Cultura e spettacoli INVITO Venerdì 18 dicembre 2009 ore 21,00 Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano Via S. Eufemia, 12 - Piacenza “Insieme verso il Natale” Poesie al Laboratorio delle Arti Serata di auguri e amicizia animata dall'Arte Momento artistico aperto a tutti con: Don Virgilio Zuffada, poeta Bruno Grassi, pittore Bruna Milani, scrittrice e.18.12.09 Ingresso libero FONDAZIONE D I P I A C E N Z A E V I G E VA N O Oggi alle 18 al Laboratorio delle Arti, in piazzetta Barozzieri 7/a, dove è in corso la mostra UDLab, verrà presentato il libro di poesie “La grazie delle rose maledette” di Stefano Gentile (Blu di Prussia). Fiordaliso a “Festa italiana” La cantante piacentina Fiordaliso e la scrittrice Federica Bosco, autrice del libro “Sos Amore”, saranno ospiti oggi di “Festa italiana”, il programma in onda alle 14 su Raiuno. LIBERTÀ Venerdì 18 dicembre 2009 31 Gibson nei panni di un ladro Mel Gibson interpreterà un criminale nel suo prossimo film “How i spent my summer vacation”. Gibson vestirà i panni di un ladro americano arrestato dalla polizia messicana. Via S. Eufemia, 12 - 29121 Piacenza - Tel. 0523.311111 - Fax 0523.311190 sito web: www.lafondazione.com - e-mail: [email protected] La poesia del teatro senza parole SUL PALCO DEL “VERDI” Mariangela Granelli spiega al pubblico il progetto “Buio” na drammaturgia fisica, senza parole, è quella che verrà proposta dal nuovo spettacolo creato dal grande regista Carmelo Rifici. Si tratta del progetto Buio, che vede tra le protagoniste anche l’attrice di origini fiorenzuolane Mariangela Granelli, invitata sul palco del Verdi - mercoledì sera dopo lo spettacolo - per raccontare la sua esperienza di attrice chiamata ad esprimersi non più attraverso il testo, ma attraverso il gesto. «E’ un lavoro difficile, originale, molto creativo. E dimostra come a teatro il movimento non debba per forza essere danza. In Italia forse ancora fatichiamo a contaminare i linguaggi e anche nelle professionalità si tende a ragionare per compartimenti stagni: attore come Mariangela interprete di Granelli testi o danzatore. Aut aut. Noi ci siamo invece posti una sfida diversa: usare tutti questi linguaggi e scoprire come tutto il corpo di un attore possa farsi interprete di qualcosa. Il nostro spettacolo - ha proseguito Mariangela proporrà una serie di scene in prosa, ma anche parti dove la parola lascia il posto al gesto, al movimento, al corpo. Il testo è infatti articolato in zone cosiddette “diurne”, che raccontano le storie concrete dei protagonisti, e nei “notturni”, momenti di tempo sospeso in cui i personaggi si incontrano come nelle isole del sogno. E’ questo secondo luogo interiore, quello che vedrà realizzarsi una comunicazione attraverso il corpo». Le vicende “diurne” saranno costruite su dialoghi secchi e quotidiani dell’autrice Sonia Antinori, i “notturni” prevedono una drammaturgia fisica, a cura del coreografo Alessio Romano. La regia è di Carmelo Rifici. La compagnia del progetto Buio sarà nuovamente a Fiorenzuola, per le prove, a febbraio (terrà anche un laboratorio teatrale per le compagnie locali) e di nuovo ad aprile. Offrirà una prova aperta al pubblico del Teatro Verdi il 28 aprile alle ore 21. Stagione di prosa a Fiorenzuola: in scena la dialettica vita-morte U di DONATA MENEGHELLI U fanzia” del prestigioso premio Scenario, ma viene proposto anche nei teatri tradizionali nonché - in versione adattata - nei festival di strada (prima a Praga, e in questi giorni sarà a Genova). La storia è semplice: un uomo gentile, dalle fattezze di un impiegato preciso e un po’ pignolo, misura i confini della sua casa, costruisce muri, si chiude sereno e rassicurato nel suo nido. Ma presto arriva a disturbarlo la sua ombra, la morte: invade parte della sua casa, porta dissidio e scompiglio. Ma porta anche vita e movimento. Certo ci sono momenti di rottura: dove l’uomo e la sua ombra sembrano volersi annientare a vicenda, per togliersi il disturbo di avere un vicino accanto alla porta di casa. Poi sembra prevalere un lieve valzer, una danza macabra, un festoso riconciliarsi, che fa da preludio però ad un nuovo litigare. Eccezionale il rumorista e polistrumentista Vasquez che con il solo ausilio di una chitarra e di un’armonica a bocca costruisce suoni, sottolinea momenti. E’ perfettamente sincronizzato con i gesti degli attori, che in scena non sbagliano un colpo, incastrano i movimenti tra loro, simmetrici, perfetti. L’esito è di un’estrema semplicità ma il lavoro di preparazione è complesso. Ci sono scene di alta perfezione formale e stilistica. Scene che rimarranno incollate agli occhi. Ad ogni azione corrisponde una reazione. Il ritmo è sempre sostenuto, non cade mai. Proprio come quel palloncino. E alla fine gli applausi sono scroscianti. to dichiarato è quello di proporre i classici del blues in chiave moderna, elaborata e accattivante, pur mantenendo l’animo dei padri dell’armonica. Con lui stasera salirà sul palco del Moderno anche Mauro Gandolfo. Sulla scena da oltre 40 anni Gandolfo è considerato uno dei bassisti più apprezzati nel panorama blues italiano. Il suo tocco nasce da una predominante attrazione per la musica nera. Tra Due musicisti del gruppo le sue collaborazioni artistiche si annovera quella con la storica batterista torinese con all’attivo band Model T-Boogie, King numerose e prestigiose collaboBees, Little Red and the Roo- razioni internazionali (Mick Asters, Slep, ecc.. E’ stato anche il brahams, Mike Keneally, Ian Ansupporter di alcuni grandi artisti derson, Dave Pegg, Arthur Barcome Phil Guy, Fabio Treves, row). Dopo una parentesi nelNick Becattini, Lenny McMil- l’ambito del rock più estremo, lian, ecc.. Altro ospite di venerdì con tournée europee con bands al Moderno sarà Sergio Ponti, quali Illogicist e Ephel Duath, Ponti ha optato per il blues, che rappresenta oggi il suo genere di riferimento. Chiude la formazione Michelangelo Di Gioia, anch’egli torinese tastierista che ha iniziato la sua avventura musicale partendo dai live music club di Torino. Ad oggi annovera un’interminabile serie di concerti che lo hanno portato a performances di primo piano in numerosi Festivals blues di livello locale e nazionale e alla partecipazione in alcuni Lp. Ha suonato in questi anni con Little Red & the Roosters, Carla Suppo & The Blue Melodies, Slep & the Red House, i mitici Boom Boom Brothers, Terry Blues Band (band in cui suona tutt’ora). Ha collaborato come special guest con numerossime altre bands, qualche volta in compagnia di musicisti d´oltre oceano. Il concerto di questa sera è ovviamente aperto a tutti ed è a ingresso libero. Il ricavato delle offerte raccolte durante la serata sarà devoluto all’Avis. Stasera a Castelsangiovanni il blues incontra la beneficenza Al “Moderno” il gruppo Big Harp Blues Band di MARIANGELA MILANI tasera alle 21.30 il cinema teatro Moderno di Castelsangiovanni ospita un concerto benefico il cui ricavato sarà devoluto a favore dell’Avis. Per l’occasione si esibirà il gruppo musicale Big Harp Blues Band formato da Big Harp, Mauro Gandolfo, Sergio Ponti e Michelangelo di Gioia. Il cantante armonicista Big Harp, torinese classe 1972, è da sempre appassionato di blues e si è esibito con nomi del calibro di Eugenio Finardi, Vince Vallicelli, Pippo Guarnera, Massimo Martellotta, Clive Bunker & Mick Abrahams, Beccattini, Peeches, Slep, Arthur Miles, Alex Gariazzo, Johnny Mars, G. Petrini, Kellie Rucker e Giancarlo Schinina. Il suo inten- S INVITO OGGI PRESENTAZIONE ALL’AUDITORIUM DELLA FONDAZIONE Truppe tedesche in Italia tra il ’43 e il ’45: secondo capitolo del libro fotografico eutsche Truppen in Italien, l’impegnativo progetto editoriale del Museo per la fotografia e la comunicazione visiva di Piacenza fondato da Maurizio Cavalloni, titolare dell’Archivio foto Croce, è arrivato al secondo capitolo, con il volume La Repubblica Sociale Italiana - Rsi e la “Turkistan Division” 1943-1945, che verrà presentato all’auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano, oggi alle 17.30. Curato da: Cavalloni, Carlo Gustavo D di Groppello (Deputazione di storia patria) e gli esperti di uniformi Alessandro Centenari e Gian Maurizio (Nanni) Conti, il libro raccoglie oltre duecento immagini, quasi tutte inedite, provenienti dagli archivi fotografici Croce, fratelli Manzotti, Guglielmo Chiolini di Pavia, con integrazioni da collezioni private. Come precisa il giornalista Vito Neri nell’introduzione, l’opera “non ha intenti politici”. Si tratta piuttosto “di un racconto per immagini degli uomini e d. m. La copertina del libro delle donne in divisa militare che quegli atroci anni di guerra vissero e in quegli anni spesso morirono. Un’opera dunque che si raccomanda soprattutto per l’emozione iconografica cui però fa da supporto informativo un testo didascalico di prim’ordine”. Dalla ricerca sono affiorati aspetti dimenticati. La famigerata Divisione Turkistan, le cui efferatezze erano attribuite genericamente ai “mongoli” dagli abitanti delle nostre campagne, pare comprendesse anche carristi, come lascerebbero intendere le uniformi nere indossate da due militari. Su questa legione, che operò nel grande rastrellamento dall’inverno 1944-45, interviene sulle pagine del libro uno dei più profondi conoscitori, Cosimo Vuerich. Anna Anselmi Venerdì 18 dicembre 2009 ore 17,30 Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano Via S. Eufemia, 12 - Piacenza Presentazione del volume: “Deutsche truppen in Italien” La Repubblica Sociale Italiana - R.S.I. e la Turkistan Division 1943-1945 Volume II - Museo per la fotografia e la comunicazione visiva di Piacenza A cura di: Maurizio Cavalloni, Alessandro Centenari, Gian Maurizio Conti e Carlo Gustavo di Gropparello Introduce: Vito Neri Ingresso libero FONDAZIONE D I P I A C E N Z A E V I G E VA N O Via S. Eufemia, 12 - 29121 Piacenza - Tel. 0523.311111 - Fax 0523.311190 sito web: www.lafondazione.com - e-mail: [email protected] e.18.12.09 no spettacolo senza parole ma pieno di poesia. E’ la Storia di un Uomo e della sua Ombra, raccontata dai corpi di Giuseppe Semeraro e Dario Cadei con la musica che scolpisce lo spazio scenico eseguita dal vivo da Raffaele Vasquez. I tre artisti sono stati protagonisti mercoledì sera del nuovo appuntamento della stagione di prosa del teatro Verdi di Fiorenzuola: Mannaggia ’a mort è il titolo che il gruppo Principio Attivo teatro di Lecce, ha deciso di dare allo spettacolo, usando il dialetto leccese per evocare (ma anche tentare di scacciare) la Morte, figura senza la quale nemmeno esisterebbe la Vita. La dialettica vita-morte, la tenerezza di un uomo che coltiva l’amore e nutre i fiori, l’esistenza solitaria di un altro che invece sceglie il buio (eppure dalla luce è attratto): sono tutti temi raccontati senza essere detti, evocati nell’intimo di ciascuno di noi, senza però alcuna intrusione. Sono raccontati usando la magia del teatro, che da pochi oggetti e da accorti movimenti crea un intero mondo. Certo che, per sapere creare una drammaturgia con un teatro povero, occorre una risorsa preziosa: il tempo. Di esperienza alle spalle i tre protagonisti dello spettacolo ne hanno accumulata, benché siano giovani anagraficamente. Di tempo se ne sono dati tanto, Cadei e Semeraro, anche nel momento in cui hanno cominciato a lavorare attorno a quel quadrato bianco costruito per terra. Lasciando che i loro corpi si esprimessero, che gli oggetti in scena comunicassero, che dall’accumulo di emozioni sgorgasse un’azione scenica, hanno costruito qualcosa di originale, di assolutamente nuovo. Hanno dato origine ad uno spettacolo, non ne hanno riprodotto uno già fatto, pur traendo spunti e suggestioni dalla tradizione. Hanno inventato un registro nuovo, per raccontare una “vecchia” storia. La storia, eterna, del dissidio morte-vita. Storia senza tempo, né luogo (non essendo parlata, tutti la possono capire) e senza età. Lo spettacolo è infatti quanto mai trasversale: è stato finalista nella sezione “In- Due momenti dello spettacolo “Mannaggia ’a mort”con Giuseppe Semeraro e Dario Cadei al Teatro Verdi di Fiorenzuola per la stagione di prosa (foto Lunardini)