Malattie cardiovascolari, respiratorie, dell’apparato digerente, malformative, congenite, neurologiche, allergiche, infettive, traumi, rappresentano solo alcune delle principali cause che possono determinare, principalmente nel neonato e nel bambino al di sotto dei 2 anni di vita, il deterioramento improvviso e in alcuni casi rapidamente evolutivo della funzione respiratoria, mettendo in serio ed immediato pericolo la vita dei piccoli pazienti e ciò principalmente a causa delle alte richieste metaboliche, della immaturità della muscolatura e del calibro ristretto delle vie respiratorie. Il diametro tracheale passa da 2.2 mm nel prematuro, a 4 mm nel neonato, a 8 – 9 mm nel bambino ( il punto più stretto delle vie aeree è la cricoide ) Il lattante respira obbligatoriamente attraverso il naso e il suo consumo di O2 è elevato (5–6 ml/Kg/min) mentre la capacità funzionale residua (CFR) è ridotta. La Complaiance toraco/polmonare varia con l’eta’ (nel polmone il rapporto elastina/collagene si modifica dai primi mesi di vita con valore massimo dopo i 6 anni) La portata cardiaca è frequenza dipendente. Predomina il sistema parasimpatico: la bradicardia è la principale risposta alla ipossiemia In Flusso Laminare età pediatrica quindi difficoltà morfologiche e/o funzionali delle vie aeree si esprimono come ostruzione respiratoria, possono Ostruzione esitare nello Flusso Turbolento scompenso e sono frequentemente caratterizzate dallo stridore, espressione della turbolenza del flusso. Stridore Distress Ansia La gravità dei segni e dei sintomi che si riscontrano dipenderà dal grado di ostruzione e dalla rapidità con cui questa si viene ad instaurare. Il quadro clinico può oscillare quindi da un modesto stridore con un iniziale distress respiratorio fino a una vera e propria insufficienza respiratoria accompagnata da un grave stato d’ansia. Diverso risulterà il ruolo del pediatra di base rispetto a quello ospedaliero. Al Pediatra di famiglia spettera’ il compito, assolutamente non facile, del primo intervento sanitario e cioè di stabilire la gravità dell’impegno respiratorio e determinare la possibile evoluzione della patologia, ben sapendo che a volte quadri che si presentano inizialmente in maniera apparentemente drammatica si risolvono rapidamente e alcune volte in maniera spontanea, mentre al contrario, sintomi scarsi e non rilevanti conducono all’improvviso a situazioni d’emergenza. La conoscenza del paziente, dei genitori e del contesto sociale dove il piccolo vive diventeranno elementi determinanti per la diagnosi e la cura. Al pediatra Ospedaliero viene invece affidato un piccolo che presenta molto spesso patologie in via di definizione o già definite, ma con un impegno clinico sicuramente importante ed in fase evolutiva. La Broncoscopia significato ed indicazioni La broncoscopia è l’esame cardine per le patologie ostruttive laringotracheobronchiali, permettendo in molti casi la diagnosi definitiva delle cause di ostruzione ed eventuale immediata ricanalizzazione delle vie respiratorie. La continua evoluzione tecnologica e la sempre maggiore miniaturizzazione della strumentazione ha inoltre ampliato il campo di applicazione di tale metodica permettendo l’esecuzione di procedure broncoscopiche diagnostico/operative anche su pazienti di peso inferiore ad 1 Kg e rendendo l’indagine strumento diagnostico di prima scelta in svariate patologie croniche. Accanto alle principali indicazioni riassunte nella tabella a lato bisogna aggiungere la tosse cronica, le broncopolmoniti recidivanti, la SRGE e ancora attraverso il BAL lo studio della componente citologica e batterica sia dell’albero tracheobronchiale che del polmone profondo. Presso l’”AORN Santobono Pausilipon Annunziata” è attivo da più di 15 anni un servizio di Endoscopia Respiratoria che si avvale della compartecipazione di un Team di 7 medici specialisti in Anestesia e Rianimazione e di 7 infermieri. L’attività svolta prevede sedute diagnostiche/interventistiche settimanali ed un servizio di pronta disponibilità notturna e festiva attivo 365 giorni all’anno. La seguente slide che mostra la nostra casistica illustra le patologie maggiormente riscontrate. Inoltre il paziente pediatrico che necessita di endoscopia respiratoria viene gestito all’interno della nostra Azienda in modo funzionale attraverso una stretta collaborazione con le SS.CC. di Pediatria, ORL, Pneumologia, Neurochirurgia, Anestesia e Rianimazione e TIN. Aspetti tecnici La broncoscopia pediatrica viene eseguita in “sala di broncoscopia”, cioè una sala operatoria particolarmente attrezzata. La strumentazione utilizzata è estremamente sofisticata e permette la digitalizzazione delle immagini ottenute rispondendo all’obbligo medico legale della riproducibilità e trasmissibilità dell’esame. Il personale medico infermieristico è specializzato e con esperienza pluridecennale nel campo. E’ sempre presente un Anestesista Rianimatore. Tutte le procedure necessitano di vario grado di analgosedazione. Uno dei genitori è sempre presente durante la fase di induzione della sedazione che nella maggior parte dei casi è inalatoria e viene eseguita con una miscela di O2 e Sevorane – vapore alogenato – Dopo l’induzione il genitore viene accompagnato da un infermiere in sala risveglio dove aspetterà il proprio piccolo. Al paziente viene quindi posizionato un accesso venoso periferico e vengono monitorizzate e registrate tutte le funzioni vitali. Il respiro spontaneo, sempre mantenuto, viene assistito con maschera faciale. Dopo la procedura il ritorno allo stato di coscienza, con il totale recupero dei riflessi, è immediato. Il paziente viene riaffidato subito ai genitori e nella maggior parte dei casi può essere dimesso dopo due ore. Certamente la broncoscopia va inclusa tra le metodiche miniinvasive. In questo articolo di Pediatrics viene evidenziato il numero di radiogrammi a cui corrisponde una TAC torace: circa 150 radiografie e non sempre con risultati chiari o risolutivi, ma con un discreto danno biologico Allo stato con la strumentazione più recente, fibrobroncoscopi di calibro intorno ai 2 mm i rischi di una procedura broncoscopica sono estremamente bassi. Controindicazioni Personale inesperto ed attrezzature inadeguate, insufficienza cardiocircolatoria, aritmie potenzialmente pericolose, recente I.M. e grave ipossiemia rappresentano le sole controindicazioni assolute all’esecuzione di una procedura broncoscopica. Le controindicazioni relative sono invece rappresentate da severa ipertensione endocranica, diatesi emorragica, I.M. con stabilità emodinamica e severo broncospasmo [email protected]