CAP- ASL NOVARA DOMANDE E RISPOSTE SULLO SCOMPENSO CARDIACO Redatto a cura di SC Cardiologia ASL NO COS’E’ LO SCOMPENSO CARDIACO? Le cause Il cuore è un muscolo specializzato a pompare il sangue nel corpo, in modo da far si che esso possa veicolare l’ossigeno e tutti gli elementi nutritivi a tutti i tessuti del corpo, inoltre trasporta gli elementi di scarto delle singole cellule verso i polmoni e i reni. Se il cuore lavora con difficoltà, e non si riempie e/o spreme bene, si instaura una condizione per cui viene pompata una quantità di sangue insufficiente nei vari organi oppure creando un accumulo di liquidi nei tessuti ( edemi alle gambe, difficoltà a respirare etc..) Esistono due tipi principali di scompenso: lo scompenso cronico nel quale la sintomatologia compare gradualmente e peggiora lentamente nel tempo e lo scompenso acuto che si manifesta in modo improvviso e solitamente grave con necessità di ricovero ospedaliero. Lo scompenso cardiaco si può sviluppare a qualsiasi età ma diventa più frequente quanto più l’età è avanzata: circa l’1% della popolazione sotto i 65 anni ne è affetta, ma si sale al 7% quando si considerano soggetti con età compresa tra i 75 e 84 anni. E’ la più frequente causa di ospedalizzazione nei soggetti con età sopra i 75 anni. Le malattie che provocano danni al muscolo cardiaco olo sovraccaricano per lunghi periodi, tra cui: infarto miocardico, ipertensione arteriosa, malattie delle valvole cardiache, malatiie infiammatorie del cuore, alccol, abuso di droghe, farmaci, aritmie etc… PAROLA D’ORDINE PER CURARE LA MALATTIA: COLLABORARE! Lo scompenso è una patologia cronica che può presentare delle riacutizzazioni, ma il paziente e il medico possono collaborare per rendere la vita più confortevole alleviando i sintomi, riducendo i ricoveri in ospedale e il rischio di aggravamento. Per curare la malattia efficacemente non bisogna mai dimenticare di prendere i farmaci prescritti e di effettuare i controlli. È necessario adeguare le abitudini di vita e l’alimentazione alla malattia, seguendo poche regole, come riportato nella pagina successiva. Il paziente deve imparare a prestare sempre attenzione a come si sente riferendo al medico qualsiasi segnale di aggravamento, che lo possa aiutare a modificare tempestivamente la terapia secondo le esigenze del momento. Quali sono i sintomi? Variano in ogni soggetto. Nello stadio molto precoce della patologia, alcuni soggetti sono del tutto asintomatici. Altri sottovalutano la stanchezza ed il respiro affannoso come semplici segni dell’età che avanza. I sintomi principali sono: LA DISPNEA : mancanza di respiro che dipende dall’accumulo di liquidi nei polmoni, che non sono più in grado ossigenare il sangue. All’inizio compare quando si fanno degli sforzo , ma con l’andare del tempo può comparire anche a riposo. Può essere più faticoso respirare stando sdraiati che seduti e può rendersi necessario usare più cuscini. LA TOSSE SECCA: anche questa può dipendere dall’accumulo di liquidi nei polmoni L’AUMENTO DEL PESO: quello che avviene in pochi giorni non può essere dovuto ad un aumento della massa corporea, ma a liquidi: è un segno importante di peggioramento e necessita l’aumento dei diuretici. E’ importantissimo tenere controllato il peso tutti i gironi ed annotarlo su un foglio da portare alle visite di controllo. LE CAVIGLIE GONFIE: L’edema è particolarmente evidente nelle parti basse del corpo, e si evidenzia alle caviglie. E’ un segno che indica la necessità di ridurrei liquidi introdotti o aumentare il diuretico MANCANZA DI FORZA/FATICA: Il ridotto flusso di sangue ai muscoli provoca la fatica e l’incapacità di compiere le normali attività quotidiane. Una moderata attività fisica regolare può migliorare la Vostra tolleranza agli sforzi. VERTIGINI: E’ spesso dovuta ad un calo di pressione soprattutto quando si passa dalla poszione sdraiata a quella eretta, spesso è dovuta ai medicinali assunti. LA TACHICARDIA: il cuore per compensare la sua incapacità a pompare il sangue, per mantenere un flusso sanguigno adeguato, aumenta la frequenza delle sue pulsazioni. Talvolta si può percepire un battito irregolare, espressione di qualche aritmia cardiaca. LA PERDITA DI APPETITO: Dovuta ad accumulo di liquidi nel fegato e sistema digestivo, che fa sentire meno l’appetito e dà un sensazione di gonfiore. DEPRESSIONE E ANSIA: E’ molto comune nel paziente scompensato sentirsi depresso e ansioso. La sintomatologia grave, limitante la propria vita, la mancanza di respiro, può generare ansia e ritiro dalle normali attività sociali. E’ importante avere un’attitudine positiva verso gli altri e seguire scrupolosamente le indicazioni terapeutiche ricevute, perché solo quelle possono migliorare la Vostra qualità di vita. E’ importante non tagliare i ponti con gli amici, continuare a praticare le attività che danno soddisfazione e concedersi una pausa, guardare un film o fare una passeggiata. Come combattere lo scompenso: Dato che lo scompenso cardiaco è una condizione cronica che richiede un lungo trattamento, dovete essere preparati a fare dei cambiamenti nel vostro stile di vita, insieme alla terapia assunta e ai controlli sanitari previsti potranno rendere la vostra vita piacevole. ALIMENTAZIONE: il primo consiglio è di ridurre l’apporto do sale; l’organismo ne richiede solo piccole dosi e l’eccesso comporta la ritenzione di liquidi peggiorando i sintomi dello scompenso. La dose giornaliera di sale consigliata è di circa due grammi, pari a un cucchiaino da te. Per ridurre l’apporto di sodio, si consiglia di non portare il sale a tavolo e non aggiungere sale durante la cottura. Queste due prime regole riducono l’apporto di sodio del 30%. Inoltre sostituire il sale con le spezie e le erbe aromatiche per aggiungere sapore alle pietanze (pepe, prezzemolo, aglio, cipolla etc) Utilizzare limone per condire verdure e insalate, sostituire i crackers salati con quelli privi di sale. Ricordare che cibi in scatola o precucinati possono contenere elevati contenuti di sale. Si sconsigliano salumi, salse, pesci grassi (anguilla, sgombro), formaggi, fritture e alcool. Possono essere concesse piccole quantità di vino su indicazione del medico. Infine l’apporto di liquidi dovrà esse costante e ridotto. Per liquidi non si intende solo ciò che viene bevuto ma tutto ciò che viene assunto anche sottoforma di minestra, succo di frutta, etc.. L’ESERCIZIO FISICO: L’attività fisica deve essere praticata da persone di tutte le età, comprese quelle interessate dallo scompenso. Esso è un buon modo per rinforzare il cuore ed il sistema cardiovascolare, portando il cuore a pompare con più efficacia. Un buon metodo per essere “più attivi” è iniziare a fare attività fisica poco alla volta, abituando il proprio corpo all’esercizio. L’attività deve essere aumentata gradualmente e su misura ad ogni paziente iniziando anche solo camminando. FUMO: Il fumo è da evitare, in quanto è uno dei maggiori rischi cardiovascolari e compromette l’attività del cuore. E’ opportuno cercare di abbandonare il vizio. Stress: La vita quotidiana e i ritmi ai quali spesso si è sottoposti contribuiscono a generare stress. Il rischio di scompenso può essere limitato se si impara a ridurre i livelli seguendo alcune regole: abituarsi a dormire e riposare a sufficienza, dedicare parte del proprio tempo alla cura di sé mangiare in modo sano, fare regolarmente esercizio fisico, abituarsi a parlare con i propri famigliari o amici. VACCINAZIONI : e’ utile eseguire la vaccinazione antinfluenzale nei tempi previsti ogni anno per evitare le infezioni respiratorie. LAVORO: in relazione alle vostre condizioni fisiche potrete continuare a lavorare in considerazione anche del lavoro svolto. SOVRAPPESO e OBESITA’: La riduzione del peso corporeo favorisce la riduzione della pressione arteriosa, il colesterolo plasmatico e la glicemia. Una circonferenza vita di 94cm negli uomini e 80cm nelle donne rappresenta un’indicazine a perdere peso che diventa imprescindibile se è di 102 cm nell’umo e 88 cm nella donna. LA MISURAZIONE DELLA PRESSIONE SANGUIGNA , DELLA FREQUENZA CARDIACA, DEL PESO E DELLA DIURESI GIORNALIERA: E’ di fondamentale importanza misurarsi la pressione la mattina e dopo dieci minuti di riposo, controllando anche la frequenza cardiaca. I valori insieme a quello del peso, della quantità di urine prodotte nelle 24 ore e ai cuscini usati per dormire, potranno essere riportati nelle pagine a seguire . Al oro completamento i dati potranno essere riportati su un quaderno e riportati ad ogni visita di controllo. DATA PESO DIURETICO ASSUNTO DORME CON N. CUSCINI DATA P.A. POLSO URINE 24 ORE ANTI COAGULANTE QUALI POSSONO ESSERE LE MISURE PER PREVENIRE LO SCOMPENSO ? Per prevenire lo scompenso è sufficiente seguire alcuni consigli relativi alle abitudini della vita quotidiana: Limitare il sale Limitare l’assunzione di grassi e cibi fritti Non fumare e non bere alcolici Riposare adeguatamente, riducendo lo stress della vita quotidiana Tenere sotto controllo la pressione arteriosa, misurandola e riportando sull’apposito diario i valori rilevati Pesarsi regolarmente, per valutare una eventuale ritenzione di liquidi, che può aggravare lo scompenso Effettuare regolarmente una leggera attività fisica, evitando comunque di affaticarsi eccessivamente Con le misure citate potrà comunque condurre una vita normale, ma ridurrà il rischio di dover essere di nuovo ricoverato. COME SI CURA LO SCOMPENSO? Il cardiologo Le prescriverà dei farmaci che eviteranno l’insorgenza dello scompenso. Gli ACE-Inibitori agiscono riducendo il carico di lavoro del cuore e dilatano i vasi arteriosi; aumentano la sopravvivenza e diminuiscono l’incidenza di riospedalizzazione. I diuretici aumentano l’eliminazione di liquidi corporei e di sale e migliorano e sintomi dello scompenso. I beta-bloccanti agiscono riducendo il consumo di energia del cuore; aumentano la sopravvivenza e diminuiscono l’incidenza di riospedalizzazione. La digitale agisce stimolando il cuore a contrarsi e riducendo, al contempo, la frequenza cardiaca. I nitrati riducono il lavoro del cuore e dilatano i vasi arteriosi. L’amiodarone agisce tenendo sotto controllo le aritmie. Gli anticoagulanti e antiaggreganti riducono la capacità del sangue di coagulare e la possibilità di formare trombi. Nell’assumere i farmaci segua sempre con estrema attenzione la prescrizione del medico, senza saltare mai o variare le dosi prescritte. ATTENZIONE: CHIAMARE LA GUARDA MEDICA O IL 118 IN CASO DI… Grave difficoltà al respiro e sensazione di soffocamento che non passa stando seduto Dolore, oppressione, morsa al petto e alla gola che non passa in pochi minuti spontaneamente prendendo trinitrina sublinguale Svenimento, perdita di conoscenza Improvvisi disturbi della parola e/o della vista della durata di più di qualche minuto Improvvisa perdita di forza di un braccio, o di una gamba, o di un lato del corpo Battito cardiaco molto veloce o molto lento per più di qualche minuto RECAPITI TELEFONICI Numero di telefono CAP CPSE E. Parmigiani 0322/848258 Orari di apertura: Da lunedì a venerdì dalle 8.00 alle 20.00 Sabato e domenica e festvi dalle 14.00-20.00 Promemoria -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------