è perfino indifferenza.
Alla luce di quanto considerato precedentemente, i telefilm lo propongono come fosse un
taboo da sdoganare per via delle motivazioni stesse che lo generano: spesso la sua caratteristica
preponderante è la segretezza, perché associato all’adulterio o ad atti incontrollati di follia o di
premeditato castigo, riconducendosi alla questione della complicata gestione dei rapporti umani. Si giustifica così il motivo per cui il sesso è di frequente collegato a qualcosa di sporco, a un
desiderio ossessionante, proibitivo e che genera violenza.
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Questo capitolo indaga trasversalmente il mondo dell’eros, studiando meccanismi e strutture
proposti da diverse serie tv in tre principali ambiti: il mondo omosessuale, il fenomeno dell’adulterio e quello della prostituzione, tutti debitamente analizzati secondo diverse sfaccettature.
Il focus sul mondo omosessuale è necessario in quanto ha letteralmente invaso in modo progressivo il mondo del cinema e, in particolare, quello delle tv series; seppur in modi differenti (e
ambientate in epoche diverse), ormai la maggior parte delle serie affronta il tema dei rapporti
umani e sessuali omo, sia tra uomini che tra donne, e con altrettanta attenzione tratta i delicatissimi temi dell’accettazione di se stessi e dell’adozione.
L’adulterio, invece, è un argomento da sempre trattato in filmografia, e che ora più che mai
resta attuale e fondamentale da visionare per avere un quadro completo delle insicurezze che
albergano nell’uomo.
Il tema della prostituzione, infine, è fondamentale, sia perché presente in modo preponderante nei telefilm, sia perché raffigura pienamente una piaga della nostra epoca.
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Diegetico ∙ Eros & Sesso
sitcom comedy
1974
1984
01.Happy Days: il ritratto della famiglia Cunningham con
gli amici Fonzie, Potsie e Ralph Malph.
02. I Robinson. Titolo originale: The Cosby Show.
1985
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03.Genitori in blue jeans. Titolo originale: Growing Pains.
80s·90s
1989
04.Otto sotto un tetto. Titolo originale: Family Matters.
1993
05. La tata, con la famiglia del signor Sheffield, zia Yetta, zia
Assunta, l'amica Lalla, C.C. e Niles il maggiordomo.
Titolo originale: The Nanny.
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Diegetico ∙ Eros & Sesso
serie comedy-drama
1990
1998
34
06.Beverly Hills 90210.
07. Dawson's creek.
90s·00s
2003
08.The O.C.
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Diegetico ∙ Eros & Sesso
Settimo Cielo
09.Settimo Cielo. Il nucleo originale della famiglia Camden : Matt,
Simon, il cane Happy, Mary, Annie Camden, il Reverendo Eric
Camden, Lucy, Ruthie.
10. Settimo Cielo. La famiglia del Reverendo a partire dalla III
stagione vede l'ingresso dei gemellini Sam e David e con la vi di
Kevin Kinkirk, in seguito marito di Lucy.
11. Settimo Cielo. In questa immagine è ritratto anche Robbie
Palmer, personaggio di passaggio a partire dalla iv stagione.
1996
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Sex and the City
12.Sex and the City. Charlotte, Miranda, Carrie e
Samantha ritratte in uno dei loro momenti in
cui indossano vestiti glamour.
13.Sex and the City. Campagna pubblicitaria per
l'uscita del film Sex and the City - The movie.
1998
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Diegetico ∙ Eros & Sesso
serializzata drama
2007
14.Mad Men.
2010
15.Boardwalk Empire - L'impero del crimine. Titolo originale: Boardwalk Empire.
38
00s·10s
2011
16.Il Trono di Spade. Titolo originale: Game of Thrones.
2011
17. Homeland - Caccia alla spia. Titolo originale: Homeland.
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Diegetico ∙ Eros & Sesso
2.1.L’omosessualità
Un tema caro e sensibile a tutto il XX secolo e in particolare agli ultimi vent’anni è quello dell’omosessualità, sia per gli sviluppi politici quanto più per quelli legislativi e sociali.
La storia, soprattutto quella artistica, ci insegna che la natura omosessuale dell’uomo si afferma in modo manifesto in epoca precristiana: i latini praticavano l’amore bisessuale come un
amore totalmente naturale e le orge, secondo le descrizioni riportate, erano eventi comuni cui
partecipare. Celebri e noti sono il Satyricon di Petronio insieme alla versione cinematografica liberamente tratta riproposta da Fellini Fellini Satyricon, divenuti materiale didattico nelle scuole,
e il Io, Caligola di Tinto Brass.
Il panorama dell’arte ci offre altrettanti esempi che confermano che nel passato il diverso
orientamento sessuale poteva essere accettato a seconda delle epoche e delle personalità. Tra i
più famosi del XIX secolo si possono citare Paul Verlaine, amante di Rimbaud, Marcel Proust, che
nei suoi testi maschera i suoi amanti in personaggi femminili, Čajkovskij, che visse reprimendo la
sua vera natura per tutta l’esistenza fino a riconoscere infine il suo amore per il suo stesso sesso,
e infine, per tornare al mondo del cinema, Pier Paolo Pasolini.
Questi sono solo alcuni dei molti, che con la loro arte ci hanno raccontato l’inferno dell’essere
diversi, dell’emarginazione, del mascheramento, della finzione.
Oggi, da un lato, si vivono ancora molto la vergogna e il senso di colpa, fondamentalmente
perché la società continua a non dimostrarsi pronta, ma dall’altro, forti della naturalità della
condizione che vivono, l’ostentazione e la messa in scena sono diventati baluardi del mondo
omosessuale.
Un importante ruolo è stato ricoperto dai coming out di moltissime star hollywoodiane e di
cantanti di fama internazionale, infrangendo i cuori di moltissimi fan, ma al tempo stesso raccogliendo molto consenso per il coraggio di affrontare le folle impreparate a questa realtà.
In questo capitolo vengono affrontate le tre diverse situazioni maggiormente trattate nei
prodotti filmici: l’intima e serena accettazione di se stessi, il rifiuto della propria natura e infine
l’accettazione di sé rifiutata, però, dagli altri.
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2.1.1.Accettazione et rifiuto
È nella storia più recente che le rivendicazioni nei confronti degli omosessuali hanno scosso il
grande pubblico: basti pensare alle lotte politiche e ai massacri gratuiti che avvengono quotidianamente nelle piccole realtà (come nelle grandi) e ai disordini che ne scaturiscono in termini di
manifestazioni in loro difesa.
Di film che raccontano questi avvenimenti ne è ricco il cinema e, aderenti ai temi sopra citati,
non si può che pensare rispettivamente ai celebri Milk e a I segreti di Brokeback mountain1. Se
questi prodotti hanno commosso il grande pubblico e sensibilizzato gli spettatori proprio perché
film di grandi produzioni e con cast importanti, i telefilm stanno lavorando su questo tema riproponendolo nella quotidianità e mostrandone tutte le sfaccettature.
È il caso per esempio di Glee, telefilm-musical in cui il personaggio gay di Kurt Hummel è valso
un Golden Globe come miglior attore non protagonista a Chris Colfer per aver dato letteralmente
voce alla comunità omosessuale, in quanto, come da lui dichiarato, parte delle esperienze di
bullismo vissute nel telefilm sono un estratto della sua vita reale durante il periodo del liceo.
Se il film ha la capacità di contrarre estremamente il tempo raccontando anche una vita intera in
sole due ore, la serialità del telefilm permette di entrare in confidenza con un numero maggiore
di dettagli ed esperienze specifiche, poiché generalmente si sofferma su un periodo particolare
e lo approfondisce, rendendo possibile la lettura di tutte le sfumature di date situazioni. Il vasto
panorama di serie tv che trattano indirettamente il tema, inoltre, ci offre anche maggiori casistiche di esperienze omosessuali da conoscere. È il caso de Il Trono di Spade, in cui in un mondo medioevale di lussuria e prostituzione non c’è posto per i gay. Eppure, Renly Baratheon, fratello del
re Robert, ha una relazione d’amore con lord Loras Tyrell di Altogiardino, ragazzo di bellissimo
aspetto soprannominato il “Cavaliere di Fiori”, per la sua eleganza e per il fatto che orna sempre
il suo cavallo con decorazioni floreali.
Nessuno sa dei loro rapporti sessuali, esplicitamente raccontati dalle immagini, ma lo spettatore onnisciente conosce perfettamente l’amore che li unisce: Renly non è in grado di eccitarsi
con nessun altro se non con lui, tanto che una volta sposato con Margaery, sorella di Loras, vive
un momento di rammarico e imbarazzo per non essere in grado di ingravidarla2.
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Diegetico ∙ Eros & Sesso
18.Il Trono di Spade, 02x03: Ciò che è morto non muoia mai. Titolo originale: What Is Dead May Never Die.
Renly e Loras in un momento di amore.
Ne Il Trono di Spade il sesso viene visto come uno sfizio maschile, in cui la donna non è altro
che la carne con cui soddisfare il basso istinto della penetrazione. Poiché il ruolo femminile è per
lo più degradato a quello di prostituta, salvo i casi in cui si abbia un titolo nobiliare di cui fregiarsi
e da far rispettare, il bordello ricopre un’importanza notevole dal punto di vista dell’osservazione
degli usi e costumi di questa società fittizia ma al tempo stesso realistica.
Lord Baelish, detto Ditocorto, offre ai suoi clienti non solo qualunque prestazione “comune”,
ma propone segretamente anche alternative spinte: rapporti necrofili e con «giovani fanciulli»,
implicando in una volta sola pedofilia e omosessualità. Risulta piuttosto sconcertante riscontrare che l’avere rapporti sessuali con i morti sia considerato alla stregua di un rapporto gay.
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19.Boardwalk Empire, 01x07: Home. In questo episodio viene svelata la natura del rapporto tra Mary e Angela.
La rappresentazione invece di un amore dolce, profondo e fisico è quello in Boardwalk Empire tra
Angela Darmody e Mary Dittrich, la moglie del fotografo.
Angela&Mary Dal momento in cui si intuisce che Angela ha tradito Jimmy mentre lui era in guerra,
lo spettatore non può che pensare che l’amante sia il fotografo, un bellissimo uomo che l’ha immortalata riuscendo a coglierne la profonda essenza. Jimmy, come lo spettatore, dà per scontato che si tratti di lui, senza
mai considerare l’ipotesi che si tratti di Mary. Ed è così che è garantito il vero colpo di scena: solo quando
le due giovani donne si sfiorano in un primo tempo le mani e successivamente si vedono a letto insieme, si
capisce che il loro non è un affetto solo platonico.
43
Diegetico ∙ Eros & Sesso
La situazione si sconvolge ulteriormente quando, durante un incontro con Angela e i due coniugi, il
fotografo le propone un menage-à-trois ed è in quel momento che s’intuisce che forse questo amore saffico è
intenso e puro solo da parte di Angela, mentre è provocatorio e libertino per Mary.
01x07 Home | 01x09 Belle femme
In questa tresca si mettono in luce tante sfumature di sessualità e di amore, passando ancora
una volta dall’adulterio.
Anche qui l’omosessualità (femminile) viene vissuta come una vergogna e una piaga, tanto
da indurre Angela a lasciar credere a Jimmy che lo stia tradendo con un uomo, pur di non rivelare
il suo affetto autentico per una donna.
Dinamiche molto simili le troviamo in Le fate ignoranti e La finestra di fronte, entrambi del regista Ferzan Özpetek. In questi due film viene trattato il tema dell’amore tra uomini e, in particolare, nel primo si vivono la stessa ansia e lo stesso sconcerto nell’appurare che l’amante di
Massimo è Michele: sia lo spettatore che la protagonista Antonia, danno per scontata l’eterosessualità del marito, scrutando e studiando i volti solo delle donne, incapaci di considerare delle
alternative.
E così, con la stessa intensità d’amore che unisce Michele a Massimo, Angela a Mary, Jack a
Ennis3, così è per Valerie e Ruth in V per Vendetta4: una relazione profonda e vera che lega le due
donne tanto da andare contro tutto e tutti, aiutando loro stesse a sopportare il dolore di essere
separate e di vedere la propria vita finire e aiutando Evey con la loro incredibile forza e il loro
infinito amore a sopravvivere.
Altro celebre amore negato è quello tra Truman Capote e Perry Smith, il plurimo omicida gay
che insieme a Dick Hickock fu condannato all’impiccagione. La loro storia viene raccontata da
Capote stesso e rappresentata su grande schermo in due diversi film: Truman Capote- A sangue
freddo, per cui Philip Seymour Hoffman prese l’Oscar come migliore attore, e Infamous – Una
pessima reputazione.
Da quanto messo in evidenza da quest’ultimo, la perdita di Perry per cui provava empatia e
profondo affetto e l’efferatezza del crimine da lui compiuto su cui Capote si accanì per anni ser-
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vendosi di tutti i suoi agganci, scatenarono turbe profonde nell’animo dello scrittore, che dopo
aver raggiunto il successo mondiale con il suo reportage A sangue freddo, si perse e visse un’esistenza di alcohol e droga, fino a lasciarsi morire di cirrosi epatica nel 1984.
Ambientata nel 1969, e quindi negli stessi anni, è American Horror Story, ma l’amore qui ritratto
è saffico: Lana, giornalista, e Wendy, insegnante alle scuole elementari, si amano e vivono insieme, costrette però a tacere al resto del mondo che sono molto più che coinquiline. Al contrario
delle più classiche storie d’amore, però, il loro affetto non sarà sufficiente a salvarle: Lana viene
internata nel manicomio di Briarcliff per farla tacere a proposito delle barbarie commesse da
suor Jude e dal Dr. Arden e Wendy firma, sotto minaccia, la condanna della sua partner per salvaguardare la propria carriera e la propria reputazione. Questo tradimento profondo darà vita a
una serie concatenata di eventi che porterà Wendy stessa alla morte. Ecco quindi come anche
in questo caso, seppur non ci siano affinità di narrazione, la paura del giudizio altrui costringe i
soggetti più deboli alla repressione della propria natura, vivendo nella menzogna e nella sofferenza più atroce.
Non è un caso che questa serie tv che narra di orrori terreni, alieni e sovrannaturali calchi fortemente la mano sul tema dell’omosessualità, in modo tale da far comprendere quali fossero le
pressioni a cui erano sottoposti gli “invertiti”: suor Jude viene giudicata barbara dal Dr. Thresdon
poiché cerca di curare la “malattia” di Lana con l’elettroshock, proponendo invece "cure" più appropriate, psicologhiche, proposte dal DSM. Lana viene così sottoposta a terapie in stile Arancia
meccanica, e il dottor Thresdon le propina liquidi che la inducono al vomito mentre è costretta
a guardare immagini di donne nude e costringendola a stimolarsi sessualmente toccando un
uomo nudo.
Le barbarie a questo proposito davvero non si contano e dovremo aspettare (nella vita reale)
il 1974, e la lotta sostenuta da Alfred Kinsey5, prima che l’omosessualità non venga più ritenuta
un disordine mentale da curare.
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Diegetico ∙ Eros & Sesso
Suor Jude L'attenzione riposta su questo argomento da AHS è messa in evidenza anche dalla non casuale scelta di utilizzare come leit motiv ossesionante il brano "Dominique" di Soeur Sourire: il disco riproduce ininterrottamente questa canzone ogni volta che i ricoverati sono radunati nella sala comune, obbligati ad
ascoltarla da suor Jude. Questo dettaglio, a livello di ricercatezza degli elementi e dei significati celati, rivela
molto più di quanto a una prima impressione potrebbe sembrare.
Dominique è stata una hit mondiale uscita nel 1963, composta dalla giovane Jeanine Deckers, suora belga che prese il nome di suor Luc-Gabriel. La canzone, omaggio a San Domenico, la fece diventare celebre,
tanto da indurla ad abbandonare il velo e a intraprendere la carriera della cantante, cambiando nuovamente
la sua identità in Suor Sorriso.
Purtroppo, dopo il suo successo iniziale favorito soprattutto dal musical "The singing Nun", il suo disco
successivo "I'm not a star" fu un flop che le costò il ritiro dalle scene. Solo nel 1985 si tornò a parlare di lei,
poiché la trovarono morta in un caso di doppio suicidio: lei e la sua compagna, indebitate per aver donato tutti
i loro soldi al convento domenicano di Fichermont, si tolsero la vita dopo che lo stato belga decise di chiudere
la scuola per bambini autistici da loro fondata a causa delle loro insolvenze economiche.
Gli spettatori sono gli unici a poter cogliere l'amara ironia della decisione di suor Jude, che per sedare i
suoi internati sceglie un brano contemporaneo composto da una suora che non può ancora sapere che verrà
in futuro corrotta dal peccato di vanità, si dichiarerà lesbica e si suiciderà in seguito al fallimento della propria
vita in uno stato di totale povertà.
Potrebbe essere definita una sorta di legge del contrappasso dantesca, che trova la sua realizzazione nel
momento in cui suor Jude stessa viene internata come pazza e, solo a quel punto, riconosce il “demonio” nel
disco e lo spezza.
02x10 liberazione
2.1.2.Rifiuto
Un terzo caso è quello di Mad Men, in cui Salvatore “Sal” Romano ricopre il ruolo di grafico presso
la Sterling Cooper: è un bell’uomo, di presenza notevole e di raffinatezza incomparabile.
Nella terza stagione, il telefilm ci mostra in modo inequivocabile che egli nutre interesse per
gli uomini durante una cena con un amico, che gli propone di sbilanciarsi una volta per tutte e
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venirne fuori. Non viene mai specificato di cosa si stia parlando esplicitamente, ma l’allusione
induce lo spettatore a credere si riferisca alla sua omosessualità e a leggere quella raffinatezza
come chiaro segnale della sua “condizione”.
Ogni dubbio viene infine fugato quando in un albergo fuori città durante un congresso di
lavoro, un cameriere propone a Sal un “lavoretto”: se in un primo momento si scandalizza per-
20.Mad Men, 03x01: Viaggio d'affari.
Titolo originale: Out Of Town. Sal viene colto
alla sprovvista dalle avances del cameriere.
21. Mad Men, 03x04: Ultime volontà. Titolo originale: The Arrangements. Due immagini tratte dalla stessa scena:
il viso sconvolto della moglie di Sal mentre lui le ripropone con trasporto le movenze della modella per lo spot
della bibita Patio.
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Diegetico ∙ Eros & Sesso
ché cerca con tutte le sue forze di opporsi alla sua natura, in seguito capisce che si può fidare di
questo ragazzo e decide di lasciarsi andare ai piaceri del sesso orale con un uomo.
Questo evento non segna tuttavia la svolta che tutti aspettano, poiché poco dopo decide di
sposarsi con una ragazza e, sebbene non riesca a provare per lei nient’altro che semplice affetto,
le resta fedele pur negandosi sessualmente.
2.1.3.Accettazione
Con un salto temporale che ci riporta al 2004, non si può ignorare la serie di successo The L
word, in cui protagonista assoluto della storia è un gruppo di ragazze dichiaratamente lesbiche,
residenti a L.A.
Si potrebbe dire che all’interno di questo telefilm vengano toccati tutti i temi possibili che
possano riguardare la sfera dell’omosessualità e al tempo stesso tutte le dinamiche che coinvolgono una qualunque coppia eterosessuale: l’amore, gli affetti, la famiglia, l’inseminazione
artificiale, i pari diritti al lavoro, il riconoscimento professionale.
Personaggio di spicco è Bette Porter interpretata da Jennifer Beals: la sua relazione con Tina
Kennard è completa e in tutto e per tutto abbraccia le vicende di una coppia qualunque, dalle
difficoltà del dividersi tra casa e lavoro alle problematiche di concepire un figlio, dal superare i
problemi con le proprie famiglie alle rinunce per amore.
I ritratti sono i più variegati: Shane, bella e dannata che ha solo relazioni instabili; Alice, bisessuale, timida e disponibile; Dana, tennista affermata, ma emotivamente insicura; Marina,
bellissima, indipendente e determinata; Jenny, scrittrice che vive il travaglio di scoprirsi bisessuale. Ancora una volta le scelte degli autori premiano la messa in scena della verità: come Chris
Colfer, anche Laurel Holloman (Tina) e Leisha Hailey (Alice) sono rispettivamente bisessuale e
omosessuale fuori dalla finzione cinematografica.
Allo stesso modo si presenta la serie inglese Queer as Folk (1999-2000), telefilm omo tutto
al maschile durato una sola stagione, di cui è stato anche avviato un remake statunitense nel
2000, distribuito su 5 stagioni fino al 2005. Qui, come in The L word, si affrontano tutti i temi
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delicati che riguardano questa natura difficile da accettare per il mondo, compresa la sieropositività, il sesso protetto e le aggressioni ai gay.
Questa serie ha di gran lunga preceduto i tempi, sia in termini di tematiche che di coraggiose
scelte di messa in onda: se in America il successo fu totale, in Italia fu incredibile lo scandalo
per la presenza nel primo episodio di un’intera scena di sesso omosessuale, con masturbazione,
rimming e sesso anale. Fu censurato fino a impedirne la messa in onda su La7: l’unico canale non
a pagamento, oltre a Gay.tv, ad accettare di trasmetterlo fu Iris, che dal 2008 ne iniziò la diffusione in modo continuo, inizialmente in terza serata e infine a tarda notte.
Di tutti i telefilm visionati, questo e The L word sono gli unici a ritrarre la vita di coppia omosessuale come una realtà condivisa e per lo più accettata, sebbene siano ambientate in luoghi
differenti, rispettivamente a Pittsburgh e Los Angeles. Il titolo stesso di Queer as folk anticipa con
un gioco di parole la normalità dell’essere omosessuali: Il titolo della serie nasce dall’espressione
dialettale tipica di alcune zone del nord dell’Inghilterra «there’s nought so queer as folk», che significa «non c’è nulla di così strano come la gente», ricordando però che la parola ”queer“ in inglese
significa, oltre che “strano”, anche “omosessuale”.
Gli esempi qui riportati ci mostrano come questi telefilm puntino verso una direzione, cioè quella
di sensibilizzare il pubblico al problema della dichiarazione del proprio orientamento sessuale.
Non ci sono epoche, contesti o ambientazioni che prescindano dal senso di paura e vergogna.
Non è un caso se queste rappresentate sono storie d’amore e di sesso, ma prima di tutto di
amore: in un mondo (reale) in cui il Gay Pride è uno degli eventi più seguiti ogni anno, in cui i media sottolineano la diffusione di AIDS tra partner omo, i gay vengono ritratti tutti come “checche
isteriche”, si direbbe non ci sia spazio per l’amore. E invece, in modi diversi ma altrettanto espliciti, queste realtà vengono messe sullo schermo con tutta la crudezza richiesta: ognuna di queste
storie, infatti, termina o con la repressione del sentimento o della propria identità, in nome di
un’apparenza da mantenere nella società.
Che sia un modo per “spiegare” che seguendo questa strada ci si garantisce solitudine, sofferenza e negazione del proprio io? Senza ombra di dubbio queste storie finalmente mettono a
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Diegetico ∙ Eros & Sesso
nudo le torture psicologiche e fisiche che anni di ottusità hanno ottenebrato intere generazioni,
vessando il 5%6 dell’umanità solo perché differente e difficile da comprendere.
Oggi il tema dell’omosessualità tocca primariamente questioni etiche e di diritto civile, ma
senza dubbio la discriminazione e il rifiuto ancora non sono banditi dalla maggior parte dei paesi7.
2.2.L’adulterio
«Il dramma è la vita ma con le parti noiose tagliate»8. È così che Hitchcock ci spiega la necessarietà di mettere in scena la disperazione, il momento negativo, la debolezza umana. Avrebbe
poco appeal mettere in luce una coppia serena, che dopo anni ancora trova intesa sessuale e d’amore, quanto più invece ne ha concentrarsi sul dramma, il dubbio, le incrinature. Sono proprio i
momenti di confusione che generano interesse, perché nei telefilm come nella vita reale, non si
hanno risposte giuste, pertanto osservare il torbido in cui qualcun altro deve imparare a muoversi, genera una sorta di tranquillità, di alibi per la propria coscienza. È così che ci si giustifica,
dicendosi che quella cosa non è successa solo a se stessi, ma anzi, è proprio lì, raccontata su uno
schermo in modo vivido, reale; è la storia di qualcun’altro ma è quella dello spettatore.
Riconoscere i propri problemi guardandoli da fuori aiuta nel processo di immedesimazione
con il/i personaggio/i e si identificano due vie di interpretazione: quella per cui l’immedesimazione è ancora più profonda perché il soggetto agisce come uno spettatore qualunque avrebbe
agito (o come ha già agito) o, per la ragione opposta, quella per cui ci si distacca, ma che al tempo
stesso aumenta l’interesse. Inesplicabilmente si osserva un fenomeno alla Sliding doors, in cui lo
spettatore legge in quel che sta per succedere cosa potrebbe accadere a lui stesso se scegliesse
quella strada, ma con la sicurezza e il sollievo di fare questa scelta a cuor leggero perché è solo
mentale e ipotetica, pertanto lontana.
Questo aspetto di valutazione solo sul piano teorico permette di non tenere conto delle paure
vere e di ipotizzare di agire di istinto, in quanto si sa per certo che questi pensieri non causeranno
conseguenze nella vita reale: è in questo modo che si rivelano le possibilità di cui si è capaci.
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Molto spesso non importa quanto sia improbabile il contesto, purché sia coerente con gli altri
elementi della narrazione; lo spettatore si astrae dal resto e vive quel momento di vita vissuta,
di esperienza, come proprio.
2.2.1.Vita alternativa
Prendiamo il caso di Mad Men: Don è un uomo pieno di contraddizioni, che ama la moglie ma la
tradisce continuamente, e che al tempo stesso licenzia la sua segretaria Jane perché responsabile
del divorzio del suo socio Roger con cui smette di essere in buoni rapporti. Oltre alle chiare umane
contraddizioni che lo contraddistinguono, Don incarna quel tipo di uomo che ha tutto e che si crea
più o meno volutamente un mondo di sotterfugi. Lui sappiamo bene che ha una vita che si basa su
una bugia (lui non è Donald Draper, ma Richard “Dick” Whitman), ma assumendo che in questa
data analisi sia trascurabile, è bene porre l’attenzione sulle sue scelte di vita coniugali.
Don Don sceglie di non abitare vicino a dove lavora, ha una moglie perfetta tanto nelle buone maniere che
nell’aspetto, e ha due figli, chiaramente un maschio e una femmina per maggiore equilibrio. Nonostante
questo, buona parte della sua vita è incentrata sul cercare rapporti di natura sessuale con altre donne, prevedibilmente del tutto diverse dalla bella, giovane e obbediente Betts: artiste inclini all’uso di droghe (Midge
Daniels), ricche imprenditrici (Rachel Menken), donne di potere (Bobbie Barrett). Di queste donne non
solo è amante, ma ne è totale schiavo mentalmente: queste rappresentano la sua fuga dal ruolo di marito/
padre. Nel momento in cui o si disinteressano o si piegano al sentimento d’amore, lui se ne va, e in un modo
o nell’altro inizia una nuova avventura.
01x01 Fumo negli occhi | 01x10 il lungo weekend | 02x03 Il benefattore
L’importante accorgimento di vivere lontano dal posto di lavoro, gli garantisce totale privacy
sugli spostamenti clandestini anche durante le ore del giorno e lo rassicurano sul fatto che difficilmente verrà colto in flagrante in qualche locale o sul posto di lavoro.
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Diegetico ∙ Eros & Sesso
22.Betty Draper, triste e
annoiata nella sua cucina.
23.Midge Daniels, artista
boémhien, libera e incline
all'uso delle droghe leggere.
24.Bobbie Barrett, ricca
imprenditrice.
25.Rachel Menken. Questa inquadratura regala dettagli importanti
su chi sia la donna: orecchini e collana di perle rivelano il suo stato
sociale, il candelabro la sua origine ebraica
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26.Una delle foto proiettate per la campagna di Kodak.
Questo ritratto, dell’uomo libero (solo perché non visto) e quasi legittimato al tradimento
dagli usi dell’epoca (siamo negli anni ’60), ancora oggi viene fortemente alimentato dal desiderio
stesso di poter essere così, di poter essere Don Draper, di non avere obblighi reali ma di poter
vivere in questa bolla di soddisfazioni rubate, fatte di attimi di adrenalina e di paura di essere
scoperti.
Chi guarda la serie può vivere due distinte, ma non necessariamente distaccate, emozioni: la
bramosia e/o il disprezzo di essere come lui, o meglio, di essere lui. Questi due sentimenti non
sono per forza in conflitto, poiché si può anche desiderare essere Don Draper e al tempo stesso
provare disgusto per la condotta amorale e anaffettiva che lo anima e lo fa agire. Draper stesso
potrebbe vivere questo dualismo dentro se stesso ed è quello che per certo succede nell’episodio
La ruota del destino9, durante il quale il pubblicitario, nel presentare uno spot alla Kodak Carousel
53
Diegetico ∙ Eros & Sesso
27. Don commosso alla vista delle sue foto ricordo.
28.Don pervaso dal senso di vuoto e solitudine.
basato sul potere della nostalgia, ripercorre le proprie foto private di famiglia e prova quel senso
di amore e pentimento che lo farà momentaneamente redimere.
*
«Teddy diceva che la cosa più importante in pubblicità è la novità, che crea desiderio. Non si può
lanciare qualunque prodotto come se fosse una lozione, per questo bisogna creare un legame
più profondo col prodotto: la nostalgia. È delicata, ma potente. Teddy mi disse che in greco
"nostalgia" significa letteralmente dolore che deriva da una vecchia ferita. È uno struggimento
del cuore di gran lunga più potente del ricordo»
- Don Draper 2.2.2.Vendetta e castigo
Tutt’altro tipo di tradimento è quello ne Il Trono di Spade compiuto dal re Robert Baratheon: in
questo caso non ci sono spessore filosofico, introspezione o motivazioni profonde. Il re tradisce
Cersei solo perché la odia e ha voglia di andare a letto con tutte le prostitute del regno. Se si
trattasse di mero tradimento, lo farebbe con discrezione per non umiliare la sua amata, ma non
54
è questo il caso. Qui il sesso con altre donne non è solo adulterio: è un castigo, una punizione per
umiliarla. Il re può permettersi di agire come meglio crede, pertanto Robert usa tutto il potere di
cui dispone per farsi giustizia (privata) da solo, rivelandosi un uomo grezzo e abietto.
In questo caso le componenti interessanti sono due: la prima è che la nostra capacità di
giudizio non è assoluta né imparziale, nemmeno in quanto spettatori, in teoria super partes; la
seconda è che creiamo una scala di gravità dei reati per cui siamo indulgenti con alcuni piuttosto che con altri. Il tradimento di Cersei, infatti, si percepisce molto più grave e si condanna
maggiormente perché il suo adulterio è compiuto sia con suo fratello gemello Jaime Lannister
che con suo cugino adolescente Lancel. L’incesto aggrava il tradimento, perché è comunemente
risaputo che l’unione tra consaguinei è da condannare. Oggi questa valutazione negativa trova
fondamento in ragioni mediche, in quanto i rapporti sessuali tra parenti diretti genera figli affetti
da ritardi o problemi di diversi natura (di cui ne è esempio Jeoffry, (il)legittimo erede al trono e
figlio concepito da Cersei e Jaime), ma il pregiudizio trova radici profonde nel passato. Se in questo caso, il tempo e gli studi hanno dimostrato valenza scientifica di questo pregiudizio, la storia
insegna che in molti più casi la condanna del diverso da parte della massa risultava infondata e
semplicemente ignorante. Un esempio tra gli altri è l’affermazione di Henry Huges, secondi cui
«l’impurità delle razze è contro la legge di natura», perciò i mulatti sono da considerarsi mostri
e l’unione tra razze diverse è da considerarsi alla stregua dell’incesto. Questo episodio spiega
come la cultura e le tradizioni di un popolo spesso influenzino il modo di pensare a prescindere
da qualunque spiegazione logica, dividendo le azioni dell’uomo in giuste e sbagliate, messe a
giudizio da terzi che osservano, incapaci di accettare la diversità delle scelte (o non scelte) altrui:
se il caso dell’orrore per l’incrocio tra razze oggi è parzialmente superato (e non supportato da
nessuna spiegazione medica), la questione dell’incesto rimane un focolaio caldo, poiché se si
parla di unione tra consaguinei non finalizzata alla procreazione, ci si chiede se davvero possa
essere giudicato moralmente oppinabile.
A questo punto, re Robert ha ingiustamente tutto il sostegno del pubblico e nella vita reale si
direbbe che Cersei è “pazza e crudele”, quindi “se lo merita”.
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Diegetico ∙ Eros & Sesso
Secondo gli studi del già citato professor Kinsey, però, esistono diverse ragioni che generalmente
motiverebbero le ragioni della ricerca di un rapporto extraconiugale:
«A volte è un tentativo consapevole o inconsapevole di acquisire uno status sociale, in altri
casi offre la possibilità di fare esperienze diverse con partner che possono rivelarsi sessualmente superiori al coniuge, in alcuni casi interviene come forma di ritorsione per l’attività
extraconiugale del coniuge o per qualche altro torto non sessuale subito. Alcune donne
scoprono nuove forme di soddisfazione emotiva, mentre altre trovano impossibile condividere un rapporto così intimo con più di un partner. Abbiamo anche incontrato un numero
considerevole di casi in cui i mariti incoraggiano le mogli a impegnarsi in attività extraconiugali nel tentativo sincero di dar loro altre opportunità di soddisfazione sessuale.»
A partire dal caso sopra analizzato, sia per la gemella Lannister che per il re varrebbe la questione della ritorsione per l’attività extraconiugale, aggravata dalle reciproche delusioni d’amore:
Robert vive ancora nel ricordo della sua Lyanna, morta prematuramente, mentre Cersei continua
a non amare nient’altro che se stessa (nonché il suo riflesso in Jaime), i suoi figli e il potere. Il loro
legame coniugale è meramente politico ed economico, privo di ogni affetto, stima e complicità.
Famiglia, dovere, onore Volendo portare un esempio opposto, “I ponti di Madison County” racconta
la storia di un adulterio tormentato, intriso di vero amore e passione, indubbiamente favorito dal fatto che
il marito di Francesca (Meryl Streep) sia un campagnolo, che la ama, ma che è grezzo e indelicato. Con
Robert (Clint Eastwood), riscopre il mondo e se stessa, ma il senso del dovere e l'amore per la sua famiglia la
spinge a sacrificarsi rinunciando alla sua perfetta storia d'amore di quattro, intensi giorni.
Affine al ruolo della Streep, si potrebbe dire che sia Catelyn Tully di Delta delle Acque: anche lei è obbligata a sposare un uomo per fini politici, ma, al contrario di Cersei, resta fedele e combattiva in nome del
ruolo che ricopre, cioè la Lady di Grande Inverno. D'altra parte, il motto di casa Tully recita: “Famiglia,
dovere, onore.”.
I ponti di madison county | Il Trono di Spade
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29.Il Trono di Spade, 01x01: L'inverno sta arrivando. Titolo originale: Winter is coming.
Cersei e Jaime durante un rapporto.
30.Re Robert Baratheon.
31.Cersei Lannister.
32.Jaime Lannister.
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Diegetico ∙ Eros & Sesso
Ultimi riferimenti a partire dall’illuminata considerazione del professor Kinsey si trovano ancora
una volta in AHS: solo al termine della II stagione si affronta il tema dell’adulterio, ma un adulterio consenziente: al di là delle componenti aliene che condiscono questo episodio, la moglie
Alma spinge Kit a “consolare” Grace, per arginare le sua follia e sentirsi amata. Sembra impossibile che una moglie possa non solo accettare di udire il proprio marito mentre fa l’amore con
un’altra donna, ma addirittura indurre lei stessa a consumare un rapporto d’amore con un’altra.
Tutt’altro tipo di adulterio, ma pur sempre tale, è invece quello della Sorella Jude che, in Io
sono Anna Frank10, tradisce il Signore e i propri voti passando una notte peccaminosa con uno
sconosciuto rimorchiato in un bar. Sentitasi minacciata dal Dott. Arden, capisce che verrà destituita come capo del manicomio e la disperazione la induce a prendersi la sua libertà e la sua
vendetta per qualche ora, abbandonandosi ai piaceri della carne.
Ciò che si può evincere, è che spesso il tradimento trova le sue radici in un tradimento ricevuto e subìto a proprio volta, anche se quest’ultimo può essere di natura diversa da quella
sessuale; Angela e Jimmy si trascurano vicendevolmente dal punto di vista emotivo e entrambi
trovano sfoghi in relazioni alternative: la prima d’amore affettuoso ed emotivo con altre donne,
il secondo invece con prostitute.
Jimmy&Gillian Il caso di Jimmy è complesso per via dello strano rapporto con la madre. Gillian è una
donna bellissima e giovanissima che fa la spogliarellista d'alto bordo per mantenersi. Jimmy è nato dalla sua
unione con il Commodoro Louis Kaestner, un uomo anziano che ai tempi controllava tutta Atlantic City e
che ha sempre rifiutato la sua paternità, affidando le cure del piccolo Damrody a Nucky,
Data la freschezza di Gillian, riesce ad avere un rapporto molto intimo e diretto con Jimmy, tanto che una
notte, ubriachi e disperati, consumano un rapporto d'amore intenso.
58
02x11: Under God's Power She Flourishes
2.2.3.Rinascita
Homeland, invece, lascia osservare come Carrie rappresenti la cura e la comprensione per Brody.
L’esperienza di guerra e di prigionia l’ha cambiato per sempre e, nonostante voglia bene a Jess,
Chris e Dana, non è più in grado di ricostruire la serenità familiare di un tempo. A ostacolare
ulteriormente il suo percorso di assestamento è il suo ruolo di spia doppio giochista tra la CIA e
Al Qaeda, che gli impedisce di tornare ad essere un uomo sincero e trasparente con i suoi cari.
Questa serie di bugie cui è obbligato a sottostare, insieme ai segreti cui è vincolato per la
carriera politica che sta intraprendendo, lo portano alla rottura totale con la sua famiglia ed è a
questo punto che Carrie diventa determinante. Loro sono due anime rotte, intimamente fragili,
soli al mondo, incompresi e abbandonati da tutti: solo insieme si sentono liberi e non più in affanno. Brody vive il tradimento con lei come un momento di pura verità e autenticità, portato allo
stremo delle forze dalle sue esperienze traumatiche che gli impediscono di toccare sua moglie
con dolcezza; Carrie, invece, usa la sua umanità e il suo fascino per ottenere delle risposte a proposito della sicurezza nazionale, mascherando la sua attrazione sincera. Sebbene lei lo ami profondamente, è capace di sospettare di lui e di buttare all’aria tutta la loro innegabile complicità.
Solo alla fine della seconda stagione si scopre che il loro amore è reale e che Brody sceglie lei,
definitivamente, salutando con affetto la propria famiglia, ma ben deciso a ricominciare da zero
per sentirsi pulito e in pace.
33.Homeland, 01x07: Il weekend.
Titolo originale: The weekend.
Il bacio tra Carrie e Brody
durante la loro gita segreta.
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Diegetico ∙ Eros & Sesso
34.The L word, 01x05: Lawfully.
Tim scopre dell'infedeltà
di Jenny mentre Marina le
pratica del sesso orale.
In modo analogo, in The L word, Jenny tradisce l’amore della sua vita Tim a causa di una folle
e imprevista attrazione nei confronti di Marina, la giovane barista del The Planet (si potrebbe
paragonare al ruolo di seconda casa che ricopre il Central Perk in Friends).
Questo tradimento tormentato e combatutto, si protrae fino a quando Tim non la coglie in
flagrante: nonostante la disperazione e il senso di colpa, questa esperienza segna l’inizio di una
nuova vita per Jenny, definita dalla scoperta della propria bisessualità.
2.2.4.Colpa carnale
Esattamente al contrario agisce Nelson Van Alden in Boardwalk Empire, uomo devoto e pio, fanatico della religione, tanto da frustarsi per aver fatto pensieri impuri su Margaret Schroeder,
nonostante sia sposato. La sua schiena è tutta martoriata da cicatrici profonde, il che ci fa intuire
che il lavoro di repressione carnale è costante e repentino.
Al limite della sopportazione a causa di una moglie sterile ossessionata dal volere dei figli, di
continui fallimenti sul lavoro, delle costrizioni religiose e delle insoddisfazioni personali, una sera
decide di venire meno ai suoi propositi andando a letto con quella che era stata la mantenuta di
Nucky per un lungo periodo, Lucy Danziger.
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Al contrario del sergente Nicholas Brody, che lo vive come un sollievo dell’anima, Nelson vive
l’adulterio (anche solo virtuale) come una colpa e si condanna colpendosi ancora e ancora con la
cinghia della cintura.
Queste storie raccontano l’adulterio inteso come prospettiva di vita alternativa, come vendetta
e castigo, come rinascita e come colpa carnale. Ovviamente le sfumature che intercorrono sono
infinite, basti pensare ad alcuni esempi eclatanti che il cinema ci offre, quali Match Point, in cui
Chris tradisce la moglie cedendo al basso istinto di volere e ottenere la sensualissima Nola, per
poi decidere di ucciderla freddamente perché resta incinta. Nola è pura passione, puro sesso e
35.Boardwalk Empire, 01x06:
Family limitation. Van Alden
prepara la sua redenzione
come un rito: l'ascigamano
alla sua destra su cui poggia la
canottiera piegata e la cintura
distesa alla sua sinistra.
36.Dallo stesso episodio, prima
di frustarsi osserva la foto
tentatrice di Margaret.
37. Ancora da Family limitation,
le piaghe sulla schiena
di Van Alden.
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Diegetico ∙ Eros & Sesso
una valida alternativa alla vita piena di responsabilità (e privilegi) insostenibili derivati dall’unione
con Chloe, moglie di famiglia benestante e apparentemente sterile. Nel momento in cui, però, la
scappatoia diventa nodo alla gola, l’adulterio lo trasforma da fedifrago a duplice omicida.
Questi film e telefilm, dunque, ritraggono molti aspetti del tradimento, ma quasi tutti si concludono con pesanti fardelli da portare e danni irreparabili da sanare: Don viene abbandonato dalla
sua famiglia e si ritrova a vivere in un tristissimo monolocale da solo tra alcohol e sigarette; re
Robert viene assassinato dall’odio malato della moglie; Angela e Nelson incrinano ulteriormente i
rispettivi rapporti coniugali; Chris, da pacato istruttore di tennis, si trasforma in efferato omicida.
Difficile capire se vogliano dare una morale o se comunque si propongano come prodotti
escatologici, ma tuttavia non ritengo quest’ultima ipotesi una possibilità, proprio perché il panorama è molto ampio e questi sono solo alcuni esempi. Inoltre, reputo che proprio in nome
di quella verosimiglianza di cui discusso precedentemente, questi episodi raccontino semplicemente spaccati di vita vissuta, se non nello specifico, sicuramente nella struttura portante.
2.3.La prostituzione
Tema di rilievo di questi prodotti filmici è la prostituzione e quindi implicitamente il ruolo della
donna nella società.
Quasi nessuna serie si fa mancare la presenza di bordelli o meretrici, anche se ogni telefilm
dà rilevanza diversa alla questione.
Ne Il Trono di Spade, il bordello di Ditocorto è luogo di ritrovo per tutti gli uomini di Approdo
del Re e la quantità di rapporti consumati e mostrati allo spettatore è incalcolabile: sono costanti
e omogeneamente presenti scene di sesso orale, rapporti consumati violentemente, esercitazioni tra prostitute che si stimolano vicendevolmente. In particolare nella descrizione di quest’ultima, è facile addirittura scambiare le immagini proposte come vera e propria pornografia11, in
quanto la scena sembra essere stata fatta con lo scopo di stimolare eroticamente lo spettatore,
sia per intensità che per la scelta esplicita del soggetto.
62
2.3.1.Sesso & Castigo
Il Trono di Spade in particolare offre un panorama molto ampio di contesti sessuali da analizzare;
poiché tuttavia obiettivo di questa tesi non è esprimere giudizi morali, è necessario prendere
questa analisi come puro frutto di osservazioni.
Il caso più forte presentato dalla serie, fino a ora, riguarda prevedibilmente il re Joffrey, adolescente efferato, crudele e pazzo. Le sue manie di onnipotenza e il suo ego smisurato, lo inducono
a imporsi su due prostitute inviaetegli dallo zio Tyrion come provocazione per farlo diventare un
vero uomo. Per vendicarsi dello zio, usa le due ragazze, le cui esistenze non contano nulla: pun-
38.Il Trono di Spade, 02x04: Il Giardino di ossa. Titolo originale: Garden of bones. Queste quattro immagini
ritraggono il crescendo della crudeltà gratuita e capricciosa di Joffrey.
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Diegetico ∙ Eros & Sesso
tando una balestra, costringe una di loro (Ros) a picchiare con violenza l’altra sul deretano, prima
con una cintura borchiata e poi con uno scettro metallico con spuntoni.12
Questa affermazione di potere trova sede nella rivalsa su due donne considerate dalla società nient’altro che scarti umani, sottolineando nuovamente la pochezza e la codardia di Joffrey.
Questo episodio genera uno spunto di riflessione sul binomio “sesso-castigo”, che può essere
visto sia come identità (l’atto sessuale è il castigo) sia come causa-effetto (l’atto sessuale deve
essere punito).
*
«Altezza, troppo dolore guasterà il piacere.»
- Ros *
Come appena osservato, ne Il Trono di Spade prevale la prima visione, in cui l’atto sessuale violento è un castigo esercitato dall’autorità riconosciuta, mentre in AHS tutto ciò che ha a che fare con
dei rapporti di natura sessuale merita una punizione. In entrambi i casi la violenza e l’abuso di
potere sono strettamente intrecciati: in Asylum, Ashley non solo viene ripetutamente rinchiusa
e picchiata perché le piace avere rapporti (non si capisce se sia realmente ninfomane), ma viene
scelta come “scarto” umano per attuare su di lei esperimenti mostruosi che la rendono mutilata
e deforme13. Lo scempio di queste scene è intollerabile sia per quello che mostra, sia per la gratuità di questo efferato sadismo.
Nella maggior parte dei casi, specialmente ne Il Trono di Spade, le donne sono ritratte proprio
come gli uomini vorrebbero vederle nella vita reale: mansuete, obbedienti e servili e il servilismo
implica l’essere disponibili «a obbedire e ad assoggettarsi alla volontà e ai desideri altrui, umiliando, per paura o per interesse, la propria personalità e la propria dignità»14.
George R. R. Martin, autore della saga, ritrae questo fantastico mondo medioevale in cui vige
un forte antifemminismo, di fondo contrapposto alla spiegazione stessa che lo alimenta: se una
donna agisce come un uomo, riuscirà sempre meglio di questo stesso. Le donne non assogget-
64
39.Daeneris Targaryen.
40.Catelyn Stark.
41.Shae.
tate agli uomini e che rientrano in questa categoria sono principalmente la Kalheesy, Catelyn e Shae, che esercitano diversi
tipi e pesi di potere, ma con la costante di essere forti, leali
e pronte al sacrificio in nome di una giustizia più alta: Daeneris guida il suo popolo in cerca di giustizia, Catelyn vendica
e protegge la sua famiglia e il suo regno, Shae difende e aiuta l’uomo che ama. Esempio parallelo è Peggy Olson di Mad
Men, donna emancipata con un impiego lavorativo all’altezza
di un uomo, in cui riesce non solo brillantemente, ma spesso
più velocemente e puntuale degli altri.
42.Peggy Olson.
65
Diegetico ∙ Eros & Sesso
Ecco come si giustifica la paura dell’uomo, che si difende dalla donna che intellettualmente lo
minaccia piegandola a sé, la quale, però, è al tempo stesso la prima a riconoscere al maschio
la sua autorità. Questo circolo vizioso trova indubbiamente origine negli ancestrali meccanismi primitivi, in cui l’uomo è brutale e animalesco e provvede alla sopravvivenza del/i nucleo/i
familiare/i e la donna si occupa della progenie, proteggendola a costo della vita. Al giorno d’oggi,
tuttavia, sarebbe limitante attribuire a un istinto primordiale questo tipo di atteggiamento considerati i secoli d’evoluzione e razionalizzazione, pertanto è plausibile trovare nella sindrome di
Stoccolma un altro possibile fattore che giustifichi questo fenomeno: gli abusi ripetuti, la paura,
l’essere più deboli e l’inconsapevole legittimazione, rendono la donna vittima di se stessa, pronta a ringraziare il proprio carnefice e a sentirsi debitrice.
Attualmente, la mentalità di stampo medio-orientale aderisce in toto a questo tipo di ritratto del
rapporto uomo-donna, legittimando le barbarie, le libertà negate e la supremazia del maschio
nella società; con Il Trono di Spade realizziamo che questo meccanismo è ormai proprio anche
dell’uomo occidentale, come se si stesse verificando un’involuzione dei progressi e delle conquiste faticosamente raggiunte per restituire dignità al ruolo femminile.
Ma cosa succederebbe se il lavoro di prostituta avesse la stessa valenza che ha in Firefly, in cui ci
sono accademie della seduzione per istruire le accompagnatrici, regolate da uno statuto severo?
In questo telefilm tutto viene ribaltato: Inara è una prostituta che vive e lavora su uno shuttleappendice della Serenity, il cui prestigio e rispettibilità aumentano per il solo fatto di ospitare
a bordo una prostituta dell’Accademia. Cambiando dunque domanda: cosa succederebbe se una
donna avesse diritto a essere bella, intelligente, istruita, sensuale e con un lavoro prestigioso che regala
piacere agli uomini? Sarebbe la donna perfetta e ineguagliabile, ma di fatto incapace di essere stimata veramente dagli altri. Questo tipo di attività comporta due conseguenze sostanziali nella
vita di una utopistica Inara: essere privata del piacere personale del sesso, poiché per lei altro
non è che un lavoro, da eseguire con costanza e devozione al pari di un’impiegata; essere egualmente disprezzata, sia per invidia sia per il sentimento di rivalsa dell’uomo incapace di accettare
che una prostituta possa essere migliore di lui.
66
01x04 – Bon ton pericoloso
01x08 – Senza ossigeno
Episodio 1
Atherton :
Mal : Well, I’ll be sure to take all that into consideration
while I review the applications.
Mal :
to me.
Chiedo scusa, ma lei non è qui con lei,
capitano. È mia.
Tua? Lei non appartiene a nessuno.
Inara :
L’ho pagata, il che la rende mia, stasera.
Non importa quanto la agghindi, resta sempre...
Mal :
Episodio 2
Mal :
Inara :
Siamo creature fragili. Per lacerare la pelle, basta
meno di mezzo chilo di pressione.
Inara :
Mal : Come fai a saperlo? Te l’hanno insegnato
all’accademia delle puttane?
Mal :
Inara :Hai
Mal :
Atherton :
uno strano senso della nobiltà, capitano.
Hai steso un uomo per avermi dato della puttana, ma tu
continui a dirmelo in faccia.
Mal : Di sicuro non rispetto il tuo lavoro, ma lui ha
mancato di rispetto a te. È questa la differenza. Inara, lui
nemmeno ti vede.
Don’t be ridiculous. You’re gonna rent this shuttle
Am I?
Inara :
price.
Yes. And for one quarter less than your asking
Is that a fact?
It is. And you figure you’ll be getting this
discount...
Why, exactly?
Inara :
You want me. You want me on your ship.
Do I?
Inara :
Yes. Because I can bring something that your
surveyor...or any of the other fish you might have on-line
can’t...a certain respectability.
Mal :
Respecta...?
Inara :
And based on what little I’ve seen of your
operation...I suspect that’s something you could use.
Mal : Fine. Let me ask you this. If you’re so respectable,
why are you even here? I mean, I’ve heard tell of fancy
ladies such as yourself...shipping out with big luxury liners
and the like, but...a registered Companion on a boat like
this? What are you running from?
Inara :
I’m not running from anything.
Mal :
If it’s Alliance trouble you got, you might want to
consider another ship. Some on board here fought for the
independents.
Inara :
The Alliance has no quarrel with me. I supported
unification.
Mal : Did ya? Well, I don’t suppose you’re the only whore
that did.
Inara :
Oh, one further addendum. That’s the last time you
get to call me ‘’whore.’’
Firefly
67
Diegetico ∙ Eros & Sesso
43.Inara, la prostituta d'Accademia di
Firefly.
44.Lucretia, la Domina di Capua che in
Spartacus fa prostituire per sè i suoi
gladiatori; il suo preferito è Crixus.
45.Spartacus, 01x09: La maschera
di Diana. Titolo originale: Whore.
Spartacus è costretto a prostituirsi
travestito da divinità.
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Eccezione in questo panorama maschilista, e che riprende il filone di Inara amplificandolo, è
Spartacus – Sangue e sabbia: l’occhio della spettatrice è appagato dalla fisicità dell’uomo e al tempo stesso è soddisfatta dal ruolo delle Dominae, che ricoprono in questa epoca precristiana un
ruolo forte quanto quello degli uomini. In questo caso sono le donne a usare gli uomini a loro piacimento, sia solo per guardarli possedere altre donne, sia per goderne loro stesse. La libertà sessuale di quest’era storica è la stessa che si ritrova in Roma, altra serie period drama, e nel film Io,
Caligola di Tinto Brass, in cui il sesso non è che un piacere da soddisfare, che non ha niente a che
vedere con il pudore né con la fedeltà: è un istinto da assecondare, senza leggi né convenzioni.
Il materiale visivo proposto in queste ultime due serie è considerato in parte pornografico, tanto
che Io, Caligola rientra nella classificazione di film di genere erotico e che in Italia fu ampiamente
censurato. Le scene proposte vedono spesso come protagonisti uomini che vengono sodomizzati, ancelle e schiavi che preparano sessualmente i loro padroni per facilitare il rapporto, donne
che smaniano di vedere corpi scolpiti e sudati accoppiarsi con altri. Il termine “corpi” è usato
intenzionalmente, perché non si parla di affetti e di persone, ma di “cose”, da usare fino a esaurimento del desiderio manifestato.
In un panorama come sopra descritto, in cui la donna ricopre controversi ruoli, contrastata
da sentimenti conflittuali, Spartacus e Roma sono affreschi che, più che della realtà, parlano del
desiderio.
2.3.2.Compra-vendita
Mad Men, contrariamente, ci propone esempi di prostituzione più “raffinati” rispetto a Il Trono di
Spade, in cui la scelta di vendere il proprio corpo resta un obbligo, visto che l’alternativa è vivere
nella povertà, nel terrore e, in quanto donne, nella certezza dell’umiliazione.
Il mondo di Don Draper ci fornisce un quadro molto diverso, nel quale le donne scelgono
razionalmente di scendere a patti sessuali per ottenere posti di lavoro o una posizione sociale
migliore.
69
Diegetico ∙ Eros & Sesso
Episodio eclatante che ci racconta queste dinamiche sono le gemelle che vanno a fare un
casting per essere protagoniste di un nuovo video della Sterling Cooper: le due che vengono ritenute le migliori candidate, ma non ancora selezionate definitavamente, vengono invitate a
condividere un drink con il capo, finendo volontariamente seminude e disponibili a condividere
molto più che la loro professionalità attoriale.15
Con accezione più tradizionale si può prendere a riferimento Elles, un film che ritrae la psicologia di una donna “normale” che di lavoro fa la giornalista e che ha come incarico quello di
scrivere un articolo su delle stundetesse che si prostituiscono per pagarsi gli studi.
Anche loro sono ragazze normali, con una famiglia alla spalle, dei fidanzati e dei sogni ai cui non
vogliono rinunciare per nessuna ragione.
Che si parli dunque di prostituzione vera e propria, intesa come vendita del proprio corpo in
cambio di denaro, o di uno scambio più fisico corpo-lavoro, si può decisamente parlare di compra-vendita: la donna usa il proprio corpo come strumento di potere, l’uomo usa la sua posizione
sociale.
Roger&Jane Analogamente, la segretaria ventenne di Don irretisce il capo Roger Sterling, il quale ha
una figlia della stessa età di Jane; in questo caso, la crisi di mezza età di Roger lo induce ad abbandonare la
famiglia, mentre Jane ottiene un posto di prestigio nella società come moglie di un uomo influente nel mondo
dell’advertising.
02x09 Un nuovo inizio
Del tutto simile nel risultato, ma diversa nella modalità, è la vicenda di Margaret Schroeder con
Nucky: lui si invaghisce di lei, le fa uccidere il marito che la maltratta, la lusinga e infine, quando
lei capisce di dover scegliere tra vivere arrancando con un solo lavoro mantenendo due figli e
accettare le sue avances ottenendo una casa e una vita ricca e agiata, lei decide di concedersi per
ottenere il pacchetto completo.
70
È lecito interrogarsi sulle motivazioni che spingono una donna a fare determinate scelte, ma
il risultato cambia poco: schiave delle proprie ambizioni, le donne spesso ritengono che la prostituzione resti la via più facile per ottenere ciò che si desidera, o per lo meno è ciò che si evince
guardando queste serie. Ci si può chiedere se la condotta di queste donne non influenzi negativamente gli spettatori, specialmente le adolescenti. Di fatto, però, nel mondo dei media è più
accreditata la versione opposta, ovvero che non siano le serie a influenzare le azioni dei telespettatori, ma che al contrario i prodotti filmici ritraggano ciò che nella realtà è gia presente: i telefilm
aumentano semplicemente la percezione di ciò che ci circonda, rendendoci più consapevoli della
presenza di certi avvenimenti.
2.4.Osservazioni
Spontaneamente ci si chiede perché si abbia bisogno di questo sfogo visivo, quasi morboso,
del guardare altri fare sesso nei modi più diversi, anche, e forse soprattutto, in quei modi che
ciascuno intimamente ritiene perverso o osceno.
Questa riflessione ci porta ad approfondire non solo il concetto di voyeurismo, ma anche quello di perversione. Alfred Kinsey tra il 1938 e il 1956 (anno della sua morte) ha condotto degli studi
specifici in proposito e si fregia di essere il primo studioso ad avere effettuato una ricerca sistematica di tipo antropologico a proposito del sesso, scoprendo che tutti sono diversi e che non
esiste una “formula” che definisca un’area da denominare come “normale”. Nel film Kinsey - E ora
parliamo di sesso si evidenziano le inclinazioni di ciascuno, dall’omosessualità alla bisessualità,
dall’aver raggiunto un solo orgasmo in tutta la vita a chi ha rapporti soddisfacenti due o tre volte
al giorno. Kinsey sostiene che pertanto non sia possibile classificare le attività umane:
«Il mondo non è diviso in pecore e capre. Non tutte le cose sono bianche o nere. È alla
base della tassonomia che la natura raramente ha a che fare con categorie discrete. Soltanto la mente umana inventa categorie e cerca di forzare i fatti in gabbie distinte. Il mon-
71
Diegetico ∙ Eros & Sesso
do vivente è un continuum in ogni suo aspetto. Prima apprenderemo questo a proposito
del comportamento sessuale umano, prima arriveremo ad una profonda comprensione
delle realtà del sesso.»16
Ma ognuno percepisce ciò che è diverso da se stesso come “stranezza”, nello specifico del sesso
come perversione, e ci si nutre della libertà sessuale degli altri perché ci si nega la propria: chi
per questioni religiose, chi per norme sociali, chi perché “sa che è così è sbagliato”. Il professore
afferma che:
«l’incertezza sul fare o non fare alcune cose nel sesso dipende dal fatto che non si sa se “è
comune farlo” oppure no, perché è una cosa di cui non si parla apertamente»17
e che:
«Tutte le cosiddette perversioni sessuali rientrano nell’ambito della normalità biologica.
Per esempio la masturbazione, il contatto bocca-genitali e gli atti omosessuali sono comuni tra i mammiferi, compresi gli umani. La società può condannare queste pratiche
per ragioni morali. Tuttavia è ridicolo definirle innaturali. C’è solo un’equazione corretta:
uomo più donna uguale bambino, tutto il resto è vizio. L’imperiosa urgenza del bisogno
biologico.[...]Perché alcuni uomini hanno bisogno di 30 orgasmi alla settimana e altri
quasi di nessuno? Perché ognuno è diverso.[...] Trova più facile semplicemente ignorare questo aspetto fondamentale della condizione umana. È così ansiosa di far parte del
gruppo che tradisce la sua natura per conformarsi. Se qualcosa di piacevole e fortemente
desiderato viene proibito, diventa un’ossessione.»
Queste osservazioni trovano contrasto con il DSM (Diagnostic and Statistical Manual of Mental
Disorders), manuale pubblicato nel 1952 dall’APA (American Psychological Association) sui disordini
mentali, che, al contrario, classifica come disordine mentale
72
«un comportamento clinicamente significativo o una sindrome psicologica o un pattern
che si verifichi in un individuo [che] sia associato a un disagio o a delle disabilità o a un
aumento significativo del rischio di soffrire. [Si rileva inoltre che] nessuna definizione
specifica adeguatamente confini precisi per il concetto di “disturbo mentale”... situazioni
diverse richiedono diverse definizioni “ e che “non è dimostrato che ogni categoria di disturbo mentale sia un ente completamente discreto con confini assoluti che lo dividano
da altri disturbi mentali o da nessun disturbo mentale»18.
Nello specifico, le parafilie19 sono pulsioni erotiche caratterizzate da fantasie o impulsi intensi
e ricorrenti, che implicano attività o situazioni specifiche che riguardino oggetti, che comportino sofferenza e/o umiliazione, o che siano rivolte verso minori e/o persone non consenzienti. È
il caso di pedofilia, masochismo, sadismo, esibizionismo, feticismo, frotteurismo (o frottage) e
proprio il voyeurismo di cui si accennava inizialmente. Quest’ultimo, inteso come osservazione di
corpi (nudi, seminudi, vestiti) o di rapporti di coppia, rientra nella casistica del voyeurismo consensuale, che non implica necessariamente la masturbazione, ma piuttosto un’eccitazione data dal
canale prettamente visivo. In questo senso non è più considerata una perversione, ma piuttosto
un’attività umana diffusa e condivisa.
Questa riflessione potrebbe anche essere affiancata dalla teoria dell’effetto esposizione, la
quale potrebbe essere addirittura ritenuta più valida; questa si basa sul condizionamento classico e su quello operante, ovvero tramite la ripetizione della proposta di un soggetto e l’associazione di questo a sensazioni ed esperienze positive.
Come dimostrato poi da Robert Zajonc, la visione ripetuta di qualcosa per un lasso di tempo,
non solo ne favorisce l’acquisto o il desiderio, ma ne aumenta la percezione positiva.
È in questo modo che si spiega come funzionano la moda e la pubblicità, così come a questo
punto si spiega come le tempeste di immagini provocanti, di amoreggiamento e di sesso non
facciano che aumentare il desiderio e la fame di altrettante immagini a sfondo erotico. Lorge teorizzò, dopo diversi studi, che il modo con cui stabiliamo degli atteggiamenti è totalmente cieco
e dipende dalle associazioni che facciamo in maniera passiva con elementi che niente hanno a
che fare con il contenuto di ciò che si valuta; da questa affermazione traiamo due riflessioni: 1)
73
Diegetico ∙ Eros & Sesso
non sempre siamo in grado di razionalizzare perché una cosa ci attrae o ci disgusta 2) l’impiego
di attori affermati nel cinema indubbiamente favorisce in generale l’affezione ad alcune serie
tv senza che il processo avvenga consapevolmente, tra cui, tra gli altri, indubbiamente Jessica
Lange e Ralph Fiennes per AHS, Steve Buscemi per BE, Claire Danes per Homeland, Jennifer Beals
per The L word.
Note
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I segreti di Brokeback Mountain, 2005, USA, di Ang Lee. Il film tratto dal racconto di fantasia Gente del Wyoming di
Annie Proulx pubblicato per la prima volta sulla rivista americana The New Yorker il 13 ottobre 1997, p. 36
Il Trono di Spade, 02x03: Ciò che è morto non muoia mai, p. 38
I due ruoli sono rispettivamente interpretati da Jake Gyllenhall e Heath Ledger in I segreti di Brokeback Mountain, p. 40
V per Vendetta, 2005, USA, di James McTeigue. Il film è tratto dal romanzo grafico V for Vendetta, scritto da Alan
Moore e illustrato da David Lloyd, adattato per il grande schermo dai fratelli Wachowski, già autori di Matrix, p. 40
Vedi approfondimento nel capitolo Adulterio da pagina 45, p. 41
Dato statistico estratto dal Rapporto Kinsey, ritenuto tutt’ora attuale e attendibile, p. 41
Si fa riferimento al mondo Occidentale, in questo testo non vengono considerate la storia, le tradizioni e le politiche
dei paesi Orientali, p. 45
Originariamente «Drama is life with the dull bits cut out». Questa frase è di Alfred Hitchcock e molto spesso viene erroneamente distorta in «Il cinema è come la vita, ma con le parti noiose tagliate». Citato in Leslie Halliwell, Hallywell’s
Filmgoer’s Companion – HarperCollins, Londra, 1984, p. 45
Mad Men, 01x13, andata in onda il 29 aprile 2008 in Italia e il 18 ottobre 2007 negli Usa. Titolo originale: The Wheel,
p. 50
American Horror Story, 02x05: Io sono Anna Frank, parte II. Titolo originale: I am Anne Frank, p. 53
Pornografia: trattazione o rappresentazione (attraverso scritti, disegni, fotografie, film, spettacoli, ecc.) di soggetti o
immagini ritenuti osceni, fatta con lo scopo di stimolare eroticamente il lettore o lo spettatore. Definizione da Treccani online, p. 58
Il Trono di Spade, 02x04: Il Giardino di ossa. Titolo originale: Garden of bones, p. 58
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17
18
19
American Horror Story, 02x03: Notte di tempesta. Titolo originale: Nor'easter, p. 60
Definizione di "servilismo" dal vocabolario Treccani, p. 60
Mad Men, 01x10: Il lungo weekend. Titolo originale: Long weekend, p. 65
Il comportamento sessuale nel maschio umano di Alfred Kinsey, p. 67
Kinsey Kinsey – E ora parliamo di sesso, 2004, USA, Germania, di Bill Condon, p. 68
“a clinically significant behavioral or psychological syndrome or pattern that occurs in an individual [which] is associated with
present distress...or disability...or with a significant increased risk of suffering.” It also notes that “...no definition adequately
specifies precise boundaries for the concept of ‘mental disorder’...different situations call for different definitions”. It states that
“there is no assumption that each category of mental disorder is a completely discrete entity with absolute boundaries dividing
it from other mental disorders or from no mental disorder” APA, 1994 e 2000, p. 68
Dal greco “para” che significa “presso”, “accanto”, “oltre” e “filia” che significa “amore”, p.68
75
76
3.Extradiegetico ∙ Violenza & Potere
Con l’individuazione di questa grande terza tematica, si completa la triangolazione eros-violenza-potere e si delinea l’inestricabilità di questi tre temi all’interno di tutti i telefilm fin’ora citati.
La questione del potere si lega fortemente alle teorie elaborate recentemente dal teologo
americano Adam Kotsko nel suo testo Why We Love Sociopaths: A Guide To Late Capitalist Television, in cui classifica i personaggi delle serie tv in tre tipi di “sociopatici“:
-- i “complottisti” improbabili, che non soffrono conseguenze ma neppure traggono vantaggio del loro egoismo solipsistico, in quanto sprovvisti della capacità di farsi strada nel
mondo adulto;
-- gli “arrampicatori” che fanno della loro mancanza di rispetto per le regole del sistema lo
strumento privilegiato per salire al vertice di quello stesso sistema;
-- i “giustizieri” che infrangono le leggi del sistema con l’intento dichiarato di proteggerlo.
IA
TIZ
GIU
S
ERE
POT
GIO
CO
Schemers
Climbers
Enforcers
Homer Simpson
Cartman
Peter Griffin
...
Don Draper
Nucky Thompson
Cersei Lannister
...
Dexter
Arrow
Dr. House
...
01.I “sociopatici” così definiti
da Adam Kotsko.
77
Extradiegetico ∙ Violenza & Potere
Analizzando la seconda e, in parte, la terza catergoria, la sua tesi consiste nel sostenere che
fondamentalmente questi personaggi creano attrattiva per due motivi opposti e inestricabili:
lo spettatore 1) desidera essere loro, cioè vorrebbe avere successo nella vita a qualunque costo
senza doverne subire mai le conseguenze, 2) giustifica la propria mediocrità/normalità riconoscendosi di agire moralmente e entro le regole, elevandosi a essere superiore.
Tutti desiderano soldi, donne/uomini e potere, come Joffrey Lannister, Don Draper e Nucky
Thompson, anche a costo di dover rinunciare, sempre come loro, alle relazioni familiari. Questi
personaggi usano le regole e le manipolano secondo codici morali propri, muovendosi in sistemi
corrotti e da cui sanno di uscirne puliti: in poche parole, si tratta di un nuovo concetto di antieroe,
non più fallimentare e inetto, ma scaltro, corrotto e vincente.
I protagonisti delle serie prese in considerazione appartengono tutte alla categoria degli “arrampicatori” e tutti applicano a loro modo la violenza per raggiungere i loro scopi.
Nel capitolo precedente si sono constatate due particolarità: la prima è che il rapporto eroticosessuale prescinde da ogni tempo e luogo e, quindi, l’immedesimazione nella tematica è diretta,
“diegetica”, la seconda è che la violenza era implcita nella maggior parte dei casi analizzati, a
volte come strumento per ottenere gratificazione sessuale come abuso di potere, a volte per
ottenere il sesso stesso.
Riesaminando la maggior parte dei casi già approfinditi, ciò che se ne evince è che esistono
principalmente quattro interazioni:
-- violenza-potere, in cui la violenza è il come e il potere è il fine
-- sesso-potere, in cui il sesso è il come e il potere è il fine
-- violenza-sesso, in cui la violenza è il come e il sesso il fine
-- violenza-sesso-potere, in cui si individuano diversi interlacciamenti, tra cui il principale è
che violenza e sesso coincidano, giustificati dal ruolo di potere che si ricopre.
In questo capitolo, invece, si affronta la violenza prevalentemente come mezzo per ottenere o
affermare un ruolo di potere o, eccezionalmente, con valore curativo. In ogni caso, queste ambientazioni impediscono al pubblico di confrontarsi direttamente con gli avvenimenti: il ricono-
78
scimento del significato metaforico di alcuni meccanismi non può essere diretto, ma bensì, deve
essere processato per essere attualizzato. Il fatto, inoltre, che tutte le quattro serie rimandino a
epoche ben definite e storicizzate, crea ancora più distanza dalla realtà, poiché è più facile vederle
quasi come storie biografiche più che inventate.
Ciò significa che, al contrario del sesso, non ci si può immedisimare nel contesto prescindendo
da tempo e luogo, da cui la definizione di “extradiegetico”. Questo non significa che i temi trattati
siano realmente distanti da noi, ma piuttosto che è necessario un passaggio in più per leggere un
secondo livello di profondità.
Gli atti di violenza registrati in queste serie sono innumerevoli e ogni telefilm ha un suo modo
proprio di intenderla, sia per ragioni legate all’epoca d’ambientazione, sia per il taglio cinematografico dato a ciascuno, sia per lo spessore psicologico.
3.1.Delegazione e vendetta
3.1.1.Homo homini lupus vs Zeitgeist
Boardwalk Empire è il ritratto della violenza nell’accezione più classica del termine: sparatorie, dita che
saltano, pestaggi con tirapugni. La modalità “gangster” è solitamente utilizzata dai potenti, che inviano i propri scagnozzi a fare il lavoro sporco, senza fare troppo domande, in modo pulito ed efficace.
I morti ammazzati in questo modo sono i cosìddetti “danni collaterali” necessari per perseguire
il proprio fine e a un certo punto queste scene diventano quasi banali: i cadaveri non si contano
e per di più non interessano lo spettatore, perché sono personaggi di contorno di cui non si sa
nemmeno il nome il più delle volte. Ciò che stupisce è proprio quando le carte in tavola cambiano
totalmente: nell’istante in cui Nucky uccide Jimmy per vendetta, tutte le regole del gioco sono stravolte. In primo luogo, il sociopatico-arrampicatore si sporca le mani direttamente; in secundis, uno
dei protagonisti muore; terzo, lo spettatore capisce che non esiste nessuna speranza che Nucky in
fondo sia una brava persona, o che comunque abbia dei valori che prevarichino sugli affari.
79
Extradiegetico ∙ Violenza & Potere
Jimmy&Nucky Jimmy viene allevato da Nucky in qualità di figliastro, poiché nato dall’unione di una prostituta e del Commodoro. James diventa il pupillo di Nucky e il rapporto tra loro è quello di padre e figlio e di
boss e gangster. Quando, però, il Commodoro cerca di aizzare Jimmy contro Nucky, sorprendentemente il ragazzo accetta di allearsi col suo vero padre e con Eli, fratello di Nucky, al fine di fare andare in galera quest’ultimo e prendersi tutta Atlantic City. Dopo aver fallito l’attentato a Nucky, James capisce quale immenso
errore abbia commesso e, d’accordo con la madre Gillian, elimina il Commodoro e fa ricadere tutta la colpa
solo su Eli. Nonostante sia Jimmy stesso a far scagionare Nucky eliminando un paio di persone, sa che i conti
non saranno mai regolati se non con la sua dipartita e così, aspetta il suo momento, che non tarda ad arrivare.
02x01 21 | 02x07 Peg of Old | 02x12 To the lost
02.Boardwalk Empire, 02x07: Peg of Old. Jimmy si
accosta a Nucky minaccioso e lo tradisce come
gli stesse dando il bacio di Giuda.
03.Il killer assoldato da Jimmy fallisce, forando la
mano di Nucky con un proiettile.
04.Boardwalk Empire, 02x12: To the lost. Con la
stessa freddezza con cui Jimmy lo ha tradito,
così Nucky si sporca le mani per la prima volta
uccidendo il suo pupillo con un colpo in testa.
80
Il rispetto di cui necessita Nucky lo induce non solo a freddare il suo figliastro, ma anche a
rivolgergli parole sprezzanti prive d’ogni pietà, spazzando via l’affetto e la devozione di Jimmy,
togliendogli, cioè, tutto:
*
«Tu non mi conosci, James. Non mi hai mai conosciuto.
Io...non sto...cercando...perdono»
- Nucky Thompson *
In modo analogo la figura di Abu Nazir si lega a quella del sergente Brody: solo alla fine il terrorista interviene in prima persona rapendo Carry, stupendo il pubblico e infrangendo il mutuo
accordo con lo spettatore per cui lui è inavvicinabile e non può rischiare di essere preso e morire.
Alcuni telefilm, al contrario, propongono la famiglia e gli affetti come alibi per giustificare la
condotta amorale dei protagonisti: in Breaking Bad, Walter White produce anfetamine conscio
che il suo tumore al cervello lo porterà via a breve e si aggrappa a questo mercato illecito per
mettere da parte soldi a sufficienza per il sostentamento della sua famiglia. Come si scopre in seguito, questa è solo una scusa, poiché continua la sua attività illegale anche dopo essere scampato al pericolo della morte: queste rivelazioni tolgono qualunque briciolo di umanità ai protagonisti, confinandoli sempre più lontano, in un’area comprensiva di ammirazione e disprezzo.
La mancanza di empatia è un cancro che divorava e divora gli esseri umani: homo homini lupus1
non è mai stato attuale quanto oggi, o, forse, non è mai semplicemente passato di moda.
Arrivismo ed egoismo sono le parole d’ordine per arrivare ad essere qualcuno e si adattano
bene al mondo politico, che in modo sempre più sfrontato e diretto si rivela corrotto e impunito;
insomma, come direbbe Dante-Johnny Stecchino, «Qui, è tutto un magna-magna».
Ciò che conta è il sè, l’affermarsi, l’andare per la propria strada: questo fenomeno ha implicitamente innescato un meccanismo uguale e contrario in quella fetta di umanità che in questo
ritratto non riesce (più) a identificarsi.
81
Extradiegetico ∙ Violenza & Potere
Ecco che allora i flashmob impazzano nella rete, gli harlem shake si diffondono a macchia d’olio, i social network pullulano di gruppi in cui si trovano elementi comuni: dopo un’estenuante
epoca di “sé”, il sentimento della condivisione e del sentirsi parte di qualcosa diventano le armi
di battaglia delle nuove e delle “vecchie” insodisfatte generazioni, il nuovo zeitgeist2.
Ciò che ovviamente accade è che queste due correnti si scontrano, stridono e combattono, e,
come spesso già avvenuto nel passato, questa è la dimostrazione che la base e il vertice ancora
non riescono a trovare un punto d’incontro.
Ciò che rende Il Trono di Spade moderno è proprio questo sentimento di ribellione che prende
forma concreta in personaggi del calibro di Arya, che si sente costretta in una società ottusa, violenta e maschilista e che, con l’animo pieno di rabbia e forza, agisce in prima persona nonostante
i suoi soli 10 anni, guidata da un forte spirito di giustizia e da un coraggio ineguagliabile.
3.1.2.Guerra di confine
Nel mondo del business, la violenza non viene esercitata solo per eliminare o minacciare o torturare, ma anche come modo per delimitare il proprio territorio. Questo tratto animalesco emerge
chiaramente nell’episodio Anastasia3, in cui Pearl, l’amante a cui si è affezionato Jimmy, viene
sfregiata da Sheridan per richiamare l’attenzione di Torrio e ottenere più potere nella zona di Chicago. Questo gesto intimidatorio porta non solo al suicidio di Pearl, ma anche a una carneficina
vendicativa che vede Sheridan perire malamente in una sparatoria-imboscata.
Jimmy&Pearl Al Capone lavora per Torrio a Chicago e Jimmy, amico di Al Capone, frequenta il loro
bordello e gode della loro compagnia, facendo contemporaneamente da tramite per conto di Nucky. È proprio
presso la casa dei piaceri che Jimmy s’infatua e si affeziona alla giovanissima Pearl, la quale gli riserva a sua
volta un trattamento d’amore particolare.
01x03 Broadway
82
05.Boardwalk Empire, 02x05: Nights. Pearl, sfregiata,
viene curata da Jimmy.
06.Dallo stesso episodio: il primo colpo a sorpresa
dell’imboscata tesa da Jimmi, Al Capone e Torrio
agli sgherri di Sheridan.
07.Dallo stesso episodio: l’ultimo colpo inferto
senza pietà, faccia a faccia.
Toccando un tasto più truce, si può osservare come agisca Theon in modo controverso: carbonizza e impicca dei bambini innocenti, fingendo che siano i piccoli Stark, al fine di farsi rispettare
sul territorio “conquistato”. Questo accadimento qualifica il giovane Greyjoy come il peggior galoppino dei tiranni di tutta la serie. Questo tema del tradimento di coloro che ci hanno accolto,
sfamato e nutrito ricorre anche in Boardwalk Empire, con la stessa efferatezza (vedi Manipolazione
e travestimento, pag. 88). In questo caso, lo sfregio alla famiglia Stark eliminando Bran e Rickon,
dovrebbe non solo riaffermare il potere dei Greyjoy, ma anche mostrare apertamente il loro odio
per i signori di Grande Inverno che sedarono nel sangue la loro rivoluzione in cerca di indipendenza dai Sette Regni.
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Extradiegetico ∙ Violenza & Potere
Theon Greyjoy Quando Ned Stark, Robert Baratheon, John Arryn e i Lannister combatterono per
sedare la rivolta indipendista degli abitanti delle Isole di Ferro, Ned decise di prendere in custodia con sé
Theon, che all’epoca aveva solo 10 anni. Lo crebbe in salute, con un’istruzione intellettuale e fisica, trasformandolo in un abile arciere e trattandolo come uno dei suoi figli. In seguito alla decapitazione di Ned, il
nuovo Lord di Grande Inverno diventa il più grande dei suoi figli legittimi, Robb, che guida il suo esercito
a combattere Joffrey. Invia dunque Theon alle Isole di Ferro, pregandolo di convincere la sua casata ad
appoggiare la rivolta contro il re: Balon lo umilia e lo convince a ripudiare il suo affetto per la casata Stark,
cominciando una scalata tutto personale verso il potere. Così uccide il suo maestro d’armi e conquista la
fortezza di Grande Inverno, lasciata incustodita, con solo i piccoli Bran a Rickon; questi, scappati, vengono
inseguiti per essere uccisi, ma non trovandoli nel bosco, Theon decide di affermarsi carbonizzando due bambini a caso, spacciandoli per i piccoli Stark, in modo da spaventare il popolo e prevenire ogni rivolta.
02x07 Un uomo senza onore
08.Il Trono di Spade, 02x07: Un uomo senza onore. Titolo originale: A Man Without Honour.
Theon annuncia tronfio di aver carbonizzato due innocenti dall’alto del suo palchetto.
84
3.2.Qualcuno diventò pazzo
Un piccolo paragrafo va dedicato a un aspetto della violenza del tutto inedito rispetto ai metodi
fin’ora descritti: l’esercizio di torture mediche a scopo curativo.
Come già accennato nel capitolo precedentemente trattato Sesso&Castigo, in American Horror
Story si trovano diversi esempi raccapriccianti di punizioni/cure: elettroshock per guarire i pensieri perversi dei pazienti, privazione di cibo, privazione di stimoli cerebrali, punizioni corporali,
isolamento, dosi di calmanti quasi mortali.
È innegabile che se da un lato si possono giustificare alcuni trattamenti a causa dell’ignoranza in materia, altri sono palesamente nient’altro che abuso di potere, tanto da ricordare i
maltrattamenti delle carceri. Non distanti sono i ritratti dei pazienti in Qualcuno volò sul nido del
cuculo4: gli avvenimenti sono simili e le figure analoghe.
Senza ombra di dubbio, la serie ha attinto a piene mani da quello che fu il capolavoro di Forman, portando nella clinica una donna perfettamente sana, che si ribella con anima e corpo al
sistema, come fu per Jack Nicholson. Sebbene la storia sia ambientata un decennio più tardi, la
cronaca dei fatti testimonia che ancora le strutture non erano idonee alle esigenze dei pazienti,
anche lì vessati e portati alla follia. Il titolo inglese dell’opera, d’altronde, ha un doppio significato, giocato sull’ambigua accezione di “cuckoo”, che è proprio questo: “qualcuno diventò pazzo”.
09.Qualcuno volò sul nido del cucuolo. Jack Nicholson
sottoposto a elettroshock.
10.American Horror Story, 02x04: Io sono Anna Frank.
Lana sottoposta a elettroshock.
85
Extradiegetico ∙ Violenza & Potere
3.3.Ambizione , fama, vanità
Il personaggio di suor Jude risulta controverso, perché quasi fino alla fine lei non è altro che una
dittatrice che abusa del proprio potere per decidere della vita e della morte, della redenzione e
del peccato degli altri. La sua corsa al potere, ottenebrata dall’amore celato per il Monsignore
Timothy Howard, offusca la sua capacità di giudizio, convinta di essere nel giusto picchiando e
sottoponendo a tortura i degenti. In quel momento ritiene che la propria condotta faccia regnare
il rispetto e l’ordine entro Briarcliff, rendendola agli occhi del Signore e del Monsignore degna di
essere condotta a Roma a ricoprire un ruolo di prestigio. Quando gli eventi porteranno lei stessa
a stare al di là delle sbarre, capirà come sia stato Timothy a lasciare che la internassero, proprio
in vista della scalata personale verso il potere, certo che potrà diventare Papa.
11. Lana Winters.
86
12.Keanu Reeves è Kevin in
L’avvocato del Diavolo.
13.Kevin Spacey, il serial killer
John Doe in Seven.
Il confine tra la combinazione di ambizione/determinazione e la follia è molto sottile, tanto
da indurre le persone a compiere freddamente azioni riprovevoli: è il caso di Lana “Banana”.
La fine di Asylum rivela esplicitamente come la corsa al successo e alla conquista della fama
abbiano reso Lana malvagia, dimenticandosi di chi da carceriere si è trasformato in un vero aiuto
che le ha salvato la vita e sfruttando gli amici solo per ottenere più dettagli truci sulla miseria di
Briarcliff. Che le sue azioni siano prettamente egoistiche è evidente nel momento in cui alla fine
dichiara di avere inventato di avere salvato suor Jude, di cui ha ignorato l’esistenza fino a quando
non ha ritenuto potesse fruttarle del successo.
Si delinea così la figura dell’arrivista, che trova impersonificazione anche nei soggetti precedentemente descritti: la svendita volontaria del proprio corpo, i doppiogiochisti, l’eliminazione di
personaggi scomodi, la rinuncia agli affetti e così via.
Asylum è una serie ricca di citazioni e nello specifico, trovo appropriati i riferimenti a L’avvocato
del diavolo7: la tentazione, il male, lusingano i protagonisti (Lana/Kevin) fino a trasformarli a tal
punto da non poter più tornare indietro, ma costretti ad affrontare i fantasmi del passato. Come
nel film, la scena finale si riaggancia a una delle scene iniziali, rivelandoci che il germe del male è
stato instillato fin dall’origine e che non è un male qualunque, ma è la Vanità, la Superbia.
*
«Se lei guarda in faccia il male, il male farà altrettanto con lei... »
- Suor Jude *
Proprio questo stesso peccato capitale è quello che mette in moto il folle e disturbato piano di
John Doe in Seven: a causa della perfezione del suo progetto, si autocompiace e si bea del suo
successo, incarnando così la Superbia e meritando, quindi, di morire per mano dell’Ira, Brad Pitt
nel ruolo del detective David Mills.
87
Extradiegetico ∙ Violenza & Potere
3.4.Controllo
3.4.1.Manipolazione e travestimento
Ritratto del potere inteso come conquista del controllo assoluto è Boardwalk Empire, in cui creare
e tradire alleanze sono le basi per conquistare tutto il mercato illecito dell’alcohol nell’era del
proibizionismo, e di conseguenza per governare su tutta Atlantic City. HBO punta a intrecciare
una trama fitta di imprevisti e cambi di direzione di tutti i protagonisti, ricca di colpi bassi e inaspettati, come la morte di Jimmy. La lotta al potere, costringe Nucky all’inevitabile, cioè uccidere
il ragazzo che ha cresciuto ma che gli ha voltato le spalle per crearsi un suo secondo impero con
il Commodoro. La serie è costellata di traditori e di delinquenti, e, per rimarcare la cura che HBO
mette nelle sue produzioni, tra gli altri gangster ne troviamo alcuni reali degli anni ‘20, quali Al
capone, Lucky Luciano e Arnold Rothstein, che partecipano a lotte mafiose realmente accadute.
È una guerra senza regole e senza pietà, tra clan che mutano continuamente la fedeltà e la devozione promessa, mercenari al servizio della paga più alta.
Il crimine organizzato non lascia testimoni ed è così che si giustificano le centinaia di morti
collaterali per portare a termine gli affari.
Oggi il business non può essere risolto con tanto chiasso perché siamo una società “civilizzata”,
quindi minacce e terrorismo fisico e psicologico devono mantenere toni controllati e poco spettacolari, sebbene i meccanismi siano esattamente gli stessi.
Questa realtà moderna è ben ritratta da Homeland, che mostra al pubblico in grande scala i
giochi di potere che regolano della vita e della morte dell’umanità: l’ormai antica faida tra USA e
Iraq consiste in talpe infiltrate alla CIA, soldati che tradiscono la patria, compravendita di persone, imboscate, crisi di coscienza, famiglie da proteggere. Sostanzialmente il meccanismo è lo
stesso che in Boardwalk Empire, ma solo tenuto a livello più nascosto, anche ai telespettatori.
La figura di Nucky è in tutto e per tutto simile a quella di Abu Nazir: entrambi conquistano
l’affetto di un uomo, accudendolo e ridandogli fiducia, tutto al fine di avere una pedina in più
dalla loro parte; nel momento in cui lo stesso capisce cosa succede e vuole attuare cambiamenti
nel sistema, cercano di eliminarlo senza pietà.
88
Anche se i paramentri sono diversi, a livello della struttura narrativa non è importante che uno
sia un terrista e l’altro gestisca traffici illeciti e che, rispettivamente, uno diventi kamikaze e l’altro trafficante di alcolici, la natura della loro storia è la medesima.
14.Nucky Thompson.
15.Abu Nazir.
3.5.Dittatori vs Giustizieri
Questo abuso di potere si riflette marcatamente ne Il Trono di Spade in diversi contesti, che spesso vedono i Lannister protagonisti: non hanno morale né pietà, l’importante è raggiungere la
vetta del potere, non importa a che prezzo.
89

In questo caso, ordire piani segreti non è la priorità del re Jeoffrey: al contrario, è suo desiderio palesare al mondo intero la sua onnipotenza. Questo atteggiamento è tipico dei regnanti
del passato, in particolare degli imperatori di epoca romana, che si sentivano investiti dal potere
divino. Joffrey va oltre e non attribuisce a nessuno se non a se stesso il merito della sua potenza,
degno della follia di una qualsiasi dittatura.
Proprio questa irrazionalità lo rende incapace di accorgersi di quali abomini si sta rendendo colpevole: il suo atteggiamento infantile e capriccioso lo rende un personaggio ancora più
grottesco e inviso allo spettatore, perché dai suoi umori instabili dipendono vita e morte delle
persone.
La sua tracotanza lo induce a fare decapitare Ned Stark immotivatamente, scatenando una
guerra tra i Sette Regni, e non contento si vanta del suo gesto mostrando a Sansa la sua testa
infilzata su una picca.
Ned In seguito alla morte di John Arryn, re Robert dichiara Primo Cavaliere Ned Stark, il quale accetta
malvolentieri l’oneroso incarico. Lysa Tully, moglie del defunto John Arryn, scrive a sua sorella Catelyn per
avvertirla che suo marito è stato assassinato; Ned, avvertito da Catelyn, inizia un’indagine che lo conduce a
capire che Joffrey è figlio di Jaime e non di Robert: il vero erede al Trono, figlio legittimo del re, è Gendry, un
giovane fabbro. Intuita la scoperta di Eddard, Cersei elimina suo marito il re e fa arrestare Ned, che verrà
poco dopo decapitato per volere del re Joffrey.
01x01 L’inverno sta arrivando | 01x06 La corona d’oro
Il suo desiderio di torturare gli altri è sempre fine a se stesso, escludendo il fatto che per lui resta
il solo e unico modo per affermare il proprio dominio.
Questo meccanismo paura-rispetto è consolidato da sempre, tipico della gang mafiose, ma
il personaggio di Joffrey ha qualcosa in più tale da renderlo un vero e proprio mostro: da un lato
la totale imprevedibilità dei suoi gesti, data da insicurezza e follia, e dall’altro la codardia di assumersi le sue responsabilità, nascondendosi dietro sua madre quando la situazione precipita.
90
16.Il Trono di Spade, 01x10 - Fuoco e Fiamme. Titolo
originale: Fire and Blood. Joffrey, di cui si intuisce
solo la sagoma, obbliga Sansa a guardare la testa
mozzata di sua padre per testare la devozione della
sua promessa sposa.
17. Dallo stesso episodio, la testa di Ned Stark
su una picca.
Se, pertanto, non c’è niente di nuovo nell’osservare che il suo personaggio riflette quell’accentramento di potere arrogante alla Nucky Thompson, si può rilevare qualcosa di interessante
nell’analizzare la sua figura inesperta e tronfia, un inetto privo di lungimiranza, testimone della
politica attuale: goliardico e incurante delle proprie malefatte, concentrato sul favorire se stesso,
pronto a far sparire gli amici scomodi che prima erano comodi e abile a nascondersi dietro chi lo
deve difendere, una giustizia corrotta e infetta. Questa allegoria è tanto vera in America quanto
in qualunque altro paese del mondo, in cui certi meccanismi sono inamovibili.
Tutti percepiscono questo senso di impotenza e fastidio a capire che lì, al potere, c’ è qualcuno
che non lo merita, che approfitta della sua posizione e che non c’è modo per eliminarlo, se non la
morte; ma nel nostro mondo, non si può sperare di eliminare i corrotti, gli incapaci e gli insolenti al
governo mettendo le loro teste su una picca, perché si diventerebbe dei criminali a propria volta.
91

18.Oliver Queen, il ricco e viziato figlio di papà che si traforma in Freccia Verde, “Arrow”.
3.6.Osservazioni
Il desiderio della folla di vedere letteralmente una corda intorno al collo di chi commette soprusi
è viscerale e primitivo, represso e irrealizzato solamente per il timore delle conseguenze penali
e, forse, per via di un’etica ragionata che ci eleva ad esseri umani civili.
Ecco che allora tornano anche in voga le saghe dei supereroi imperfetti, come il recentissimo
Arrow, che se per sceneggiatura e profondità non regge il confronto con le altre serie, indubbiamente incarna questo modello di giustizia che elimina personaggi indegni di onorare la sua città:
procede per avvertimenti, ma sprecata l’ultima chance di redenzione, scocca la freccia ed estirpa
il male alla radice.
Questa figura agisce in nome di un bene superiore, ovvero ripulire dalla corruzione, dai traffici
illeciti e dagli impuniti, a qualunque costo: più che un supereroe è un giustiziere5 che si mette al
di sopra delle leggi. Il panorama fumettistico è molto ampio e offre centinaia di eroi che sconfiggono il male esercitando solo ed esclusivamente il bene, eppure gli ideatori di questa serie hanno
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scelto di ispirarsi a Freccia Verde6, ragazzo tormentato e problematico, che certamente non incarna la perfezione. Queste serie tolgono lo “sfizio” di far fluire liberamente gli istinti.
Note
1
2
3
4
5
6
Nel XVII secolo il filosofo inglese Thomas Hobbes prende in esame un tema già lungamente dibattuto: lo stato di
natura dell’uomo. Hobbes sostiene che la natura umana sia fondamentalmente egoistica, tale che le azioni dell’uomo siano determinate soltanto dall’istinto di sopravvivenza e di sopraffazione. Egli nega, inoltre, che l’uomo possa
sentirsi spinto ad avvicinarsi a un suo simile in nome di un amore naturale e disinteressato: se gli uomini si legano tra
loro in amicizie o società, regolando i loro rapporti con le leggi, ciò è dovuto soltanto al timore reciproco.
“Spirito del tempo”, spesso reso in tedesco come “zeitgeist”, è un’espressione adottata nella filosofia della cultura otto-novecentesca, che indica la tendenza culturale predominante in una determinata epoca. Il termine divenne
noto da uno scritto del filologo e filosofo Johann Gottfried Herder.
Boardwalk Empire, 01x04.
Qualcuno volò sul nido del cuculo, 1975, USA, di Miloš Forman, tratto dal romanzo omonimo di Ken Kesey, pubblicato
nel 1962 e tradotto in italiano nel 1976.
Questa riflessione personale, trova sostegno nell’articolo firmato da Aldo Grasso, Una «Freccia» nell’arco di Italia 1,
Corriere della Sera, Martedì 12 marzo 2013, uscito dopo la stesura di questo testo.
Freccia Verde nasce nel 1941 per DC Comics da Greg Berlanti, Marc Guggenheim e Andrew Kreisberg, ispirati dalla
storia di Robin Hood.
93

94
4.Osservazioni conclusive Il lungo percorso intrapreso nella “lettura” di queste serie televisive, ha portato a definire due
tipi di osservazioni di natura differente eppure complementare: uno riassume, valuta e ridelinea
il ruolo del protagonista come portatore di valori nuovi che raccontano molto dell’attualità, il secondo analizza come le strutture narrative e i personaggi principali siano dovuti necessariamente mutare e adeguarsi al cambiamento dei messaggi da inviare per rendere possibile la messa in
scena di queste storie.
Quello che si scopre è che l’uno implica silenziosamente l’altro e induce a una riflessione
finale e definitiva su quale valore lascino queste serie serializzate ai figli di quest’epoca, ma, soprattutto, ai posteri.
4.1.l’aspetto socio-psicologico:
Il tradimento e il nuovo antieroe
4.1.1.Il potere: L’egomaniaco solitario
La figura principale che emerge da queste osservazioni è, dunque, il precedentemente annunciato arrampicatore, uomo egoista, arrivista, corrotto e anaffettivo, che invariabilmente mette
sempre in atto il tradimento: sessuale, emotivo, lavorativo, di clan.
Il voltare le spalle continuamente a (false) promesse fatte, denota la perdita dell’importanza
non solo della parola data, che in alcuni secoli rappresentava tutto quello che poteva valere un
uomo, ma proprio del contratto e dell’impegno.
95
Osservazioni Conclusive Quest’idea della libertà intesa come “agire secondo il proprio interesse” nega quell’accezione più profonda di “libero arbitrio” e “pari dignità umana e civile”. L’aspetto più drammatico resta che vista dall’ottica dello spettatore e dell’uomo comune, questi antieroi aggirano le regole in
una società giusta, mentre, a ben guardare, loro sono semplicemente a capo di un sistema cucito
su misura su di loro, proprio al fine di gestire le cose in base alle loro esigenze.
La sete di potere li trasforma e il più delle volte si assiste a una mutazione avvenuta prima o dopo
il tempo in cui accadono gli eventi: Don cambia nel momento in cui ha l’opportunità di rubare
l’identità a un altro uomo, Theon coglie l’occasione al volo per diventare un despota spietato,
Jimmy si crea un giro d’affari tutto suo come ne intravede la possibilità e ancora e ancora.
Molti di loro sono uomini “normali”, si potrebbe dire “medi”, che fino al momento in cui si
accorgono che possono dare una svolta alla loro vita, agguantano il potere e lo esercitano nelle
forme meno nobili possibili.
La combinazione di tradimento, bramosia di potere, società corrotta e ambigua concezione di libertà, crea dei mondi arroganti in cui si smarriscono conseguentemente valori importanti, come
i legami affettivi, interdetti dal sistema stesso che prevede l’assenza di relazioni, o l’onestà, decisamente non più di moda.
Interessante riflessione sulla posizione assunta da questa virtù, l’onestà, è stata recentemente presentata da Neri Marcorè nel suo nuovo spettacolo NeriPoppins con il personaggio di
Pino-l’uomo-onesto, protagonista di uno sketch1 ambientato al circo, in cui Pino è l’attrazione
principale della serata: il pubblico prima resta sconvolto mentre Pino-Marcorè restituisce un
portafoglio al legittimo proprietario e poi si impressiona mentre racconta di tutti gli episodi della
sua vita in cui ha agito onestamente...e alla fine si guadagna un’ovazione entusiastica. Questa
performance comica, semplice, breve e misurata, dipinge con magistrale e amara ironia cos’è
l’onestà oggi: un fenomeno da baraccone raro, da osservare con stupore, affascinante e inverosimile. Quel che però risulta agghiacciante per lo spettatore è il finale: un bambino dichiara
che Pino è stato ciò che ha preferito di tutto lo spettacolo e la madre, allarmata, si compiace
96
che invece al suo bambino sia andata bene ad averla scampata, perché sarebbe potuto nascere
«sano e libero».
Questo concetto va contro ogni aspettativa e urla per poter essere ascoltata e sovrastare
la folla impregnata di egoismo e arrivismo: la disonestà è schiavitù, di sé stessi, degli altri, del
denaro, del desiderio, mentre l’onestà rende liberi.
Questo visione del mondo non è ovviamente condivisibile dai nostri protagonisti seriali: per loro
è solo la rinuncia agli affetti che li rende padroni delle loro vite. Sono “eroi” che agiscono soli ed
esclusivamente nell’interesse di se stessi medesimi. La loro condizione di solitudine, ricercata
più o meno consciamente, può aiutare a definirli in due parole: egomaniaci solitari, in cui “solitari”
non a caso vuole rimandare beffardamente al virtuoso eroe (eroe per davvero questa volta) de Il
Cavaliere Solitario della serie televisiva statunitense.
4.1.2.L’abbandono: il figlio di nessuno
Con queste premesse, allora, non ci si dovrebbe sconvolgere troppo nell’identificare questo pattern, comune a diverse serie:
Commodoro | Balon Greyjoy | USA
Padre biologico
Jimmy
Darmody
Theon
Greyjoy
FIGLIO
Nick
brody
Nucky Thompson | Ned Stark | Al Qaeda
Padre adottivo
01.Schema di riferimento sul rapporto padre biologico-figlio-padre adottivo.
Con questo esempio specifico, si osserva un fattore in più: è divenuto tema comune il meccanismo per cui si verifica l’abbandono del proprio figlio da parte del padre biologico, con il quale il
figlio tradito si ricongiunge tradendo a sua volta il genitore benevolo acquisito. In BE e Il Trono
di Spade l’iter è esattamente questo, mentre per Homeland il discorso è leggermente traslato,
poiché la figura “paterna” biologica è la patria e l’acquisita è un terrorista.
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Osservazioni Conclusive Anche l’abbandono, dunque, è in questo caso una forma di tradimento, in cui il soggetto passa una fase in cui non si sente figlio di nessuno e si crea legami illusori con l’uno e l’altro genitore.
I protagonisti di queste azioni non solo sono dei traditori, ma sono dei personaggi totalmente
ambigui, impossibili da collocare tra “buoni” o “cattivi”, visione dualista troppo semplice per essere proposta come reale.
Il disagio dell’abbandono familiare resta un tema attualissimo, collegato alle questioni dell’appartenenza di origine e della necessità del ricongiungimento con le proprie radici. Si ritorna dunque all’identificazione di quel problema che è lo sgretolamento del nucleo familiare, sempre più
frammentato e incerto. Questo disorientamento e questa confusione potrebbero essere causa
della perdita della propria identità e, quindi, dei propri valori.
Questa fase di incoerenza, disonestà intellettuale e mancata coscenza descrive appropriatamente una buona parte della nostra epoca zoppicante, che non si distingue per essere virtuosa.
Tenendo conto che queste serie sono statunitensi, è necessario fare un’ulteriore considerazione: nella cultura americana, il patriottismo e l’onestà sono i due valori fondanti della società.
Se dell’Italia si può dire che è il paese dell’omertà, degli USA si può dire esattamente il contrario:
dal non copiare a scuola, a cantare l’inno con la mano sul cuore, fino a denunciare il vicino di
casa. Ritengo che per la loro tradizione e per la loro formazione, i ritratti di queste serie stiano
segnando un passaggio di condotta ancora più forte che per il mondo europeo.
4.1.3.l’adulterio: il fedifrago giustificato
Dove si parla di tradimento, non si può prescindere da quello sessuale/coniugale, che ovviamente vediamo riproporsi sistematicamente molto più di quello precedentemente citato:
Il recente spettacolo Don Giovanni di Filippo Timi dà una risposta interessante all’interrogativo
assoluto che ci si pone sul tradimento, cioè “perché”:
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«Se una donna tradisce il marito, con un uomo bello, colorato […] e poi torna al marito,
grigio, che non la vuole, questa è una prova di assoluto amore, perché è il paragone che
rende la donna libera. Libera di scegliere di tornare alla noia, di rinunciare alla felicità per
onorare un sacramento. Ma se la donna non conosce di meglio, a cosa può rinunciare? È
il vizio che rende l’uomo santo.»2
Questa è una spiegazione alternativa e meno scientifica di quella proposta da Kinsey, più subdola e viscida, ma che sicuramente l’uomo o la donna che tradisce si racconta per autolegittimarsi
e, anzi, sentirsi eroe.
Don Draper ricalca senza dubbio questo personaggio, facendo pesare a Bets il suo spirito di
sacrificio per il fatto che torna sempre da lei per i bambini e la famiglia (e le apparenze).
L’urgenza del tradimento, sessuale o emotivo, rende questi personaggi così reali da far diventare per contro veri uomini di giustizia e amore ideale personaggi quali Spartacus, pronti a
morire, soffrire e impazzire in nome dell’amore per una donna. Questo tipo di eroe è vecchio, è
quello con cui le ultime generazioni sono state nutrite dalla Disney, azienda abile a trasformare
le più efferate favole in romantici sogni3; questo principe azzurro è un uomo per cui ciò che conta
sono onore e giustizia e per cui l’amata è l’unica cosa per cui valga la pena di lottare e, al tempo
stesso, lei è una giovane pronta ad aspettare fino all’eternità l’unico e vero amore, irrinunciabile
per essere felice. La realtà si è scontrata così violentemente con questa visione semplificata ed
edulcorata della vita, che oggi non solo risulta poco credibile, ma addirittura stucchevole e difficile da desiderare.
La normalità (sessuale) non esiste
La lettura di questo testo può suscitare molte reazioni diverse, tra cui la sorpresa di certe realtà
rappresentate, quali l’efferatezza e l’erotismo messi in scena e le, erroneamente definite, perversioni dei soggetti in questione.
Ma la verità è che il panorama fornito da queste serie, spiega come tutto questo sia la normalità. L’essere in sé, con le sue scelte, è normale per definizione.
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Osservazioni Conclusive Nel campo sessuale, ogni pulsione è legittimata dal desiderio stesso di provarla: fino a quando queste fantasie non ledono la volontà altrui o non vengono vissute come senso di colpa, non
esiste patologia.
Ciò che inganna, sono le regole che gli uomini stessi si sono imposti, limitando le proprie
azioni e i propri desideri in approvati e non approvati (dagli altri).
Importante è, comunque, non confondere la libertà sessuale con l’intimità e il privato: l’atto
sessuale, pieno d’amore o meno, resta un momento personale di condivisione del piacere esclusivamente con il/i partner. Questa esigenza di “segretezza” non andrebbe interpretata né vissuta come vergogna delle proprie inclinazioni, ma piuttosto come necessità di privacy. Coelho
scrive «Mantenetevi folli, e comportatevi come persone normali»4, in cui con “normali” s’intende
“secondo le aspettative della collettività”5.
Come ben noto, la “normalità” è un concetto relativo, mutevole, in divenire: varia nelle epoche,
nelle società, nei luoghi.
Forse, dunque, se c’è una morale come nella più classica delle favole, potrebbe proprio essere
quella di non inorridire, di non giudicare, di non spaventarsi, ma piuttosto di stupirsi e di saper
accettare. D’altra parte, «non c’erano anormali quando l’omosessualità era la norma»6.
Un esempio curioso che dia la misura di quanto le realtà apparentemente inconsuete delle serie
Tv siano solo un’ombra della vita vera, sono gli scritti di James Ellroy, autore conosciuto soprattutto per avere scritto L.A. Confidential, da cui è stato tratto l’omonimo film.
Nella trilogia American Tabloid, Sei pezzi da mille e Il sangue è randagio vengono descritte le vite
segrete dei grandi personaggi americani degli anni ’50, in particolare dei grandi divi di Hollywood, svelando ogni dettaglio delle vite private di questi grandi VIP intoccabili. Con Riscatto Ellroy
condensa in 80 pagine alcuni degli scandali hollywoodiani più clamorosi, riportando le tresche
e i giri illegali del noto poliziotto corrotto, in seguito fonte di gossip per la rivista Confidential,
Fred Otash. È leggendo dei consueti rapporti a tre di Liz Taylor, della prostituzione omosessuale
di James Dean per puro piacere, dei rapporti extraconiugali di Kennedy con attrici del calibro di
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Katherine Hepburn, che ogni ipocrisia scompare e si respira a piena polmoni la verità: non solo
queste storie offrono affreschi di vita reale che raccontano la contemporaneità, ma addirittura
mostrano come è sempre stato il mondo seppur taciuto.
4.2.LE evoluzioni delle strutture narrative:
la teoria di truby e il ruolo del protagonista
All’interno di questo testo, si saranno indubbiamente constatati la complessità degli intrecci
narrativi e lo spessore caratteriale dei personaggi: questi due elementi rendono quasi impossibile ricondurre a schemi conosciuti il sovrapporsi delle infinite trame. La schematizzazione
nel caso di queste serie Tv impone una semplificazione tale da ridurne il senso, non potendo
evidenziare passaggi importanti e tuttavia non presi in considerazione nelle più classiche delle
rappresentazioni.
Il modello attanziale è un modello paradigmatico fondato sulle relazioni di opposizione esistenti
fra sei fondamentali attanti o ruoli narrativi:
-- soggetto (colui che compie l’azione)
-- oggetto (la meta dell’azione)
-- aiutante (chi aiuta il soggetto)
-- opponente (chi ostacola il soggetto)
-- destinante (il mandante del soggetto all’inizio della narrazione)
-- destinatario (a cui viene affidato alla fine l’oggetto o attante finale della comunicazione).
Ogni narrazione è basata sulla tensione che si determina dallo scarto differenziale tra il suo punto di partenza e il suo punto di arrivo. Tale tensione differenziale genera quello che viene chiamato Oggetto di valore. L’Oggetto di valore è sempre al di là di un limite che lo allontana, e che lo
rende irraggiungibile.
101
Osservazioni Conclusive DESTINANTE
OGGETTO
DESTINATARIO
AIUTANTE
SOGGETTO
OPPONENTE
02.Modello attanziale presentatoin Greimas 1970.
Questo modello aiuta a identificare tre assi fondamentali:
-- asse della comunicazione
-- asse del potere
-- asse del desiderio
Questa struttura semplificata già racchiude in sé i tre filoni principali che hanno caratterizzato le
complesse serie Tv fin’ora qui descritte, ma non è in grado di descrivere più approfonditamente
le relazioni che intercorrono tra i personaggi.
A risolvere questa nuova esigenza è John Truby, che ha elaborato un nuovo modello chiamato
Opposizione quadrangolare, che prevede un protagonista e tre antagonisti.
Secondo Truby, il protagonista di queste vicende è sempre contrastato da tre antagonisti, ognuno dei quali lo minaccia su punti deboli differenti, come potrebbero essere quello sentimentale,
quello economico, quello morale; allo stesso tempo, tra questi tre oppositori deve esserci tensione e non coalizione.
Questa nuova visione strutturale è esemplificabile con un caso estratto da Il Trono di spade: Ned
Stark, indiscusso personaggio eroico della serie, viene attaccato da Cersei che lo mette in cattiva
102
NED STARK
Cersei
Lannister
Stannis
Baratheon
Lord Baelish
Lord Baelish
Lord Baelish
03.Opposizione quadrangolare elaborata da John Truby, applicata a uno dei casi de Il Trono di Spade.
luce, da Stannis che invidia la sua posizione priviligiata a fianco del re e da Ditocorto che lo fa
arrestare dopo essersi finto suo amico. Cersei è nemica di tutti per definizione, poiché lei agisce
solo per salvaguardare Joffrey; Stannis vive il disagio di essere scavalcato da tutti e non riuscire
mai a ricoprire un ruolo importante all’interno della corte del re; Ditocorto, come la regina, è
contro tutto e tutti in nome del proprio accrescimento di potere e denaro.
103
Osservazioni Conclusive Egualmente questa struttura si presta per descrivere il quadrato Nucky versus James + Margaret
+ Eli: James entra in conflitto con Nucky lavorativamente, Margaret disapprova la sua attività
illecita di contrabbando di alcolici, Eli si sente sempre sottovalutato. A loro volta: Margaret e
James non si vedono mai di buon occhio, visto che lui è un contrabbandiere mafioso e lei è una
mantenuta, James e Eli sono in tensione per via del ruolo di doppiogiochista che entrambi rivestono e il Eli e Margaret si disapprovano a vicenda.
E ancora, per Homeland, si ha Brody vs Carrie+Abu Nazir+Estes: Carrie vive nel dubbio della sua
identità, Abu Nazir lo trasforma in un terrorista, Estes gli dà la caccia. Contemporaneamente:
Carrie e Abu Nazir sono nemici giurati, Abu Nazir e Estes sono reciprocamente a capo di due
fazioni avversarie e infine Estes diffida della sanità mentale di Carrie pur stimandola.
Tuttavia, se è vero che effettivamente questo pattern si ritrova nelle serie serializzate, non si
può certo dire che si applichi trasversalmente in tutte con la stessa efficacia. In Mad Men, per
esempio, nonostante Don Draper sia bersagliato da Pete Campbell, che lo stima e lo invidia allo
stesso tempo, da Roger Sterling con cui ha momenti di tensione in qualche situazione e indiscutibilmente da Betty, che abbandonandolo mina ogni sua sicurezza, risulterebbe una forzatura
far aderire questa quadriangolazione alla teoria di Truby. Inoltre, non è possibile farla calzare
pescando casualmente dei personaggi: funziona quasi esclusivamente su gruppi selezionati e
studiati.
Precisato che la struttura non può funzionare in maniera random, l’osservazione interessante
che ne deriva è che se si facesse ruotare idealmente in una qualsiasi direzione uno qualunque dei
quadrati sopra illustrati, verificheremmo che pur ponendo un nuovo personaggio sul vertice del
protagonista, i collegamenti rimarrebbero invariati e altrettanto veri.
In questo senso, la teoria di Truby sottolineerebbe ora più che mai come nelle nuove serie tv ogni
personaggio sia totale protagonista di una propria linea narrativa, che non esiste un personaggio
centrale inutile al fine del proseguo della trama, e che quindi il protagonista assoluto della serie
104
sia individuabile solo ed esclusivamente se inserito in una rete di relazioni: ciò che lo definisce è
quindi il confronto e non più i suoi sentimenti e le intenzioni che lo muovono.
È evidente, infatti, che la novità non consista nella compresenza di diversi personaggi posti sullo
stesso piano e nello sviluppo di più trame intrecciate, ma bensì:
-- nell’individuare questi pari protagonisti che non agiscono come gruppo, ma come individui soli
-- nel non avere più il nemico, come unico e indiscutibile
-- nel non definire il/i protagonista/i esclusivamente in base ai valori che incarna e alle gesta
che compie.
Nella definizione di “gesta” c’è infatti un’accezione implicita di eroicità, che è stata ampiamente illustrato mancare nei personaggi dei racconti analizzati. Quest’ultimo punto trova forza
in una seconda considerazione: a ben guardare, il nuovo leader seriale incarna tutti gli aspetti
definiti da Vogler nel suo Il viaggio dell’eroe di Ombra e Mutaforme :
-- l’Ombra di fatto è l’antagonista e rappresenta i traumi e i sentimenti repressi;
-- il Mutaforme è colui che si traveste, l’instabile, l’uomo leale ma non sincero o sincero ma
non leale, l’amico che diventa nemico, seminando costantemente dubbi.
Quest’analisi, tuttavia, può ritenersi completa solo se si tengono in considerazione alcuni aspetti che potremmo definire contestuali, uno dei quali individua una nuova caratteristica della serie serializzata recente: a prescindere dalla narrazione, se nel cast compaiono attori del calibro
di Steve Buscemi, Jessica Lange o Jennifer Beals, il protagonista è già individuato. Allo stesso
modo, sebbene questa non sia certo una novità, non si può trascurare l’elemento della sigla, che
spesso svela inequivocabilmente il protagonista attorno cui gira la serie.
105
Osservazioni Conclusive Jon
Snow
Renly
Baratheon
BARATHEON
STARK
Robert
Baratheon
Theon
Greyjoy
Stannis
Baratheon
CONQUISTA
AL TRONO
DI SPADE
TULLY
Jaime
Lannister
LANNISTER
Ned
Stark
Robb
Stark
TARGARYEN
DONNE
Tywin
Lannister
Daeneris
Targaryen
Tyrion
Lannister
Joffrey
Lannister
UOMINI
Lord Baelish
DECEDUTI
Cersei
Lannister
RE DEL TRONO
DI SPADE
Catelyn
Stark
Sansa
Stark
LORD
LADY
Arya
Stark
106
Il Mastino
EREDI
4.2.1.Le serie serializzate corali
Esistono serie serializzate che si potrebbero definire “corali”, per cui il discorso della quadriangolazione non solo è valida, ma può essere amplificata (secondo suggerimento dello stesso Truby).
Questo è il caso di Il Trono di spade, in cui gli otto personaggi principali sono unici protagonisti del
proprio clan-quadrato: ipotizzando, dunque, di sviluppare la teoria di Truby tridimensionalmente
si potrebbe addirittura avere una struttura che racconti a 360° le relazioni che intercorrono tra
macroblocchi.
Lo schema qua riportato è una delle tante ipotesi di sviluppo di questa struttura 3D, volta a
dimostrare come possa essere un valido metodo di analisi che illustra sia le relazioni tra i personaggi sia, in questo caso, una parziale linea temporale data dalle successioni tra eredi.
4.3.Serie tv: affreschi di oggi
Queste serie rappresentano oggi ciò che un tempo erano le arti classiche, tramite le quali si raccontavano gli usi e costumi di qualsiasi società in qualsiasi epoca, dai vestiti, alle acconciature,
allo stato sociale. Chi ritraeva i contadini, chi scene di vita, chi i nobili, chi il clero, e la scelta stessa dei soggetti fa parte della ricostruzione delle logiche dei tempi. Questo compito è oggi affidato
alle serie Tv, che ritraggono la nostra complicata e complessa epoca, piena di contraddizioni ed
eventi difficili da fissare su un mezzo statico, così obsoleto per esprimere il nostro contrastato
secolo.
Solo la serie televisiva ha gli strumenti per raccontare la nostra epoca frammentata: ha il
privilegio di incastrare tante trame contemporaneamente, di mostrare intrecci verticali e orizzontali (e quindi il “grande” e il “piccolo”), di durare a lungo nel tempo, di evolvere insieme ai
telespettatori, di seguire il flusso dei cambiamenti del mondo.
04.Simulazione di opposizione quadrangolare sviluppata nella tridimensionalità.
107
Osservazioni Conclusive Il cinema può offrirci grande storie, ma spesso la sua forza sta nel mettere in scena l’affascinante passato o l’ignoto futuro, proprio perché ritrarre il presente in due ore senza un evento
centrale forte (spesso tragico o drammatico) è praticamente impossibile, e per lo più noioso.
Un film può regalarci uno spaccato di vite reali, ma spesso non la loro noia, la ripetitività degli
eventi, gli equivoci continui, i piccoli disagi quotidiani. Questo la serie tv invece può farlo, restituendo allo stesso tempo una visione d’insieme formidabile della nostra società, spesso anche
tramite metafore.
Va precisato, però, che le tematiche portate all’ettenzione dello spettatore non pretendono di
essere nuove: tutto ciò che è stato trattato in questo studio è sempre esistito. Queste serie non
stanno comunicando vicende nuove: prostituzione, problemi da vita di coppia, violenza, realtà
omosessuali e scalate al potere sono temi che appartengono a ogni epoca, seppur ogni volta in
maniera diversa. La forza risiede proprio ad averli eletti argomenti privilegiati e di punta: è come
se ne parla e quanto se ne parla.
Molte serie di stampo “classico” hanno toccato alcuni di questi temi, le serie serializzate analizzate li contemplano e li approfondiscono tutti: è il fatto stesso di averli selezionati che li elige
ad argomenti rilevanti, è quindi anche e soprattutto il perché se ne parla che li rende interessanti.
Pertanto, la spiegazione più ovvia, nonché la più semplice, è che queste temetiche siano trovate interessanti oggi dagli spettatori perché parlano indirettamente dell’attualità.
Mad men, Boardwalk empire e Il Trono di Spade non sono ambientate nei nostri anni, ma traslano le nostre realtà nelle loro, in modo piuttosto esplicito.
Questo significa che, a loro modo e in riferimento a queste osservazioni, registi e produttori
sono gli unici in grado di parlare dell’attualità attraverso i loro mezzi, i loro stili e le loro allegorie,
ponendo spesso l’accento sulle provocazioni dei nostri tempi.
Nessun dubbio che un domani lontano, coloro che vorrano capire la storia di oggi, non avranno altre alternative che studiare questi prodotti filmici seriali per avere un quadro davvero completo della società odierna.
108
*
«[Queste serie tv sono] Un apologo sul potere, inteso come forza dirompente
che regola i destini dell’umanità dai suoi primordi, sull’amore,
sul tradimento, sulla fedeltà. Lo scopo di un educatore è quello
di insegnare a leggere il complesso, il misterioso:
bisogno avere il coraggio di “interrogare la tenebra»
- Aldo Grasso -
Note
1
2
3
4
5
6
Neripoppins è andato in onda in seconda serata il 18 marzo 2013, su Rai 3, ma è reperibile sul canale Rai di Youtube:
Pino l’uomo onesto - 18/03/2013, http://www.youtube.com/watch?v=5VLiqXU4Yn8.
Tratto dall’intervista a Filippo Timi a Le invasioni barbariche, del 6 marzo 2013. Il brano qui citato in realtà è ripreso
dallo spettacolo stesso di Timi, Don Giovanni, che trae ispirazione dall’originale Don Giovanni di Molière; si tratta di
una scena del II atto, quando Don Giovanni cerca di convincere la giovane e semplice Zerlina a tradire il suo promesso
sposo Masetto.
Molti dei cartoni Disney sono rielaborazioni di racconti dalla trama molto più cruenta o dai finali drammatici.
Paulo Coelho, Veronika decide di morire, 1998
Robert Maynard Pirsig, Lila, 1991
Marcel Proust, Sodoma e Gomorra, 1921/22
109
Osservazioni Conclusive 110
Appendice
Tre delle quattro serie tv affrontano chiaramente tre periodi storici che hanno segnato la storia
americana statunitense: il proibizionismo (Boardwalk empire), l’era dei mass media (Mad men), gli
anni del terrorismo (Homeland).
Queste ambientazioni, oltre a dare prestigio alla serie tv per le attenzioni dedicate agli usi e
costumi, permettono di ripercorrere la storia Americana: le guerre fra bande mafiose degli anni
‘20, le elezioni tra Nixon e Kennedy e l’assassinio di quest’ultimo, la lotta di Martin Luther King,
l’11 settembre 2001 e la guerra in Iraq e molto altro.
In qualche modo raccontano la propria storia in modo fortemente critico, ricalcando i difetti
di quegli anni e di alcune classi sociali e allo stesso tempo esaltando la rivalsa del potere americano, vuoi quello economico vuoi quello militare. In ogni caso ne emerge complessivamente un
ritratto controverso e pieno di contraddizioni.
Il caso de Il Trono di Spade inevitabilmente esula da questo preciso percorso di autoanalisi patriottica, poiché presenta differenti caratteristiche, prima fra tutte che non appartiene alla categoria drama, bensì a un genere tutt’ora non definito, un compromesso tra fantascienza e period
drama, ma che per praticità per ora potremmo definire semplicemente fantasy.
Il Trono di spade ritrae un mondo fittizio a tutto tondo, dai luoghi ai personaggi, tuttavia riprende le grandi tematiche care agli Stati Uniti: la lotta tra clan, la guerra di confine, le discrepanze generazionali, il tradimento.
111
Appendice
Mad Men
Period drama
Storia e personaggi
La storia ruota attorno al protagonista Donald Draper, affermato pubblicitario new yorkese che
lavora per la Sterling Cooper.
La serie tv percorre le vicende di questa azienda, facendo perno su alcuni personaggi che
insieme a Don tirano le fila sia dell’agenzia sia dell’intreccio sul piano privato/sentimentale.
Margaret “Peggy” Olson è una giovane segretaria modesta che in breve tempo viene promossa copywriter grazie alla fortuita scoperta del suo talento. Ha un’avventura con il giovane
Pete Campbell, sposato, da cui ha un figlio di cui nega l’attesa fino al momento del parto e che
infine dà in adozione. Nell’evolvere della storia diventa sempre più ambiziosa
Pete Campbell, giovane arrogante di famiglia ricca e molto ambizioso, si distingue continuamente per la totale mancanza di tempismo negli affari e risultando spesso fuori luogo.
Moglie inizialmente devota di Donald Draper, Elisabeth “Betty” Draper evolve enormemente
lungo il corso delle stagioni, prendendo coscienza della sua situazione e sovvertendo i ruoli prende in mano a pieno la sua vita. La svolta avviene dopo aver messo insieme diverse delusioni, tra
le quali la certezza dei suoi tradimenti, il fatto che per vie traverse le neghi di tornare a posare
come modella ed infine le scoperte che la monitora quando va dallo psicologo e della sua falsa
identità.
Infine Roger Sterling, capo e in seguito socio di Don, attraversa una crisi di mezza età che lo
porta alla separazione coniugale in favore di un matrimonio con la ventenne Jane, ex segretaria
di Don, dopo aver avuto una lunga avventura con Joan Halloway, la bella e formosa rossa responsabile delle segretarie.
Infine, il protagonista indiscusso Donald Draper/Richard “Dick” Whitman: in seguito a uno
scambio di piastrine con il soldato Donald Draper morto sul campo di battaglia, Dick Whitman
ne assume l’identità, scappando così dalla propria famiglia e dalla propria storia e potendo ricominciare una vita nuova.
Dotato di talento, si crea una posizione alla Sterling Cooper come responsabile pubblicitario
del team creativo e cambia la sua posizione economica. Marito poco esemplare, la sua vita è costellata di storie extraconiugali, molte delle quali non sono semplici avventure, ma vere e proprie
relazioni che si radicano dentro di lui e di cui ha profondamente bisogno finché non degenerano
in rapporti che esigono risposte reali.
Il suo passato lo perseguita quando il suo fratellastro lo riconosce e questo fa riaffiorare il
ricordo del suo altro io, quello nato da una prostituta che è morta per darlo alla luce e in seguito
112
cresciuto da una matrigna che lo disprezzava e da un padre che non era più il suo. In seguito al suo ripudio, il fratellastro si suicida e Don è costretto a convivere con un nuovo
peso sulla coscienza.
Diverse vicende controverse si susseguono: il suo matrimonio con Betty naufraga
dopo che lei scopre le sue avventure e in seguito alla presa di coscienza che anche lei ha
diritti, desideri e capacità, la società Sterling Cooper chiude e con Roger, Lane, Peggy,
Pete e Fred ne apre una nuova, la Sterling Cooper Draper Pryce.
Dove e quando
Sono gli anni ’60 a New York, gli anni ancora del dopoguerra, in cui proliferano alcohol e
sigarette, di cui la serie tv è un vero e proprio sponsor.
Sono gli anni in cui la donna inizia timidamente a emanciparsi: può avere un lavoro ma
deve fingersi sciocca, la classica segretaria che deve fare la civetta. Esempi come Peggy
però testimoniano che iniziano ad essere prese sul serio, non da tutti, ma è l’inizio dell’affermazione della donna in un mondo tutto al maschile.
Essere ex-mogli fa ancora scalpore, un divorzio alle spalle è motivo di pettegolezzo,
ma diventa una situazione sempre più diffusa, testimonianza che le scappatelle non sono
più concesse né ritenute normali.
Il tempo è scandito in maniera dichiarata, ogni stagione è circa un anno, rispettivamente
la prima corrisponde agli anni ’60-’61, la seconda al ’62 e così via.
Analisi
Tutti i personaggi di questa serie tv si evolvono, ripetutamente, e nessuno può dipingersi come “cattivo” o “buono”: sono caratterizzati a tutto tondo, nessuna macchietta. Indubbiamente ci sono personaggi che risultano più o meno simpatici, ma risulta difficile
schierarsi, perché durante la crescita di ognuno di loro anche lo spettatore comprende il
diverso punto di vista da cui guardano il mondo e si scorgono chiaramente i dilemmi e le
contraddizioni. Dove uno manca di morale nel lavoro, l’altro ne manca totalmente nella
vita privata e così via.
In particolare Don è un uomo pieno di contraddizioni, che ama la moglie ma la tradisce, che è spietato negli affari e negli affetti, ma che licenzia la sua segretaria Jane responsabile del divorzio del suo socio Roger con cui smette di essere in buoni rapporti. Il suo
codice morale è unico e del tutto personale.
113
Appendice
Inoltre la visione di questa serie tv mette in bella mostra tre diversi ritratti della donna di
allora:
-- Betty, la moglie bellissima di cui far sfoggio nelle grande occasioni, che fa la casalinga e
ama suo marito
-- Peggy, la donna emancipata con un impiego lavorativo all’altezza di un uomo
-- Joan, la maggiorata che fa girare la testa agli uomini, estremamente sveglia e furba e che
sa usare le sue doti fisiche per vivere serenamente
Ciò che muove le azioni di tutti questi personaggi sono l’ambizione e i soldi, da cui ne derivano
anche potere e soddisfazioni sessuali.
Dal punto di vista delle tematiche sociali, Mad Men porta alla luce tutte le questioni che descrivono gli anni ‘60:
-- il sessismo e l’adulterio;
-- il razzismo: diverse voci sostengono che in questo punto la serie sia stata fallace, in quanto abbia omesso la presenza di personalità di spicco quali George Olden, notoriamente di
colore, inquadrando di riflesso Don Draper come personaggio razzista. Altri si oppongono
a questa critica sostenendo che tramite altri espedienti viene mostrato l’inizio di una fase
di accettazione dei neri nel mondo dell’advertising, non venendo mai meno alla veridicità
dei fatti storici;
-- l’alcolismo: in quegli anni bere era considerato un segno di virilità, ma il messaggio di
trattare la dipendenza da alcohol come una malattia vera e propria viene veicolato dalla
rinuncia di Don nella quarta stagione;
-- il fumo: anche in questo caso, la storia racconta la redenzione dal vizio di Don, certamente non per ragioni salutiste, ma come sempre per ragioni di pubblicità.
-- l’identità nel product placement: Don e la sua crisi di identità, riflettono il fenomeno riportato dai suoi prodotti, che non si mostrano mai per quello che sono, ma per quello che
gli altri vogliono vederci. Questo sistema ha favorito l’inserimento massiccio all’interno
della serie ti marche celebri e tutt’ora esistenti.
I temi ampiamente trattati dalla serie sono:
-- gli socntri tra classi sociali
-- l’identità
-- i legami familiari
114
Info, cast, credits, produzione
Stagioni
Stagione
Episodi
Prima TV USA
Prima TV ITALIA
Prima
13
2007
2008
Seconda
13
2008
2008 - 2009
Terza
13
2009
2009 - 2010
Quarta
13
2010
2010 - 2011
Quinta
13
2012
2013
Sesta
13
2013
inedita
titolo originale Mad Men
Paese Stati Uniti d’America
Anno 2007 – in produzione
Genere period drama
Stagioni 6
Episodi 78
Durata 45 min (episodio)
Lingua originale inglese
Ideatore Matthew Weiner
Interpreti e personaggi
Jon Hamm: Don Draper
Elisabeth Moss: Peggy Olson
Vincent Kartheiser: Pete Campbell
January Jones: Betty Draper
Christina Hendricks: Joan Holloway
Aaron Staton: Ken Cosgrove
Rich Sommer: Harry Crane
Kiernan Shipka: Sally Draper
John Slattery: Roger Sterling
Robert Morse: Bertram Cooper
Michael Gladis: Paul Kinsey (st. 1-5)
Christopher Stanley: Henry Francis (st. 3+)
Bryan Batt: Salvatore Romano (st. 1-3)
Jessica Parè: Megan Draper (st. 4+)
115
Appendice
Alison Brie: Trudy Campbell
Jared Harris: Lane Pryce (st. 3+)
Jay R. Ferguson: Stan Rizzo (st. 4+)
Musiche David Carbonara
Produttore esecutivo Matthew Weiner, Scott Hornbacher, Andre Jacquemetton, Maria Jacquemetton
Casa di produzione Weiner Bros., Silvercup Studios, Lionsgate Television
Prima visione
Prima tv Stati Uniti d’America
Dal 19 luglio 2007 in corso
Rete televisiva AMC
Prima tv in italiano (gratuita)
Dal 3 ottobre 2009 in corso
Rete televisiva Rai 4
Prima tv in italiano (pay tv)
Dal 18 marzo 2008 in corso
Rete televisiva Cult (st. 1-3); FX (st. 4)
Premi
2007
-- Satellite Award
• Best Ensemble – Television
2008
-- Premio Golden Globe
• Miglior serie drammatica
• Miglior attore in una serie drammatica - Jon Hamm
-- Premio Emmy
• Migliore sceneggiatura per una serie tv drammatica a Matthew Weiner
• Migliori acconciature per una serie Single-Camera
• Outstanding Main Title Design
• Miglior direzione srtistica per una serie Single-Camera
• Miglior cinematografia per una serie One-Hour
-- Directors Guild of America Award
• Outstanding Directorial Achievement in Dramatic Series – Night
-- Writers Guild of America Award
• Miglior nuova serie
-- Golden Trailer Award
• Best In-Theater Advertising
-- TCA Award
• Migliore serie drammatica
• Miglior nuovo programma dell’anno
• Programma dell’anno
2009
-- Premio Golden Globe
116
--
-----
• Miglior serie drammatica
Premio Emmy
• Miglior serie drammatica
• Migliore sceneggiatura per una serie tv drammatica a Matthew Weiner e Erin Levy
• Migliori acconciature per una serie Single-Camera
Screen Actors Guild Award
• Migliore cast – Serie drammatica
British Academy Television Award
• Premio internazionale a Matthew Weiner e Scott Hornbacher
Writers Guild of America Award
• Drama Series
TCA Award
• Miglior serie drammatica
2010
-- Premio Golden Globe
• Miglior serie drammatica
-- Premio Emmy
• Miglior serie drammatica
• Migliore sceneggiatura per una serie tv drammatica a Matthew Weiner e Erin Levy
• Miglior casting per una serie tv drammatica a Laura Schiff e Carrie Auding
• Migliori acconciature per una serie Single-Camera
-- Screen Actors Guild Award
• Migliore cast – Serie drammatica
-- Directors Guild of America Award
• Outstanding Directorial Achievement in Dramatic Series – Night
-- Writers Guild of America Award
• Miglior serie drammatica
-- Premio Emmy
• Miglior serie drammatica
• Migliori acconciature per una serie single-camera per l’episodio L’ospite inatteso (04x02)
117
Appendice
Boardwalk Empire
period-crime drama
Storia e personaggi
La serie tv è ambientata negli anni ‘20, un’epoca di grandi cambiamenti nella società americana:
la Grande Guerra è finita, Wall Street è in pieno boom, le donne hanno conquistato il diritto di
voto e con il Proibizionismo entra in vigore l’emendamento che stabilisce il divieto di fabbricazione, vendita ed importazione dei prodotti alcolici.
Enoc “Nucky” Thompson, grazie alla posizione strategica del suo dominio e con l’aiuto del fratello sceriffo Eli, prende il controllo di tutto il traffico illegale di alcohol che passa per Atlantic City,
trattando con boss della criminalità organizzata del calibro di Lucky Luciano e Al Capone.
Nella vita del tesoriere entra ben presto a far parte la giovane immigrata Margaret Schroeder,
moglie di un marito violento che Nucky fa uccidere per poterla comprare e avere una compagna
da amare.
L’ambizioso Jimmy Darmody, ex-pupillo di Nucky di ritorno dalla Grande guerra, non riuscendo a scalare la vetta dell’organizzazione si alleerà con i Federali e i nemici giurati del suo mentore, affinchè Nucky lasci in fretta il posto di comando.
Dopo aver ucciso Jimmy a sangue freddo con un enorme colpo di scena, Nucky è costretto a
occuparsi in prima persona dei suoi affari mafiosi, in cui i nemici di ieri sono gli alleati di domani,
e viceversa.
Ambientata nel 1923, la terza stagione di Boardwalk Empire vede l’ingresso nel cast di Gyp
Rosetti, gangster di origine siciliana determinato a farsi valere nelle lotte di potere: sarà lui a
cambiare le regole del gioco costringendo Nucky a scappare e a nascondersi.
Dove e quando
L’ambientazione è quella degli anni ‘20, in pieno Proibizionismo, e si svolge prevalentemente ad
Atlantic City. Per via degli affari losci trattenuti da Nucky con Johnny Torrio e Arnold Rothstein,
parte delle vicende si svolgono rispettivamente a Chicago e New York.
118
Con la terza stagione viene introdotta una nuova località fittizia, Tabor Heights (New
Jersey), le cui riprese sono state effettivamente fatte a Staten Island.
Analisi
BE è una serie tv per certi versi affine a Mad Men: i ritmi sono lenti e i dialoghi molto
verbosi e lunghi. Queste caratteristiche stupiscono dal momento che la storia narra di
guerre mafiose e scambi di contrabbando di alcohol e armi, ma in realtà sono finalizzate a
raccontare le noie di cui è fatta la vita, come le attese e le convenzioni.
La forza di Boardwalk Empire risiede proprio nel mantenere un ritmo costante interrotto da sparatorie e avvenimenti improvvisi che lasciano ogni volta lo spettatore esterrefatto.
Spesso accade che nella pacatezza dal racconto, in realtà si stiano attuando grandi
cambiamenti: basta una conversazione tra boss per rivoluzionare l’assetto politico e di
clan. Non sono cambiamenti urlati, nè annunciati: basta la distrazione di un attimo e lo
spettatore non capisce più cosa è successo. Basta perdere una parola o un minimo cenno
per non comprendere tutte gli avvenimenti successivi della vicenda.
Le atmosfere e le dinamiche ricordano molto quelle di C’era una volta in America, chiaramente adattate alla struttura della serie televisiva.
I temi ampiamente trattati dalla serie sono:
-- la prostituzione
-- le guerre tra clan
-- la guerra di confine
-- i legami familiari
Info, cast, credits, prime tv, premi
stagioni
Stagione
Episodi
Prima TV USA
Prima TV ITALIA
Prima
12
2010
2011
Seconda
12
2011
2012
Terza
12
2013
2013
Quarta
12
2013
inedita
119
Appendice
nota
La serie trae ispirazione dal saggio Boardwalk Empire: The Birth, High Times, and Corruption of Atlantic City di Nelson
Johnson, il quale si è a sua volta ispirato dalla vita di Enoch L. Johnson, politico corrotto e criminale degli anni ‘20. Tra
gli altri personaggi storici coinvolti si trovano Al capone, Johnny Torrio, Arnold Rothstein e Lucky Luciano.
I fatti narrati sono in parte realmente accaduti, come la strage di San Valentino, in parte romanzati al fine di creare
una storia originale.
titolo originale Boardwalk Empire
Paese Stati Uniti d’America
Anno 2010 – in produzione
Genere crime drama, period drama
Stagioni 4
Episodi 48
Durata 60 min (episodio)
Lingua originale inglese
Ideatore Terence Winter
Sceneggiatura Terence Winter
Interpreti e personaggi
Steve Buscemi: Enoch “Nucky” Thompson
Kelly Macdonald: Margaret Schroeder
Michael Shannon: Nelson Van Alden
Shea Whigham: Elias “Eli” Thompson
Michael Stuhlbarg: Arnold Rothstein
Stephen Graham: Al Capone
Vincent Piazza: Lucky Luciano
Michael Kenneth Williams: Albert “Chalky” White
Jack Huston: Richard Harrow
Anthony Laciura: Eddie Kessel
Paul Sparks: Mickey Doyle
Charlie Cox: Owen Sleater
Bobby Cannavale: Gyp Rosetti
Gretchen Mol: Gillian Darmody
Michael Pitt: James “Jimmy” Darmody
Aleksa Palladino: Angela Darmody
Paz de la Huerta: Lucy Danziger
Dabney Coleman: Comm. Louis Kaestner
Anatol Yusef: Meyer Lansky
Greg Antonacci: John “Johnny” Torrio
Dominic Chianese: Leander Whitlock
William Forsythe: Manny Horvitz
120
Julianne Nicholson: Esther Randolph
Produttore Eugene Kelly, John Flavin, Christine Chambers, Jennifer Ames, Pepper O’Brien
Produttore esecutivo Terence Winter, Martin Scorsese, Mark Wahlberg, Tim Van Patten, Howard Korder,
Stephen Levinson
Prima visione
Prima tv Stati Uniti d’America
Dal 19 settembre 2010 in corso
Rete televisiva HBO
Prima tv in italiano (gratuita)
Dal 18 gennaio 2012 in corso
Rete televisiva Rai 4
Prima tv in italiano (pay tv)
Dal 14 gennaio 2011 in corso
Rete televisiva Sky Cinema 1
Premi 2011
-- Golden Globe 2011
• Miglior serie drammatica
• Miglior attore in una serie drammatica - Steve Buscemi
-- Premi Emmy
• Miglior regia per una serie tv drammatica - Martin Scorsese
• Miglior casting per una serie drammatica
• Miglior direzione artistica per una serie single-camera
• Migliori effetti speciali/visivi per una serie tv
• Miglior fotografia per una serie single-camera
• Miglior makeup per una serie single-camera (non-protesico)
• Miglior montaggio audio per una serie tv
• Miglior montaggio video per una serie drammatica single-camera
-- Screen Actors Guild Award
• Miglior cast di una serie drammatica:
• Miglior attore protagonista per una serie drammatica - Steve Buscemi
-- Directors Guild of America Award
• Miglior regia per un episodio di una serie drammatica - Martin Scorsese
-- Writers Guild of America Award
• Miglior nuova serie tv
2012
-- Premi Emmy
• Miglior regia per una serie tv drammatica - Tim van Patten
• Migliori effetti speciali/visivi per un attore non protagonista
• Miglior fotografia per una serie single-camera
• Miglior direzione artistica per una serie single-camera
2013
-- Emmy Award
121
Appendice
•
•
•
•
•
122
Miglior attore non protagonista per una serie drammatica - Bobby Cannavale
Miglior montaggio audio per una serie tv commedia o drammatica
Miglior montaggio audio per una serie tv per l’episodio The Milkmaid’s Lot (03x09)
Migliori acconciature per una serie single-camera per l’episodio Resolution (03x01)
Miglior direzione artistica per una serie single-camera per gli episodi Sunday Best (03x07), Two Imposters
(03x11) e Margate Sands (03x12)
Homeland
Crime-thriller-psychological drama
Storia e personaggi
A 8 anni dalla sua scomparsa, viene ritrovato il sergente Nicholas Brody dopo essere stato recluso e torturato dagli iracheni al servizio del terrorista Abu Nazir.
Carrie Mathison invece è un’agente della CIA, affetta da disturbi di schizofrenia, ma
brillante nel suo lavoro ed inviata in Afghanistan proprio nel periodo di reclusione del
sergente. In quel lasso di tempo, una sua fonte le rivela prima di essere giustiziata che a
un sergente dei Marines è stato fatto il lavaggio del cervello, divenendo nemico del suo
Paese.
Così Carrie ritiene che Brody sia proprio quel Marine e lo tiene sotto stretta sorveglianza di nascosto dal dipartimento, che non considera i suoi sospetti fondati.
Dopo essere diventata sua amante, gli rivela i suoi pensieri e lui nega ogni coinvolgimento ma le spiega che dopo essere stato costretto a uccidere il suo compare Tom Walker
è stato preso come istitutore per Issa, il figlio di Abu Nazir, e che si è convertito all’Islam.
Contemporaneamente la CIA scopre che Tom Walker è vivo e ha le prove che sia proprio lui il Marine passato ad Al-Qaeda e così Carrie capisce che, dubitando di Brody, ha
perso l’uomo di cui nel frattempo si è innamorata.
Il colpo di scena è che anche Brody è in realtà passato dall’altra parte: il cambiamento è sintomo di una sorta di sindrome di Stoccolma, rafforzato dall’assassinio inutile di
82 bambini iracheni da parte degli Americani. Ruolo determinante in questo frangente è
rivestito da Issa a cui Brody si affeziona e che rimane ucciso nell’esplosione della scuola.
Così il sergente si rende complice di un atto di terrorismo volto a uccidere tutte le persone che ricoprono ruoli di spicco nell’amministrazione politica americana, attentato che
viene sventato solo grazie a una brillante intuizione di Carrie, che tuttavia rimane taciuta
a tutti e lei viene presa per pazza, sottoposta a elettroshock e licenziata.
Ucciso Tom Walker, il sergente decide di diventare un uomo del congresso per operare
dall’interno a livello ideologico, ma di fatto diventa schiavo di una serie di ordini di AlQaeda.
Infine, Saul Berenson, collega fidato di Carrie, trova proprio grazie a un intervento di
lei una card su cui è registrata l’ammissione di Brody di essere il kamikaze responsabile
123
Appendice
della strage del congresso (quella mai avvenuta perché sventata da Carrie) e così finalmente la
giovane può tornare a credere in se stessa e nelle sue capacità.
Dove e quando
La storia è ambientata nel 2011 a Langley, Virginia.
Il tempo è scandito dagli avvenimenti, ma non è mai precisato esplicitamente il quando, se
non tramite la rivelazione che Brody è stato catturato nel 2003, 8 anni prima degli eventi odierni.
Il fatto che la narrazione avvenga post attentato alle Torri gemelle giustifica le attenzioni al
terrorismo su cui è imperniata la serie tv.
Le vicende sono ambientate per lo più negli USA, ma diversi episodi ci riportano o tramite
flashback o tramite narrazioni parallele in Iraq e in Libano, in particolare a Beirut.
Analisi
La serie tv ruota fortemente intorno all’ambiguità di tutti i personaggi.
Non sono mai chiare le intenzioni di Brody, tormentato tra il fare una cosa o l’altra, che sembra
avere una morale ma poi compie le azioni più spregevoli a sangue freddo, che si impone di amare
la sua famiglia ma poi la trascura. Il suo tradimento alla nazione è evidente e dichiarato, ma agisce in modo imprevedibile e incerto e lo spettatore non sa mai cosa aspettarsi.
Più sottile il sospetto dell’ambivalenza di Saul Berenson: lui è sempre fedele al suo personaggio, ma nella prima stagione si instilla il dubbio del suo tradimento e ci si aspetta che da un
momento all’altro volti le spalle a Carrie.
Infine Carrie stessa, fedele al suo lavoro e all’America, tradita dalla sua malattia che la rende
instabile e poco credibile in diversi frangenti, lasciando il telespettatore in totale balìa di dove
stia realmente la verità.
Il ruolo dell’eroe è compromesso: non è Brody, è Carrie, una donna “pazza”. Lui di fatto non sta
tradendo il suo Paese, sta cercando di porre fine a una guerra ingiusta in cui i ruoli non sono più
chiari e “buoni” e “cattivi” non sono più definibili.
I temi ampiamente trattati dalla serie sono:
-- le guerre tra stati
-- la guerra di confine
-- l’identità
-- i legami familiari
124
-- la lotta di potere
Info, cast, credits, produzione
stagioni
Stagione
Episodi
Prima TV USA
Prima TV ITALIA
Prima
10
2011
2012
Seconda
10
2012
2013
Terza
10
2013
2013
nota
Homeland si basa sulla serie televisiva israeliana Hatufim (dall’ebraico, Rapiti) ideata da Gideon Raff, in onda da
marzo 2010. La trama consiste nel ritorno in patria di tre soldati israeliani, rilasciati dal Libano dopo 17 anni di
prigionia: tutta la vicenda si basa sull’ambiguità di queste figure, non trasparenti nelle intenzioni.
In seguito alla vittoria di un Israeli Academy Award for Television come miglior serie drammatica, la serie è
stata acquistata da 20th Century Fox Television, dando vita proprio alla serie televisiva Homeland - Caccia alla
spia, trasmessa dal 2012 sul canale via cavo statunitense Showtime.
Titolo originale Homeland
Paese Stati Uniti d’America
Anno 2011 – in produzione
Genere drammatico, thriller psicologico
Stagioni 3
Episodi 36
Durata 55 min (episodio)
Lingua originale inglese
Ideatore Gideon Raff
Sceneggiatura Howard Gordon, Alex Gansa
Interpreti e personaggi
Claire Danes: Carrie Mathison
Damian Lewis: Nicholas Brody
Mandy Patinkin: Saul Berenson
Morena Baccarin: Jessica Brody
David Harewood: David Estes
Diego Klattenhoff: Mike Faber
Jamey Sheridan: William Walden
Navid Negahban: Abu Nazir
125
Appendice
David Marciano: Virgil
Jackson Pace: Chris Brody
Morgan Saylor: Dana Brody
Rupert Friend: Peter Quinn
Sarita Choudhury: Mira Berenson
F. Murray Abraham: Dar Adal
Tracy Letts: Andrew Lockhart
Musiche Sean Callery
Produttore esecutivo Howard Gordon, Alex Gansa, Gideon Raff, Michael Cuesta, Henry Bromell,
Chip Johannessen, Meredith Stiehm, Alexander Cary, Avi Nir, Ran Telem
Casa di produzione Teakwood Lane Productions, Fox 21, Keshet Media Group, Cherry Pie Productions,
Showtime Networks
Prima visione
Prima tv Stati Uniti d’America
Dal 2 ottobre 2011 in corso
Rete televisiva Showtime
Prima tv in italiano (gratuita)
Dal 21 aprile 2012 in corso
Rete televisiva Cielo (ep. 1)
Prima tv in italiano (pay tv)
Dal 6 febbraio 2012 in corso
Rete televisiva Fox
Premi
2011
-- Writers Guild of America Award
• Miglior nuova serie televisiva
• Miglior episodio di una serie drammatica per l’episodio La macchina della verità
-- AFI Award
• Top 10 programmi tv
-- Peabody Award
• Vincitore
2012
-- Premio Golden Globe
• Miglior serie drammatica
• Migliore attrice in una serie drammatica a Claire Danes
-- TCA Award
• Miglior nuovo programma tv
• Miglior recitazione individuale in una produzione drammatica a Claire Danes
-- Critics’ Choice Television Award
• Miglior serie tv drammatica
• Miglior attrice in una serie tv drammatica a Claire Danes
-- Eddie Award
• Miglior montaggio per una serie tv a Jordan Goldman e David Latham per l’episodio Eroe di guerra (01x01)
-- Edgar Award
126
---
--
• Miglior sceneggiatura per un episodio tv per l’episodio Eroe di guerra (01x01)
Golden Reel Award
• Miglior montaggio sonoro per la tv
Emmy Award
• Miglior serie drammatica
• Miglior attore in una serie drammatica a Damian Lewis
• Miglior attrice in una serie drammatica a Claire Danes
• Miglior sceneggiatura di una serie drammatica per l’episodio Eroe di guerra (01x01)
• Miglior montaggio di una serie drammatica per l’episodio Eroe di guerra (01x01)
• Miglior casting per una serie drammatica Lisa Mae Fincannon, Judy Henderson, Libby Goldenstein,
Craig Fincannon e Junie Lowry-Johnson
Satellite Award
• Miglior serie drammatica
• Miglior attrice in una serie drammatica a Claire Danes
• Miglior attore in una serie drammatica a Damian Lewis
2013
-- Premio Golden Globe
• Miglior serie drammatica
• Miglior attore in una serie drammatica a Damian Lewis
• Miglior attrice in una serie drammatica a Claire Danes
-- Emmy Award
• Miglior attrice in una serie drammatica a Claire Danes
• Miglior sceneggiatura di una serie drammatica per l’episodio L’interrogatorio (02x05)
127
Appendice
Il Trono di Spade
Fantasy
Storia e personaggi
Quindici anni prima dell’inizio delle vicende narrate ne Il Trono di Spade, aveva avuto luogo una
sanguinosa guerra civile, per deporre re Aerys II Targaryen, “Il Folle”.
Molte grandi case dei Sette Regni, guidate dai Baratheon e dagli Stark, si unirono sotto un
unico vessillo e sterminarono tutta la dinastia Targaryen, fatta eccezione per i due figli minori
Daeneris e Visaerys, portati in salvo via mare nelle Terre Libere. Robert Baratheon salì sul Trono
di Spade e consolidò la sua posizione attraverso il matrimonio con Cersei Lannister, esponente
di una delle più ricche ed influente casate dei Sette Regni. La pace e l’equilibrio si rompono con
la morte di Lord Jon Arryn, Primo Cavaliere del Re e suo amico fraterno, dando il via alla serie di
eventi che ancora oggi non hanno trovato una degna risoluzione.
Ned Stark, Lord di Grande Inverno, viene nominato Primo cavaliere, ma ben presto si rende
conto di trovarsi in una posizione pericolosa per sè e la sua famiglia dopo aver scoperto da chi e
perché è stato assassinato Jon Arryn: questi, scoperto che gli eredi al trono sono in realtà frutto
dell’unione di Cersei e Jaime (suo fratello gemello), viene avvelenato dalla stessa Cersei, che
vuole che i suoi figli di pura stirpe Lannister siedano sul Trono. Alla morte di Robert, sempre per
mano di sua moglie, il primogenito Joffrey eredita la corona e fa decapitare, grazie all’aiuto di
Lord Baelish, Ned Stark solo per trastullo, innescando una guerra tra Regni.
Con un susseguirsi di rapimenti ed efferate uccisioni, il quadro al termine della terza stagione
vede:
-- Jaime Lannister redento dopo aver subito un’ignobile amputazione della sua mano destra;
-- Jon Snow che viene meno al suo voto di castità presso i Guardini della Notte e in veste di
spia nei ranghi degli Estranei;
-- Robb e Catelyn Stark uccisi barbaramente dalla famiglia Frey in un agguato, Arya Stark
determinata a vendicare la sua famiglia;
-- Bran Stark sconvolto dallo scoprire di avere il potere soprannaturale di prevedere il futuro;
-- Sansa Stark sposata al “Folletto” Tyrion Lannister, oramai divenuti Lord e Lady di Grande
Inverno loro malgrado;
-- Stannis Baratheon alla smodata ricerca di conquistare il Trono facendo uccidere il giovane fratello Renly e ordendo mistiche strategie volute dal Signore della Luce tramite la
sacerdotessa Melisandre.
128
Parallalemente si svolge la storia di Daeneris Targaryen, divenuta Khaleesi (Regina)
dei Dothraki dopo l’unione con Khal Drogo. Alla morte di quest’ultimo per mano di una
strega, s’incarica di guidare il suo nuovo popolo alla volta di Approdo del Re per riprendersi la corona che legittimamente le spetta. La sua forza risiede nella determinazione e dal
potere ereditato dalla famiglia Targaryen: fa schiudere tre antiche uova di drago e cresce
le tre creature come suoi figli.
L’intreccio è fitto e ricco di colpi di scena, rendendo la storia appassionante e al tempo
stesso complessa da seguire.
Dove e quando
La saga è ambientata nei Sette Regni di Westeros, luogo di fantasia entro cui avvengono
tutte le vicende narrate.
Il quando si può dire non esista nel modo in cui viene normalmente inteso: normalmente non si parla di anni o secoli, ma al massimo si parla di periodi di regnanza o dominazione.
L’unico riferimento temporale è dato dall’andamento delle stagioni, che in questa storia durano per anni.
Analisi
Ciò che rende questa saga un fantasy speciale, è il fatto che sia particolarmente credibile e realistico, tanto da ricordare i secoli bui del medioevo europeo ed in particolare La
Guerra delle Due Rose: Stark e Lannister sono non a caso nomi molto riminescenti di York
e Lancaster.
Per ammissione stessa di Martin, la storia acquisisce ulteriore credibilità grazie all’aver attinto a piene mani e con pieno successo da tutte le culture etniche e da tutte le epoche storiche: i Dothraki sono i Tartari, le città libere sono i porti commerciali del Levante
Mediterraneo, le Isole dell’Estate sono l’Asia Insulare.
La distinzione tra buoni e cattivi, tra il bene e il male (a differenza di molti fantasy tipici) è
sottile, a volte addirittura inesistente, giacchè i personaggi che popolano la storia sono
soggetti al cambiamento.
I temi ampiamente trattati dalla serie sono:
-- le guerre tra clan
129
Appendice
-----
la guerra di confine
l’identità
i legami familiari
la lotta di potere
Info, cast, credits, prime tv, premi
Stagioni
Stagione
Episodi
Prima TV USA
Prima TV ITALIA
Prima
10
2011
2011
Seconda
10
2012
2012
Terza
10
2013
2013
nota
La serie non è un soggetto originale, poiché è nata come trasposizione televisiva del ciclo di romanzi datati 1996
Cronache del ghiaccio e del fuoco (A Song of Ice and Fire) di George R. R. Martin. Ad oggi i libri pubblicati sono cinque e si è
in attesa dei successivi due promessi dall’autore.
Poiché ciascun libro della saga è molto lungo, la prima edizione originale italiana (Mondadori) ha diviso ciascun
volume in due/tre libri per renderne più fruibile la lettura (o forse anche perché ne ha intravisto un business di ottima
resa). Fino ad ora hanno visto la luce televisiva soli i primi tre libri statunitensi, nello specifico la prima stagione ritrae Il
Trono di Spade e Il grande inverno (romanzo originale: A Game of Thrones), la seconda Il regno dei lupi e La regina dei draghi
(romanzo originale: A Clash of Kings) e infine la terza Tempesta di spade e I fiumi della guerra (romanzo originale: A Storm
of Swords), lasciando il terzo libro che compone il terzo volume (Il portale delle tenebre) per la quarta stagione.
Titolo originale Game of Thrones
Paese Stati Uniti d’America
Anno 2011 – in produzione
Genere avventura, fantastico, drammatico
Stagioni 3
Episodi 30
Durata 55 min (episodio)
Lingua originale inglese
Ideatore David Benioff, D.B. Weiss
Soggetto George R. R. Martin
Sceneggiatura David Benioff, D.B. Weiss, George R. R. Martin, Bryan Cogman, Vanessa Taylor (st. 2-3),
Jane Espenson (st. 1)
130
Interpreti e personaggi
Sean Bean: Eddard Stark (st. 1)
Mark Addy: Robert Baratheon (st. 1)
Peter Dinklage: Tyrion Lannister
Nikolaj Coster-Waldau: Jaime Lannister
Michelle Fairley: Catelyn Tully
Lena Headey: Cersei Lannister
Emilia Clarke: Daenerys Targaryen
Iain Glen: Jorah Mormont
Harry Lloyd: Viserys Targaryen (st. 1)
Kit Harington: Jon Snow
Sophie Turner: Sansa Stark
Maisie Williams: Arya Stark
Richard Madden: Robb Stark (st. 1-3)
Alfie Allen: Theon Greyjoy
Isaac Hempstead-Wright: Bran Stark
Jack Gleeson: Joffrey Baratheon
Rory McCann: Sandor Clegane
Aidan Gillen: Petyr Baelish
Jason Momoa: Khal Drogo (st. 1-2)
Charles Dance: Tywin Lannister
Liam Cunningham: Davos Seaworth (st. 2+)
John Bradley: Samwell Tarly
Stephen Dillane: Stannis Baratheon (st. 2+)
Carice van Houten: Melisandre (st. 2+)
Natalie Dormer: Margaery Tyrell (st. 2+)
James Cosmo: Jeor Mormont (st. 1-3)
Jerome Flynn: Bronn
Conleth Hill: Varys
Sibel Kekilli: Shae
Oona Chaplin: Talisa Maegyr (st. 2-3)
Joe Dempsie: Gendry Waters
Rose Leslie: Ygritte (st. 2+)
Musiche Ramin Djawadi
Costumi Michele Clapton
Produttore Mark Huffam (st. 1), Frank Doelger (st. 1), Bernadette Caulfield (st. 2), Chris Newman (st. 3),
Greg Spence (st. 3)
Produttore esecutivo David Benioff, D. B. Weiss, Carolyn Strauss (st. 2+), Frank Doelger (st. 2+), Bernadette Caulfield (st. 3)
Casa di produzione HBO, Created By, Management 360
131
Appendice
Prima visione
Prima tv Stati Uniti d’America
Dal 17 aprile 2011 in corso
Rete televisiva HBO
Prima tv in italiano (gratuita)
Dal 2 maggio 2013 in corso
Rete televisiva Rai 4
Prima tv in italiano (pay tv)
Dall’11 novembre 2011 in corso
Rete televisiva Sky Cinema 1
Premi
2011
-- TCA Award
• Miglior nuova serie televisiva
-- AFI Award
• I migliori dieci prodotti tv dell’anno
-- EWwy Award
• Miglior attrice non protagonista - Emilia Clarke)
-- Creative Arts Emmy Award
• Miglior design di una sigla
-- Satellite Award
• Miglior attore non protagonista - Peter Dinklage
-- Emmy Award
• Miglior attore non protagonista - Peter Dinklage
-- Scream Award
• Miglior serie televisiva
• Miglior attore non protagonista - Peter Dinklage
• Miglior attrice esordiente - Emilia Clarke
2012
-- TCA Award
• Miglior programma dell’anno
-- AFI Award
• I migliori dieci prodotti tv dell’anno
-- Golden Globe
• Miglior attore non protagonista in una serie televisiva drammatica - Peter Dinklage
2013
-- British Academy Television Award
• Radio Times Audience Award
-- Critics’ Choice Television Award
• Miglior serie drammatica
-- TCA Award
• Miglior recitazione individuale in una produzione drammatica
-- Creative Arts Emmy Award
• Miglior trucco per una serie single-camera
• Migliori effetti speciali visivi per l’episodio Valar Dohaeris
132
Indice immagini
1. Il Telefilm
01. Dancin’ Days, 1972, p. 17
02. Terra Nostra, 1999 - 2000, p. 17
03. Beautiful. Titolo originale: The bold and beautiful. In onda dal 1987, p. 18
04. Friends, 1994-2004, p. 20
05. The Big Bang Theory, 2007, p. 20
06. Ally McBeal, 1997-2002, p. 21
07. Desperate Housewives, 2004-2012, p. 21
08. Ugly Betty, 2006-2010, p. 21
09. Dr. House - Medical Division. Titolo originale: House, M.D., 2004-2012, p. 22
10. Fringe, 2008-2013, p. 22
11. Hill Street giorno e notte. Titolo originale: Hill Street Blues. 1981-1987, p. 24
12. Grey’s Anatomy. 2005, p. 25
13. Private Practice. 2007-2013, p. 25
133
Indice Immagini
2. Diegetico ∙ Eros & Sesso
01. Happy Days: il ritratto della famiglia Cunningham con gli amici Fonzie, Potsie e Ralph
Malph, p. 32
02. I Robinson. Titolo originale: The Cosby Show, p. 32
03. Genitori in blue jeans. Titolo originale: Growing Pains, p. 32
04. Otto sotto un tetto. Titolo originale: Family Matters, p. 33
05. La tata, con la famiglia del signor Sheffield, zia Yetta, zia Assunta, l’amica Lalla, C.C. e Niles
il maggiordomo. Titolo originale: The Nanny, p. 33
06. Beverly Hills 90210, p. 34
07. Dawson’s creek, p. 34
08. The O.C., p. 35
09. Settimo Cielo. Il nucleo originale della famiglia Camden : Matt, Simon, il cane Happy, Mary,
Annie Camden, il Reverendo Eric Camden, Lucy, Ruthie, p. 36
10. Settimo Cielo. La famiglia del Reverendo a partire dalla III stagione vede l’ingresso dei
gemellini Sam e David e con la vi di Kevin Kinkirk, in seguito marito di Lucy, p. 36
11. Settimo Cielo. In questa immagine è ritratto anche Robbie Palmer, personaggio di passaggio
a partire dalla iv stagione, p. 36
12. Sex and the City. Charlotte, Miranda, Carrie e Samantha ritratte in uno dei loro momenti in
cui indossano vestiti glamour, p. 37
13. Sex and the City. Campagna pubblicitaria per l’uscita del film Sex and the City - The movie, p. 37
14. Mad Men, p. 38
134
15. Boardwalk Empire - L’impero del crimine. Titolo originale: Boardwalk Empire, p. 38
16. Il Trono di Spade. Titolo originale: Game of Thrones, p. 39
17. Homeland - Caccia alla spia. Titolo originale: Homeland, p. 39
18. Il Trono di Spade, 02x03: Ciò che è morto non muoia mai. Titolo originale: What Is Dead May
Never Die. Renly e Loras in un momento di amore, p. 42
19. Boardwalk Empire, 01x07: Home. In questo episodio viene svelata la natura del rapporto tra
Mary e Angela, p. 43
20. Mad Men, 03x01: Viaggio d’affari. Titolo originale: Out Of Town. Sal viene colto alla sprovvista
dalle avances del cameriere, p. 47
21. Mad Men, 03x04: Ultime volontà. Titolo originale: The Arrangements. Due immagini tratte
dalla stessa scena: il viso sconvolto della moglie di Sal mentre lui le ripropone con trasporto
le movenze della modella per lo spot della bibita Patio, p. 47
22. Betty Draper, triste e annoiata nella sua cucina, p. 52
23. Midge Daniels, artista boémhienne, libera e incline all’uso delle droghe leggere, p. 52
24. Bobbie Barrett, ricca imprenditrice, p. 52
25. Rachel Menken. Questa inquadratura regala dettagli importanti su chi sia la donna: orecchini
e collana di perle rivelano il suo stato sociale, il candelabro la sua origine ebraica, p. 52
26. Una delle foto proiettate per la campagna di Kodak, p. 53
27. Don commosso alla vista delle sue foto ricordo, p. 54
28. Don pervaso dal senso di vuoto e solitudine, p. 54
29. Il Trono di Spade, 01x01: L’inverno sta arrivando. Titolo originale: Winter is coming. Cersei e
Jaime durante un rapporto, p. 57
135
Indice Immagini
30. Re Robert Baratheon, p. 57
31. Cersei Lannister, p. 57
32. Jaime Lannister, p. 57
33. Homeland, 01x07: Il weekend. Titolo originale: The weekend. Il bacio tra Carrie e Brody
durante la loro gita segreta, p. 59
34. The L word, 01x05: Lawfully. Tim scopre dell’infedeltà di Jenny mentre Marina le pratica del
sesso orale, p. 60
35. Boardwalk Empire, 01x06: Family limitation. Van Alden prepara la sua redenzione come un
rito: l’ascigamano alla sua destra su cui poggia la canottiera piegata e la cintura distesa
alla sua sinistra, p. 61
36. Dallo stesso episodio, prima di frustarsi osserva la foto tentatrice di Margaret, p. 61
37. Ancora da Family limitation, le piaghe sulla schiena di Van Alden, p. 61
38. Il Trono di Spade, 02x04: Il Giardino di ossa. Titolo originale: Garden of bones. Queste quattro
immagini ritraggono il crescendo della crudeltà gratuita e capricciosa di Joffrey, p. 63
39. Daeneris Targaryen, p. 65
40. Catelyn Stark, p. 65
41. Shae, p. 65
42. Peggy Olson, p. 65
43. Inara, la prostituta d’Accademia di Firefly, p. 68
44. Lucretia, la Domina di Capua che in Spartacus fa prostituire per sè i suoi gladiatori; il suo
preferito è Crixus, p. 68
45. Spartacus, 01x09: La maschera di Diana. Titolo originale: Whore. Spartacus è costretto a
prostituirsi travestito da divinità, p. 68
136
3. Extradiegetico ∙ Violenza & Potere
01. I “sociopatici” così definiti da Adam Kotsko, p. 77
02. Boardwalk Empire, 02x07: Peg of Old. Jimmy si accosta a Nucky minaccioso e lo tradisce
come gli stesse dando il bacio di Giuda, p. 80
03. Il killer assoldato da Jimmy fallisce, forando la mano di Nucky con un proiettile, p. 80
04. Boardwalk Empire, 02x12: To the lost. Con la stessa freddezza con cui Jimmy lo ha tradito,
così Nucky si sporca le mani per la prima volta uccidendo il suo pupillo con un colpo in
testa, p. 80
05. Boardwalk Empire, 02x05: Nights. Pearl, sfregiata, viene curata da Jimmy, p. 83
06. Dallo stesso episodio: il primo colpo a sorpresa dell’imboscata tesa da Jimmi, Al Capone e
Torrio agli sgherri di Sheridan, p. 83
07. Dallo stesso episodio: l’ultimo colpo inferto senza pietà, faccia a faccia, p. 83
08. Il Trono di Spade, 02x07: Un uomo senza onore. Titolo originale: A Man Without Honour.
Theon annuncia tronfio di aver carbonizzato due innocenti dall’alto del suo palchetto, p. 84
09. Qualcuno volò sul nido del cucuolo. Jack Nicholson sottoposto a elettroshock, p. 85
10. American Horror Story, 02x04: Io sono Anna Frank. Lana sottoposta a elettroshock, p. 85
11. Lana Winters, p. 86
12. Keanu Reeves è Kevin in L’avvocato del Diavolo, p. 86
13. Kevin Spacey, il serial killer John Doe in Seven, p. 86
14. Nucky Thompson, p. 89
15. Abu Nazir, p. 87
137
Indice Immagini
16. Il Trono di Spade, 01x10 - Fuoco e Fiamme. Titolo originale: Fire and Blood. Joffrey, di cui si
intuisce solo la sagoma, obbliga Sansa a guardare la testa mozzata di sua padre per testare la
devozione della sua promessa sposa, p. 91
17. Dallo stesso episodio, la testa di Ned Stark su una picca, p. 91
18. Oliver Queen, il ricco e viziato figlio di papà che si traforma in Freccia Verde, “Arrow”, p. 92
138
Osservazioni conclusive
01. Schema di riferimento sul rapporto padre biologico-figlio-padre adottivo, p. 97
02. Modello attanziale presentato in Greimas 1970, p. 102
03. Opposizione quadrangolare elaborata da John Truby, applicata a uno dei casi de Il Trono di
Spade, p. 103
04. Simulazione di opposizione quadrangolare sviluppata nella tridimensionalità, p. 106
139
Indice Immagini
140
BIBLIOGRAFIA
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(A.a. V.v.) Brancato, S., Post-serialità – Per una sociologia delle tv-series. Dinamiche di trasformazione della fiction televisiva, Napoli, Liguori Editore (collana Mediologie), 2011
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Jenkins, H., Cultura Convergente, Terni, Apogeo, 2010
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Rondolino, G., Tomasi, D., Manuale del film. Linguaggio, racconto, analisi, Torino, UTET, 1995
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Storia della guerra delle due rose, http://it.wikipedia.org/wiki/Guerra_delle_due_rose, consultato a settembre 2012
142
Breve biografia di Jeanine Deckers detta Suor Sorriso, http://it.wikipedia.org/wiki/Jeanine_Deckers, consultato a gennaio 2012
Marco Baranello, Parafilie o Perversioni Sessuali, in psicologiapsicoterapia.com./sessuali/parafilie.htm URL consultato il 21-01-2013.
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Articoli
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Grasso, A. La forza dirompente de “Il Trono di Spade” , Corriere della Sera, Sabato 11 maggio
2013
oppure http://archiviostorico.corriere.it/2013/maggio/11/forza_dirompente_del_Trono_spade_co_0_20130511_b9f69bea-b9fd-11e2-aaff-067e80875a49.shtm
Ricœur, P., La grammatica narrativa di Greimas, 1980
Filmografia
Serie
Sitcom
Friends, USA, 1994 - 2004
Genitori in blue jeans, USA, 1985 - 1992
Happy Days, USA, 1974 - 1984
143
Bibliografia
Otto sotto un tetto, USA, 1989 - 1998
I Robinson, USA, 1984 - 1992
La tata, USA, 1993 - 1999
Serie tv
Beverly Hills 90210, USA, 1990 -2000
Brothers&sisters - Segreti di famiglia, USA, 2006 - 2011
CSI- Scena del crimine, USA, 2000
Dawson’s Creek, USA, 1998 - 2003
Dr. House - Medical Division, USA, 2004 - 2012
Firefly, USA, 2002-2003
Glee, USA, 2009
La Signora in giallo, USA, 1984-1996
Modern Family, USA, 2009
The O.C., USA, 2003 - 2007
Settimo Cielo, USA, 1996 - 2007
Sex and the city, USA, 1998 - 2004
Serie serializzate
Arrow, USA, 2012
American Horror Story, USA, 2011
Boardwalk Empire, USA, 2010
E.R. - Medici in prima linea, USA, 1994 - 2009
Fringe, USA, 2008 - 2013
Homeland, USA, 2011
144
The L Word , USA, 2004 - 2009
Mad Men, USA, 2007
Moonlighting, USA, 1985 - 1989
Queer as folk, UK, 1999 - 2000
Queer as folk, USA, 2000 - 2005
Spartacus, USA, 2010 - 2013
Il Trono di Spade, USA, 2011
Film
Arancia Meccanica, 1971, Regno Unito, USA, di Stanley Kubrick
L’avvocato del diavolo, 1997, USA, di Taylor Hackford
Elles, Francia, Polonia, Germania, di Małgoska Szumowska
Gran Torino, 2008, USA, di Clint Eastwood
Io, Caligola, Italia, USA, 1979, di Tinto Brass
Kinsey – E ora parliamo di sesso, 2004, USA, Germania, di Bill Condon
Le fate ignoranti, 2001, Italia, di Ferzan Özpetek
Fellini Satyricon, 1969, Italia, di Federico Fellini
La finestra di fronte, 2003, Italia, Regno Unito, Turchia, di Ferzan Özpetek
Infamous – Una pessima reputazione, 2006, USA, di Douglas McGrath
Match Point, 2005, Gran Bretagna, USA, Lussemburgo, di Woody Allen
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Bibliografia
Milk, 2008, USA, di Gus Van Sant
I ponti di Madison County, 1995, USA, di Clint Eastwood
Qualcuno volò sul nido del cuculo, 1975, USA, di Miloš Forman
Il quarantunesimo, 1956, URSS, di Grigori Chukhraj
Riccardo III - Un uomo, un re, 1996, USA, di Al Pacino
I segreti di Brokeback Mountain, 2005, USA, di Ang Lee
Seven, 1995, USA, di David Fincher
The Singing Nun, 1966, USA, di Henry Koster
Sleepers, 1996, USA, di Barry Levinson
Truman Capote- A sangue freddo, 2005, Canada, USA, di Bennett Miller
V per Vendetta, 2005, USA, di James McTeigue
Video online
Il riassunto di 23 anni di Beautiful in 6 minuti,
http://www.youtube.com/watch?v=eERhg2tINyM, consultato il 14 marzo 2013
Neripoppins - Pino l’uomo onesto - 18/03/2013,
http://www.youtube.com/watch?v=5VLiqXU4Yn8, canale Rai, consultato il 25 marzo 2013
Filippo Timi è DON GIOVANNI alle invasioni barbariche del 6 marzo 2013,
https://www.youtube.com/watch?v=R6WdbH_g0IQ , canale francoparenti, consultato il 25
marzo 2013
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Ringraziamenti
I miei ringraziamenti vanno a voi, che siete stati e sarete sempre insostituibili.
A te, Franci, che tra critiche costruttive e grandi dosi di fiducia mi hai aiutata a “tenere botta” fino
alla fine. Purtroppo, ho avuto la fortuna di averti accanto solo al termine di questo lungo percorso, ma grazie al tuo amore e alla tua forza mi hai salvata dal mollare tutto quando mi scoraggiavo
e mettevo il broncio.
Non mi hai mai chiesto niente e non mi hai voluto pressare, ma sei sempre stato con me
quando ho avuto bisogno della tua sincerità e del tuo sostegno. Ti amo...
A te Silvietta, la mia Silvia Bilia! Dopo 6 anni siamo qui e tu sei ancora l’amica che c’è sempre
anche se non ci si vede mai. Grazie per non avermi sparato ogni volta che ti chiedevo se la riga
era più “bella” spessa o sottile, al centro o di lato, rossa o blu, e via dicendo! Hai sempre avuto
il consiglio giusto al momento giusto e sì, continuo ancora a sostenere che tu sia una designer
mancata. Ti voglio bene, sempre sempre!
E infine VOI, compagne di ogni possibile e immaginabile avventura senza senso.
A te Silvi, che sei la mia Blondie preferita! Grazie per le risate insieme, gli innumerevoli passaggi, le merende improponibili alle macchinette: la tua leggerezza fa bene al cuore e in tutti
questi anni la tua compagnia mi ha alleggerito l’anima nei giorni difficili! Mi hai aiutata con la tua
sconfinata cultura introducendomi a decine di serie tv nuove, ma noi lo sappiamo: per quante ne
vedremo, Friends rimarrà l’unica, sola e incotrastata sitcom di tutto il mondo!
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Ringraziamenti
A te Panny, che, parliamone, sei stata la mia guida, il mio faro nella notte, il mio vocabolario
nonché mentore per tutto quello che c’è scritto in questa tesi su GoT! Sei sempre stata d’ispirazione con le tue innumerevoli passioni e mi hai sempre fatto conoscere mondi nuovi che mi
hanno arricchito infinitamente di anno in anno.
A te Samy, perché disperandoci insieme ci siamo date forza! Grazie per le ore passate ad ascoltare le mie illuminazioni insensate che dopo 10 minuti decadevano da sole, e altrettante grazie per
avermi salvato dal spaccarmi il cranio a furia di dare testate al muro per lo sconforto. Grazie per avermi saputo consigliare, ma sopratutto, grazie di cuore per esserci stata sempre in tutti questi anni.
A voi tre, che comunque sia andata, se l’Università mi ha regalato qualcosa di importante e di
valore che nessuno potrà togliermi mai, siete proprio voi, le migliori amiche di sempre. Vi voglio bene.
Per la mia famiglia.
Grazie mamma, che con infinita pazienza e affetto mi hai lasciato al mio disordine e alle mie
stravaganze, rassegnandoti davanti alla mia testardaggine! La tua presenza, la tua forza e la tua
esperienza mi hanno sempre aiutata a districarmi tra le difficili scelte di studio e lavoro, dandomi
la serenità di seguire le mie inclinazioni.
Grazie papà, che si sa, passare dal tuo giudizio d’esteta (!) è sempre stato d’obbligo! La tua approvazione è sempre stata necessaria per capire se finalmente ero arrivata oppure no, se stavo
facendo un buon lavoro oppure no. Grazie per avermi ritenuto sempre all’altezza di ricevere dei
“no”, per cambiare, crescere, reinventarmi.
Grazie Laura, per avermi consigliato ogni volta che ho chiesto aiuto e per essere stata la mia
copy, la mia editor, la mia correttrice bozze, la mia insegnante grammaticale, ma soprattutto la
mia sorellona che si è sempre presa cura di me. Sei unica e insostituibile...
Vi voglio tanto bene, senza voi non sarei mai arrivata fin qua...
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Per il professor Bellavita
A lei professore, che in questo anno mi ha seguito con pazienza e costanza nonostante tutte le
mie disavventure! Mi ha aiutato a trovare la mia strada, correggendomi ogni volta che mi sono
persa e dandomi sempre nuovi spunti per andare avanti.
La sua disponibilità e la sua gentilezza sono cosa rara da ritrovare negli insegnanti, pertanto
non posso che ringraziarla per la serietà e l’entusiasmo che mi ha sempre dimostrato lavorando
fianco a fianco con me.
Un grande grazie per avermi fatto concludere il mio lungo percorso di studi nella maniera più
serena possibile!
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