Corso di STRUMENTAZIONE E AUTOMAZIONE INDUSTRIALE ESERCITAZIONE Regolazione e bilanciamento di portata Prof. Ing. Cesare Saccani Dott. Ing. Marco Pellegrini DIN – Facoltà di ingegneria - Università degli Studi di Bologna Agenda Introduzione Dimensionamento della pompa principale Elettrovalvola tipo on-off Dimensionamento del filtro alla mandata Regolazione di portata su due livelli Il bilanciamento di portata La misura di portata Strumentazione e sistema controllo 2 Introduzione Oggetto della esercitazione è il dimensionamento e successiva definizione del sistema di regolazione e acquisizione dati di un impianto di pompaggio e filtraggio che alimenta alcuni dispositivi con acqua in pressione. In particolare, l’esercitazione si concentrerà sulla modalità di regolazione e bilanciamento di portata lungo la linea di alimentazione dei dispositivi stessi. Pertanto, al di là della applicazione specifica, la presente trattazione può essere riferita a qualunque impianto in cui è richiesta una attività di regolazione e bilanciamento di portata. 3 Introduzione Caratteristiche dell’impianto Le difficoltà legate alla progettazione dell’impianto coinvolgono aspetti che sono riconducibili a tipologie di impianto simili, in cui si debbano risolvere problematiche di: - pompaggio di fluidi; - filtraggio; - regolazione di portata su due diversi valori; - bilanciamento di portate. 4 Introduzione Caratteristiche dell’impianto – il Block Flow Diagram (BFD) Mesh FILTRO F1 Q [m3/h] Acqua (di mare) POMPA P1 FILTRO F2 Q1 [m3/h] Q2 [m3/h] Nel caso in oggetto la portata viene suddivisa su due rami, ma il caso è riconducibile ad un sistema con n ramificazioni 5 Introduzione Caratteristiche dell’impianto – dati di partenza Fluido: acqua di mare Portata pompa P1: QD=80 m3/h (Q1D=Q2D=40 m3/h) QF=20 m3/h (Q1F=Q2F=10 m3/h) Due livelli di portata, corrispondenti al funzionamento di design (pedice D) e di “flussaggio” (pedice F) dell’impianto. Mesh filtro F2: 1 mm (no intasamento dispositivi alimentati) Regolazione: Q=costante Bilanciamento: Q1=Q2 Torna all’agenda 6 Dimensionamento della pompa principale Il dimensionamento della pompa si effettua sulla base delle seguenti caratteristiche: - Portata di design; - Prevalenza. La portata di design è nota (80 m3/h); occorre quindi determinare la prevalenza minima che la pompa deve erogare alla portata nominale. Infine, occorre verificare che la pompa sia in grado di funzionare alla portata di flussaggio (20 m3/h). 7 Dimensionamento della pompa principale Per determinare la prevalenza necessaria occorre quantificare le perdite di carico del circuito. Le perdite di carico si distinguono in: - perdite di carico distribuite: ∆pD=1/2*ρ*(λ*L/d)*V2 - perdite di carico concentrate: ∆pC=1/2*ρ*ξ*V2 ∆p: perdita di carico [Pa] d: diametro equivalente [m] ρ: densità del fluido [kg/m3] V: velocità del fluido [m/s] λ: coefficiente di attrito ξ: coefficiente di perdita concentrata L: lunghezza [m] 8 Dimensionamento della pompa principale La prevalenza della pompa p viene determinata sulla base della somma di perdite concentrate e distribuite, tenendo conto di un congruo fattore di sicurezza φ maggiore di uno. p=φ*(Σ∆pD+Σ∆pC)=1/2*φ*ρ*[Σ(λ*L/d*V2)+Σ(ξ*V2)] La prevalenza viene calcolata in corrispondenza della condizione di design, cioè nella condizione più critica di funzionamento dell’impianto: pertanto, la velocità V è quella corrispondente alla portata di design. 9 Dimensionamento della pompa principale Perdite di carico distribuite Sono le perdite di pressione generate dall’attrito tra fluido in moto e superficie interna del condotto e tra le particelle del fluido stesso. ∆pD=1/2*ρ*(λ*L/d)*V2 λ=f(Re, d/k) Re: numero di Reynolds d: diametro idraulico [mm] k: rugosità [mm] Tipologia di tubazione Tubi nuovi PE, PVC, PRFV, Rame, Acciaio Inox Rugosità k [mm] 0 - 0,02 Tubi nuovi Gres, Ghisa rivestita, Acciaio 0,05 - 0,15 Tubi in Cemento ordinario, tubi con lievi incrostazioni 0,10 - 0,4 Tubi con incrostazioni e depositi 0,6 - 0,8 10 Dimensionamento della pompa principale Perdite di carico distribuite – esempio di calcolo Re=ρ*V*d/μ ρ: densità del fluido=1.000 kg/m3 V: velocità nel condotto= 2 m/s d: diametro idraulico=85 mm μ: viscosità dinamica del fluido=1*10-3 Pa*s Re=170.000 k=0,02 mm (tubo in inox nuovo) d/k=4.250 11 Dimensionamento della pompa principale Perdite di carico distribuite – esempio di calcolo Re=170.000 d/k=4.250 ∆pD=1/2*ρ*(λ*L/d)*V2 12 Dimensionamento della pompa principale Perdite di carico concentrate Sono le perdite di pressione generate da variazioni di geometria del condotto o di direzione del flusso rispetto al moto rettilineo. ∆pC=1/2*ρ*ξ*V2 13 Dimensionamento della pompa principale Per poter calcolare le perdite di carico occorrono informazioni quali: - Lunghezza delle tubazioni; - Diametro delle tubazioni; - Numero di accidentalità (curve, variazioni di sezione, valvole, …). Quindi, per dimensionare la pompa, occorre conoscere in maniera abbastanza approfondita l’impianto: il Block Flow Diagram non è più sufficiente. Occorre un nuovo strumento, il Process Flow Diagram (PFD). 14 Dimensionamento della pompa principale Il Process Flow Diagram (PFD) 15 Dimensionamento della pompa principale Dimensionamento delle tubazioni ∆pD=1/2*ρ*(λ*L/d)*V2 Occorre dimensionare con cura le tubazioni per non avere velocità troppo elevate (con conseguenti elevate perdite di carico). D’altro canto, maggiore è il diametro della tubazione, maggiore è il costo per metro lineare della tubazione stessa. Occorre trovare un equilibrio. Solitamente, la velocità di liquidi all’interno di condotte viene dimensionata attorno a 1,5 m/s. 16 Dimensionamento della pompa principale Dimensionamento delle tubazioni – esempio di calcolo Velocità di design V: 1,5 m/s Portata di design Q: 40 m3/h (flusso diviso su due linee) A=(Q/3.600)/V=0,007 m2=7.407 mm2 A=π*d2/4 → d=97 mm 17 Dimensionamento della pompa principale Dimensionamento delle tubazioni – esempio di calcolo d interno ottimale=97 mm → la scelta ricade sul DN80 d=111 mm circa (DN100) V=1,14 m/s d=85 mm circa (DN80) V=1,96 m/s 18 Dimensionamento della pompa principale Calcolo delle perdite di carico E’ stato realizzato un foglio di calcolo per la determinazione delle perdite di carico complessive sulla base di una bozza di lay-out dell’impianto (diametri e lunghezze tubazioni) e delle caratteristiche resistive degli elementi principali dell’impianto (filtro, valvole di regolazione, valvole di non ritorno, orifizi tarati). La perdita di carico totale stimata è pari a circa 6 bar: impiegando un coefficiente di sicurezza φ pari a 1,30, si ottiene una prevalenza richiesta alla pompa pari a circa 8 bar. 19 Dimensionamento della pompa principale Dimensionamento della pompa Sono ora note: - portata di design: 80 m3/h - prevalenza: 8 bar Quale tipologia di pompa (volumetrica, dinamica) meglio si adatta alle caratteristiche dell’impianto? 20 Dimensionamento della pompa principale Scelta della tipologia di pompa: volumetrica vs. dinamica Curva caratteristica Costo Ingombro 21 Dimensionamento della pompa principale La pompa principale NK50-250/254 Portata: 80 m3/h Prevalenza: 8 bar Rendimento: 71% Potenza assorbita: 25 kW NPSH: 3,5 m 22 Dimensionamento della pompa principale La pompa principale NK50-250/254 Portata: 80 m3/h Prevalenza: 8 bar Rendimento: 71% Potenza assorbita: 25 kW NPSH: 3,5 m Ingombri: 1.600x660x530 mm Peso: 420 kg circa DN in: DN65 DN out: DN50 Motore elettrico: 30 kW 23 Dimensionamento della pompa principale La pompa principale 24 Dimensionamento della pompa principale La pompa principale 25 Dimensionamento della pompa principale La pompa principale 26 Dimensionamento della pompa principale La pompa principale NK50-250/254 BQQE-R Portata: 80 m3/h Prevalenza: 8 bar Rendimento: 71% Potenza assorbita: 25 kW NPSH: 3,5 m Ingombri: 1.600x660x530 mm Peso: 420 kg circa DN in: DN65 DN out: DN50 Motore elettrico: 30 kW Corpo e girante in acciaio inox Tenuta con soffietto in gomma 27 Dimensionamento della pompa principale Il filtro in aspirazione alla pompa A seconda del campo di applicazione, può essere necessaria l’installazione o meno di un filtro all’aspirazione della pompa. In particolare, occorre fare riferimento alle caratteristiche geometriche della pompa (ad esempio, una pompa volumetrica a vite presenta delle sezioni di passaggio ridotte, per cui occorre prestare particolare attenzione alla massima dimensione del materiale solido in ingresso) ed alla qualità e composizione del fluido pompato (ad esempio, nel caso di acqua di mare è possibile la presenza di elementi organici e inorganici di dimensioni anche notevoli). 28 Dimensionamento della pompa principale Il filtro in aspirazione alla pompa L’utilizzo di una pompa centrifuga pone limiti non particolarmente stringenti in merito alla massima dimensione ammissibile per il materiale solido in ingresso. D’altro canto, essendo il fluido acqua di mare occorre valutare attentamente due diverse problematiche: - presenza di materiale organico e inorganico voluminoso; - presenza di sabbia. 29 Dimensionamento della pompa principale Il filtro in aspirazione alla pompa Il posizionamento di un filtro del tipo a griglia o simile è più che sufficiente per limitare il problema dell’aspirazione di materiale voluminoso (quale, ad esempio, plastiche, legno, materiale organico di varia natura). D’altro canto, eliminare la sabbia eventualmente presente all’interno dell’acqua aspirata comporterebbe l’utilizzo di filtri molto meno grossolani e più performanti, con un inevitabile incremento della complessità dell’impianto e dei costi dello stesso. Per risolvere questo problema, l’aspirazione della pompa viene posizionata in un luogo in cui vi è una condizione perdurante di condizioni meteomarine stabili, cioè in cui la sabbia non viene trasportata in maniera rilevante dalle correnti marine. 30 Dimensionamento della pompa principale Il calcolo dell’NPSH – a cosa serve? Il fluido in aspirazione alla pompa si trova in una condizione di temperatura praticamente costante e di pressione decrescente dal punto del prelievo sino all’ingresso nella girante della pompa ed al contatto con le pale. Per questo motivo, può accadere che, se vi è un dislivello elevato tra punto di prelievo del fluido e ingresso nella pompa e/o se le perdite di carico nel condotto di aspirazione sono elevate e/o le perdite in ingresso alla pompa sono elevate, la pressione del fluido vada a scendere al di sotto della tensione di vapore corrispondente alla data temperatura del fluido. 31 Dimensionamento della pompa principale Il calcolo dell’NPSH – a cosa serve? Quando la pressione del fluido scende al di sotto della tensione di vapore si ha il fenomeno della cavitazione. La dinamica del processo è quasi del tutto simile a quella dell'ebollizione: mentre nel caso dell’ebollizione si creano bolle meccanicamente stabili, perché piene di vapore alla stessa pressione del liquido circostante, nella cavitazione è la pressione del liquido a scendere improvvisamente, mentre temperatura e tensione di vapore restano costanti. Per questo motivo la bolla prodotta dalla cavitazione resiste finché non incontra la pala della girante, che provoca un incremento istantaneo nella pressione del fluido e la contemporanea rottura della bolla. 32 Dimensionamento della pompa principale Il calcolo dell’NPSH – a cosa serve? Il fenomeno si traduce quindi in una erosione della pala, nota come pitting, e si accompagna ad emissioni sonore rilevanti. 33 Dimensionamento della pompa principale Il calcolo dell’NPSH [m] 34 Dimensionamento della pompa principale Il calcolo dell’NPSH – esempio di calcolo 35 Dimensionamento della pompa principale Il calcolo dell’NPSH – esempio di calcolo 00 – Perdita in ingresso al filtro: ξ=0,5 Stot=2*(1*0,35)+2*(0,35*0,5)+1*0,5=1,55 m2 Spassaggio=Stot*[(π*82/4)/16*16)]=1,55*0,196=0,304 m2 Q=80 m3/h V=(Q/3.600)/Spassaggio=0,07 m/s ∆p=1/2*ρ*ξ*V2=1,2 Pa 36 Dimensionamento della pompa principale Il calcolo dell’NPSH – esempio di calcolo 00 – Perdita in ingresso al filtro con filtro intasato al 50% ξ=0,5 σ: sezione libera di passaggio= 50% Spassaggio=Stot* σ*[(π*82/4)/16*16)]=1,55*0,5*0,196=0,152 m2 Q=80 m3/h V=(Q/3.600)/Spassaggio=0,15 m/s ∆p=1/2*ρ*ξ*V2=5,6 Pa 37 Dimensionamento della pompa principale Il calcolo dell’NPSH – esempio di calcolo 00 – Perdita in ingresso al filtro con filtro intasato al 95% ξ=0,5 σ: sezione libera di passaggio= 5% Spassaggio=Stot* σ*[(π*82/4)/16*16)]=1,55*0,05*0,196=0,015 m2 Q=80 m3/h V=(Q/3.600)/Spassaggio=1,5 m/s Manutenzione: pulizia periodica del filtro in ingresso (se non automatizzato) ∆p=1/2*ρ*ξ*V2=563 Pa 38 Dimensionamento della pompa principale Il calcolo dell’NPSH – esempio di calcolo 01 – Perdita in ingresso alla tubazione DN150 ξ=0,5 d=0,165 m2 (DN150) Q=80 m3/h V=(Q/3.600)/(π*d2/4)=1,0 m/s ∆p=1/2*ρ*ξ*V2=250 Pa 39 Dimensionamento della pompa principale Il calcolo dell’NPSH – esempio di calcolo 02 – Perdita valvola di non ritorno Socla 696V DN150 ξ=0,5 (dato del costruttore) d=0,114 m2 (DN150) Q=80 m3/h V=(Q/3.600)/(π*d2/4)=2,2 m/s ∆p=1/2*ρ*ξ*V2=1.210 Pa Manutenzione: verifica dello stato di integrità della valvola di non ritorno 40 Dimensionamento della pompa principale Il calcolo dell’NPSH – esempio di calcolo 03 – Curva 90° DN150 d=0,165 m2 (DN150) R/d=1,4 ξ=0,5 Q=80 m3/h V=(Q/3.600)/(π*d2/4)=1,0 m/s ∆p=1/2*ρ*ξ*V2=250 Pa 41 Dimensionamento della pompa principale Il calcolo dell’NPSH – esempio di calcolo 04 – Riduzione di sezione DN150-DN80 d1=0,165 m2 (DN150) d2=0,085 m2 (DN80) ξ=0,05 Q=80 m3/h V=(Q/3.600)/(π*d22/4)=3,9 m/s ∆p=1/2*ρ*ξ*V2=383 Pa 42 Dimensionamento della pompa principale Il calcolo dell’NPSH – esempio di calcolo 05 – Riduzione di sezione DN80-DN65 d1=0,085 m2 (DN80) d2=0,070 m2 (DN65) ξ=0,05 Q=80 m3/h V=(Q/3.600)/(π*d22/4)=5,8 m/s ∆p=1/2*ρ*ξ*V2=833 Pa 43 Dimensionamento della pompa principale Il calcolo dell’NPSH – esempio di calcolo 06 – Perdite distribuite λ=0,02 L con DN150=2,00+0,29+0,29+0,05+1,00= 3,63 m L con DN80=0,14 m L con DN65=0,26 m Si calcola il ∆p per ogni tratto a DN costante in base alla relativa velocità nel condotto: ∆p distribuito=220 Pa + 251 Pa + 1.249 Pa=1.720 Pa 44 Dimensionamento della pompa principale Il calcolo dell’NPSH – esempio di calcolo [m] Hf=3.489 Pa + 1.720 Pa = 5.209 Pa = 0,05 bar = 0,5 m Hv (T=30°C)=0,4 m Hs=0,5 m (margine di sicurezza) 45 Dimensionamento della pompa principale Il calcolo dell’NPSH – esempio di calcolo NPSH=3,5 m 46 Dimensionamento della pompa principale Il calcolo dell’NPSH – esempio di calcolo [m] Hf=3.489 Pa + 1.720 Pa = 5.209 Pa = 0,05 bar = 0,5 m Hv (T=30°C)=0,4 m Hs=0,5 m (margine di sicurezza) NPSH=3,5 m H=5,3 m → poiché in realtà la quota massima di aspirazione è di 3 metri circa, il fenomeno della cavitazione dovrebbe essere evitato: attenzione a intasamento filtro e blocco valvola di non ritorno! 47 Dimensionamento della pompa principale Perché non eliminare la valvola di non ritorno? La valvola di non ritorno è ineliminabile poiché è indispensabile nella fase di adescamento della pompa centrifuga. Essendo installata sopra battente, la pompa centrifuga necessita di una alimentazione in fase di avviamento che sia in grado di riempire di fluido il volume compreso tra la tubazione e la mandata della pompa. Non essendovi in loco possibilità di allaccio alla rete idrica, si è optato per l’utilizzo di una pompa autoadescante come pompa di adescamento per la pompa principale. 48 Dimensionamento della pompa principale La pompa di adescamento La pompa autoadescante ad anello liquido è costituita da un corpo cilindrico esterno e da una girante interna a pale radiali con asse eccentrico rispetto al corpo cilindrico esterno. Girante a pale radiali Corpo Vortice liquido Camera di lavoro Mandata Aspirazione Parete del corpo Se il corpo si riempie parzialmente di liquido e la girante ruota, il liquido viene in parte pompato alla mandata ed in parte proiettato per effetto della forza centrifuga contro la parete interna del corpo stesso creando un anello liquido che va a riempire lo spazio delimitato tra le palette della girante, provocando così una compressione dell’aria presente, che viene espulsa alla mandata. In questo modo, all’aspirazione si realizza una progressiva depressione, che in alcuni casi può raggiungere valori prossimi al 97% della pressione atmosferica. 49 Dimensionamento della pompa principale La pompa di adescamento Una parte di liquido da pompare rimane sempre all’interno della pompa in seguito al primo avviamento: per il primo avviamento, invece, va riempita la pompa, per la quale il funzionamento a secco rappresenta una condizione di funzionamento anomala, anche se esistono versioni in grado di funzionare anche in tali condizioni. 50 Dimensionamento della pompa principale La pompa di adescamento La valvola di non ritorno posizionata all’aspirazione della pompa principale presenta, solitamente, problemi di tenuta dopo un certo numero di ore di funzionamento. Per questo motivo, occorre prevedere una procedura di avviamento della pompa principale che tenga conto di tale problematica e preveda l’ausilio della pompa di adescamento per tutti gli avviamenti e, quindi, non solo limitatamente al primo avviamento. 51 Dimensionamento della pompa principale La pompa di adescamento 3 bar 13,8 m3/h 52 Dimensionamento della pompa principale La pompa di adescamento Modello: Liverani EP 50 M/TF 53 Dimensionamento della pompa principale La pompa di adescamento Modello: Liverani EP 50 M/TF Portata: 10 m3/h Prevalenza: 1 bar Ingombri: 435x250x194 mm Peso: 26 kg circa DN in: d50 DN out: d50 Motore elettrico: 1,86 kW 54 Dimensionamento della pompa principale La pompa di adescamento Rispetto a quanto strettamente necessario, la pompa di adescamento è stata scelta in maniera tale da poter funzionare anche come unità di back-up nel caso in cui la pompa principale dovesse essere ferma per opere di manutenzione ordinaria o straordinaria. La portata è inferiore a quella minima (flussaggio), ma per l’utilizzo specifico si è ritenuta accettabile per condizioni di emergenza. Torna all’agenda 55 Elettrovalvola tipo on-off Il Process Flow Diagram (PFD) 56 Elettrovalvola tipo on-off La valvola VSO-1 Dimensioni: DN65 Fluido: acqua di mare Portata: circa 10 m3/h Tipologia: valvola on-off automatizzata Segnale in uscita: inizio/fine corsa 57 Elettrovalvola tipo on-off Valvola a farfalla Sylax DN65 – 41284N257 Dimensioni: DN65 Corpo: ghisa Lente: Acciaio inox AISI316 Manicotto: EPDM 58 Elettrovalvola tipo on-off Valvola a farfalla Sylax DN65 – 41284N257 59 Elettrovalvola tipo on-off Valvola a farfalla Sylax DN65 – 41284N257 Servomotore: VALPES ER Plus 35.50A.G00 Coppia: 35 Nm Alimentazione: 90V/240V AC 50/60Hz - 90V/350V DC Consumi: 15 W Tempo di manovra: 19 secondi (senza carico) 26 secondi (con carico) 60 Elettrovalvola tipo on-off Valvola a farfalla Sylax DN65 – 41284N257 61 Elettrovalvola tipo on-off Valvola a farfalla Sylax DN65 – 41284N257 VOLANTINO MANUALE Torna all’agenda 62 Dimensionamento filtro alla mandata 63 Dimensionamento filtro alla mandata Filtro F2 Portata di design: 80 m3/h Fluido: acqua di mare Grado di filtrazione: superiore ad 1 mm Funzionalità: autopulente, senza interruzione di servizio 64 Dimensionamento filtro alla mandata Filtro Poly Spin Klin Arkal 3x3’’ Portata ottimale: 110 m3/h Portata media: 80 m3/h Portata minima: 45 m3/h Grado di filtrazione: 40 mesh Massima pressione ammissibile: 10 bar Minima pressione per controlavaggio: 2,8 bar Funzionamento ordinario Controlavaggio 65 Dimensionamento filtro alla mandata Filtro Poly Spin Klin Arkal 3x3’’ Il filtro a dischi: principio di funzionamento 66 Dimensionamento filtro alla mandata Filtro Poly Spin Klin Arkal 3x3’’ 67 Dimensionamento filtro alla mandata Filtro Poly Spin Klin Arkal 3x3’’ Command pressure is applied to the top side of the diaphragm through port D. The diaphragm moves down, pushing the sealed body by the shaft. Port A is closed by the seal, preventing flow to the filter. Port C is now open allowing flushing water to flow from port B (filter connection) to the drain. 68 Dimensionamento filtro alla mandata Filtro Poly Spin Klin Arkal 3x3’’ 69 Dimensionamento filtro alla mandata Filtro Poly Spin Klin Arkal 3x3’’ 0,150 bar 70 Dimensionamento filtro alla mandata Filtro Poly Spin Klin Arkal 3x3’’ Azionamento controlavaggio: Logica temporale+pressione differenziale 71 Dimensionamento filtro alla mandata Filtro Poly Spin Klin Arkal 3x3’’ Per la completa automazione del sistema occorrono: - Trasduttore di pressione differenziale tra ingresso e uscita del filtro (pulizia); - Trasduttore di pressione all’ingresso del filtro (protezione da sovrappressione). Torna all’agenda 72 Regolazione di portata su due livelli Come regolo la portata su due livelli? Opzione 1: regolazione con valvola PT Pompa Valvola di regolazione 73 Regolazione di portata su due livelli Come regolo la portata su due livelli? Opzione 1: regolazione con valvola 9 bar 15 kW 74 Regolazione di portata su due livelli Come regolo la portata su due livelli? Opzione 1: regolazione con valvola Portata design Portata di flussaggio Portata: 80 m3/h Prevalenza: 8 bar Rendimento: 71% Potenza assorbita: 25 kW Portata: 20 m3/h Prevalenza: 9 bar Rendimento: 33% circa Potenza assorbita: 15 kW Consumi elettrici elevati! 75 Regolazione di portata su due livelli Come regolo la portata su due livelli? Opzione 2: impiego di due pompe in linea a) P1=flussaggio, P2=pieno carico → alternato b) P1=flussaggio, P1+P2=piano carico → contemporaneo PT Pompa P2 Valvola di regolazione Pompa P1 Ottimizzo il funzionamento delle pompe ai diversi regimi, ma: Aumento i costi di installazione e gestione (due pompe invece di una) e incremento gli ingombri 76 Regolazione di portata su due livelli Come regolo la portata su due livelli? Opzione 3: regolazione con inverter n=60*f/n°di coppie di poli n: numero di giri della pompa [rpm] f: frequenza [Hz] Dal momento che 60 è un valore costante ed il n° di coppie di poli del motore della pompa è fisso, l’unica possibilità per variare il numero di giri n della pompa è quello di variare la frequenza f di alimentazione del motore elettrico. Esempio: n=60*50/1=3.000 rpm n=60*50/2=1.500 rpm 77 Regolazione di portata su due livelli Come regolo la portata su due livelli? Opzione 3: regolazione con inverter f=50Hz f=variabile Nell’inverter la tensione alternata della rete viene raddrizzata in corrente continua e viene quindi riconvertita in corrente alternata trifase a frequenza variabile per alimentare il motore elettrico. 78 Regolazione di portata su due livelli Come regolo la portata su due livelli? Opzione 3: regolazione con inverter Le perdite di carico dell’impianto nel caso di portata di flussaggio sono pari a circa 0,5-1 bar; pertanto, regolando la frequenza attorno al minimo consentito (ovvero il 25% della frequenza massima), è possibile lavorare in condizioni tali da garantire l’erogazione della portata di flussaggio. 79 Regolazione di portata su due livelli Come regolo la portata su due livelli? Opzione 3: regolazione con inverter Portata design Portata di flussaggio Portata: 80 m3/h Prevalenza: 8 bar Rendimento: 71% Potenza assorbita: 25 kW Portata: 20 m3/h Prevalenza: 1 bar circa Rendimento: 60% circa Potenza assorbita: 1 kW circa Consumi elettrici ridotti! 80 Regolazione di portata su due livelli L’inverter Consente la regolazione di velocità e quindi la variazione di portata della pompa (vi è un limite sotto i 12,5 Hz per il pericolo di surriscaldamento del motore). Benefici: - gli avvii e gli arresti graduali riducono gli stress sui componenti meccanici, idraulici ed elettrici; -si ottengono significativi risparmi energetici in quanto la pompa viene utilizzata per le effettive richieste del sistema idraulico; - le protezioni elettroniche presenti nei convertitori consentono una efficace e completa protezione della pompa; - si eliminano gli spunti di avviamento, permettendo così di non dover sovradimensionare i componenti elettrici e gli eventuali gruppi elettrogeni di soccorso. 81 Regolazione di portata su due livelli L’inverter Problematiche: - apparecchio costoso (anche se meno che in passato); - apparecchio “delicato”: si tratta di elettronica di potenza e quindi sensibile alle caratteristiche ambientali (umidità, polvere, ecc…); - problemi di compatibilità elettromagnetica (armoniche, disturbi ad apparecchiature elettroniche, ecc...); - necessita di una corretta installazione (ventilazione, ecc...); - richiede l’installazione in prossimità del motore alimentato (una distanza tra motore ed azionamento superiore ai 200 m può essere causa di guasto dell’azionamento). 82 Regolazione di portata su due livelli L’inverter Modello: CUE 30 kW – 96754727 Potenza: 30 kW Frequenza di alimentazione: 50 Hz Voltaggio: 3x380-440/441-500 V Segnali in ingresso: n°1 0-10V per impostazioni esterne n°1 4-20mA per impostazione da sensore n°4 ingressi digitali n°2 segnali per relè Segnale in uscita: n°1 4-20mA Regolatore PID Limite temperatura ambiente: 0-45°C Umidità relativa ambiente: 0-95% Dimensioni: 242x260x624 mm Peso: 27 kg 83 Regolazione di portata su due livelli Il filtro sinusoidale per inverter I filtri sinusoidali sono progettati per consentire solo alle frequenze basse di passare. Pertanto, le frequenze più elevate sono eliminate, risultando così una forma sinusoidale della tensione concatenata o di linea così come per la corrente. Grazie all’impiego di filtri sinusoidali l'uso di inverter speciali con isolamento rinforzato non è necessario. Inoltre, la rumorosità del motore viene smorzata, si riducono lo stress di isolamento e le correnti parassite, determinando in tal modo una vita utile maggiore del motore. Infine, l’impiego di filtri sinusoidali consente l'uso di cavi di collegamento al motore più lunghi. 84 Regolazione di portata su due livelli Il filtro sinusoidale per inverter Modello: filtro sinusoidale - 96755021 Inoltre, il filtro sinusoidale in uscita elimina i problemi di interferenza tra inverter e altre apparecchiature elettriche presenti nelle vicinanze 85 Regolazione di portata su due livelli L’inverter 86 Regolazione di portata su due livelli L’inverter 87 Regolazione di portata su due livelli L’inverter 88 Regolazione di portata su due livelli L’inverter 89 Regolazione di portata su due livelli L’inverter 90 Regolazione di portata su due livelli L’inverter 91 Regolazione di portata su due livelli L’inverter Autoclave 92 Regolazione di portata su due livelli L’inverter 93 Regolazione di portata su due livelli L’inverter 94 Regolazione di portata su due livelli L’inverter 95 Regolazione di portata su due livelli Il controllo proporzionale-integrale-derivativo b: banda proporzionale e: errore r: velocità di integrazione q: tempo di derivazione 96 Regolazione di portata su due livelli L’inverter 97 Regolazione di portata su due livelli L’inverter L’inverter deve essere correttamente ventilato per poter smaltire il calore prodotto durante il funzionamento: l’inverter ha un rendimento elettrico! Torna all’agenda 98 Il bilanciamento di portata La regolazione di portata, come descritto, viene effettuata tramite la variazione del numero di giri della pompa grazie all’impiego di un inverter con regolazione PID. Il bilanciamento di portata, invece, richiede necessariamente la presenza di valvole di regolazione. 99 Il bilanciamento di portata Il Process Flow Diagram (PFD) 100 Il bilanciamento di portata Le valvole di regolazione VR-1 e VR-2 Dimensione: DN80 Fluido: acqua di mare Portata: 40 m3/h Tipologia di valvola: valvola di regolazione automatizzata Uscita: segnale 4-20mA relativo alla posizione dell’otturatore 101 Il bilanciamento di portata Le valvole Omal DN80 - V377XE71 Dimensioni: DN80 Corpo: ghisa Lente: bronzo-alluminio Manicotto: EPDM 102 Il bilanciamento di portata Le valvole Omal DN80 – EA0035C2C000 Attuatore: elettrico modulante Coppia: 35 Nm Alimentazione: 24 Vdc 103 Il bilanciamento di portata Le valvole Omal DN80 – EA0035C2C000 104 Il bilanciamento di portata Le valvole Omal DN80 – EA0035C2C000 105 Il bilanciamento di portata Le valvole Omal DN80 – KEMRBCC2 Tipologia: posizionatore modulante (accessorio) Indicatore visivo di posizione Posizionatore modulante Attuatore elettrico 106 Il bilanciamento di portata Le valvole Omal DN80 – KEMRBCC2 La “Scheda per il Controllo Modulante” è contenuta nel “Box ausiliario”: la sua funzione è quella di consentire il monitoraggio della posizione raggiunta dall’attuatore, tramite la generazione di un segnale 4-20 mA, a loop passivo, proporzionale alla posizione effettiva dell’albero. Il movimento rotatorio a quarto di giro viene rilevato da un potenziometro calettato direttamente sull’albero di uscita dell’attuatore e tradotto nello standard 4-20 mA tramite un sistema elettronico di precisione. Sono disponibili due finecorsa ausiliari SPDT con contatti dorati e camme regolabili su tutta la corsa. 107 Il bilanciamento di portata Le valvole Omal DN80 – KEMRBCC2 Temperatura di impiego: da -25°C a +80°C Alimentazione loop passivo: 12-32 Vdc Segnale in uscita: 4-20 mA Ripetibilità: <0,2% Linearità: >2% Indicatore di posizione 108 Il bilanciamento di portata Le valvole Omal DN80 – KEMRBCC2 Action mode: è possibile far corrispondere ad un incremento nel segnale in ingresso una rotazione in senso orario (DIR) oppure una in senso antiorario (REV, preset di fabbrica); in posizione SO (Signal Off) si scollega il segnale in ingresso. Zero: tramite un potenziometro è possibile far coincidere una determinata posizione della valvola (ad esempio, tutta chiusa) con il segnale 4 mA. Ruotando in senso orario il potenziometro si aumenta la corsa utile, in caso contrario la corsa utile viene ridotta. 109 Il bilanciamento di portata Le valvole Omal DN80 – KEMRBCC2 Span: tramite un potenziometro è possibile regolare la lunghezza della corsa utile, cioè far corrispondere al valore di 20 mA, ad esempio, la posizione di valvola completamente aperta. Sensitivity: tramite un selettore ad 8 posizione è possibile ottimizzare il grado di precisione ottenibile dall’attuatore. 110 Il bilanciamento di portata Le valvole Omal DN80 – KEMRBCC2 Safety Mode: è possibile fare si che in assenza di segnale, o con valori inferiori a 3 mA, l’attuatore compia una delle azioni seguenti: - Rotazione in senso anti-orario sino a fine corsa; - Stop (preset di fabbrica, nessuna rotazione); - Rotazione in senso orario sino a fine corsa. 111 Il bilanciamento di portata Le valvole Omal DN80 – KEMRBCC2 112 Il bilanciamento di portata Il bilanciamento di portata si ottiene nella seguente maniera: se si verifica una differenza di portata (ad esempio, portata sul ramo 1 maggiore che sul ramo 2), prima apro gradualmente la valvola del ramo 2; quando la valvola sul ramo 2 risulta completamente aperta, allora chiudo gradualmente la valvola del ramo 1. Fino a che grado chiudo? 113 Il bilanciamento di portata Diagramma portata-perdita di carico 30° 4 bar DN80 Portata: 40 m3/h Velocità nel condotto [m/s] 114 Il bilanciamento di portata Fisso il minimo grado di apertura a 30°. Nel caso in cui non si riesca a bilanciare le portate neanche con una valvola completamente aperta ed una al minimo, occorre inviare un segnale di allarme con richiesta di intervento sul posto. Torna all’agenda 115 La misura di portata Strumenti di misura della portata 1) Induzione magnetica 2) Coriolis 3) Vortici di Von Karman 4) Contatore (mulinello, turbina) 5) Orifizio tarato e trasduttore di pressione differenziale 116 La misura di portata Induzione magnetica In base alla legge di Faraday sull’induzione magnetica, in un conduttore che si muove in un campo magnetico viene indotta una tensione. 117 La misura di portata Induzione magnetica Il fluido che defluisce è il conduttore in movimento. La tensione indotta è proporzionale alla velocità di deflusso ed è fornita ad un amplificatore tramite due elettrodi di misura. La portata volumetrica è calcolata in base alla sezione del tubo. Il campo magnetico in corrente continua è generato da due bobine alimentate in corrente continua, a polarità alternata. 118 La misura di portata Forze di Coriolis Il principio di misura è basato sulla generazione controllata di forze di Coriolis. Queste forze sono sempre presenti quando siano sovrapposti movimenti di traslazione e rotazione. FC = - 2 · ∆m (ω x v) FC = forza di Coriolis; ∆m = massa in movimento; ω = velocità angolare; v = velocità radiale in un sistema rotante o oscillante. 119 La misura di portata Forze di Coriolis Invece di una velocità angolare costante ω, il sensore Promass utilizza l'oscillazione. Il sensore contiene due tubi di misura paralleli in cui scorre il liquido. Tali tubi oscillano in controfase, comportandosi come un diapason. Le forze di Coriolis prodotte nei tubi di misura provocano uno sfasamento nelle oscillazioni dei tubi: - quando si registra una portata pari a zero, ossia quando il liquido è fermo, i due tubi oscillano in fase (1); - la portata massica causa decelerazione dell'oscillazione all'ingresso dei tubi (2) e accelerazione all'uscita (3). 120 La misura di portata Forze di Coriolis 121 La misura di portata Forze di Coriolis La differenza di fase (A-B) aumenta con l'aumento della portata massica. Sensori elettrodinamici registrano le oscillazioni del tubo in entrata e in uscita. L'equilibrio del sistema è garantito dall'oscillazione in controfase dei due tubi di misura. Il principio di misura opera indipendentemente da temperatura, pressione, viscosità, conducibilità e profilo del fluido. 122 La misura di portata Forze di Coriolis I tubi di misura sono continuamente eccitati alla loro frequenza di risonanza. Quando si verifica una variazione della massa e, conseguentemente, della densità del sistema oscillante (comprendente i tubi di misura e il liquido) si determina un corrispondente aggiustamento automatico della frequenza di oscillazione. La frequenza di risonanza è quindi funzione della densità del prodotto. 123 La misura di portata Forze di Coriolis Il valore della densità ottenuto in questo modo può essere utilizzato, insieme alla portata massica misurata, per calcolare la portata volumetrica. Inoltre, è calcolata anche la temperatura dei tubi di misura, al fine di calcolare il fattore di compensazione per gli effetti termici. 124 La misura di portata Vortici di Von Karman Questi misuratori di portata a precessione di vortici si basano sul principio teorizzato da Karman: quando un fluido scorre ed incontra una barra generatrice, si formano in alternanza dei vortici, che si distaccano da entrambi i lati con senso di rotazione opposto. Ogni vortice genera una bassa pressione locale. Le fluttuazioni di pressione sono rilevate dal sensore e convertite in impulsi elettrici. I vortici sono generati con regolarità entro i limiti applicativi del misuratore. Di conseguenza, la frequenza di generazione dei vortici è direttamente proporzionale alla portata volumetrica. 125 La misura di portata Vortici di Von Karman Entro i limiti applicativi, il fattore K dipende solo dalla geometria del misuratore. Non dipende dalla velocità di deflusso e dalle caratteristiche di viscosità e densità del fluido. Di conseguenza, il fattore K non dipende dal tipo di prodotto da misurare, che sia vapore, gas o liquido. Il segnale di misura primario è già digitale (segnale in frequenza) ed è una funzione lineare della portata. Il fattore K viene determinato in fabbrica con una calibrazione eseguita al termine del ciclo di produzione del misuratore; tale fattore non è soggetto a deriva a lungo termine o del punto di zero. Il misuratore non comprende parti in movimento e non richiede manutenzione. 126 La misura di portata Confronto strumentazione Endress+Hauser Fluido Liquido conduttore Vortici di Induzione Coriolis Karman X X Liquido non conduttore X X Gas X X Vapore X X 127 La misura di portata Contatore Il cuore meccanico del contatore volumetrico è il mulinello con asse orizzontale in cui il numero di giri è direttamente proporzionale alla portata d’acqua in circolazione. Su ogni contatore volumetrico è montato un lanciaimpulsi con cavetto di collegamento per trasmettere a distanza il numero di giri del mulinello. Il lanciaimpulsi, attraverso un magnete rotativo, converte il movimento meccanico in un contatto elettro-magnetico (contatto REED), che emette impulsi elettrici con una frequenza proporzionale al numero di giri del mulinello e quindi alla portata d’acqua in circolazione. 128 La misura di portata Contatore 129 La misura di portata Orifizio tarato con trasduttore di pressione differenziale Orifizio tarato o diaframma 130 La misura di portata Orifizio tarato con trasduttore di pressione differenziale L’orifizio tarato (o diaframma) induce una perdita di carico concentrata ∆p generata da un brusco restringimento di sezione nel condotto dato dal passaggio dal diametro D della tubazione a monte del diaframma al diametro d dell’orifizio. ∆p=1/2*ρ*ξ*V2 V=Q/A Q: portata in volume A: sezione equivalente di passaggio ∆p=1/2*ρ*ξ*(Q/A)2 → relazione tra portata e perdita di carico 131 La misura di portata Orifizio tarato con trasduttore di pressione differenziale Le norme UNI EN ISO 5167-1 e 5167-2 definiscono come misurare la portata dei fluidi mediante dispositivi a pressione differenziale inseriti in condotti a sezione circolare piena. La portata in massa qm viene determinata tramite la equazione: qm = C*ε*d2*(π/4)*(2*∆p*ρ)1/2/(1-β4)1/2 C: coefficiente di efflusso (dipende dalla portata); ε: fattore di espansione (per fluidi incomprimibili è uguale a 1); β: fattore geometrico, pari al rapporto tra d e D. 132 La misura di portata Orifizio tarato con trasduttore di pressione differenziale Faccia rivolta a monte del flusso ∆h<0,005*(D-d)/2 (planarità) Rugosità (Ra): minore di d*10-4 133 La misura di portata Orifizio tarato con trasduttore di pressione differenziale e<E<0,05*D; tolleranza <0,001*D se D>200mm tolleranza <0,2 mm se D<200mm α=45°(±15°) 0,005*D<e<0,02*D; tolleranza <0,001*D Ci sono vincoli anche su smussi e raccordi 134 La misura di portata Orifizio tarato con trasduttore di pressione differenziale d>12,5mm 0,10<d/D<0,75 Tolleranza: 0,05% La scelta del fattore geometrico β è lasciata al progettista. 135 La misura di portata Orifizio tarato con trasduttore di pressione differenziale Metodo 1: prese di pressione sul tubo =D =25,4mm =D/2 =25,4mm Metodo 2: prese di pressione sulle flange 136 La misura di portata Orifizio tarato con trasduttore di pressione differenziale La norma è applicabile se sono rispettati i seguenti precetti: ReD=4*qm/(π*μ*D) 137 La misura di portata Orifizio tarato con trasduttore di pressione differenziale Quanto vale il coefficiente di efflusso? ReD=4*qm/(π*μ*D) 138 La misura di portata Orifizio tarato con trasduttore di pressione differenziale 139 La misura di portata Orifizio tarato con trasduttore di pressione differenziale La UNI EN ISO 5167-2 fornisce le indicazioni tecniche per realizzare un sistema di misura conforme: in questo caso, è possibile ricavare il valore del coefficiente di efflusso C da tabelle fornite nell’appendice della norma stessa. Ma C dipende da qm: come calcolo qm? 140 La misura di portata Orifizio tarato con trasduttore di pressione differenziale Metodo iterativo (UNI EN ISO 5167-1) Con un trasduttore di pressione rilevo il valore di ∆p e poi, attraverso un algoritmo di calcolo, determino per approssimazioni successive il valore reale di qm. 141 La misura di portata Orifizio tarato con trasduttore di pressione differenziale Precisione (UNI EN ISO 5167-1) Precisione: 0,5% della misura 142 La misura di portata La scelta ricade sul sistema di misura con diaframma e misura di pressione differenziale. 143 La misura di portata Come si procede? 1) Dimensionamento dell’orifizio tarato; 2) Nota la perdita di carico corrispondente alla massima portata, individuo lo strumento di misura adatto all’applicazione specifica. 144 La misura di portata Dimensionamento dell’orifizio tarato I dati di partenza sono: Fluido: acqua di mare Diametro interno tubazione a valle: D=82,9 mm (DN80, s=3 mm) Portata volumetrica di design: 40 m3/h Il primo parametro da scegliere è il rapporto tra d (diametro dell’orifizio) e D, ovvero il parametro β. Si procede per tentativi, arrivando a determinare il parametro β in funzione della massima perdita di carico ∆p ammissibile. 145 La misura di portata Dimensionamento dell’orifizio tarato qv=40/3.600=0,011 m3/s ρ=1.025 kg/m3 (temperatura di 20°C ed una salinità di 35 g/kg) ε=1 (fluido incomprimibile) qv*ρ= C*ε*d2*(π/4)*(2*∆p*ρ)1/2/(1-β4)1/2 Scelta di tentativo: d=54 mm → β=54/82,9=0,651 Per determinare C devo conoscere il numero di Reynolds calcolato a monte del diaframma. 146 La misura di portata Dimensionamento dell’orifizio tarato qv=40/3.600=0,011 m3/s ρ=1.025 kg/m3 (temperatura di 20°C ed una salinità di 35 g/kg) D=82,9 mm μ=1,077*10-3 Pa*s (temperatura di 20°C ed una salinità di 35 g/kg) ReD=4*qv*ρ/(π*μ*D)=1,6*10^5 147 La misura di portata Dimensionamento dell’orifizio tarato C=0,6146 148 La misura di portata Dimensionamento dell’orifizio tarato C=0,6146 ∆p = 8*(qv*ρ)2*/(1-β4)/(π2*C2*d4) = 262 mbar ∆p max = 250 mbar circa 149 La misura di portata Il trasduttore di pressione differenziale Le membrane di separazione (4) subiscono una flessione da entrambi i lati per effetto delle pressioni p1 e p2. Un fluido di riempimento (3) trasmette la pressione all’elemento sensibile (1). La variazione resistenza, capacità o induttanza dell’elemento sensibile si traduce in una uscita variabile, proporzionale alla pressione differenziale, che viene rilevata ed elaborata. 150 La misura di portata Il trasduttore di pressione differenziale Fluido: acqua di mare Campo di misura: 0-300 mbar Precisione: elevata sull’intero campo di misura Segnale in uscita: 4-20 mA 151 La misura di portata Trasduttore di pressione differenziale Deltabar M PMD55 AA21BA67FGBHAJB1A+AE Il Deltabar M PMD55 identifica uno specifico prodotto della gamma Deltabar (trasduttori di pressione) con membrana metallica come elemento sensibile. 152 La misura di portata Trasduttore di pressione differenziale Deltabar M PMD55 AA21BA67FGBHAJB1A+AE Strumento per classificata. area non 153 La misura di portata Trasduttore di pressione differenziale Deltabar M PMD55 AA21BA67FGBHAJB1A+AE La trasmissione del segnale 4-20mA avviene in contemporanea con un segnale digitale in corrente alternata (che non altera la lettura del segnale continuo 4-20 mA) sulla base dello standard HART Protocol (Highway Addressable Remote Transducer) e che può essere ricevuto da un qualunque PC ed impiegato per eseguire operazioni di diagnostica e configurazione in parallelo alla lettura dell’out-put dello strumento. 154 La misura di portata Trasduttore di pressione differenziale Deltabar M PMD55 AA21BA67FGBHAJB1A+AE Deltabar M PMD55 AA21BA67FGBHAJB1A+AE 155 La misura di portata Trasduttore di pressione differenziale Deltabar M PMD55 AA21BA67FGBHAJB1A+AE Deltabar M PMD55 AA21BA67FGBHAJB1A+AE 156 La misura di portata Trasduttore di pressione differenziale Deltabar M PMD55 AA21BA67FGBHAJB1A+AE Il valore nominale «ottimale» sarebbe stato 300 mbar, che però non è disponibile nella gamma. 157 La misura di portata Trasduttore di pressione differenziale Il campo di misura 158 La misura di portata Definizioni Turn down (TD) o rangeability: è il rapporto tra il fondoscala e il minor valore, normalizzato all’unità, per il quale sono validi i dati di accuratezza e precisione. Un valore elevato di TD è pertanto indice di applicabilità del sensore in un ampio campo di misura. Ad esempio, un sensore di portata con TD 20:1, con fondo scala di 100 m3/h e accuratezza dell’1% registra, con tale accuratezza, portate comprese tra 5 e 100 m3/h. Al di fuori di questo range le prestazioni possono essere molto scadenti. 159 La misura di portata Definizioni Accuratezza: è il massimo scostamento tra la misura fornita dal sensore ed il valore reale della grandezza fisica misurata. In parziale contraddizione con il nome assegnatogli, si tratta quindi di un parametro che implica una misura migliore quanto più esso è basso. Si trova espresso come percentuale del campo di misura (o del fondo scala, se l'altro estremo è lo zero). 160 La misura di portata Definizioni Precisione: esprime la riproducibilità delle misure dello stesso valore fisico nelle stesse condizioni operative (detta anche ripetibilità). Dato che in pratica è indice dell'evenienza di errori casuali, una buona precisione è spesso assai più importante di una accuratezza elevata. 161 La misura di portata Trasduttore di pressione differenziale 162 La misura di portata Trasduttore di pressione differenziale Precisione di riferimento 163 La misura di portata Trasduttore di pressione differenziale Deltabar M PMD55 AA21BA67FGBHAJB1A+AE Accuratezza di riferimento versione platino fino a 0,075%. 0,1%, Deltabar M PMD55 AA21BA67FGBHAJB1A+AE 164 La misura di portata Trasduttore di pressione differenziale Deltabar M PMD55 AA21BA67FGBHAJB1A+AE 165 La misura di portata Trasduttore di pressione differenziale Deltabar M PMD55 AA21BA67FGBHAJB1A+AE Deltabar M PMD55 AA21BA67FGBHAJB1A+AE Deltabar M PMD55 AA21BA67FGBHAJB1A+AE Opzione: lingua d’interfaccia operativa - italiano 166 La misura di portata Trasduttore di pressione differenziale Collegamento elettrico 167 La misura di portata Trasduttore di pressione differenziale Installazione (misura con liquidi) Montare il Deltabar M al di sotto del punto di misura, in modo che la tubazione pressurizzata sia sempre piena di liquido e le bolle di gas possano ritornare nella tubazione di processo. 168 La misura di portata Trasduttore di pressione differenziale Funzionamento Per la visualizzazione e il controllo è disponibile un display a cristalli liquidi (LCD) con 4 righe. Il display on-site visualizza valori di misura, finestre di dialogo, messaggi di guasto e messaggi di avviso. Per una maggiore comodità di utilizzo, è possibile rimuovere il display dalla custodia (vedere figura, punti 1-3). Il display è connesso al dispositivo tramite un cavo da 90 mm e può essere ruotato a passi di 90° (vedere figura, punti 4-6), in base all'orientamento del dispositivo. Questa possibilità semplifica il controllo dello strumento e facilita la lettura dei valori misurati. 169 La misura di portata Trasduttore di pressione differenziale Funzionamento Visualizzazione del valore misurato a 8 cifre, inclusi segno e virgola decimale. Grafico a barre quale visualizzazione grafica del valore di pressione corrente misurato in relazione al campo di pressione impostato nel blocco trasduttore di pressione. Il campo di pressione viene impostato per mezzo del parametro SCALE_IN (tramite il programma di configurazione FF, non tramite il display on-site). Tre tasti di funzionamento. Menu guidato semplice ed esauriente grazie alla distinzione dei parametri in diversi livelli e gruppi. Per facilitare la navigazione, a ogni parametro è assegnato un numero d'identificazione a 3 cifre. Possibilità di configurare il display secondo requisiti specifici e preferenze personali, ad es. lingua, visualizzazione alternata, visualizzazione di valori misurati aggiuntivi, come la temperatura del sensore, definizione del contrasto. Funzioni diagnostiche complete (messaggi di guasto e di avviso, ecc...). 170 La misura di portata Trasduttore di pressione differenziale Regolazione della posizione di zero 171 La misura di portata Trasduttore di pressione differenziale Misura di portata In modalità di misura "Portata" il dispositivo determina un volume o valore di portata massica dalla pressione differenziale misurata. La pressione differenziale è generata tramite elementi fondamentali quali tubi di Pitot o orifizi e dipende dal volume o portata massica. Sono disponibili quattro tipi di portata: portata volumetrica, portata volumetrica normalizzata (condizioni normalizzate europee), portata volumetrica standard (condizioni standard Stati Uniti), portata massica e portata percentuale. Inoltre, il software del Deltabar M è dotato di serie di due totalizzatori. I totalizzatori acquisiscono il volume o la portata massica. La funzione di conteggio e l'unità possono essere impostate separatamente per entrambi i totalizzatori. Il primo totalizzatore (totalizzatore 1) può essere azzerato in qualsiasi momento, mentre il secondo (totalizzatore 2) calcola la portata a partire dalla messa in servizio e non può essere azzerato. 172 La misura di portata Trasduttore di pressione differenziale Misura di portata – operazioni preliminari 173 La misura di portata Trasduttore di pressione differenziale Misura di portata - impostazioni 174 La misura di portata Trasduttore di pressione differenziale Misura di portata - impostazioni 175 La misura di portata Trasduttore di pressione differenziale Misura di portata - impostazioni L’operazione associa alla portata (nel nostro caso volumetrica) massima rilevabile la perdita di carico associata (da calcolarsi secondo le UNI EN ISO 5167-2). In sostanza, stiamo fornendo allo strumento il valore del parametro C (coefficiente di efflusso come definito dalla UNI EN ISO 5167-1). 176 La misura di portata Trasduttore di pressione differenziale Misura di portata - impostazioni Torna all’agenda 177 Strumentazione e sistema di controllo 178 Strumentazione e sistema di controllo Trasduttore di pressione Cerabar T PMC131 A15F1A3E La pressione misurata causa una leggera deflessione della membrana in ceramica del sensore. La variazione capacitiva proporzionale alla pressione è misurata presso gli elettrodi del sensore in ceramica. Il sensore in ceramica è un sensore a secco, pertanto non è richiesto fluido di riempimento per la trasmissione della pressione. Per questo motivo il sensore è perfettamente adatto ad impieghi nel vuoto. L'altissima stabilità, paragonabile al materiale Alloy, viene ottenuta utilizzando Ceraphire ultrapuro come ceramica. 179 Strumentazione e sistema di controllo Trasduttore di pressione Cerabar T PMC131 A15F1A3E 180 Strumentazione e sistema di controllo Trasduttore di pressione Cerabar T PMC131 A15F1A3E 181 Strumentazione e sistema di controllo Trasduttore di pressione Cerabar T PMC131 A15F1A3E 182 Strumentazione e sistema di controllo Trasduttore di pressione Cerabar T PMC131 A15F1A3E Tensione di alimentazione: 11-30 Vcc Segnale in uscita: 4-20 mA 183 Strumentazione e sistema di controllo Trasduttore di pressione Cerabar T PMC131 A15F1A3E Tensione di alimentazione: 11-30 Vcc Segnale in uscita: 4-20 mA 184 Strumentazione e sistema di controllo Trasduttore di pressione Cerabar T PMC131 A15F1A3E Accuratezza: <0,5% Precisione: <0,5% dell’URL Installazione: ovunque 185 Strumentazione e sistema di controllo 186 Strumentazione e sistema di controllo Trasduttore di pressione Cerabar T PMC131 A15F1A1S 187 Strumentazione e sistema di controllo Trasduttore di pressione differenziale Deltabar M PMD55 AA21BA67GGBHAJB1A+AE 188 Strumentazione e sistema di controllo Dal punto di vista realizzativo, il controllore logico può essere realizzato in forma cablata oppure in forma programmabile. - Controllore logico cablato: lo schema logico è definito da un insieme di dispositivi (relè, porte logiche, …) e relative interconnessioni. E’ conveniente se la funzione di controllo implementata è sufficientemente assestata e non deve essere modificata nel tempo (scarsa replicabilità) e se il controllore può essere prodotto in un numero elevato di esemplari identici (bassi costi di produzione, elevati costi di progettazione). 189 Strumentazione e sistema di controllo Nel controllore logico programmabile (PLC, Programmable Logic Controller) lo schema di controllo è definito tramite un programma memorizzato. Il PLC è un elaboratore di tipo industriale concepito per risolvere problemi di controllo ed automazione. Le principali caratteristiche sono affidabilità, espandibilità, semplicità di programmazione e semplicità di integrazione con dispositivi commerciali differenti. Alimentazione Dal processo Sezione INPUT CPU Sezione OUTPUT Al processo Memoria 190 Strumentazione e sistema di controllo Il PLC esegue le istruzioni racchiuse nel programma in maniera ciclica. LETTURA DEGLI All’inizio del ciclo di esecuzione del programma il INGRESSI sistema operativo legge gli ingressi. CARICAMENTO INGRESSI IN MEMORIA Il sistema operativo carica i dati in ingresso in una specifica sezione della memoria, creando una immagine del processo in quel dato istante. Si ha una acquisizione sincrona degli ingressi, poiché il PLC può modificare lo stato logico delle uscite solo al termine di ogni ciclo di lettura ed esecuzione dell’intero programma (questo tempo viene definito “ciclo operativo”). 191 Strumentazione e sistema di controllo LETTURA DEGLI INGRESSI CARICAMENTO INGRESSI IN MEMORIA ELABORAZIONE DEL PROGRAMMA Vengono calcolati i valori delle uscite in base a quanto stabilito dal programma. CARICAMENTO USCITE IN MEMORIA I valori delle uscite sono caricati in un’apposita sezione della memoria. 192 Strumentazione e sistema di controllo LETTURA DEGLI INGRESSI CARICAMENTO INGRESSI IN MEMORIA ELABORAZIONE DEL PROGRAMMA CARICAMENTO USCITE IN MEMORIA ATTUAZIONE DELLE USCITE L’attuazione delle uscite avviene in modo sincrono (contemporaneamente al ciclo di lettura degli ingressi). 193 Strumentazione e sistema di controllo LETTURA DEGLI INGRESSI CARICAMENTO INGRESSI IN MEMORIA ELABORAZIONE DEL PROGRAMMA CARICAMENTO USCITE IN MEMORIA ATTUAZIONE DELLE USCITE Perché l’immagine in memoria? Se gli ingressi non venissero campionati ad inizio ciclo ma letti al momento dell’utilizzo (rete asincrona), la correttezza del controllo potrebbe dipendere dall’ordine con cui vengono eseguite le istruzioni del programma. Difatti, in tempi diversi dall’avviamento del ciclo di istruzioni, uno stesso ingresso potrebbe assumere valori differenti. Questo fatto renderebbe piuttosto complicata l’attività di programmazione, rendendo altresì molto difficile modificare correttamente il programma. 194 Strumentazione e sistema di controllo 195 Strumentazione e sistema di controllo Il controllo sulle portate Dato in ingresso: - Q1: Portata su ramo 1 (da misuratore PT4) - Q2: Portata su ramo 2 (da misuratore PT5) Dato calcolato: - Qtot: Portata totale (calcolata) = Q1+Q2 Set-point: - Qmax=80 m3/h - Qmin=20 m3/h - ∆Q (differenziale tra le portate sui due rami) 196 Strumentazione e sistema di controllo Il controllo sulle portate Verifica: Confronto il valore calcolato di Qtot con quello di set point (Qmax o Qmin). Verifico poi che la differenza tra portata Q1 e portata Q2 non sia superiore ad un certo ∆Q impostato dall’utente. - Qtot ≠ Qmax o Qmin - |Q1-Q2|>∆Q 197 Strumentazione e sistema di controllo Il controllo sulle portate Retroazione: Se Qtot è diverso da Qmax o Qmin interviene l’inverter, andando a variare il numero di giri della pompa coerentemente con quanto rilevato (se la portata calcolata è inferiore a quella desiderata aumento il numero di giri, e viceversa). 198 Strumentazione e sistema di controllo Il controllo sulle portate Retroazione: Se la differenza tra Q1 e Q2 supera una certa soglia ∆Q (definita dall’utente) intervengo secondo la seguente logica di bilanciamento: - Q1<Q2: inizio ad aprire la valvola di regolazione VR-1 sino alla completa apertura; - Q1<Q2: inizio a chiudere la valvola di regolazione VR-2 sino al limite inferiore di chiusura; - Q1<Q2: raggiunto il limite inferiore di chiusura della valvola VR-2, lancio un allarme. 199 Strumentazione e sistema di controllo Il filtro autopulente F2 Dato in ingresso: - PT3: Perdita di carico sul filtro; - PT2: Pressione ingresso filtro; - t: Quanto tempo è passato dal precedente lavaggio Set-point: - PT3max: 300 mbar; - PT2max: 7,9 bar; - tmax: 24h 200 Strumentazione e sistema di controllo Il filtro autopulente F2 Verifica: - PT3>PT3max - PT2>PT2max - t>tmax Retroazione: Se PT3>PT3max oppure t>tmax allora viene azionata la procedura di lavaggio del filtro F2. Se PT2>PT2max, allora si agisce sull’inverter diminuendo il numero di giri e portando la pressione al di sotto della pressione massima. 201 Strumentazione e sistema di controllo La pompa principale P1 Dato in ingresso: - PT1: Pressione ingresso pompa; - PT2: Pressione mandata pompa. Set-point: - PT1min: 650 mbar (Qmax) e 400 mbar (Qmin); - PT2min: p (da rilevare sull’impianto). 202 Strumentazione e sistema di controllo La pompa principale P1 Verifica: - PT1<PT1min - PT2<PT2min Torna all’agenda Retroazione: Se PT1<PT1min la pompa sta cavitando: diminuisco il numero di giri, eventualmente sino al minimo. Se il segnale permane, spengo la pompa P1 e accendo al pompa autoadescante P2. Se PT2<PT2min, allora si invia un segnale di allarme poiché vi è elevata probabilità di perdite sull’impianto. 203