Paolo Mazzola, M.D. ©PMJ GENERALITÀ SUI TUMORI I tumori sono la seconda causa di morte a livello mondiale nei paesi industrializzati, dopo le malattie cardiovascolari. Una prima classificazione prevede la suddivisione in: TUMORI SOLIDI TUMORI EMATOLOGICI Possono originare da qualsiasi organo o Originano dalle cellule del sangue, che si tessuto del nostro corpo: organi interni, trovano in circolo, e pertanto sono tumori sistema nervoso, ghiandole, cute. Quando sistemici, hanno origine sono piccoli e localizzati, ossia l’organismo. Si tratta delle Leucemie e di limitati ad un punto preciso del nostro alcuni Linfomi. Sono tumori che possono organismo. Crescendo, però, possono anche essere sia acuti (tumori che originano nel giro infiltrare gli organi vicini e diffondersi ad di poco tempo e progrediscono in fretta, sono organi lontani. Il primo tumore che si forma è aggressivi e se non trattati portano a morte chiamato tumore primario, mentre le sue certa) che cronici (durano per molti anni, se metastasi sono chiamate tumori secondari. ben ossia trattati, e già quindi diffusi a permettono tutto una sopravvivenza più lunga). Le cause dei tumori non sono ancora ben conosciute, ma possono essere numerose. È stato dimostrato che alcune sostanze o microrganismi, in particolare, favoriscono la loro comparsa: fumo di sigaretta tumore polmonare raggi UVA tumori alla cute amianto (asbesto) mesotelioma pleurico virus HCV (virus dell’epatite C) carcinoma epatocellulare (fegato) virus HPV (virus del papilloma umano) tumore del collo dell’utero I sintomi di un tumore dipendono dall’organo colpito, dalle dimensioni della massa e da quanto il tumore è diffuso; quelli più frequentemente presenti sono: astenia (=debolezza marcata), calo ponderale (=perdita di peso), dolore (specialmente nelle fasi più avanzate, o comunque quando il tumore infiltra le terminazioni nervose). Le proprietà comuni dei tumori solidi, mentre progressivamente si accrescono, sono: - Compressione esercitata dalla massa tumorale in crescita sull’organo colpito e sugli organi vicini, compresi i vasi, causando la morte delle cellule sane (=necrosi); Pag. 1 di 3 Paolo Mazzola, M.D. ©PMJ - Infiltrazione delle cellule tumorali tra quelle sane, compromettendone il funzionamento; - Sanguinamento causato dall’erosione dei vasi; - Consumo di sostanze energetiche e nutritizie sottratte all’organismo, ne causano un deperimento progressivo che viene chiamato cachessia; - Metastatizzazione le cellule tumorali, entrando nel circolo sanguigno, vengono portate anche ad organi lontani dove possono dare origine ad un altro tumore (tumore secondario). Attualmente, e contrariamente a quanto si pensa, sono numerosi i tumori che guariscono, purché la diagnosi sia precoce (cioè i tumori devono essere individuati quando sono ancora piccoli e localizzati!). La terapia dei tumori si basa su alcune possibilità, note da anni, e chiamate terapie convenzionali: - Chirurgia riduce o estirpa completamente la massa tumorale e permette anche interventi correttivi; - Terapia radiante (=Radioterapia) usata da sola, o in associazione alla chirurgia: garantisce interventi meno invasivi, più conservativi; - Terapia farmacologica (=Chemioterapia) usata da sola (per i tumori ematologici e per alcuni tumori solidi), oppure in associazione alla chirurgia: anch’essa può permettere interventi più ridotti (se si riesce a ridurre le dimensioni della massa tumorale). Ogni terapia, purtroppo, presenta dei problemi (=effetti collaterali). La chirurgia, per esempio, è legata a una serie di complicanze: sanguinamento (con eventuale necessità di trasfusioni), immobilità e allettamento per qualche giorno (per questo si consiglia sempre di mobilizzare il paziente al di fuori del letto il prima possibile), dolore, problemi legati alla cicatrizzazione. Senza contare che la chirurgia può anche non essere risolutiva. La chemioterapia consiste nella somministrazione di uno o più farmaci, spesso molto tossici, che agiscono in tutto l’organismo e purtroppo possono causare danni anche alle cellule sane. Alcuni danni sono reversibili, altri sono permanenti e dipendono dal tipo di farmaco, dalla sua dose e dalla durata della chemioterapia. Effetti collaterali più comuni: nausea-vomito, tossicità midollare (=riduzione del funzionamento del midollo osseo, che normalmente produce le cellule del sangue), neurotossicità (=danno dei nervi), ototossicità (=danni del nervo acustico), fibrosi polmonare, cardiotossicità, alopecia (perdita dei capelli/peli). La radioterapia, per quanto possa sembrare “limitata” ad una particolare sede corporea (cioè laddove c’è il tumore), in realtà è una pratica molto invasiva le radiazioni che si utilizzano, Pag. 2 di 3 Paolo Mazzola, M.D. ©PMJ prima di colpire il tumore, devono necessariamente attraversare tessuti sani. Anche le cellule sane, quindi, possono subire dei danni. Effetti collaterali più comuni della radioterapia sono ustioni, gastroenteriti, effetti sul midollo osseo, polmoniti, perdita locale dei peli o dei capelli (nelle zone colpite dai raggi). Negli ultimi anni sono state proposte anche terapie alternative rispetto a quelle standard: immunoterapia vaccini antitumorali terapia genica. La loro efficacia è in corso di studio, e purtroppo per ora è limitata solo a casi particolari. Pag. 3 di 3