Si definiscono ” edifici civili” quelli destinati ad uso abitazioni, ospedali, case di cura, uffici, negozi, banche, e tutti gli altri edifici aperti al pubblico.Per impianto elettrico civile intendiamo quindi il complesso, a partire dal punto di allacciamento alla rete di distribuzione, delle condutture elettriche, degli apparecchi di protezione, di manovra, e degli apparecchi utilizzatori. Tutti gli impianti elettrici civili sono alimentati in bassa tensione (BT) secondo le norme vigenti che fanno riferimento al’art. 268del 27-4-55 n. 547, bassa tensione. Precisamente nelle abitazioni riscontriamo un valore di tensione che come sappiamo, è pari a 230V destinata ad alimentare apparecchi illuminanti e usi elettrodomestici; per gli insediamenti industriali è previsto in ingresso un valore di tensione nominale pari a 400V trifase più neutro, per usi di forza motrice, da cui è possibile anche prelevare la tensione 230V con il neutro e una delle tre fasi (R,S,T) per l’alimentazione di utenze mofasi. All’interno di un’ unità civile, come nel caso delle nostre abitazioni, è presente un centralino elettrico situato solitamente in ingresso nel quale sono visibili i dispositivi di protezione (salva vita, magnetotermici) che espletano la funzione di proteggere l’intero impianto dai contatti diretti e indiretti. Nel centralino quindi riscontriamo la linea elettrica generale(montante 2 x 6mm²) proveniente dal contatore; l’installazione del dispositivo di misura, da parte dell’ente erogatore (ENEL), può essere effettuata in vari modi: quella centralizzata, che permette al personale di fare le letture senza alcun disturbo per l’utente; quella distribuita, cioè ciascun contatore installato nell’appartamento servito. L’impianto è del tipo incassato eseguito con tubi flessibili in PVC autoestinguenti, scatole di derivazione, scatole porta apparecchi. I tubi necessari ad ospitare i conduttori elettrici devono presentare un diametro pari a 1,3 volte il diametro descritto dal fascio dei conduttori presenti all’interno degli stessi. Il diametro dei tubi impiegati nelle unità abitative va da 20Φ a 25Φ in funzione al numero di circuiti che intendiamo realizzare, generalmente in un appartamento di piccole dimensioni sono previsti due circuiti: circuito luce e circuito prese; la dorsale del primo si esegue con conduttori di sez. pari a 2 x 2,5 mm²(blu neutro, fase marrone, grigio o nero), quella delle prese con cavi di sez. pari a 2 x 4mm² di tipo N07V.K non propagante l’incendio; le scatole o cassette di derivazione realizzate anch’esse con materiale autoestinguente hanno svariate dimensioni in rapporto al numero di circuiti; in esse le connessioni si eseguono con appositi morsetti di sez, 2,5mm², 4mm², 6mm², 10mm², ecc. I cavi telefonici e di antenna, come pure i cavi di antifurto laddove previsto, devono transitare in cassette di derivazione a parte da quelle elettriche, come definito dalle normative vigenti. Infine, le scatole porta apparecchi grazie alle quali è possibile, assieme ai supporti, effettuare il montaggio delle apparecchiature: interruttori, deviatori, prese tv, prese elettriche, ecc. Le scatole porta apparecchi di uso frequente sono: le 503 (contenenti un massimo di tre frutti), 504, 505, 506, ecc. Molta importanza nell’impianto elettrico di casa, come del resto in tutti i tipi di impianti, assume il conduttore di terra (giallo verde), che nel nostro caso ha sez. pari al conduttore attivo o di fase, cioè: 6mm²; ad esso vanno collegati i conduttori di protezione provenienti dagli apparecchi illuminanti e dalle prese elettriche.