Iacopo Mostacci
Sollicitando un poco meo savere
Stimolando (Sollicitando) un
poco il mio desiderio di sapere e
volendo ricavarne piacere (intellettuale),
vi espongo un dubbio
che mi sono posto affinché lo
risolviate.
Tutti dicono che amore ha potenza
e che costringe i cuori ad
amare, ma io non sono d’accordo
(no lo voglio consentire), poiché
questo amore non apparve
né appare (non si manifesta
concretamente).
Invece è un sentimento amoroso,
che sembra nasca dal
piacere, e questo stato d’animo
si vuole che sia amore.
Io non so quale altra qualità
possa avere; ma comunque
vorrei saperlo da voi, perciò vi
invito a esprimere un parere.
Sintesi: natura dell’amore: amore è qualcosa
che vive fuori dall’uomo oppure è il sentimento di chi ama?
Pier della Vigna
Però ch’amore no si pò vedere
Poiché amore non è visibile e
non si tocca materialmente
(no si tratta corporalemente),
parecchi (manti) sono così
sciocchi da credere che non
esista.
Ma poiché si fa sentire nel
cuore, l’amore domina gli
uomini, ed essi dovrebbero
tenerlo in maggior considerazione
(presio) che se lo
vedessero.
Non è visibile la potenza grazie
alla quale la calamita attira
il ferro, eppure lo attrae in
modo irresistibile;
e questo fatto mi induce a
credere che amore sia una sostanza;
e mi dà sicurezza che
tuttora la gente lo creda.
Prima risposta alla tenzone: l’amore ha un’origine spirituale, fa sentire la sua
presenza nel cuore, ma non è percepibile con i sensi, è una sostanza reale che attrae,
proprio come l’invisibile forza della calamita sul ferro.
Poiché la forza di Amore è simile al pregio della calamita, la quale attira il ferro
senza che tale virtù si veda, gli uomini non possono negarne l'esistenza basando il
proprio giudizio sulla vista, ma devono restare fedeli a ciò che intimamente sentono,
e credere all'amore pur senza vederlo.
Giacomo da Lentini
Amore è uno desio
Metro: le rime del sonetto (ENDECASILLABI) seguono lo schema ABAB, ABAB; CDE, CDE.
Amore è uno desi[o] che ven da’ core
per abundanza di gran piacimento (plazimento);
e li occhi (ogli) in prima genera[n] l’amore
e lo core li dà nutricamento.
2 QUARTINE
Ben è alcuna fiata om amatore
senza vedere so ’namoramento,
ma quell’amor che stringe (strenze) con furore
da la vista de li occhi ha nas[ci]mento:
ché li occhi rapresenta[n] a lo core
d’onni cosa che veden bono e rio
com’è formata natural[e]mente;
2 TERZINE
e lo cor, che di zo è concepitore,
imagina (imazina), e [li] piace (plaze) quel desio:
e questo amore regna fra la gente (zente).
La vista, che per Mostacci e il della Vigna funge da chiave di dimostrazione
dell'esistenza di Amore, per il Lentini diventa invece il tramite attraverso cui può
realizzarsi.
“Talvolta”, continua il Notaro, “qualcuno ama senza vedere l'oggetto del suo amore”
(una critica al tema provenzale dell'amore a distanza, argomento del tutto assente
nella lirica siciliana); “ma l'amore intenso e passionale nasce solo dalla vista
dell'oggetto del proprio desiderio” (vv. 5-8). “Gli occhi, infatti”, prosegue nella prima
terzina, “trasmettono al cuore la sostanza naturale, positiva o negativa, di ogni cosa”
(vv. 9-11); “e il cuore, che raccoglie tutto ciò, si fissa ad immaginare quel che gli
piace: e questo è l'amore che comanda tutti gli uomini” (vv. 12-14). L'argomento
dell'amore che “si move per veduta” è già presente del trattato di Andrea Cappellano
(De Amore), una delle fonti più importanti per la lirica amorosa del XII e XIII secolo.
QUESTIONE DELLA
TENZONE (1241)
Tenzone:
dialogo in forma lirica
Natura dell’amore? L’amore esiste
come sostanza in sé fuori dall’uomo,
oppure è solo il sentimento di chi
ama?
Iacopo Mostacci
Amore non è una sostanza ma un
accidente; è un sentimento che nasce dal
piacere
Pier della Vigna
Amore è una sostanza che, pur essendo
invisibile, ha una forza reale e concreta
Pier della Vigna
Amore è un sentimento interiore
generato e alimentato da un’esperienza
sensibile
Rima baciata: AA
Rima alternata: AB-AB
Rima incrociata: ABBA
Rima incatenata: ABA-BCB-CDC
Ripetuta: CDE-CDE
Rima invertita: ABC-CBA