Dichiarazione Ambientale Rinnovo 2015 Impianto termoelettrico “Andrea Palladio” Fusina (VE) Dichiarazione ambientale Rinnovo 2015 Impianto termoelettrico “Andrea Palladio” di Fusina (VE) Convalida L’istituto IMQ S.r.l. – Via Quintiliano, 43 - 20138 Milano - Tel. 02 50731, Fax. 02 50991500, quale Verificatore ambientale accreditato dal Comitato ECOLABEL - ECOAUDIT – Sezione EMAS ITALIA con n. IT-V-0017, ha verificato attraverso una visita all’organizzazione, colloqui con il personale, analisi della documentazione e delle registrazioni, che la Politica, il Sistema di Gestione e le procedure di audit sono conformi al Regolamento CE 1221/2009 ed ha convalidato in data 22/04/2015 le informazioni e i dati riportati in questa Dichiarazione ambientale. Anno di riferimento dati 2014 Introduzione La dichiarazione ambientale fornisce al pubblico e altri soggetti interessati informazioni convalidate sugli impianti e sulle prestazioni ambientali dell’organizzazione, compreso il loro continuo miglioramento. Consente, inoltre, di rispondere a questioni riguardanti gli impatti ambientali significativi di interesse dei soggetti coinvolti. Per rispondere, in maniera chiara e concisa, a dette finalità, questa Dichiarazione è stata articolata in due parti. La prima è dedicata a comunicare in modo essenziale le informazioni che riguardano la Società, la Politica ambientale, il processo produttivo, le questioni ambientali e il Sistema di Gestione Ambientale. La seconda parte illustra gli obiettivi di miglioramento, il Programma ambientale e riporta il compendio dei dati di esercizio, cioè le informazioni che necessitano di aggiornamento e convalida annuale. Sulla base di questa Dichiarazione convalidata, in conformità al nuovo regolamento CE n. 1221/2009, la Direzione dell’Unità di Business di Fusina ha provveduto a richiedere al Comitato per l’ECOLABEL ECOAUDIT il rinnovo della registrazione EMAS n. IT-000104, conseguita nel settembre 2002 e già rinnovata nei trienni successivi, ottenendo esito positivo. Tale Dichiarazione quindi ha validità triennale. Una nuova Dichiarazione dovrà essere presentata negli anni intermedi procedendo all’aggiornamento di questa Dichiarazione, sulla base dei dati di consuntivo dell’anno precedente. Tali aggiornamenti, convalidati dal Verificatore ambientale accreditato, verranno trasmessi al Comitato e messi a disposizione del pubblico. Ulteriori informazioni relative alle precedenti e alla presente Dichiarazione ambientale, come pure qualsiasi altra informazione di carattere ambientale relativa alle attività della Unità di Business, possono essere richieste ai seguenti riferimenti: Direttore dell’Unitá di Business Piergiorgio Tonti tel.: 041.8218301 e-mail: [email protected] Capo Impianto Stefano Pavanetto tel.: 041.8218302 e-mail: [email protected] Rappresentante della Direzione Franco Bertazzolo tel. 041.8218624 e-mail: [email protected] Responsabile del Sistema di Gestione Ambientale Mario Torcinovich tel. 041. 8218329 e-mail: [email protected] Enel – Dichiarazione ambientale 2015 Impianto termoelettrico Andrea Palladio di Fusina 4 Presentazione La “Dichiarazione Ambientale” dell’impianto termoelettrico di Fusina rappresenta un momento fondamentale sia nell’organizzazione dello stabilimento stesso sia nel rapporto di trasparenza e fiducia che si vuole instaurare e mantenere con la popolazione circostante che, nelle vicinanze del sito, vive e lavora. Essa viene redatta in conformità al Regolamento Comunitario 1221/2009 sull’adesione volontaria delle organizzazioni ad un sistema di ecogestione e audit (EMAS) ed in accordo con l’impegno ambientale dell’Enel, contiene una descrizione del sito e dell' attività produttiva, le informazioni sulla politica ambientale e sul sistema di gestione ambientale e sull’organizzazione nonché una panoramica di quelle che sono le performance ambientali già raggiunte dall’impianto termoelettrico e quelle per le quali si sta, invece, ancora lavorando. Si può affermare che tale documento nasce con l’intento di soddisfare il crescente interesse della collettività nei confronti degli aspetti ed impatti ambientali derivanti dalle attività produttive che insistono sul territorio in un’area particolare come quella di Venezia e la sua laguna. L’impegno ambientale, assunto da tutta l’organizzazione dell’impianto di Fusina, ha il significato di individuare e riconoscere tempestivamente le problematiche ambientali correlate alle attività del sito, analizzando ed attuando programmi di miglioramento continuo, inteso come l’elemento maggiormente qualificante di tutto il sistema. Infatti, soltanto migliorando le prestazioni ambientali dell’impianto, si può dare anche un valore aggiunto al nostro prodotto. Per raggiungere tale traguardo è necessario un notevole impegno: a tale scopo suggerimenti e proposte anche dall’esterno sono considerati indispensabili e pertanto l’impianto è disponibile a fornire qualsiasi informazione aggiuntiva di pertinenza tecnica e ambientale riguardante il processo a chiunque ne faccia richiesta. Fusina 11 marzo 2015 Enel – Dichiarazione ambientale 2015 Impianto termoelettrico Andrea Palladio di Fusina 5 Indice Il Gruppo Enel Profilo | | 8 8 La Politica ambientale e gli obiettivi Sistemi di gestione ambientale | | 10 10 La struttura Organizzazione registrata a EMAS | Il sito e l’ambiente circostante Formazione e comunicazione L’attività produttiva | Il profilo produttivo | 14 | 12 | 13 14 Descrizione del processo produttivo | 15 La Gestione Ambientale del sito | 19 La politica ambientale del sito | 19 Il sistema di Gestione Ambientale | 21 Elementi del Sistema di Gestione Ambientale (SGA) Gli aspetti ambientali 11 | | 23 24 Descrizione degli aspetti ambientali diretti | Descrizione degli aspetti ambientali indiretti Obiettivi e Programma ambientale | 25 | 36 39 Obiettivi e Programma ambientale 2015-2018 | Sezione dati ambientali esercizio 2014 43 Dati ingresso impianto anno 2014 | Dati uscita impianto anno 2014 45 Enel – Dichiarazione ambientale 2015 | | 39 44 Impianto termoelettrico Andrea Palladio di Fusina 6 Indicatori di prestazione ambientale nel periodo 2010-2014 Efficienza energetica | Efficienza dei materiali Acqua Rifiuti | | 50 | 51 53 | Emissioni 54 | 54 Limiti di legge applicabili all’impianto | | 56 56 Scarichi idrici | Rumore esterno 56 | 57 Leggi ed autorizzazioni di riferimento Glossario 50 52 Biodiversità Emissioni | | | 57 58 Enel – Dichiarazione ambientale 2015 Impianto termoelettrico Andrea Palladio di Fusina 7 Il Gruppo Enel Enel è una multinazionale dell’energia e uno dei rinnovabili a livello mondiale, Enel Green Power principali operatori integrati globali nei settori presenta il più alto livello di diversificazione dell’elettricità e del gas, con un particolare focus tecnologica. su Europa e America Latina. Il Gruppo opera in Prima al mondo, Enel ha provveduto alla 32 Paesi su 4 continenti, produce energia sostituzione dei tradizionali contatori attraverso una capacità installata netta di oltre elettromeccanici con i cosiddetti smart meters, i 95 GW e distribuisce elettricità e gas su una rete moderni contatori elettronici che consentono la di circa 1,9 milioni di chilometri. In Europa, Enel lettura dei consumi in tempo reale e la gestione è la prima azienda elettrica in termini di a distanza dei contratti. Oggi, circa 32 milioni di reported EBITDA e, con 61 milioni di utenze nel clienti retail italiani dispongono di un contatore mondo, il Gruppo registra la più ampia base di elettronico sviluppato e installato da Enel. Il clienti rispetto ai suoi competitors europei (dati Gruppo sta inoltre provvedendo all’installazione al 31 dicembre 2013). di altri 13 milioni di contatori elettronici ai suoi clienti in Spagna e sta conducendo progetti Business pilota nelle smart cities di Búzios (Brasile) e Nel 2013 Enel ha conseguito ricavi per circa 80,5 Santiago (Cile). Questo innovativo sistema di miliardi di euro. Il margine operativo lordo si è misurazione è indispensabile allo sviluppo delle attestato a circa 17 miliardi di euro mentre l’utile reti intelligenti, delle cosiddette smart cities e netto ordinario del Gruppo è stato di circa 3,1 della mobilità elettrica. miliardi di euro; nel Gruppo, al 30 settembre 2014, lavorano oltre 71.000 persone. Enel Azionariato gestisce un parco centrali molto diversificato: Quotata dal 1999 alla Borsa di Milano, Enel è la idroelettrico, termoelettrico, nucleare, società italiana con il più alto numero di geotermico, eolico, fotovoltaico e altre fonti azionisti, 1,1 milioni tra retail e istituzionali. Il rinnovabili. Oltre il 46% dell’energia elettrica che maggiore azionista di Enel è il Ministero Enel ha prodotto nel 2013 è stata priva di dell’Economia e delle Finanze con il 25,5% del emissioni di anidride carbonica. capitale. Oltre ad Enel, altre 13 società del Enel è fortemente impegnata nel settore delle Gruppo sono quotate sulle Borse di Italia, energie rinnovabili, nella ricerca e nello sviluppo Spagna, Russia, Argentina, Brasile, Cile e Perù. di nuove tecnologie amiche dell’ambiente. Enel Grazie al codice etico, al bilancio di sostenibilità, Green Power (EGP) è la società del Gruppo Enel alla politica di rispetto dell’ambiente e quotata in Borsa e dedicata alla produzione di all’adozione delle migliori pratiche internazionali energia da rinnovabili che gestisce circa 9,5 GW in materia di trasparenza e di Corporate di capacità installata proveniente da impianti Governance, tra gli azionisti di Enel figurano i idrici, eolici, geotermici, fotovoltaici, biomasse e maggiori fondi d’investimento internazionali, cogenerazione in Europa, nelle Americhe e in compagnie di assicurazione, fondi pensione e Africa. Fra le società operanti nel settore delle fondi etici. Enel – Dichiarazione ambientale 2015 Impianto termoelettrico Andrea Palladio di Fusina 8 Presenza nel mondo Enel è uno dei maggiori operatori sul mercato Come gruppo multinazionale globale, Enel è energetico dell’ America Latina, dove la impegnata nel consolidamento delle proprie controllata Enersis è la principale utility privata attività e nell’ulteriore integrazione del suo in termini di capacità installata e numero di business. clienti (dati al 31 dicembre 2013). Le filiali di In Italia, Enel è la più grande azienda elettrica. Enersis operano in 5 paesi, con circa 17 GW di Opera nel campo della generazione di elettricità capacità installata da termoelettrico, da impianti termoelettrici e rinnovabili con circa idroelettrico e altre fonti rinnovabili, e 14,6 37 GW di capacità installata. Di questi, più di 3 milioni di clienti. Nel campo della generazione, GW prodotti da impianti rinnovabili sono gestiti Enersis possiede e gestisce 4,4 GW in Argentina, attraverso EGP. Inoltre, Enel gestisce gran parte 1 GW in Brasile, 6,3 GW in Cile, 3 GW in della rete di distribuzione elettrica del paese e Colombia e 1,8 GW in Perù. Nel settore della offre soluzioni integrate di prodotti e servizi per distribuzione, il Gruppo opera nello stato di l’elettricità e il gas ai suoi 31 milioni di clienti Cearà in Brasile e in cinque delle più grandi città italiani. del Sud America: Rio de Janeiro, Bogotà, Buenos Nella penisola Iberica, dopo il collocamento sulla Aires, Santiago del Cile e Lima. Nel campo della Borsa di Madrid del 22% del capitale azionario trasmissione, Enersis possiede una linea di della controllata spagnola Endesa, Enel detiene interconnessione fra Brasile e Argentina. Inoltre, ora il 70,1% della prima società elettrica in in Cile e Brasile, oltre che in Costa Rica, Spagna e seconda in Portogallo. Endesa conta su Guatemala, Panama, e Messico, EGP Latin circa 22 GW di capacità installata e una forte America opera impianti eolici ed idroelettrici per presenza nel settore della distribuzione e nella oltre 1,4 GW. vendita di servizi per elettricità e gas con circa In America del Nord, EGP North America ha 13 milioni di clienti. Inoltre, nella regione EGP impianti idroelettrici, geotermici, eolici, solari e gestisce impianti di generazione da rinnovabili biomasse per oltre 2 GW. per 1,8 GW. In Africa, Enel è presente nel settore del gas In Europa, Enel è anche presente in Slovacchia, upstream grazie alla sua partecipazione nello dove detiene il 66% della società elettrica sviluppo di giacimenti di gas in Algeria ed Egitto. Slovenské Elektrárne, il primo produttore di Tramite Endesa, Enel gestisce un impianto energia elettrica della Slovacchia e il secondo termoelettrico in Marocco. In Sudafrica, Enel dell’Europa centro-orientale con una capacità Green Power ha recentemente completato e installata di circa 5 GW. In Romania, il Gruppo connesso alla rete il suo primo impianto fornisce energia a 2,7 milioni di clienti grazie alla fotovoltaico nel Paese, ad Upington (10 MW), sua rete di distribuzione, mentre EGP detiene e dopo essersi aggiudicata contratti di fornitura di gestisce impianti di generazione da fonti energia fotovoltaica ed eolica per un totale di rinnovabili sia in Romania che in Grecia. In 513 MW nel quadro di una gara pubblica per le Russia, Enel opera nel campo della generazione, energie rinnovabili promossa dal governo settore in cui la controllata Enel Russia detiene sudafricano. oltre 9 GW di capacità termoelettrica. Nel settore della vendita, il Gruppo possiede il 49,5% di RusEnergoSbyt, uno dei più grandi (Dove non espressamente indicato, i dati di questo profilo sono stati elaborati al 30 settembre 2014). trader privati di energia elettrica del Paese. In Francia, Enel è attiva nella vendita di elettricità e gas e nella generazione da fonti rinnovabili. Enel – Dichiarazione ambientale 2015 Impianto termoelettrico Andrea Palladio di Fusina 9 La Politica ambientale e gli obiettivi > Comunicazione ai cittadini, alle istituzioni e agli altri stakeholder sulla gestione ambientale dell’Azienda. Enel considera l’ambiente, la lotta ai cambiamenti climatici e lo sviluppo sostenibile > Formazione e sensibilizzazione dei dipendenti sulle tematiche ambientali. fattori strategici nell’esercizio e nello sviluppo delle proprie attività e determinanti per consolidare la propria Sistemi di gestione Ambientale leadership nei mercati dell’energia. In Obiettivi accordo con i codici etici di condotta che La progressiva applicazione di Sistemi di orientano i comportamenti ai princípi di Gestione Ambientale (SGA) riconosciuti a livello responsabilità sociale, tutte le persone internazionale a tutte le attività svolte dal che operano nel Gruppo sono interessate e Gruppo Enel (industriali, di pianificazione, di coinvolte ai fini del miglioramento continuo nella coordinamento, di servizio, ecc.) costituisce un performance ambientale. obiettivo strategico della politica ambientale La politica ambientale del Gruppo Enel, dell’Azienda. considerando il rispetto degli obblighi e Articolazione dei Sistemi di Gestione adempimenti legali come un prerequisito per Ambientale tutte le sue attività, si fonda su tre princípi di Nel 2012 Enel ha ottenuto la certificazione ISO base e persegue dieci obiettivi strategici. 14001 di Gruppo. Per il conseguimento di questo obiettivo strategico della politica ambientale è Princípi stato definito un Sistema di Gestione Ambientale > Tutelare l’ambiente. (SGA) che collega, coordina e armonizza tutti i > Migliorare e promuovere le caratteristiche SGA presenti in Enel. Questo nuovo SGA ambientali di prodotti e servizi. assicura la governante ambientale dell’intero > Creare valore per l’Azienda. perimetro del Gruppo Enel definendo linee guida e requisiti minimi che devono essere rispettati Obiettivi strategici per una corretta e omogenea applicazione della > Applicazione all’intera organizzazione di politica ambientale di Gruppo. sistemi di gestione ambientale riconosciuti a Risultati 2013 livello internazionale. Attualmente i sistemi certificati ISO 14001 > Inserimento ottimale degli impianti industriali coprono il 94% della potenza efficiente netta e e degli edifici nel territorio, tutelando la oltre il 95% delle reti, mentre sono certificate al biodiversità. 100% le attività della Global Service Function, > Riduzione degli impatti ambientali con della Divisione Ingegneria e Ricerca e quelle di l’applicazione delle migliori tecnologie mercato svolte in Italia e Romania. Il maggiore disponibili e delle migliori pratiche nelle fasi di grado di copertura riflette le nuove certificazioni costruzione, esercizio e smantellamento degli dei parchi eolici di Enel Green Power in Europa e impianti. America Latina, degli impianti termoelettrici a > Leadership nelle fonti rinnovabili e nella generazione di elettricità a basse emissioni. > Impiego efficiente delle risorse energetiche, idriche e delle materie prime. ciclo combinato di Pego in Portogallo, di Marcinelle in Belgio e dell’impianto termoelettrico diesel di Ibiza in Spagna. Il dettaglio delle attività certificate ISO 14001 o > Gestione ottimale dei rifiuti e dei reflui. registrate EMAS è riportato nell’allegato al > Sviluppo di tecnologie innovative per Rapporto Ambientale 2013. l’ambiente. Enel – Dichiarazione ambientale 2015 Impianto termoelettrico Andrea Palladio di Fusina 10 La struttura organizzativa registrata a EMAS La struttura organizzativa di Enel SpA è La Direzione dell’impianto ha sede all’interno del articolata in più Divisioni, l’impianto sito produttivo, situato in: termoelettrico di Fusina fa parte della Divisione via dei Cantieri 5, 30176 Malcontenta – Venezia. Global Generation. La principale missione della Il codice NACE è: 35.11 per produzione di Divisione è quella di produrre energia elettrica energia elettrica. da fonti convenzionali (olio combustibile, gas Al 31 dicembre 2014 prestavano il loro servizio naturale, carbone) e da fonti rinnovabili. in impianto 213 addetti tra personale di esercizio Per maggiori informazioni sulla struttura di Enel e personale di manutenzione a cui si devono SpA e sulle sue Divisioni, si può consultare il sito sommare 24 addetti di staff e 52 addetti www.enel.it dell’Unità Movimento Combustibile. I servizi di L’impianto termoelettrico Andrea Palladio di pulizia, vigilanza e somministrazione pasti, gli Fusina svolge l’attività di Produzione di energia interventi specialistici e le attività straordinarie elettrica sotto la responsabilità della Direzione di manutenzione sono affidati a personale dell’Unità di Business di Fusina. esterno attraverso lo strumento dell’appalto. Organizzazione dell’Unità di Business di Fusina Direttore UB Linee di Staff Controller e Servizi Supporto Tecnico Esercizio Ambiente Autorizzazioni Safety (RD e RSGA) Unità Movimento Combustibili Capo Impianto Organizzazione impianto Capo impianto Sezione Esercizio Sezione Manutenzione Unità Conduzione in turno Unità Laboratorio chimico Unità Elaborazione dati di esercizio Linea Linea Linea Linea Enel – Dichiarazione ambientale 2015 Meccanica e Civile Elettrica Regolazione Programmazione (Magazzino) Impianto termoelettrico Andrea Palladio di Fusina 11 Il sito e l’ambiente circostante non per alcune isole minori, quanto invece L’impianto termoelettrico di Fusina, entrato in nell’intera provincia. Da menzionare sono infine attività nel 1964, si trova all’interno della le attività legate al trasporto commerciale e Seconda Zona Industriale di Porto Marghera, all’edilizia. Il sito, in generale, risulta Comune di Venezia, nella sezione centrale della caratterizzato da una rete viaria particolarmente gronda lagunare; confina a nord con il Canale fitta, fattore che rende l’impianto stesso di facile Industriale Sud del Porto Industriale, ad ovest accesso. con un’area libera di proprietà della Società Per quanto attiene l´ambiente circostante, ALCOA, a sud con la strada di accesso alla l’impianto si inserisce all’interno della laguna di centrale, ad est con l’area di una centrale Venezia. Si tratta di un ambiente di transizione acquisita da ENEL nel 1990, ora Sezione 5, e influenzato sia dagli apporti dei corsi d’acqua che quella dell’impianto comunale di depurazione vi sfociano, sia dagli scambi con il mar Adriatico, delle acque, gestito dal Gruppo Veritas (società attraverso le bocche di Porto. Questa dinamica pubblica di gestione ambientale). porta alla formazione di un complesso sistema di Lo stabilimento occupa un’area complessiva pari canali, anche navigabili, inseriti in un insieme di a 446.112 m2 , di cui 68.359 m2 costituiti da aree poco profonde (barene). Comunque, la aree coperte e 22.884 m2 in concessione dal laguna di Venezia deve la sua attuale demanio marittimo e ricade all’interno dell'area conformazione anche all’intervento antropico. industriale di Porto Marghera, una tra quelle Infatti, quale ambiente di transizione tra individuate dalla Legge 426/98 "Nuovi interventi terraferma e mare, la laguna avrebbe dovuto in campo ambientale" come aree di rilevanza evolvere verso l’interramento o verso la nazionale e soggette a rischio ambientale costituzione di ambiente marino. L’uomo, invece, provocato dalle attività chimiche, petrolchimiche, nel corso dei secoli ne ha modificato le tendenze metallurgiche, elettrometallurgiche e evolutive, deviando i fiumi Brenta e Sile (che si meccaniche. immettevano nella Laguna), rafforzando i litorali, L’impianto, progettato per un funzionamento di bonificando vaste aree lagunari, scavando canali tipo continuativo, contribuisce alla copertura etc. La Laguna di Venezia presenta una della richiesta della rete elettrica di energia di profondità molto variabile compresa, per il 75% base per gli usi civili e industriali. della superficie, tra 0 e 2 m, mentre solo per il Le aree circostanti il sito sono molto 5% superiore ai 5 m. industrializzate, caratterizzate da attività legate L’assetto geologico generale dell’area è in particolar modo al settore chimico e caratterizzato da strati successivi di materiale petrolifero. A servizio della zona industriale vi è sabbioso e argilloso derivante in parte dagli il Porto Industriale che si estende in tutta l’area apporti fluviali ed in parte dai riporti di tipo mediante una rete di canali navigabili sui quali antropico di bonifica. Sono distinguibili una serie insistono accosti per le operazioni di carico e di falde di cui una superficiale freatica, scarico dei prodotti. Nell’ultimo decennio si sono fortemente dipendente da fattori antropici, ed verificate notevoli variazioni dovute alcune in pressione, tutte defluenti verso il mare essenzialmente a processi di razionalizzazione o (direzione da nord – ovest) chiusura di impianti e variazioni di processo Le acque superficiali sono caratterizzate da una produttivo e di prodotto. fitta rete idrografica superficiale, per lo più Le aree confinanti con le zone industriali sono di artificiale. tipo commerciale e residenziale. Rilevante é Per quanto attiene infine il clima l´area in esame senz’altro la presenza turistica, legata in presenta un clima di tipo temperato. La particolare alla vicinanza col centro storico di direzione preferenziale di provenienza del vento Venezia. Altro aspetto importante è l’agricoltura, è quella da nord est anche se esiste una non tanto all’interno del sistema lagunare, se significativa presenza del regime di calma. La Enel – Dichiarazione ambientale 2015 Impianto termoelettrico Andrea Palladio di Fusina 12 percentuale di umidità nell’area in questione è pubblicati sul sito ministeriale a disposizione del rilevante, in particolare nei mesi invernali ed pubblico. autunnali. Il massimo di precipitazioni si riscontra nei periodi tardo – primaverile ed L’impianto termoelettrico Andrea Palladio di autunnale (ottobre – novembre). Fusina è socio fondatore del Club EMAS Veneto, un’iniziativa a cui hanno dato la loro adesione molte delle Formazione, comunicazione e partecipazione. organizzazioni registrate nel L’impianto organizza corsi di formazione con l’obiettivo di promuovere riguardanti il SGA e i diversi aspetti ambientali la conoscenza degli strumenti connessi alle specifiche attività del personale. di gestione ambientale alle Veneto. Il club Emas nasce Tali corsi sono effettuati sulla base di un aziende a livello regionale e favorire il dialogo e Programma di formazione. la collaborazione tra gli Enti pubblici e le organizzazioni registrate. Varie sono anche le attività di comunicazione che l’UB di Fusina tiene attive verso l’esterno. In Inoltre, per incentivare il rapporto tra Direzione particolare Centrali aperte ed Energia in gioco locale e personale nel campo dei temi offrono la possibilità ai cittadini e alle ambientali, sindacati ed Enel s.p.a. hanno scolaresche di visitare l’impianto. Le visite sono stabilito di estendere la competenza del precedute da una lezione in sala didattica in cui Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza si descrive l’impianto e si illustrano le anche all’ambiente, creando quindi una nuova performance ambientali del sito. figura di rappresentanza dei lavoratori che risulterà essere un interlocutore importante su La dichiarazione ambientale, oltre ad essere tali temi. disponibile sul sito aziendale, viene diffusa a tutti i lavoratori dell’impianto e, su supporto Con cadenza annuale, tutti i dipendenti vengono informatico, alla popolazione che vive nel convocati in assemblea dove la Direzione territorio e agli Enti ed Associazioni locali che ne informa sulle novità, sugli aggiornamenti e sui fanno richiesta. risultati produttivi, ambientali e su quelli legati alla sicurezza. Annualmente, alla fine di ogni mese di aprile, l’impianto fornisce ad ISPRA (Istituto superiore Inoltre, in un apposito file nel server di centrale, per la protezione e la ricerca ambientale) e al tutto il personale di impianto ha la possibilità di MATTM (Ministero dell'Ambiente e della Tutela inserire eventuali segnalazioni di carattere del Territorio e del Mare), nonché ai principali ambientale o di sicurezza. Periodicamente tale Enti Locali,un’ampia serie di dati relativi all’anno file viene visionato dai responsabili di impianto. precedente e riguardanti i comparti ambientali: emissioni in aria, scarichi idrici, rifiuti, rumore, emissioni olfattive, …….. Tali dati vengono Enel – Dichiarazione ambientale 2015 Impianto termoelettrico Andrea Palladio di Fusina 13 L’attività produttiva Il profilo produttivo metano è utilizzato, soprattutto, durante le fasi L’impianto termoelettrico di Fusina produce di avviamento mentre, in condizioni di normale energia elettrica mediante la combustione di funzionamento, l’impianto è alimentato da carbone, metano, CDR (Combustibile da rifiuti) e idrogeno proveniente da Società del Polo idrogeno. E’ composto da cinque sezioni Petrolchimico di Fusina. Le tubazioni idrogeno termoelettriche, di taglia differente, costruite in provenienti rispettivamente da Syndial e da tempi diversi: Polimeri Europa giungono, tramite il Ponte Bossi, Potenza Anno (MW) avviamento nell’area turbogas. II ciclo è basato su un turbogas alimentato a idrogeno, con recupero del calore dei gas di scarico in un apposito Sezione 1 165 1964 Sezione 2 171 1969 Sezione 3 320 1974 Sezione 4 320 1974 Sezione 5 160 1967 generatore di vapore a recupero (GVR). Allo scopo di incrementare la potenza della turbina e contenere le emissioni di inquinanti, viene iniettato vapore (o acqua) in camera di combustione, con il raggiungimento di elevati rendimenti. Dal GVR è possibile estrarre ancora calore residuo che viene utilizzato nella sezione 4 a carbone, allo scopo di aumentare al massimo la sola produzione di energia elettrica da Sezione 6 16 2010 idrogeno. Il 25.11.2008, il sito di Fusina, ha ottenuto La potenza nominale complessivamente installata è di 1152 MW. AIA) che sostituisce tutte le autorizzazioni di La sezione 5, già esercita dalla Società Alumina S.p.A. dal 1967 al 1982, acquistata da Enel nel 1990, ristrutturata e rimessa in esercizio nel 1992, è fuori produzione dall’ottobre 1999. La sezione 6 è un impianto turbo-gas carattere ambientale esistenti, rilasciate dai vari Enti e che riguardavano principalmente: emissioni in aria, emissioni in acqua e rifiuti (vedi capitolo Leggi ed autorizzazioni di riferimento). sperimentale a ciclo combinato alimentato a metano e a idrogeno costituito con lo scopo di promuovere lo sviluppo e l’applicazione delle tecnologie dell’idrogeno quale combustibile per l’esercizio commerciale. Il gas l’Autorizzazione Integrata Ambientale.(di seguito Per l’esercizio del gruppo 5 di Fusina, attualmente non autorizzato dall’AIA, è necessario presentare eventualmente una modifica, come previsto dall’autorizzazione stessa mentre la sezione 6 è autorizzata dalla Regione Veneto. Enel – Dichiarazione ambientale 2015 Impianto termoelettrico Andrea Palladio di Fusina 14 Descrizione del processo produttivo • Nell’impianto termico principale (Sezioni 1-4) si prelevata da canale Industriale Sud della laguna realizza la trasformazione dell’energia chimica di Venezia o attraverso delle torri di contenuta nei combustibili in energia elettrica raffreddamento e il condensato è nuovamente attraverso trasformazioni intermedie in energia inviato nella caldaia; termica ed in energia meccanica. Il ciclo può • essere così riassunto: dove l’energia meccanica si trasforma in energia • elettrica che viene immessa nella rete nazionale in uscita dalla turbina il vapore viene condensato mediante acqua di raffreddamento l’acqua di alimento viene pompata nel la turbina è accoppiata all’alternatore, generatore di vapore (caldaia) dove, ad opera di trasporto ad alta tensione attraverso due del calore prodotto dal combustibile che brucia, stazioni elettriche a tensioni rispettivamente di si riscalda fino a portarsi allo stato di vapore 220 e 380 kV.. surriscaldato. Il vapore ottenuto è trasferito nella turbina, dove l’energia termica è trasformata in energia meccanica. Figura 1 - Schema del percorso Enel – Dichiarazione ambientale 2015 Impianto termoelettrico Andrea Palladio di Fusina 15 Sistemi di controllo e riduzione degli sostituiti su tutti i gruppi dal 2006 con l’utilizzo inquinanti atmosferici industriale di CDR nei gruppi 3 e 4 e con i fumi prodotti dalla combustione sono l’ambientalizzazione dei gruppi 1 e 2. convogliati ad impianti di abbattimento: Nei gruppi 3 e 4 sono monitorati in continuo: o o o delle polveri con elettrofiltri per le sezioni 3, • 4 e 5 e filtri a manica per le sezioni 1 e 2; mentre nei gruppi 1 e 2 sono monitorati in SO2, NOx, PST, CO, COT e HCl; degli ossidi di zolfo mediante desolforatori continuo: con processo chiamato assorbimento ad • umido calcare/gesso, consistente nel far L’utilizzo industriale di CDR in co-combustione assorbire l’anidride solforosa dal calcare con il carbone nei gruppi 3 e 4 ha richiesto (CaCO3) in sospensione acquosa, formando inoltre l’installazione nei gruppi 3 e 4 di così solfato di calcio, vale a dire gesso campionatori in continuo di diossine e furani e a direttamente utilizzabile in edilizia. Dal partire dal 2009, con il rilascio dell’AIA, il 2006, come calcare, si è cominciato ad monitoraggio in continuo del mercurio. utilizzare la “marmettola”, cioè i residui Anche sui camini dell’impianto idrogeno sono delle attività di segagione e lucidatura del presenti sistemi di monitoraggio in continuo marmo. La tecnologia utilizzata permette di delle emissioni. Le analisi previste sono: NOx , ottenere gesso con umidità residua del 10% CO, O2 , H2O. Tutte le misure pervengono ad un e purezza minima dell’85%, ciò grazie sistema di acquisizione che invia le misure ad un anche alla efficacia di abbattimento dei PC locale, il quale elabora i dati secondo le captatori elettrostatici; normative nazionali e regionali SO2, NOx, PST e CO. degli ossidi di azoto, mediante processi OFA (basse temperature di fiamma), bruciatori Opere di presa, circolazione e lowNOx (solo gruppi 3 e 4 ), e denitrificatori restituzione delle acque di catalitici, utilizzando ammoniaca (NH3) che, raffreddamento in presenza di un opportuno catalizzatore e L’impianto dispone di due opere di presa e alla temperatura di 350 °C, trasforma gli restituzione delle acque condensatrici: un ossidi di azoto (NOx) in azoto molecolare sistema viene utilizzato nel corpo principale (N2) ed acqua. dell’impianto per le Sezioni 1-2-3-4, l’altro viene L’abbattimento dell’ossido di carbonio si ottiene impiegato per la Sezione 5. con l’ottimizzazione del processo di In entrambi i casi le opere di presa sono combustione, attraverso una macinazione fine collocate lungo il Canale Industriale Sud e del polverino di carbone e una corretta l’acqua di raffreddamento viene scaricata nel miscelazione del combustibile e dell’aria Naviglio Brenta. Lo scarico della sezione 5 non è necessaria alla combustione. al momento attivo. Le ciminiere hanno rispettivamente altezza di 65 Nelle sezioni 1 e 2, per migliorare l’efficienza m per la Sez. 1, di 90 m per la Sez. 2, di 150 m, dell’impianto produttivo nel periodo estivo unica per le Sez. 3 e 4 e di 60 m per la Sez. 5. riducendo contestualmente la quantità di calore La differente altezza dei camini è funzione degli scaricato in laguna, sono entrate in esercizio standard di progetto delle sezioni, costruite in dodici torri di raffreddamento ad umido (sei per tempi diversi, ed alla potenzialità delle stesse. ciascuna sezione) funzionanti in circuito chiuso L’altezza dei camini e la temperatura dei fumi di alimentato con acqua proveniente dal scarico garantiscono un'efficace aerodispersione depuratore della Società Veritas di Fusina, delle emissioni gassose. gestore del servizio pubblico veneziano di Nel camino di ciascuna sezione, sono presenti fornitura e depurazione delle acque. Le torri dal 1995 sistemi di monitoraggio in continuo sono a tiraggio forzato cioè dotate di ventilatori. delle emissioni (SME). Gli SME sono stati Il circuito chiuso è in parte costituito dall’attuale Enel – Dichiarazione ambientale 2015 Impianto termoelettrico Andrea Palladio di Fusina 16 circuito ad acqua di mare ed in parte di nuova gru; il carbone viene depositato nel Parco realizzazione. L’acqua da raffreddare, per una Carbone, adiacente alla banchina, che ha una portata di 5 m3/s per ciascuna sezione, spinta capacità massima di 600.000 t. Da qui, dalla pompa attraversa i condensatori e attraverso appositi nastri trasportatori chiusi, raggiunge la sommità delle torri dove viene viene trasferito alle caldaie. frazionata in una finissima pioggia da un sistema Nelle fasi di scarico delle carboniere gli operatori di distribuzione, durante la sua discesa incontra si attengono alle disposizioni impartite nel in controcorrente il flusso d’aria prodotto dai documento di sicurezza inerente le operazioni ventilatori, si innesca cosi un processo di portuali al fine di ridurre i rischi connessi alle evaporazione di parte dell’acqua con operazioni di scarico e a quanto previsto nella conseguente naturale raffreddamento della certificazione UNI EN ISO 9001 per le attività di frazione liquida rimanente. L’acqua raffreddata si “Operazioni di scarico e carico di rinfuse solide raccoglie nel bacino sottostante ciascuna torre e effettuate sui terminali nazionali dalle navi da qui è convogliata in una vasca di calma dalla portarinfuse”, conseguita nel 2006. quale viene aspirata dalla pompa per essere Per ridurre gli effetti ambientali si prendono le immessa nuovamente nei condensatori seguenti precauzioni. attraverso le condotte di raffreddamento già • appositi scivoli metallici posti lungo il esistenti. L’acqua evaporata e quella che deve percorso delle benne, tra la nave e la essere necessariamente spurgata per evitare tramoggia della gru, impediscono la caduta di fenomeni di concentrazione salina, devono carbone nel canale. Alla fine dello scarico essere reintegrate nel ciclo. Il quantitativo viene eseguita la pulizia della banchina e massimo di integrazione è pari a circa 900 delle aree sottostanti i percorsi dei nastri m3/h, prelevata dall’impianto di trattamento trasportatori. delle acque reflue della Società Veritas ed • Si bagna il carbone con un sistema di immessa nel circuito di raffreddamento previo umidificazione fisso costituito da cannoni con trattamento biocida con idoneo impianto di lance multi ugelli di nebulizzazione sterilizzazione. Lo spurgo dal circuito di raffreddamento è di circa 300 m3/h, l’acqua è restituita all’impianto di trattamento Veritas con • le acque piovane che ricadono sul parco sono raccolte da canalette perimetrali e sottoposte a trattamento prima di essere scaricate. Nel corso degli anni sono stati realizzati caratteristiche idonee. importanti interventi impiantistici che hanno Approvvigionamento dei combustibili ridotto ulteriormente gli effetti ambientali di Per quanto attiene i combustibili, le sezioni 1, 2, dispersione del polverino di carbone dalla fase di 3 e 4 sono alimentate con carbone nel normale scarico, stoccaggio (barriere frangivento) e esercizio, mentre nelle fasi di avviamento o nei trasporto del combustibile. transitori di indisponibilità carbone impiegano Il gas naturale del metanodotto viene inviato anche metano. direttamente nelle caldaie dopo una riduzione Nel corso del 2012, si è concluso l’iter gestionale della pressione in apposite cabine, in gestione e formale per la dismissione definitiva dell’OCD. all’impianto. Le stazioni di riduzione della L’approvvigionamento dei combustibili è pressione sono dotate dei necessari dispositivi assicurato via mare per il carbone, con il automatici di protezione e allarme di rilevazione metanodotto per il gas naturale, con un’apposita delle perdite previsti dalle norme di sicurezza. tubazione per l’idrogeno e via gomma per il Nell’impianto è inoltre presente del gasolio, gasolio. utilizzato in situazioni particolari di esercizio Le navi da trasporto attraccano ad una banchina quali gli avviamenti dei gruppi, i servizi posta lungo il Canale Industriale Sud. Lo scarico antincendio e come carburante per le macchine delle navi carboniere è assicurato da due ponti operatrici. Enel – Dichiarazione ambientale 2015 Impianto termoelettrico Andrea Palladio di Fusina 17 La centrale di Fusina gestisce dal 2006, alla protezione ambientale, in termini di conclusione dell’iter autorizzativo che ha abbattimento degli inquinati atmosferici e negli coinvolto gli Enti Locali, il Ministero scarichi idrici. dell’Ambiente e il Ministro dell’Attività La co-combustione di carbone e CDR Produttive, l’attività di co-combustione di nell’impianto termoelettrico di Fusina consente carbone e CDR nelle sezioni 3 e 4. L’attività è di evitare alle aziende locali di gestione dei rifiuti stata successivamente autorizzata dall’AIA per (Veritas, ecc..) lo smaltimento in discarica un quantitativo pari a 70.000 t/anno di CDR. ovvero il trasporto a distanza verso altri impianti L’impianto di ricezione del CDR è stato costruito di termovalorizzazione. all’interno di un capannone in carpenteria Lo sfruttamento a fini energetici dei rifiuti in co- metallica, adeguatamente aerato e tenuto in combustione con il carbone assume dunque un leggera depressione, in modo da evitare la ruolo strategico nell’attuazione del piano di fuoriuscita di polveri e cattivi odori. gestione dei rifiuti dando prospettive di lungo La co-combustione in impianti esistenti periodo all’utilizzo di combustibile da rifiuti rappresenta uno dei sistemi più efficaci per il prodotto a partire dalla quota non differenziata recupero energetico dei rifiuti con produzione di di rifiuti urbani dell’ambito territoriale veneziano. energia elettrica, senza necessità di nuovi L’uso di combustibile derivato da rifiuti, in insediamenti industriali e con limitati interventi sostituzione di quota del carbone, per la impiantistici sugli impianti esistenti. La co- produzione termoelettrica è una soluzione che combustione del CDR nelle caldaie da 320 MW contribuisce alla riduzione delle emissioni di gas della Centrale di Fusina consente di ottenere serra, richiesta dall’adesione dei paesi dell’UE al un’efficienza di trasformazione energetica del Protocollo di Kyoto. 38% circa, garantendo i più elevati standard di Enel – Dichiarazione ambientale 2015 Impianto termoelettrico Andrea Palladio di Fusina 18 La Gestione ambientale del sito Politica ambientale della centrale La politica ambientale del Gruppo Enel si fonda su tre principi di base: • Formare il personale affinché lo stesso sia in grado di identificare e ridurre gli impatti • Tutelare l’ambiente. sull’ambiente derivanti dalle attività, • Migliorare e promuovere le caratteristiche promuovendo ad ogni livello un diffuso senso di ambientali di prodotti e servizi. • responsabilità verso l’ambiente. • Creare valore per l’Azienda. e persegue dieci obiettivi strategici: • Applicazione all’intera organizzazione di Sistemi di Gestione Ambientale riconosciuti a livello internazionale ispirati dal principio del Assicurare il miglioramento continuo nella prevenzione e protezione dei lavoratori mantenendo attivo un Sistema di Gestione della Sicurezza conforme alla norma OHSAS 18001 • Gestire tutte le attività in conformità con miglioramento continuo e definizione di indici leggi e regolamenti locali, regionali e nazionali, ambientali per misurare la performance con eventuali accordi volontari e con gli ambientale dell’intera organizzazione. Standard Aziendali. • Inserimento ottimale degli impianti • Gestire, progettare e realizzare le eventuali industriali e degli edifici nel territorio, tutelando modifiche o nuove attività in modo da tenere in la biodiversità. debito conto le interazioni con i vari comparti • Riduzione degli impatti ambientali con ambientali e con il contesto territoriale al fine di l’applicazione delle migliori tecnologie disponibili tenere sotto controllo e ridurre, ove possibile, gli e delle migliori pratiche nelle fasi di costruzione, impatti sull’ambiente inerenti alle attività svolte. esercizio e smantellamento degli impianti. • Leadership nelle fonti rinnovabili e nella generazione di elettricità a basse emissioni. • Impiego efficiente delle risorse energetiche, idriche e delle materie prime. Assicurare la sistematica valutazione della l’implementazione di un sistema di monitoraggio al fine di fornire gli elementi per il miglioramento. • Gestione ottimale dei rifiuti e dei reflui. • Sviluppo di tecnologie innovative per l’ambiente. • • prestazione ambientale attraverso • Prevenire l’inquinamento attraverso la progettazione e la realizzazione o l’adeguamento dei processi di produzione dell’energia ed il Comunicazione ai cittadini, alle istituzioni e riciclaggio dei sottoprodotti, con particolare agli altri stakeholder sulla gestione e i risultati riferimento alla tutela delle acque, dell’atmosfera ambientali dell’Azienda. e, in linea più generale, dell’ecosistema • Formazione e sensibilizzazione dei lagunare. • dipendenti sulle tematiche ambientali. • Promozione di pratiche ambientali sostenibili Introdurre sistemi in grado di razionalizzare e, per quanto possibile, limitare le emissioni di presso i fornitori, gli appaltatori e i clienti. materia ed energia, in particolare attraverso Premesso che il rispetto per l’ambiente ed il l’adozione di cicli chiusi e tecnologie avanzate di miglioramento continuo ambientale sono priorità contenimento. per tutto il personale dell’impianto, in conformità • Promuovere e sostenere iniziative di con la norma UNI EN ISO 14001, con il raccolta differenziata, recupero e riciclaggio sia Regolamento EMAS e con la politica ambientale dei rifiuti prodotti dalle centrali che di quelli del Gruppo ENEL, la Direzione dell’Unità di necessari al processo produttivo; • Business Fusina si impegna, a: • Informare tutto il personale circa il Sistema di Gestione Ambientale e la sua applicazione. Partecipare attivamente, con gli Enti e le altre aziende produttive del polo industriale, ad iniziative comuni per monitorare efficacemente e costantemente la qualità del territorio Enel – Dichiarazione ambientale 2015 Impianto termoelettrico Andrea Palladio di Fusina 19 circostante, con particolare riferimento alle L’introduzione ed il mantenimento di un Sistema emissioni atmosferiche nell’entroterra. di Gestione Ambientale, conforme alla Norma • Ottimizzare l’uso delle risorse naturali UNI EN ISO 14001 e al Regolamento CE attraverso un impegno razionale ed efficiente 1221/09 sull’adesione volontaria delle delle risorse energetiche e delle materie prime, organizzazioni ad un sistema comunitario comu di l’utilizzo di impianti ad elevato rendimento e ecogestione ed audit (EMAS) è lo strumento delle e migliori tecnologie disponibili a costi adottato per perseguire questa politica. economicamente accettabili. Venezia - Malcontenta, lì 07 gennaio 2015 • Incentivare l’utilizzo di combustibili alternativi per la produzione di energia elettrica. • Promuovere la tutela del territorio circostante anche attraverso iniziative di collaborazione con on la pubblica amministrazione e con i soggetti variamente interessati a riguardo. • Promuovere iniziative di comunicazione con i clienti, i fornitori, gli appaltatori e la popolazione per migliorare la gestione ambientale e con le autorità pubbliche locali per stabilire ed aggiornare le procedure di emergenza. Enel – Dichiarazione ambientale 2015 Impianto termoelettrico Andrea Palladio di Fusina 20 Il Sistema di Gestione Ambientale Compiti e responsabilità in materia di L’impianto termoelettrico di Fusina ha Nel seguito si individuano le seguenti predisposto un Sistema di Gestione Ambientale, responsabilità in merito al Sistema di Gestione comprendente anche procedure di audit, che Ambientale. Gestione Ambientale. consentono di valutare la conformità e l’efficacia di attuazione della politica ambientale del sito. Direzione dell’Unità di Business Esso si basa sull’applicazione di una serie di La Direzione è la struttura funzionale ed procedure che disciplinano i comportamenti e le amministrativa che, all’interno responsabilità del personale in relazione dell’organizzazione complessiva, ha il potere di all’ambiente. In altre parole, deve essere data stabilire la politica, gli obiettivi ed il programma l'esatta indicazione del “chi fa che cosa” al fine ambientale, con capacità di spesa. di evitare o ridurre al minimo le interazioni che potenzialmente possono esserci tra impianto e Rappresentante della Direzione ambiente. Questo viene effettuato attraverso la La Direzione ha nominato, scelto tra il personale definizione chiara ed univoca delle azioni da di staff, il “Rappresentante della Direzione” al intraprendere e delle responsabilità ad esse quale ha assegnato ruoli, responsabilità ed collegate. Il tutto ovviamente formalizzato per autorità per assicurare che il S.G.A. sia stabilito, tutti gli operatori dello impianto stesso, con attuato e mantenuto attivo in conformità ai diversi gradi di coinvolgimento. In particolare requisiti della norma UNI EN ISO 14001 e che sono garantiti il controllo degli scarichi di acque alla Direzione riferisca sulle prestazioni del reflue nei corpi idrici recettori, delle emissioni in S.G.A. al fine del riesame, comprese le atmosfera, delle emissioni sonore e di eventuali raccomandazioni per il miglioramento. Al interazioni con il suolo, la gestione dei rifiuti e Rappresentante della Direzione spetta il compito delle sostanze, la gestione delle emergenze, la di aggiornare la Direzione sul procedere dell’iter formazione, le verifiche e il riesame del sistema per il raggiungimento degli obiettivi ambientali, stesso. su eventuali problemi legati agli aspetti Il Sistema stabilisce le modalità di registrazione ambientali e sull’insorgere di nuove esigenze degli aspetti ambientali, nonché delle (nuove tecnologie, nuove regolamentazioni disposizioni legislative in materia ambientale. ecc.). Individua i controlli e le analisi da effettuare e la loro periodicitá, nonché i monitoraggi da Responsabile del Sistema di Gestione effettuare a cura di tutto il personale operante. Ambientale II Sistema di Gestione Ambientale è La Direzione dell’Unità di Business provvede alla documentato mediante il Manuale Ambientale e nomina di un Responsabile del Sistema di l’insieme delle Procedure Gestionali. Il Manuale Gestione Ambientale con il compito di Ambientale è organizzato in sintonia con le coadiuvare il Rappresentante della Direzione nel Norme UNI EN ISO 14001 e soddisfa altresì i mantenimento del sistema di gestione requisiti del Regolamento EMAS. Tutta la ambientale. documentazione ambientale è raggruppata e raccolta nei vari archivi di impianto ed è Linea Esercizio, Ambiente e Sicurezza integrata e coordinata con la preesistente. La funzione assolve ai compiti di controllo delle condizioni di esercizio degli impianti e di gestione dei rapporti con gli Enti e le Amministrazioni per tutte le problematiche, connesse all'esercizio, in tema di concessioni, ambiente e sicurezza. Fa parte infine delle Enel – Dichiarazione ambientale 2015 Impianto termoelettrico Andrea Palladio di Fusina 21 competenze della linea anche il supporto al Linea Supporto Tecnico Direttore nel campo della prevenzione e La funzione cura la progettazione e la super protezione, nonché dei rapporti con Enti e visione di lavori per modifiche impiantistiche che Amministrazioni in tema di sicurezza ed igiene per rilevanza tecnica ed economica possono degli ambienti di lavoro, in accordo con gli essere definite e realizzate a livello di UB, ed è indirizzi generali forniti dalla Struttura centrale. un’interfaccia tecnica per le attività di maggior Il Rappresentante della Direzione ed il rilevanza che richiedono un apporto progettuale Responsabile del Sistema di Gestione e realizzativo esterno; si tratta in ogni caso di Ambientale fanno parte di tale linea. attività rilevanti sotto il profilo ambientale. Linea Controller e Servizi Unità Movimento Combustibili Questa funzione predispone il budget dell’Unità Questa unità gestisce tutte le attività riguardanti di Business ed effettua i controlli di gestione, l’approvvigionamento e la movimentazione dei individuando e correggendo gli scostamenti. Il combustibili. In particolare essa segue lo scarico personale di linea svolge attività amministrativo delle navi, opera lo stoccaggio del combustibile e contabili quali la gestione delle fatture dei provvede al suo utilizzo in camera di fornitori, le attività di cassa e cura le attività di combustione. segreteria direzionale, i servizi di portineria, di telefonia ed altri. Capo Impianto É il responsabile della corretta gestione Acquisti e Appalti dell’impianto, ha il compito di verificare il Questa funzione, sotto il profilo organizzativo, corretto svolgimento delle attività, anche in non fa più parte dell’Unità di Business essendo termini di ambiente e di sicurezza, in modo da stata incorporata nella struttura Acquisti – consentire il mantenimento della piena efficienza Appalti della Corporate. Essa continua comunque produttiva. a curare l’acquisizione delle risorse esterne Il Capo Impianto esamina ed approva tutte le (forniture, servizi, appalti) necessarie per proposte relative a modifiche impiantistiche, alla l’operatività della Unità di Business. formazione del personale e a trasferimenti o Il personale tratta attività di carattere gestionale modifiche di mansioni. che normalmente non hanno implicazioni dirette sulle incidenze ambientali. Tuttavia tale Capo Sezione esercizio struttura, nell’ambito del S.G.A., svolge compiti Il Capo Sezione Esercizio coordina tutte le importanti raccogliendo dati ed informaziomi attività relative alla conduzione degli impianti quali costi, quantitativi acquistati ed assicurando produttivi. Al Capo Sezione Esercizio fanno capo le comunicazioni ambientali con i fornitori ed anche il Laboratorio chimico e il Reparto appaltatori, ivi incluso i documenti che elaborazione dati di esercizio. definiscono i requisiti ambientali delle forniture e dei servizi. Capo Sezione manutenzione Il Capo Sezione Manutenzione è responsabile del Linea Personale coordinamento di tutte le attività di Questa funzione, sotto il profilo organizzativo, manutenzione relative. Al Capo Sezione non fa più parte dell’Unità di Business essendo Manutenzione fanno capo la Linea Meccanica e stata incorporata nella funzione Personale della Civile, quella Elettrica e quella di Regolazione Corporate. Essa segue le attività di gestione oltre alla Programmazione a cui, a sua volta, fa ordinaria del personale e del patrimonio ed capo il Magazzino. assiste il Direttore nei rapporti con le Rappresentanze Sindacali. Enel – Dichiarazione ambientale 2015 Impianto termoelettrico Andrea Palladio di Fusina 22 Elementi del sistema di gestione ambientale (SGA) richiesta. L’impianto inoltre tiene attive alcune Formazione: l’impianto organizza corsi di Centrali aperte, Energia in gioco, partecipazione formazione riguardanti il SGA e i diversi aspetti al Club EMAS. iniziative di comunicazione con l’esterno: ambientali connessi alle specifiche attività del personale. Tali corsi sono effettuati sulla base di Collaborazione con enti: l’impianto ha costanti un Programma di formazione. contatti con Enti locali, Università e Scuole. Tali rapporti si esplicano con visite guidate e/o stage Aspetti ambientali: sono stati individuati gli per elaborazione di tesi. aspetti ambientali derivanti dall’attività dell’impianto ed è stata valutata la loro Controllo e registrazione della significatività. A questo riguardo sono documentazione: i documenti del SGA sono procedurate le azioni di revisione ed gestiti da apposite procedure, facilmente aggiornamento sia delle registrazioni effettuate identificabili, rintracciabili e disponibili presso sia di nuovi elementi che si dovessero l’Archivio Ambientale di centrale. La presentare il tutto con periodicità almeno documentazione è altresì disponibile nel server annuale. di centrale in modo informatizzato a disposizione di tutto il personale operativo di impianto. Normative e prescrizioni ambientali : sono procedurate le azioni relative all’analisi delle Gestione e controllo operativo: al fine di nuove disposizioni normative e all’attuazione tenere costantemente sotto controllo tutte le della prevenzione che ne possa derivare così azioni che possono portare ad interazioni con come l´aggiornamento del comparto l’ambiente, l’impianto ha predisposto ed applica autorizzativo ambientale. un insieme di istruzioni operative che guidano il personale in merito alle modalità di eseguire le Obiettivi e Programmi: l’impianto fa propri e operazioni o di reagire alle situazioni anomale o persegue gli obiettivi ed i traguardi concordati di emergenza. con la Direzione dell’Unità di Business. Nello stabilire gli obiettivi occorre tenere conto: delle Rapporto con fornitori ed appaltatori: alcune prescrizioni di legge e similari, della politica attività di impianto, rilevanti sotto il profilo ambientale, dell’impegno al miglioramento ambientale, possono richiedere l’intervento di continuo, degli aspetti ambientali significativi. Gli terzi. A questo riguardo l’impianto ha definito obiettivi sono riportati nel Programma una procedura che stabilisce le modalità, i Ambientale dove vengono specificatamente contenuti e le responsabilità in merito al programmati. Per ogni obiettivo vengono controllo volto a garantire che i fornitori, gli definite le responsabilità, i tempi e, ove appaltatori e coloro che agiscono per conto possibile, le risorse finanziarie necessarie. dell’impianto, si conformino alla politica ambientale dell’impianto, per quanto loro pertinente ed abbiano adeguata preparazione. Comunicazione: L’azienda ha predisposto e Tutti gli appaltatori ed i fornitori devono essere applica procedure per ricevere, registrare, informati in merito al sistema di gestione valutare e rispondere a comunicazioni interne ed ambientale ed alla politica ambientale, alla esterne delle parti interessate alla questione quale, per quanto di loro pertinenza, devono ambientale. A questo riguardo punto conformarsi. fondamentale é senz’altro la presente Dichiarazione. Questa viene diffusa a tutti i Gestione delle condizioni di emergenza: al soggetti, Enti, Associazioni che ne fanno fine di gestire nell’immediato e nel breve Enel – Dichiarazione ambientale 2015 Impianto termoelettrico Andrea Palladio di Fusina 23 termine le possibili situazioni di emergenza è Audit del sistema di gestione ambientale: presente il Piano di Emergenza Interno (PEI), l’audit ha la finalità di verificare l’attuazione del dove vengono dettagliate le azioni immediate di SGA, l’accertamento della conformità alla risposta e le responsabilità relative, al fine di politica e al programma ambientale, evitare o minimizzare gli impatti sull’ambiente. l’osservanza delle disposizioni regolamentari in Successivamente al verificarsi di situazioni di materia di ambiente e l’applicazione delle emergenza, queste sono analizzate per stabilire relative procedure e istruzioni. L'attività di audit miglioramenti nella gestione delle emergenze. è incentrata sulla raccolta di evidenze oggettive Annualmente sono programmate ed effettuate costituite da informazioni, documenti, prove mirate al controllo dell’efficienza dei registrazioni. sistemi di emergenza di centrale. Riesame del Sistema di Gestione Sorveglianza e misurazioni: operazioni, Ambientale: L’attività di riesame è processi ed attività vanno sorvegliate al fine del procedurata e si svolge con cadenza almeno rispetto delle norme, della politica ambientale e annuale. In questa sede, si offre alla Direzione degli obiettivi stabiliti. L’attività di sorveglianza il consuntivo delle attività svolte e si definiscono del SGA viene svolta secondo una specifica le azioni future volte al miglioramento continuo. procedura. Per quanto concerne la relativa strumentazione, questa è accuratamente tarata, identificata e mantenuta. Gli aspetti ambientali Gli aspetti ambientali sono gli elementi del Verifica degli adempimenti normativi ed autorizzativi: tutti gli adempimenti legati alle attività dell’impianto sono elencate su appositi scadenziari. La corretta esecuzione di tali adempimenti è periodicamente controllata secondo quanto previsto da un’apposita procedura. processo produttivo e delle attività svolte nel sito che interagiscono in maniera diretta o indiretta con l’ambiente. E’ necessario individuare e valutare tali aspetti al fine di applicare ai relativi impatti un corretto sistema di gestione, vale a dire: attività sistematiche di controllo; misure di prevenzione e riduzione; obiettivi di miglioramento in linea con la Politica e le strategie aziendali in materia di ambiente. Non conformità, azioni correttive e Nell’impianto di Fusina, gli aspetti ambientali preventive: l’organizzazione registra le non sono stati individuati attraverso un’accurata conformità reali o potenziali e adotta, nei analisi iniziale secondo i criteri delineati dal minimi tempi tecnici, azioni correttive o Regolamento E.M.A.S. e rivista nei primi giorni preventive di cui verifica sistematicamente del 2015. l’efficacia. Si è pertanto tenuto conto degli aspetti ambientali diretti e degli impatti che ne derivano sia in condizioni operative normali, sia in Registrazioni: forniscono l’evidenza oggettiva condizioni operative non normali (avviamenti, dell’osservanza del sistema. Esse sono arresti, manutenzioni), sia incidentali (o di conservate negli archivi di ogni singolo Reparto emergenza), nonché degli aspetti ambientali o presso l’Archivio Ambientale per un periodo indiretti. definito e con modalità precise per poterle Il controllo gestionale è stato assunto come reperire. fondamentale criterio guida per la distinzione tra gli aspetti ambientali diretti e quelli indiretti: sono considerati aspetti ambientali diretti quelli Enel – Dichiarazione ambientale 2015 Impianto termoelettrico Andrea Palladio di Fusina 24 sotto il pieno controllo gestionale controllo che l’organizzazione può avere su tali dell’organizzazione, aspetti ambientali indiretti aspetti. quelli su cui l’organizzazione non ha un controllo gestionale totale ma parziale o nullo. Il quadro degli aspetti ambientali individuati e l’attribuzione o meno di significatività, può Criteri di valutazione mutare nel tempo in relazione a modifiche del Per la valutazione delle due categorie di aspetti processo produttivo, a nuove disposizioni di ambientali, sono stati utilizzati criteri di legge, a nuove conoscenze in merito agli effetti, valutazione diversi. a nuove direttive aziendali ed altri fattori, non I criteri di valutazione adottati per definire ultimo un diverso atteggiamento delle parti l’importanza degli aspetti diretti nei confronti interessate. Al fine di considerare queste della politica e degli obiettivi ambientali generali possibili variazioni, il sistema di gestione include dell’azienda, sono scelti con l’ausilio di apposite procedure che stabiliscono un’apposita procedura del SGA che permette responsabilità e criteri da adottare per l’obiettività della valutazione e tiene conto: aggiornare un registro degli aspetti ambientali • significativi e tutte le altre informazioni della presenza di prescrizioni autorizzative, disposizioni di legge vigenti o di pertinenti. Le eventuali variazioni saranno prevedibili evoluzioni normative; puntualmente comunicate attraverso gli • aggiornamenti annuali della presente delle possibili conseguenze ambientali oggettivamente rilevabili; • Dichiarazione Ambientale. della presenza di obiettivi strategici della Politica ambientale dell’azienda; Gli aspetti ambientali diretti • (Un quadro sull’andamento delle emissioni in atmosfera, degli scarichi idrici, dei rifiuti e di altri comparti ambientali significativi dell’impianto sono evidenziati in grafici e tabelle nella Sezione Dati Ambientali di questo documento) della possibilità di dar luogo a conseguenze economiche rilevanti per l’azienda; • della sensibilità sociale locale Ad esempio un aspetto ambientale diretto viene considerato significativo quando si realizzano una o più delle condizioni precedenti. Con questo criterio un impatto ambientale, che non sia Emissioni nell’atmosfera disciplinato da norme specifiche e che non causi L’impianto termoelettrico di Fusina è impegnato conseguenze ambientali ed economiche, ma che da tempo nel contenimento delle emissioni generi preoccupazione nella popolazione locale, generate dai processi di combustione di rende comunque significativo l’aspetto combustibili fossili, che sono alla base della ambientale. produzione di energia termoelettrica. Gli aspetti ambientali diretti, ritenuti Le emissioni che derivano dalla combustione di importanti secondo detta valutazione, sono carbone, CDR e metano, sono caratterizzate esposti nei paragrafi seguenti dove sono stati dalla presenza di sostanze inquinanti primarie: evidenziati anche i sistemi di prevenzione biossido di Zolfo (SO2), ossidi di Azoto (NOx), dell’inquinamento messi in atto per ridurne polveri, composti inorganici del cloro espressi l’incidenza ed i relativi sistemi di monitoraggio e come HCl, carbonio organico totale (COT) e controllo. Monossido di Carbonio (CO), oltre all’anidride carbonica (CO2 ); vengono inoltre monitorati nei Per gli aspetti ambientali indiretti, individuati fumi le eventuali tracce di alcuni metalli, quali anch’essi, ne è stata valutata la significatività Selenio, Zinco, Mercurio (Hg), Arsenico (As), considerando, con criterio descrittivo, il loro Nichel (Ni), Vanadio (Va) (presenti nei impatto sull’ambiente e definendo il grado di combustibili) e tracce di altre sostanze, come Diossine/Furani e gli Idrocarburi Policiclici Enel – Dichiarazione ambientale 2015 Impianto termoelettrico Andrea Palladio di Fusina 25 Aromatici (IPA). Le concentrazioni di questi Polveri inquinanti sono al limite della soglia di sensibilità Le polveri presenti nei fumi della combustione analitica, pertanto ampiamente al di sotto dei sono prevalentemente composte da ceneri fini. I limiti di legge previsti dal D.Lgs 152/06 e dal sistemi per il loro abbattimento sulle linee fumi D.Lgs 133/05, come risulta dalle campagne di delle caldaie sono costituiti da precipitatori misura effettuate che hanno confermato elettrostatici nelle sezioni 3 e 4 e filtri a manica praticamente anche l’assenza di diossine (PCDD) autopulenti nelle sezioni 1 e 2. e furani (PCDF). Dal 2009 è prevista comunque Nei primi le polveri, caricate elettricamente da la misura in continuo del parametro mercurio un campo elettrico ad alta tensione sono captate (Hg). Tutte le sezioni dell’impianto sono state da piastre di raccolta caricate di segno opposto. adeguate alla normativa sulle emissioni secondo Tali piastre vengono poste periodicamente in il programma previsto dall’Autorizzazione vibrazione in modo da raccogliere le polveri in Integrata Ambientale. apposite tramogge. Nei secondi le polveri, trattenute dai teli di cui sono fatte le maniche, Biossido di zolfo vengono raccolte nelle sottostanti tramogge Il biossido di zolfo (SO2) presente nelle all’atto della pulizia periodica delle maniche emissioni è determinato dallo zolfo contenuto nel effettuata insufflando aria in controcorrente. La combustibile utilizzato. sequenza di soffiatura si attiva automaticamente L’abbattimento del biossido di zolfo é ottenuto col raggiungimento di un prefissato valore di mediante desolforatori. In tali impianti una differenza di pressione (∆p) tra monte e valle del sospensione di calcare provvede filtro, indice di sporcamento delle maniche all’assorbimento del biossido di zolfo e la sua filtranti. Le misure di ∆p e quelle di trasformazione in gesso bi-idrato concentrazione di polveri al camino assicurano il (CaSO4*2H2O). corretto funzionamento del filtro. Al fine di prevenire possibili anomalie o rotture è prevista Ossidi di azoto una ispezione interna dei filtri in occasione delle La formazione di ossidi di azoto (NOx) è legata fermate annuali programmate per la verifica alla presenza di azoto nell’aria comburente ed è dello stato delle maniche filtranti. altresì funzione della temperatura raggiunta dalla fiamma durante la combustione. Monossido di carbonio In tutte le sezioni dell’impianto di Fusina le L'eccessiva presenza di monossido di carbonio emissioni di NOX vengono ridotte mediante (CO) è indice di combustione incompleta, vale a l’applicazione della tecnica di combustione dire di uno scadimento del rendimento di definita OFA (Over Fire Air) che permette di combustione e quindi di una significativa perdita realizzare una combustione a stadi in senso economica. verticale. In particolare il controllo della L’ottimizzazione delle temperature, pressioni e combustione diminuisce la temperatura della portate di combustibile e aria volta ad ottenere fiamma riducendo la formazione di ossidi di buoni rendimenti, portano al contenimento della azoto. Un ulteriore abbattimento degli ossidi di concentrazione nei fumi a valori ampiamente al azoto è ottenuto facendo attraversare i fumi in di sotto del valore limite di 250 mg/Nm3 sia per denitrificatori catalitici (DeNOx) posti all’uscita la combustione in assetto solo carbone sia in della caldaia, prima degli elettrofiltri. Il processo quella in coincenerimento. di denitrificazione trasforma gli ossidi di azoto, presenti nei gas di combustione, in azoto Diossine/Furani (co-combustione carbone molecolare ed acqua, mediante l’impiego di – CDR) ammoniaca, in presenza di idonei catalizzatori. Le caldaie dei gruppi 3 e 4 sono costruite e gestite in modo tale che i gas prodotti dal Enel – Dichiarazione ambientale 2015 Impianto termoelettrico Andrea Palladio di Fusina 26 coincenerimento del carbone – CDR siano semiorari/orari dei principali parametri di portati, in modo controllato ed omogeneo, anche funzionamento dell’impianto, in particolare: nelle condizioni più sfavorevoli previste, ad una potenza elettrica e portata dei combustibili. Il temperatura di almeno 850 °C per almeno due sistema di monitoraggio permette di controllare secondi. Ciò consente di evitare o ridurre che i valori di emissione risultino sempre drasticamente la formazione di diossine / furani. inferiori ai limiti prescritti. La strumentazione viene periodicamente Anidride carbonica controllata, mantenuta e tarata. L'anidride carbonica, che è il principale prodotto Per quanto concerne i microinquinanti, vale a della combustione, viene preso in considerazione dire le sostanze contenute in traccia nei perché la sua emissione contribuisce alla combustibili che si ritrovano nei fumi emessi formazione del cosiddetto “effetto serra”. prevalentemente adsorbite nelle polveri, sono La UE in ambito internazionale si è assunta eseguite delle campagne di analisi sui fumi con impegni di riduzione della CO2 rispetto alle cadenza semestrale per i GR 1 e 2 a carbone, emissioni del 1990. A tal proposito L’ENEL annuale per i GR 3 e 4 funzionati a solo carbone adottando opportuni accorgimenti tecnici ed e quadrimestrale per i GR 3 e 4 funzionanti a impiantistici ridurrà gradualmente le sue carbone – CDR. Le campagne di misura hanno emissioni globali. All’interno della sempre dimostrato il rispetto dei limiti previsti documentazione SGA, esiste un’apposita dalla normativa e dall’Autorizzazione Integrata istruzione operativa, periodicamente revisionata Ambientale. I Rapporti sono resi disponibili e verificata annualmente da un Ente di all’Ente di Controllo come previsto certificazione esterno all’azienda, che definisce le dall’Autorizzazione Integrata Ambientale. modalità operative per il monitoraggio delle La gestione delle fasi transitorie di avviamento e emissioni di CO2 ai fini della predisposizione di fermata viene svolta secondo una serie di della comunicazione annuale delle emissioni che norme tecniche aziendali (norme di esercizio il Gestore dell’impianto è tenuto a presentare presenti in tutti gli impianti Enel) volte sia ad all’autorità competente entro il 31 marzo di ogni ottimizzare il rendimento, sia a contenere le anno. emissioni inquinanti. Sistemi di controllo Effetti sull’ambiente I sistemi di controllo delle emissioni si sono Le condizioni qualitative dell’atmosfera nell’area evoluti dai semplici strumenti dedicati al veneziana sono sostanzialmente legate a tre monitoraggio di una buona combustione a fonti di inquinamento: strumentazione più complessa, installata Attività industriali specificamente per la sorveglianza e la Traffico veicolare registrazione in continuo delle emissioni, in Riscaldamento domestico accordo con quanto previsto dalla legislazione Le fonti industriali sono concentrate nella zona vigente. Nelle ciminiere sono installati sistemi di industriale di Porto Marghera, mentre le monitoraggio in continuo per NOx, SO2, CO, e rimanenti sono da attribuire ai due centri urbani, polveri, per tutti i gruppi e inoltre COT, Hg, HCl Mestre - Marghera e Venezia. e diossine/furani per i gruppi 3 e 4. Per Mentre mancano precisi riferimenti per quanto esprimere le concentrazioni degli inquinanti in riguarda l’inquinamento da riscaldamento condizioni normali (mg/Nm3), si rilevano anche domestico, è da rilevare che per le emissioni da temperatura, umidità e tenore di Ossigeno (O2) traffico veicolare e industriale l’Ente della Zona nei fumi. Ai fini dell’interpretazione dei dati, alle Industriale di Porto Marghera (a cui ENEL concentrazioni medie semiorarie/orarie aderisce insieme ad altre aziende pubbliche e registrate si associano i valori medi private), fin dal 1974 gestisce una rete di Enel – Dichiarazione ambientale 2015 Impianto termoelettrico Andrea Palladio di Fusina 27 monitoraggio della qualità dell’aria, di cui esclusivamente a ditte esterne specializzate ed annualmente pubblica i rapporti di sintesi. autorizzate. Mensilmente, l’Ente Zona invia il tabulato La centrale di Fusina contribuisce al recupero dei riepilogativo di tutte le misure effettuate rifiuti prodotti dalle varie realtà produttive locali: all’impianto di Porto Marghera e i dati, correlati • Utilizzo del CDR dal 2006; dai singoli grafici, sono a disposizione sul sito • Utilizzo della “marmettola”, cioè i residui internet di Ente Zona. delle attività di segagione e lucidatura del marmo della zona del veronese, in Gestione dei rifiuti sostituzione del calcare. La tecnologia I principali aspetti ambientali derivano dalla utilizzata permette di ottenere gesso con produzione di rifiuti classificabili in speciali umidità residua del 10% e purezza pericolosi e non pericolosi. minima dell’85%. Ciò consente di ridurre i Sistemi di controllo rifiuti smaltiti in discarica dall’industria e Tutte le fasi di gestione dei rifiuti, dalla ridurre l’utilizzo di calcare proveniente produzione al recupero o allo smaltimento, sono dalle cave. svolte nel rispetto di procedure interne che Tutti i dati della gestione rifiuti sono trasmessi garantiscono la corretta applicazione della annualmente con il MUD e sono resi disponibili normativa vigente. Tutti i rifiuti prodotti vengono all’Ente di Controllo come previsto suddivisi per tipologia, stoccati in appositi dall’Autorizzazione Integrata Ambientale. depositi autorizzati dalle autorità competenti ed avviati in modo differenziato al recupero o allo Gestione delle sostanze pericolose smaltimento. Tutte queste operazioni sono Nel ciclo di produzione dell’energia elettrica opportunamente registrate con strumenti vengono utilizzate alcune sostanze classificate informatici dedicati. Per quanto possibile i rifiuti pericolose quali ad esempio: materiali contenenti vengono recuperati, prestando particolare amianto, Idrogeno a pressione in bombole e attenzione per quelle tipologie di rifiuto Ammoniaca idrata. caratterizzate da elevati quantitativi. In Sistemi di controllo particolare le ceneri di carbone, i fanghi ed i Tutte le parti di impianto su cui sono presenti gessi della desolforazione dei fumi sono avviati materiali contenenti fibre di amianto, sono state al recupero presso le industrie del cemento e dei censite e riportate in una mappa; tali zone sono laterizi. Tra i rifiuti non pericolosi sono opportunamente segnalate con apposita recuperati anche i materiali ferrosi cartellonistica. La prevenzione della dispersione Allo stesso modo, tra i rifiuti pericolosi, gli oli di fibre viene effettuata tramite il monitoraggio lubrificanti e isolanti usati e le batterie vengono periodico dello stato di conservazione dei conferiti al Consorzio Obbligatorio, il quale materiali applicando una procedura, denominata provvede al recupero ed alla gestione degli ENEL INDEX, concordata con le Autorità di stessi. Controllo. Particolare attenzione viene posta nel Esiste inoltre una procedura interna che trattamento dei materiali contenenti amianto e stabilisce le operazioni per interventi di fibre in ceramica per evitare la loro dispersione emergenza in caso di danneggiamento delle in fase di rimozione e smaltimento. Durante le coibentazioni in amianto. fasi di rimozione e smaltimento di materiali Lo stoccaggio dei pacchi bombole di idrogeno contenenti amianto (coibentazioni, guarnizioni, avviene nell’apposita fossa provvista di tetto etc.), si applicano procedure operative di mobile e di un adeguato sistema antincendio. impianto che prevedono il confinamento della L’idrato di ammonio è stoccato in concentrazione zona interessata al lavoro e il ricorso inferiore al 25%. Enel – Dichiarazione ambientale 2015 Impianto termoelettrico Andrea Palladio di Fusina 28 Dal momento che l’esercizio della centrale Scarichi idrici termoelettrica comporta l’impiego di una serie di Per il suo funzionamento l’impianto preleva sostanze infiammabili quali gasolio, idrogeno ed acqua dalle seguenti fonti di oli lubrificanti, presso la centrale sono previste approvvigionamento: una serie di misure per la protezione del Acqua di laguna per raffreddamento in circuito personale e degli impianti in caso di incendio. Le aperto zone di stoccaggio e i locali che presentano • La centrale preleva acqua dalla Laguna di possibili rischi di incendio, sono protetti da Venezia, per il raffreddamento del vapore di impianti antincendio fissi, ad intervento perlopiù scarico delle turbine ed il raffreddamento automatico o comunque con rilevazione del macchinario (acqua servizi); automatica dell’incendio e relativo segnale Acqua industriale per raffreddamento in circuito rinviato alla sorveglianza. chiuso L’impianto antincendio è soggetto ad una • Per il raffreddamento del vapore di scarico specifica certificazione, Certificato di Prevenzione delle turbine delle sezioni 1 e 2 nella Incendi (C.P.I.), rinnovato ogni tre anni e stagione più calda, indicativamente da metà rilasciato dal Comando Provinciale dei Vigili del Aprile a Ottobre, si utilizza il circuito di Fuoco di Venezia. Il C.P.I. individua le sostanze, raffreddamento con torri evaporative che gli impianti e le apparecchiature che presentano utilizza l’acqua proveniente dall’impianto di pericolo di incendio, indica le limitazioni, i divieti depurazione di Fusina della Società Veritas e le condizioni di esercizio, elenca i sistemi, i Lo spurgo del circuito è restituito al dispositivi e le attrezzature antincendio. depuratore con caratteristiche idonee. Sono inoltre dislocati presso gli impianti, ed in Altri approvvigionamenti idrici generale nella Centrale, estintori portatili, • Acquedotto industriale Veritas, carrellati, manichette ed idranti. Tutti sono principalmente per fornitura ed integrazione presenti in posizioni strategiche, facilmente di acqua al ciclo a vapore, previo raggiungibili e soggetti a periodici controlli. pretrattamento, per i desolforatori e secondariamente per uso antincendio; Energia • L’energia elettrica che viene immessa nella rete di trasporto (energia netta) non è tutta l’energia Acqua potabile, per gli usi igienici e servizi (uffici, docce, mensa); • Acque meteoriche, che pur non costituendo prodotta dall’impianto termoelettrico (energia un approvvigionamento, sono prese in lorda), perché una quota parte di essa viene considerazione come ingressi nel bilancio assorbita per il funzionamento dei macchinari idrico. ausiliari (motori elettrici per il funzionamento di Reti di raccolta delle acque e scarichi idrici pompe, ventilatori, ecc.). Le acque condensatrici (di raffreddamento del Uno dei principali obiettivi dell’impianto è di ciclo termico) delle sezioni 1-4 sono distinte da massimizzare l’efficienza termica delle unità quelle della Sezione 5. In entrambi i casi esse produttive in ogni condizione di esercizio. Ciò, circolano in circuiti propri, separati da quelli oltre agli ovvi vantaggi economici, ha anche delle altre acque, e sono tutte restituite in riflessi positivi ai fini ambientali (minore utilizzo laguna attraverso il Canale Naviglio Brenta come di risorse e minori emissioni a parità di energia autorizzato dal Magistrato alle Acque di Venezia. prodotta). Le altre acque sono raccolte in reti fognarie, tra Sistemi di controllo loro indipendenti, per essere inviate ai L’impianto si è dotato di specifiche regole trattamenti di depurazione. Le reti di raccolta interne, supportate anche da sistemi informatici, riguardano: per garantire il controllo e l’ottimizzazione dei 1. acque inquinabili da oli consumi di combustibile. 2. acque acide e/o alcaline Enel – Dichiarazione ambientale 2015 Impianto termoelettrico Andrea Palladio di Fusina 29 3. acque ammoniacali API), dove l’olio separato per flottazione viene 4. spurghi di desolforazione recuperato. 5. acque sanitarie Le acque disoleate sono avviate, assieme a 6. acque meteoriche non inquinabili quelle acide ed alcaline in un impianto per il 7 acque meteoriche inquinabili trattamento delle acque reflue (ITAR) i cui 1) Rete acque inquinabili da oli minerali processi chimici e fisici (neutralizzazione, lubrificanti e combustibili chiarificazione e flocculazione) provvedono alla Pervengono a questa rete le loro ulteriore depurazione, gli effluenti dall’ITAR • Acque piovane provenienti dai bacini di sono convogliati allo scarico SM1 nel Canale contenimento dei serbatoi per combustibili e Industriale Sud. dalle aree sale macchine, zona Gli spurghi dei desolforatori sono convogliati in trasformatori e stazione elettrica delle Sez- un impianto dedicato (Impianto Trattamento 1-4; Spurghi della Desolforazione -ITSD). 2) Rete acque acide e/o alcaline Il trattamento chimico–fisico consiste nella Pervengono a questa rete le neutralizzazione con latte di calce e nella • Acque acide o alcaline dei lavaggi e delle precipitazione dei metalli come solfuri, seguito rigenerazioni degli impianti di produzione da un trattamento di coaugulazione e dell’acqua per il ciclo acqua-vapore, dotati flocculazione con formazione di fanghi a base di di resine a scambio ionico. solfato di calcio. Acque effluenti dalle aree di caricamento dei Le acque con presenza di ammoniaca sono reagenti chimici (acido, soda, cloruro trattate nell’impianto di pretrattamento delle ferrico) acque ammoniacali (ITAA), dove subiscono Acque effluenti dai lavaggi delle caldaie processi di neutralizzazione, alcalinizzazione, • • 3) Rete acque ammoniacali addolcimento, chiarificazione e distillazione • Raccoglie gli spurghi degli impianti di dell’ammoniaca dopo trattamento con vapore. Le Denitrificazione acque trattate, ancora alcaline, sono quindi 4) Rete spurghi di desolforazione avviate all’ITSD. • Raccoglie gli spurghi degli impianti di L’acqua trattata in uscita dall’ITSD, è scaricata al Desolforazione collettore fognario di Veritas, gestore del servizio 5) Rete fognaria pubblico di depurazione delle acque consortile, • Pervengono a questa rete gli effluenti che oltre al trattamento biologico dei reflui provenienti dai servizi igienici e civili fognari domestici, tratta anche i reflui industriali (mensa, spogliatoi, edifici servizi ausiliari), in una linea chimico-fisica ecc.) All’impianto Veritas vengono colettati i reflui 6) Rete acque meteoriche non inquinabili fognari provenienti dai servizi sanitari • Raccoglie le acque piovane dai pluviali delle dell’Impianto per il trattamento biologico. zone coperte e dai piazzali sicuramente non Le acque meteoriche di prima pioggia, così come inquinabili. richiesto dalla normativa vigente relativa agli 7) Rete acque meteoriche inquinabili scarichi nella Laguna di Venezia, tutte le acque • Raccoglie le acque piovane dell’area piovane inquinabili e tutte le acque di seconda carbonile e di altre aree inquinabili da pioggia sono inviate agli impianti di trattamento polveri e ceneri di carbone. di centrale. Sistemi di controllo scarichi idrici Sistemi di prevenzione e trattamento Per lo scarico delle acque di raffreddamento Le acque potenzialmente inquinate da oli sono l’attuale autorizzazione del Magistrato alle Acque trattate in un impianto di disoleazione (vasche di Venezia prevede il controllo in continuo della temperatura su entrambi gli scarichi dei circuiti Enel – Dichiarazione ambientale 2015 Impianto termoelettrico Andrea Palladio di Fusina 30 di raffreddamento SR1 per le Sez. 1-4 e SR2 per insediamenti abitativi. Il rumore si presenta la Sez. 5; la misura di temperatura è spesso sotto forma di sgradevole disturbo, ma al teletrasmessa al Magistrato alle Acque. di là di determinate soglie di tollerabilità può L’Autorizzazione Integrata Ambientale prevede rappresentare un vero e proprio rischio per la inoltre la misura semestrale dell’incremento di salute dell’uomo ed incidere sensibilmente sulla temperatura del corpo recettore a 100 m a valle qualità della vita della popolazione. Pertanto il dello scarico. rispetto dei limiti normativi diventa elemento I dati misurati sono archiviati in un sistema fondamentale per non incidere in maniera automatico. rilevante sull’ambiente circostante. Nel mese di giugno 2003, sono entrate in Le situazioni di maggiore rumorosità si verificano funzione dodici torri di raffreddamento a circuito in particolar modo durante le attività di chiuso che permettono il funzionamento delle avviamento, fermata e fuori servizio e sezioni 1 e 2 in circuito chiuso. comunque sono sempre situazioni di durata Con periodicità definita da apposite procedure limitata. interne di controllo e dall’Autorizzazione Almeno con cadenza quadriennale viene Integrata Ambientale, la Linea Impiantistica e effettuata una campagna di misura completa di Controlli Chimici effettua analisi chimiche sugli rumore ambientale verso l’esterno da tecnici impianti di trattamento delle acque reflue e sugli competenti in acustica ambientale scarichi del sito. In ottemperanza alle adeguatamente certificati. prescrizioni delle autorizzazioni agli scarichi, Sistemi di controllo inoltre, con cadenza periodica prescritta, viene Nel mese di marzo 2014, è stata condotta una eseguita un’analisi chimica affidata ad un indagine del rilievo del rumore ambientale laboratorio esterno accreditato, in cui vengono presso la centrale con tutti i gruppi in esercizio rilevati i parametri previsti dal Magistrato alle al massimo carico concesso dalla rete elettrica. Acque e dall’Autorizzazione Integrata Le valutazioni sono state effettuate in conformità Ambientale. I risultati di tali analisi vengono alla Legge 447/95 ed ai relativi Decreti attuativi. conservati nell'Archivio del laboratorio chimico di Sono stati individuati nove punti interni all’area Centrale. I risultati delle analisi effettuate dal di centrale utilizzati per caratterizzare le sorgenti laboratorio esterno, vengono anche trasmessi al acustiche, undici punti per la determinazione Magistrato alle Acque di Venezia e sono delle emissioni, lungo i confini di proprietà disponibili dell’Ente di Controllo previsto (classe VIa zona esclusivamente industriale) e dall’Autorizzazione Integrata Ambientale. 10 punti, considerati come immissioni (classe In aggiunta alle analisi nei punti di scarico, la IIIa, IVa, Va e VIa definita dalla zonizzazione centrale esegue controlli ambientali anche acustica), sui recettori sensibili più vicini. all’uscita dei singoli impianti di trattamento delle Dai valori riscontrati si evince che l’impianto in acque, i quali sono dotati di propri punti di esercizio non genera livelli di pressione sonora prelievo situati a monte dei pozzetti per i superiori ai limiti assoluti di immissione imposti campionamenti fiscali. dalla legislazione vigente. Per ciascun impianto è previsto un piano di controllo, descritto nelle procedure operative del Rumore negli ambienti di lavoro Sistema di Gestione Ambientale, in coerenza con Fin dall’inizio degli anni ’80 sono state fatte delle il Piano di Monitoraggio e Controllo allegato campagne di misura finalizzate al miglioramento all’Autorizzazione Integrata Ambientale. degli ambienti di lavoro; ma è a partire dal 1992, a seguito dell’entrata in vigore del D.Lgs. Rumore verso l’esterno 277/91, che sono state estese campagne di L’impianto si trova in una zona a destinazione misura del rumore finalizzate alla valutazione d’uso industriale ed è lontana dai primi dell’esposizione del personale. Enel – Dichiarazione ambientale 2015 Impianto termoelettrico Andrea Palladio di Fusina 31 Nel corso del 2012 sono state eseguite misure di chimici) utilizzate come materie prime, i serbatoi pressione sonora all’interno della Centrale che sono collocati in aree con pendenze tali da hanno permesso l’aggiornamento della specifica convogliare gli eventuali spandimenti ai sistemi scheda – rumore del Documento di Valutazione di trattamento delle acque. Per occasionali dei Rischi (DVR). In tale scheda, sono elencate, piccoli spandimenti, le aree vengono bonificate tra le altre cose, le misure di prevenzione e attraverso l´utilizzo di materiali assorbenti. protezione e gli obiettivi di miglioramento Effetti sull’ambiente dell’aspetto ambientale considerato. L’impianto di Fusina ricade all’interno dell'area Considerazioni più precise sono state eseguite industriale di Porto Marghera, una tra quelle all’interno del Sistema di Gestione della individuate dalla Legge 426/98 "Nuovi interventi Sicurezza (SGS) implementato in centrale, in campo ambientale" come aree di rilevanza certificato secondo la Norma OSHAS 18001. nazionale e soggette a rischio ambientale provocato dalle attività chimiche, Stato del terreno e delle falde petrolchimiche, metallurgiche, acquifere elettrometallurgiche e meccaniche. Potenziale contaminazione del terreno può Considerato la tipologia di produzione, l'ENEL derivare esclusivamente da eventuali Produzione non ha aderito all'Accordo di sversamenti conseguenti a situazioni incidentali. Programma sulla chimica a Porto Marghera, In linea generale, onde ovviare alla problematica ciononostante, in linea con la politica ambientale legata alla contaminazione del terreno, tutte le adottata ed alle azioni e collaborazioni già aree in cui si possono potenzialmente verificare avviate per lo sviluppo sostenibile e l'attuazione situazioni di questo tipo sono impermeabilizzate. dei piani regolatori, ha avviato di propria Sistemi di controllo iniziativa (art.9 del D.M. 471/99) le azioni All’interno del sito sono presenti serbatoi preliminari necessarie a definire un "Piano di contenenti i reagenti chimici necessari al caratterizzazione" dell'area su cui sorge il sito, processo produttivo. I reagenti chimici vengono presentato al Ministero dell'Ambiente nel 2001 approvvigionati e movimentati all’interno ed approvato dallo stesso nell’ambito della dell’impianto tramite autobotti o appositi conferenza di servizi con Regione, Provincia, contenitori chiusi fino ai serbatoi dove vengono ARPA Veneto ed ex APAT. scaricati a mezzo di manichette o idonei L’approvazione del Piano di caratterizzazione ha dispositivi a tenuta che assicurano contro il fornito tutte le indicazioni necessarie per rischio di sversamento. programmare gli interventi di messa in sicurezza I serbatoi di oli lubrificanti e isolanti e gasolio e di bonifica della falda e del terreno. Già nel sono posti all’interno di bacini di contenimento corso del 2005, la centrale di Fusina ha pavimentati con asfalto, per raccogliere provveduto alla messa in sicurezza di emergenza eventuali perdite o trafilamenti del prodotto, così (MISE) per impedire che le acque di falda da consentire immediati interventi di ripristino. possano sversare in laguna. L’intervento, Nell’impianto sono in esercizio vasche per la nell’area adiacente il Canale Industriale Sud, è raccolta di acque inquinabili da oli (p. es. da costituito da una barriera idraulica di pozzi sversamenti) che consentono di recuperare l’olio finalizzata a intercettare le falde a monte del affiorante per decantazione. L’integrità di queste recapito nel canale. La barriera idraulica è vasche viene controllata periodicamente sulla costituita da due ordini di pozzi di emungimento base di apposite procedure con lo scopo di che riguardano i primi due corpi acquiferi evitare il possibile rischio di percolamento di rappresentati dalla falda contenuta nei terreni di inquinanti causato da un locale deterioramento o riporto e dalla prima falda confinata. danneggiamento del manto impermeabile delle La bonifica definitiva della falda prevede invece vasche. Per le altre sostanze liquide (reagenti una palancolatura della sponda, da realizzare ad Enel – Dichiarazione ambientale 2015 Impianto termoelettrico Andrea Palladio di Fusina 32 opera del Magistrato alle Acque di Venezia, con dell’impianto, i valori di induzione magnetica emungimento dell’acqua della falda, per sono risultati tutti inferiori ai livelli previsti nel garantire la quota del piezometrico, ed invio ad suddetto Allegato mentre quelli di campo un depuratore consortile. elettrico hanno evidenziato delle punte a valori La bonifica definitiva del terreno prevede invece non superiori ai 10 kV/m, (i rilievi in tale aree la bonifica di punti singolari del sito, dove è sono stati ripetuti nell’estate del 2012) nelle stato rilevato una presenza di metalli dovuti ai aree delle stazioni elettriche accessibili terreni di riporto nella realizzazione della esclusivamente a personale autorizzato per brevi seconda area industriale negli anni ’60. ispezioni. Tali aree sono state delimitate e In ottemperanza all’Autorizzazione Integrata contrassegnate con cartello di pericolo specifico. Ambientale il sito di Fusina effettua una Per quanto riguarda le abitazioni dei residenti campagna di misura delle acque di falda in nei dintorni (DPCM 23.04.92), considerata la quattro piezometri (4239; 4525; 4801; S52), a distanza di circa 4000 m dall’impianto, è da livello semestrale, per prevenire eventi di escludere il contributo di campi elettromagnetici contaminazione connessi all’esercizio regolare da esso generati. Le linee di trasmissione dell’impianto. I risultati delle analisi effettuate dell’energia elettrica ad alta tensione uscenti dal laboratorio esterno sono resi disponibili dall’impianto ed esterne allo stesso, essendo di all’Ente di Controllo come previsto proprietà di altre Società che ne curano anche la dall’Autorizzazione Integrata Ambientale. gestione, non rientrano nella giurisdizione dell’Impianto di Fusina. Radiazioni ionizzanti e non ionizzanti Per i campi elettromagnetici a frequenza Effetti sulla biodiversità industriale (E.L.F.), è stato emanato il D.Lgs. L’unico aspetto che potenzialmente potrebbe 81/08 che riguarda la tutela della salute per influire sull’equilibrio naturale della Laguna esposizioni a breve termine negli ambienti nell’intorno dello scarico, è dovuto all’acqua di lavorativi. A seguito di indagini condotte raffreddamento, scaricata più calda rispetto alla nell’impianto allo scopo di valutare il rischio per temperatura del suo prelievo. la salute dei lavoratori per esposizioni a breve Comunque anche la qualità dell’aria è stata termine, si sono evidenziati valori di campo oggetto dal 2001 al 2005 di un’attività di elettrico e valori di campo magnetico molto biomonitoraggio nel territorio circostante le variabili in relazione alla distanza dalle centrali, con l’attivazione di una rete apparecchiature o linee elettriche. sperimentale di monitoraggio biologico. Sistemi di controllo Sistemi di controllo Nell’impianto sono state compiute, nel corso del Un sistema in continuo rileva in tempo reale la 2009, due campagne di misura dei campi temperatura di scarico dell’acqua condensatrice. elettromagnetici a frequenza industriale (50 Hz), La misura viene riportata sui monitor della sala per conoscerne l’entità e valutare i rischi per i manovra della centrale ed inviata lavoratori esposti. Tali misure sono state telematicamente al Magistrato alle Acque di effettuate sia nei locali adibiti ad ufficio che nelle Venezia. aree caratterizzate dalla presenza di macchinari, L’incremento termico provocato dallo scarico è apparecchiature, sbarre, linee e apparati eserciti stato rilevato in occasione di numerose a tensioni e/o correnti elevate, nelle quali si campagne di misura richieste dalla commissione possono riscontrare campi elettrici e/o magnetici Tecnico Scientifica Regionale appositamente elevati. I valori rilevati negli uffici e nei luoghi di istituita presso la Regione del Veneto con normale attività del personale, sono risultati tutti provvedimenti n. 810 e 811 del 10/05/1979, ampiamente al di sotto dei limiti previsti dal successivamente rinnovata con delibere 1077 e succitato Allegato. Per quanto riguarda le aree 1078 del 21/11/1984. Enel – Dichiarazione ambientale 2015 Impianto termoelettrico Andrea Palladio di Fusina 33 I risultati delle campagne di misura hanno • in modo costante nel tempo e con diversi sempre confermato che gli scarichi termici non biosensori si sono rilevati incrementi introducono modificazioni all’ecosistema significativi di Cr in alcune stazioni della lagunare. (Commissione Tecnico Scientifica per zona industriale di Marghera. l’esercizio sperimentale a lungo termine della centrale termoelettrica dell’ENEL di Fusina: Emissioni diffuse di polveri ”Indagini per la valutazione degli effetti del Tale fenomeno potrebbe presentarsi in maniera funzionamento a piena potenza della centrale apprezzabile esclusivamente nel caso di guasto o sull’ecosistema lagunare. Periodo dal 1989 al malfunzionamento dei filtri presenti sugli sfiati 1994. Relazione sintetica della Commissione. dei sili di raccolta delle ceneri secche, Gennaio 1996 soprattutto se ciò avviene in concomitanza di Attualmente, l’impianto ottempera all’obbligo condizioni meteorologiche di forte vento. previsto in AIA di misura semestrale per la Sistemi di controllo verifica che la differenza di temperatura del Al fine di ovviare comunque a questi possibili corpo ricettore sia inferiore a 3°C a 100 m a inconvenienti, periodicamente vengono eseguiti valle dello scarico, incaricando un laboratorio dei controlli e delle manutenzioni ai sistemi di esterno certificato per effettuare tali rilievi. I abbattimento, al fine di garantirne la perfetta risultati di tali campagne, confermano il costante efficienza anche in ottemperanza con quanto rispetto dei parametri di legge allo scarico. previsto dall’Autorizzazione Integrata Relativamente al biomonitoraggio della qualità Ambientale. dell’aria i criteri generali per la realizzazione della rete suddetta sono stati preventivamente Impatto olfattivo concordati con le autorità competenti (Ministeri La co-combustione carbone – CDR prevede dell’Industria Commercio ed Artigianato, l’utilizzo di un combustile derivato dai rifiuti che dell’Ambiente, della Sanità, nonché la Regione potrebbe, in alcune condizioni di esercizio e Veneto, l’Amministrazione Provinciale di atmosferiche, originare emissioni olfattive Venezia, l’ANPA e l’ARPAV). sgradevoli. L’azione preventiva principale deriva L’attività di biomonitoraggio ha evidenziato le dalle modalità di produzione del combustibile seguenti situazioni: CDR, da parte del produttore Veritas che • le aree interne e immediatamente garantiscono, attraverso le celle di circostanti il territorio più antropizzato biostabilizzazione, ad eliminare tutte le (zona industriale Fusina – P.to Marghera , componenti organiche oggetto di odori area portuale e principali arterie di traffico) sgradevoli. sono quelle maggiormente interessate dai L’Autorizzazione Integrata Ambientale prevede fenomeni di modificazione della qualità l’installazione di almeno 6 recettori disposti su dell'aria; aree geograficamente ed anemometricamente • • le aree a Ovest ed a Sud – Ovest del sensibili per il monitoraggio della concentrazione territorio antropizzato (Sambruson, di odore attraverso l’analisi olfattometrica in Camponogara) sono aree poco interessate conformità della Norma EN 13725 e prescrive dalle emissioni dell’area industriale; l’esecuzione di campagne di misura semestrali. le stazioni del Lido mostrano singoli episodi Sistemi di controllo di modificazione della qualità dell'aria In ottemperanza a tali prescrizioni, l’impianto difficilmente collegabili, a causa delle esegue una campagna di misura semestrale condizioni anemologiche prevalenti (venti delle emissioni odorigene dalla Centrale di da Nord, Nord Est e Sud), alle attività Fusina presso la sorgente emissiva, costituita dal antropiche che si trovano ad Ovest; capannone CDR ubicato entro l’area della Centrale. Le misure olfattometriche effettuate Enel – Dichiarazione ambientale 2015 Impianto termoelettrico Andrea Palladio di Fusina 34 sui campioni hanno messo in evidenza che la tale sostanza; i controlli sono riportati nei modesta emissione odorigena del capannone rispettivi libretti di impianto. CDR rimane confinata entro il perimetro della All’interno di alcune apparecchiature d’impianto Centrale in quanto in nessuno dei recettori è presente SF6 (esafluoruro di zolfo) prodotto geograficamente più prossimi è stato percepito estinguente ed isolante ad effetto serra. odore dal panel test previsto dalla norma UNI EN Giornalmente gli operatori di centrale 13725:2004. controllano eventuali perdite tramite i manometri del circuito (i manometri sono Impatto visivo controllati e tarati ogni due anni). L’impianto risulta inserito in un’area molto In impianto sono inoltre presenti altre sostanze industrializzata. Gli unici elementi che si ad effetto serra contenute sia in apparecchiature evidenziano rispetto al panorama complessivo refrigeranti in sostituzione di sostanze lesive allo dell’area sono le ciminiere e il pennacchio di strato di ozono (R134A; R407C; R410) sia in vapore dalle torri di raffreddamento dei gruppi 1 impianti fissi antincendio (NAFS125). Tali e 2 durante il periodo estivo. Per questo motivo, impianti sono censiti e controllati, a seconda del l’impatto visivo legato alla presenza quantitativo e del GWP (Global Warming dell’impianto risulta poco significativo. Potential), con cadenza trimestrale, semestrale o annuale Inquinamento luminoso Anche in questo caso l’aspetto è mitigato dalla Rischio di incidente rilevante collocazione del sito in area industriale. A seguito della eliminazione completa dell’OCD, Comunque l’impianto è in attesa che il Comune l’impianto non rientra più nell’elenco delle di Venezia, così come previsto dalla Legge attività a rischio di incidente rilevante previste Regionale del Veneto n. 17 del 7 agosto 2009: dal D.Lgs 334/99 e s.m.i. “Nuove norme per il contenimento dell’inquinamento luminoso, il risparmio Salute e sicurezza energetico nell’illuminazione per esterni e per la La sicurezza e la tutela della salute negli tutela dell’ambiente e dell’attività svolta dagli ambienti di lavoro rappresentano, insieme alla osservatori astronomici”, si doti del Piano tutela dell’ambiente, temi di interesse prioritario dell’illuminazione per il contenimento per l’Enel. Formazione al personale, campagne dell’inquinamento luminoso (PICIL), che è l’atto di sensibilizzazione ed una attenta preparazione di programmazione per la realizzazione dei nuovi dei lavori basata sui rischi individuati nelle impianti di illuminazione e per ogni intervento di specifiche attività lavorative limitano al minimo il modifica, adeguamento, manutenzione, rischio infortuni. sostituzione ed integrazione sulle installazioni di Nell’anno 2006 l’Unità di Business di Fusina ha illuminazione esistenti nel territorio comunale, adottato per le proprie centrali un Sistema di da tener eventualmente presente nella Gestione della Sicurezza conforme alla specifica presentazione dei progetti urbanistici. internazionale OHSAS 18001, ottenendone la relativa certificazione. Nella ferma convinzione Sostanze lesive allo strato di ozono ed che la salvaguardia dell’integrità psicofisica dei altre ad effetto serra lavoratori costituisca il fondamento e il vincolo In centrale sono presenti impianti di irrinunciabile per tutte le attività della Divisione, condizionamento che utilizzano R22 come oltre che un elemento di forza per valorizzare, refrigerante. Gli impianti sono a circuito chiuso e intermini di sostenibilità, la produzione di vengono periodicamente censiti, revisionati e energia elettrica da fonti diversificate,la manutenzionati da ditta specializzata al fine di Divisione GEM considera l’osservanza delle ridurre al minimo la dispersione in atmosfera di norme e delle leggi vigenti un prerequisito per la Enel – Dichiarazione ambientale 2015 Impianto termoelettrico Andrea Palladio di Fusina 35 corretta attuazione del Sistema di Gestione della e formalizzati gli aspetti emersi Sicurezza,nell’ambito del quale intende evidenziando i margini di miglioramento ed promuovere il costante miglioramento delle i termini entro il quale eliminare le eventuali attività, dei processi e dei comportamenti in non conformità; materia di salute e sicurezza sul lavoro. • recepimento delle segnalazioni del A fronte dei principi sopra enunciati, la Divisione personale o di terzi operanti in centrale, GEM persegue i seguenti obiettivi: discussione e attività di miglioramento in • prevenire, minimizzare e, ove possibile, conseguenza a mancati infortuni e near eliminare i rischi per la salute e sicurezza sul miss (incidenti che in presenza di personale lavoro, tenendo conto delle specifiche realtà avrebbero potuto causare infortunio) territoriali; • sviluppare la consapevolezza del personale impegnato nelle diverse attività di competenza, al fine di migliorare la coscienza del proprio Gli aspetti ambientali indiretti ruolo e delle proprie potenzialità, sia in relazione Vi sono altri aspetti ambientali connessi alle alla prevenzione dei rischi inerenti alla salute e attività di supporto all’esercizio della centrale, sicurezza, sia ai fini delle azioni da intraprendere sui quali essa può non avere un controllo in situazioni di pericolo o emergenza; gestionale totale perché affidati a soggetti terzi. • promuovere e sostenere un dialogo aperto con i cittadini, gli enti e le amministrazioni sui riflessi Forniture e trasporti via mare che le attività della Divisione hanno verso la L’approvvigionamento del carbone avviene via salute e sicurezza interna ed esterna. mare. Obiettivi specifici e misurabili sono definiti Il carbone è totalmente di provenienza estera ed annualmente e il loro effettivo conseguimento è è approvvigionato nel mercato mondiale; i verificato attraverso il continuo monitoraggio dei principali stati di provenienza sono il Sud Africa, risultati ottenuti, la cui analisi costituisce la base l'Indonesia, la Russia e la Colombia. Il carbone è per i Riesami della Direzione. trasportato principalmente da navi carboniere Sistemi di controllo transoceaniche della stazza di circa 70.000 t Per perseguire l’obiettivo “Infortuni zero”, la dirette ai porti di Trieste, Koper (Slovenia) e centrale si è dotata di alcuni strumenti Bakar (Croazia) dove scaricano il loro carico. Le migliorativi quali: navi di piccola taglia che forniscono la centrale, • obiettivi di miglioramento continuo previsti vengono direttamente caricate da questi dal Sistema di Gestione della Sicurezza depositi. secondo lo standard OHSAS 18001 e dal L'incidenza ambientale del trasporto marittimo DVR, oggetto di esame periodico della indotto dall’impianto è da ritenersi modestissima Direzione di UB; in relazione al notevole traffico complessivo di safety walk un giro mensile in impianto con vettori navali nel porto industriale di Venezia. • la partecipazione del Capo Impianto, del Responsabile del Servizio di di Prevenzione Forniture e trasporti via gomma e Protezione e/o del Responsabile Sicurezza Il gasolio viene utilizzato prevalentemente nelle e la successiva compilazione di una check fasi di avviamento dei gruppi termoelettrici e list. La Safety Walk viene focalizzata come carburante per le macchine operatrici. sull’osservanza del comportamento del Gli additivi di processo (acido, soda, ecc, ) personale operante nei perimetri dell’UB, vengono acquistati direttamente dai produttori dell’ambiente fisico degli impianti e dei impiegando trasportatori specializzati, per gli luoghi di lavoro. Immediatamente dopo la altri prodotti o sostanze si ricorre ai normali conclusione della Safety Walk sono discussi canali commerciali. Enel – Dichiarazione ambientale 2015 Impianto termoelettrico Andrea Palladio di Fusina 36 Per l’approvvigionamento di reagenti e materiali, rispetto di questi requisiti ambientali è soggetto di gasolio e per lo smaltimento dei rifiuti si a sorveglianza da parte del personale ENEL. usano vettori stradali. L’aspetto può essere considerato assolutamente Trasporto di energia elettrica ad alta poco significativo anche perché lo stesso non va tensione ad incidere nel traffico del centro urbano di Le linee di trasmissione ad alta tensione uscenti Marghera in quanto il sito dista pochi chilometri dall’impianto, sono fuori dalla giurisdizione della dalla tangenziale di Mestre, direttamente stesso in quanto di proprietà della Società Terna. collegata all’autostrada A4 per Padova e Trieste, Due sono stati gli aspetti ambientali considerati all’autostrada A27 per Treviso e Belluno, e dalle in riferimento a questa attività: impatto visivo e strade statali SS n° 309 Romea, SS n° 11 campi elettromagnetici. Padana Superiore, SS n° 13 Pontebbana e dalla Impatto visivo SS n° 14 Triestina. L’impatto visivo dovuto ai tralicci dell’alta Scoibentazioni e altre attività che tensione, costituisce un polo visuale distinguibile prevedono manipolazione e in zone allargate comprendenti anche aree smaltimento di amianto e fibre minerali urbane e residenziali. Aspetto valutato Gli appaltatori che eseguono attività di moderatamente significativo nell’ambito scoibentazione e di manipolazione ai fini dello fortemente antropizzato della Provincia di smaltimento dei materiali contaminanti da Venezia. amianto o da fibre minerali, devono conformarsi alle modalità descritte nell’apposita Specifica Mensa Tecnica Enel consolidata a livello nazionale. Tale L’unico aspetto ambientale individuato per tale specifica è finalizzata a prevenire sia attività è la produzione di rifiuti che può l’esposizione dei lavoratori, sia lo spandimento di considerarsi poco significativo in rapporto alla fibre nell’ambiente nel corso di tutte le produzione complessiva di rifiuti conferiti al operazioni di scoibentazione o bonifica. servizio di raccolta della città. Esso comunque non aggrava l’ammontare complessivo dei rifiuti Attività di manutenzione urbani pro capite. Ai terzi che operano nel sito vengono comunicati Le acque della mensa vengono convogliate nella i requisiti stabiliti dal sistema di gestione rete fognaria dell’impianto. ambientale che li riguarda. Quando necessario è anche previsto lo svolgimento di attività di informazione o formazione comunque sempre prima dell’inizio dell’attività in centrale. Il Enel – Dichiarazione ambientale 2015 Impianto termoelettrico Andrea Palladio di Fusina 37 Figura 2 - Certificato di registrazione ISO 14001 Enel – Dichiarazione ambientale 2015 Impianto termoelettrico Andrea Palladio di Fusina 38 Obiettivi e Programma ambientale Si riporta di seguito la tabella con il consuntivo del programma ambientale dello scorso triennio di registrazione: Livello di raggiungimento Obiettivo Riduzione scarico reflui in Laguna riproposto Riduzione della dispersione di polveri di carbone in atmosfera con interventi di pulizia delle macchine operatrici utilizzate per la movimentazione del carbone riproposto Aumento dell’efficienza degli impianti di denitrificazione fumi chiuso Riduzione del pericolo di intasamento filtri a manica sfiato silos chiuso Miglioramento del controllo sulle emissioni in atmosfera riproposto Riduzione consumo combustibili con l’utilizzo del CDR in combustione mista chiuso Riduzione prelievo acqua industriale dal canale consortile. riproposto Riduzione del rischio di contaminazione del suolo con l’eliminazione serbatoio 50.000 mc e relative chiuso tubazioni di collegamento Riduzione del rischio di contaminazione del suolo con la predisposizione di un’apposita area per il lavaggio dei demister. riproposto Riduzione del rischio di contaminazione del suolo con l’eliminazione serbatoio 100.000 mc e relative tubazioni di collegamento chiuso Ottimizzazione del recupero ceneri dal processo di combustione chiuso Riduzione sostanze pericolose in impianto con la dismissione di amianto riproposto Riduzione uso sostanze chimiche per il funzionamento dell'impianto. Annullato Miglioramento della comunicazione con l’esterno chiuso Miglioramento della comunicazione interna - Giornata della comunicazione riproposto Contribuire a migliorare la gestione delle situazioni di emergenza nell’area di Porto Marghera con la partecipazione al “Progetto SIMAGE” chiuso Aumento del rendimento dell’impianto Annullato Obiettivi e Programma ambientale 2015-2018 Sempre in relazione alla Politica Ambientale dell’impianto di Fusina. Per la realizzazione degli stabilita per il sito e agli impegni che l’Azienda interventi, oltre ai fornitori ed appaltatori, è ha assunto nei confronti delle Autorità regionali pienamente coinvolto tutto il personale di e locali, tenuto conto delle risorse economiche e impianto. Vengono di seguito elencati gli del piano industriale complessivo di ENEL obiettivi inseriti nel programma ambientale Produzione, sono stati fissati per il periodo 2015 dell’impianto termoelettrico di Fusina con indicati – 2018 obiettivi e traguardi che portano ad una il termine previsto, ove possibile le risorse, il sostanziale riduzione dell’impatto ambientale soggetto responsabile e l’eventuale stato di derivante direttamente dal ciclo produttivo avanzamento. Enel – Dichiarazione ambientale 2015 Impianto termoelettrico Andrea Palladio di Fusina 39 Obiettivo n. 1 SOSPESO Riduzione dello scarico dei reflui nei corpi ricettori. Traguardo Intervento Riduzione scarico reflui in Laguna E’ stata stipulata nel 2011 la convenzione con SIFA, affidataria per conto della Regione Veneto della gestione del “Progetto integrato Fusina”, che prevede l’invio all’impianto di trattamento SIFA degli scarichi dell’impianti ITAR precedentemente inviati, dopo trattamento, in Laguna. Allo stesso impianto verranno convogliate anche le acque nere e le acque trattate dal ITSD. Scadenza Responsabile 2013 Capo Sezione Esercizio Aggiornata 2015/16 Costi approvati (€) 500 k€ (comprensivo obiettivo n° 5) Note: OBIETTIVO SOSPESO I tempi previsti dalla Convenzione sono slittati per mancanza di predisposizione delle tubazioni di allacciamento da parte di SIFA – Le diverse modalità di scarico (da SM1 a SIFA) deve comunque essere oggetto di modifica AIA che per le tempistiche e modalità dell’iter di approvazione si prevede di inoltrarla in fase di rinnovo (2016) o di riesame anticipato (2015). Obiettivo n. 2 Riduzione della diffusione di polveri in atmosfera Traguardo Intervento Riduzione della dispersione di polveri di carbone in atmosfera con interventi di pulizia delle macchine operatrici utilizzate per la movimentazione del carbone L’obiettivo era già previsto nel precedente programma ambientale all’interno degli interventi previsti per la riduzione della polverosità ambientale dovuta allo scarico, alla movimentazione e allo stoccaggio del carbone. A fronte di una modifica migliorativa del progetto esso è stato stralciato da quello sopracitato e presentato a parte. Esso prevede la creazione di un’area di 4.200 m2 di superficie pavimentata dove le macchine operatrici saranno scrupolosamente lavate con acqua industriale. I reflui verranno raccolti ed inviati agli impianti di trattamento. Scadenza Responsabile 2012 Capo Sezione Manutenzione Aggiornata Costi approvati (€) 870 k€ 2013 Aggiornata 2015 Note: L’aggiornamento al 2013 del raggiungimento del traguardo era legato all’iter autorizzativo dimostratosi più lungo rispetto a quello previsto. L’impianto fisso di lavaggio, sarà realizzato e attivato entro il 2015, in conformità alle autorizzazioni concesse. Obiettivo n. 3 Miglioramento del controllo sulle emissioni in atmosfera. Traguardo Intervento Miglioramento del monitoraggio sulle emissioni in atmosfera. In linea con la strumentazione normalmente istallata presso gli altri impianti termoelettrici si prevede la sostituzione dei sistemi di monitoraggio emissione con strumentazione Siemens. Ciò garantisce di allinearsi ai programmi di manutenzione standardizzati Enel già esistenti presso gli altri impianti termoelettrici e consente una maggiore garanzia di affidabilità del sistema di monitoraggio in quanto riferito ad un unico Contratto di manutenzione a livello nazionale. Scadenza Responsabile 2016 Capo Impianto Costi approvati (€) 1.000 k€ (finanziamento relativo ai soli GR 3-4)€ Note: Enel – Dichiarazione ambientale 2015 Impianto termoelettrico Andrea Palladio di Fusina 40 Obiettivo n. 4 Riduzione consumo risorse. Traguardo Intervento Riduzione consumo combustibili con l’utilizzo del CDR in combustione mista. Il nuovo gruppo dirigente aziendale ha confermato la volontà di Enel di proseguire con l’utilizzo di CDR in combustione mista e ha confermato la disponibilità all’aumento del suo utilizzo. Pertanto Enel inizierà la procedura di VIA presso il MATT per ottenere l’autorizzazione per l’utilizzo di 100.000 tonnellate di CDR massime annue contro le 70.000 attualmente autorizzate. Scadenza Responsabile 2018 Capo Impianto Scadenza Responsabile 2013 Capo Sezione Esercizio Costi approvati (€) Da definire Note: Obiettivo n. 5 SOSPESO Riduzione consumo risorse. Traguardo Intervento Riduzione prelievo acqua industriale dal canale consortile E’ stata stipulata nel 2011 la convenzione con SIFA, affidataria per conto della Regione Veneto della gestione del “Progetto integrato Fusina”, che prevede l’invio dell’acqua in uscita dall’impianto di trattamento SIFA alla centrale che la utilizzerà in sostituzione dell’acqua industriale per tutti i suoi usi interni. Aggiornata 2015/16 Costi approvati (€) 500 k€ (comprensivo obiettivo n°1) Note: OBIETTIVO SOSPESO I tempi previsti dalla Convenzione sono slittati per mancanza di predisposizione delle tubazioni di allacciamento da parte di SIFA – Le modalità di prelievo dell’acqua industriale deve comunque essere oggetto di modifica AIA che per le tempistiche e modalità dell’iter di approvazione si prevede di inoltrarla in fase di rinnovo (2016) o di riesame anticipato (2015). Obiettivo n. 6 Miglioramento dell’efficienza complessiva dell’impianto. Traguardo Intervento Sostituzione dei gruppi elettrogeni con apparecchiature di maggiore efficienza I lavori sono finalizzati al miglioramento dei livelli di sicurezza del sito, rispetto ai sistemi di emergenza elettrica della sala macchine dei gruppi termoelettrici 1 e 2. L’utilizzo di motori moderni con maggior efficienza, consente il minor utilizzo di combustibile per il loro funzionamento e di conseguenza una riduzione delle emissione di anidride carbonica in atmosfera. Scadenza Responsabile 2016 Capo Sezione Manutenzione Costi approvati (€) 500K€ Note: Enel – Dichiarazione ambientale 2015 Impianto termoelettrico Andrea Palladio di Fusina 41 Obiettivo n. 7 Riduzione del rischio di contaminazione del suolo. Traguardo Riduzione del rischio di contaminazione del suolo con la predisposizione di un’apposita area per il lavaggio dei demister Intervento L’intervento prevede la predisposizione di un’apposita area per il lavaggio dei demister. La zona sarà impermeabilizzata per evitare interazioni con il terreno circostante e dotata di canalette per l’invio dei reflui agli impianti di trattamento. L’obiettivo modificato è riportato dal programma ambientale precedente. Scadenza Responsabile 2012 Capo Sezione Manutenzio ne Aggiornata 2015 Costi approvati (€) 870 k€ Note: L’aggiornamento al 2014 del raggiungimento del traguardo è legato all’iter autorizzativo dimostratosi più lungo rispetto a quello previsto Obiettivo n. 8 Riduzione delle sostanze pericolose in impianto. Traguardo Intervento Riduzione sostanze pericolose in impianto con la dismissione di amianto Riduzione del quantitativo di amianto presente in centrale con interventi programmati in varie parti di impianto per la bonifica e la sostituzione delle coibentazioni. Costi approvati (€) Scadenza Responsabile 2018 Capo Sezione Manutenzione Scadenza Responsabile Costi approvati (€) * Direttore UB Risorse interne Scadenza Responsabile Costi approvati (€) 2015 Esercizio Ambiente Sicurezza 3.250 K€ Note: Obiettivo n. 9 Miglioramento della comunicazione interna. Traguardo Intervento Miglioramento della comunicazione interna Giornata della comunicazione: annualmente, tutto il personale dell’UB di Fusina, viene convocato dalla Direzione in assemblea dove i vertici aziendali locali informano sul progredire degli obiettivi ambientali prefissati e sulle performance ambientali dei due impianti. Note: * permanente con scadenza annuale Obiettivo n. 10 Miglioramento della sicurezza negli ambienti di lavoro Traguardo Intervento Miglioramento del posizionamento della cartellonistica di sicurezza verranno censiti tutti i serbatoi contenenti sostanze pericolose e tutti i punti di scarico autobotti individuando i posti più visibili dove verrà posizionata la nuova cartellonistica CLP. 20 k€ Note: Enel – Dichiarazione ambientale 2015 Impianto termoelettrico Andrea Palladio di Fusina 42 SEZIONE DATI AMBIENTALI esercizio 2014 Figura 3 - Schema riepilogativo dati ambientali di input – output Idrogeno Enel – Dichiarazione ambientale 2015 Impianto termoelettrico Andrea Palladio di Fusina 43 Dati ingresso impianto anno 2014 Combustibili U.M. Carbone Acqua prelevata t 2.036.225 kSm3 24.352 Gasolio t 437 CDR t 56.097 Gas naturale Idrogeno kSm3 U.M. Clorito di sodio (25%) (nocivo) t 536 Acido solforico (al 98%) (corrosivo) t 198 Soda caustica (50%) (corrosivo) t 307 Acido cloridrico (>=32,5%) (corrosivo) t 1.516 Cloruro ferroso (al 23÷26% come FeCl2) (corrosivo) t 41 Cloruro ferrico (al 40÷41% come FeCl3) (corrosivo) t 362 Idrato d’ammonio (al 25% come NH3) (irritante) t 13.046 Solfuro di sodio (10%) (corrosivo) t 109 Calce (irritante) t 1.242 Calcare t 14.574 Carboidrazide (12%) t 2.500 Marmettola ( media anno c.a.52%) t 38.333 Enel – Dichiarazione ambientale 2015 Prelievo da rete idrica potabile m3 49.536 Prelievo da acquedotto industriale per uso industriale m3 2.494.530 Prelievo da laguna per raffreddamento m3 693.325.800 Apporto acque meteoriche m3 557.813 Acque marmettola + emungimento m3 19.406 0 Materiali di consumo principali Materie entrate in magazzino durante l’anno di riferimento U.M. Impianto termoelettrico Andrea Palladio di Fusina 44 Dati uscita impianto anno 2014 Energia elettrica U.M. Energia lorda prodotta MWh Energia netta immessa in rete U.M. Emissioni in atmosfera in tonnellate anno 5.638.263 MWh 4.988.920 SO2 t 1.954 NOx t 2.727 Polveri totali t 56 CO2 t 4.838.368 CO t 208 Ammoniaca NH3 t 4 Composti inorganici del Cloro espressi come HCl t Composti inorganici del Fluoro espressi come HF t 72 38 Emissioni in atmosfera in concentrazione (medie anno) dei maggiori inquinanti SO2 (mg/Nmc) NOx (mg/Nmc) Polveri (mg/Nmc) CO (mg/Nmc) Limite Misura Limite Misura Limite Misura Limite Misura FS1 200 64 200 131 20 5,8 30 14 FS2 200 88 200 128 20 7,0 30 8 FS3 200/185* 121** 200/212* 148** 20/20* 2,6** 50/50* 11** FS4 200/185* 111** 200/212* 151** 20/20* 0,1** 50/50* 11** FS6 - - 400 - - - 100 - * limite in co combustione ** dato medio nei due assetti di funzionamento Enel – Dichiarazione ambientale 2015 Impianto termoelettrico Andrea Palladio di Fusina 45 Scarichi idrici U.M. Scarico in Laguna da raffreddamento m3 693.325.800 Apporto all’acqua di raffreddamento di acqua per refrigerazione pompe AC ed altri raffreddamenti m3 174.319 Scarico da impianti di trattamento in Laguna m3 670.428 Scarico ITSD a VERITAS m3 949.954 Evaporazione DeSOx m3 736.803 Scarico impianti biologici a VERITAS m3 44.433 Evaporazione cicli e perdite varie (bagnatura carbonili, irrigazione, riscaldamento parco OCD, vapore soffiature….) m3 533.089 Servizi e riempimento Torri di raffreddamento gruppi 1-2 m3 12.259 Carico inquinante delle acque reflue scaricate in Laguna al netto di quello dell’acqua in ingresso U.M. Metalli e composti (espressi come metalli equivalenti) Kg 0,45 Fosforo totale (espresso come P) Kg 5,00 Azoto totale (espresso come N) Kg 310 BOD5 Kg 633 Solidi sospesi Kg 0 Il piano di monitoraggio e controllo previsto per l’anno 2014 è stato rispettato e le analisi eseguite agli scarichi hanno confermato il pieno rispetto dei limiti autorizzati Grafico 1 Scarichi idrici 0,39% 5,58% Apporto all’acqua di raffreddamento di acqua per refrigerazione pompe AC ed altri raffreddamenti Scarico da impianti di trattamento in Laguna 1,42% 17,08% Scarico ITSD a VERITAS 21,48% Evaporazione DeSOx 23,61% Scarico impianti biologici a VERITAS 30,43% Evaporazione cicli e perdite varie (bagnatura carbonili, irrigazione, riscaldamento parco OCD, vapore soffiature….) Servizi e riempimento Torri di raffreddamento gruppi 1-2 Nel grafico non sono inseriti gli scarichi da raffreddamento in quanto non avrebbero consentito la visualizzazione degli altri scarichi nel grafico a torta Enel – Dichiarazione ambientale 2015 Impianto termoelettrico Andrea Palladio di Fusina 46 Rifiuti dell’impianto smaltiti nel corso del 2014 CER Rifiuti speciali pericolosi 13 01 10 * Oli minerali per circuiti idraulici , non clorurati 13 03 07* Oli minerali isolanti e termoconduttori non clorurati 15 01 10 * Imballaggi contenenti sostanze pericolose 15 02 02 * Assorbenti, materiali filtranti, stracci e indumenti protettivi contaminati da sostanze pericolose 16 01 07* Filtri dell'olio 16 01 11* Pastiglie per freni, contenenti amianto 16 02 11* Apparecchiature fuori uso, contenenti clorofluorocarburi, hcfc, hfc 16 02 13* Trasformatori Fuori Uso e Monitor da PC 16 03 05* Rifiuti organici contenenti sostanze pericolose 16 05 04* Gas in Contenitori a pressione(compresi gli halon) 16 05 07* Sostanze chimiche inorganiche di scarto contenenti o costituite da sostanze pericolose 16 06 01 * Batterie al piombo Kg Recuperati Smaltiti 29.710 31.030 0 7.500 7.500 0 3.470 0 3.470 12.225 0 12.300 830 0 830 10 0 0 510 510 0 51.250 41.950 9.200 9.720 0 10.120 116 116 0 11.820 0 11.820 2.950 2.900 0 133.930 0 133.930 16 08 02* Catalizzatori Esauriti Contenenti Metalli di Transizione 16 11 05* Rivestimenti e Materiali Refrattari provenienti da lavorazioni non metallurgiche, contenenti sostanze pericolose 4.700 0 4.700 17 06 01* Rifiuti costituiti da materiale contenenti amianto 4.460 0 5.100 42.940 0 42.940 170 0 360 1.210 200 1.000 181.610 50.320 131.290 26,5% 74,3% 17 06 03 * Altri materiali isolanti (fibre ceramiche) 17 06 05* Materiale da costruzione contenente amianto 20 01 21* Tubi fluorescenti Totali Percentuale rifiuti pericolosi recuperati e smaltiti CER Rifiuti speciali non pericolosi Kg Recuperati Smaltiti 10 01 02 Ceneri leggere di carbone 54.295.390 54.295.390 0 10 01 05 Gesso da desolforazione 54.143.300 54.143.300 0 10 01 15 Ceneri pesanti, scorie e polveri di caldaia prodotte dal coincenerimento, diverse da quelli di cui alla voce 10 01 14 25.605.880 25.594.040 11.840 10 01 17 Ceneri leggere prodotte dal coincenerimento , diverse da quelle di cui alla voce 10 01 16 161.273.300 161.273.300 0 10 01 19 Rifiuti prodotti dalla depurazione dei fumi (composti da cenere da combustione, carbone e gesso da desolforazione) 47.360 0 67.060 10 01 21 Fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti ed altri fanghi 7.626.110 7.626.110 0 15 01 01 Imballaggi in carta e cartone 10.340 10.000 0 15 01 03 Imballaggi in legno 5.970 5.470 0 15 02 03 Assorbenti, materiali filtranti, stracci e indumenti protettivi non contanimati da sostanze pericolose 29.530 0 29.780 Enel – Dichiarazione ambientale 2015 Impianto termoelettrico Andrea Palladio di Fusina 47 CER Rifiuti speciali non pericolosi Kg Recuperati Smaltiti 16 02 14 Apparecchiature fuori uso diverse da quelle di cui alle voci da 16 02 09 a 16 02 13 20.040 20.390 0 16 02 16 Componenti Rimossi da Apparecchiature fuori uso, diversi da quelli di cui alla voce 16 02 15 380 0 0 16 03 04 Rifiuti inorganici, diversi da quelli di cui alla voce 16 03 03* 245.580 0 245.580 16 03 06 Rifiuti organici divesi da quelli di cui alla voce 16 03 05 (Gomma) 3.050 0 3.500 16 06 04 Pile alcaline 270 270 0 17 01 03 Mattonelle e ceramiche 1.140 0 1.140 17 01 07 Miscugli o Scorie di Cemento, Mattoni, Mattonelle e Ceramiche, diverse da quelle di cui alla voce 17 01 06 28.000 17 02 01 Legno 19.000 23.990 0 17 02 02 Vetro 1.560 0 1.560 17 02 03 Plastica 5.200 0 5.020 17 03 02 Guaina/Miscele bituminose diverse di cui alla voce 17 03 01 9.900 0 3.090 17 04 02 Alluminio 10.290 9.990 0 17 04 05 Ferro e acciaio 713.350 721.740 0 17 04 07 Metalli misti 44.540 44.540 0 17 04 11 Rottame di cavo 1.800 1.800 0 17 05 04 Terre e Rocce da Scavi e Demolizioni 3.260 0 3.260 17 06 04 Materiali isolanti diversi 8.530 0 6.170 17 09 04 Rifiuti misti della attività di costruzione e demolizione 135.270 0 156.740 19 09 01 Rifiuti solidi prodotti dai processi di filtrazione e vaglio primari 81.240 0 81.310 19 09 05 Resine Esaurite 4.200 0 4.200 19 12 12 Altri rifiuti (compresi materiali misti) prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti, diversi da quelli di cui alla voce 19 12 11 268.580 270.160 0 20 03 01 Rifiuti urbani non differenziati 2.560 0 3.660 Totali 304.644.920 Percentuale rifiuti non pericolosi recuperati / smaltiti Enel – Dichiarazione ambientale 2015 Impianto termoelettrico Andrea Palladio di Fusina 0 28.000 304.040.490 651.910 99,8% 0,2% 48 Grafico 2 Grafico 3 Rifiuti – Suddivisione % per destinazione finale Produzione di energia elettrica 2.237 1.160 762 425 888 90% 4.000 40% 30% 3.000 20% 2.000 10% 1.000 0% 3.454 5.000 4.989 5.638 5.258 3.018 191.307 202.697 291.613 295.977 304.125 2.650 6.000 60% 4.640 5.097 7.000 70% 4.498 8.000 80% 50% 9.000 3.048 100% 2010 2011 2012 Totale recuperati 2013 2014 Totale smaltiti 2010 2011 Lorda 2012 2013 2014 Netta Grafico 4 Numero di infortuni e tasso di frequenza area ABtermo e impianto di Fusina Nessun infortunio nel corso del 2014 Enel – Dichiarazione ambientale 2015 Impianto termoelettrico Andrea Palladio di Fusina 49 INDICATORI DI PRESTAZIONE AMBIENTALE Come richiesto nell’ Allegato IV del regolamento UE 1221/2009 del 25/11/09, si riporta in questa sezione la serie degli indicatori chiave per la Unità di Business di Fusina. Gli indicatori chiave, calcolati per gli anni 2010- 2014, oltre a consentire la comparazione tra un anno e l’altro, forniscono una valutazione accurata delle prestazioni ambientali dell’impianto nella sua totalità. Gli Indicatori chiave riguardano le seguenti tematiche ambientali fondamentali: • Efficienza Energetica • Efficienza dei Materiali • Acqua • Rifiuti • Biodiversità • Emissioni Efficienza energetica L’efficienza energetica della centrale di Fusina è stata calcolata su due parametri: • Il rendimento centrale; • La quota da fonte rinnovabile riferibile ai energetico medio di soli Gruppi 3 e 4 su produzione totale. Grafico 6 Grafico 5 Rendimento energetico medio di centrale (η) % 40 35 Energia lorda da CDR/energia lorda prodotta Gruppi 3-4 0,05 34,0 34,6 34,6 34,5 32,8 0,04 0,040 0,03 30 0,032 0,030 0,02 25 0,029 0,024 0,01 20 2010 2011 2012 2013 Rendimento medio netto 2014 0,00 2010 2011 2012 2013 2014 Il grafico 9 dimostra il contributo di CDR nella produzione di energia dei gruppi 3 e 4 mostrando un trend stabile nel tempo tranne nel 2011 (anno con minor produzione dei gruppi FS 3-4. Enel – Dichiarazione ambientale 2015 Impianto termoelettrico Andrea Palladio di Fusina 50 Efficienza materiali L’efficienza materiali della centrale è stata Grafico 8 verificata su questi principali materiali Ammoniaca al 25% (t)/energia lorda (GWh) consumati: • CDR; 5 • Ammoniaca; • Marmettola; • Calcare; 4 gli ultimi tre concorrono alla riduzione delle 3 emissioni tramite i presidi ambientali installati in centrale. 2 2,0 2,2 2,1 2011 2012 2,3 2,3 2013 2014 Grafico 7 1 Consumo CDR (t)/energia lorda (GWh) 0 25 2010 20 Grafico 9 Marmettola al 50% (t)/energia lorda (GWh) 15 15 16 16 10 12 11 10 14 12 5 10 0 2010 2011 2012 2013 2014 Come detto in precedenza, il maggior uso di 8 6 CDR in termini assoluti, ha permesso di 4 conseguire l’obiettivo “minori emissioni di CO2”, 2 9 8 8 7 7 oltre che portare un beneficio alla comunità locale in termini di minor quantità di rifiuti da 0 2010 2011 2012 2013 2014 conferire in discarica. Inoltre rispetto ai normali inceneritori, la co-combustione garantisce un Come si evidenzia dai due grafici, negli ultimi maggior rendimento energetico (38% vs 25%) a anni vi è una stabilizzazione nell’utilizzo della parità di performance ambientali. marmettola e parallelamente una diminuzione progressiva di calcare. Questa scelta di privilegiare la marmettola, in qualità di reagente per la desolforazione, permette di sostituire parzialmente o totalmente il calcare, materiale pregiato, con un rifiuto speciale non pericoloso proveniente dalla lavorazione dei materiali lapidei di natura calcarea dell’area veronese. Enel – Dichiarazione ambientale 2015 Impianto termoelettrico Andrea Palladio di Fusina 51 Grafico 10 Grafico 11 Calcare (t)/energia lorda (GWh) Acqua industriale (m3)/energia lorda (GWh) 1.000 8 800 6 600 679 607 4 400 2,8 2 476 477 2012 2013 442 3,1 2,5 2,3 1,9 200 0 0 2010 2011 2012 2013 2014 2010 2011 2014 Acqua L’acqua utilizzata nella centrale di Fusina è Grafico 12 destinata ai seguenti usi: Acqua raffreddamento (m3)/energia lorda (GWh) • industriale per produzione acqua demi, desolforazione dei fumi e servizi comuni; • 240.000 raffreddamento circuito aperto (gruppi 1 – 4) e circuito chiuso (torri gruppi 1 e 2). 200.000 Il grafico di consumo specifico di acqua 160.000 167.160 industriale mostra, negli ultimi anni, una diminuzione e stabilizzazione nei consumi rispetto agli anni precedenti di uso d’acqua industriale per GWh prodotto a parità di consumo dei DeSOx. Infatti circa la metà 153.354 120.000 126.529 128.240 123.027 80.000 40.000 dell’acqua industriale è asservita ai DeSOx, la cui efficienza è rimasta inalterata ed 1/3 dei prelievi è asservito a servizi vari, indipendente 0 2010 2011 2012 2013 2014 dalla produzione, ed hanno un valore sostanzialmente costante dal 2012. Si evidenzia un utilizzo stabile ed in diminuzione di acqua di raffreddamento rispetto al 2010. Enel – Dichiarazione ambientale 2015 Impianto termoelettrico Andrea Palladio di Fusina 52 Rifiuti Grafico 13 Ceneri (t)/energia lorda (GWh) Grafico 15 Fanghi (t)/energia lorda (GWh) 70 5 60 4 50 49 47 40 43 3 44 43 2 30 2,6 2,6 2,3 2,0 1 20 2010 2011 2012 2013 1,4 2014 L’andamento della quantità di cenere prodotta è 0 2010 2011 2012 2013 2014 strettamente correlato al contenuto di cenere nei carboni. Per i gessi, invece, l’andamento è pressoché costante e proporzionale al contenuto di zolfo del carbone in ingresso, a parità di L’andamento della produzione di rifiuti pericolosi emissioni specifiche di SO2 (vedi grafico SO2). risulta stabilizzato verso il basso. Le grosse variazioni tra gli anni sono dipendenti da particolari manutenzioni eseguite sull’impianto. Grafico 14 Gessi (t)/energia lorda (GWh) Grafico 16 Rifiuti pericolosi prodotti (t)/energia lorda (GWh) 20 0,8 15 0,6 10 12 11 10 9 10 0,4 5 0,23 0,2 0,09 0 2010 2011 2012 2013 0,04 0,03 0,05 2012 2013 2014 2014 0,0 2010 2011 L’andamento della produzione specifica di fanghi, mostra un trend di progressiva diminuzione. Enel – Dichiarazione ambientale 2015 Impianto termoelettrico Andrea Palladio di Fusina 53 Biodiversità Emissioni L’indicatore non si ritiene significativo in quanto I parametri analizzati come indicatori di la superficie edificata su cui si stende l’impianto prestazione in questa sezione sono: NOx (ossidi non varia. La riduzione dell’indice è legato di azoto); SO2 (ossidi di zolfo); Polveri; CO2; all’aumento dei GWh prodotti. Grafico 18 Grafico 17 NOx (t)/energia lorda (GWh) 2 Superficie edificata (m )/energia lorda (GWh) 1,0 50 0,8 40 0,6 30 0,49 0,46 0,45 2011 2012 0,48 0,48 2013 2014 24 21 20 0,4 14 14 13 0,2 10 0,0 2010 0 2010 2011 2012 2013 2014 La produzione specifica di NOx, è pressoché stabile. Grafico 19 SO2 (t)/energia lorda (GWh) 1,2 1,0 0,8 0,6 0,38 0,38 0,39 0,38 2010 2011 2012 2013 0,4 0,35 0,2 0,0 2014 Le emissioni specifiche di SO2, risultano sostanzialmente stabili con leggero trend in decrescita, confermando le ottime performance dei desolforatori, con una produzione di gessi Enel – Dichiarazione ambientale 2015 Impianto termoelettrico Andrea Palladio di Fusina 54 che varia praticamente al variare del contenuto di zolfo nel carbone in ingresso. Grafico 20 Grafico 21 Polveri (t)/energia lorda (GWh) CO2 (t)/energia lorda (GWh) 1.100 0,06 1.000 0,05 0,04 900 865 835 827 2011 2012 842 858 0,03 800 0,02 0,014 0,010 0,008 0,01 0,010 700 0,004 600 0,00 2010 2011 2012 2013 2014 Le emissioni specifiche di polveri PST risultano sostanzialmente stabili negli anni con una sensibile riduzione nel 2012 interessato da particolari manutenzioni straordinarie ai sistemi di abbattimento. Enel – Dichiarazione ambientale 2015 2010 2013 2014 L’andamento delle emissioni di CO2 risulta in leggero aumento, in quanto dipendente esclusivamente dalla combustione del carbone stesso, dal numero di avviamenti e dal fattore di carico di utilizzo dei gruppi. Impianto termoelettrico Andrea Palladio di Fusina 55 LIMITI DI LEGGE APPLICABILI ALL’IMPIANTO Limiti di legge per le emissioni Sezione 6 (impianto ad idrogeno): Limiti dei principali inquinanti monitorati in Limiti giornalieri (media dei valori medi orari): continuo delle sezioni termoelettriche installate a Sostanza Fusina secondo il Decreto di Autorizzazione CO 100 NOx 400 Integrata Ambientale del 25 novembre 2008. Concentrazione (mg/Nm3) Sezioni 1-2-3-4 (assetto combustione a Le concentrazioni sono riferite a gas secchi carbone): Concentrazione (mg/Nm3) normalizzati con eccesso di ossigeno del 15% SO2 200 Limiti di legge per gli effluenti liquidi NOx 200 A seguito della modifica all’Autorizzazione Sostanza Polveri 20 CO Gr.1 e 2=30 Gr.3 e 4 =50 0020581 del 10/09/2013, sono ad oggi regolamentati i seguenti scarichi: • Valori medie mensili Sostanza Ambientale di Fusina, approvata con DVA-2013- Concentrazione (mg/Nm3) SR1 e SR2 dell’acqua condensatrice a circuito aperto in Laguna di Venezia; • SM1 per le acque reflue industriali SO2 220 provenienti dall’impianto ITAR e disoleazione, NOx 220 nonché acque meteoriche di I e II pioggia in Polveri laguna di Venezia; 22 • Valori medie 48 h consecutive (97% per SO2 e e le acque servizi assimilabili ai domestici polveri e 95% per NOx) (FS1-4 e FS5) in fognatura pubblica consortile; Sezioni 3-4 (assetto co combustione • carbone - CDR): Sostanza SS1 e SS2 per le acque industriali (SI2-ITSD) Concentrazione SO2 185* NOx 200* ST1 per le acque reflue industriali provenienti dalle torre evaporative. Per gli scarichi in Laguna di Venezia e dell’impianto ITAR si applicano, oltre ai limiti del Decreto Interministeriale 30 Luglio 1999 (sez. 1, Polveri 20* 2 e 4), anche le prescrizioni stabilite dal CO 50* Magistrato alle Acque di Venezia (MAV) COT 10* HCl 10* Hg 0,05** Diossine/Furani 0,1*** autorizzazione n. 1577 del 18/06/2007 sostituita dalla stessa AIA. Gli scarichi SS1, SS2, ST1 e SI2-ITSD (qualora in funzione) devono rispettare i limiti previsti dal regolamento di fognatura vigente secondo le convenzioni stipulate con il gestore consortile *Valori medi giornalieri (in mg/Nm3) Veritas; per lo scarico SI2-ITSD si devono ** Valori medi giornalieri e quadrimestrali (in rispettare anche le disposizioni previste dal mg/Nm3) D.Lgs 133/05. ***Valori medi mensili (in ngTEQ/Nm3) L’AIA inoltre prevede per la temperatura degli Le concentrazioni sono riferite a gas secchi scarichi di acqua di raffreddamento il valore normalizzati con eccesso di ossigeno del 6% per limite di 35 °C e dell’incremento di temperatura la combustione a carbone e del 3% per la a 100 m dallo scarico minore di 3 °C. combustione a metano. Enel – Dichiarazione ambientale 2015 Impianto termoelettrico Andrea Palladio di Fusina 56 Limiti di legge per il rumore esterno La zonizzazione acustica del Comune di Venezia ha previsto l’inserimento dell’impianto ENEL in classe VI. Valori limite di emissione Leq dB(A) Classi di destinazione d’uso del territorio VI Aree esclusivamente industriali ore diurne (6.00 – 22.00) 65 dB(A) ore notturne (22.00 – 06.00) 65 dB(A) Valori limite di immissione Leq dB(A) ore diurne (6.00 – 22.00) 70 dB(A) ore notturne (22.00 – 06.00) 70 dB(A) Nel 2014, è stata condotta una indagine del rilievo del rumore ambientale Dai valori riscontrati si conferma che l’impianto in esercizio non genera livelli di pressione sonora superiori ai limiti assoluti di immissione imposti dalla legislazione vigente e non produce incrementi significativi sul clima acustico esistente. Una nuova campagna di misura è prevista nel corso del 2018. Leggi ed autorizzazioni di riferimento • Autorizzazione al recupero della Una specifica procedura del Sistema di Gestione marmettola (R7) per un quantitativo Ambientale descrive le modalità con cui il annuo di 45.000 t e di CDR (R1) per un Rappresentante della Direzione aggiorna il quantitativo annuo di 70.000 t; • “Registro normativo” ed il “Registro autorizzativo” archiviati nel server di centrale. Le Autorizzazione all’utilizzo dell’acque di falda nei desolforatori. prescrizioni previste da Leggi ed autorizzazioni sono raccolte nel “Registro degli adempimenti” a •Autorizzazione ad emettere gas a effetto cui si fa riferimento quando, serra n. 343 quadrimestralmente, avviene il controllo del rispetto delle scadenze degli adempimenti. •Denuncia impianti termici installati (D.Lgs. Si riportano di seguito le autorizzazioni rilasciate 152/06 art. 284, comma2) con lettera al all’impianto dai vari Enti di controllo: Comune di Venezia prot. EAS-0003567 del •Autorizzazione Integrata Ambientale 22/01/2013 rilasciata il 25 novembre 2008 dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e • Certificato di Prevenzione Incendi (C.P.I.) del Mare che all’articolo 8 sostituisce le rilasciato dal Ministero degli Interni - Comando previgenti: Provinciale dei Vigili del Fuoco di Venezia • Autorizzazione all’esercizio delle protocollo n° 14897 del 14/01/2014 con operazioni di deposito preliminare scadenza 30/06/2018. (D15) e messa in riserva (R13) di rifiuti • • pericolosi e non pericolosi derivanti • Deliberazione della Giunta Regionale del dalla propria attività come individuate Veneto n. 1910 del 20 giugno 2006: Progetto agli allegati B e C del D. Lgs 22/97 in di nuovo impianto dimostrativo di produzione di apposite aree identificate e dedicate. energia elettrica, a ciclo combinato, di circa 12 Autorizzazione all’emissione in MW, alimentato a idrogeno, presso il sito ENEL atmosfera di Fusina, Venezia. D.Lgs. 387/2003 art. 12. Autorizzazione agli scarichi e ai prelievi idrici Enel – Dichiarazione ambientale 2015 Impianto termoelettrico Andrea Palladio di Fusina 57 Glossario CONVALIDA DELLA DICHIARAZIONE AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) AMBIENTALE Autorizzazione all’esercizio ambientale del Atto con cui il Verificatore ambientale accreditato contesto nel quale un’organizzazione opera, da idoneo organismo competente esamina la comprendente l’aria, l’acqua, il terreno, le Dichiarazione Ambientale con risultato positivo risorse naturali, la flora, la fauna, gli esseri umani e le loro interrelazioni. ∆T Differenza di temperatura. ARPA DENOX Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale Impianto per la riduzione degli ossidi di azoto nei fumi. ASPETTO AMBIENTALE Elemento di una attività, prodotto o servizio di una organizzazione che può interagire con l’ambiente DESOX Impianto per la riduzione del biossido di zolfo nei fumi. AUDIT AMBIENTALE valutazione sistematica, documentata, periodica e obiettiva dell’efficienza dell’organizzazione, del sistema di gestione e dei processi destinati alla protezione dell’ambiente, al fine di facilitare il controllo di gestione delle prassi che possono avere un impatto sull’ambiente e a valutare la DICHIARAZIONE AMBIENTALE Dichiarazione elaborata dall’impresa in conformità delle disposizioni del Regolamento EMAS ENERGIA LORDA Energia prodotta dallo impianto conformità alle politiche ambientali aziendali ENERGIA NETTA BOD5 Energia effettivamente immessa nella rete Domanda biologica di ossigeno a 5 gg. elettrica nazionale CET EF e FF Coordinatore di Esercizio in Turno Impianti per la riduzione delle polveri nei fumi. CDR IMPATTO SULL’AMBIENTE Combustibile derivato dai rifiuti a Noma UNI 9903 Qualunque modificazione dello stato dell’ambiente, negativa o benefica, totale o parziale, conseguente alle attività svolte nel sito COD Domanda di ossigeno chimico. È la quantità di ossigeno utilizzata per ossidare le sostanze organiche e inorganiche presenti. e derivanti da aspetti ambientali. IPA Idrocarburi Policiclici Aromatici CONSUMO SPECIFICO ITAR Rapporto tra la quantità di calore sviluppata dal combustibile impiegata in una sezione Individua nel complesso l’Impianto Trattamento Acque Reflue della centrale termoelettrica in un determinato periodo di tempo e la corrispondente quantità di energia ITAA elettrica netta prodotta Individua nel complesso l’Impianto Trattamento Acque Ammoniacali della centrale Enel – Dichiarazione ambientale 2015 Impianto termoelettrico Andrea Palladio di Fusina 58 ITSD POTENZA TERMICA Individua nel complesso l’Impianto Trattamento Quantità di calore nell’unità di tempo (unità di Spurghi Desolforatore della centrale misura W o kcal/h). Leq(A) RISCALDATORI D’ARIA RIGENERATIVI Livello continuo equivalente di pressione sonora Scambiatori di calore di tipo rotante. Il calore dei ponderato A fumi viene ceduto all’aria comburente sfruttando la cessione del calore accumulato dal tamburo Nm3 Normal metro cubo, misura del volume di rotante effluente gassoso rapportato alle condizioni RENDIMENTO ENERGETICO NETTO fisiche normali (0°C e 0,1013 Mpa) E' il rapporto, espresso in %, tra l'energia elettrica netta immessa in rete e l'energia OCD termica (calore)consumata per produrla Olio Combustibile Denso RETE ELETTRICA OFA Over Fire Air. Tecnica per la riduzione degli ossidi di Azoto che si formano nella caldaia. PCB L’insieme delle linee (rete di trasporto), delle stazioni e delle cabine preposte alla trasmissione e alla distribuzione dell’energia elettrica SME PoliCloroBifenili Sistema di Monitoraggio in continuo delle Emissioni dal camino PCDD Policlorodibenzodiossine SOLIDI IN SOSPENSIONE PCDF Sostanze presenti in un campione d’acqua da Policlorodibenzofurani analizzare che vengono trattenute da un filtro a membrana di determinata porosità. pH Indica l’acidità o l’alcalinità di un liquido TEQ Rappresenta la tossicità equivalente totale di POTENZA NOMINALE La potenza nominale nei motori primi, dei generatori elettrici di un gruppo, di una sezione, PCDD/PCDF di un campione in rapporto alla tossicità della diossina più tossica 2,3,7,8-TCDD. di una centrale, o di un insieme di centrali, è la TESLA (T) somma delle potenze massime in regime Unità di misura della induzione magnetica. continuo, secondo le norme ammesse, di ciascuna delle macchine considerate di uguale categoria. Enel – Dichiarazione ambientale 2015 VASCHE API Separatori della fase oleosa da quella liquida (American Petroleum Institute). Impianto termoelettrico Andrea Palladio di Fusina 59