L EZIONE 4 Laboratorio di Preparazione di Esperienze Didattiche Misura di Masse e Pesi Oggi discuteremo della misura di massa e peso. Anche se nel linguaggio comune si fa sovente confusione fra i due termini, è opportuno innanzitutto distinguere le cose: la massa misura la quantità di materia in un corpo, il peso misura l’interazione fra il corpo e la terra, la quale si esplica attraverso la forza gravitazionale. E’ importante avere chiara questa distinzione, anche se non è il caso di insistere troppo sulla corretta terminologia quando si lavora con i bambini. In fondo i due concetti, seppur diversi, sono intimamente legati: maggiore è la massa di un oggetto, maggiore è il peso che esso ha. I bambini hanno sicuramente dimestichezza con il concetto di peso, riescono intuitivamente a fare confronti di peso, legandoli al volume delle cose, anche se non sempre tale intuizione è corretta. Introdurremo vari procedimenti per la premisura delle masse, e vedremo come far emergere la distinzione fra misura di massa e di peso. Fra l’altro, la massa è una grandezza fisica fondamentale, mentre il peso no. In questa scheda sono riportate alcune nozioni fondamentali e suggerite alcune attività che possono essere proposte ai bambini. Vi invito, in un primo momento, a discuterle fra voi e a simularle per evidenziarne i punti salienti. Quindi, potete provare ad elaborare nuove attività o nuovi giochi da proporre. Massa e Peso proprietà intrinseca del corpo, ovvero una quantità invariante, che resta Nel linguaggio comune massa e sempre la stessa indipendentemente peso sono spesso confusi ed usati co- dallo stato di quiete o di moto del corme sinonimi: alla domanda “quanto po. Tutti i corpi sono dotati di massa pesi?”, si risponde con un peso mi- e, proprio per questo, interagiscono surato in “chilogrammi”. In realtà, il fra loro mediante la forza gravitaziochilogrammo (kg), così come i suoi nale, la cui intensità è proporzionale multipli (quintale, tonnelata...) o sot- alle masse dei corpi interagenti, e tomultipli (ettogrammo, grammo...) inversamente proporzionale alla loro 2 è una unità di misura di massa. La distanza (Fg = G md1 m , forza gra2 massa (insieme alla lunghezza e al vitazionale di Newton). Tutti i corpi tempo) è una grandezza fisica fon- sulla Terra interagiscono con la Terra damentale, e misura la quantità di stessa che è il corpo più massivo che materia contenuta in un corpo, la abbiamo sotto mano (trascurando il quale, se ci pensiamo bene, è una Laboratorio di PED m Home Page di ML Ruggiero T 0110907329 B [email protected] Sole, Saturno, Giove...che sono lontani!) e, con buona approssimazione, l’intensità dell’interazione gravitazionale con la Terra ha la stessa forma per tutti i corpi: P = mg, dove m è la massa del corpo e g è l’accelerazione di gravità, la quale vale circa 10 m/s2 (per la precisione 9.81 m/s2 ) . E’ chiaro il motivo per cui, nella pratica, massa e peso vengono confusi: le due grandezze sono direttamente proporzionali, essendo g la costante di proporzionalità. Facciamo un esempio: un corpo di massa m = 1 kg, è soggetto ad una forza Pagina 1 peso (o semplicemente, ha un peso di) P = 1 × 10 N, ovvero 10 NEWTON, dato che il NEWTON è l’unità di misura della forza in generale e, quindi, anche della “forza peso”. E’ chiaro che un corpo avente massa doppia, sarà soggetto ad una forza di 20 NEWTON, uno avente massa tripla, sarà soggetto ad una forza di 30 NEWTON e così via... Ma proprio perchè il peso misura una interazione, esso sarà differente se gli attori in gioco saranno differenti: ad esempio, quanto peserà l’oggetto i massa m = 1 kg sulla Luna? E su Giove? Senza entrare in dettaglio, quello che possiamo dire è che il suo peso sarà verosimilmente diverso (per la precisione, sulla Luna peserà un sesto, su Giove circa il doppio), mentre la sua massa resterà la medesima. E’ bene avere chiara questa distinzione, prima di iniziare ogni discorso su misure di massa o peso, anche per capire se, effettivamente, si sta effettuando una misura di massa o di peso! di una leva, per cui se i bracci sono uguali, il sistema è in equilibrio se e solo se sono sospese due masse identiche (questo vuol dire che il funzionamento di una bilancia a bracci è lo stesso sulla Terra, sulla Luna, su Giove...in altri termini se la bilancia è in equilibrio, lo sarà ovunque). Palline di volume simile, ma massa Potete provare a costruire una rudiversa dimentale bilancia a bracci, usanMassa e Volume Prendete delle pal- do una gruccia o, alternativamenline di polistirolo, e palline di gran- te, potete procurarvi una bilancia dezza simile, fatte di pongo o di das. didattica. Proponete loro un confronto, prima fra palline di polistirolo e di das (o pongo): alla domanda “quali palline sono più pesanti” i bambini sicuramente risponderanno “quelle di das”. Provate ora a chiedere loro di confrontare le palline di das con quelle di pongo... la risposta non sarà ovvia! Bilancia e bracci Prima di introdurre una appropriata procedura di premisura, mostrate ai Usate la bilancia a bracci per probambini una bilancia assai rudimenporre ai bambini di confrontare la tale: un paio di collant. Con i colmassa di vari oggetti: così facendo lant, potete fare un paio di giochini. le operazioni di premisura avvengono Ad esempio, prendete molte palline assai naturalmente. Il funzionamento di polistirolo, ammucchiatele su un della bilancia a bracci è assai semplibanco e, a fianco, mettete due o tre Operazioni di Premisura palline di das (o pongo; occhio a pro- ce e intuitivo: per iniziare a far prendere confidenza ai bambini, proponevare prima le giuste proporzioni, per te loro di pesare due oggetti uguafare in modo che l’insieme delle pallili, e successivamente, due oggetti dine di pongo sia più leggero), chiedete versi; fate loro scambiare di posto gli Le operazioni di premisura con- ai bambini quale insieme pesa di più. oggetti diversi, in modo che si rensistono nel confrontare e ordinare. Per vedere chi ha ragione, riempite dano conto del funzionamento della Il confronto e l’ordinamento di mas- una calza con le palline di polistirolo, bilancia. se può avvernire mediante strumenti e l’altra con quelle di das (o pongo): che paragonano masse o, alternativa- così i bambini vedranno che, non mente, mediante la valutazione dei necessariamente oggetti (o insiemi diversi valori della forza peso cui so- di oggetti) più voluminosi sono più Operazioni di misura no soggette le masse. Con i bambini pesanti: infatti, quello che conta è Ricordiamo che le operazioni di non è il caso sottilizzare su questa di- la loro densità, ma su questo torne- misura consistono nello stinzione. Per incominciare, chiedete remo alla fine. L’altro giochino che loro che cosa vuol dire quando un potete proporre è quello che prelude • Scegliere una unità di misura “oggetto è pesante” o “più pesante di ad una prima rudimentale premisu• Riportare l’unità di misura nella un altro”. Magari, facendo riferimen- ra: mettete una pallina di polistirolo grandezza da misurare (es. rito alle attività svolte in precedenza in una calza, e la pallina di das nelportare l’unità di misura tante sulle misure di volume, alcuni di loro l’altra: il diverso allungamento delle volte nella distanza da misurare risponderanno ricordando che alcu- due calze consente di confrontare il fino a ricoprirla interamente) peso delle due palline. Lo stesso si ni oggetti affondano in acqua, altri può fare per confrontare palline di invece galleggiano: quelli più pe• Contare il numero di volte in santi, allora, affondano! In effetti, è das e di pongo. cui è stata riportate l’unità di utile collegarsi a quanto fatto la volmisura La Bilancia a Bracci. Una bilanta scorsa, per evidenziare che, non necessariamente, c’è un nesso fra vo- cia a bracci è uno strumento che con- Il risultato di una misura consiste sente il confronto fra masse: il suo quindi in un numero con la corlume e massa di oggetti diversi. principio di funzionamento è quello rispondente unità di misura (eg. Laboratorio di PED m Home Page di ML Ruggiero T 0110907329 B [email protected] Pagina 2 10 metri, 20 chilogrammi, 365 giorni...). La scelta di una unità di misura è alquanto arbitraria, sebbene ragioni pratiche e storiche siano alla base della scelta delle unità in uso correntemente. Ad ogni modo una “buona” unità di misura deve avere alcune caratteristiche: • deve essere omogenea alla grandezza da misurare e più piccola di essa • deve avere multipli e sottomultipli • deve essere costante, riproducibile e universale, ovvero deve essere riconosciuta da una pluralità di soggetti, i quali possono poter confrontare i risultati delle loro misure Misuriamo con la Bilancia. La bilancia a bracci può essere usata per le operazioni di misura: per far questo è necessario definire l’unità di misura, con eventuali multipli e sottomultipli. Se costruite una bilancia rudimentale, potete inventare l’unità di misura, ad esempio utilizzando i manufatti in pongo e das creati in precedenza, avendo però cura di dimensionare la bilancia in modo opportuno. Se, invece, fate uso di una bilancia didattica, avrete verosimilmente a disposizione un set predisposto di pesini: in questo caso, quello a cui dovete fare attenzione è proporre ai bambini di pesare oggetti di peso tale da essere facilmente misurato con il set di pesini che avete a disposizione. Iniziate a proporre di misurare uno degli oggetti con cui avete effettuato le operazioni di premisura in precedenza. Quindi, scegliete alcuni oggetti e chiedete ai bambini di indovinare quanto pesano e, poi, fateli misurare. Potete inoltre far pesare due oggetti identici, per far notare che il peso raddoppia, o triplica e via discorrendo. Alla fine, fate trascrivere le misure, utilizzando unità, multipli e sottomultipli in maniera opportuna. Laboratorio di PED m Home Page di ML Ruggiero T 0110907329 Un’altra Bilancia. E la bilancia da cucina, come funziona? La bilancia da cucina, così come quella pesa persone misura la forza peso, ovvero l’interazione del corpo da pesare con la Terra (quindi funzionerà in maniera diversa sulla Luna, o su Giove!): tipicamente il peso fa allungare una molla e, leggendo il corrispondente spostamento su una scala graduata, deduciamo il peso. In questo caso, è necessario preliminarmente tarare la bilancia con oggetti di massa (e peso!) noti. Dinamometro Il principio di funzionamento è quello del dinamometro, il quale è costituito da una molla, avente un estremo fisso e un estremo mobile, cui è possibile agganciare un pesino: per effetto della forza peso, il pesino fa allungare la molla e, leggendo sulla scala graduata, è possibile determinare la forza cui è soggetto il pesino, che si misura in NEWTON. Con un pesino doppio, l’allungamento della molla risulta doppio. Sono in commercio diversi dinamometri, in grado di misurare forze di diversa intensità. Avendo a disposizione un dinamometro potete chiedere ai bambini di verificare la proporzionalità fra peso e allungamento, utilizzando oggetti identici. E’ anche istruttivo provare a costruire un dinamometro, tarandolo con una unità di forza arbitraria. A testimonianza del diverso funzionamento della bilancia a braccio rispetto alla bilancia da cucina e al dinamometro, potete utilizzare quest’ultimo per la seguente attività: sospendete un dato peso al dinamometro, e annotate la lettura. Quindi, immergete l’oggetto in un recipiente, sempre tenendolo fissato al dinamometro: noterete che la lettura sul dinamometro cambia! Che cosa è successo? Semplicemente, il pesino B [email protected] immerso in un fluido risente della forza di Archimede che lo spinge verso l’alto, quindi il dinamometro, che è un misuratore di forza, registra la forza peso meno la forza di Archimede: il pesino è più “leggero”, ma ovviamente la sua massa resta la stessa. Potete provare a far fare ai bambini diverse misure, immergendo in acqua pesini sospesi al dinamometro. Misure di Densità Procuratevi diverse sostanze, e usatele per riempire allo stesso modo un recipiente, o dei recipienti identici: ad esempio, in uno potete metterci farina, in un altro acqua, in un altro ancora zucchero, avendo cura di occupare lo stesso volume. Usate quindi una bilancia da cucina e osservate che si misura un diverso peso. Procedete diversamente: usate la bilancia per riempire i recipienti di diverse sostanze fino a raggiungere lo stesso peso: annotate il livello raggiunto sul recipiente e fate notare che esse occupano un diverso volume. Prendete anche le palline di pongo o das e quelle di polistirolo: tutto questo serve a far emergere il concetto di densità. A parità di volume, la massa è proporzionale alla densità: detto diversamente, il peso è proporzionale al peso specifico. Con i bambini più grandi, facendo misure di volume con recipienti graduati, potete stimare densità e peso specifico, utilizzando la relazioni ρ = m/V , ρs = P/V . Unità di Massa Un ulteriore passo, gestibile con i bambini più grandi, consiste nell’introduzione dell’unità di misura della massa, che è il Kg, con i sottomultipli, grammo (g), decagrammo (dag) =10 grammi, ettogrammo (hg) =100 grammi, milligrammo =1/1000 grammo, centigrammo=1/100 grammo, decigrammo=1/10 grammo. Utilizzate la bilancia didattica per misurare la massa degli oggetti, ed esprimete il risultato usando queste unità di misura. Pagina 3 Appunti e Osservazioni Laboratorio di PED m Home Page di ML Ruggiero T 0110907329 B [email protected] Pagina 4