catalyst LA GRANDE STORIA DEL TEATRO VOL. 2 i commenti degli insegnanti In ambiente pedagogico-educazionale, il Teatro viene affrontato sempre attraverso un approccio “passivo” da parte degli studenti, ai quali viene presentato, o attraverso la visione di spettacoli o nell'ambito di lezioni frontali per lo più incentrate sull'aspetto drammaturgico e quindi letterario. La formula della “Lezione-Spettacolo” ideata da Riccardo Rombi supera invece in maniera brillante questo aspetto della fruizione passiva da parte degli studenti, coinvolgendoli direttamente come interlocutori prima e spettatori poi, all'interno di un progetto che riesce a colloquiare con la loro parte emotiva. La parte esplicativa che li accompagna in un excursus storico che va dal Teatro dell'800 alla scena contemporanea, è già di per sé uno spettacolo, all'interno del quale si inseriscono gli inserti recitativi. Proprio questo vedere rappresentato in maniera istantanea quanto appena esposto, è l'idea vincente che cattura l'attenzione dei ragazzi, li coinvolge attivamente nello spettacolo e fissa in forma visiva quanto appena raccontato. Molto efficace si è rivelata anche la scelta dei testi che vengono messi in scena; tra questi, “Casa di bambola” di Ibsen o “L'uomo dal fiore in bocca” di Pirandello, oltre a rappresentare due noti esempi di Teatro Borghese di fine '800, pongono sulla ribalta tematiche sempre attuali, e per questo più fruibili dai ragazzi. La contemporaneità dei brani scelti, come il “Nerone” di Petrolini, riesce infatti a far presa sull'emotività dei ragazzi in maniera ancor più decisiva rispetto alla Storia del Teatro 1. Questo anche grazie all'utilizzo del Video, uno strumento particolarmente adatto a comunicare con un pubblico di adolescenti, perché fa parte della loro esperienza quotidiana. I contributi video sono forse la parte più affascinante di questo nuovo percorso, perché permettono a dei giovani spettatori, quasi del tutto digiuni di teatro, di vedere e di sentire quelli che sono stati i più grandi interpreti della storia teatrale e livello internazionale: Sarah Bernardt, Adelaide Ristori, Ermete Zacconi, Tommaso Salvini, Eleonora Duse, Ettore Petrolini, solo per citarne alcuni. Un'occasione irripetibile a cui avrei potuto assistere per ore e ore. Betty Piancastelli - IIS Leonardo da Vinci Firenze Come docente di Lettere al Liceo Scientifico presso l'Istituto Russell-Newton di Scandicci (FI) vorrei esprimere il mio apprezzamento per le rappresentazioni teatrali che si sono tenute l'anno scorso ("Storia del teatro" 1) e quest'anno ("Storia del teatro" 2) presso il teatro Puccini di Firenze a cura della vostra associazione. Già l'anno scorso avevo fatto partecipare alcune classi del Liceo alla rappresentazione, che era stata molto apprezzata sia da me, che dai colleghi, che dagli studenti tutti. Quest'anno, poi, abbiamo avuto modo di completare la sequenza sviluppata sia in senso diacronico, che con rappresentazione "sincronica" di episodi, brani, testimonianze di rappresentazioni e personaggi teatrali. Quest'anno la "mia" terza era diventata una quarta, ben felice di poter completare il percorso, e non siamo rimasti certo delusi: un lavoro di alto profilo professionale, ben diretto, con attori solidamente preparati e di notevole talento, ci hanno permesso di conoscere, approfondire e apprezzare momenti, episodi, opere, autori e interpreti che hanno davvero tanto da comunicare a spettatori di ogni età, partendo dal Settecento e arrivando ai giorni nostri. Mi auguro, anzi, ci auguriamo, io, i miei colleghi, gli studenti, che rappresentazioni di questo tipo vengano coltivate e diffuse anche negli anni a venire, con il loro prezioso apporto e per il vivo interesse che sono capaci di suscitare. Massimo Seriacopi – Russel Newton Scandicci Nel mese di Aprile, l'Istituto Superiore Dante Alighieri di Firenze ha deciso di portare le classi quarte e quinte al Teatro Puccini per assistere alle Lezioni sulla Storia del Teatro, ho dato subito la mia disponibilità ad accompagnare gli alunni, come insegnante di Letteratura ho insistito sulla partecipazione totale delle mie classi, spiegando ai ragazzi che per conoscere la letteratura teatrale occorre un'esperienza diretta in Teatro, piuttosto che la classica lezione in classe. Così, in due matinée distinte per le quarte e per le quinte, ho avuto modo di conoscere il meritevole lavoro dal titolo La Grande Storia del teatro. Molto intense ed evocative le lezioni di Riccardo Rombi che, quasi come un cantastorie di un tempo, ha raccontato in modo semplice, affascinante ed esplicativo l'evoluzione del Teatro dalla nascita ai nostri giorni, gli alunni erano completamente rapiti dai racconti dei maggiori autori teatrali e delle loro opere che, fino a quel momento, avevano studiato solo sui libri. Molto funzionale al racconto è la messa in scena di alcuni stralci essenziali delle opere, grazie al talento degli attori, Rosario Campisi, Francesco Franzosi, Alba Grigatti che hanno fatto ben comprendere il mestiere dell'attore e dunque, il modo in cui egli interpreta l'opera e la poetica di ogni autore. Ho trovato particolarmente interessante le parti in cui emergono le varie tecniche e le maestranze teatrali che contribuiscono alla rappresentazione dell'opera. Molto suggestiva anche la seconda lezione più specifica sul teatro moderno e contemporaneo, coerente l'inserimento del Cinema, con una bellissima selezione di video anche molto rari, e delle implicazioni psicologiche sul linguaggio artistico e teatrale. In conclusione vorrei osservare che queste Lezioni sono state utilissime per gli alunni, non solo ai fini didattici per capire meglio specifici autori trattati nei programmi scolastici, ma più profondamente a sensibilizzare i giovani all'arte del Teatro; Le nuove generazioni, infatti, sono abituate e cresciute con i ritmi e le immediatezze tecnologiche-artistiche e perciò solo alcuni di miei alunni conoscevano il fascino del Teatro, ma inaspettatamente tutti ne sono usciti arricchiti nella loro formazione culturale. In seguito a questa edificante esperienza conoscitiva, molti alunni durante le ultime interrogazioni e anche durante gli esami di Maturità, hanno riportato alcuni approfondimenti su alcuni autori e opere viste e comprese proprio al Teatro Puccini durante le lezioni de La Grande Storia del Teatro. Pertanto, mi auguro di assistere nuovamente a queste meravigliose Lezioni anche per le classi del prossimo anno accademico, con la certezza di ritrovare una continuità ideale tra tra didattica scolastica e arte teatrale. Un grazie enorme a chi cura, sviluppa e diffonde questo bellissimo progetto in grado di avvicinare il Teatro ai giovani, visto che troppo raramente succede il contrario. Arianna Lamanna - Istituto Superiore Dante Alighieri Firenze