tetto e pareti - Construction 21

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www.tettoepareti.com
N. 35 - giugno 2009
TECNOLOGIE E PRODOTTI SOSTENIBILI PER L’INVOLUCRO CASA
PERIODICO IDEATO E DIRETTO DA GIANNI CECCHINATO
Edilizia in Giappone
tra regole ferree e cantieri blindati
Ca’Zorzi
EDIZIONI
Residenza Leonardo:
un condominio
ad emissioni zero
Unità abitative
costruite a Verona in bioedilizia, a basso
impatto ambientale, con
impiantistica
certificata
CasaClima
classe Gold
Una coibentazione certificata CasaClima
classe A+ e un’impiantistica in classe Gold,
sono questi i riconoscimenti che ha ottenuto “Residenza Leonardo”: un condominio ad emissioni zero costruito in località
Bassona ai margini di Verona. Gli obiettivi
della società immobiliare DOMUSMETRA,
quando nel 2006 è iniziato l’iter di progetto, erano quelli di realizzare una struttura
residenziale plurifamiliare con materiali e
caratteristiche di elevata sostenibilità ambientale da mettere in vendita a prezzi
paragonabili ai normali valori di mercato. È
stata scelta per questo un’area di nuova
espansione dove era in corso di attuazione
un piano di lottizzazione: la richiesta della
committenza ai progettisti è stata di realizzare un edificio “ecologico” composto da
sette unità abitative di cui una con accesso indipendente. Luce, calore, linearità,
energia, sono queste le sensazioni che si
provano osservando “Residenza Leonardo”,
un progetto ermetico dalle linee essenziali
che rispecchia la personalità dei due architetti che lo hanno elaborato, Mauro Rossaro e Massimiliano Vanella.
L’edificio in fase di ultimazione
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I due progettisti hanno mirato in primis alla
luminosità e salubrità degli ambienti.
Risultati ottenuti grazie anche all’impiego del
legno (passione che coltivano da sempre),
che in questo progetto diventa protagonista
e non solo complemento, e interagisce con
gli altri materiali garantendo a chi vivrà negli appartamenti un grande comfort.
Le scelte degli architetti trentini, in estrema
sintonia con la committenza, hanno optato
per un edificio che, per forma e qualità dell’involucro, potesse ridurre al massimo il fabbisogno energetico. E la vera novità sta appunto nel sistema di controllo che gestisce
l’impiantistica e la produzione di calore: accorgimenti che hanno permesso di raggiungere la certificazione classe Gold. Ad entrare nel merito dell’iter seguito per la realizzazione dell’opera sono gli stessi architetti
Rossaro e Vanella. (NdR)
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FILOSOFIA DEL PROGETTO
Il processo intrapreso sin dalle fasi preliminari è stato quello di integrare una alta qualità degli spazi di vita interni e la valorizzazione degli spazi esterni, con involucro efficiente, una forma compatta dell’edificio,
l’impiego di tecniche bioclimatiche per il
controllo solare, un guadagno solare attivo,
e l’utilizzo di tecnologie ad alto rendimento per rispondere al minimo fabbisogno
energetico residuo.
Una priorità assoluta di progetto è stata la decisione di voler garantire a tutti gli appartamenti un diretto soleggiamento delle parti più
abitate (cucina e soggiorno) anche nei mesi
invernali, una sorta di applicazione di un diritto al sole, importante non solo a livello di
guadagno energetico ma anche percettivo e
sensoriale per i futuri utenti.
La scelta successiva è stata di pensare un edificio con struttura portante completamente in
legno, per rispondere alla contemporanea esigenza di utilizzo di materiali ecologici e di
garantire una elevata coibentazione senza dover ricorrere ad elevati spessori di muratura.
L’inerzia termica necessaria all’edificio in una
situazione climatica come quella di Verona
sarà garantita non attraverso una forte massa
muraria ma con elementi stratificati e precisamente controllati su tutte le parti che costituiscono l’involucro: sfasamento temporale dell’onda di calore (minimo le 10 ore) e la
sua riduzione di amplitudine (minimo 85%).
L’INTERVENTO
Gli appartamenti sono caratterizzati da metrature variabili che vanno dagli 80 ai 200 m2,
collegati al piano terra ad ampi giardini privati. Al piano superiore i duplex sono dotati
ognuno di terrazzo a verde.
Grandi vetrate sul lato sud permettono di ot72
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timizzare i raggi solari nel periodo invernale
mentre in estate l’ombreggiamento estivo è
garantito da volumi aggettati, balconi e frangisole: soluzioni adottate per evitare il surriscaldamento delle vetrate.
Il volume fuori terra è realizzato completamente in legno, ad esclusione del vano scale principale in c.a., struttura disancorata dalla parte lignea.
Le pareti sono state realizzate con sistema
con sistema a telaio, che consente di costruire
con la massima precisione, scegliendo tra numerose varianti e riducendo al minimo i tempi di montaggio, poiché le singole pareti vengono fornite già come elementi completi.
Questa tecnica impiega delicate strutture portanti, il cui “cuore” è l’intelaiatura realizzata
I MATERIALI
Per la costruzione della Residenza Leonardo
sono stati utilizzati i seguenti materiali:
a) Il piano interrato della nuova edificazione è stato realizzato con una struttura in
cemento armato;
b) Le pareti esterne interamente realizzate con
struttura in legno sono rifinite esternamente con intonaco civile/doghe in legno di larice naturale non trattato;
c) La copertura a falda dell’edificio è composta da una struttura lignea a travi di abete lamellare curve, coibentazione in fibra
di legno e manto di copertura in zinco titanio opaco;
d) La parte piana della copertura è sistemata
con tetto verde piantumato a sedum che offre caratteristiche importanti sia di isolamento termico invernale sia di sfasamento
per il surriscaldamento estivo;
e) Per quanto riguarda le superfici trasparenti l’intero edificio è dotato di serramenti con
telaio in legno e doppio vetro camera con
gas (U=0,7 W/m2K°) per un valore di trasmittanza complessivo di U=0,9 W/m2K°;
f) I solai interpiano sono costituiti da travi in
larice massiccio, massa in graniglia di
marmo, pannelli anticalpestio in fibra di
legno e massetto radiante per riscaldamento a pavimento;
g) I frangisole ed i balconi sono stati realizzati in acciaio zincato e legno di larice non
trattato. Sul fronte sud i frangisole sono stati costituiti da pannelli fotovoltaici che
svolgono il doppio ruolo di ombreggiamento e produzione di energia.
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SCHEDA TECNICA
Intervento: costruzione in bioedilizia di un
edificio di sette unità abitative a basso consumo energetico
Località:
Committente:
Progettisti:
Verona
DomusMetra srl
arch. Mauro Rossaro (TN)
arch. Massimiliano Vanella (TN)
Collaboratori (progetto):
arch. Fabiano Tranquillini (TN)
arch. Maria Matilde Paganini (VR)
geom. Francesca Moiola (TN)
Coordinamento sicurezza:
ing. Giacomo Zanotti (TN)
Direzione lavori:
arch. Mauro Rossaro (TN)
Progetto statico strutture in C.A.:
ing. Giacomo Zanotti (TN)
Progetto statico strutture in legno:
arch. Giacomo Zanotti (TN)
arch. Mauro Rossaro (TN)
Progetto termotecnica:
p.i. Giuseppe Abbate (VR)
Impianti meccanici (progettazione):
Guardini Impiani (VR)
Impianti elettrici (progettazione):
ElettroEdi (VR)
IMPRESE COINVOLTE
Carpenteria in legno involucro e finiture:
STRUTTURA CLIMA (TN)
Opere edili in C.A.:
FIORIO COSTRUZIONI (VR)
Fornitura materiali isolanti:
NATURALIA BAU - Merano (BZ)
Guaine:
DALCANAL
Impianto idrico:
GUARDINI IMPIANTI – Arbizzano (VR)
Impianti elettrici:
ELETTROEDI – Dossobuono (VR)
Opere di pittura:
EL MICHE SNC – Lugagnano (VR)
Opere di carpenteria metallica:
Gerola Luca – Rovereto (TN)
Serramenti:
HOCO (DE)
Porte e Portoncini:
DIEMA srl – Lugagnano (VR)
Impianto termoidraulico:
GUARDINI IMPIANTI – Arbizzano (VR)
Trattamento aria con recupero di calore:
ISODOMUS - Quinto di Treviso (TV)
I NUMERI DELL’EDIFICIO
Superficie area:
1.100,00 m2
Superficie coperta:
309,00 m2
Volume urbanistico:
1.736 m3
Livelli fuori terra:
3
N. unità abitative:
7
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con legno. La prefabbricazione ha permesso
operazioni di cantiere veloci che hanno richiesto meno di due settimane di lavoro.
PERCHÈ COSTRUIRE IN LEGNO
In legno è una materia prima rinnovabile.
In Europa le nostre foreste producono più di
quello che consumiamo. Inoltre utilizzandolo in maniera consapevole come materiale da
costruzione contribuiamo a valorizzare anche
il lavoro di chi si occupa della pulizia e del
mantenimento dei boschi.
La tecnica costruttiva contemporanea in legno riesce ad ottenere alte performance con
pareti di spessore ridotto 30/35 cm.
La possibilità di prefabbricazione dellle strutture in legno in laboratorio, a fronte di un carico progettuale non paragonabile a quello
tradizionale, consente una straordinaria precisione, una conseguente velocità di montaggio, riduzione degli imprevisti ed un elevato controllo della qualità di esecuzione. È
un materiale riciclabile se non trattato.
Quando non viente utilizzato si decompone
in materiale organico senza lasciare residui
a differenza di buona parte dei prodotti utilizzati dall’edilizia tradizionale.
Queste sono le peculiarità che ci hanno
spinto in sintonia con i committenti a scegliere il legno come materiale strutturale per
il condominio Leonardo.
TELAIO O PANNELLO?
Siamo certi di inserirci in un difficile e scomodo dibattito, ma vorremo qui riportare la
nostra esperienza in qualità di progettisti che
amoano il legno come materia per edificare
e come risorsa naturale. Le qualità statiche e
fisiche dell’edificio sono garantite in modo diverso e straordinariamente efficace da entrambi i sistemi. Il pannello strutturale è sicuramente una tecnologia interessante da utilizzare per edifici di dimensioni medio grandi come dimostrato dalle prove sperimentali
antisismiche effettuate in Giappone dai tecnici italiani del CNR e dall’IVALSA (Progetto
SOFIE, Tetto&Pareti in Legno n. 6 dicembre
2007 pagg. 42/45).
La scelta progettuale dei due progettisti trentini si è però orientata spesso sul sistema costruito a telaio (Holzrahmenbau); si tratta di
un sistema consolidato in ambito del tipo austriaco basato su pareti portanti alte quanto
un piano dell’edificio composte da banchina,
trave e montanti disposti ogni 62,5 cm. Con
questo sistema costruttivo il costo del materiale incide per una quota del 30%, il resto è
lavoro a carico del carpentiere, questo vuol
dire innanzi tutto incrementare l’economia
locale. Nel sistema a pannello invece buona
parte del costo è dato dal pannello strutturatetto & pareti - giugno 2009
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le stesso prodotto all’estero da poche grandi
ditte, e quasi mai si riesce ad utilizzare davvero materia prima locale.
Il pannello soffre dei costi ambientali dovuti per il trasporto della materia prima, al suo
assemblaggio in materiale da costruzione, il
taglio, la prefabbricazione ed il montaggio
finale. Anche per questi motivi la tecnologia a telaio risulta per gli edifici residenziali che abbiamo finora realizzato sempre la
scelta, anche economicamente, più vantaggiosa. È affascinante pensare che con una
catasta di listoni di abete da 14x6 cm, una
di tavole grezze, martello sega e chiodi è
possibile costruirsi un edificio a due piani
perfettamente durabile e resistente a qualunque terremoto e che opportunamente coibentato e protetto tale edificio abbia un microclima straordinario a consumi bassissimi.
È chiaro comunque che la qualità dell’in-
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volucro (tetto o parete che sia) è data dalla
composizione della stratigrafia e dalla qualità dei materiali utilizzati, che possono variare a seconda della località, delle condizioni locali e delle risorse locali. Nel caso
di una costruzione in alta montagna possiamo concentrarci sul solo isolamento termico per l’inverno, nel progetto illustrato la
scelta è stata di aggiungere molto peso alla
già importante coibentazione per garantire
anche una grande inerzia realizzando sul lato interno delle pareti perimetrali un intonaco di argilla dello spessore di 5 cm.
IMPIEGO DI TECNICHE BIOCLIMATICHE
PER IL CONTROLLO SOLARE PASSIVO
I diagrammi solari permettono di conoscere
il percorso del sole (attraverso due angoli,
l’altezza sull’orizzonte e l’azimut) in tutte le
ore dell’anno. Possono essere rappresentati
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graficamente in due modi: sul piano orizzontale, come proiezione della volta celeste
sul terreno o sul piano verticale come sviluppo cilindrico dell’orizzonte, che risulta di
più immediata lettura. Conoscendo questi
dati si possono provare a controllare geometricamente il soleggiamento invernale e
l’ombreggiamento estivo. L’area a disposizione per l’edificio è praticamente pianeggiante, aperta completamente ad est e a sud,
mentre ad ovest e a nord sorgeranno nuovi
edifici, di due o tre livelli fuori terra e in posizione tale da non limitare affatto l’esposizione solare diretta. La morfologia dell’edificio vuole assicurare a tutti gli appartamenti una controllata illuminazione, rivolgendo
gli spazi principali di soggiorno e di vita delle singole unità abitative verso la migliore
esposizione possibile.
Il dimensionamento delle aperture è gene-
roso per sfruttare gli apporti energetici gratuiti soprattutto nei mesi invernali, apporto
irrinunciabile per poter realizzare degli edifici a basso consumo energetico. Se le grandi vetrate sul lato sud permettono di massimizzare l’apporto solare nel periodo invernale, in estate l’ombreggiamento estivo è garantito da volumi aggettati, balconi e frangisole: tutte soluzioni adottate sia per evitare
il surriscaldamento delle vetrate che per dare all’edificio ampi spazi vivibili nella migliore esposizione possibile.
Così ad esempio all’arretramento del fronte
sud, quasi una nicchia scavata per dotare
l’appartamento al primo piano di uno spazio
ombreggiato e comodo per un pranzo all’aperto, corrisponde un corpo aggettante sul
fronte est (un moderno bow-window) per offrire più ore di luce al soggiorno anche verso sud. La particolare disposizione asimmeEFFICIENZA ENERGETICA
CASACLIMA CLASSE A+ (INVOLUCRO)
CASACLIMA CLASSE GOLD (CON IMPIANTI)
INVOLUCRO EDIFICIO
Superficie di dispersione termica
dell’involucro edificio:
1.483 m2
Rapporto superficie dell’involucro riscaldato
e volume lordo riscaldato:
0,58
Coefficiente medio di trasmissione globale
dell’involucro edificio:
0,25
w/(m2K)
GUADAGNI E PERDITE DI CALORE
Perdite di calore per trasmissione
nel periodo di riscaldamento:
21.796
kWh/a
Perdite di calore per ventilazione
nel periodo di riscaldamento:
16.204
kWh/a
Guadagni per carichi interni durante
il periodo di riscaldamento:
9.102
kWh/a
Guadagni termici solari durante
il periodo di riscaldamento:
14.339
kWh/a
FABBISOGNO DI CALORE
Fabbisogno di calore nel periodo
di riscaldamento:
17.687
kWh/a
Fabbisogno di calore per il riscaldamento
specifico alla superficie netta:
27,0
kWh/(m2a)
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trica dei volumi, delle aperture, degli sporti,
dei frangisole è il risultato di scelte formali e
del meditato rapporto dell’edificio con la posizione del sole.
PARETI PERIMETRALI
Le pareti perimetrali sono prefabbricate in laboratorio. La loro struttura portante è interamente in massello di abete: un telaio di listoni
sezione 6x14 cm disposti sul perimetro e in
verticale ogni 62,5 cm il tutto irrigidito da
due tavolati sp 2,5 cm inchiodati in diagonale
sulle due facce della parete.
Sul lato interno fra il tavolato ed i montanti
si trova una membrana con funzione di tenuta all’aria, Sd 2 m. Nell’intercapedine fra i
due tavolati è posizionato un materassino in
fibra di legno da 14 cm (λD = 0,038 W/mK,
180 Kg/m3). All’interno per aumentare massa
e inerzia termica della struttura i progettisti
hanno optato per un intonaco in terra cruda
da 5 cm su porta intonaco in cannucciato,
contenente anche l’installazione dell’impianto elettrico.
Per le rifiniture esterne è stato adottato un
cappotto di fibra di legno (diffutherm) da 8
cm che riveste completamente tutto l’edificio
ed elimina le minime differenze di trasmittanza dovute alla presenza delle travi perimetrali delle pareti.
Al secondo piano la rifinitura esterna è in parte in grigliato di tavole orizzontali di larice,
montate su un cappotto in fibra di legno (pavatherm) rivestito con barriera al vento (stamisol fassade). Pur con uno spessore complessivo della parete molto ridotto (compreso fra i 32 e 35 cm) si è raggiunta una trasmittanza termica inferiore a 0,20 W/mK ed
uno sfasamento di oltre 16 ore che assicura
un’eccellente protezione termica nella stagione estiva (trasmittanza termica compresa
tra 0,18 e 0,19 W/mK).
SOLAI
I solai hanno il telaio portante formato da travi e tavolato il tutto in massello di abete a vista. La struttura è irrigidita e appesantita con
una cappa collaborante in cls.
Per gestire l’acustica fra i piani si è usato un
pacchetto composto da sottofondo in graniglia di marmo (contenente gli impianti) pannello OSB su magatelli, materassino in fibra
di legno con funzione di molla, strato separatore a protezione del coibente, caldana con
impianto di riscaldamento (e raffrescamento),
pavimento in legno o ceramica.
A fine lavoro sui solai fra gli appartamenti è stato effettuato il test per il rumore da
calpestio con un risultato di L’n,w 59 dB
migliorativo di quanto previsto per legge
L’n,w 63 dB.
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COPERTURA
Il tetto è interamente in legno con struttura
portante in lamellare curvo, tavolato in abete, strato isolante in fibra di legno di 16 cm
λD = 0,038 W/m2K 140 kg/m3, intercapedine
di ventilazione di 6 cm, secondo tavolato,
guaina traspirante e manto di copertura in lamiera zincata. Una parte della copertura è un
solaio piano isolato come il tetto ma con
manto a verde estensivo piantumato a sedum
(sotto il substrato minerale è posizionato un
pannello drenante ad accumulo d’acqua). La
guaina per la tenuta all’aria è in poliolefina,
materiale sintetico ma riciclabile. La copertura curva ha trasmittanza di 0,21 W/mK, ed
uno sfasamento di 13,7 ore. La copertura verde ha trasmittanza 0,17 W/mK, ed uno sfasamento di 15,3 ore.
SERRAMENTI E FRANGISOLE
Una parte importante di questo edificio sono
DOMUSMETRA E LA SFIDA CLASSE GOLD
DOMUSMETRA nasce nel 2006 a Lugnanano (VR)
da un gruppo di artigiani veronesi operanti nel settore edilizio che, “stanchi di vedere lo scempio architettonico ed energetico che continua a deturpare il nostro territorio”, hanno deciso di dimostrare come con gli attuali prezzi del mercato immobiliare sia possibile realizzare appartamenti di
elevata qualità e a basso consumo. La filosofia di
questa piccola società è che alla base di un progetto residenziale ci deve essere l’attenzione verso l’uomo che poi abiterà l’edificio. ”Chi costruisce oggi - spiega Fabio Gasparato, titolare della società immobiliare - spesso nel momento in cui progetta è orientato più alla redditività dell'operazione immobiliare piuttosto che al benessere dei futuri acquirenti”. La scelta di DOMUSMETRA ha
comportato numerose difficoltà, sia a livello burocratico che finanziario, soprattutto per il fatto di essere nuovi sul mercato. Nonostante questo dopo tre
anni dall’unione dei soci ora è sorto a Verona il primo condominio in bioedilizia in classe Gold. “La
sfida che ci apprestiamo a compiere - dice Gasparato - è inoltre quella di dimostrare come, con
le attuali tecnologie sugli isolamenti termici biologici e le nuove possibilità di realizzazioni di strutture in legno, sia possibile risparmiare fino al 70%
dei costi del riscaldamento durante l'inverno, il
60% in meno nel condizionamento estivo e fino al
90% per la produzione di acqua calda”. “La nuova filosofia costruttiva - ribadisce - deve assolutamente tener conto dei canoni del vivere-sano, anche alla luce delle nuove normative edilizie sulla
classificazione delle dimore: comfort, abbattimento dei costi di gestione e di realizzazione, isolamento acustico ed abbattimento delle emissioni
nell’atmosfera sono caratteristiche fondamentali ed
imprenscindibili”.
Info: www.domusmetra.it
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i serramenti, il sistema imbotte, cassonetto,
falso telaio, davanzale e serramento è stato
progettato ad hoc con l’immobile, in modo
da garantire perfetta tenuta all’aria e un ottimo isolamento termico.
I serramenti sono in legno lamellare di larice
spazzolato, senza nessun trattamento (di sezione 72x84) con tripla guarnizione, soglie a
taglio termico e vetrate a doppia camera basso emissivo con gas Ug 0,7 W/m2K, l’isolazione complessiva del serramento è pari a
Uw 1,1 W/m2K per un foro di dimensione
123x148 cm, ovviamente per fori più grandi
con vetrata fissa e telaio ridotto al minimo le
performance migliorano.
In questo modo abbiamo un involucro perfettamente coibentato in tutti i suoi elementi
costruttivi, ma non bisogna dimenticare che
l’apporto solare delle vetrate che in inverno
è assolutamente necessario, nelle mezze stagioni in estate può trasformarsi in problema
di surriscaldamento interno.
Si è provveduto a schermare i serramenti sui
lati sud e ovest con brise-soleil opportunamente dimensionati studiando la posizione
del sole in tutto il periodo dell’anno.
Si potrà notare che in facciata sud tali schermi sono spostati verso ovest per ottimizzare
il periodo di schermatura soprattutto nelle
mezze stagioni. Sulla facciata ovest invece
non è sufficiente tale schermatura (soprattutto nelle mezze stagioni quando il sole gira
basso all’orizzonte); il sistema è stato integrato con un supporto scatolare posto esterno al grigliato predisposto per inserirvi una
tenda a rullo schermante motorizzata. In tale maniera è possibile gestire l’ombreggiamento riparandosi dai raggi del sole con direzione quasi orizzontale. Si è creata così una
zona cuscinetto ombreggiata che ripara fino
a distanza di 2 m le pareti dell’appartamento. Inoltre parte dei brise-soleil in legno del
lato sud sono stati sostituiti con pannelli fotovoltaici in vetro trasformandoli così da soli produttori di ombra in produttori di energia elettrica. Tale energia sarà utilizzata per
far funzionare le pompe geotermiche e i relativi scambiatori che producono il riscaldamento invernale ed il raffrescamento estivo
all’interno degli appartamenti.
IMPIANTI
Costruendo un involucro altamente efficiente diventa più semplice pensare e realizzare
l’impiantistica necessaria al fabbisogno del
fabbricato stesso. Nel caso specifico di questa struttura l’impiantistica si è evoluta durante tutta la progettazione dell’edificio per
arrivare ad un sistema che permettere di essere definito ad emissioni zero. La vera novità però è il sistema di controllo che gestitetto & pareti - giugno 2009
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sce tutti gli “accorgimenti” adottati per il risparmio energetico e la produzione di calore, frutto di due anni di studi, ricerche e prove. Attraverso una centralina è possibile, infatti, effettuare il monitoraggio della temperatura e dell’energia necessaria per ogni singolo ambiente, adattando immediatamente
tutto l’impianto alle variazioni esterne improvvise come la presenza umana, elettrodomestici, cambiamento metereologico.
Non solo. Si esegue direttamente la lettura dei
contatori di calore di ogni unità abitativa, memorizzando tutti i valori di temperatura interna ed esterna, di regolazione, di variazione dell’umidità e di utilizzo dell’acqua calda
per i sanitari. Aspetti, questi, che vanno ad incidere in maniera significativa nella riduzione dei costi di gestione per ogni appartamento. La filosofia progettuale, le scelte e le
ricerche del costruttore, il connubio di materiali sostenibili hanno permesso di raggiungere, fra i tanti obiettivi, anche quello della
certificazione CasaClima classe Gold. In sostituizione dei brise-soleil posizionati sul lato sud è stato fissato un impianto fotovoltaico a celle policristalline. Le celle sono state
inserite tra due lastre di vetro temperato e posizionate in modo da far risultare un effetto
di semitrasparenza molto gradevole. I 2,3 kw
di picco installati risultano sufficienti a coprire il fabbisogno
energetico annuale delle pompe di calore.
Il riscaldamento degli appartamenti è infatti
garantito dal funzionamento di due pompe di
calore geotermiche da kW 7,20 ognuna, che
utilizzano come serbatoio termico a bassa
temperatura la falda freatica.
Sono stati scavati due pozzi, uno da 95 m per
il prelievo dell’acqua e uno da 50 m per la
reimissione in falda acquifera.
Con questo sistema la climatizzazione è garantita per gran parte della stagione estiva dal
funzionamento in free-cooling delle pompe di
calore (viene cioè fatta girare l’acqua alla
stessa temperatura di falda) con un risparmio
fino al 90% rispetto i normali costi di gestione di un impianto tradizionale. La distribuzione di caldo e freddo è stata eseguita con
un impianto radiante a bassa temperatura posizionato sotto pavimento ed ogni appartamento è stato dotato di un impianto per il
controllo dell’umidità per tutti gli ambienti.
Completano l’impianto sei collettori solari
piani per la produzione dell’acqua calda sanitaria, posizionati anch’essi sulla facciata
sud del fabbricato.
Il sistema di controllo che gestisce tutti questi meccanismi è la vera novità di questo edificio. Attualmente in commercio non esiste
nulla di simile. Tramite una centralina è possibile effettuare il controllo della temperatu82
tetto & pareti - giugno 2009
ra e dell’energia necessaria in ogni singolo
ambiente adattando immediatamente tutto
l’impianto ad eventuali apporti esterni improvvisi (sole, presenza umana, apparecchiature). È inoltre possibile eseguire la lettura dei consumi con di ogni appartamento
con contacalorie mantenendo memoria di
tutti i diversi valori di temperatura interna ed
esterna, di regolazione, di controllo dell’umidità e di utilizzo dell’acqua sanitaria. Per
contenere al minimo gli sprechi è stata realizzata anche una vasca da 15.000 litri per la
raccolta diretta dal tetto dell’acqua piovana
che viene poi utilizzata per il riempimento
dello sciacquone del wc di tutti i bagni. Secondo gli esperti un edificio costruito in bioedilizia con l’adozione di questi sistemi di
controllo garantisce un comfort abitativo unico nel suo genere ed al tempo stesso, con
l’apporto della Legge sul conto energia, permette di non avere alcun costo di gestione.
arch. Mauro Rossaro(*)
arch: Massimiliano Vanella(**)
[ [email protected] ]
Si ringrazia per la collaborazione il dr. Fabio Gasparato,
titolare della società DOMUSMETRA e l’AGENZIA CASACLIMA arch. Cecilia Nunziata
Info: www.progetttti.eu
Mauro Rossaro, eclettico architetto, al quale
piace definirsi prima di tutto “falegname, carpentiere, fabbro, muratore”; un progettista a 360
gradi che sa “lavorare manualmente” con qualsiasi materiale (tradizionale o contemporaneo)
plasmando la materia come il Demiurgo, “divino artigiano” di Platone, la cui azione ordinatrice collega il Mondo delle Idee al Mondo
fisico, trasformandolo da materia informe in kósmos. Un architetto fuori da ogni schema che,
pur progettando al “limite” dei sistemi, passando dall’edilizia sostenibile al design d’interni, è in grado di eseguire personalmente ciò che inventa e disegna. Info: www.progetttti.eu
(*)
Massimiliano Vanella, architetto di Perugia attualmente vive e lavora a Trento. Laureato a Firenze e specializzato nella redazione di piani
attuativi e di riqualificazione urbanistica. Ha
svolto attività didattica e di ricerca presso l’Università di Firenze come cultore della materia
negli A.A. 1999-2000 nell’ambito del Laboratorio di Progettazione Architettonica del prof. B.
Di Cristina. Funzionario Tecnico presso l’Unità
Operativa V.I.A, ha svolto attività istruttoria e di
controllo degli Studi di’Impatto Ambientale per l’Agenzia Provinciale per l’Ambiente della Provincia di Trento. Ha frequentato corsi di formazione e di specializzazione per una progettazione rivolta a migliorare l’efficienza energetica degli edifici, prediligendo lo studio e la ricerca dei metodi e delle tecniche maturate in
ambito alpino (Casa Clima in Alto Adige, Minergie in Svizzera, Passivhaus in Germania ed in Austria). È iscritto dal 2004 all’albo degli esperti CasaClima della Provincia Autonoma di Bolzano. Ha
partecipato a concorsi di progettazione architettonica e urbana ricevendo numerosi riconoscimenti.
(**)
Gli architetti Mauro Rossaro e Massimiliano Vanella hanno svolto dal
2003 insieme la loro attività professionale con l’obbiettivo di elaborare
tutti gli interventi sia di nuova edificazione che di risanamento, con caratteristiche di basso consumo energetico e basso impatto ambientale.
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