Fenomenologia dei Disturbi di Personalità

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Fenomenologia
dei Disturbi di
Personalità
formazione 17/10/2007
Compromissione della
funzionalità del Sé
Disturbi dell’umore
Sé
organizzazioni
nevrosi
Sé
Area limite o
Borderline
D.Personalità
Sé
psicosi
Organizzazioni del Sé
Nevrosi
Esame di realtà
Tipo di ansia
Borderline
presente
Presente
/compromesso
Perduto: deliri
allucinazioni
Superegoica
Di castrazione
Perdere l’amore
Perdere l’oggetto
Perdere l’oggetto
Ansia persecutoria
Ansia persecutoria
Disintegrazione
Non compromesse, destabilizzate
funzioni del Sé Ma poco flessibili
relazione
Psicosi
Prova empatia
E tollera la
frustrazione
compromesse
Ha difficoltà a
non porta
porsi nei panni
intersoggettività
dell’altro,
difficilmente tollera
la frustrazione
Esperienza Personalità
Pensiero,ragione,
logica
Sé
Vita emotiva
istinto
Intesa come espressione stabile e flessibile del Sé,
nella relazione quotidiana con gli altri e con
I compiti che il vivere comporta
Esperienza poco flessibili di
Personalità
Pensiero,ragione,
logica
Sé
Vita emotiva
istinto
Intesa come espressione rigida e pervasiva del Sé,
nella relazione quotidiana con gli altri e con
I compiti che il vivere comporta
CRITERI DIAGNOSTICI GENERALI PER I DISTURBI DI
PERSONALITA’ DSM-IV
A. Un modello abituale di esperienza interiore e di
comportamento che devia marcatamente rispetto
alle aspettative della cultura dell’individuo. Si
manifesta nelle seguenti aree:
1. Cognitività (cioè modi di percepire e
interpretare se stessi, gli altri e gli avvenimenti);
2. Affettività (cioè la varietà, intensità, labilità e
adeguatezza della risposta emotiva);
3. Funzionamento interpersonale;
4. Controllo degli impulsi.
B. Il modello abituale risulta inflessibile e pervasivo
in una varietà di situazioni personali e sociali.
C. Il modello abituale determina un disagio
clinicamente significativo e compromissione del
funzionamento sociale, lavorativo e di altre aree
importanti.
D. Il modello è stabile e di lunga durata, e l’esordio
può essere fatto risalire almeno all’adolescenza o
alla prima età adulta.
E. Il modello abituale non risulta meglio giustificato
come manifestazione o conseguenza di un altro
disturbo mentale.
F. Il modelle abituale non risulta collegato agli
effetti fisiologici diretti di una sostanza (es.:
droghe, farmaci) o di una condizione medica
generale.
Categorie
Cluster A
strani/eccentrici
amplificatori
imprevedibili
Cluster B
Ansioso
timorosi
Cluster C
Strani eccentrici
Gruppo A
Disturbo paranoide
Disturbo schizoide
schizotipico
Amplificatori imprevedibili
Gruppo B
Disturbo antisociale
Disturbo borderline
Disturbo istrionico
Disturbo narcisistico
Ansioso timorosi
Gruppo C
Disturbo evitante
Disturbo dipendente
Disturbo
ossessivo
compulsivo
Fenomenologia
• La visione di Sé
• La visione degli altri
• I pensieri caratteristici
• E le strategie relazionali
Espressioni di personalità
ÈÈterribile
terribileessere
essererifiutati
rifiutati
Se
Selalagente
gentemi
mi
conoscesse
conoscessemi
mi
rifiuterebbe
rifiuterebbe
Non
Nonposso
possotollerare
tollerare
sentimenti
sentimentispiacevoli
spiacevoli
Gli altri
Critici
Svalutanti
superiori
Pensieri caratteristici
evitante
Vulnerabile
Alla critica e al rifiuto
Privo di comp. sociali
incapace
Il Sé
Evita situazioni
in cui può essere svalutato
Evita sentimenti o pensieri spiacevoli
Strategie relazionali
Gli altri
Idealizzati
Competenti
Capaci di dare sostegno
Ho
Hobisogno
bisognodegli
deglialtri
altri
per
persopravvivere
sopravvivereed
ed
essere
felice
essere felice
Ho
Hobisogno
bisogno
continuamente
continuamentedidiessere
essere
sostenuto
sostenutoeeincoraggiato
incoraggiato
Pensieri caratteristici
dipendente
Debole
Bisognoso
Indifeso
incapace
Persegue relazioni di dipendenza
Il Sé
Strategie relazionali
Gli altri
Interferenze
Interferenzesulla
sullamia
mia
libertà
libertàdidiazione
azione
Devo
fare
Devo farelelecose
cosecome
come
dico
dicoioio
Non
Nonsopporto
sopportoililcontrollo
controllo
degli
deglialtri
altri
Intrusivi
Esigenti
Che interferiscono
Controllano
dominano
Pensieri caratteristici
Passivo-aggressivo
Autosufficiente
Vulnerabile al controllo ed
Alle interferenze
Resistenza passiva
Apparente sottomissione
Evade ed aggira le regole
Il Sé
Strategie relazionali
Gli altri
So
Soqual
qualèèlalacosa
cosagiusta
giusta
da
dafare
fare
I Idettagli
dettaglisono
sonoessenziali
essenziali
La
Lagente
gentedovrebbe
dovrebbefare
fare
didipiù
più
Irresponsabili
Superficiali
Incompetenti
Troppo tolleranti
con se stessi
Pensieri caratteristici
Ossessivo-compulsivo
Responsabile
Fidato, pedante,
competente
Il Sé
Applica le regole
Perfezionismo
Giudica, controlla,
Doverizza,
Critica,
punisce
Strategie relazionali
Gli altri
I Ifini
finidegli
deglialtri
altrisono
sono
quanto
quantomeno
menosospetti
sospetti
ÈÈmeglio
stare
meglio stareinin
guardia
guardiaeediffidare
diffidare
Interferenti
Maligni
Discriminanti
Con fini
aggressivi
Pensieri caratteristici
paranoide
Sempre nel giusto
Innocente
Nobile d’animo
vulnerabile
Circospetto, cerca sempre moventi nascosti
Accusa e contrattacca
Il Sé
Strategie relazionali
Sono
Sonoautorizzato
autorizzatoad
ad
infrangere
infrangereleleregole
regole
Gli
altri
vanno
Gli altri vannotrattati
trattati
come
comeimbranati
imbranati
Gli
Glialtri
altritendono
tendonoaa
sfruttarti
sfruttarti
Gli altri
Vulnerabili
sfruttatori
Pensieri caratteristici
antisociale
Solitario forte
autonomo
Attacca
Deruba
Imbroglia
manipola
Il Sé
Strategie relazionali
Gli altri
Inferiori ammiratori
Per
Perme
mevalgono
valgonoregole
regole
speciali
speciali
Sono
Sonomigliore
miglioredegli
deglialtri
altri
Oltre
Oltreleleregole
regole
Pensieri caratteristici
narcisistico
Speciale, unico,
Per lui valgono regole
Speciali
superiore
Usa gli altri
Non rispetta le regole
Manipolativo
competitivo
Il Sé
Strategie relazionali
Gli
Glialtri
altriesistono
esistonoper
per
servirmi
servirmieeammirarmi
ammirarmi
Non
hanno
Non hannodiritto
dirittodidi
negarmi
negarmiciò
ciòche
chemi
mi
spetta
spettabasta
bastache
cheioio
segua
segualelemie
miesensazioni
sensazioni
Gli altri
Seducibili
Ammiratori
ricettivi
Pensieri caratteristici
istrionico
Attraente
Elegante
Non passa inosservato
Si serve di un fascino teatrale
Capricci e crisi di pianto
Gesti suicidiari
Il Sé
Strategie relazionali
Gli
Glialtri
altrinon
nonsono
sono
gratificanti
gratificanti
Le
Lerelazioni
relazionisono
sono
complicate
complicateeepoco
poco
stimolanti
stimolanti
Gli altri
Intrusivi
Pensieri caratteristici
schizoide
Autosuficiente
solitario
State alla larga
Il Sé
Strategie relazionali
Sei
Seiunico
unicoeeperfetto
perfettoeesolo
solo
tu
tupuoi
puoicolmare
colmareililmio
miovuoto
vuoto
interiore,
interiore,sei
seilalamia
mia
salvezza;
salvezza;non
nonsoddisfi
soddisfitutti
tuttii i
miei
mieibisogni,
bisogni,mi
mideludi
deludi
profondamente.
profondamente.
Gli altri
Iperidealizzati
Ipersvalutati
Pensieri caratteristici
Borderline
Indefinito,mutevole, fragile
Ti adoro/ ti odio
Il Sé
Strategie relazionali
Strategie
•
•
•
•
•
•
•
•
Antisociale
Dipendente
Narcisistico
Istrionico
Schizoide
Paranoide
Evitante
OssessivoCompulsivo
• Borderline
•
•
•
•
•
•
•
•
Predatoria
Di richiesta d’aiuto
Competitiva
Esibizionistica
Autonoma
Difensiva
Di ritiro
Ritualistica
• Richiesta di una
relazione esclusiva
e salvifica
sicuro
alto evitamento
Basso evitamento
negativo
Bassa ansia
positivo
modello dell’altro
distanziante
timoroso
alta ansia
preoccupato
Modello del Sé
positivo
negativo
I disturbi di personalità di Lenzenweger M.F., Clarkin J.F. (a cura di)
Si distanzia dagli altri,
perché minacciosi e
insoddisfacenti
Timoroso
Schizoide non attaccamento
Schizotipico: il sé visionario si allontana dagli altri
Antisociali: il sé superiore sfrutta gli altri inferiori e
indegni
Evitante:si distanzia dagli altri
data la certezza del rifiuto
Timoroso/distanziante
Paranoide:il sé vittima vorrebbe essere
Accudito ma si allontana perché
gli altri sono ostili
Narcisistico:cerca gli altri per essere adulato
Ma si distanzia se ciò non avviene
Preoccupato/ timoroso
Considera le relazioni
importanti e le ricerca
modello dell’altro
negativo
positivo
Distanziante
D.P.O.C.:cerca gli altri competenti
allontana chi non lo è
Sicuro
Preoccupato
IL Sé capace e consapevole di essere
degno di vicinanza
cerca compiutezza nell’intimità
Con gli altri
Borderline:gli altri sono desiderati
ma appaiono minacciosi
Istrionico:intrattiene gli altri per percepire
Rispetto e nutrimento
Dipendente:gli altri sono fondamentali per
la sopravivenza dato il Sé inetto
Modello del Sé
Non preoccupato del
rifiuto
Bassa ansia
I disturbi di personalità di Lenzenweger M.F., Clarkin J.F. (a cura di)
Preoccupato del rifiuto
alta ansia
Attaccamento e
D.Personalità
Ansioso
ambivalente
Evitante, ossessivo compulsivo, dipendente,
borderline,istrionico
Provano ansia e si sentono frustrati
Antisociale, narcisistica, paranoide
evitante
Mancano di empatia e sono inclini a provare rabbia ostile
disorganizzato
Disturbo schizotipico, schizoide,
Modalità incoerenti e estraneamento dalla realtà
La comorbilità
Oltre ad essere disturbi clinici a se stanti, i
disturbi di personalità sono spesso associati
a un disturbo di Asse I (disturbo d’attacchi di
panico, disturbo depressivo ecc.)
I disturbi di personalità possono fungere da
contesto ai problemi di Asse I, plasmandoli
in diversi modi.
Disturbo d’ansia
+
Disturbo Evitante
di personalità
Individuo che
apparirà chiuso in
se stesso, cercherà
di nascondere i
vissuti e le
manifestazioni
d’ansia
Disturbo d’ansia
+
Disturbo Istrionico
di personalità
Individuo che
renderà la propria
ansia estremamente
visibile, cercherà
l’attenzione delle
altre persone
Millon scriveva:
..il modo di reagire a una depressione unipolare
ad esempio, sarà diverso in un individuo con
disturbo dipendente di personalità rispetto a
un altro con disturbo narcisistico di
personalità.[..] I diversi disturbi di personalità
evocheranno contrastanti modi di percepire il
disturbo depressivo e di farvi fronte. Per
queste ragioni, si ritiene che i clinici
dovrebbero essere orientati al “contesto di
personalità” quando affrontano tutte le forme
di disturbi psichiatrici.
CATEGORIE DISCRETE O CONTINUUM
DIMENSIONALE?
Le persone nella vita reale ovviamente non
aderiscono alle categorizzazioni fatte dagli
psichiatri:
Così sarà altamente probabile che un individuo
presenti un’ampia gamma di tratti di personalità
che possono rientrare nei diversi gruppi (strano
eccentrico, instabile amplificativo, ansioso
timoroso) e che sono caratteristici di diversi
disturbi di personalità (istrionico, antisociale,
dipendente, ecc.)
I tratti di personalità sui quali si basano i criteri di
classificazione formano in realtà un continuum,
ovvero la maggioranza delle caratteristiche
rilevate è presente in varia misura nella
maggioranza delle persone.
Stabilità emotiva
Instabilità emotiva
Dipendenza
Indipendenza
Estroversione
Introversione
Rigidità mentale
Flessibilità mentale
B
N
O-C
Dip
I disturbi di personalità possono
essere considerati espressioni
estreme di caratteristiche che
tutti noi possediamo
Alla luce di queste considerazioni
ci si domanda se il sistema
classificatorio sia quello più
adatto per la comprensione dei
disturbi di personalità?
Vediamo un esempio di un modello
alternativo basato sulla teoria
dimensionale
Modello dei 5 fattori
Nevroticism
o
(-)raramente mi sento ansioso o teso
(+)spesso mi sento teso e nervoso
Estroversion
e/Introversi
one
Apertura
all’esperienz
a
Accettazion
e/Antagonis
mo
Coscienziosi
tà
(-)non mi piace chiacchierare con gli altri
(+) sono considerato una persona calorosa e
cordiale
(-)cerco sempre di mantenere i piedi per terra
(+)Ho un immaginazione molto attiva
(-)sono scettico e cinico sulle intenzioni degli
altri
(+)credo che le persone siano ben intenzionate
(-)spesso mi trovo in situazioni per cui non
sono preparato
(+)sono noto per il mio buon senso e la mia
prudenza
MODELLO DIMENSIONALE
VANTAGGI
Stabilisce un collegamento
tra personalità normale e
patologica;
Le teorie sullo sviluppo della
personalità diventano
rilevanti anche nella
spiegazione della patologia;
Gestisce il problema della
comorbilità, perché questa è
un problema solo in un
sistema a categorie.
SVANTAGGI
Non vi è accordo su quali
siano le dimensioni principali
da prendere in considerazione
(teoria dei 5 fattori);
Modello meno agevole di
quello categoriale per porre
diagnosi;
Vi sono ancora pochi studi e
sperimentazioni a riguardo.
Nonostante il dibattito sull’affidabilità diagnostica
dei Disturbi di Personalità e la difficoltà a fare una
corretta diagnosi, sarebbe sbagliato negare
l’esistenza di questi disturbi così come sono
classificati secondo il DSM IV.
Questi disturbi sono diffusi e riscontrabili
nell’attività clinica con frequenza e pregiudicano
gravemente il benessere e l’esistenza di molte
persone.
Suggeriamo di considerare la classificazione del
DSM IV come un utile strumento di lettura,
rilevazione e condivisone, il quale non esaurisce
le possibilità di descrizione, che possono essere
complessificate e ampliate attraverso una lettura
di tipo dimensionale.
Diagnosi differenziale
Disturbo depressivo
Aspetti in comune
Dep. Borderline
• Solitudine,
vuoto
• Rabbia conscia
• Ripetuti gesti
suicidari
• Richiedenti,
ostili
Dipendenti
• Preoccupazioni
per le perdite
relazionali
• Illusoria
autosufficienza
maggiore
• Umore depresso grave
• Inutilità impotenza
• Dipendenza nelle
relazioni
• Fragile autostima
Psichiatria psicodinamica G.O. Gabbard
• Sentimenti di colpa,
Rimorso
• Ritiro
• Gravi sintomi
vegetativi
• Possibile suicidio
• Relazioni stabili
• Preoccupazione per
sconfitte e fallimenti
• Figure curanti ben
accette
Ipotesi Eziopatogenetica
A seconda del tipo
Di personalità
Vi sono alterazioni
neurosinaptiche
Relazioni
Significative
negative
vulnerabilità
Eventi stressanti:
Abbandoni
Lutti, reali o
immaginati
Cultura di riferimento
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