Fondazione CARIPLO Bandi 2005 PRE-PROPOSTA PER IL BANDO “PROMUOVERE LA RICERCA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA IN TEMA DI SALUTE E SCIENZE DELLA VITA” TEMA DI RICERCA: studi sperimentali basati su metodologie che prevedano l’utilizzo delle cellule staminali, escluse quelle staminali embrionali umane, in relazione alla riparazione tessutale TITOLO DEL PROGETTO: TRAPIANTO AUTOLOGO DI CELLULE STAMINALI EMOPOIETICHE PER IL TRATTAMENTO DELLA MALATTIA DI CROHN GRAVE, REFRATTARIA ALLE TERAPIE CONVENZIONALI E INOPERABILE SETTORI DISCIPLINARI DEL PROGETTO: MED 12 - MED 15 - MED 04 RESPONSABILE SCIENTIFICO: PROF. GABRIELE BIANCHI PORRO, PO, GASTROENTEROLOGIA - MED 12 - UNIMI [email protected] ALTRI PARTECIPANTI UNIMI: GIORGIO LABERTENGHI DELILIERS PO, MALATTIE DEL SANGUE - MED 15 - UNIMI CLERICI MARIO SALVATORE PO, PATOLOGIA GENERALE - MED 04 -UNIMI PARTECIPANTI DI ALTRI ENTI: NESSUNO Fondazione CARIPLO Bandi 2005 DURATA DEL PROGETTO: DUE ANNI COSTO COMPLESSIVO DEL PROGETTO: 250.000 EURO IMPORTO RICHIESTO ALLA FONDAZIONE: 200.000 EURO PUBBLICAZIONI RECENTI DEL GRUPPO DI RICERCA: Ardizzone S, Maconi G, Sampietro GM, Russo A, Radice E, Colombo E, Imbesi V, Molteni M, Danelli PG, Taschieri AM, Bianchi Porro G. Azathioprine and mesalamine for prevention of relapse after conservative surgery for Crohn's disease. Gastroenterology 2004; 127:730-40. Ardizzone S, Colombo E, Maconi G, Bollani S, Manzionna G, Petrone MC, Bianchi Porro G. Infliximab in treatment of Crohn's disease: the Milan experience. Dig Liver Dis 2002; 34:411-8. Soligo D, Ibatici A, Berti E, Morandi P, Longhi E, Venegoni L, Corbellino M, Annaloro C, Robbiolo L, Della Volpe A, Alessi E, Lambertenghi Deliliers G. Treatment of advanced mycosis fungoides by allogeneic stem-cell transplantation with a nonmyeloablative regimen. Bone Marrow Transplant. 2003; 31:663-6. Pruneri G, Bertolini F, Baldini L, Valentini S, Goldaniga M, Soligo D, Carboni N, Viale G, Lambertenghi-Deliliers G. Angiogenesis occurs in hairy cell leukaemia (HCL) and in NOD/SCID mice transplanted with the HCL line Bonna-12. Br J Haematol. 2003; 120:695-8. Trabattoni D, Saresella M, Biasin M, Boasso A, Piacentini L, Ferrante P, Dong H, Maserati R, Shearer GM, Chen L, Clerici M. B7-H1 is up-regulated in HIV infection and is a novel surrogate marker of disease progression. Blood. 2003; 101:2514-20. DESCRIZIONE DEL PROGETTO La malattia di Crohn (CD) è una patologia infiammatoria cronica dell’intestino ad eziologia ignota con andamento cronico e recidivante. Sebbene non si conosca la causa della malattia, è noto che i Fondazione CARIPLO Bandi 2005 meccanismi responsabili dell’infiammazione intestinale dipendono da un disordine immunitario con attivazione di cellule ematopoietiche (soprattutto linfociti T) e dalla produzione di citochine proinfiammatorie. Non conoscendo la causa primaria responsabile dello squilibrio immunitario, le attuali terapie mirano a modulare le varie fasi del processo infiammatorio. Corticosteroidi, salicilati e antibiotici sono comunemente usati, ma nessuno di essi è definitivamente curativo. Inoltre, il 10-40% dei pazienti sviluppa cortico-dipendenza o cortico-resistenza. In tali casi è introdotta la terapia immunosoppressiva (azatioprina o 6-MP), ma il 20% dei pazienti è refrattario anche a tale trattamento. In tali casi è disponibile la terapia biologica che blocca selettivamente particolari citochine (TNF alfa o infliximab). Nei casi refrattari anche a questa terapia si ricorre alla chirurgia, talvolta non accettata dal paziente, e comunque non curativa. Considerata la possibilità d'insuccesso delle attuali terapie sono auspicabili nuove strategie volte a migliorare la modulazione della risposta immunitaria, la quale vede nelle cellule immunitarie i principali protagonisti, in senso diretto e indiretto attraverso la produzione di citochine. Potrebbe essere utile quindi “resettare” il sistema immunitario alterato non più distruggendolo o tamponandone gli effetti, ma sostituendolo con uno nuovo, dotato di tolleranza all’ignota causa. Tale prospettiva può essere fornita dal trapianto di cellule staminali ematopoietiche (HSC) autologhe, trattamento già consolidato per numerose neoplasie ematologiche e segnalato come possibile terapia nei pazienti con CD refrattario. Il trapianto di HSC autologo nel CD è stato effettuato in 2 studi pilota (su un numero esiguo di pazienti) con risultati confortanti in termini di efficacia e tollerabilità. Questi dati hanno stimolato la collaborazione tra le unità di Gastroenterologia dell’Ospedale Sacco di Milano (direttore prof. G. Bianchi Porro) e di Ematologia dell’Ospedale Maggiore Policlinico di Milano (direttore prof. G. Lambertenghi) dell'Università di Milano al fine di avviare un protocollo di studio prospettico di fase I-II con lo scopo di valutare l'efficacia del trapianto di HSC autologhe in almeno 20 pazienti affetti da CD grave (Crohn's Disease Activity Index > 250) refrattario alle terapie convenzionali e inoperabile. L’occasione permetterebbe di approfondire lo studio dell'assetto immunologico pre e post-trapianto ai fini eziopatogenetici e terapeutici. Ciò sarà effettuato con la collaborazione della Cattedra di Immunologia del DISP di Vialba (direttore prof. M. Clerici). Obiettivi dello studio Obiettivi primari 1. Valutazione di fattibilità e tossicità del trapianto autologo di HSC dopo condizionamento ad intensità ridotta nel CD grave. 2. Valutazione dell'efficacia terapeutica del trapianto autologo di HSC in termini di: a. induzione della remissione completa (CDAI< 100) o parziale del CD b. durata della remissione c. miglioramento della qualità della vita Obiettivi secondari 1. Valutazione della mobilizzazione delle HSC 2. Valutazione della correlazione tra attività clinica della CD e parametri immunologici 3. Valutazione delle variazioni del pattern citochinico dopo trapianto di HSC 4. Valutazione della ricostituzione immunologica