Scarica il programma del Teatro Scuola 2016/2017

TEATRO DADÀ
CASTELFRANCO EMILIA
TEATRO SCUOLA
Stagione 2016
2016 ‐2017
‐2017
TEATRO SCUOLA 2016-2017
TEATRO
TEATRO RAGAZZI
16 e 17 novembre
SELKIE
LA PANFORNAIA CONTASTORIE
Narrazione e oggetti
6‐11 anni
18 e 19 gennaio
KOSMOCOMICO TEATRO
PICCOLO PASSO. Storia di un’ocarina pigra
Teatro d’attore con musica dal vivo
3‐7 anni
8 e 9 febbraio
MOMOM
RACCONTO ALLA ROVESCIA
Narrazione e oggetti
3‐7 anni
22 e 23 febbraio
STILEMA ‐ UNOTEATRO
A PROPOSITO DI Pi
PiTER PAN
Teatro d’attore
3‐7 anni
15 e 16 marzo
TEATRO DELLE APPARIZIONI
IL TENACE SOLDATINO DI PIOMBO
Teatro d’attore, videoproiezioni
3‐7 anni
20 marzo
CHARIOTEER THEATRE
ACTING OUT
A Compact Coriolanus
Teatro d’attore in lingua inglese
11‐14 anni
6 aprile
TEATRO BIONDO/BABEL CREW
1, 2, 3 CRISI!
Ovvero la crisi salvata dai ragazzi(ni)
Teatro d’attore con interazione del pubblico
11‐13 anni
20 e 21 aprile
TEATRO GIOCO VITA
MOUN
Portata dalla schiuma e dalle onde
Teatro d’ombre, danza, oggetti
6‐11 anni
TEATRO SCUOLA 2016-2017
Mercoledì 16 e giovedì 17 novembre
LA PANFORNAIA
CONTASTORIE
LA PANFORNAIA CONTASTORIE
CONTASTORIE
testo e regia Martina Folena
con Perla Ambrosini
scene Chiara Marazzi
SELKIE
Fascia d’età: 6‐11 anni
Tecnica utilizzata: narrazione e
oggetti
Durata: 60 minuti
Video:
https://www.youtube.com/watch?v=
5qqMbFYXMK8
Note sulla compagnia
“Se volete bambini intelligenti,
raccontate loro delle storie. Se volete
bambini molto intelligenti, raccontate
loro più storie.” Albert Einstein
SELKIE nasce nel 2015 con lo scopo di
valorizzare la cultura della fiaba, del
racconto popolare, delle leggende e
dell’arte del cantastorie, la cui ricchezza
permette la rielaborazione su più livelli
dei temi ancestrali dell’umanità.
SELKIE riunisce giovani professionisti
consapevoli che i bambini hanno bisogno
di storie, soprattutto quelli celati nel
corpo degli adulti. Per questo la
compagnia si rivolge a tutti i target con
progetti specifici di teatro e narrazione.
Pulsatilla de’ Lampascione è una Panfornaia Contastorie in
viaggio verso la Città Torre d’Elleboro, meta di uno dei suoi tanti
pellegrinaggi. Durante il cammino, però, s’addormenta in un
bosco. Al risveglio è già l’alba e deve affrettarsi a preparare il
pane senza ulteriore indugio. Ma poiché è una Panfornaia
Contastorie, il pane lo prepara con le storie, che sono tre: una
per impastare, una per lievitare ed una per infornare. Pulsatilla
accompagna il pubblico alla scoperta della fame di storie, che non
è tanto diversa dalla fame di pane: entrambe sono
sono importanti ed
entrambe devono essere saziate. Il mondo di Pulsatilla è una
terra medievaleggiante e fantastica. Pulsatilla parla una lingua
buffa: è un idioma che mescola l’italiano de L’armata
Brancaleone con le espressioni del Fantabosco. Seppur
intellegibile dalla platea, resta ricco di neologismi suggestivi che
rimandano ad un mondo antico e fiabesco, una terra perduta o
nascosta di cui Pulsatilla è la guida.
Perché vederlo:
vederlo: perché, metafore del grande viaggio della
crescita, le storie di Pulsatilla creano una pietanza unica e
speciale come il pubblico, che con la propria immaginazione
contribuisce a dare forma al pane della Panfornaia.
TEATRO SCUOLA 2016-2017
Mercoledì 18 e giovedì 19 gennaio
PICCOLO PASSO
PASSO
Storia di un’ocarina pigra
PICCOLO PASSO
Storia di un’ocarina pigra
di e con Valentino Dragano
decorazioni sceniche Alessia Bussini
KOSMOCOMICO TEATRO
Fascia d’età: 3‐7 anni
Tecnica utilizzata: teatro d’attore con
musica dal vivo
Durata: 50 minuti
Video:
https://www.youtube.com/watch?v=
CBIiwxcmEzY
Note sulla compagnia
Kosmocomico Teatro, in attività dal
marzo 2007, è composto da Valentino
Dragano, attore, regista, musicista
polistrumentista e Raffaella Chillé,
attrice, regista, pedagogista.
I rispettivi percorsi artistici, fatti di
esperienze di teatro di strada, teatro di
ricerca, teatro di figura, pedagogia
teatrale e musicale, si incontrano nel ’97
nella Compagnia Eduardo, che vede
prodotti tre spettacoli (Bambine,
Piccologrande, Il canto di Marta) in cui
l’utilizzo di varie forme espressive e la
scelta di tematiche “urgenti” hanno da
sempre caratterizzato il loro percorso
artistico. Così, nel 2001, nasce la
compagnia Teatrinviaggio, che dà vita a
Pinocchio, Orlando Innamorato e
Mandala.
Kosmocomico Teatro opera nei settori
della produzione di spettacoli teatrali per
bambini e ragazzi, per adulti e per
pubblico misto, laboratori di teatro nelle
scuole e nelle biblioteche, e letture
teatrali per bambini. Il loro lavoro è stato
premiato con diversi riconoscimenti.
Liberamente ispirato al libro di Simon James, in questo spettacolo
si racconta la storia di una famiglia di ocarine che abitano un
albero fatto di foglie e voglia di stare insieme. Il protagonista,
Piccolo Passo, é l’ultimo arrivato e come tutti gli appena nati è
senza piume, non sa parlare bene, non conosce il mondo: “Ha
zero anni!”. Un giorno lui e il suo fratellino più grande, giocando,
si allontanano e si perdono. E adesso? Ho paura. Le mie gambe
non ballano, traballano! dice Piccolo Passo. Il fratello però,
conosce un segreto per tornare a casa: fare un passo alla volta.
Un solo, piccolo, passo. Ogni volta. Li aiuteranno nel loro
cammino tanti animali, rappresentati da flauti di terracotta di
varie grandezze. Scopriranno la notte, la poesia delle stelle, la
musica del ritorno. Suonando e cantando, la strada li porterà a
casa da mamma e papà per il gran concerto finale!
Lo spettacolo, costruito su dialoghi divertenti e poetici, e fisicità
clownesche, si sviluppa sull’intuizione di far vivere i personaggi
attraverso ocarine di diversa grandezza: dal più grande al più
piccolo, anzi piccolissimo, flautino di terracotta. Canzoni originali,
arie di musiche e musiche d’aria. Per ridere, ballare, giocare e
farsi spuntare una piuma gialla sulla fronte: una piuma per
diventare grandi, ma... un solo passo alla volta.
Perché vederlo:
vederlo: perché i personaggi‐ocarine raccontano in musica
i piccoli‐grandi avvenimenti che i bambini affrontano: i giochi, la
paura, il ridere, la gioia del cantare.
TEATRO SCUOLA 2016-2017
Mercoledì 8 e giovedì 9 febbraio
RACCONTO
ALLA ROVESCIA
RACCONTO ALLA ROVESCI
ROVESCIA
di e con Claudio Milani
musiche originali Andrea Bernasconi,
Emanuele Lo Porto, Debora
Chiantella
scenografie Elisabetta Viganò,
Armando Milani
progettazione elettronica Marco
Trapanese
luci Fulvio Melli
MOMOM/CLAUDIO MILANI
Fascia d’età: 3‐7 anni
Tecnica utilizzata: narrazione
oggetti
Durata: 50 minuti
e
Video:
Video
https://vimeo.com/album/1617053
password: momom
Note sulla compagnia
MOMOM è il nome di una Società
Cooperativa Sociale che si occupa di
teatro per i bambini e le famiglie:
organizza e conduce corsi di teatro per
bambini, insegnanti e educatori e
produce, organizza e sostiene gli
spettacoli teatrali di Claudio Milani.
Quello di Milani, è un teatro ex machina,
una cinghia di trasmissione di idee ed
emozioni, tra macchine di scena,
meccanismi narrativi e recitazione. Il
teatro di Milani si richiama a quello dei
cantastorie.
Claudio è attore per bambini, che sono il
pubblico più esigente. E come i bambini
di una volta, il suo teatro non butta via
nulla, inventa con poco. Ama la
semplicità. Ricicla tutto. Porta in scena
argomenti noti, scoprendo aspetti
sempre nuovi. È riutilizzare ogni cosa,
trovando in essa una funzione nuova. È
fare tanto, tantissimo, con poco. È
vedere quel che noi non siamo più
abituati a vedere. E poi c’è la parola. La
parola che incanta e disvela. È arte
maieutica. Quello di Milani è il teatro del
marchingegno. Un meccanismo che
mette in moto quel che è dentro di noi.
Il conto alla rovescia è la fine di un'attesa. Claudio Milani ci svela
la vita come un succedersi di attese, ovvero di tanti conti alla
rovescia. E per rappresentarla in scena crea una storia che
diventa un racconto alla rovescia. Un percorso di ricerca sulla
fiaba, animato da innovativi sistemi tecnici e da musiche
originali che miscelano elettronica e sinfonica. Racconto alla
Rovescia è uno spettacolo di narrazione a quadri, che ha per
protagonisti Arturo, che è molto curioso, e la Morte, che è la
regina dei conti alla rovescia. Nel giorno del suo compleanno
Arturo schiaccia i piedi alla Morte. La Morte passava di lì perché
aveva perso la sua farfalla. Ogni mattina, infatti, la Morte mette
una farfalla fra i capelli e la sera la farfalla vola via. La Morte
regala ad Arturo sei pacchetti, ognuno dei quali contiene una
sorpresa e corrisponde ad un quadro dello spettacolo.
spettacolo Tramite
queste sorprese, si rappresenta il tempo che scorre e scandisce
la vita in desideri e appuntamenti importanti.
Perché vederlo:
vederlo: perché spiega ai piccolissimi il senso dell’attesa,
che a volte è necessaria, altre lenta oppure troppo veloce, e lo
fa attraverso semplici quanto sorprendenti macchine teatrali.
TEATRO SCUOLA 2016-2017
Mercoledì 22 e giovedì 23 febbraio
A PROPOSITO DI Pi
PiTER PAN
A PROPOSITO DI Pi
PiTER PAN
liberamente ispirato alle visioni di
J.M. Barrie
di Silvano Antonelli
con Silvano Antonelli e Laura Righi
STILEMA. UNOTEATRO
Fascia d’età: 3‐7 anni
Tecnica utilizzata: teatro d’attore
Durata: 60 minuti
Video:
https://www.youtube.com/watch?v=
J_MiwDRYOzA
Note sulla compagnia
La Compagnia Teatrale Stilema si
costituisce nel 1983, formata da
professionisti da anni presenti sulla scena
del Teatro Ragazzi. L’infanzia cui la
Compagnia tenta di dare voce non è solo
fatta di "alunni" o "allievi". Coloro con i
quali parla sono i bambini, i portatori di
cultura viva; sono gli spettatori e cittadini
di oggi.
La viva realtà dell’infanzia costituisce la
fonte di una drammaturgia originale, che
non attinge dal patrimonio letterario
tradizionale, ma che mira a
rappresentare stati, condizioni di un
immaginario contemporaneo di ragazzi e
giovani. In scena, un teatro d'attore
arricchito dall'utilizzo di oggetti, dall'uso
della musica dal vivo, da un attento
ricorrere al coinvolgimento dello
spettatore. Con ciò la Compagnia si
afferma come nucleo autonomo, fonte di
un suo particolare linguaggio, come
dimostra l’intero suo repertorio.
I “classici” hanno la caratteristica di parlare al cuore delle
persone oltre il tempo nel quale sono stati scritti. Contengono
un seme di eternità e di verità. E' come parlassero alla
condizione profonda dell'essere umano.
Peter Pan parla del volare, della voglia di spiccare il volo dalla
finestra della propria camera. Parla del desiderio di ritornare e
di finestre chiuse. Parla dell'ombra, della paura di chi cerca di
continuare a sognare ma è assalito dalla nostalgia per la
sicurezza perduta.
Peter Pan interpreta perfettamente i sentimenti del tempo che
ci troviamo a vivere. Questo tempo smarrito in cui sembra
difficilissimo, se non impossibile, immaginare un futuro. Ma i
bambini “sono” il futuro. I bambini lo vivranno, il futuro,
qualunque esso sia. La loro (e la nostra) capacità di volare e di
non avere paura di cadere è l'unica cosa che può far pensare
a un domani.
Perché vederlo:
vederlo: perché nel teatro si può fare finta, ci si può
circondare di piccole magie: magari di una fata che ci aiuti a
pensare che i sogni e la vita possano stare insieme.
TEATRO SCUOLA 2016-2017
Mercoledì 15 e giovedì 16 marzo
IL TENACE SOLDATINO
PIOMBO
Un film da palcoscenico
DI
IL TENACE SOLDATINO DI PIOMBO
Un film da palcoscenico
da H. C. Andersen
un’idea di Fabrizio Pallara
di e con Valerio Malorni e Fabrizio
Pallara
TEATRO DELLE APPARIZIONI/TEATRO ACCETTELLA
Fascia d’età: 3‐7 anni
Tecnica utilizzata: teatro d’attore e
videoproiezioni
Durata: 55 minuti
Video:
https://vimeo.com/85018631#at=9
Note sulla compagnia
La compagnia, fondata a Roma nel 1999
da Fabrizio Pallara, approda al teatro per
l’infanzia nel 2006, con La stanza dei
segreti. Tra le attività laboratoriali
realizzate con bambini e ragazzi, che da
allora accompagnano costantemente il
lavoro della compagnia, Fabrizio Pallara
conduce nel 2013 l’Atelier dei
piccoli, realizzato dal Teatro di Roma
insieme all’Unione dei Teatri d’Europa,
con il progetto 100 farfalle.
Nello stesso anno debutta Il tenace
soldatino di piombo – un film da
palcoscenico, prodotto con il Teatro
Accettella (Teatro Stabile di Innovazione):
due linguaggi a confronto, quello teatrale
e quello cinematografico, per raccontare
una grande storia d’amore. Questa
produzione vince l’Eolo Awards 2015
miglior spettacolo di Teatro di Figura.
Tra il 2012 e il 2013 il teatro delle
apparizioni cura il progetto Valle dei
ragazzi al Teatro Valle Occupato.
Nella stagione 2013-2014 la compagnia
realizza il Giardino d’Inverno: un
appuntamento mensile in collaborazione
con l’Angelo Mai Altrove Occupato. Il
2014 è poi l’anno di una nuova
produzione, Alice, spettacolo prodotto
con il Teatro del Piccione e coprodotto
dal Teatro di Roma.
Una stanza, molti giocattoli, una finestra che si affaccia su un
esterno immaginario, la pioggia, le luci soffuse di un interno
intimo e caldo, per raccontare la storia del soldatino di
piombo e della sua ballerina.
Il set di questo “film” è dunque la stanza dei giochi, il luogo in
cui avviene la meraviglia e teatro e cinema si uniscono per
raccontare una grande storia d’amore. La videocamera dei
due attori animatori, come il buco della serratura di una
porta invisibile, si muove nella stanza restituendo, in un gioco
continuo di rimandi, la storia del rapporto d’amore tra un
soldatino di stagno con una gamba sola ed una ballerina,
posta in alto, troppo lontana da lui. Il viaggio che il
protagonista compie per ricongiungersi con la sua bella
diventa una sorta di romanzo di formazione che si dipana via
via attraverso l’incontro con gli altri giochi che popolano la
stanza: un elefante, un ragno, la signora delle polpette, un
gruppo di soldati in azione, un aereo, diversi gruppi di
animali, Pinocchio, un vecchio saggio.
Un percorso ricco di avventure e magia, per far sognare
grandi e piccini.
Perché vederlo:
vederlo: perché la celebre fiaba viene reinterpretata
in un gioco in cui gli oggetti prendono vita parlando,
combattendo, danzando, protagonisti di un film teatrale
proiettato su un grande schermo in diretta.
TEATRO SCUOLA 2016-2017
Lunedì 20 marzo
ACTING OUT
A Compact Coriolanus
ACTING OUT
A Compact Coriolanus
di Dunkan Kidd
regia LAURA PASETTI
con Michael Cooke, Stefano Guizzi,
Daniel Hird, Renee Williams
CHARIOTEER THEATRE/PICCOLO TEATRO DI
MILANO
Fascia d’età: 11‐14 anni
Tecnica utilizzata: teatro d’attore in
lingua inglese con possibilità di
sottotitoli
Durata: 60 minuti
Video:
https://www.youtube.com/watch?v=
fd34FzKQKKg
Note sulla compagnia
Charioteer Theatre è una compagnia
teatrale internazionale oltre che un
centro di formazione fondato nel 2005. Il
suo obiettivo è quello di costruire ponti
interculturali e di fornire esperienze
teatrali uniche, consentendo così ad
attori provenienti da tutta Europa di
collaborare su progetti comuni. Le loro
produzioni mirano a promuovere i
Classici, rendendoli accessibili a una vasta
gamma di persone provenienti da diverse
culture e backgrounds differenti, sia qui
che all’estero. Laura Pasetti, direttore
artistico della compagnia, ha stabilito
importanti collaborazioni con i più
prestigiosi teatri italiani, concentrandosi
sullo sviluppo di un repertorio per i
giovani.
Il logo è ispirato all’Auriga del Fedro di
Platone. L’auriga tiene le redini di due
cavalli, uno bianco che fa tutto quello che
l’auriga gli comanda, e uno nero, che
invece è ribelle e l’auriga deve faticare a
fargli fare quello che vuole. Metafora del
lavoro del teatrante, il cavallo bianco e il
cavallo nero sono la disciplina e la
creatività, il discernimento e l’intuizione.
Entrambi necessari all’artista perché dalla
loro unione arriva la spinta verso l’alto
che rende il teatrante degno e meritevole.
Una bizzarra compagnia teatrale specializzata in “Forum
Theatre”, una forma di teatro che privilegia l’interazione con
il pubblico a dispetto della messa in scena tradizionale,
presenta una versione molto personalizzata del Coriolano di
Shakespeare. Non tutti i membri della compagnia però sono
d’accordo: l’ultimo arrivato, che interpreta Coriolano, non
apprezza per niente le scelte artistiche degli altri e sembra
proprio non riuscire ad inserirsi nel gruppo. La storia della
compagnia si riflette nella storia di Shakespeare dove anche
Coriolano non riesce a far parte di quella società per la quale
ha combattuto e di cui vorrebbe essere eletto console.
Duncan Kidd ha creato una storia nella storia dove i temi del
bullismo, dell’integrazione in un gruppo e della necessità di
piacere agli altri sono sottolineati con ironia e sarcasmo.
Momenti di interazione con gli spettatori si alternano a
momenti comici ed esilaranti in cui gli attori si riflettono nei
personaggi e raccontano la loro versione dei fatti. Si ride ma
ci si ferma anche a pensare: e se non si riesce a far parte di
un gruppo? E se non si viene accettati per come si è? In
questa riscrittura del Coriolano di William Shakespeare,
vedremo sulla scena una narrazione chiara e spontanea.
Vedremo come la stessa storia possa essere narrata in modi
diversi. Lo spettatore avrà modo di ascoltare i versi di
Shakespeare e di confrontarli con il linguaggio di oggi. Cosa
succede quando il bullo diventa vittima di bullismo? Cosa
significa essere un escluso dal gruppo? Cosa vuol dire
crescere?
Siamo noi a raccontare la nostra storia o lasciamo che gli
altri lo facciano per noi?
Perché
Perché vederlo:
vederlo: perché si riflette sui temi del bullismo e
dell’esclusione dal gruppo grazie ad una recitazione
dinamica e sarcastica e alla riscrittura in chiave comica della
tragedia di Shakespeare.
TEATRO SCUOLA 2016-2017
1, 2, 3…CRISI!
Ovvero la crisi salvata dai
ragazzi(ni)
scritto e diretto da Giuseppe
Provinzano
dramaturg Gabriele Cappadona
assistente alla regia Agnese Gugliara
con Sergio Beercock e Giuseppe
Provinzano
luci Gabriele Gugliara
disegni Petra Trombini
Giovedì 6 aprile
1, 2, 3…CRISI!
Ovvero la crisi salvata dai ragazzi(ni)
TEATRO BIONDO DI PALERMO
BABEL CREW
Fascia d’età: 11‐13 anni
Tecnica utilizzata: teatro d’attore con
interazione del pubblico
Durata: 80 minuti
Video:
https://www.facebook.com/teatro.bi
ondopalermo/videos/vb.1470612376
493071/1705710446316595/?type=
2&theater
Note sulla compagnia
L’associazione Babel nasce nel 2011
ponendosi come scopo quello di creare
un ambiente associativo e culturale che
confronti e promuova diversi linguaggi,
professionalità e progettualità. Al proprio
interno opera un eclettico gruppo di
lavoro under 35 con esperienza
qualificata in molteplici ambiti, dalla
progettazione europea sociale e culturale
alla gestione di progetti finanziati,
dall’analisi statistica alla produzione di
laboratori teatrali. Nel corso dei suoi anni
di attività Babel ha consolidato sul
campo le competenze necessarie
nell’organizzazione di eventi pubblici,
promozione e diffusione, rapporti con i
media, formazione. L’associazione ha
sede nel Comune di Palermo, ma l’attività
svolta con tutto il territorio regionale e
ha potuto lavorare anche sul territorio
nazionale ed europeo.
Il Teatro Biondo di Palermo, che ha
prodotto lo spettacolo, è stato
riconosciuto come “teatro di rilevante
interesse culturale” dalla riforma dei
teatri del 2015.
Lo spettacolo racconta la crisi personale ed economica di
Alexis, un adolescente alle prese con l’improvvisa gestione del
bar ereditato dal padre. Il ragazzo viene così travolto da
problematiche più grandi di lui: si troverà a dover fare delle
scelte importanti e decisive che determineranno la sua vita
verso una o un’altra direzione.
Lo spettacolo è costruito su una drammaturgia modulare che
prevede l’interazione con il pubblico perché questo scelga per
Alexis e dibatta liberamente sui temi che queste scelte
presenteranno di volta in volta al fine di assumere una certa
consapevolezza: 3 scelte\
scelte\snodi drammaturgici per 22 possibili
sviluppi porteranno a ben 12 finali differenti, a seconda delle
decisioni dei ragazzi
ragazzi in sala. A guidare quello che viene
rappresentato come un incubo del protagonista sarà un
bizzarro, curioso e affascinante personaggio che si presenta
come il Dio Denaro in carne ed ossa, che interagisce col
pubblico utilizzando i linguaggi dei giochi di ruolo e dei
videogame al fine di chiarire certi aspetti, situazioni, pratiche e
terminologie sui temi affrontati che non sono chiare
nemmeno agli adulti. Il Dio Denaro parlerà coi ragazzi: insieme
decideranno quale sarà lo strumento più democratico e
funzionale per esprimere la propria preferenza.
Perché vederlo:
vederlo: perché offre ai ragazzi la possibilità di essere
consapevoli delle proprie scelte su temi di forte attualità,
mettendo nelle loro mani le sorti dello spettacolo stesso!
TEATRO SCUOLA 2016-2017
Giovedì 20 e venerdì 21 aprile
MOUN
Portata dalla schiuma e dalle
onde
MOUN
Portata dalla schiuma e dalle onde
basato sull’omonimo libro di Rascal
regia Fabrizio Montecchi
con Deniz Azhar Azari
sagome Nicoletta Garioni (dalle
illustrazioni di Sophie)
coreografie Valerio Longo
musiche Paolo Codognola
un’idea di Fabrizio Pallara
di e con Valerio Malorni e Fabrizio
Pallara
TEATRO GIOCO VITA
in collaborazione con
EMILIA ROMAGNA TEATRO FONDAZIONE
Fascia d’età: 6‐11 anni
Tecnica utilizzata: teatro d’ombra,
d’attore e danza
Durata: 1 ora e 10 minuti
Video:
https://vimeo.com/171430296
Note sulla compagnia
Teatro Gioco Vita nasce nel 1971, tra le
prime realtà in Italia ad essere
protagonista del movimento
dell’animazione teatrale. Teatro Gioco
Vita incontra il teatro d’ombre alla fine
degli anni Settanta. Dal suo operare con
coerenza e coscienza professionale, e
anche grazie al contributo di
collaboratori esterni, ha maturato
un’esperienza unica nel suo genere che
gli è valsa prestigiose collaborazioni e
riconoscimenti in ogni parte del mondo,
con teatri stabili ed enti lirici. La
Compagnia, con Fabrizio Montecchi in
qualità di responsabile artistico, è
impegnata oltre che nella produzione di
spettacoli, anche in attività di laboratorio
con le scuole e i giovani. Teatro Gioco
Vita affianca l’attività di organizzazione
di rassegne teatrali sul territorio di
Piacenza e provincia con una dimensione
sempre più internazionale che ha portato
i suoi spettacoli ad essere rappresentati,
oltre che in Europa, negli Stati Uniti, in
Brasile, Messico e Canada.
Ai genitori di Moun il loro paese, in preda alla follia della
guerra, sembra ormai non offrire nessun futuro. Con un atto
disperato decidono di abbandonare al mare l’unica figlia,
nella speranza che, lontano dalla guerra, avrà una possibilità
di salvezza. Moun attraversa l’oceano dentro una scatola di
bambù e arriva “al di là” del mare, dove su una spiaggia
un’altra coppia la trova, la porta in salvo e l’adotta. Moun
cresce così in una famiglia che la ama, circondata da fratelli
e sorelle.
Arriva però il giorno in cui le sono rivelate le sue vere origini
e Moun si trova a fare i conti con la propria storia. Dopo
tanto soffrire, Moun capisce che “anche dall’altro lato
dell’oceano l’amavano”, e per regolare i conti con il suo
passato decide di compiere un simbolico ritorno al paese
natale.
Affida al mare quello che di quel luogo possiede: la scatola
di bambù, ma arricchita di tutto quello che lei ha amato nei
suoi anni d’infanzia, ricordi di un “tempo dell’innocenza” in
cui lei ignorava le sue radici. La leggerezza poetica con cui
queste tematiche difficili sono trattate è resa sulla scena da
immagini d’ombra dai toni pastello, acquerellati, e da ritmi
calmi e distesi, che donano un’atmosfera di pace che
informa tutta l’azione scenica e anche la recitazione.
Perché vederlo?
perché nonostante la storia tratti temi forti come
l’abbandono, l’adozione, la nostalgia e la costruzione di sé,
trasmette un senso di grande serenità grazie alla leggerezza
con cui tali temi sono narrati.