Ansia e angoscia nel III° millennio: in bilico tra prestazione e fretta di arrivare. dott. Michele Borghetto – Psicologo – “la Nostra Famiglia” s.m. (dal lat. Confine, neutro dell’agg. Confinis “confinante”, comp. di con- e del tema di finire “delimitare”). – 1.a. limite di un territorio, di un terreno. b. limite di una regione geografica o di uno stato; zona di transizione in cui scompaiono le caratteristiche individuanti di una regione e cominciano quelle differenzianti: c. naturale, quello che s’identifica più o meno con linee prestabilite dalla natura, quali coste, crinali di montagna, fiumi ecc.; c. politico, quello stabilito per convenzione tra governi, che separa due organismi politici mediante una linea di confine la quale, quando è possibile, è costituita da una fascia disabitata con funzioni di isolamento. 2.a. concr. Pietra, sbarra, steccato o un altro confine di terreno. b. estens. Limite, termine in genere; Giunta al confin del cielo…nell’infinito seno scende la luna (Leopardi) www.treccani.it dott. Michele Borghetto, Psicologo - s/o Psicoterapeuta della Gestalt Pensare che la stessa definizione letterale di confine faccia considerare che il limite, la “divisione-tra”, rappresenta solo una parte della verità; la verità ancora una volta esiste nella completezza degli opposti e nella percezione di un confine che separa ma che allo stesso tempo mette in comunicazione, il luogo del con-finire e del con-essere. dott. Michele Borghetto, Psicologo - s/o Psicoterapeuta della Gestalt ANSIA, MA DI CHI? dott. Michele Borghetto, Psicologo - s/o Psicoterapeuta della Gestalt dott. Michele Borghetto, Psicologo - s/o Psicoterapeuta della Gestalt UNA DEFINIZIONE: L’ ANSIA COME EMOZIONE L’ansia è un’emozione naturale ed universale! È generata da un meccanismo psicologico di risposta allo stress che svolge la funzione di anticipare la percezione di un eventuale pericolo prima ancora che quest’ultimo sia chiaramente sopraggiunto, mettendo in moto specifiche risposte fisiologiche che spingono da un lato all’esplorazione per identificare il pericolo ed affrontarlo nella maniera adeguata e, dall’altro, all’evitamento e all’eventuale fuga. dott. Michele Borghetto, Psicologo - s/o Psicoterapeuta della Gestalt UNA DEFINIZIONE: L’ ANSIA COME ESPERIENZA L’ansia racconta l’esperienza del sentirsi soffocare o sentirsi stretti, ed è connotata da sensazioni per lo più spiacevoli quali il timore, la paura, l’apprensione, la preoccupazione e la sensazione che le cose possano sfuggire di mano, bisogno di trovare una soluzione immediata e, nel caso di esposizione prolungata, la frustrazione e la disperazione. dott. Michele Borghetto, Psicologo - s/o Psicoterapeuta della Gestalt LE COMPONENTI DELL’ANSIA EMOTIVA COGNITIVA FISIOLOGICA COMPORTAMENTALE dott. Michele Borghetto, Psicologo - s/o Psicoterapeuta della Gestalt I SINTOMI COGNITIVI sentirsi nervoso o sul filo del rasoio risposte esagerate di allarme difficoltà di concentrazione sensazione di testa vuota incapacità a rilassarsi difficoltà di addormentamento irritabilità atteggiamento apprensivo paura di morire paura di perdere il controllo paura di riuscire ad affrontare le situazioni dott. Michele Borghetto, Psicologo - s/o Psicoterapeuta della Gestalt I SINTOMI SOMATICI dispnea e sensazione di soffocamento palpitazioni sudorazione o mani fredde e bagnate bocca asciutta vertigini o sensazione di sbandamento cefalea nausea, diarrea o altri disturbi addominali vampate di calore, o brividi "nodo alla gola“ tremori, contrazioni muscolari tensioni o dolenzia muscolare facile affaticabilità irrequietezza dott. Michele Borghetto, Psicologo - s/o Psicoterapeuta della Gestalt I DISTURBI D’ANSIA Sindrome ansiosa da separazione Sindrome da ansia sociale Sindrome ansiosa generalizzata Sindrome fobica Sindrome ossessivo-compulsiva Sindrome da stress post-traumatico Disturbo da attacco di panico (Agorafobia) (Disturbo d’ansia indotto da sostanze) dott. Michele Borghetto, Psicologo - s/o Psicoterapeuta della Gestalt ATTENTION PLEASE! Ansia e angoscia non sono di per sé sinonimi di patologia: come affermato da B.Golse (1995), “uno sviluppo al riparo da ogni angoscia è assolutamente inconcepibile e se esistesse sarebbe francamente patologico”. L’angoscia fa parte integrante degli affetti del bambino come dell’adulto, in quanto corrisponde all’attesa della gratificazione in condizioni di parziale fallimento dell’ambiente a soddisfare le richieste di soddisfazione. E’ importante non etichettare come patologiche fobie, compulsioni e sintomi ansiosi che fanno parte integrante del normale sviluppo fisiologico del bambino. E’ frequente che bambini di età prescolare sviluppino dei “rituali magici” prima di andare a letto, cosi’ come e’ assolutamente fisiologico il pianto e i sintomi d’angoscia a questa eta’ di fronte al distacco dalle figure genitoriali o lo sviluppo di condotte fobiche nei confronti di cio’ che ai loro occhi è nuovo e sconosciuto. dott. Michele Borghetto, Psicologo - s/o Psicoterapeuta della Gestalt CONFINE E ANSIA L’epoca della società fluida L’ansia di costruirsi rapidamente una storia Un confine preciso offre struttura e limita l’angoscia Il ruolo educativo offre confine e sicurezza La condivisione e il confronto con il mondo adulto educa ad una sana criticità e a nuovi apprendimenti relazionali Educare alla relazione è educare al con-fine e alla consapevolezza dott. Michele Borghetto, Psicologo - s/o Psicoterapeuta della Gestalt EDUCARE DELL’ANSIA LA GESTIONE E’ EDUCARE AL CONFLITTO COME TAPPA NECESSARIA E INEVITABILE DI QUALSIASI PROCESSO DI CRESCITA PERSONALE/RELAZIONALE OVE SI ACQUISISCONO NUOVE CONOSCENZE (DI SE’ E DELL’ALTRO) PROPRIO ATTRAVERSO DI ESSO dott. Michele Borghetto, Psicologo - s/o Psicoterapeuta della Gestalt EDUCARE ALLA GESTIONE DELL’ANSIA E’ EDUCARE ALLA “CONVIVENZA” DI ASPETTI DIVERSI NELLA RELAZIONE, I QUALI EMERGONO A SECONDA DI CIO’ CHE I NOSTRI BISOGNI PORTANO IN PRIMO O SECONDO PIANO (gioia-tristezza, rabbia-apatia, ecc.) dott. Michele Borghetto, Psicologo - s/o Psicoterapeuta della Gestalt EDUCARE ALLA GESTIONE DELL’ANSIA E’ EDUCARE ALLA CONSAPEVOLEZZA CHE “LE INTERFERENZE” EMOTIVE A VOLTE CI FANNO VEDERE UN CONFINE, APPARENTEMENTE NITIDO E CHIARO, COME CONFUSO E DISTORTO E ANCHE LE NOSTRE CERTEZZE POSSONO VENIRE MENO dott. Michele Borghetto, Psicologo - s/o Psicoterapeuta della Gestalt EDUCARE ALLA GESTIONE DELL’ANSIA E’ EDUCARE ALLA FATICA, ALLA FRUSTRAZIONE E AL DOLORE IN SENSO PEDAGOGICO E NON MORTIFICATORIO. È PER L’ADULTO IMPARARE AD ACCOGLIERE LA SOFFERENZA DEI GIOVANI COME ESPERIENZA FONDANTE SENZA PER QUESTO SOSTITUIRSI, RENDENDOLI PIU’ SPESSO IMPOTENTI E FRAGILI. dott. Michele Borghetto, Psicologo - s/o Psicoterapeuta della Gestalt EDUCARE ALLA GESTIONE DELL’ANSIA E’ EDUCARE ALLA “BELLEZZA”, MOLTO DIVERSA DALLA BELLEZZA ESTETICA, QUELLA BELLEZZA CHE VEDO MA NON RIESCO A SENTIRE. È LA BELLEZZA DELLE PICCOLE COSE, LA BELLEZZA DEI PICCOLI GESTI QUOTIDIANI E NON DELLE GIGANTESCHE IMPRESE DEI SUPEREROI. “…ricordati Peter…da grandi poteri derivano grandi responsabilità…” zio Ben dott. Michele Borghetto, Psicologo - s/o Psicoterapeuta della Gestalt ALLA GESTIONE DELL’ANSIA E’ EDUCARE ALLA DIVERSITA’ (E, QUINDI, ALLA SEPARAZIONE, ACCETTANDO CHE ESISTE UN IO E UN TU), SIA PUR NEL COSTANTE BISOGNO DI APPARTENERE A QUALCOSA CHE RIESCA A DARE SIGNIFICATO AL NOSTRO CON-FINE (DOVE SPERIMENTIAMO IL NOI) EDUCARE dott. Michele Borghetto, Psicologo - s/o Psicoterapeuta della Gestalt GESTIONE DELL’ANSIA E’ EDUCARE PROGETTUALITA’ SANA, EDUCARE AL FUTURO, ALL’IGNOTO E ALLE CERTEZZE (A VOLTE SCONTATE, MA CHE IN ADOLESCENZA -?VANNO CONTINUAMENTE CONFERMATE!) CHE LO COMPONGONO. EDUCARE ALLA dott. Michele Borghetto, Psicologo - s/o Psicoterapeuta della Gestalt Educare alla gestione dell’ansia è educare al gioco, perché “…Nel gioco accadono le connessioni degli opposti che della vita svelano il senso e della pienezza indicano la strada: nel gioco si sposano innocenza ed esperienza, regola e spontaneità, vincolo e libertà, adattamento e creatività. Forse anche per questo è necessario ad essere bambini: per ritornare a giocare. Di giocare, di riprendere a giocare abbiamo bisogno per tenerci aggiornati sulle regole della vita, la quale è un po’ sleale: cambia le sue domande proprio quando pensiamo di aver imparato le risposte.” (G. Salonia) dott. Michele Borghetto, Psicologo - s/o Psicoterapeuta della Gestalt “Nessuno educa nessuno, nessuno educa sé stesso; gli uomini si educano tra loro, con la mediazione del mondo” (Paulo Freire, 1970) dott. Michele Borghetto, Psicologo - s/o Psicoterapeuta della Gestalt IL PROCESSO EDUCATIVO COME PROCESSO ATTRAVERSO CUI SI EDUCA ALLA CONSAPEVOLEZZA “La consapevolezza è il riconoscimento sicuro di ciò che si è e di ciò che non si è…e ha due principali caratteristiche. Una è quella di essere un mezzo per mantenersi costantemente informati su sé stessi. L’altra è quella di spingere la persona all’interazione con il proprio ambiente. Ciò porta ad una successiva crescita della consapevolezza.” dott. Michele Borghetto, Psicologo - s/o Psicoterapeuta della Gestalt M. S. Lobb EDUCARE E’ EDUCARE AL CON-TATTO E ALLA RELAZIONE dott. Michele Borghetto, Psicologo - s/o Psicoterapeuta della Gestalt PADRE MADRE (C. Cremonini) Padre, occhi gialli e stanchi, nelle sopracciglia il suo dolore da raccontarmi... Madre, gonna lunga ai fianchi, nelle sue guance gli anni e i pranzi coi parenti... Non mi senti? O non mi ascolti, mentre piango ad occhi chiusi sotto al letto. Padre, e se mi manchi è perché ho dato più importanza ai miei lamenti... Madre, perché piangi? ma non mi hai detto tu, che una lacrima è un segreto? Ed io ci credo, ma non ti vedo mentre grido e canto le mie prime note! Ma se, una canzone che stia al posto mio non c'è, eccola qua: è come se, foste con me! Padre, mille anni, e quante bombe sono esplose nei tuoi ricordi! Madre, tra i gioielli, sono ancora il più prezioso tra i diamanti? Ma non mi ascolti, non mi senti, mentre parto sulla nave dei potenti! Ma se, una canzone che stia al posto mio non c'è, eccola qua: è come se, foste con me! Ma se, una canzone che stia al posto mio non c'è, eccola qua: è come se, foste con me! Padre, occhi gialli e stanchi, cerca ancora coi tuoi proverbi a illuminarmi... Madre, butta i panni, e prova ancora, se ne hai voglia a coccolarmi, perché mi manchi, e se son stato così lontano è stato solo per salvarmi! Così lontano è stato solo per salvarmi! Così lontano è stato solo per salvarmi! Ma se, una canzone che stia al posto mio non c'è, eccola qua: è come se, foste con me! E' come se, foste con me!! E' come se, foste con me!! Fonti bibliografiche www.anxiety.it www.depressione-ansia.it www.ipsico.it www.panorama.it www.graziemamma.blogspot.com (*) Sulla felicità e dintorni, di G. Salonia (2005 – ed. Argo) Ansia e paure, di Fava e Saviotti (2001 – ed. Mc Graw-Hill) TUTTE LE VIGNETTE SONO STATE TRATTE DA: Adolescemenze di L. Recanatini, 2001 ed. Scientifiche Magi Lettera ad un adolescente, di Vittorino Andreoli, 2004 ed. BUR Lettera alla tua famiglia, di Vittorino Andreoli, 2005 ed. BUR Trentenni , di Françoise Sand, 2006 ed. Feltrinelli Cento domande sull’adolescenza, di Philippe Jeammet, 2007 ed. Pendragon Grazie Mamma…quello che i figli pensano quando le madri parlano, 2007 ed. Sonzogno (*) dott. Michele Borghetto, Psicologo - s/o Psicoterapeuta della Gestalt