16 APRILE 2002. AGGIORNATO AL 20 LUGLIO 2007 SIDS E ECG Tra i moltissimi tentativi di spiegare la causa della SIDS, per cui si sono succedute teorie respiratorie, neurologiche, cardiologiche, tossiche, infettive, e altre ancora, un gruppo di ricercatori italiani (Schwartz e altri) propone all’attenzione che una anomalia cardiaca potrebbe essere svelata da un elettrocardiogramma (ECG) (QT allungato), e, di conseguenza, viene ipotizzato lo screening neonatale per la diagnosi precoce. Gli esami di “screening” sono esami che consentono la diagnosi precoce di tutti i componenti di una popolazione, o di un gruppo che si ritiene soggetto a rischio, al fine di identificare i portatori di malattia e curarli. Esempi di screening che si effettuano alla nascita a tutti i neonati in Italia sono quelli per la fenilchetonuria (con una dieta opportuna priva di una sostanza, la fenilalanina, un aminoacido, si evita un ritardo mentale) e l’ipotiroidismo (la somministrazione precoce di ormone evita ritardo psicomotorio). Lo screening per la SIDs pone alcune perplessità: 1) la condizione che si vuole prevenire è rilevante? Risposta affermativa, date l’incidenza (1/1000-1500 neonati) elevata e la gravità. 2) L’anomalia cardiaca (QT lungo) è “causa” di SIDS? Non possiamo affermarlo con certezza. O almeno, sappiamo oggi che tale condizione è causa solo di alcuni casi di SIDS 3) l’intervento proposto (ECG) ha validità diagnostica? Dai dati della letteratura si rileva che la metà delle SIDS avvengono (e continueranno ad avvenire dunque nonostante lo screening) in bambini senza alcuna anomalia . Inoltre anche la lettura dell’ECG può essere diversa a seconda dell’esperienza del medico. 4) esiste una terapia efficace e con effetti collaterali accettabili? Non vi sono studi scientifici approfonditi (controllati e randomizzati) sull’efficacia ne’ sulla sicurezza della terapia medica proposta (beta-bloccanti) per lunghi periodi in lattanti 5) I problemi organizzativi sono facilmente gestibili? Sono necessari su tutto il territorio nazionale cardiologi competenti nel campo neonatale. Si prevedono gravi difficoltà organizzative nel raggiungere tutti i punti nascita 6) I costi sono ragionevoli? Accantoniamo questo problema, per ora, visti i problemi sin qui esposti e, in attesa di ulteriori dati che potranno uscire da studi in corso, resta imperativo mettere in atto gli strumenti preventivi di provata efficacia (posizione nel sonno supina, a pancia in su, abolizione del fumo in gravidanza e dopo il parto ed incentivazione dell’allattamento al seno), che si sono mostrati, ove adottati, efficaci a far calare drammaticamente la frequenza delle morti in culla Le società ed associazioni scientifiche nazionali (Associazione culturale di pediatria,ACP, a cui l’APEL è affiliata, la Società Italiana di Pediatria, SIP, e la Federazione Italiana Medici Pediatri, FIMP) si sono per ora espresse negativamente nei confronti dello screening di massa in quanto lo screening elettrocardiografico non è in grado di soddisfare i requisiti che uno screening deve avere, dato il suo basso valore predittivo. Ribadiamo comunque che abbiamo bisogno di ulteriori studi.