Malattie infettive e Vaccinazioni
Le vaccinazioni
Il cucciolo appena nato è protetto contro alcune malattie infettive dagli
anticorpi che ha ricevuto dalla madre durante la gravidanza, sarà quindi
protetto per un certo periodo da anticorpi presenti nel latte della madre, ma
dovrà sviluppare un sistema di difesa proprio. Vaccinando un cucciolo
acceleriamo il processo di maturazione del sistema immunitario del cane
riducendo il rischio di contagio.
Il momento propizio per eseguire le vaccinazioni è evidentemente quando gli
anticorpi materni stanno scomparendo dal corpo del cucciolo.(in genere ca. 2
mesi di età) in modo da non creare delle interferenze con gli anticorpi materni.
La vaccinazione consiste nell’inoculare sottocute dei germi attenuati (meno
pericolosi) che in genere causano la medesima malattia contro la quale si vuole
proteggere l’animale. In questo modo il cane produce degli anticorpi e se
dovesse trovarsi a contatto con il germe il suo sistema immunitario è pronto a
combatterlo.
Se il cucciolo o cane è vaccinato per la prima volta in vita sua la vaccinazione
deve assolutamente venire ripetuta 3-4 settimane più tardi affinché la
protezione sia sufficiente. In seguito il vaccino sarà ripetuto annualmente per
avere una protezione ottimale.
Il cucciolo appena nato va anche sverminato, larve di parassiti possono essere
trasportate dal sangue o dal latte materno. In generale in neonato sarà
infestato da vermi del tipo ascaridi. Sono possibili infestazioni anche da
protozoi (coccidi) nel caso le condizioni igieniche del canile o allevamento non
siano delle migliori.
Durante la crescita è consigliato eseguire un controllo periodico delle feci e
sverminare il cane in caso di esito positivo dell’esame. Parassiti intestinali
sottraggono nutrimento all’animale e indeboliscono il suo fisico rendendolo più
vulnerabile a determinate malattie.
Alcune malattie specifiche
La medicina veterinaria ha raggiunto negli ultimi anni uno sviluppo notevole
avvicinandosi per certi versi alla medicina umana anche in conseguenza
all’importanza che i nostri amici animali hanno assunto per l’uomo. Il cane ad
esempio non è più solamente un animale da rendimento (lavoro, guardia ecc.)
ma viene spesso trattato come un membro della famiglia. È quindi
comprensibile che lo si voglia curare al meglio.
La frequenza con la quale si riscontrano determinate patologie dipende da
diversi fattori: si avranno quindi malattie legate all’età del cane, alla modalità
di detenzione (solo, con altri cani, con altri animali), al tipo di alimentazione,
alla razza ecc.
Cimurro
Epidemiologia
Il cimurro è una malattia virale che colpisce cani e altri canidi. Il virus
responsabile di questa malattie non è molto resistente nell’ambiente, il suo
potere infettivo si esaurisce dopo alcuni giorni.
L’infezione avviene per via orale o aerogena a partire virus che si trovano nei
secreti ed escreti di animali affetti da questa malattia, un trasporto indiretto
del virus con abiti ciotole ecc. è pure possibile.
La sintomatologia di questa malattia varia in base all’età del cane e
all’eventuale presenza di infezioni secondarie di altri virus (es. parvovirosi).
Sintomatologia
Possono essere colpiti diversi apparati in modo diverso, sintomi
gastrointestinali seguiti da sintomi respiratori sono comunque sempre sospetti
per il cimurro.
Forma gastrointestinale
Vomito e diarrea
Forma respiratoria
Broncopolmonite e rinite purulenta
Coinvolgimento oculare
Uveite, degenerazione della retina, cheratite
Forma cutanea
Formazione di pustole specialmente sul ventre
Forma nervosa
in genere a seguito della forma respiratoria, con sintomi provocati
dall’encefalomielite (paresi, paralisi, atassia e disturbi psichici).
Le diverse forme sotto cui si manifesta il cimurro possono confondere le idee e
rendere la diagnosi della malattia particolarmente difficile, i sintomi non sono
specifici e possono essere confusi con quelli di altre patologie.
Diagnosi
La diagnosi è fatta attraverso strisci di vagina, prepuzio, congiuntive e tonsille
e tramite test di immunofluorescenza.
Prognosi e terapia
La prognosi del cimurro è particolarmente scarsa nel caso di sintomi nervosi e
respiratori gravi.
La terapia pone non poche difficoltà ed è in genere sintomatica, esistono sieri
specifici contenenti anticorpi che aiutano ad eliminare più velocemente il virus
dal corpo dell’animale. Se il virus ha già raggiunto il sistema nervoso centrale
la prognosi è infausta, le possibilità di sopravvivenza dell’animale sono molto
poche.
La migliore cura rimane la prevenzione vaccinando quindi i cani in giovane età
(2 mesi).
Tracheobronchite infettiva
La tracheobronchite infettiva o anche tosse dei canili è causata primariamente
da un’infezione virale seguita poi da infezioni batteriche secondarie. I germi
invadono i tessuti del cavo oronasale causando tonsilliti, tracheiti e bronchiti di
diverso grado.
I sintomi principali di questa malattia sono tosse secca e persistente,
specialmente quando si esercita una leggera pressione sulla laringe, e rigurgito
o sputo di catarro che spesso è confuso con il vomito.
La mortalità della tracheobronchite infettiva è bassa ma la morbidità è molto
elevata, in una popolazione di cani che vivono a contatto tra di loro, tutti si
ammalano contemporaneamente.
L’infezione avviene per vie aerogena, non esiste quindi la necessità di un
contatto diretto tra gli animali.
Spesso questa tosse secca e produttiva è confusa con una tosse allergica (ad
esempio da trucioli).
In genere vi è una remissione spontanea nel giro di 10-15 giorni nel caso di
animali vaccinati, in caso di animali non vaccinati il decorso può essere più
lungo e necessitare delle cure particolari (antibiotici ecc.).
Non è raro che un cane affetto da laringotracheite presenti poi una tonsillite o
una tracheite cronica che determinano maggiori difficoltà nella terapia.
Epatite contagiosa
Si tratta anche in questo caso di una malattia causata da un virus. Colpisce in
modo particolale i cuccioli che possono morire nel giro di ore senza presentare
alcun sintomo clinico, la mortalità nel caso di infezione nei cuccioli e del 100%.
Non esiste una terapia efficace.
Preventivamente si vaccinano i cani.
Parvovirosi
Si tratta di una malattia virale molto temuta, colpisce generalmente cani non
vaccinati soprattutto giovani, ma anche cani adulti con una protezione
insufficiente.
L’insorgere di
questa malattia è favorito da fattori che indeboliscono
l’organismo ed il sistema immunitario del cane come presenza di parassiti
intestinali, stress in genere (ad esempio il cambio di proprietario, trasporti
ecc.) o altre malattie in corso.
Inizialmente i cani affetti da parvovirosi rifiutano il cibo e presentano sintomi
quali vomito ed abbattimento, successivamente manifestano diarrea acquosa e
sanguinolenta dovuta ad una importante distruzione di tessuti della parete
intestinale. In alcuni casi possono essere colpiti anche altri organi (ad es. il
cuore).
La terapia consiste nell’inoculazione di siero contenente anticorpi e nei
trattamenti sintomatici a base di antibiotici ed infusioni. La prognosi è scarsa, il
decorso della malattia è molto variabile ma generalmente porta a morte
l’animale.
I cani che hanno avuto la parvovirosi sono in genere immuni a questa malattia
per tutta la vita.
È essenziale sapere che il virus che causa la parvovirosi è uno dei virus più
resistenti nell’ambiente, nel terreno può essere infettivo fino a due anni.
L’unica prevenzione è una vaccinazione di base ed il richiamo annuale.
Coronavirosi
Simile a parvovirosi ma causata da un altro virus a decorso più rapido, è
frequente riscontrare infezioni miste di parvo/corona virus.
Rabbia
La rabbia è una malattia virale del sistema nervoso centrale in grado di colpire
tutti gli animali a sangue caldo, uomo compreso, che si trasmette solitamente
tramite la saliva infetta. La rabbia si trasmette quasi esclusivamente tramite la
saliva e quindi attraverso il morso di un animale rabido. Infatti, un'altra via di
trasmissione è rappresentata dalla via aerogena che si realizza in grotte
abitate da chirotteri infetti che eliminando virus in grosse quantità possono
saturare l'aria di virus.
Dopo un periodo d'incubazione della durata variabile da 10 gg a 6 mesi, la
rabbia del cane può evolvere clinicamente in due forme, ossia furiosa e
paralitica. Dopo un periodo iniziale di abbattimento del sensorio, il cane può
manifestare un aumento della eccitabilità, elevata temperatura corporea,
cambiamenti nel tono dell'abbaiare (paralisi del faringe), parziale paralisi della
mandibola ed un incremento nella tendenza a mordere gli oggetti posti davanti
alla bocca. Dopo questa prima fase furiosa (che talvolta può essere assente) si
può osservare incoordinazione dei movimenti e paralisi degli arti. Poco prima
del decesso può manifestarsi anche la paralisi totale dei muscoli masseteri e
del faringe che provoca perdita di saliva. La rabbia in zone endemiche va
sospettata nel cane ogni qualvolta ci si trovi di fronte a forme nervose. In tutti
gli altri casi, ed al minimo sospetto, la malattia va confermata dalle indagini di
laboratorio.
La lotta alla rabbia va condotta intervenendo sia nel ciclo "selvatico" sia in
quello "urbano". Il primo interessa gli animali selvatici, fra i quali, nel
continente europeo, la volpe rappresenta certamente l'animale cardine. Il
secondo riguarda gli animali domestici, i quali potrebbero essere i responsabili
di un possibile trasmissione all'uomo. Tra questi assumono particolare
importanza gli animali d'affezione quali i cani, sia per l'elevata percentuale di
casi diagnosticati sia per le particolari forme cliniche con cui l'infezione può
manifestarsi. La profilassi immunizzante viene condotta nelle volpi tramite la
somministrazione per via orale di vaccini attenuati. La profilassi diretta ed
indiretta della rabbia urbana è regolata da precise norme contenute nel
regolamento di Polizia Veterinaria. Esse prevedono l'attuazione di misure
permanenti e temporanee da applicare, quest'ultime, nei casi di rabbia
diagnosticata o comunque sospettata.
I vaccini antirabbici ad uso veterinario vengono utilizzati prettamente a scopo
preventivo. Possono essere di tipo attenuato e di tipo inattivato. In questi
ultimi anni è oramai prassi comune usare i vaccini inattivati che per le loro
particolari caratteristiche sono da considerare estremamente sicuri e
soprattutto in grado di evocare, nel caso si proceda al richiamo annuale, una
risposta immunitaria durevole ed efficace. La vaccinazione del cane,
considerato a giusto titolo l'anello di congiunzione tra il ciclo selvatico e il ciclo
urbano, resta di fondamentale importanza per evitare assurde e
controproducenti introduzione di virus rabido nella popolazione umana. La
vaccinazione del cane nei confronti della rabbia non presenta alcuna
controindicazione e le presunte conseguenze quali, ad esempio, la perdita del
senso dell'olfatto vanno considerate solo ed esclusivamente come frutto della
fantasia.
Leptospirosi
La leptospirosi è una zoonosi, una malattia quindi che può colpire anche
l’uomo.
E’ causata da un batterio chiamato Leptospira, (ne esistono diverse variazioni
sierologiche).
L’infezione avviene tramite contatto diretto con l’urina di animali ammalati o
tramite contaminazione di cibi e acqua (ratti, topi).
I sintomi possono variare molto a dipendenza della forma sotto cui la
leptospirosi si manifesta.
Forme atipiche leggere: possono anche passare inosservate o con sintomi non
specifici (febbre debolezza).
Forme acute: possono portare il cane a morte entro 72 ore (30% dei casi) e
causano una distruzione massiccia dei vasi sanguigni, emolisi e nefriti, in
questo caso l’urina è molto scura e sul corpo del cane specialmente sulle
mucose si trovano delle piccole emorragie.
Forme leggere e forme acute possono poi svilupparsi in forme croniche con
interessamento dei tessuti renali ed epatici.
Bisogna ricordare che i cani affetti da leptospirosi possono evacuare batteri per
quattro anni dopo la malattia.
La terapia è sintomatica, non esiste un medicamento specifico.
Malattie infettive non contagiose
Tetano
Malattia causata da tossine prodotte da alcuni batteri del genere Clostridium
presenti nelle feci di diversi animali. Questi batteri possono riprodursi nelle
ferite solo in assenza di aria (anaerobi) come punture con chiodi, ferite da
morso ecc. Le tossine bloccano alcuni tipi di terminazioni nervose causando dei
crampi all’animale infetto.
Il tipico quadro clinico è rappresentato da un irrigidimento della muscolatura
estensoria degli arti e della testa, irrigidimento che causa la formazione tipica
di pieghe cutanee alla base delle orecchie.
I rischi sono rappresentati soprattutto dalla difficoltà del movimento della
bocca e della deglutizione .
La terapia consiste nella somministrazione di siero specifico, penicillina e
sintomatica.
L’immunizzazione non è eseguita regolarmente in quanto la malattia è molto
rara.
Filariosi cardiopolmonare
Presente nel bacino del mediterraneo ed in nord Italia (risaie).
Causata da Dirofilaria immitis, un parassita presente in queste zone.
L’infezione avviene tramite punture di moscerini che iniettano nel corpo del
cane le larve di dirofilaria. Queste larve entrano nel circolo sanguigno e vanno
a stabilirsi nel loro luogo definitivo di sviluppo che corrisponde al tronco
polmonare e alle cavità cardiache creando così un’ostruzione parziale.
Inizialmente la malattia è quasi sempre asintomatica, nel corso degli anni si
sviluppano però sintomi che possono essere respiratori cardiaci o renali.
La diagnosi avviene tramite sierologia, la terapia se l’infestazione è
riconosciuta in tempo non presenta alcun problema.
Per coloro che si recano frequentemente all’estero in zone a rischio esiste la
possibilità di eseguire un protocollo preventivo.
Babesiosi, Piroplasmosi
Malattia presente nel bacino del mediterraneo ed in alcune zone autoctone, si
tratta di un parassita che è trasportato dalle zecche. I sintomi sono in
generalmente acuti, respiratori o cardiocircolatori e provocati dall’emolisi
(distruzione dei globuli rossi) causata da parassita.
La malattia si può curare con medicamenti specifici se riconosciuta
tempestivamente.
Leishmaniosi
Malattia presente nel bacino del mediterraneo, causata da protozoi trasportati
dai moscerini.
Si può manifestare in diverse forme, specialmente con manifestazioni cutanee
(orecchie e zampe) in genere senza prurito.
La terapia presenta numerose difficoltà soprattutto per quanto riguarda i costi
e la tossicità dei farmaci dispoonibili.
Tratteremo di seguito alcune malattie dei diversi organi del cane, l’elenco non
è completo ma vengono citate solo le malattie più ricorrenti.