ascolto nella relazione d

annuncio pubblicitario
Corso di Psicologia della disabilità e
dell integrazione
a.a 2014-2015
lezione del 10 novembre 2014
Dott.ssa Barbara Ferrari
È facile imparare ciò che non si sa.
Il difficile è imparare ciò che si sa.
!
DISABILITA
RELAZIONE D AIUTO
IO E L ALTRO
RUOLO
EMPATIA E ASCOLTO
COMUNICAZIONE
Gioco
Il Ruolo
E l insieme delle norme e delle aspettative
che convergono su un individuo in quanto
occupa una determinata posizione.
Nel concetto di ruolo è implicita la discrepanza
tra le attese che convergono sull individuo e ciò
che l individuo veramente è, tra essere e
apparire .
4
Il Ruolo
• 
• 
• 
• 
• 
• 
• 
MANSIONE
Compiti predefiniti
ALTA PRESCRITTIVITÀ
BASSA
DISCREZIONALITÀ
BASSA AUTONOMIA
COMPETENZE
PARCELLIZZATE
RIGIDITÀ
ORGANIZZATIVA
LIMITATE
RESPONSABILITÀ
RUOLO
•  Responsabilità e relazioni
•  BASSA PRESCRITTIVITÀ
•  ALTA DISCREZIONALITÀ
•  MAGGIORE AUTONOMIA
•  COMPETENZE POLIVALENTI
•  FLESSIBILITÀ
ORGANIZZATIVA
•  MAGGIORE
RESPONSABILITÀ
5
Dimensioni del ruolo
OPERATORE
RUOLO%DICHIARATO!
FRUITORE
RUOLO%ATTESO%
!
RUOLO%
INTROIETTATO!
RUOLO%PERCEPITO!
RUOLO%AGITO!
6
Ricoprire un ruolo significa…
•  disporre delle conoscenze
necessarie per svolgere il
proprio lavoro
•  essere sufficientemente
abili nell utilizzo delle
conoscenze acquisite
•  avere una capacità di
relazione adeguata e
comportamenti coerenti
•  sapersi adeguare alle
esigenze del qui ed ora
•  saper monitorare, nel
tempo, se stessi e la
situazione con il paziente
•  sapere
•  saper fare
•  saper essere
•  saper agire
•  saper divenire
7
SAPERE
nasce dall acquisizione di nozioni teoriche, da un
apprendimento che non si può esaurire negli anni
della formazione, ma che necessita di un
continuo aggiornamento.
8
SAPER FARE
significa mediare e riconvertire il sapere teorico
in operatività, tenendo conto delle molte variabili
possibili (ad esempio dove sono, con chi sono,
cosa facciamo, cosa abbiamo a disposizione, dove
vogliamo andare, perché ci vogliamo andare,
ecc.).
9
SAPER ESSERE
è legato alla relazione con se stessi e con gli altri,
alla possibilità di essere dentro una relazione
di ruolo, pur mantenendo la propria autenticità
di persona e la capacità empatica di entrare in
relazione con l altro, che non deve sentirsi
non
un oggetto da manipolare ed influenzare ma un
individuo da comprendere (Lai 1985).
10
SAPER DIVENIRE
è legato alla capacità di riconvertirsi e
ridefinirsi al variare del contesto (relazionale o
pragmatico) nel quale ci si trova, senza perdere
la propria identità professionale o il proprio ruolo.
11
L ascolto nella relazione d aiuto
per “ascolto” si intende un particolare e specifico
atteggiamento mentale di apertura/contatto
verso…che l’operatore mette in atto nel corso
dell’incontro
12
L ascolto nella relazione d aiuto
L’ASCOLTO E’ QUINDI PARTE INTEGRANTE E
QUALIFICANTE DELLA RELAZIONE D’AIUTO
(NELLA SUA ACCEZIONE PIU’ AMPIA ED
A R T I C O L ATA C H E V A D A L L A S E M P L I C E
ACCOGLIENZA DEL SOGGETTO ALLA RELAZIONE
PIU’ STRUTTURATA E PROLUNGATA)
13
L ascolto nella relazione d aiuto
L’ASCOLTO DEVE CERTAMENTE ESSERE UNA “APERTURA
VERSO” QUANTO E’ ESPLICITAMENTE COMUNICATO, MA
SPESSO ELEMENTI SOSTANZIALI SONO CONTENUTI
ALL’INTERNO:
•  DEI PARTICOLARI
•  DEGLI ELEMENTI DI SFONDO
•  DELLE DISCREPANZE
•  DELLE DISSINTONIE
14
L ascolto nella relazione d aiuto
Le!parole!de*e!
Il!tono!
Lo!sguardo!
I!tempi!con!i!quali!si!
scandiscono!le!parole!
Le!lontananze/le!
vicinanze!
ASCOLTO
Lo!spazio!
Le!lentezze/le!
accellerate!
I!silenzi!
Le!parole!non!de*e!
Come!si!occupa!lo!
spazio!
15
Cercate!di!unire!i!nove!pun9!con!qua*ro!linee!re*e!senza!
staccare!mai!la!ma9ta!dal!foglio!
L ascolto nella relazione d aiuto
Appartenenza!ad!un!gruppo!sociale!ha!!modellato!la!nostra!
maniera!di!vedere!e!di!reagire=>!Stereo9pi!
!
Il!nostro!giudizio!resiste!alla!logica!ed!alla!contraddizione!
dei!fa@!e!opponiamo!pertanto!una!resistenza!(sele@vità,!
occultamento,!deformazione)!ai!discorsi!dell’altro,!se!
quest’ul9mo!contraddice!troppo!le!nostre!convinzioni!!e!i!
nostri!modelli.!
!
Ascoltare!significherà!dunque!acce*are!di!ALLENTARE!LE!
DIFESE,!di!rinunciare!a!certe!credenze,!di!rinunciare!a!certe!
certezze.!
18
L ascolto nella relazione d aiuto
L’A S C O LT O D E V E S E M P R E E C O M U N Q U E E S S E R E
CONTESTUALIZZATO ALL’INTERNO DEI QUATTRO
PARAMETRI SOSTANZIALI DELL’ESPERIENZA UMANA
(POSSIBILITA’ DELL’ESSERE UMANO DI ESPERIRE UNA
ESPERIENZA OGGETTIVA O SOGGETTIVO/RELAZIONALE):
•  SPAZIO
•  TEMPO
•  SE’
E
L’ALTRO
19
L ascolto nella relazione d aiuto
SPAZIO DA INTENDERE COME:
–  SETTING
–  SPAZIO RELAZIONALE NELLA COPPIA O NEL GRUPPO
–  TERRITORIO DEL SOGGETTO NEL QUALE ESSERE
INVITATI O MENO E RISPETTO DELLO STESSO
–  SPAZIO DELL’OPERATORE
20
L ascolto nella relazione d aiuto
TEMPO
•  TEMPO DI ATTESA FINALIZZATO ALLA COSTRUZIONE
DI CODICI CONDIVISI E CONDIVISIBILI
•  TEMPO DEL SOGGETTO PER POTER COMUNICARE E
RISPETTO DELLO STESSO
•  TEMPO DA CONDIVIDERE NEL DETTO E NEL NON
DETTO (SILENZIO DEL SOGGETTO E DELL’OPERATORE)
•  TEMPO E SUA SCANSIONE COME ORGANIZZATORE DEL
DETTO E DEI SILENZI
•  TEMPO E REGOLE
•  TEMPO E LENTEZZA
21
L ascolto nella relazione d aiuto
SE’
E
L’ALTRO
•  ASCOLTO DI SE STESSI NELLA RELAZIONE CON SE
STESSI E CON L’ALTRO
•  CONSAPEVOLEZZA DELLE ASPETTATIVE DI SE STESSI
E DELL’ALTRO NELLA RELAZIONE D’AIUTO
22
L ascolto nella relazione d aiuto
POTREMMO DEFINIRE L’ASCOLTO COME UNA FUNZIONE
PSICHICA COMPLESSA COSTITUITA DAI SEGUENTI
ELEMENTI ESSENZIALI:
•  RELAZIONE DI FIDUCIA SEGUITA DALL’AFFIDAMENTO
•  IDENTIFICAZIONE CON L’ALTRO
•  CONTATTO EMPATICO (CON CONDIVISIONE DELLA
QUALITA’, MA NON DELLA QUANTITA’ DEI VISSUTI DEL
SOGGETTO)
23
L ascolto nella relazione d aiuto
•  CORRETTA DISTANZA (CHE ESCLUDE DA UN LATO
DINAMICHE SIMBIOTICHE O FUSIONALI E DALL’ALTRO
DINAMICHE ESPULSIVE O COERCITIVE)
•  C O R R E T T O R I C O N O S C I M E N T O D E I V I S S U T I
T R A N S F E R A L I D E L S O G G E TTO P O RTAT I N E L L A
RELAZIONE D’AIUTO
24
L ascolto nella relazione d aiuto
•  C O R R E T T A
DISTINZIONE
DEI
VISSUTI
CONTROTRANSFERALI PROVOCATI NELL OPERATORE
DALLA RELAZIONE CON IL SOGGETTO
–  VISSUTI ORIGINATI DA CONFLITTUALITA PRESENTI
NELL OPERATORE E RIATTIVATE DAL SOGGETTO
–  VISSUTI CHE ORIGINANO DALLA RELAZIONE CON IL
SOGGETTO
–  V I S S U T I
PROIETTATI
DAL
SOGGETTO
NELL OPERATORE
25
L ascolto nella relazione d aiuto
•  SOSPENSIONE DEL GIUDIZIO
•  CONTATTO OCULARE
•  MESSA IN ATTO, DA PARTE DELL’OPERATORE, DELLE
SUE CAPACITA’ COGNITIVE (ORGANI DI SENSO,
ATTENZIONE, ECC.)
•  C O R R E T T A R I E L A B O R A Z I O N E A F F E T T I V A –
CORPOREA – COGNITIVA - VERBALE DI QUANTO
AVVENUTO NELL’INCONTRO CON IL SOGGETTO
26
Empatia
“capacità di immedesimarsi in un’altra persona fino
a coglierne i pensieri e gli stati d’animo.”
Dizionario di psicologia, Galimberti
L'empatia può essere definita come la capacità di
comprendere gli stati mentali altrui facendo riferimento alla
propria esperienza (Docety e Moriguchy, 2007). Il concetto di
empatia riguarda sia aspetti affettivi, la condivisione di
aspetti emotivi e la condivisione di emozioni, sia aspetti
cognitivi, la comprensione intellettuale di esperienze
emotive di altre persone.
27
Empatia vs Simpatia
Entrambi i termini evocano l’interesse che si ha verso l’altro
e lo sforzo che ognuno fa per raggiungerlo.
Empatia presuppone che si sia in grado di percepire come si
sente l altro interiormente, come stanno le cose per lui…Ma…
non significa che i pensieri o le difficoltà dell altro diventino i
vostri. L empatia esclude ogni processo di identificazione
(termine psicoanalitico che designa il processo con cui un
soggetto assimila uno o più tratti di un individuo
modellandosi su di esso) con il quale i vostri sentimenti o le
vostre preoccupazioni personali, assomigliando a quelli
dell altra persona, prendono il sopravvento diventando,
forse a vostra insaputa, i veri motivi della vostra azione.
28
Empatia vs Simpatia
L empatia presuppone che si sia in sintonia, sulla stessa
lunghezza d onda dell altro e che si sia in grado di recepire il
suo messaggio così come l altro lo comunica. Questo non
vuol dire che amplifichiamo, trasmettiamo o perseguiamo
dentro di noi quello che l altro ha iniziato.
La simpatia ci porta a tranquillizzare l altra persona…
29
Empatia
Vicinanza senza confusione
È la capacità di ricostruire nella nostra immaginazione
l irripetibile esperienza del nostro interlocutore e di
entrare in risonanza emotiva con lui.
30
Empatia
•  INTERESSE e RISPETTO PROFONDO PER L’ALTRO
•  ACCETTAZIONE DELL’ALTRO
L’altro non ha bisogno di guadagnarsi la nostra approvazione o la nostra
simpatia esprimendo o sopprimendo certi desideri. Ostentando alcuni
atteggiamenti o idee piuttosto che altre, cercando di essere una persona
piuttosto che un’altra. Non poniamo condizioni o obblighi… In questo
modo l’altro ha tutta la libertà di essere quello che più profondamente e
più completamente è in quel momento. Egli può verificare, nella sua
relazione con voi, che non c’è alcun rischio nell’affrontare se stessi
apertamente, nel percepire ed ammettere e proprie debolezze, così come
il proprio smarrimento o le proprie paure. Le cose da lui esperite possono
diventare più compiutamente la fonte di ciò che sente o pensa. Può
diventare logico o illogico, può affrontare la paura o il dolore, può essere
triste e disperato o felice ed esaltato, amaro e arrabbiato, oppure dolce o
generoso. Può essere ciò che è realmente perché si sente visto per quello
che è in quel momento e non in base ad una norma, quella a cui
desidereremmo che egli rispondesse, quella dalla quale egli si
allontanerebbe o si avvicinerebbe.
31
!
!
Empatia
•  COMPRENSIONE
Prendere e mettere insieme, dentro..
Riconoscere o sentire ciò che è reale o significativo per l’alto
in un dato momento. Vivere l’esperienza dell’altro senza
confondere i sentimenti e le percezioni dell’altro con i propri.
Rimanere sempre disponibile a correggere o modificare il
nostro giudizio. Questo non solo aumenta la nostra
possibilità di capire esattamente i pensieri ed i sentimenti
immediati dell’altro, ma contribuisce a renderlo più libero, a
permettergli di cambiare il suo modo di percepire o di
formulare la sua esperienza, di esaminare altre opportunità e
di dare alla sua esperienza un significato nuovo, più
profondo, più valido ed integrato sul piano personale.
32
Empatia
La comprensione si realizza almeno a due livelli:
-  Capire i diversi linguaggi dell’altro. Le parole e i loro
significati, ma anche il linguaggio del corpo: respiro,
energia, gestualità, posizione del corpo, sguardo etc..
-  Capire se stessi. Colui che riceve il messaggio gli dà un
senso. Perciò quello che ascolto lo ”restituisco” all’altro.
Non dicendo “ecco quello che hai detto”, ma proponendo
“di quello che hai detto, ecco ciò che ho capito”
33
Empatia
In un ascolto più approfondito si dovrebbe cercare di capire su
quale “registro” parla colui che si esprime:
•  Parla in un registro realistico?
•  Parla in un registro simbolico?
Insieme di significati la cui coerenza fa riferimento ad un senso
compreso solo dal soggetto, in un preciso momento della sua storia,
e che magari in altri momenti sono spogli di potere.
Somatizzazioni
•  Parla in un registro immaginario?
Livello collegato a rappresentazioni, a visualizzazioni (produzioni di
immagini, scene, scenari) che si presentano al soggetto in momenti
diversi della sua storia e gli servono per costruire il mondo e
regolare il suo rapporto con gli altri. La vita dell’immaginario
costituisce per ciascuno di noi una delle parti più importanti della
vita di relazione. L’immaginario è fatto di proiezioni nel futuro.
34
Empatia
•  DISPONIBILITA
una persona presente è chi mostra ciò che è , più che
ciò che sa
Violiamo o respingiamo l empatia quando comunichiamo le
nostre idee, i nostri sentimenti e le nostre conoscenze
dimostrando che sono una realtà o una verità che l altro
deve conoscere e capire per il suo bene.
Chi aiuta è pronto, quando l altro desidera veramente
questo tipo di comunicazione, a trasmettere dei modi di
vedere personali. Contemporaneamente sa mantenere
nettamente distinti i propri pensieri dai pensieri e dai
sentimenti dell altro.
35
Empatia e Neuroni specchio
Attualmente numerose evidenze scientifiche chiariscono la
natura dell EMPATIA e del ruolo dell apparato senso-motorio
dell empatia e dell emozione
La scoperta dei neuroni specchio nel macaco e i
meccanismi specchio nel cervello umano, hanno modificato
la comprensione dei meccanismi neuronali
dell apprendimento sociale, attraverso la concezione della
SIMULAZIONE INCARNATA (embodied simulation) (Gallese,
2001,2003,2006)
!
36
Empatia e neuroni specchio
La nostra capacità pre-conscia di dare senso all azione,
emozione,sensazione dell altro, dipende dalla simulazione
incarnata, meccanismo attraverso il quale azione, emozione,
sensazione attivano rappresentazioni interne di stati corporei
che vi si associano.
SIMULAZIONE INCARNATA
Meccanismo filogeneticamente più antico della comprensione
di oggetti e mondo emotivo altrui.
37
Empatia e neuroni specchio
Neuroni specchio nel macaco
corteccia premotoria e parietale posteriore. Gli stessi neuroni si
attivano all osservazione e nella azione.
MSN(mirror neuron system) nell uomo
corteccia ventrale premotoria
corteccia parietale posteriore
38
Empatia e neuroni specchio
Quando MNS si attiva, soprattutto di fronte alla
rappresentazione di azioni finalizzate, si ha l attivazione
dello stesso sistema che si attiva durante l esecuzione.
L MNS nell uomo è organizzato somatotopicamente, con regioni
corticali distinte che si attivano all interno della corteccia
premotoria e parietale posteriore nell osservazione ed
esecuzione di movimenti della bocca, mano, piede.
E
stato dimostrato che MNS umano è direttamente coinvolto
nella percezione e comunicazione di espressioni del volto,
nell imitazione di movimenti semplici e nell apprendimento di
movimenti complessi mai praticati in precedenza.
39
Empatia e neuroni specchio
Recenti studi nell uomo e nel macaco dimostrano che MNS non
sta solo alla base della comprensione del movimento, ma anche
dell intenzione che sottende all azione.
Infatti anche l osservazione di immagini statiche stimola la
simulazione dell azione nel cervello dell osservatore.
40
Empatia e neuroni specchio
Recenti studi nell uomo e nel macaco dimostrano che MNS non
sta solo alla base della comprensione del movimento, ma anche
dell intenzione che sottende all azione.
Infatti anche l osservazione di immagini statiche stimola la
simulazione dell azione nel cervello dell osservatore.
41
Empatia e neuroni specchio
Le esperienze sui Neuroni specchio forniscono prove in favore di
uno scambio e condivisione di sentimenti ed emozioni tra
individui in relazione tra loro quale base fisiologica di un
processo che ha forti analogie con quelle modalità relazionali
che chiamiamo identificazione proiettiva.
Sono questi i punti di integrazione tra neuroscienze e
psicoanalisi che si riferiscono a possibili modificazioni
neurologiche funzionali di individui in relazione tra loro, e dello
stesso terapeuta come base del suo controtransfert.
42
Empatia e neuroni specchio
Simulazione incarnata=coinvolgimento empatico
La persona ritrova le proprie emozioni (simbolizzando e
mentalizzando supera il pensiero concreto), le
ripara
attraverso il processo di relazione-rispecchiamento con
l operatore e ricostituisce una emotività efficace.
43
TOM
Capacità di inferire gli stati mentali (propri ed altrui) e sulla
base di essi prevedere i comportamenti.
44
45
Facciamo un po’ d ordine
Mentalizzazione: capacità che consiste nel rappresentarsi gli
stati mentali (pensieri, emozioni, desideri, intenzioni,
motivazioni) e nel interpretare i comportamenti in termini di
stati mentali.
•  Riguarda attività cognitive ed emotive
•  È un’attività mentale
46
Facciamo un po’ d ordine
Empatia: può essere considerata una parte del mentalizzare
•  Consapevolezza degli stati emotivi altrui e reazione consona
a tale consapevolezza
•  Si tratta comunque di assumere il punto di vista dell’altro e
quindi di compiere un atto di mentalizzazione
•  È poco implicata nella riflessione esplicita sugli stati emotivi
47
Facciamo un po’ d ordine
Intelligenza emotiva: riguarda il lato emotivo del mentalizzare
•  Riguarda la competenza emotiva sia riferita agli altri che a sé
•  Capacità di ragionare con le emozioni e riguarda 4 ambiti:
•  Percezione ed espressione dell’emozione
•  Connessione dell’emozione al pensiero
•  Comprensione ed analisi dell’emozione (capacità di dare un
nome all’emozione)
•  Regolazione dell’emozione
48
Scarica