Laboratorio di Elettronica “Primo LEVI” – 2014-2015 Classe 5BN - G. Carpignano Esperienza 4 – Risposta in frequenza reale e simulata di un filtro RC e CR senza amplificatore operazionale (prima parte). Postazione N° Cognome Nome Oscilloscopio: …………….. CLASSE Generatore di funzione: …………………. 1.0 – Concetti generali dei filtri Il filtro è un quadripolo che seleziona i segnali in base alla loro frequenza; nel senso che trasmette in uscita solo alcune delle “frequenze contenute” nel segnale di ingresso, bloccando tutte le altre. Per realizzare un filtro è necessario utilizzare componenti il cui comportamento cambia a secondo della frequenza del segnale che li attraversa; questi componenti sono i condensatori e le bobine. I condensatori impiegano un certo tempo per caricarsi e scaricarsi; essi, perciò, sono più sensibili ai segnali di bassa frequenza perché questi segnali, variando lentamente, danno il tempo al condensatore di caricarsi e scaricarsi; per lo stesso motivo i condensatori sono poco sensibili ai segnali di alta frequenza; questi ultimi infatti, variando velocemente, non danno il tempo ai condensatori di adeguarsi. Le bobine hanno un comportamento opposto rispetto a quello dei condensatori; la tensione che si induce ai capi di una bobina è direttamente proporzionale alla rapidità con cui varia il flusso all’interno della bobina stessa; quindi la tensione indotta cresce proporzionalmente con la frequenza del segnale di ingresso e perciò le bobine sono più sensibili ai segnali di alta frequenza; mentre ignorano praticamente quelli di frequenza molto bassa. 1.1 - Funzionamento in regime sinusoidale In generale i filtri vengono studiati in regime sinusoidale; si ipotizza cioè che all’ingresso del filtro sia posto un segnale sinusoidale, o armonico. Questa scelta è dovuta al fatto che quasi tutti gli altri segnali sono composti da un numero più o meno elevato di segnali sinusoidali (le cosiddette armoniche del segnale). A: v1 Fig. 1 2.000 V 1.000 V 0.000 V -1.000 V -2.000 V 0.000ms 5.000ms 10.00ms 15.00ms 20.00ms 25.00ms Measurement Cursors 1 v1 X: 0.0000 Y: 497.38m 2 v1 X: 5.0003m Y: 497.38m X: 5.0003m Y: 688.20n Cursor 2 - Cursor 1 I parametri importanti di un segnale sinusoidale sono: il valore di picco Vp (o ampiezza) che è l’escursione massima che il segnale compie attorno allo zero; in fig. 1, Vp = 2V il valore picco picco Vpp, che è la differenza tra il valore massimo e quello minimo; in fig. 1, Vpp = 4V il valore efficace Veff (o Vrms), utile per il calcolo delle potenze. In tutti i segnali periodici, il valore efficace è opportunamente legato al valore di picco; per i segnali sinusoidali Veff = Vp / 2. nel nostro caso Veff = 2V / 2 = 1.4V il periodo T, misurato in sec; nel caso in esame è T = 5ms 1 la frequenza 2 f 1 , misurata in Hz ; nel nostro caso è f 1 200 Hz . la frequenza angolare 2f , T T T misurata in rad/sec Osserviamo che, in fig.1, il segnale, all’inizio dell’osservazione (t=0) ha un valore diverso da zero circa 0,5V) e perciò la sua fase è diversa da zero. Fig. 2 Filtro Vin Vout Il filtro è un quadripolo, nel senso che è una rete elettrica accessibile da due coppie di morsetti; una coppia di morsetti funziona come ingresso, l’altra coppia funziona da uscita (fig.2). In realtà i filtri, come altri quadripoli, sono effettivamente dei tripoli perché la coppia di morsetti di ingresso e quella di uscita hanno un conduttore in comune e, quindi, i morsetti elettricamente distinguibili sono tre. Per guadagno di tensione Av di un filtro si intende il rapporto Av Voutp Vinp , dove Voutp è il picco del segnale sinusoidale rilevato in uscita e Vinp è il picco del segnale di ingresso. Il guadagno di tensione si può calcolare anche eseguendo il rapporto tra i valori picco picco o tra i valori efficaci di Vout e Vin. Altri guadagni importanti, per tutti i quadripoli, sono quelli di corrente AI Ioutp Iinp e quelli di potenza Ap Pout Pin ; anzi, il guadagno di potenza è estremamente importante perché ci fa capire se il quadripolo è attivo o passivo. I guadagni definiti sono tutti dimensionali. In tutti i quadripoli passivi il guadagno di potenza non supera mai l’unità, per cui la potenza fornita al carico, al più, è uguale a quella di ingresso. Nei quadripoli attivi, gli amplificatori ad esempio, il guadagno di potenza è maggiore di 1 ( spesso Ap>>1) e la potenza di uscita è sensibilmente maggiore di quella di ingresso. Nella discussione che segue concentreremo l’attenzione sul guadagno di tensione. Nei filtri, il guadagno di tensione Av varia con la frequenza; il diagramma di Av in funzione della frequenza si chiama risposta in ampiezza del filtro e ci descrive il comportamento del filtro stesso nei confronti del segnale di ingresso. In figg. 3,4,5 e 6 si hanno rispettivamente il diagramma della risposta in ampiezza di alcuni filtri. In questi diagrammi sia la frequenza e sia Av sono riportati in scala logaritmica. A: vout 10.00 dB A: vout 25.00 dB -10.00 dB -25.00 dB -30.00 dB -50.00 dB -75.00 dB -70.00 dB -90.00 dB 1.000 Hz Fig. 3 – Filtro passa-basso -125.0 dB 1.000 Hz 1.000kHz Fig. 4 – Filtro passa-alto 2 1.000kHz 20.00 dB A: vout A: vout 0.000 dB 0.000 dB -10.00 dB -20.00 dB -20.00 dB -40.00 dB -30.00 dB -60.00 dB -40.00 dB -80.00 dB -100.0 dB 1.000 Hz -50.00 dB 1.000 Hz 1.000kHz Fig. 5 – Filtro passa-banda 1.000kHz Fig. 6 – Filtro taglia-banda 1.2 - Classificazione dei filtri In base alla loro risposta in ampiezza, i filtri sono classificati in: filtro passa basso (low pass LP); questo filtro lascia passare soltanto i segnali sinusoidali la cui frequenza è inferiore ad una prefissata, detta frequenza di taglio (fig.3); nel filtro passa basso, il guadagno assume il suo valore massimo Avmax per f→0 filtro passa alto (high pass HP); questo filtro lascia passare soltanto i segnali sinusoidali la cui frequenza è superiore ad una prefissata, detta frequenza di taglio (fig.4); nel filtro passa alto, il guadagno assume il suo valore massimo Avmax per f→ filtro passa banda (band pass BP); questo filtro lascia passare soltanto i segnali sinusoidali la cui frequenza è compresa tra due frequenze di taglio prefissate, la frequenza di taglio inferiore fL e quella di taglio superiore fH ; la larghezza di banda del filtro o banda passante BW è BW= fH - fL (fig.5) ; nel filtro passa banda, il guadagno assume il suo valore massimo Avmax in banda passante il filtro taglia banda, detto anche elimina banda oppure bandastop o anche filtro notch; questo filtro taglia soltanto i segnali sinusoidali la cui frequenza è compresa tra due frequenze di taglio prefissate, quella inferiore fL e quella superiore fH ; la larghezza della banda tagliata BW è BW= fH - fL . Il filtro lascia passare inalterati tutti i segnali sinusoidali la cui frequenza ricade all’esterno della banda tagliata (fig.6) Nei filtri distinguiamo: la banda passante; essa è l’intervallo di frequenze in cui il filtro lascia passare il segnale di ingresso la banda attenuata; essa è costituita da tutte quelle frequenze per cui il filtro attenua il segnale di ingresso Come possiamo notare dalle figg. 3,4,5,6 non appena si entra in banda attenuata, la risposta in ampiezza del filtro comincia a diminuire; più rapida è questa diminuzione e più selettivo è il filtro. I parametri importanti dei filtri sono: il guadagno in banda passante Avmax le frequenze di taglio Le frequenze di taglio sono quelle frequenze, in corrispondenza delle quali il guadagno del filtro si riduce di un fattore 2 rispetto al valore che esso ha in banda passante. Se indichiamo il guadagno alla frequenza di taglio con Av(ft) otteniamo: Av( ft ) Av max 2 0.707 Av max Alle frequenze di taglio, anche la tensione e la corrente sul carico sono ridotte di un fattore 2 rispetto al valore che esse hanno in banda passante; perciò, la potenza uscente dal filtro, che dipende dal prodotto V I , è la metà rispetto al valore in banda passante. 1.3 - Conclusioni Se il segnale di ingresso è un segnale complesso costituito cioè da segnali sinusoidali di frequenza diversa, esso sarà quasi sicuramente deformato; infatti il filtro lascerà passare solo alcune delle componenti sinusoidali del segnale, bloccando tutte le altre; il contenuto in frequenza del segnale originario risulterà così alterato ed anche la forma d’onda del segnale verrà modificata. Esempi di segnali complessi sono l’onda quadra, quella triangolare etc.. Invece, se all’ingresso di un filtro poniamo un segnale sinusoidale (o armonico), cioè un segnale contenente una sola frequenza, esso sarà trasmesso in uscita attenuato oppure inalterato, a secondo se l’unica frequenza che lo compone ricade in banda passante oppure in banda attenuata; il segnale di uscita potrà anche essere sfasato rispetto a quello di ingresso ma manterrà sicuramente la forma d’onda sinusoidale 3 2.0 - Filtro passa basso RC R Vin Vout C Fig. 7 – Filtro Passa-Basso con RC 1kHz Il circuito di fig. 7 è un filtro passa basso; in pratica esso è un partitore di tensione costituito dalla resistenza R e dall’impedenza Zc del condensatore; come sappiamo Zc 1 j C j Xc e perciò la reattanza capacitiva Xc 1 è molto elevata alle basse frequenze mentre si riduce molto quando la frequenza del segnale è molto elevata. Di C conseguenza: se la frequenza del segnale di ingresso è molto piccola, allora il condensatore si comporta come una resistenza molto elevata e il segnale di ingresso cade in gran parte su di esso. se la frequenza di Vin è molto elevata, allora il condensatore si comporta come una resistenza molto piccola e la tensione ai suoi capi, cioè quella di uscita Vout, è molto piccola (Vin cade quasi tutta sulla resistenza R) 2.1 - Funzione di trasferimento Tenendo presente che il circuito è un partitore di tensione, otteniamo: 1 Vout Vin j C R 1 j C e quindi: Vout Vin 1 1 jC 1 jRC R 1 jC Vout Il rapporto Vin F ( j ) viene chiamato funzione di trasferimento del filtro proprio perché fornisce molte informazioni sulle modifiche che il segnale di ingresso ottiene nel trasferimento dall’ingresso verso l’uscita. Più esattamente, la funzione di trasferimento, che è una funzione complessa della frequenza, indica come variano il guadagno del filtro e lo sfasamento che esso produce al variare della frequenza. Il prodotto RC è la costante di tempo τ del condensatore; il suo inverso ha le dimensioni di una pulsazione ed la pulsazione caratteristica t del circuito; la pulsazione caratteristica a sua volta determina la frequenza di taglio ft caratteristica del circuito; più precisamente: RC (sec) , t 1 R C 1 1 (Hz) 1 (rad/sec) , ft t 2 2RC 2 E’ importante osservare che sia la costante di tempo, sia la pulsazione caratteristica, sia la frequenza caratteristica dipendono solo dai componenti del circuito e restano costanti sino a quando non cambiamo il valore di R e C. Alla luce delle posizioni fatte, la funzione di trasferimento diventa: F ( j ) 1 1 j t 1 f ft 2.2 - Risposta in ampiezza 1 j Il guadagno di tensione del filtro non è altro che il modulo della funzione di trasferimento; cioè 4 Av Voutp Vout F ( j ) Vinp Vin 1 t 2 1 1 f ft 2 1 Notiamo che: per f << ft , Av 1 ; ciò significa che, per frequenze molto più piccole di ft, il guadagno del filtro ha il suo massimo valore Avmax, che è uno; in altri termini, in banda passante, il picco del segnale di uscita è circa uguale al picco del segnale di ingresso. In definitiva il filtro lascia passare i segnali la cui frequenza è molto più piccola di ft; e infatti il filtro è di tipo passa basso. Av 1 Av max 0.707 Av max ; questo significa che, quando la frequenza del segnale di per f = ft , ingresso è uguale alla frequenza caratteristica del filtro, il guadagno del filtro, è il 70% del picco del valore che ha in banda passante; la frequenza ft è perciò la frequenza di taglio del filtro. per f >> ft , Av → 0; ciò significa che, quando la frequenza del segnale di ingresso è molto più elevata della frequenza di taglio del filtro, il guadagno del filtro e il picco del segnale di uscita diventano molto piccoli; il filtro, cioè, blocca i segnali la cui frequenza è molto più elevata della frequenza di taglio. 2 2 Osservando più attentamente il guadagno per f >> ft, notiamo che: 1 Av f ft 2 1 ft f f ft f dato che 1 è trascurabile rispetto a ft 2 In definitiva, a frequenze elevate, il guadagno del filtro diminuisce in modo inversamente proporzionale alla frequenza; ciò significa che, quando la frequenza aumenta di un fattore 10, il guadagno di tensione diminuisce dello stesso fattore. Se teniamo presente che, nel nostro filtro, Avmax = 1, la funzione di trasferimento può essere riscritta nel modo seguente: F ( j ) Av max 1 j f ft 3.3k Vin -1/1V Vout A A: vout R C 100nF 1.000 V 0.800 V 0.600 V 0.400 V 1kHz 0.200 V 0.000 V 1.000 Hz 100.0 Hz 10.00kHz Measurement Cursors 1 Fig. 8 – Filtro Passa-Basso vout X: 482.22 Y: 707.13m Fig. 9 – Risposta in frequenza del filtro passa-basso In fig. 8 abbiamo lo schema di un filtro passa basso pilotato da un generatore di segnali sinusoidali il cui picco viene mantenuto costantemente a 1V; per questo filtro: RC 3.3 10 3 100 10 9 sec 3.3 10 4 0.33m sec 330 sec t 1 1 0.33 10 3 10 3 0.33 rad / sec 3.03 krad / sec 5 ft 1 2 1 2 0.33 10 3 10 3 2 0.33 482.3Hz In fig. 10 è riportato l’andamento del picco di Vout al variare della frequenza (in scala logaritmica); come possiamo notare, il picco di Vout si mantiene a 1V ( uguale a quello di Vin) sino a 100Hz; per frequenze superiori, il picco di Vout comincia a diminuire e diventa 707 mV alla frequenza di 482.2 Hz, cioè alla frequenza di taglio. Per frequenze maggiori di 482.2Hz il picco di Vout si riduce ulteriormente sino a diventare inapprezzabile. 2.3 - Decibel Spesso il guadagno del filtro viene espresso in decibel (dB); più precisamente AvdB 20 Log Av Immediatamente sotto abbiamo una tabella che riporta l’andamento del guadagno in dB in funzione di Av; osserviamo che, quando il guadagno Av varia di un fattore 10, il guadagno in dB varia di 20 dB. Av Av(dB) 0.001 -60dB 0.01 -40dB 0.1 -20dB 1 0dB 10 +20dB 100 +40dB 1000 +60dB Notiamo che nel filtro passa basso RC : per f << ft , AVdB 20 LogAv 20 Log1 0dB AvdB max . Dire che il guadagno del filtro è 0dB equivale a dire che il segnale, nell’attraversare il filtro, non viene attenuato. Il massimo valore del guadagno del filtro, espresso in dB, è 0dB. Per f = ft otteniamo AvdB 20 LogAv 20 Log 1 2 20 Log1 20 Log 2 0 10 Log 2 AvdB max 3dB In sostanza, alla frequenza di taglio, il guadagno del filtro diminuisce di 3dB rispetto al valore che esso ha in banda passante (0dB nel nostro caso). Per f >> ft sappiamo che il guadagno diminuisce in modo inversamente proporzionale alla frequenza; cioè, quando la frequenza aumenta di un fattore 10 (di una decade), il guadagno Av diminuisce di un fattore 10 (di 20 dB); di conseguenza, a frequenze elevate, il guadagno del filtro diminuisce di 20dB/decade. A: vout 0.000 dB A: vout -10.00 dB -10.00 dB -20.00 dB -20.00 dB -30.00 dB -30.00 dB -40.00 dB -40.00 dB -50.00 dB 1.000 Hz -50.00 dB 1.000 Hz 1.000kHz vout X: 482.22 100.0 Hz 10.00kHz Measurement Cursors Measurement Cursors 1 0.000 dB Y: -3.0103 1 vout X: 1.0020k Y: -7.2560 2 vout X: 10.026k Y: -26.367 X: 9.0241k Y: -19.111 Cursor 2 - Cursor 1 Fig. 10 – risposta in frequenza con valori in dB Fig. 11 - risposta in frequenza con valori in dB In fig. 10 è riportato il guadagno del filtro, espresso in dB, in funzione della frequenza (in scala logaritmica); come ci aspettavamo, dal diagramma si rileva che: a frequenze basse il guadagno del filtro è 0dB; i segnali di bassa frequenza non vengono attenuati alla frequenza di taglio (482.2Hz), il guadagno del filtro è -3dB, cioè 3dB in meno rispetto al valore che ha in banda passante. La fig. 11 invece mostra che, in banda attenuata, quando la frequenza del segnale aumenta di una decade (fattore moltiplicativo x10 volte), da 1kHz a 10kHz nel nostro caso, il guadagno diminuisce di quasi 20dB. Il diagramma del guadagno, espresso in dB, in funzione della frequenza riportata in scala logaritmica, si chiama diagramma di Bode del guadagno. 6 2.4 - Risposta in fase Lo sfasamento φ prodotto dal filtro varia, ovviamente, con la frequenza e coincide con l’argomento della funzione di trasferimento F ( j ) Av max f 1 j ft L’argomento di una frazione complessa, come è la F ( j ) , è la differenza tra l’argomento del numeratore N e l’argomento del denominatore D ; nel nostro caso Avmax=1, cioè è un numero reale e positivo per cui il suo argomento è nullo, mentre tan D f ft ; allora: f ft ( f ) D arctan Il diagramma dello sfasamento φ in funzione della frequenza f è la risposta in fase del filtro. Notiamo che: per f << ft , 0 ; ciò significa che, per frequenze molto più piccole di ft, lo sfasamento prodotto dal filtro è molto piccolo per f = ft , f arctan1 45 ; questo significa che, quando la frequenza del segnale di ft arctan ingresso è uguale alla frequenza di taglio del filtro, la tensione di uscita è in ritardo di 45º rispetto a quella di ingresso. per f >> ft , 90 ; ciò significa che, quando la frequenza del segnale di ingresso è molto più elevata della frequenza di taglio del filtro, il ritardo tra la tensione di uscita e quella di ingresso tende a 90º . Dovevamo aspettarci che la tensione di uscita fosse in ritardo rispetto a quella di ingresso: infatti Vout non è altro che la tensione ai capi del condensatore che, come sappiamo, si adegua con ritardo alle variazioni della tensione di ingresso. A: vout 10.00 Deg -10.00 Deg -30.00 Deg -50.00 Deg -70.00 Deg -90.00 Deg 1.000 Hz 10.00 Hz 100.0 Hz 1.000kHz 10.00kHz 100.0kHz Measurement Cursors 1 vout X: 482.30 Y: -45.000 Fig. 12 – Sfasamento dell’uscita al variare della frequenza La fig. 12 mostra la risposta in fase del nostro filtro: in banda passante lo sfasamento tra uscita ed ingresso è trascurabile, mentre è di 45º in ritardo alla frequenza di taglio. A frequenze elevate, il ritardo tra uscita ed ingresso tende verso i 90º. Sappiamo che la reattanza capacitiva varia con la frequenza; in particolare alla frequenza di taglio la reattanza del condensatore è uguale al valore della resistenza R; infatti: Xc( ft ) 1 2 ft C 2 1 R 1 C 2 RC In definitiva, alla frequenza di taglio del filtro: il guadagno di tensione diventa il 70,7% del suo massimo valore (quello in banda passante) lo sfasamento tra uscita e ingresso diventa 45º (in ritardo) alla ft la reattanza capacitiva diventa uguale alla resistenza vista ai suoi capi la potenza sul carico si dimezza rispetto al valore in banda passante 7 2.5 - Filtro RC con resistenza di carico La tensione uscente dal filtro molto spesso deve pilotare un carico resistivo denominato RL, dove L deve essere interpretato come l’iniziale di Load; lo schema del filtro diventa allora quello di fig.13 Vout Vin R C Fig. 13 – Filtro RC con carico RL RL 1kHz La funzione di trasferimento del filtro ha sempre la forma: Av max F ( j ) 1 j in cui f ft 1 ; nel calcolo della costante di tempo bisogna tener conto che adesso la resistenza vista dal condensatore è 2 ft Re q R RL Avmax è il guadagno del filtro in banda passante, cioè per f → 0; alle basse frequenze, il condensatore è un circuito aperto e il filtro diventa un partitore resistivo, perciò si avrà: Av max Voutp Vinp RL R RL 2.6 - Circuito da esaminare e verificare Prima di procedere all’assemblaggio dei componenti R e C sulla basetta sperimentale in modo da realizzare il filtro passa-basso occorre dimensionare i componenti del circuito. Fig. 13/a – Filtro passa-basso 2.6.1 - Dimensionamento del circuito Al fine di ben visualizzare le forme d’onda sull’oscilloscopio per tutte le frequenze esplicative del funzionamento del filtro, si sceglie una frequenza di taglio ft abbastanza elevata (>1kHz), nel caso presente il filtro deve avere una frequenza di taglio di 5KHz. Dalla frequenza di taglio si esplicita e si calcola il valore del prodotto RC. ft 1 1 da cui R C 2 R C 2 ft [da calcolare e da convertire in μs] Si fissa C = 4,7 nF e si calcola R: Sigla Componente R C Valore nominale ………. - ¼ w – 5% 4,7 nF - poliestere – 10% Valore effettivo Da misurare con il ohmmetro: …………… Da misurare con il capacimetro: …………… Scarto % Come segnale d’ingresso si utilizza un segnale sinusoidale a valore medio nullo e ampiezza 5Vpp [(5senωt)V] e frequenza variabile da 100Hz a 100kHz. 8 2.6.2 - Procedimento della verifica 1. Si monta il filtro passa basso senza resistenze di sorgente e di carico. 2. Si collega in ingresso il generatore di funzione predisposto su segnale sinusoidale, di ampiezza 5Vpp, con il canale CH1 dell’oscilloscopio collegato direttamente al generatore di funzione e il canale CH2 in parallelo al condensatore (attenzione alle sonde attenuate se utilizzate!). 3. Si regola la frequenza del generatore di funzione a 100Hz con una tensione sinusoidale di 5Vpp senza sovrapporre in uscita nessuna tensione continua (Vdc = 0V). 4. Si controlla che la tensione di ingresso sia sempre di 5Vpp e si misura l’ampiezza della tensione d’uscita Vo e il tempo di ritardo Δt tra i segnali d’ingresso e d’uscita. Attenzione! Per misurare lo sfasamento tra la sinusoide di ingresso e quello dell’uscita occorre ottenere la stessa ampiezza sullo schermo dell’oscilloscopio per entrambe le forme d’onda, pertanto bisogna PORTARE FUORI CALIBRAZIONE uno dei due canali verticali (V/div) dell’oscilloscopio. E’ importante ricordare di ripristinare la calibrazione ad ogni successiva misura di tensione dell’uscita. Fig. 13/b – Misura di sfasamento con l’oscilloscopio. Si noti che l’ampiezza delle due tracce è stata resa identica per ottenere un errore inferiore nella misura dello sfasamento. Fig. 13/c – Misura di sfasamento con l’oscilloscopio. Una maggiore espansione (occorre diminuire il Time/div Asse dei tempi) del tratto P1 e P2 permette di ottenere una lettura con un errore inferiore. 5. Si regola, in successione, la frequenza partendo dal valore di 100Hz fino a raggiungere 100KHz e si ripetono i punti 3 e 4. 6. Si tabulano i dati. 7. Per ottenere valori calcolati si utilizzi un foglio Excel Per i valori calcolati utilizzare le seguenti formule: Sigla formula [F1] Formula A 1 1 jRC e lo sfasamento Quindi si avrà: [F2] A 1 1 j f ft arctg Note A da cui si ottiene f . ft Vout A Vin f 1 ft 2 I valori numerici di Vout sono ovviamente espressi in Volt e risultano inferiori alla Vin. Vin f 1 ft 1 2 1 f 1 ft Sono valori numerici inferiori o massimo uguali a 1 2 9 [F3] AdB 20 log A I valori sono espressi in decibel [F4] [in radianti] t [in secondi] 2f 180 360 f f arctg ft E’ opportuno esprimere i valori in -6 microsecondi (dove 1μs = 10 s) [F5] t Freq. Vin impo sta Vin Misura -ta [Hz] 100 500 1K 2K 3K 4K 4,1 K 4,2 K 4,3 K 4,4 K 4,5 K 4,6 K 4,7 K 4,8 K 4,9 K 5K 5,1 K 5,2 K 5,3 K 5,4 K 5,5 K 5,6 K 5,7 K 5,8 K 5,9 K 6K 7K 8K 9K 10 K 15 K 20 K 30 K 40 K 50 K 70 K 80 K 100 K [Vpp] 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 [Vpp] Vout Calcolata [F1] [Vpp] L'arctg corrisponde sulla calcolatrice a -1 tan cioè alla tangente elevato alla meno 1 TABELLA 1 - Filtro passa-basso RC Vout Misura -ta [Vpp] A Calcolata [F2] AdB Calcolata [F3] [db] 2.6.3 - Procedimento della simulazione Tempo di sfasamento Δt calcolato [F4] [μsec] Tempo di sfasamento Δt misurato [μsec] Angolo di sfasamento ϕ Calcolato [F5] [gradi] Angolo di sfasamento ϕ misurato [gradi] Per ottenere un corretto risultato di simulazione del circuito RC (fig. 13/d) è necessario partire dal software PSpice (disponibile al seguente link: http://www.istitutoprimolevi.gov.it/node/206 come applicativo interno al pacchetto Orcad v.9.2 utilizzabile anche per il sistema operativo Windows 7 e Windows 8) in modo che sia correttamente installato sul Personal Computer. Nell’impostazioni dei valori dei componenti si utilizzi: 10 a) i valori reali del resistore e del condensatore b) nella fig. 13/e si nota come si deve settare l’“Analysis Type” con “AC Sweep/noise” e modalità “Logarithmic” e le opzioni “Start Frequency” pari a 100Hz da insrire solo il valore “100”, “End Frequency” pari a 1MHz che dovrà essere inserito come “1Meg” e “Point/decade” pari a 1000. Fig. 13/d - Esempio per la simulazione con il programma PSpice di un Filtro Passa-Basso Fig. 13/e - Esempio di configurazione per la simulazione con il programma PSpice di un Filtro Passa-Basso Le tracce da visualizzare ed esportare nel grafico della pagina successiva sono la tensione di uscita del generatore e la tensione ai capi del condensatore. Si ricorda che la fase di esportazione si ottiene dal software, dopo aver visualizzato il grafico, dal menù in alto selezionando “File” “Print Preview” “Stampa”. Inoltre, si ricorda che la stampa del grafico avviene su una pagina A4 mentre lo spazio disponibile per inserire il grafico è decisamente inferiore. Per ridurre le dimensioni una soluzione è quella di fotocopiare la stampa riducendone le dimensioni, oppure di salvare lo schermo intero con il tasto “Stamp” (quello accanto a “F12”). Aprire il programma “Paint” e incollare la schermata con CTRL+V, dopo aver selezionato, ritagliato e salvato solo la porzione di immagine contenente il grafico è possibile effettuare una stampa riducendo le dimensioni dell’immagine alla grandezza richiesta. Incollare la stampa del grafico con la risposta in frequenza del filtro passa-basso RC 11 3.0 - Filtro passa basso RL L Vout Vin Fig. 14 – Filtro passa-basso con LR R 1kHz Il filtro passa basso RL (fig. 14) ha una struttura duale rispetto a quella del filtro passa basso RC; nel senso che, nel filtro passa basso RL, la resistenza e la reattanza hanno posizioni scambiate rispetto a quelle che occupano nel passa basso RC. Ciò è dovuto al fatto che la bobina ha un comportamento duale rispetto a quello del condensatore perché, quando l’una si comporta da resistenza elevata, l’altro si comporta da resistenza di piccolo valore e viceversa. Anche questo filtro è un partitore costituito dall’impedenza induttiva ZL jL e dalla resistenza R; perciò: alle basse frequenze la reattanza induttiva XL L 2 fL è trascurabile, la tensione che cade su di essa è piccola e quindi i segnali sinusoidali di bassa frequenza si trasferiscono quasi inalterati sulla resistenza R, cioè in uscita. Viceversa alle alte frequenze la reattanza induttiva è molto elevata e perciò i segnali di alta frequenza sono bloccati dalla bobina; la tensione di uscita è, quindi, molto piccola e il circuito si comporta da filtro passa basso. 3.1 - Funzione di trasferimento Come nel filtro passa basso RC, la funzione di trasferimento è: F ( j ) Vout Vin 1 1 j t 1 1 j f ft L 1 anche in questo caso e è la costante di tempo della bobina; il suo inverso è, ovviamente, la pulsazione 2 R caratteristica t 2 ft . dove ft Anche stavolta occorre rilevare che sia la costante di tempo, sia la pulsazione caratteristica, sia la frequenza caratteristica dipendono solo dai componenti del circuito e restano costanti sino a quando non cambiamo il valore di R e L. 3.2 - Risposta in ampiezza Al solito, il guadagno di tensione Av è il modulo di F(j) ; perciò: Av F ( j ) 1 t 2 1 f 1 ft 1 2 Ribadiamo che Av è adimensionale in quanto è il rapporto tra due tensioni, quella di uscita e quella di ingresso. Anche stavolta: per f << ft , Av 1 Av max (0dB ) ; quindi, per frequenze molto più piccole di ft, il picco del segnale di uscita è circa uguale al picco del segnale di ingresso; cioè il filtro lascia passare i segnali la cui frequenza è molto più piccola di ft; e infatti il filtro è di tipo passa basso. per f = ft , Av 1 2 0.707 ( 3dB ) ; questo significa che, quando la frequenza del segnale di ingresso è uguale alla frequenza caratteristica del filtro, il picco del segnale di uscita è il 70% del picco del segnale di ingresso; la frequenza ft è la frequenza di taglio del filtro. per f >> ft , Av 0 , più precisamente Av ft ; perciò, quando la frequenza del segnale di ingresso è molto più f elevata della frequenza di taglio del filtro, il guadagno del filtro diminuisce con una pendenza di 20dB/dec e il picco del segnale di uscita diventa molto piccolo; il filtro, cioè, blocca i segnali la cui frequenza è molto più elevata della frequenza di taglio. 12 L Vin Vout A: vout 4.7mH R 270 2.500 dB -2.500 dB 1kHz -7.500 dB -1/1V -12.50 dB -17.50 dB -22.50 dB 1.000 Hz 100.0 Hz 10.00kHz Measurement Cursors 1 Fig. 15 – filtro passa-basso con LR vout X: 9.1405k Y: -3.0094 Fig. 16 – Risposta in frequenza del filtro passa-basso In fig. 15 abbiamo lo schema di un filtro passa basso pilotato da un generatore di segnali sinusoidali il cui picco viene mantenuto costantemente a 1V; per questo filtro: L 4.7 10 3 4.7 10 3 sec 17.4 10 6 17.4 sec R 270 0.27 10 3 t 1 ft t 2 1 10 6 rad / sec 57.5 krad / sec 17.4 10 6 17.4 57.5 10 3 9.15kHz 2 In fig. 16 è riportato il guadagno del filtro, espresso in dB, al variare della frequenza (in scala logaritmica); il diagramma di Bode cioè. Come possiamo constatare, il guadagno del filtro si mantiene a 0dB sino a circa 3kHz; esso quindi lascia passare inalterati i segnali di bassa frequenza. Per frequenze superiori a 3 kHz, il guadagno comincia a diminuire e diventa -3dB alla frequenza di circa 9.15kHz, cioè alla frequenza di taglio. Per frequenze maggiori guadagno si riduce ulteriormente e la sua attenuazione diventa, perciò, molto elevata. 3.3 - Risposta in fase Anche per la risposta in fase φ() vale quanto già detto per il filtro passa basso RC; essa è data dall’argomento della 1 risposta in frequenza F ( j ) 1 j t 1 f 1 j ft ; perciò : f ( f ) arctan arctan t ft Notiamo ancora una volta che: per f << ft , ( f ) 0 ; ciò significa che i segnali di bassa frequenza, oltre a non essere attenuati, non vengono neanche sfasati apprezzabilmente. per f = ft , f ( f ) arctan arctan1 45 ; cioè, alla frequenza di taglio, la tensione di uscita è in ft ritardo di 45º rispetto a quella di ingresso. per f >> ft , ( f ) 90 ; ciò significa che, alle alte frequenze, il ritardo prodotto dal filtro tende verso i 90º. In fig. 17 è riportata la risposta in fase del filtro; essa conferma pienamente quanto abbiamo appena detto: lo sfasamento tra uscita e ingresso è praticamente nullo alle basse frequenze (in banda passante è di 45º in ritardo alla frequenza di 9.15kHz (alla frequenza di taglio) 13 tende a -90º alle alte frequenze (in banda attenuata) 10.00 Deg A: vout -10.00 Deg -30.00 Deg -50.00 Deg -70.00 Deg -90.00 Deg 1.000 Hz 10.00 Hz 100.0 Hz 1.000kHz 10.00kHz 100.0kHz Measurement Cursors 1 vout X: 9.1500k Y: -45.022 Fig. 17 – Sfasamento del filtro passa-basso LR alle frequenze La reattanza capacitiva varia con la frequenza; in particolare alla frequenza di taglio la reattanza della bobina è uguale al valore della resistenza R; infatti: XL ( ft ) 2 ft L 2 R L R 2 L Se teniamo conto della resistenza della bobina, spesso non trascurabile, il circuito del nostro filtro diventa quello di fig.18, in cui Rs è la resistenza della bobina e RL è il carico: Rs L Vout Vin RL Fig. 18 – Filtro passa-basso con resistore di carico RL 1kHz La funzione di trasferimento del filtro ha sempre la forma: Av max F ( j ) 1 j 1 ; nel calcolo della costante di tempo bisogna tener conto che adesso la resistenza vista dalla bobina è 2 Rs RL in cui Re q f ft ft Avmax è il guadagno del filtro in banda passante, cioè per f → 0; alle basse frequenze, l’induttanza L si comporta da cortocircuito e il filtro diventa un partitore resistivo; perciò: Av max Voutp Vinp RL R RL 14 4.0 - Filtro passa alto RC C Vout Vin Fig. 18 – Filtro passa-alto di tipo CR R 1kHz Nel circuito di fig. 18 la tensione di uscita Vout è prelevata ai capi della resistenza R. Esso è un filtro passa alto; infatti esso è un partitore di tensione costituito dalla resistenza R e dall’impedenza Zc del condensatore che, come sappiamo, è molto elevata alle basse frequenze mentre si riduce molto quando la frequenza del segnale è molto elevata. Di conseguenza: se la frequenza del segnale di ingresso è molto piccola, allora il condensatore si comporta come una resistenza molto elevata; il segnale di ingresso cade in gran parte su di esso e la tensione di uscita, quella ai capi di R, è, perciò, molto piccola. se la frequenza di Vin è molto elevata, allora il condensatore si comporta come una resistenza molto piccola e anche la tensione ai suoi capi è molto piccola. La tensione di ingresso si trasferisce quasi tutta in uscita e il circuito si comporta da filtro passa alto. 4.1 - Funzione di trasferimento Il circuito è sempre un partitore di tensione; perciò: Vout Vin R R 1 j C e quindi: F ( j ) Vout Vin R R 1 1 1 j C 1 jRC 1 1 j RC Anche per il passa alto vengono definite la costante di tempo, la pulsazione critica e la frequenza critica; allo stesso modo che per il passa basso : RC (sec) , t 1 RC 1 (rad/sec) , ft t 1 1 (Hz) 2 2RC 2 Osserviamo che la costante di tempo, la pulsazione caratteristica e la frequenza caratteristica sono le stesse che per il passa basso perché i due filtri RC hanno lo stesso circuito; l’unica cosa che li differenzia è il componente su cui si preleva la tensione di uscita. La funzione di trasferimento diventa perciò: F ( j ) 1 t 1 j 1 1 j ft f 4.2 - Risposta in ampiezza Al solito, il guadagno Av è il modulo della risposta in frequenza F(j); perciò: Av F ( j ) 1 t 2 1 ft 1 f 1 2 Osserviamo che: per f << ft , la quantità sotto radice diventa molto elevata e perciò Av 0 ; ciò significa che, per frequenze molto più piccole di ft, il picco del segnale di uscita diventa molto piccolo; il filtro, cioè, blocca i segnali la cui frequenza è molto più piccola della frequenza di taglio. per f = ft , Av 1 2 Av max 2 0.707 (-3dB); questo significa che , quando la frequenza del segnale di ingresso è uguale alla frequenza caratteristica del filtro, il guadagno di tensione del filtro è il 70% di quello massimo; la frequenza ft è quindi la frequenza di taglio del filtro. 15 Av per f >> ft , Av 1 Av max (0dB); ciò significa che, quando la frequenza del segnale di ingresso è molto più elevata della frequenza di taglio del filtro, il picco del segnale di uscita è circa uguale al picco del segnale di ingresso; cioè il filtro lascia passare i segnali la cui frequenza è molto più elevata di ft; e infatti il nostro filtro è di tipo passa alto. Osservando attentamente il guadagno per f << ft, notiamo che: 1 ft f 2 f 1 ft ft f ft dato che 1 è trascurabile rispetto a f 2 In definitiva, a frequenze molto basse, il guadagno del filtro cresce in modo direttamente proporzionale alla frequenza; ciò significa che, quando la frequenza aumenta di un fattore 10, il guadagno di tensione di sminuisce dello stesso fattore; quindi, per f << ft, il guadagno cresce di 20dB quando la frequenza aumenta di una decade; ovviamente, quando f diventa molto maggiore di ft, il guadagno del filtro si stabilizza al valore di Avmax. C Vin Vout A A: vout 1.000 V 22nF 0.800 V 8.2k R 1kHz 0.600 V 0.400 V 0.200 V 0.000 V 1.000 Hz 100.0 Hz 10.00kHz Measurement Cursors 1 Fig. 19 – Filtro passa-alto vout X: 882.20 Y: 707.05m Fig. 20 – Risposta in frequenza del filtro passa-alto In fig. 19 abbiamo lo schema di un filtro passa alto pilotato da un generatore di segnali sinusoidali il cui picco viene mantenuto costantemente a 1V; per questo filtro: RC 8.2 103 22 10 9 sec 180.4 10 6 sec 180.4 sec 0.18m sec t 1 ft t 1 103 rad / sec 5.54 krad / sec 0.18 10 3 0.18 5.54 103 882.2 Hz 2 2 In fig. 20 è riportato l’andamento del picco di Vout al variare della frequenza (in scala logaritmica); come possiamo notare, il picco di Vout si mantiene a 1V (uguale a quello di Vin) per frequenze elevate (da qualche kHz in poi); per valori più piccoli di frequenza, il picco di Vout comincia a diminuire e diventa 707 mV alla frequenza di 882.2 Hz, cioè alla frequenza di taglio. Per frequenze più piccole di 882.2Hz il picco di Vout si riduce ulteriormente sino a diventare inapprezzabile. 16 0.000 dB A: vout A: vout -20.00 dB -20.00 dB -40.00 dB -40.00 dB -60.00 dB 1.000 Hz -60.00 dB 1.000 Hz 1.000kHz Measurement Cursors 1 vout 0.000 dB X: 882.01 1.000kHz Measurement Cursors Y: -3.0123 1 vout X: 10.000 Y: -38.912 2 vout X: 100.00 Y: -18.967 X: 90.000 Y: 19.945 Cursor 2 - Cursor 1 Fig. 21 – Diagramma di Bode del guadagno Fig. 22 – Variazione guadagno in una decade La fig. 21 riporta il diagramma di Bode del guadagno del filtro; come ci aspettavamo, dal diagramma si rileva che: a frequenze elevate il guadagno è 0dB e quindi il filtro non attenua; esso lascia passare i segnali di frequenza più elevata della frequenza di taglio. alla frequenza di taglio (882.2Hz), il guadagno del filtro è -3dB, cioè 3dB in meno rispetto al valore che ha in banda passante. a frequenze più piccole della frequenza di taglio, il filtro attenua notevolmente. La fig. 22 invece mostra che, in banda attenuata, quando la frequenza del segnale varia di una decade, da 10Hz a 100Hz nel nostro caso, il guadagno varia di quasi 20dB. 4.3 - Risposta in fase La risposta in fase φ() è data dall’argomento della risposta in frequenza F ( j ) 1 t 1 j 1 ft 1 j f ; perciò : ft t ( f ) arctan arctan f Notiamo che: per f << ft , ( f ) 90 ; ciò significa che, quando la frequenza del segnale di ingresso è molto più piccola della frequenza di taglio del filtro, la tensione di uscita tende ad anticipare di 90º rispetto a quella di ingresso . per f = ft , ingresso è uguale alla frequenza di taglio del filtro, la tensione di uscita è in anticipo di 45º rispetto a quella di ingresso. per f >> ft , ( f ) 0 ; ciò significa che, quando la frequenza del segnale di ingresso è molto più elevata della frequenza di taglio del filtro, cioè in banda passante, la tensione di uscita è praticamente in fase con quella di ingresso. 0 ft ( f ) arctan arctan1 45 ; questo significa che, quando la frequenza del segnale di f 17 A: vout 90.00 Deg 70.00 Deg 50.00 Deg 30.00 Deg 10.00 Deg -10.00 Deg 1.000 Hz 10.00 Hz 100.0 Hz 1.000kHz 10.00kHz 100.0kHz Measurement Cursors 1 vout X: 882.01 Y: 45.007 Fig. 23 – Sfasamento in funzione della frequenza del filtro passa-alto La fig. 23 mostra la risposta in fase del filtro passa alto: in banda passante, cioè alle alte frequenze, lo sfasamento tra uscita ed ingresso è trascurabile, mentre è di 45º in anticipo alla frequenza di taglio (882Hz). In banda attenuata, cioè alle basse frequenze, lo sfasamento tra uscita e ingresso tende verso i 90º in anticipo. 5.0 - Filtro passa alto RL R Vout Vin Fig. 24 – filtro passa-alto con RL L 1kHz Anche il filtro passa alto RL (fig. 24) ha una struttura duale rispetto a quella del corrispondente filtro passa alto RC; infatti, anche stavolta la resistenza e la reattanza hanno posizioni scambiate rispetto a quelle che occupano nel passa alto RC. Ciò è dovuto sempre al fatto che la bobina e il condensatore hanno un comportamento duale. Anche questo filtro è un partitore costituito dall’impedenza induttiva ZL jL e dalla resistenza R; perciò: poiché alle basse frequenze la reattanza induttiva XL L 2 fL è trascurabile, la tensione che cade su di essa, cioè la tensione di uscita, è piccola e quindi i segnali sinusoidali di bassa frequenza vengono attenuati dal filtro viceversa alle alte frequenze la reattanza induttiva è molto elevata e perciò i segnali di alta frequenza si trasferiscono quasi per intero sulla bobina, cioè in uscita; la tensione di uscita è, quindi, pressoché uguale a quella di ingresso e il circuito si comporta da filtro passa alto. 5.1 - Funzione di trasferimento Come nel filtro passa alto RC, la funzione di trasferimento è: F ( j ) 1 t 1 j 1 1 j 1 2 caratteristica t 2 ft . Al solito, ft ft ft e L R è la costante di tempo della bobina; il suo inverso è, ovviamente, la pulsazione La costante di tempo, la pulsazione caratteristica e la frequenza caratteristica, come sempre, dipendono solo dai componenti del circuito e restano costanti sino a quando non cambiamo il valore di R e L . 18 5.2 - Risposta in ampiezza Ricavando il guadagno di tensione, otteniamo 1 Av F ( j ) t 2 1 ft f 1 2 1 Come nel passa alto RC, osserviamo che: per f << ft , la quantità sotto radice diventa molto elevata e perciò Av 0 ; ciò significa che il filtro blocca i segnali la cui frequenza è molto più piccola della frequenza di taglio. Av per f = ft , 1 2 Av max 2 0.707 (-3dB); cioè quando la frequenza del segnale di ingresso è uguale alla frequenza caratteristica del filtro, il guadagno del filtro è il 70% di quello di massimo; la frequenza ft è quindi la frequenza di taglio del filtro. per f >> ft , Av 1 (0dB); ciò significa che il filtro lascia passare i segnali la cui frequenza è molto più elevata di ft; e infatti il nostro filtro è di tipo passa alto. R Vin Vout A: vout 150 10mH 1.000 V 0.800 V L 1kHz 0.600 V 0.400 V 0.200 V 0.000 V 1.000 Hz 100.0 Hz 10.00kHz Measurement Cursors 1 Fig. 25 – Filtro passa-alto vout X: 2.3869k Y: 707.02m Fig. 26 – risposta in frequenza del filtro passa-alto In fig. 25 abbiamo lo schema di un filtro passa alto RL pilotato da un generatore di segnali sinusoidali il cui picco viene mantenuto costantemente a 1V; per questo filtro: L 10 10 3 10 10 3 sec 66.7 10 6 sec 66.7 sec 3 R 150 0.15 10 t 1 ft t 2 1 106 rad / sec 15 krad / sec 66.7 10 6 66.7 15 103 2.39kHz 2 In fig. 26 troviamo l’andamento del picco di Vout al variare della frequenza anche stavolta, il picco di Vout si mantiene a 1V (uguale a quello di Vin) per frequenze elevate (da 10 kHz in poi, grossomodo); per valori più piccoli di frequenza, il picco di Vout comincia a diminuire e diventa 707 mV alla frequenza di 2.386 Hz, cioè alla frequenza di taglio. Per frequenze più piccole di 2.386Hz il picco di Vout si riduce ulteriormente sino a diventare inapprezzabile. Se osserviamo il diagramma di Bode del guadagno notiamo che: in banda passante (alte frequenze) il guadagno del filtro è 0dB (fig. 27) alla frequenza di taglio il guadagno del filtro è -3dB (fig. 28) in banda attenuata, il guadagno del filtro varia di circa 20dB quando f varia di una decade (fig. 28) 19 A: vout 0.000 dB A: vout -20.00 dB -20.00 dB -40.00 dB -40.00 dB -60.00 dB -60.00 dB -80.00 dB 1.000 Hz -80.00 dB 1.000 Hz 1.000kHz Measurement Cursors 1 vout 0.000 dB X: 2.3869k 1.000kHz Measurement Cursors Y: -3.0115 1 vout X: 10.000 Y: -47.558 2 vout X: 100.04 Y: -27.562 X: 90.040 Y: 19.996 Cursor 2 - Cursor 1 Fig. 27 – Diagramma di Bode Fig. 28 – Variazione di una decade 5.3 - Risposta in fase Come sempre φ(f) è data dall’argomento della risposta in frequenza F ( j ) 1 t 1 j 1 ft 1 j f ; perciò : ft t ( f ) arctan arctan f Come nel passa alto RC: per f << ft , ( f ) 90 ; ciò significa che, in banda attenuata, la tensione di uscita tende ad anticipare di 90º rispetto a quella di ingresso. per f = ft , 0 t ( f ) arctan arctan1 45 ; ancora una volta, alla frequenza di taglio la tensione di uscita è in anticipo di 45º rispetto a quella di ingresso. per f >> ft , ( f ) 0 ; ciò significa che, in banda passante, la tensione di uscita è praticamente in fase con quella di ingresso. La curva di fase del filtro, riportata in fig. 29 conferma quanto abbiamo appena osservato. A: vout 90.00 Deg 70.00 Deg 50.00 Deg 30.00 Deg 10.00 Deg -10.00 Deg 1.000 Hz 10.00 Hz 100.0 Hz 1.000kHz 10.00kHz 100.0kHz Measurement Cursors 1 vout X: 2.3866k Y: 45.009 Fig. 29 – Sfasamento alle frequenze del filtro passa-alto Anche nel filtro passa alto RL, alla frequenza di taglio, la reattanza induttiva è uguale al valore della resistenza R, come si può facilmente verificare. 20 6.0 - Filtri passa banda Fig. 30 – filtro passa-banda Per realizzare un filtro passa banda, si può pensare di mettere in cascata un filtro passa alto di frequenza di taglio inferiore fL, che blocca le frequenze minori di fL, ed un passa basso di frequenza di taglio superiore fH, che taglia le frequenze maggiori di fH, come in fig. 31; l’ordine con cui sono inseriti i due filtri non è importante. C2 R1 Vout Vin C1 R2 Fig. 31 – schema circuitale del filtro passa-banda 1kHz Questa maniera di realizzare il passa banda è, però, effettivamente praticabile quando la banda passante del filtro è molto larga, come in fig. 30; in questo caso, infatti, i due filtri tagliano in zone molto diverse di frequenza per cui essi non interferiscono. Ovviamente, al posto di due filtri RC, potremmo usare due filtri RL. Quando, invece, la banda passante del filtro è molto stretta, come in fig. 32, i due filtri vengono a tagliare in zone molto vicine se non nella stessa zona; i loro effetti si sovrappongono e, come risultato, l’attenuazione del filtro può essere rilevante, anche in banda passante. Per questo motivo, per realizzare i filtri passa banda, a banda stretta, si preferisce ricorrere ai circuiti risonanti. Fig. 32 – filtro passa-banda con banda passante molto piccola e ristretta 21 7.0 - Filtri taglia banda (Notch) Fig. 33 – filtro taglia-banda Il filtro taglia banda lascia passare tutte le frequenze, bloccando solo quelle comprese in un certo intervallo; esso è usato per bloccare un rumore fastidioso ad una determinata frequenza, ad esempio quella di rete coincidente con 50Hz o con i suoi multipli 100Hz. La figura 33 riporta la risposta in ampiezza di un filtro notch che blocca solo le frequenze centrate attorno a 50Hz; tutte le altre frequenze sono lasciate passare. La risposta in ampiezza suggerisce che il filtro potrebbe essere realizzato mettendo in parallelo due filtri, uno passa basso con frequenza di taglio fL, l’altro passa alto con frequenza di taglio fH, come in fig. 34. In questo modo: i segnali di frequenza minore di fL passano attraverso il passa basso, mentre sono bloccati dal passa alto i segnali di frequenza maggiore di fH passano attraverso il passa alto e sono bloccati dal passa basso i segnali di frequenza compresa tra fL e fH vengono bloccati da entrambi i filtri Passa basso fL fL Vin Vout Fig. 34 – Filtro notch realizzato con due filtri collegati in parallelo fH fH Passa alto 22