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APPROFONDIMENTO
L'energia geotermica
◗ Un aspetto positivo delle regioni vulcaniche
è la facilità di accesso all’energia geotermica, fonte energetica di grande interesse, sia
sotto il profilo ambientale (è pulita e perennemente disponibile), sia per l’aspetto economico (è gratuita).
Per quanto l’apporto geotermico sia molto
inferiore a quello solare, esso raggiunge un valore tutt’altro che trascurabile: a livello mondiale, il
flusso di calore annuo equivale infatti all’energia
che si potrebbe ottenere dalla combustione di 20
miliardi di tonnellate di petrolio!
◗ Affinché il calore endogeno possa essere sfruttato economicamente, bisogna che si concentri a
non più di 3-4 km dalla superficie e sia contenuto in strutture geologiche favorevoli, alla temperatura di alcune centinaia di gradi. Un sistema
geotermico consiste appunto in una massa di
rocce porose calde (roccia serbatoio), attraverso le quali circola acqua contenente in soluzione
composti quali anidride carbonica e acido borico.
◗ In base alla temperatura dei fluidi circolanti, si
distinguono sistemi geotermici ad alta temperatura (oltre i 150 °C), a media temperatura
(150-100 °C) e a bassa temperatura (sotto i
100 °C): i più interessanti sono ovviamente i
primi. Essi consentono infatti di estrarre vapore
surriscaldato che può essere convogliato in
apposite centrali geotermoelettriche.
◗ Pur essendo molto diluita, questa forma di
energia rinnovabile ha però un vantaggio
rispetto all’energia solare: è costante nel tempo,
non risentendo di variazioni diurne, stagionali,
meteorologiche o di latitudine. Inoltre, esistono
zone particolari dove l’energia geotermica risulta
più concentrata del normale: le aree vulcaniche
attive o quiescenti.
◗ Le centrali geotermoelettriche sono centrali alimentate dal calore geotermico: si installano
Un bagno ristoratore nelle calde acque di Saturnia, in Toscana.
Massimo Boschetti Enzo Fedrizzi
Scienze ambientali Ecosistema Terra
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Minerva Scuola © 2010 by Mondadori Education S.p.A. Milano
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APPROFONDIMENTO
in presenza di fuoruscite spontanee di vapore, o
in aree caratterizzate da un gradiente geotermico superiore alla media e dove siano presenti, a
non più di 1000-2000 m dalla superficie, falde
acquifere surriscaldate. Perforando dei pozzi con
tecniche analoghe a quelle impiegate dall’industria petrolifera, si ottengono getti di vapore che
possono essere opportunamente convogliati alle
turbine delle centrali. In Italia, oltre a quelli ormai
storici di Larderello, sono attivi campi di vapore
nei monti Vulsini e sul monte Amiata.
Solo in Italia esistono non meno di 170 località termali, che alimentano un flusso annuale di
presenze turistiche di milioni di persone.
◗ I sistemi geotermici a media e bassa temperatura trovano applicazione in molte attività, in
particolare nel settore del riscaldamento degli
edifici e della climatizzazione delle serre. In questi campi le realizzazioni concrete sono ancora
poche, ma le potenzialità di sviluppo vengono
considerate elevate.
Dal punto di vista economico, il settore dominante è quello dell’industria termale. L’ acqua
delle sorgenti termali, infatti, oltre a essere calda,
risulta anche ricca di sali minerali: ciò la rende
efficace in una svariata gamma di applicazioni
terapeutiche.
Massimo Boschetti Enzo Fedrizzi
Scienze ambientali Ecosistema Terra
La centrale geotermica di Larderello.
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