Regione Sardegna Assessorato della Pubblica Istruzione, Comune di Serrenti Fondazione Banco di Sardegna Teatro Comunale di Serrenti Casa Civica della Cultura Stagione Primaverile 12 Aprile 31 Maggio 2017 per le scuole di ogni ordine e grado Spettacoli Le Favole Musicali Histoire de Babar, Bianca e Rossa, Ma Mere l’Oye, Baba Yaga, La Bella e la Bestia, Carnevale degli animali, Not’e Incantu, Le Favole di Esopo, Il Vento e la Fanciulla Direzione Artistica musica/teatro Giacomo Medas -­‐ teatro/musica Gianluca Medas Nuova gestione del Teatro Comunale di Sarrenti Associazione Incontri Musicali Direzione Artistica Giacomo Medas Presidente Agnese Ledda Cell. 366 3 646364 Mail: [email protected] € 3,00 Da 6 anni 366 3646364 [email protected] “Babar, il piccolo elefante” Musiche di F. Poulenc Testo di J. De Brunhoff 12 Aprile 2017 • Trama È la storia di un piccolo paffuto pachiderma dotato di proboscide e di grandi padiglioni auricolari: le fattezze da cucciolo extra-­‐large ne fanno il perfetto protagonista di una fiaba. Così l’avventura dell’elefantino Babar fu trasformata da favola in un melologo di fortuna ultrasettantennale. Una partitura graziosamente illustrata. Tessera dopo tessera, l’artista impiegò un quinquiennio per completare l’opera. Acclamato dal suo ideale pubblico minorenne, trionfalmente incoronato a suon di musica da giovani ammiraotori affezionati, il favoloso re degli elefanti aveva d’altra parte già una volta ricevuto nomina e investitura grazie all’entusiasmo di infanti seguaci. Il morbido e cicciotto personaggio regnava infatti già da dieci anni quando iniziò a muovere i primi passi – nella danza o nel corteo regale e nuziale – sui tasti bianconeri di Poulenc. All’incoronazione lo avevano votato i figli di Cécile e Jean de Brunhoff. Lei (che, nata nel 1904, è scomparsa quasi centenaria nel 2003) negli anni trenta era una giovane madre innamorata e di fervida fantasia: mettendo a dormire i piccoli Laurent e Matthieu inventava ogni sera storielle per loro. Colpito dall’eccitata passione dei figlioli per la bizzarra vicenda di Babar – nome melodioso e misterioso immaginato chissà come dalla donna – Jean (1899-­‐1937) pensò di trascriverla, illustrarla e pubblicarla. La fiaba fu stampata nel 1932 dalle edizioni Jardin des Modes. E fu subito di moda. Il raffinato papà Poulenc, adottandolo, lo educò allo svagato umorismo, la scanzonata freschezza, la sofisticata disinvoltura delle sue composizioni. • Organico Pianoforte, Voce recitante; • Elementi di messa in scena Proiezione delle immagini relative alla storia;ambientazione sonora per valorizzare e amplificare la comunicazione e le emozioni prodotte dalla narrazione e le immagini. Produzione Incontri Musicali Teatro di Serrenti 2 BIANCA ROSSA 21 Aprile 2017 “Bianca e Rossa” è la liberissima interpretazione de “L’amore delle tre melagrane”, una fiaba popolare dell’ottocento italiano. Inquesta storia ci sono tutti gli ingredient della fiaba: le magie, I conflitti, le trasformazioni e, naturalmente, l’amore. Come intutte le fiabe il buon protagonista, questa volta un principe, riuscirà a sconfiggere il male e quindi a salvare se stesso e, forse, il mondo. Come accade nelle storie più belle, l’ostacolo che si para davanti al nostro protagonista è solo un ulteriore passo verso la crescita e il superarlo segna una tappa decisiva rispetto al suo percorso di maturazione coronato da un immancabile lieto fine. Da 6 anni € 3,00 366 3646364 [email protected] • Organico N°4 ballerini e n°1 attore; • Elementi di messa in scena Elementi scenografici, Musiche di scena , effetti scenici, ambientazioni sonore. Produzione ASMED Balletto di Sardegna 3 Da 6 anni € 3,00 366 3646364 [email protected] “Ma Mere l’Oye” 28 Aprile 2017 Musiche di M. Ravel Testi di C. Perrault, J. M. Leprince de Beaumont, M. C. d'Aulnoy riadattati per la messa in scena • Trama Ma Mère l'Oye ("Mamma Oca") è una suite di Maurice Ravel, originalmente composta per pianoforte a quattro mani e successivamente ampliata e trascritta per orchestra. La versione pianistica, è composta di cinque pezzi, ispirati da altrettante illustrazioni tratte da un libro di fiabe per l'infanzia (di qui il sottotitolo Cinq pièces enfantines). Ecco una breve descrizione dei pezzi: − Pavane de la Belle au bois dormant ("Pavana della Bella addormentata nel bosco"): è una danza lenta in tempo di 4/4, basata su una semplice melodia dal tono misterioso. − Petit poucet ("Pollicino"): è un brano moderato, che utilizza una lunga successione di accordi di terza per evocare l'immagine di una camminata solitaria nel bosco. − Laideronnette, impératrice des pagodes ("Laideronnette, imperatrice delle pagode"): è una marcia veloce che alterna una sezione vivace, sviluppata nei registri acuti, a una sezione più lenta e riflessiva, nei registri gravi, secondo lo schema A-­‐B-­‐A. L'utilizzo dell'armonia quartale e della scala pentatonica le donano una sonorità tipicamente "orientaleggiante". − Les Entretiens de la Belle et la Bête ("Le conversazioni della Bella e la Bestia"): è il brano strutturalmente più complesso della raccolta, nel quale la raffinatezza della scrittura armonica riesce a trasmettere la sensazione di una delicata serenità e al tempo stesso di una sottile inquietudine. − Le Jardin féerique ("Il giardino fatato"): è un brano moderato, che esordisce come un corale sommesso e si sviluppa in crescendo fino allo sfolgorante finale, caratterizzato da ampi glissati nei registri alti. Organico Pianoforte a Quattro mani n°2 ballerini e Voce recitante • Elementi di messa in scena Proiezione delle immagini relative alla storia; ambientazione sonora per valorizzare e amplificare la comunicazione e le emozioni prodotte dalla narrazione e le immagini. Produzione Incontri Musicali Teatro comunale di Serrenti In collaborazione con ASMED Balletto di Sardegna 4 Ba Ba Ya ga 5 Maggio 2017 Lo spettacolo è un riadattamento della nota leggenda russa, fonte d’ispirazione di numerosi racconti della letteratura slava del XIX secolo. In essi Baba Yaga è descritta spesso come cattiva, a volte come fonte di consiglio; in alcune storie la si vede aiutare le persone nelle loro ricerche, in altre rapisce i bambini per mangiarli. La messa in scena valorizza a pieno la bellezza della fiaba russa unendo danza, musica e recitazione in una pièce brillante e dale atmosfere suggestive. I temi sono quelli dell’amore, dell’amicizia e del coraggio, compagni indispensabili nel lungo viaggio che conduce alla realizzazione dei propri sogni. Il carisma e le abilità tecniche delle danzatrici, vestite con costumi bellissimi e curati in ogni dettaglio, regalano al giovane pubblico momenti di romanticismo, incanto e dolcezza ma anche di divertimento, curiosità, paura e suspense, sullo sfondo di luci rassicuranti e ombre minacciose in cui regna sempre materno e maestoso il vero protagonista della storia: l’Inverno. Da 6 anni 366 3646364 € 3,00 [email protected] Organico N°3 ballerine e Voce recitante • Elementi di messa in scena Proiezioni, musiche descrittive ed effetti sonori ; Produzione ASMED Balletto di Sardegna 5 LA BELLA E LA BESTIA liberamente tratto da Jeanne Marie Le Prince de Beaumont LAFrancesca BELLACara E LA BESTIA con e Monica Serra liberamente tratto da Jeanne Marie Le Prince de Beaumont LA BELLA E LA BESTIA LA BELLA E LA BESTIA con Francesca Cara Monica Serra liberamente tratto daeJeanne Marie Le Prince de Beaumont drammaturgia Monica Serra liberamente tratto da Jeanne Marie Le Prince con Francesca Cara e Monica Serrade Beaumont scene e costumi realizzate nel laboratorio drammaturgia MonicaNateri Serra diretto da Marco drammaturgia Monica Serra sceneDesigner e costumi realizzate nel laboratorio light Stefano De Litala drammaturgia Monica Serra scene e costumi realizzate nel laboratorio diretto da Marco Nateri audioluci Lorenzo scene e costumi realizzatePerra nel laboratorio diretto da Marco Nateri light Designer Stefano De Litala regia Francesca Cara - Monica Serra diretto da Marco Nateri light Designer Stefano De audio- luci Lorenzo Perra Litala con Francesca Cara e Monica Serra La Bella e la Bestia light Designer Stefano De Litala audioluci Lorenzo regia Francesca CaraPerra - Perra Monica Serra Dalle atmosfere magiche ed anche un poco oscure, ma di audioluci Lorenzo 6 M aggio 2 017 regia Francesca Cara Monica Serra estrema suggestione, la-storia racconta regia Francesca Cara Monica Serradell’amore impossibile tramagiche un principe arrogante , trasformato in Dalle atmosfere ed anche un poco oscure, ma di Dalle atmosfere magiche ed anche un poco oscure, ma di € 3,00 un’orribile bestia da una strega-fata, una giovane estrema suggestione, la storia racconta Dalle atmosfere magiche ed anche un dell’amore pocoe oscure, ma di fanciulla estrema suggestione, la storia racconta dell’amore di campagna, che riesce a vedere nella bestia estrema suggestione, la storia racconta dell’amore impossibile tra un principe arrogante , trasformato in la sua reale impossibile tra un principe arrogante , trasformato 366 3646364 bellezza, l’apparente aspetto impossibile tra un arrogante , terrificante. trasformato in in un’orribileoltre bestia daprincipe una strega-fata, e una giovane fanciulla un’orribile bestia dauna una strega-fata, e una giovane fanciulla un’orribile bestia da strega-fata, e una giovane fanciulla La bestia per tornare ad essere il bellissimo principe di un di campagna, che riesce a vedere nella bestia la sua reale di campagna, campagna,che cheriesce riesce a vedere nella bestia la sua di aad vedere nella bestia la ad sua realereale tempo deve imparare amare e riuscire bellezza, oltre l’apparente aspetto terrificante. bellezza, oltre l’apparente aspetto terrificante. bellezza, oltre l’apparente aspetto terrificante. essere a suaadvolta. Ililmessaggio più semplice La bestia bestiaamato per tornare essere bellissimo principe di un diche Da 5 anni La per tornare ad essere il bellissimo principe un La bestia per tornare ad essere il bellissimo principe di un emerge dalla tramaaddiamare questa fiaba èadla necessità, che tempo deve imparare e riuscire tempodeve deveimparare imparare amare e riuscire tempo adad amare e riuscire ad ad di guardare diviene anche poi opportunità, di sforzarsi essere amato a sua volta. Il messaggio più semplice che che essereamato amatoaasua suavolta. volta. Il messaggio semplice essere Il messaggio piùpiù semplice che oltre l’apparenza, oltre lo strato più superficiale: in una emerge dalla trama di questa fiaba è la necessità, che emergedalla dallatrama tramadidi questa fiaba la necessità, emerge questa fiaba è laènecessità, che che società omologata al concetto di “Bello” standardizzato. diviene anche anche opportunità, didisforzarsi di di guardare diviene anchepoi poi opportunità, di sforzarsi di guardare [email protected] diviene poi opportunità, sforzarsi guardare La fiaba simboleggia inoltre la bestialità della condizione oltre l’apparenza, oltre lo strato più superficiale: in una oltre l’apparenza, l’apparenza,oltre oltre strato superficiale: in una oltre lolo strato piùpiù superficiale: in una umana nelle sue sfumature più oscure. Bella è una fanciulla dal grande cuore, ma è comunque vivendo nel cas società omologata omologata alalal concetto didi“Bello” standardizzato. società omologata concetto di “Bello” standardizzato. società concetto “Bello” standardizzato. della bestia, l’abitudine alla presenza e aicondizione suoi modi e con la nascita dei primi sentimenti che vanno oltre La fiaba fiaba simboleggia inoltre lalabestialità della condizione La fiaba simboleggia inoltre lasua bestialità della simboleggia inoltre bestialità della condizione compassione e diventano puro affetto, che Bella capisce ladal bontà della Bestia sua generosità. umana nellesue sue sfumature oscure. Bella è una fanciulla grande maeèla comunque vivendo nel castello umana nelle sfumature più oscure. Bella è una fanciulla daldal grande cuore, ma cuore, èma comunque vivendo nel castello umana sue sfumature piùpiù oscure. Bella è una fanciulla grande cuore, è comunque vivendo nel castello Perché la vera bellezza dimora nell’anima persone si manifesta consentimenti i sentimenti, con l’amore con la il della bestia, l’abitudine alla presenza esuoi aidell suoi ladei nascita dei primi sentimenti che vanno della l’abitudine alla suasua presenza e ai modi e con laecon nascita dei primi che vanno la eoltre della bestia, bestia, l’abitudine alla sua presenza e ai suoi modi e modi con la enascita primi sentimenti che vanno oltre laoltre comportamento di ognuno di noi. La fiaba di “La Bella e la Bestia” regala ai fanciulli atmosfere di grande compassione e diventano puro affetto, che Bella capisce la bontà della Bestia e la sua generosità. compassione e diventano puro affetto, che Bella capisce la bontà della Bestia e la sua generosità. compassione e diventano puro affetto, che Bella capisce la bontà della Bestia e la sua generosità. Perché vera bellezza dimora nell’anima dell persone siche manifesta i sentimenti, con dell’esistenza: l’amore eil con il el’amore, Perché veraebellezza bellezza dimora nell’anima dell persone e siriguardano manifesta con i sentimenti, con il suggestione offre importanti spunti diriflessione i grandi Perché la lalavera dimora nell’anima dell persone e siemanifesta con con i sentimenti, contemi l’amore econ conl’amore comportamento di ognuno di noi. La fiaba di “La Bella e la Bestia” regala ai fanciulli atmosfere di grande comportamento di ognuno di noi. La fiaba di “La Bella e la Bestia” regala ai fanciulli atmosfere di grande la generosità, la bontà che fanno della bellezza, la vera bellezza. comportamento di ognuno di noi. La fiaba di “La Bella e la Bestia” regala ai fanciulli atmosfere di grande suggestione offre importanti spunti diriflessione riguardano i grandi temi dell’esistenza: l’amore,l’amore, suggestione offre importanti spunti diriflessione che riguardano i grandi temi dell’esistenza: suggestione eeeoffre importanti spunti diriflessione cheche riguardano i grandi temi dell’esistenza: l’amore, la generosità, la bontà che fanno della bellezza, la vera bellezza. la bontà fanno della bellezza, la vera bellezza. La drammaturgia originale èdella caratterizzata dalla presenza di due la generosità, generosità, lalabontà cheche fanno bellezza, la vera bellezza. streghe, Radica e Doddica, artefici dell’incantesimo che trasforma il La drammaturgia originale è caratterizzata dalla presenza di due La originale è caratterizzata dalla presenza principe nelle fattezze di una bestia edalla muovendo idimeccanismi La drammaturgia drammaturgia originale èartefici caratterizzata presenza due di ildue della Organico streghe, Radica e Doddica, dell’incantesimo che trasforma streghe, Radica e Doddica, artefici dell’incantesimo che trasforma storia eRadica della scena simboleggiano la vita: ilche bene e il male, streghe, e Doddica, artefici dell’incantesimo trasforma ildellala il N°2 attori principe nelle fattezze didi una bestia e muovendo i meccanismi principe nelle fattezze una bestia e muovendo i meccanismi della casualità e l’imprevedibilità degli eventi che, anche nella principe nelle fattezze di una bestia elamuovendo i meccanismi della forma più storia e della scena simboleggiano vita: il bene e il male, la storia e della scenaproiettano simboleggiano la vita: iladbene esguardo il male, la leggera ee giocosa, l’individuo differente. storia e della scena simboleggiano laeventi vita: ilche, beneanche e iluno male, laforma più casualità degli nella casualità el’imprevedibilità l’imprevedibilità degli eventi che, anche nella forma più Elementi d i m essa i n s cena casualitàeeegiocosa, l’imprevedibilità degli eventi che, nella forma più leggera proiettano l’individuo ad anche uno sguardo differente. leggera giocosa, proiettano l’individuo ad uno sguardo differente. Illeggera teatroe giocosa, di prosa si alterna a quelloaddiuno figura, la favola è illustrata con proiettano l’individuo sguardo differente. materiali di riciclo, carta,a quello cartone e stoffe: un castello pop-up, Il di figura, la favola è illustrata con alberi Il teatro teatrodidiprosa prosasisialterna alterna a quello di figura, la favola è illustrata con materiali riciclo, carta, cartone edistoffe: un castello pop-up, alberi inquietanti e spettrali, una casetta trasformata in teatrino, Il teatro dididi prosa si alterna a quello figura, la favola è illustrata con pupazzi, materiali riciclo, carta, cartone e stoffe: un castello pop-up, alberi inquietanti spettrali, casetta trasformata in teatrino, pupazzi, figure e forme bidimensionali. materiali di ericiclo, carta,una cartone e stoffe: un castello pop-up, alberi inquietanti e spettrali, una casetta trasformata in teatrino, pupazzi, figure e forme bidimensionali. inquietanti e spettrali, una casetta trasformata in teatrino, pupazzi, figure e forme bidimensionali. DURATA: 1 ORA figure e forme bidimensionali. DURATA: 1 ORA ETA’ CONSIGLIATA: DAI 5 ANNI DURATA: 1 ORA ETA’ CONSIGLIATA: DAI 5 ANNI Produzione L’Effimero Meraviglioso, Teatro di Sinnai DURATA: 1 ORA ETA’ CONSIGLIATA: DAI 5 ANNI ETA’ CONSIGLIATA: DAI 5 ANNI per info: 6 per info: per info: L’EFFIMERO MERAVIGLIOSO - C/O TEATRO CIVICO L’EFFIMERO MERAVIGLIOSO - C/O TEATRO CIVICO Da 6 anni € 3,00 366 3646364 [email protected] 12 Maggio 2017 La composizione è formata da 13 brani che descrivono in modo divertente e ironico le caratteristiche di alcuni animali. Il primo brano è preceduto da una breve introduzione. Dopo l’ultimo brano Saint Saëns inserisce un finale che conclude questa divertente galleria di personaggi. L’autore, insieme a quella degli animali, fa anche la Introduzione Il Carnevale degli animali inizia con una breve parte introduttiva affidata agli archi e ai pianoforti. La funzione dell’introduzione è di preparare l’ascoltatore creando un’atmosfera adatta al tipo di musica che sta per essere eseguita. Marcia reale del leone Un ritmo di marcia, scandito dai due pianoforti, annuncia l’arrivo del re della foresta. Il leone si presenta con una melodia dal ritmo molto marcato e solenne, che ne evidenzia il carattere e la superiorità nei confronti degli altri animali. Il tema musicale è proposto una prima volta dagli archi all’unisono (violini, viola, violoncello e contrabbasso) mentre i due pianoforti scandiscono il ritmo di marcia. Successivamente il tema passa ai pianoforti, accompagnati dagli archi. Durante il brano il leone fa sentire più volte il suo terribile ruggito. Galli e galline Pianoforti, violini, viola e clarinetto imitano il verso di questi animali. Gallina Gallo. Emioni Gli emioni sono dei cavalli selvatici che galoppano nelle prateria dell’Asia. Il compositore rappresenta la loro corsa sfrenata con scale velocissime eseguite all’unisono dai due pianoforti. Tartarughe Per rappresentare questi animali lentissimi, Saint Saëns utilizza il tema di un celebre balletto: il Can Can di Jacques Offenbach. Naturalmente le povere tartarughe, pur con tutta la buona volontà, non riescono a danzare così velocemente. L’unica soluzione consiste quindi nell’adattare il ritmo alle loro possibilità. Ecco il risultato! Gli archi, accompagnati dai pianoforti eseguono un Can Can un po’ speciale… 7 Elefante L’elefante, interpretato dal contrabbasso, si esibisce in un valzer accompagnato dal pianoforte. La seconda parte del tema riprende il motivo di una composizione di Hector Berlioz intitolata “la danza delle silfidi”. Canguri I due pianoforti si alternano nell’esecuzione di una melodia “saltellante” che rappresenta il movimento più caratteristico dei canguri. Acquario Il flauto traverso, la celesta e gli archi eseguono una dolce melodia accompagnata dagli arpeggi dei pianoforti che rappresentano il movimento dell’acqua. Ecco l’effetto delle bollicine d’acqua, rappresentato dalla celesta. Personaggi dalle orecchie lunghe I due violini si alternano nell’imitazione del raglio degli asini. Il cucù nel bosco Una dolce melodia, eseguita dai pianoforti, rappresenta l’atmosfera del bosco E il clarinetto imita il canto del cucù. Voliera Una melodia velocissima eseguita dal flauto traverso rappresenta lo svolazzare degli uccelli nella gabbia. Pianisti Saint Saëns con questo divertente brano vuole prendere in giro i pianisti, costretti a passare lunghe ore in noiosissimi esercizi tecnici. Ecco la poesia dalla quale in musicista ha tratto ispirazione per descrivere questi “animali”: Di tutte le bestie il pianista è il peggiore specie e suona a tutte le ore, se poi lo fa in modo infame nessuno gli toglie il nome del… cane. Fossili I fossili non sono solamente i resti pietrificati di animali e vegetali della preistoria. Fossili, secondo Saint Saëns, sono soprattutto i critici musicali che, per colpa della loro mentalità antiquata, dimostrano di non capire le nuove tendenze della musica. In questo brano il musicista prende in giro i critici musicali utilizzando quattro motivi: o La “danza Macabra”, poema sinfonico scritto dallo stesso Saint Saëns nel quale viene descritta la danza di alcuni scheletri sopra le tombe di un cimitero. Il tema è suonato dallo xilofono. o La “canzonetta”, una melodia popolare francese utilizzata anche da Mozart o “Au clair de la lune”, una canzoncina francese molto conosciuta o Una celebre aria tratta dall’opera “Il barbiere di Siviglia” di Gioacchino Rossini Il cigno Il cigno è senza dubbio il più conosciuto tra brani composti da Saint Saëns. La bellissima melodia che lo rappresenta, eseguita dal violoncello, viene anche utilizzata come accompagnamento musicale nel balletto “La morte del cigno”. Finale Preceduto da una breve introduzione, il finale si presenta come un allegro rondò che conclude in modo festoso questa divertente rassegna di personaggi animaleschi. Organico N°2 pianoforti, violino, viola, violoncello, contrabbasso, flauto, clarinetto, xilofono e Voce recitante • Elementi di messa in scena Proiezione delle immagini relative alla storia; Produzione Incontri Muasicali Teatro di Serrenti 8 Da 6 anni € 3,00 366 3646364 [email protected] 19 Maggio 2017 Not’e incantu In una discarica dove vecchie lavatrici, vasi e pentole logorati dal tempo non hanno più alcun senso, un folletto, armato solamente dalla voglia di credere nei propri sogni e dalla fantasia, trascorre le sue giornate ad inventare giochi e riciclare oggetti. Così, due manichini, che tempo addietro facevano bella mostra di sé nelle più importanti vetrine della città, grazie alla tenacia del folletto, riprendono vita e regalano al pubblico momenti di esilarante comicità. I tre personaggi riusciranno addirittura ad esibirsi in un concerto utilizzando strumenti musicali reperiti e reinventati nella discarica stessa. Ma qualcosa sembra non funzionare e la magia d'improvviso svanisce. Riuscirà il folletto a compiere una nuova impresa? Nello spettacolo viene trattato un tema di particolare attualità e rilevanza quale il rispetto per l'ambiente, rifuggendo dalla logica consumistica che impone l'abbandono degli oggetti, non appena smettono di esserci utili. Organico N° 3 attori Elementi di messa in scena Ambientazione in una discarica, Musiche di scena, effetti sonori, coinvolgimento del pubblico stesso Le scuole potranno partecipare con la costruzione di strumenti musicali utilizzando materiali di riciclo come lattine di Coca Cola riempite con sale grosso, gusci di noce, pezzetti di legno etc. Produzione Antas Teatro Da 6 anni € 3,00 366 3646364 [email protected] Le favole di Esopo 26 Maggio E’ uno spettacolo di teatro danza che prende spunto dalle favole di Esopo, semplici storie di animali -­‐ ma con trasparenti allusioni al mondo degli uomini -­‐ coinvolti in vicende ispirate a una morale comune e popolare. I suoi "exempla" sono magistrali nella loro piccolezza: riflettono, infatti, in situazioni elementari, tutte le caratteristiche della vita reale, quali l’inganno, la verità, l'apparenza, la stoltezza e l'astuzia. Queste caratteristiche astratte sono esposte di frequente in Esopo, tutte in correlazione con un esplicito fine educativo Come rendere affascinanti e divertenti alcune di quelle storielle che mettono in luce i difetti umani? Una messa in scena dinamica, originale e gradevole, ricca di risate, interazioni, fantasia, stupore, semplicità delle forme e profondità dei Organico N°3 ballerini e Voce recitante • Elementi di messa in scena Elementi scenografici, proiezioni, musiche descrittive ed effetti sonori ; Produzione ASMED Balletto di Sardegna Il Vento e la Fanciulla 31 Maggio 2017 Il Vento sibila, parla, racconta. Se è il vento caldo del deserto parla di serpenti e di predoni, se viene dal freddo Nord, parla di orsi e di uomini rudi armati di archi e coltelli. Quanti sono i venti tante son le storie. Talvolta il Vento le cambia, le trasforma. Altre volte – è raro ma accade – si insinua di prepotenza nelle storie e non ne esce più. È quello che è accaduto alla nostra storia. Una storia che viene dalle sterminate piane della Mongolia selvaggia, dove il vento batte la terra per miglia e miglia senza trovare ostacoli. Una storia che inizia con il sibilo penetrante del Vento, e con il rapimento di una principessa ad opera di un crudele Negromante. Inevitabile il dolore del Re e della Regina. Inevitabile l'inseguimento del Negromante da parte del Principe amoroso. Poi un mostro mitologico, un oracolo, un Re senza volto, due armatissimi guardiani del Negromante ma, soprattutto lui, il Vento. Tutto questo per una realizzazione altamente spettacolare di questa fiaba danzata. Il Vento è guida e consigliere, prima ancora salva e incita, in ultimo è deus ex machina. Risolutore in positivo della storia. Colonna sonora. Il Vento e la Fanciulla è una fiaba che prende spunto da antiche leggende Mongole ed è sempre all'immaginario figurativo Mongolo che ci siamo ispirati per i bei costumi dei personaggi. È una fiaba che ha tutte le caratteristiche della fiaba tradizionale, compresa quella di rivolgersi a un pubblico eterogeneo di piccoli e grandi, perché le fiabe sono per tutti e soprattutto, a dirla con Calvino, perché “le fiabe sono vere”. Organico Elementi di messa in scena N°3 ballerini e Voce recitante Elementi scenografici, proiezioni, musiche descrittive ed effetti sonori; Da 6 anni € 3,00 [email protected] Produzione ASMED Balletto di Sardegna 366 3646364 Festival delle Favole Finalità − Promozione e divulgazione della cultura musicale, della danza e del teatro attraverso le Favole Musicali; − Coinvolgimento delle scuole di ogni ordine e grado che siano compatibili con il genere musicale in programma; − Coinvolgimento nel progetto dei ragazzi delle scuole partecipanti; − Utilizzo di programmi musicali che permettano una forte ricaduta dei risultati del progetto sul territorio; Esplicazione generale − Il progetto prevede attività culturali diverse che abbiano come comune denominatore la scuola ed il Teatro, la divulgazione e lo spettacolo. − Il progetto, dove possibile e dietro segnalazione della Scuola, dedicherà agli allievi un ruolo attivo nello spettacolo, coinvolgendoli nella narrazione o in ruoli dedicati; − Gli allievi segnalati dalla Scuola, alla direzione artistica del Teatro, verranno preparati preventivamente attraverso un mini laboratorio, che permetterà loro di partecipare allo spettacolo programmato; − Gli spettacoli si svolgeranno presso il Teatro Comunale di Serrenti. − Gli spettacoli per le scuole si svolgeranno al mattino (in orari concordati con la Scuola) e per il pubblico esterno verranno replicati la sera. Guida all’ascolto a. b. c. d. e. Breve profilo del Compositore; Presentazione della storia della favola musicale; Presentazione dei singoli strumenti (costruzione, capacità tecniche ed espressive); Presentazione dei personaggi interpretati dagli strumenti; Esecuzione della Favola; Conoscere il Teatro Prima degli spettacoli, le scolaresche alla loro prima partecipazione, potranno fare un tour nel teatro che li porterà a scoprire ciò che esso è e rappresenta. Saranno guidati attraverso i diversi ambienti: partendo dall’ingresso, gli spazi adiacenti la platea, la platea stessa, il palcoscenico e i camerini. Conosceranno gli operatori ed i mestieri che fanno vivere il teatro (Truccatori, Parrucchieri, Sarti, Tecnici audio video) e gli artisti che creano ed eseguono lo spettacolo quali attori, strumentisti e registi che, di volta in volta, saranno protagonisti degli spettacoli in programma. BABAR, P IN OCCHIO, MA M ER L’OYE, Baba Yaga, TUTTI GLI AN IM ALI DEL CARNEVALE, il folletto di Notti’e incantu,PIERINO E IL LUP O, IL SOLDATO ED IL SUO VIOLIN O…… .. VI ASPETTAno