Relazione Tecnica - Autorità Portuale di Palermo

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AUTORITA’ PORTUALE DI PALERMO
PORTO DI PALERMO -
Lavori di ristrutturazione di un edificio ubicato presso la banchina Sammuzzo
RELAZIONE TECNICA
Dai primi mesi di quest’anno si sono avviati i lavori di restyling della stazione marittima, i quali comprendono una riorganizzazione degli spazi per ottimizzare le attività destinate a servizi che potranno trovare nuovamente posto nella nuova configurazione architettonica dell’edificio in questione. In tale contesto si ravvisa l’esigenza di riassegnare gli spazi destinati alla Sanità Marittima, prevedendo all’interno della nuova stazione marittima un presidio per l’esercizio delle attività istituzionale strettamente legate al flusso di passeggeri in transito dalla stazione marittima stessa, e delocalizzando tutti i restanti locali in una palazzina ubicata al molo Sammuzzo. In considerazione del quadro esigenziale comunicato dalla Sanità Marittima con nota n. 320/31.1.5 del 18/01/2013 acquisita al protocollo di questa Autorità Portuale al n. 717/13 in data 22/01/2013 l’intervento di ristrutturazione dell’edificio interesserà alcuni locali di piano terra, tutti i locali di piano primo e l’intero terrazzo di collegamento tra l’edificio in questione e l’edificio denominato “ex finanza”, anch’esso parzialmente non occupato. I nuovi uffici, pertanto, si svilupperanno su due piani per una superficie complessiva di mq. 248 mq suddivisi come segue: Piano terra 44,80 Piano primo 243,20 Al piano terra saranno ubicati i locali ad accessibilità facilitata destinati alla ricezione del pubblico, composti da un ingresso, un wcH, una stanza attesa e due stanze destinate alle visite ambulatoriali. Il piano primo, di estensione di mq. 204 ca., è occupato prevalentemente da uffici, disimpegnati da un lungo corridoio. L’accesso al piano primo avviene attraverso un terrazzo con pensilina in acciaio e vetro, servito da una scala in c.a. Sul lato opposto l’accesso sarà, inoltre, consentito tramite un ascensore esterno, di nuova realizzazione. I lavori di ristrutturazione interesseranno sia la parte esterna del fabbricato che i locali interni. In particolare il progetto prevede le seguenti lavorazioni: Opere esterne L’intervento sulle parti esterne dell’edificio sarà esteso alle coperture piane, ai prospetti ed agli infissi. La copertura piana esistente sarà integralmente rifatta, con la rimozione di tutti gli attuali strati che formano il pacchetto di protezione del tetto piano ed il successivo rifacimento, utilizzando un doppio strato di guaina prefabbricata messa in opera nelle due direzioni ortogonali, un massetto isolante con poliestere che garantisca un K= 0,10 W/mqK e un rivestimento in klinker ceramico. L’intervento sarà completato dall’intero rifacimento delle copertine d’attico e delle pensiline con l’impiego di materiali equivalenti a quelli dismessi. I prospetti esterni saranno interamente ristrutturati. Gli intonaci saranno totalmente demoliti, fino al rinvenimento della muratura sottostante e saranno ricostituiti con Intonaco civile per esterni dello spessore complessivo non superiore a 2,5 cm, costituito da un primo strato di rinzaffo e da un secondo strato sestiato e traversato con malta bastarda additivata con idrofugo. La finitura sarà realizzata con intonaco minerale o ai silicati di potassio, previa applicazione di idoneo primer di attacco. Al fine di limitare gli effetti tipici dei fenomeni di umidità per risalita capillare, causati dall’assorbimento per capillarità che i materiali da costruzione porosi operano a contatto con acqua del sottosuolo dando origine ad efflorescenze, fino a provocare lo sfarinamento ed il distacco dell’intonaco dovuti all’accrescimento volumetrico dei cristalli stessi all’interno dei micropori degli intonaci, una fascia di altezza pari a mt. 1,50 dal piano campagna saranno trattati con tonachino silossanico idrorepellente, antimuffa a base di termopolimero-­‐resina silossanica, con elevate capacità antimuffa ed anti alga, buona traspirabilità e resistenza alla diffusione del vapore Sd = 0,14 (con grana da 0,6 a 1,0 mm) Le strutture portanti saranno oggetto di intervento di risanamento mediante asportazione della parte degradata del calcestruzzo per una profondità che consenta un riporto di malta di almeno 1 cm di spessore, asportazione della ruggine dell'armatura e successivo trattamento della stessa con malta passivante o prodotto equivalente e rifacimento del copri ferro con malta tixotropica antiritiro, avendo cura di realizzare un copri ferro di almeno 2 cm. Il trattamento verrà esteso a tutta la parte degradata. Gli infissi esistenti, ormai vetusti, saranno sostituiti con infissi a taglio termico sezione 60-­‐70 mm aventi valori di trasmittanza non superiori a 2.0 W/(mq/K). La stessa tipologia di profili sarà utilizzata per la realizzazione della veranda di copertura del terrazzo esistente, il cui utilizzo risulta indispensabile per recuperare parte degli spazi necessari per gli uffici della Sanità Marittima. La veranda sarà realizzata con intelaiatura portante realizzata con profili scatolati in acciaio, ancorati mediante chiodature in resina, al solaio sottostante. La parte inferiore delle stesse sarà realizzata in muratura portante e sarà rifinita con intonaco, mentre la parte superiore sarà interamente vetrata. La copertura sarà realizzata con pannelli isolati e ventilati (CE UNI EN 14509) costituito da un elemento di copertura in lastre isolanti in acciaio a protezione multistrato, marchiate CE secondo UNI EN 14782, costituite da una lamiera in acciaio zincato (EN 10147) dello spessore minimo di mm 0,40 protetta nella faccia superiore da un rivestimento a base bituminosa (dello spessore minimo di 1,5 mm) con funzione anticorrosiva ed insonorizzante e da una lamina in alluminio naturale, e nella faccia inferiore da un primer bituminoso e da una lamina di alluminio naturale. Tra l'elemento di copertura e lo strato isolante sono presenti canali di ventilazione che permettono libera circolazione d'aria. La microventilazione del pannello contribuisce a ridurre il carico termico all'estradosso dell'isolante per migliorare il comfort ambientale interno ed evitare l'eccessivo surriscaldamento della copertura. Lo spessore dei pannelli sarà di 85 mm. A completamento delle opere esterne si realizzerà una pensilina in acciaio e vetri che proteggerà gli accessi alla palazzina ed all’ascensore, e verrà risagomato il marciapiede adiacente alle palazzine. Gli interventi di rifacimento prospetti, rifacimento delle coperture e sostituzione di infissi esterni verrà esteso anche all’edificio adiacente denominato “ex finanza” Opere interne Gli spazi interni saranno configurati, come po’ evincersi dagli elaborati architettonici, con locali adibiti ad uffici disimpegnati da un lungo corridoio, posizionato sulla parete Sud dell’edificio. Le tramezzature saranno realizzate con tavelle in laterizio, rifinite con intonaco e gesso. Le pavimentazioni saranno realizzate in gres ceramico formato 30x30 o 40x40 nei colori scelti in corso d’opera. Gli infissi interni saranno realizzati in legno tamburati con partizioni rivestite in laminato plastico di colore a scelta della DL. Requisiti dei locali interni: Impermeabilità ed isolamento dall’umidità Le strutture a diretto contato con il terreno di fondazione sono opportunamente protette mediante la messa in opera di materiali a base bentonitica, drenaggi e sistemi di captazione e allontanamento delle acque, idonei ad impedire eventuali infiltrazioni. Il piano terra è opportunamente isolato mediante un’intercapedine areata. L’edificio è esternamente rivestito da intonaco minerale e in copertura è posizionata la barriera al vapore con un opportuno strato di isolante termico e guaina impermeabilizzante. Isolamento termico Tutti i solai, le coperture e le pareti esposte agli agenti atmosferici saranno opportunamente isolate, in ottemperanza alla legge n.10/91al fine del contenimento del consumo energetico. Inoltre, ai fini di un miglioramento energetico si provvede all’installazione di serramenti con taglio termico. Illuminotecnica I locali e le aperture sono stati progettati in modo da garantire un rapporto di illuminazione di 1/8, come previsto dalla vigente normativa. Tutte le parti trasparenti saranno dotate di stende alla veneziana per la schermatura e l’oscuramento dei locali, come riportato nei prospetti degli elaborati grafici di progetto. Aerazione e dimensionamento dei locali Tutti i locali sono stati progettati in modo che in tutte le stagioni possano fruire di aerazione adeguata alla loro destinazione d’uso. L’altezza media dei locali destinati ad uffici non è mai inferiore ai 2.80 metri e sono stati rispettati tutti i requisiti dimensionali previsti dalla legge n.190 del 18 Luglio 1975 e successive modifiche. Nei vani ciechi dei servizi igienici – sanitari è garantito un ricambio d’aria a mezzo di aspiratori con volume orario minimo pari a 5. Abbattimento delle barriere architettoniche La progettazione dell’edificio in oggetto è stata eseguita nel rispetto delle disposizioni D.M. n.236 del 14.06.1989. Impianti Tecnologici L’edificio sarà dotato dei seguenti impianti tecnologici: -­‐ Impianti idrico sanitario -­‐ Impianto smaltimento acque meteoriche -­‐ Impianto illuminazione -­‐ Impianto FM -­‐ Impianto pc -­‐ Impianto antintrusione -­‐ Impianto dati -­‐ Impianti telefonico -­‐ Impianto di climatizzazione Impianti idrico sanitario La realizzazione dei servizi igienici attuali, distribuiti ai due piani e destinati ad uomini, donne, disabili, prevede la fornitura dei pavimenti e dei rivestimenti, la fornitura e la collocazione dei sanitari, e la realizzazione del nuovo l’impianto idrico sanitario composto da una rete generale di distribuzione acqua calda e fredda per ogni blocco bagno con tubazioni e raccordi a saldare in multistrato PN 20 -­‐25, temperatura massima 85°C, compresa la rete di adduzione idrica, il collegamento allo scalda-­‐acqua, tutte le raccorderie, i sifoni, i rubinetti-­‐
filtro, i rubinetti di arresto generale, una rete di scarico realizzata all'interno di un blocco bagno con tubazione in PVC tipo 302 a norma UNI EN 1329, con giunzioni incollate passante a terra e/o a parete secondo il tragitto più breve sino a raggiungere i sanitari, compreso il bocchettone di raccordo ed i relativi sifoni, le colonne di scarico fonoassorbenti, reazione al fuoco classe M1, realizzata con tubazioni e raccordi in materiale termoplastico, con possibilità di convogliare liquidi sino a temperature di 90°C, diametro110 mm, spessore 5mm, completa di ventilazione primaria e secondaria di diametro 75mm, ancorate alle pareti mediante collarini a stop del tipo pesante. Impianto Elettrico Nel rispetto di tali disposizioni l’impianto è stato dimensionato e progettato nel rispetto della normativa vigente con particolare riguardo alle raccolte CEI per gli impianti a corrente alternata a tensione non superiore a 1000V in strutture residenziali e del terziario. Il dimensionamento dell’impianto è stato eseguito sulla scorta delle effettive esigenze della porzione di edificio oggetto della presente calcolazione, che ospita gli uffici della Sanità Marittima del porto di Palermo. La linea di alimentazione del quadro elettrico generale dell’ufficio, sarà attestata al quadro generale di BT ubicato nella adiacente cabina Sammuzzo e sarà realizzata con cavo FG7R o FG70M dimensionati per la potenza massima richiesta. La distribuzione elettrica nei locali sarà di tipo radiale e sarà alloggiata nei controsoffitti accessibili entro canaline metalliche in acciaio zincato. La distribuzione all’interno dei locali sarà realizzata con tubazioni flessibili in PVC sottotraccia idonee a consentire il passaggio dei cavi di BT e dei cavi dati. L’Impianto comprenderà sostanzialmente le seguenti opere: Fornitura in opera di quadro elettrico generale uffici (QGEN): realizzazione di linee elettriche di distribuzione; realizzazione di impianto di illuminazione normale, di emergenza e notturna; realizzazione di impianto di forza motrice; realizzazione di impianto telefonico; realizzazione di impianto di trasmissione dati; realizzazione di impianto elettrico a servizio dell’impianto dati su linea indipendente alimentata da gruppo di continuità assoluta; Il dimensionamento dei singoli componenti dell’impianto è stato effettuato in considerazione delle effettive esigenze delle diverse utenze previste nell’edificio. In particolare sono stati individuati: I carichi elettrici sono stati uniformati, quanto a dimensionamento, agli indici standard correnti e conseguentemente il calcolo unitario delle potenze, per le utenze principali, sarà pari a: a) posto lavoro ufficio 350 W (da UPS) b) posto lavoro ufficio 500 W (da rete) c) sistema per impianto trasmissione dati rack 250 W (da UPS) d) prese 2P+T -­‐ 10/16A (uso generale) 500 W (da rete) macchine condizionamento e riscaldamento pot. motori ( “ ) La corrente di impiego Ib, parametro fondamentale per il corretto dimensionamento dei conduttori, risultaq funzione della potenza installata Pa , della tensione nominale V e del coefficiente g = Ku x Kc secondo le relazioni: P
Eb = g ⋅ a
V valida per i circuiti monofase Eb = g ⋅
Pa
3 ⋅V valida per i circuiti monofase Il coefficiente g indica il rapporto tra la corrente di impiego Ib e la corrente teorica It che si avrebbe se tutta la potenza installata fosse pienamente utilizzata e compendia i fattori di utilizzazione e di contemporaneità Ku e Kc. Nel caso specifico sono stati assunti i seguenti valori: -­‐ sezione forza motrice normale 0,6 -­‐ sezione continuità 0.8 -­‐ sezione illuminazione 1 -­‐ sezione CDZ 1 La progettazione dell’impianto di illuminazione è stata effettuata secondo i criteri generali che possono riassumersi come appresso riportato: -­‐ Identificazione degli ambienti e della loro destinazione d’uso; -­‐ Identificazione dei livelli di illuminamento necessari; -­‐ Scelta degli apparecchi illuminanti; -­‐ Qualità della luce da impiegare (scelta del tipo di lampada); -­‐ Calcolo illuminotecnico. L’immobile oggetto della presente relazione può essere classificato ai sensi della norma UNI EN 12464 come Uffici; all’interno di questa sono individuate le diverse destinazioni d’uso degli ambienti di seguito riportate. In base alla classificazione suddetta, le caratteristiche illuminotecniche degli impianti dovranno rispondere ai seguenti parametri: Uffici Zona Lavoro (lux) 400 Uniformità (Emin/Emed) 0,80 Indice resa cromatica 1B URG (Indice Abbagliamento) 19 Locali archivio Locale (lux) 200 Uniformità (Emin/Emed) 0,50 Indice resa cromatica 1B URG (Indice Abbagliamento) 22 Spogliatoi e wc Locale (lux) 200 Uniformità (Emin/Emed) 0,50 Indice resa cromatica 1B URG (Indice Abbagliamento) 22 La scelta degli apparecchio d’illuminazione è stata effettuata tenendo presente i seguenti obiettivi: -­‐ distribuizione del flusso luminoso; -­‐ scelta del posizionamento al fine di evitare abbagliamenti dei fruitori dell’impianto; -­‐ corrispondenza delle caratteristiche elettriche e meccaniche allo specifico campo di utilizzo dell’apparecchio, in funzione della sicurezza degli utilizzatori; Gli apparecchi illuminanti utilizzati per l’impianto di illuminazione dell’edificio sono individuabili dalle tavole grafiche allegate A integrazione degli impianti di illuminazione è prevista un'illuminazione permanente durante la notte, (con livello di illuminamento medio pari ad almeno 15/30 lux), in tutta la zona open space. Tutti gli impianti di illuminazione, con esclusione dell'illuminazione notturna al cui azionamento è stato previsto anche da apposito interruttore crepuscolare, saranno comandati manualmente tramite apparecchi locali in ambiente, oppure a distanza tramite pulsanti e/o selettori posti sul quadro elettrico generale. Per l’indicazione delle vie di esodo sono stati previsti alcuni apparecchi del tipo autonomo, posti in posizione strategica ed aventi grado di protezione minimo IP 40, con pittogrammi, come da direttiva CEE. L’impianto di illuminazione di emergenza sarà realizzato in conformità alla Norma CEI 64-­‐8 ed alla UNI EN 1838, che impone il raggiunfimento di 10 lux medi negli ambienti e 10 lux sulle uscite, ad un metro dal pavimento. Al fine di assicurare la continuità del servizio viene prescritta la verifica periodica dello stato di funzionamento delle plafoniere e delle batterie, procedendo, ad intervalli di tempo regolari, al ciclo scarica completa-­‐ricarica delle batterie. Il numero dei corpi illuminanti da installare in ogni singolo ambiente è stato calcolato facendo uso del metodo del flusso totale. La gestione dei corpi illuminanti è stato previsto dai seguenti punti: -­‐ frutto in scatola da incasso o a vista per i locali a bassa occupazione (uffici ed archivi); -­‐ direttamente da quadro elettrico con relè passo-­‐passo per tutti i locali di passaggio pubblico e i locali ad elevata occupazione. Dimensionamento dei cavi di alimentazione L’impianto sarà cablato con componenti le cui caratteristiche, se non diversamente specificato, dovranno essere le seguenti caratteristiche: Conduttori Tutti i conduttori devono essere di rame e contraddistinti dai colori dell'isolante prescritti dalle tabelle CEI-­‐UNEL 00722; in particolare, si utilizzeranno: Fase Tutti tranne azzurro e giallo-­‐verde Neutro Azzurro Protezione di terra Giallo-­‐verde tabella 1 – Colori conduttori (CEI-­‐UNEL 00722) I cavi utilizzati per il presente progetto sono: Linee di alimentazione dei quadri di zona e di sottozona Cavo unipolare e multipolare tipo FG7(O)R, con isolamento in EPR, guaina in termoplastica di qualità M1 colore verde, a bassissima emissione di fumi e gas tossici nei limiti previsti dalla CEI 20-­‐38 con le modalità di prova previste dalla CEI 20-­‐37. Il cavo è conforme alla norma CEI 20-­‐13 Linee di alimentazione dei circuiti utilizzatori (app. illuminazione, prese, etc) Cavo unipolare e multipolare tipo N07V-­‐K o similari, con isolamento in PVC di qualità R2. Il cavo è conforme alla norma CEI 20-­‐20 Linee di alimentazione dei circuiti di sicurezza (ill. di emergenza e rivelazione incendi) Cavo unipolare e multipolare tipo FTG10OM1, con isolamento in EPR di qualità G10, guaina in termoplastica di qualità M1 colore azzurro, a bassissima emissione di fumi e gas tossici nei limiti previsti dalla CEI 20-­‐38 con le modalità di prova previste dalla CEI 20-­‐37. Il cavo è conforme alla norma CEI 20-­‐45 TIPO H07Z1 FG7R FTG10OM1 Tensione nominale E/Eo 0,45/0,75 0,6/1 0,6/1 (kV) Tensione di esercizio 400 400 400 (V) Grado di isolamento 3 4 4 Temperatura max di 70° 90° 90° esercizio (°C) Temperatura di corto 160° 250° 250° circuito (°C) Resistività a 20° 19.5 18.47 18.47 (Wxmm2/km) Normativa di riferimento CEI 20-­‐20 CEI 20-­‐13 II CEI 20-­‐22 II CEI 20-­‐22 II CEI 20-­‐22 II CEI 20-­‐35 CEI 20-­‐35 CEI 20-­‐37 II CEI 20-­‐37 II CEI 20-­‐37 II CEI 20-­‐38 Tabella UNEL CEI 20-­‐45 35375 Tabella UNEL Tabella UNEL 35376 35369 Tabella UNEL Tabella UNEL 35377 35371 Tabella 2 – Caratteristiche dei cavi utilizzati I conduttori dei servizi ausiliari a bassa tensione (rivelazione incendi, telefono, rete informatica) dovranno avere tubazioni e cassette di derivazione separate da tutte le altre condutture. Per ciascuna sezione di cavo utilizzato, nota la corrente di impiego e le condizioni di installazione del cavo, vengono verificate la sezione, la resistenza, la reattanza, la caduta di tensione alla temperatura di servizio, la potenza dissipata, il massimo valore dell’energia specifica passante (I2t) sopportabile e, al fine di facilitare la scelta dell’apparecchio di protezione, il massimo valore di taratura dello sganciatore magnetico idoneo a proteggere il cavo in tutta la sua lunghezza. Nel calcolo vengono considerate le seguenti caratteristiche: -­‐ corrente di impiego Ib; -­‐ corrente nominale dell’apparecchio di protezione In; -­‐ corrente massima ammissibile del cavo in funzione delle condizioni di impiego, di posa e del tipo di cavo, Iz; -­‐ corrente convenzionale di funzionamento del dispositivo di protezione If; -­‐ massima caduta di tensione ammessa pari al 4 %. Il metodo di calcolo rispetta la norma IEC 364-­‐5-­‐23, per impianti di tensione nominale non superiore a 0.6/1 kV, cavi non armati e temperatura massima ammissibile di 70°C per conduttori isolati in PVC e 90°C per conduttori isolati in EPR (Etilene propilene); Calcolo della portata La portata del cavo utilizzato viene determinato con l’applicazione della relazione riportata dalla IEC 364-­‐5-­‐23 appendice B Scelta dei dispositivi di protezione I dispositivi di protezione della linea sono stati scelti in modo tale da consentire la protezione della linea stessa sia dalle sovracorrenti e dalle condizioni di gusto (corti circuiti). Protezione dal corto circuito La protezione della linea dalle condizione di guasto (corto circuiti) è garantita allorché l'energia specifica lasciata passare dall'interruttore durante il suo intervento non supera quella sopportabile dal cavo. La verifica deve essere effettuata immediatamente a valle degli organi di protezione, dove si ha la corrente di cortocircuito massima e nel punto terminale del circuito dove si ha la corrente di cortocircuito minima, al fine di assicurarsi che, in caso di guasto, la corrente di cortocircuito sia sufficiente a far intervenire lo sganciatore elettromagnetico dell’interruttore. Protezione dalle sovracorrenti La protezione contro i sovraccarichi è ottenuta tramite interruttori magnetotermici, tarati in modo da soddisfare le relazioni : Ib < In < Iz If < 1,45 < Iz Questa seconda relazione è soddisfatta automaticamente con l'uso di interruttori magnetotermici a norme CEI 23.3 o CEI 17.5. I calcoli di dimensionamento dei cavi sono stati effettuati con di programma di calcolo e in allegato si riportano i tabulati relativi al dimensionamento dei cavi in uscita dai diversi quadri elettrici. I dati relativi alle modalità di posa in opera dei cavi, alla temperatura di riferimento, al sistema di collegamento a terra, al tipo di cavo e relativo isolamento, al circuito di appartenenza alla corrente di impiego ed a tutte le grandezze elettriche sono riportati in allegato e negli schemi dei quadri di seguito riportati. In ogni caso, la sezione dei cavi scelti non dovrà mai essere inferiore ai seguenti valori a) Sezioni minime dei conduttori normali per le linee di cui al punto 152.2.2.1; -­‐ 0,75 mm2 per i circuiti di segnalazione e telecomando; -­‐ 1,5 mm2 per illuminazione di base, derivazione per prese a spina per altri apparecchi di illuminazione e per apparecchi con potenza unitaria inferiore o uguale a 2,2 kW; -­‐ 2,5 mm2 per derivazione con o senza prese a spina per utilizzatori con potenza unitaria superiore a 2,2 kW e inferiore o uguale a 3,6 kW; -­‐ 4 mm2 per montanti singoli o linee alimentanti singoli apparecchi utilizzatori con potenza nominale superiore a 3,6 kW. b) Sezione minima dei conduttori neutri: -­‐ la sezione dei conduttori neutri non deve essere inferiore a quella dei corrispondenti conduttori di fase. Per conduttori in circuiti polifasi, con sezione superiore a 16 mm2, la sezione dei conduttori neutri può essere ridotta alla metà di quella dei conduttori di fase, con il minimo tuttavia di 16 mm2 (per conduttori in rame), purché siano soddisfatte le condizioni degli artt. 522, 524.1, 524.2, 524.3, 543.1.4. della norma CEI 64-­‐8. c) Sezione dei conduttori di terra e protezione: -­‐ la sezione dei conduttori di terra e di protezione, cioè dei conduttori che collegano all’impianto di terra le parti da proteggere contro i contatti indiretti, non deve essere inferiore a quella indicata nella tabella 1, tratta dalla tab. 54F della norma CEI 64-­‐8. (Vedi anche le prescrizioni riportate agli artt. 543, 547.1.1., 547.1.2. e 547.1.3. della norma CEI 64-­‐
8). Protezione da contatti indiretti. Si definisce contatto indiretto il contatto con una massa, o con una parte conduttrice connessa con la massa, andata in tensione per un guasto di isolamento. Si definisce massa una parte conduttrice di un componente elettrico che può essere toccata e che non è in tensione in condizioni ordinarie, ma che può andare in tensione in condizioni di guasto. Per i locali in esame, classificabili come locali ad uso normale, si definisce massa estranea una parte conduttrice non facente parte dell'impianto elettrico in grado di introdurre un potenziale, generalmente il potenziale di terra, ed avente resistenza verso terra di valore inferiore a 1000Ω. Il sistema di distribuzione adottato è del tipo TN ed in questo caso la protezione contro i contatti indiretti verrà realizzata con l'impiego di interruttori automatici magnetotermici differenziali. Ciò rende sicuramente verificata la condizione imposta dalle norme che la tensione di contatto, che la norma ammette sia pari alla tensione di fase, non permanga sulle masse per un tempo superiore a 0,4 sec nei locali di normale utilizzo. L’utilizzo dell’interruttore differenziale dà un favorevole apporto anche nel caso di alimentazione tramite gruppo elettrogeno, la cui elevata impedenza interna limiterebbe la corrente di guasto verso massa. Collegamenti equipotenziali Secondo i dettami delle norme 64-­‐8, tutte le masse e le masse estranee sono previste collegate equipotenzialmente. I conduttori secondari previsti per i collegamenti equipotenziali avranno sezione non inferiore a 2,5mmq, mentre i conduttori principali saranno di sezione metà del conduttore di protezione principale con un massimo di 16mmq. Detti collegamenti faranno capo ad una cassetta in cui sarà realizzato un nodo equipotenziale; inoltre in tali locali saranno rispettate le norme 64-­‐8 per quanto riguarda le "zone di rispetto". Impianto di terra L’impianto di terra sarà comune all’intera struttura. L'impianto di terra è costituito dai seguenti elementi: -­‐ conduttori di terra; -­‐ conduttori di protezione; -­‐ conduttori equipotenziali; -­‐ collettori; L’impianto di terra sarà collegato al collettore principale con cavo giallo verde di sezione pari a quella del cavo di neutro di collegamento tra la cabina elettrica ed il quadro elettrico di bassa tensione. I conduttori di protezione avranno le seguenti sezioni: • sezione conduttore di fase < 16 mmq: sezione del conduttore di protezione come sezione del conduttore di fase • sezione conduttore di fase > 16 mmq e < 35 rrimq: sezione del conduttore di protezione uguale a 16 mmq • sezione conduttore di fase > 35 mmq sezione del conduttore di protezione come meta' sezione del conduttore di fase Quadri elettrici Le caratteristiche principali di progetto del quadro elettrico generale saranno le seguenti: -­‐ Tensione nominale riferita alla struttura : 660 V -­‐ Tensione nominale riferita all’apparecchiatura : 400 V -­‐ Tensione d’esercizio : 230/400 V -­‐ Tensione di prova per 1’ sul circuito di potenza : 3 kV -­‐ Tensione di prova per 1’ sui circuiti ausiliari : 1,5 kV -­‐ Sistema di neutro : ………. -­‐ Tensione ausiliaria per comandi : 220 Vac -­‐ Tensione ausiliaria per segnalazioni : 220 Vac -­‐ Frequenza nominale : 50 Hz -­‐ Corrente nominale : ≤250 A -­‐ Sistema di distribuzione : 3F + N -­‐ Grado di protezione a portella esterna chiusa : IP40 -­‐ Grado di protezione a portella esterna aperta : IP30 -­‐ Grado di protezione a portelle interne aperte : IP20 Esso sarà tipo ASD sarà realizzato nel rispetto delle norme e leggi in vigore Il quadro dovrà essere suddiviso al suo interno in diverse sezioni così suddivise: Sezione “normale” Sezione “continuità” da UPS Sezione “luce” Sezione “posti di lavoro” Sezione “servizi” Impianto climatizzazione Il progetto prevede la realizzazione di un impianto di climatizzazione, composto da n. 12 split a pompa di calore, con un sistema centralizzato a pompa di calore a volume di refrigerante variabile, con unità interne da incasso tipo a parete o pavimento. I ricambi d’aria previsti dalla normativa vigente sono assicurati da un impianto di aria primaria con recuperatore di calore posto in corridoio. l’impianto da realizzare è stato dimensionato per assicurare all’intera volumetria utile dell’agenzia in oggetto le sotto specificate condizioni termo igrometriche: -­‐ inverno temperatura 20°C ± 1°C U.R. non controllata -­‐ estate temperatura Te/2 + 10 U.R. non controllata Al fine di garantire gli standard di comfort richiesti dalla normativa in vigore è stato, inoltre, previsto un impianto di rinnovo d’aria in grado di soddisfare i volumi richiesti dalla Norma UNI10339 e precisamente: uffici singoli o open space: 0,011 mc/sec per persona; servizi 0,0022 Vol.amb/sec filtrazione: classe non inferiore a 6 (prospetto “V” art. 9.1.2 UNI 10339) per un affollamento stimato come segue: zona pubblico 0,20 persone a mq. ufficio singolo 0,06 persona a mq. Si evidenziano nei paragrafi successivi i requisiti progettuali dell’impianto, stabiliti in funzione dei parametri che costituiscono il sistema dei dati necessario non solo al calcolo termotecnico, ma anche la base per la scelta di particolari tipologie impiantistiche piuttosto di altre. La determinazione delle caratteristiche energetiche dell’edificio e dell’impianto da installare, in dipendenza della tipologia dei lavori di ristrutturazione, è stata condotta ai sensi del Dlgs 311/06 “Disposizioni correttive ed integrative al decreto legislativo n. 192 del 19/08/2005, recante l’attuazione della direttiva 2002/91/CE, relativa al rendimento energetico nell’edilizia” attraverso uno studio di tutti quei fattori che contribuiscono alla definizione del fabbisogno globale di energia primaria per il riscaldamento. La norma UNI 10344, recepita con la già ricordata legge 26/8/1996 n. 412 e succ. aggiornamenti, detta la metodologia di calcolo da adottare al fine di verificare, nel caso di nuovo edificio o di ristrutturazione, la conformità dell’edificio stesso alle norme di risparmio energetico, di ottimizzare le loro prestazioni energetiche, di dimensionare in modo ottimale i singoli componenti dell’impianto. I fattori da considerare nella valutazione delle prestazioni energetiche del complesso edificio-­‐impianto termico sono molteplici. Essi riguardano: -­‐ i fattori climatici della località (temp. esterna dell’aria, radiazione solare, direzione e velocità dei venti) -­‐ i coefficienti di dispersione termica per trasmissione e ventilazione. -­‐ le temperature interne di progetto -­‐ la posizione dell’edificio (esposizione ) -­‐ gli apporti energetici interni -­‐ le caratteristiche dell’impianto di produzione e distribuzione dell’energia termica. Il metodo di calcolo proposto sarà basato sul bilancio energetico giornaliero in regime stazionario. Il procedimento di calcolo adottato nel presente calcolo è sinteticamente composto dalle seguenti fasi: a) individuazione dei parametri che costituiscono i dati di input: -­‐ periodo di riscaldamento -­‐ parametri climatici della località sede dell’intervento -­‐ suddivisione dell’edificio in zone a diversa temperatura di progetto -­‐ determinazione delle caratteristiche termodinamiche delle strutture che costituiscono l’involucro dell’edificio (coefficienti di trasmissione delle strutture opache e trasparenti). -­‐ individuazione delle caratteristiche geometriche delle singole zone dell’edificio. b) calcolo dei valori mensili dell’energia scambiata per trasmissione e ventilazione c) calcolo dei valori mensili dell’energia dovuta agli apporti interni d) calcolo dei valori mensili dell’energia dovuta agli apporti solari e) determinazione dei rendimenti i relazione a: funzionamento dell’impianto (intermittente o attenuato) caratteristiche di emissione dei corpi scaldanti caratteristiche del sistema di regolazione f) calcolo del fabbisogno energetico utile mensile g) calcolo del fabbisogno globale energetico utile mensile dell’edificio h) calcolo del fabbisogno mensile di energia primaria i) calcolo del valore annuale di energia termica prodotta dal sistema di generazione l) calcolo del fabbisogno annuale di energia primaria m) calcolo del fabbisogno energetico normalizzato. Il calcolo e le successive verifiche sono state realizzate con l’ausilio dell’elaboratore elettronico. Per la scelta dell’impianto, oltre ai dati ricavabili dallo studio dell’involucro edilizio in rapporto alle condizioni esterne, gioca un ruolo importante la necessità di assicurare, durante i periodi di usufruibilità normale dell’edificio di condizioni di benessere nelle forme più generale, legate non esclusivamente alla sola temperatura bensì ad altri fattori che riguardano le caratteristiche proprie dell’aria circolante all’interno dell’edificio. In particolare al punto 5 vengono riportate le norme relative alle condizioni minime di abitabilità dei locali adibiti ad attività terziarie. In relazione alle condizioni termoigrometriche si fissano i campi di variabilità di alcuni dei parametri utilizzati per il calcolo termico sopradescritto ed in particolare: CALCOLO INVERNALE Temperatura esterna di calcolo 5° Temperatura interna di calcolo 20° Umidità relativa dell’aria esterna 80 % Umidità relativa dell’aria interna 50 % CALCOLO ESTIVO Temperatura interna di calcolo 25° Temperatura interna di calcolo 34° Umidità relativa dell’aria esterna 80 % Umidità relativa dell’aria interna 55 % PARAMETRI CLIMATICI DELLA LOCALITA' -­‐ Ubicazione edificio : PALERMO -­‐ Altezza s.l.m. : (m) 14 -­‐ Zona climatica : B -­‐ Gradi giorno : 751 -­‐ Durata periodo di riscaldamento (gg) : 121 -­‐ Temperatura esterna di progetto (°C) : 5.00 -­‐ Situazione ambientale : Edificio in centro urbano -­‐ Correzione della temperatura esterna (°C) : 0.00 -­‐ Temperatura minima di progetto dell'aria esterna secondo norma UNI 5364 e successivi aggiornamenti (°C) : 5.00 -­‐ Classificazione dell’edificio : E.1 (1); E.2 -­‐ Volume degli ambienti da climatizzare: : 900 mc -­‐ Fabbisogno estivo da calcolo: : 35 kW TIPOLOGIA DELL’IMPIANTO L’impianto di climatizzazione dei vari ambienti verrà realizzato con un sistema a volume di refrigerante variabile con fluido refrigerante R410A con unità interne dotati di batterie ad espansione diretta funzionanti sia nella stagione invernale ed estiva in maniera da ripristinare il calore perduto per semplice dispersione tra l'interno e l'esterno della struttura o, in ogni caso, tra l'interno riscaldato e zone limitrofe a livello termico inferiore (inverno), ed inoltre per distruggere il calore sensibile immagazzinato dalla struttura per effetto della differenza di temperatura tra l'esterno e l'interno (conduzione) e per l'irraggiamento solare (estate). L'alimentazione delle batterie dei mobiletti avverrà tramite due tubi di rame percorsi da una portata di fluido refrigerante (R410A) variabile che verrà prodotta da una unita esterna funzionante in pompa di calore. Le tubazioni verranno collocate all’interno dei controsoffitti; nei tratti di collegamento ai terminali e gli attraversamenti saranno realizzati sottotraccia. Finanziamento Il quadro economico della perizia ammonta ad € 1.300.000, distinte come segue: SOMMANO I LAVORI
€ 1.106.538,74
Oneri speciali di sicurezza, già inclusi nei lavori (4,205651% sui lavori)
38.837,72
Lavori in economia
7.699,44
Costo Manodopera
301.479,78
Totale oneri non soggetti a ribasso
348.016,94 €
348.016,94
€
758.521,80
Importo dei lavori a base d'asta soggetti a ribasso
SOMME A DISPOSIZIONE AMMINISTRAZIONE
Oneri discarica
20.887,48
Incentivo progettazione 2%
22.070,73
Irap su spese incentivo
1.881,12
Spese gara
5.000,00
Imprevisti 10%
Consulenza progetto
Spese di funzionamento
TOTALE SOMME A DISPOSIZIONE AMMINISTRAZIONE
IMPORTO COMPLESSIVO DEI LAVORI
110.353,64
6.000,00
12.268,29
178.461,26
178.461,26
€ 1.285.000,00
Il tempo utile per la realizzazione delle suddette opere è fissato in giorni naturali 180 (centottanta) a partire dal giorno della consegna dei lavori. L’affidamento dei lavori avverrà mediante procedura aperta ai sensi dell’art.55 c.5 del D. Lgs.163/2006. Al finanziamento dell’opera si provvede con i fondi del bilancio dell’ente destinati agli interventi di manutenzione straordinaria cap. 211.20.01C. Il PROGETTISTA Ing. Enrico Petralia IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Ing. Sergio La Barbera AUTORITA’ PORTUALE DI PALERMO
PORTO DI PALERMO -
Lavori di completamento per la messa in sicurezza degli intonaci esterni della palazzina ex Tarantino.
QUADRO ECONOMICO
TOTALE LAVORI
Oneri speciali di sicur. incl. nei lavori (4,205651%)
€
1.106.538,74
348.016,94 €
348.016,94
€
758.521,80
38.837,72
Lavori in economia
7.699,44
Costo Manodopera
301.479,78
Totale oneri non soggetti a ribasso
Importo dei lavori a base d'asta soggetti a ribasso
SOMME A DISPOSIZIONE AMMINISTRAZIONE
Oneri discarica
20.887,48
Incentivo progettazione 2%
22.070,73
IRAP su Incentivo progettazione 8,5% su 2%
1.881,12
Spese gara
5.000,00
Imprevisti 10%
110.353,64
Consulenza progetto
6.000,00
Spese di funzionamento
12.268,29
TOTALE SOMME A DISPOSIZIONE
178.461,26
178.461,26
AMMINISTRAZIONE
IMPORTO COMPLESSIVO DEI LAVORI
€
1.285.000,00
IL TECNICO 
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