Bambole di carta 2.0 - Liceo Majorana Latina

ASSOCIAZIONE DI PSICOLOGIA E NUTRIZIONE
SCHEDA PROGETTO
NOME / TITOLO DEL PROGETTO
BAMBOLE DI CARTA 2.0
Promuovere l’accettazione del corpo e
prevenire i disturbi alimentari
SPAZI ED AMBIENTE
Aula Magna Liceo scientifico “E. Majorana”
TEMATICA
METODOLOGIA
Disturbi
del
Comportamento
Alimentare
(anoressia, bulimia, abbuffate compulsive…)
Informazione e Promozione del benessere
psichico e fisico nell’ambito dei disturbi alimentari
Convegno
DESTINATARI
Studenti, genitori, docenti e personale scolastico
CHI REALIZZA COSA
Dott.ssa Vanessa Pacelli- Biologa Nutrizionista
Dott.ssa Ofelia Panico - Psicologa Psicoterapeuta
OBIETTIVI
PREMESSA
I disturbi del comportamento alimentare sono in continua crescita nella nostra società, ma la loro
conoscenza è ancora scarsa. Informazioni sbagliate impediscono a molte persone di riconoscere e
affrontare il problema in modo adeguato.
Nella classificazione più recente del DSM V, sono stati inseriti molteplici disturbi alimentari. I più
conosciuti sono l’anoressia nervosa, la bulimia e il disturbo binge eating (da alimentazione
incontrollata). L’anoressia nervosa venne descritta per la prima volta nel 1694 da Richard Morton.
Colpisce lo 0,6% ca. delle adolescenti e delle giovani donne dei paesi occidentali. La bulimia nervosa
venne descritta per la prima volta nel 1979 da Gerald Russel. Colpisce l’1% delle giovani donne e
adolescenti, mentre è molto rara nei maschi. L’età di insorgenza dei disturbi alimentari si sta
abbassando sempre più: ci sono casi di anoressia nervosa in bambine intorno agli 8-9 anni.
Quali sono le cause? La risposta non è semplice, perché in realtà ancora non si conoscono le cause dei
disturbi alimentari. La ricerca più recente sembra indicare una combinazione di predisposizione
individuale e genetica e fattori di rischio ambientali.
La società occidentale è sicuramente uno dei fattori di rischio generali in quanto la spinta verso la
magrezza e il ruolo centrale della bellezza corporea sono diventati fondamentali. Infatti, da riviste di
moda, dove sono presenti immagini spesso ritoccate di donne molto magre, programmi televisivi, si
percepisce come la magrezza sia diventato un vero e proprio valore.
Diversi studi sono stati condotti negli anni, tutti rivolti alla dimostrazione di come immagini e modelli
“perfetti”, provochino crescente insoddisfazione e spinta verso la ricerca di un corpo “da copertina”.
Per raggiungere questo ideale di magrezza, l’attenzione si sposta verso l’alimentazione. La dieta
diventa l’unico modo per raggiungere questo ideale. Non è una dieta salutare, ma una dieta ferrea,
determinata da regole rigide e estreme, ad es. saltare i pasti, eliminare intere categorie di cibi
pensando che possano ingrassare, riducendo drasticamente le quantità. Questa rigidità può portare
ad abbuffate alle quali seguono comportamenti di compenso estremi (vomito autoindotto, esercizio
fisico eccessivo, uso improprio di lassativi o diuretici). Le regole dietetiche diventano sempre più
rigide fino ad arrivare a non mangiare più in compagnia di altri, mangiare sempre e comunque meno
degli altri, non assumere cibi di composizione calorica incerta o cucinato da altri, non mangiare
quando non si è affamati o non si è consumato abbastanza, mangiare sempre più tardi possibile, non
andare mai al ristorante o in pizzeria. Sono regole queste, che rendono impossibile qualsiasi tipo di
relazione sociale.
Inoltre la denutrizione che ne consegue porta inevitabilmente a restringere tutti gli altri interessi
(amicizie, scuola, sport...) fino a far diventare interesse centrale la preoccupazione per il peso, per la
forma del corpo e per l’alimentazione.
Negli ultimi anni, questa ricerca di un corpo perfetto non riguarda più le sole donne, ma anche gli
uomini, sempre più ossessionati dalla forma del proprio corpo, dalla loro fisicità e dall’immagine.
Sembra che anche per il mondo maschile la fiducia in se stessi, l’autostima, l’autoefficacia, la
sensazione di avere sotto controllo la propria vita e la propria vita sessuale passa per la forma del
proprio corpo. Tuttavia, proprio come per le anoressiche il raggiungimento di tale obbiettivo diventa
un’ossessione e porta prima o poi a perdere il controllo sul proprio stile di vita.
I criteri della bellezza maschile sono cambiati, anche gli uomini sono bombardati da immagini di film,
pubblicità e televisione che ritraggono uomini più grandi dalla vita in su. Gli stessi giocattoli per i
bambini mandano implicitamente messaggi che avere super poteri e super forza è ciò che conta e si
ottiene solo con un corpo supermuscoloso.
La dismorfia muscolare è una condizione emergente che colpisce soprattutto i culturisti maschi, sono
ossessionati dall’avere un corpo muscoloso e scolpito. Si tratta di vere e proprie compulsioni: passare
ore in palestra, sperperando una quantità eccessiva di denaro in inutili integratori sportivi, anormali
abitudini alimentari o anche abuso di sostanze. La crescita del body building è stata legata ad una
crescente preoccupazione per l'immagine del corpo tra la popolazione maschile. Si stima che,
probabilmente, il 10% degli uomini che frequentano una palestra hanno dismorfia muscolare, che
vanno da forme lievi a quelle più gravi.
Si parla di Bigoressia o Vigoressia, descritta per la prima volta da Harrison Pope Jr. È la malattia
chiamata” fratello maggiore dell'anoressia nervosa”, perché il vigoressico desidera essere "enorme"
mentre l'anoressica deidera essere "sottile". Si tratta di una condizione sotto-diagnosticata, perché
essere grandi e palestrati risulta socialmente accettabile.
Questo convegno si pone come obiettivo di informare e di come riconoscere i primi segnali di un
comportamento anomalo che potrebbe portare allo sviluppo di un disturbo alimentare. La
prevenzione o l’intervento precoce sono fondamentali per riuscire ad arrestare il dilagare dei disturbi
alimentari.
Dott.ssa Vanessa Pacelli Biologa Nutrizionista
Dott.ssa Ofelia Panico Psicologa Psicoterapeuta
Coordinamento

Dott.ssa Ofelia Panico,
psicologa
psicoterapeuta cognitivo comportamentale
Presidente A.PSY.N.
Cell. 393/4374116

Dott.ssa Vanessa Pacelli,
Biologa Nutrizionista
Vice-presidente A.PSY.N.
Cell. 340/2568241

Dott.ssa Chiara Bruschi
psicologa
psicoterapeuta cognitivo comportamentale
Segretaria A.PSY.N.
Cell. 389/9395730