danzadance ZAKHAROVA

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SVETLANA ZAKHAROVA
SVETLANA ZAKHAROVA a Genova con “Amore”
Festival Internazionale della Danza Genova
3 luglio 2016 - TEATRO CARLO FELICE - ore 20.30
La meravigliosa Etoile internazionale sarà in scena con uno spettacolo composto da 3 balletti:
- "Francesca da Rimini" - Coreografia: Yuri Possokhov - Musica: P. Ciajkovskij
- "Rain Before it Falls" - Coreografia: Patrick De Bana - Musica: George Frederick, Handel e Carlos PinoQuintana
- "Strokes through the tails" - Coreografia: Marguerite Donlon - Musica: Wolfgang Amadeus Mozart
Biglietti acquistabili on line
Nella sua carriera ha ottenuto diversi premi e riconoscimenti:
1995 – 2° premio alla “Vaganova-Prix Young Dancers Competition” di San Pietroburgo
1997 – premio speciale “Our Hope” da parte di Baltika di San Pietroburgo
1999 e 2000 – “Golden Mask“ per Serenade e per La Bella addormentata
2001 – “People of Our City”, premio speciale della città di San Pietroburgo
2002 – premio da parte della rivista italiana Danza&Danza
2005 - “Benois de la danse” per Sogno di una notte di mezza estate e titolo di “Artista Emerita della Russia”
2007 - “Soul of Dance” da parte della rivista russa “Magazine” (“Queen of the Dance”)
2008 – titolo “Artista del Popolo della Russia”
2015 – “Benois de la danse”
SVETLANA ZAKHAROVA
Approfondimento di Francesca Camponero:
Sembra strano ma a decidere la carriera della grande etoile russa Svetlana Zakharova è stata sua madre che
a 6 anni le fece frequentare la scuola di ballo a Lutsk in Ucraina e a 10 anni insistette perché entrasse alla
Scuola Coreografica di Kiev, dove iniziò la sua formazione.
Quindi dobbiamo ringraziare una mamma fortemente determinata se adesso possiamo ammirare questa
grande ballerina che raffigura l’incarnazione della leggerezza e della luminosità (del resto svet in russo
significa “luce”), nascondendo però una personalità d’acciaio.
Una professionista di grande talento che proprio durante i duri studi alla scuola di Kiev realizzò che voleva
diventare non solo una ballerina, ma una “grande ballerina”. E per raggiunger un obiettivo così alto si sa,
bisogna essere dei perfezionisti implacabili, assolu-tamente duri anche con sè stessi. Questa è Svetlana
Zakharova.
Con grande tenacia e forza d’animo si arriva dove è arrivata lei che nel 1995, dopo aver terminato i sei anni
di corso alla Scuola di Kiev, vince il secondo premio al Concorso Internazionale per giovani ballerini di San
Pietroburgo che la fa ammettere direttamente all’ultimo corso della prestigiosa Accademia di Ballo
Vaganova di San Pietroburgo. Diplomatasi un anno dopo entra a far parte del Balletto del Teatro Mariinskij
di San Pietroburgo, dove solo un anno dopo è promossa prima ballerina.
Dal 1997 al 2003, all’interno del Mariinskij, Svetlana danza la maggior parte dei ruoli principali del
repertorio della compagnia, spaziando dai balletti classici ottocenteschi ai lavori moderni dell'ultimo
Novecento.
La Zakharova è senza ombra di dubbio una delle migliori interpreti del Lago dei ci-gni della storia della
danza,ma il cigno non è il solo ruolo in cui eccelle, anzi, nel 1999 riceve il premio Golden Mask come
migliore interpretazione femminile per Serenade di George Balanchine e nel 2000 per la sua
interpretazione di Aurora ne La bella addormentata.
Tutti ruoli a cui però evita di affezionarsi, li ama tutti, certo, ma non rimane coinvolta in nessuno, fa parte
del suo carattere e della sua educazione. Afferma di vedere il balletto come una forma d’arte con un inizio,
un culmine e una fine. Una rifinita e complessa azione prodotta con matematica precisione,dove la libertà
creativa dell’artista dipende direttamente dalla disciplina stretta della danza.
Dal 1999 è Étoile ospite delle maggiori compagnie di danza del mondo, tra cui l'American Ballet Theatre, il
Ballet de l'Opéra de Paris, il Corpo di Ballo del Teatro alla Scala di Milano, l'English National Ballet, il New
York City Ballet, il New National Theatre Ballet di Tokyo.
Adesso è in tour sia in Italia che all’estero con il trittico "Amore", uno spettacolocon il quale, nel pieno della
maturità professionale, la grande ballerina ha deciso di mettersi alla prova in stili diversi per sperimentarsi
ed apparire come nessuno l’ha mai vista prima. E' uno spettacolo inteso anche come una sfida con sé stessa
che, al clou della carriera, si sente molto stimolata a lavorare con coreografi di talento che firmano
creazioni appositamente per lei.
"Amore" comprende il balletto in un atto Francesca da Rimini di Yuri Possokhov e due titoli astratti di
Marguerite Donlon e Patrick De Bana, tutti molto diversi tra loro come i coreografi che li hanno creati.
Francesca da Rimini, su musica di Ciaikovsky, è nata nel 2012 per il San Francisco Ballet, compagnia nella
quale Possokhov è stato ballerino principale per 12 anni. Lo stile del balletto è neoclassico tanto è vero che
la Zakharova danza rigorosamente su punte. In The Rain Before it Falls di Patrick De Bana,si gira
completamente pagina. Niente più punte ai piedi, ma resta il tema dell’amore, espresso con elegante
sensualità nel passo a due con il danzatore e coreografo tedesco, oggi fra i più interessanti del panorama
contemporaneo. Il brano, creato nel 2014 col titolo Digital Love, oggi viene riadattato con un elemnto un
più sul palco e presentato in prima assoluta con il titolo The Rain Before it Falls su musiche di George
Frederick Händel, Ottorino Respighi e Carlos Pino-Quintana. A chiudere Strokes through the tails di
Marguerite Donlon in cui vedremo una Zakharova insolita, frizzante, sorridente, quasi fanciullesca che
stupisce. La coreografia, che trova ispirazione nella Sinfonia n. 40 di Mozart fu creata nel 2005 per la
Hubbard Street Dance Company di Chicago.
SVETLANA ZAKHAROVA a Genova con “Amore”
Festival Internazionale della Danza Genova
3 luglio 2016 - TEATRO CARLO FELICE - ore 20.30
La meravigliosa Etoile internazionale sarà in scena con uno spettacolo composto da 3 balletti:
- "Francesca da Rimini" - Coreografia: Yuri Possokhov - Musica: P. Ciajkovskij
- "Rain Before it Falls" - Coreografia: Patrick De Bana - Musica: George Frederick, Handel e Carlos PinoQuintana
- "Strokes through the tails" - Coreografia: Marguerite Donlon - Musica: Wolfgang Amadeus Mozart
Biglietti acquistabili on line
Nella sua carriera ha ottenuto diversi premi e riconoscimenti:
1995 – 2° premio alla “Vaganova-Prix Young Dancers Competition” di San Pietroburgo
1997 – premio speciale “Our Hope” da parte di Baltika di San Pietroburgo
1999 e 2000 – “Golden Mask“ per Serenade e per La Bella addormentata
2001 – “People of Our City”, premio speciale della città di San Pietroburgo
2002 – premio da parte della rivista italiana Danza&Danza
2005 - “Benois de la danse” per Sogno di una notte di mezza estate e titolo di “Artista Emerita della Russia”
2007 - “Soul of Dance” da parte della rivista russa “Magazine” (“Queen of the Dance”)
2008 – titolo “Artista del Popolo della Russia”
2015 – “Benois de la danse”
SVETLANA ZAKHAROVA
Approfondimento di Francesca Camponero:
Sembra strano ma a decidere la carriera della grande etoile russa Svetlana Zakharova è stata sua madre che
a 6 anni le fece frequentare la scuola di ballo a Lutsk in Ucraina e a 10 anni insistette perché entrasse alla
Scuola Coreografica di Kiev, dove iniziò la sua formazione.
Quindi dobbiamo ringraziare una mamma fortemente determinata se adesso possiamo ammirare questa
grande ballerina che raffigura l’incarnazione della leggerezza e della luminosità (del resto svet in russo
significa “luce”), nascondendo però una personalità d’acciaio.
Una professionista di grande talento che proprio durante i duri studi alla scuola di Kiev realizzò che voleva
diventare non solo una ballerina, ma una “grande ballerina”. E per raggiunger un obiettivo così alto si sa,
bisogna essere dei perfezionisti implacabili, assolu-tamente duri anche con sè stessi. Questa è Svetlana
Zakharova.
Con grande tenacia e forza d’animo si arriva dove è arrivata lei che nel 1995, dopo aver terminato i sei anni
di corso alla Scuola di Kiev, vince il secondo premio al Concorso Internazionale per giovani ballerini di San
Pietroburgo che la fa ammettere direttamente all’ultimo corso della prestigiosa Accademia di Ballo
Vaganova di San Pietroburgo. Diplomatasi un anno dopo entra a far parte del Balletto del Teatro Mariinskij
di San Pietroburgo, dove solo un anno dopo è promossa prima ballerina.
Dal 1997 al 2003, all’interno del Mariinskij, Svetlana danza la maggior parte dei ruoli principali del
repertorio della compagnia, spaziando dai balletti classici ottocenteschi ai lavori moderni dell'ultimo
Novecento.
La Zakharova è senza ombra di dubbio una delle migliori interpreti del Lago dei ci-gni della storia della
danza,ma il cigno non è il solo ruolo in cui eccelle, anzi, nel 1999 riceve il premio Golden Mask come
migliore interpretazione femminile per Serenade di George Balanchine e nel 2000 per la sua
interpretazione di Aurora ne La bella addormentata.
Tutti ruoli a cui però evita di affezionarsi, li ama tutti, certo, ma non rimane coinvolta in nessuno, fa parte
del suo carattere e della sua educazione. Afferma di vedere il balletto come una forma d’arte con un inizio,
un culmine e una fine. Una rifinita e complessa azione prodotta con matematica precisione,dove la libertà
creativa dell’artista dipende direttamente dalla disciplina stretta della danza.
Dal 1999 è Étoile ospite delle maggiori compagnie di danza del mondo, tra cui l'American Ballet Theatre, il
Ballet de l'Opéra de Paris, il Corpo di Ballo del Teatro alla Scala di Milano, l'English National Ballet, il New
York City Ballet, il New National Theatre Ballet di Tokyo.
Adesso è in tour sia in Italia che all’estero con il trittico "Amore", uno spettacolocon il quale, nel pieno della
maturità professionale, la grande ballerina ha deciso di mettersi alla prova in stili diversi per sperimentarsi
ed apparire come nessuno l’ha mai vista prima. E' uno spettacolo inteso anche come una sfida con sé stessa
che, al clou della carriera, si sente molto stimolata a lavorare con coreografi di talento che firmano
creazioni appositamente per lei.
"Amore" comprende il balletto in un atto Francesca da Rimini di Yuri Possokhov e due titoli astratti di
Marguerite Donlon e Patrick De Bana, tutti molto diversi tra loro come i coreografi che li hanno creati.
Francesca da Rimini, su musica di Ciaikovsky, è nata nel 2012 per il San Francisco Ballet, compagnia nella
quale Possokhov è stato ballerino principale per 12 anni. Lo stile del balletto è neoclassico tanto è vero che
la Zakharova danza rigorosamente su punte. In The Rain Before it Falls di Patrick De Bana,si gira
completamente pagina. Niente più punte ai piedi, ma resta il tema dell’amore, espresso con elegante
sensualità nel passo a due con il danzatore e coreografo tedesco, oggi fra i più interessanti del panorama
contemporaneo. Il brano, creato nel 2014 col titolo Digital Love, oggi viene riadattato con un elemnto un
più sul palco e presentato in prima assoluta con il titolo The Rain Before it Falls su musiche di George
Frederick Händel, Ottorino Respighi e Carlos Pino-Quintana. A chiudere Strokes through the tails di
Marguerite Donlon in cui vedremo una Zakharova insolita, frizzante, sorridente, quasi fanciullesca che
stupisce. La coreografia, che trova ispirazione nella Sinfonia n. 40 di Mozart fu creata nel 2005 per la
Hubbard Street Dance Company di Chicago.
Video: Svetlana Zakharova in Dulcynea's variation, Don Quijote - Bolshoi Ballet
LA DAMA DELLE CAMELIE, balletto
- Articolo di Evelina de Cancellis
Il 6 dicembre 2015 è entrato definitivamente di diritto nel repertorio
della Compagnia del Teatro Bolshoi di Mosca. La tecnica si piega alla
danza, la danza si inchina agli afflati del cuore dei due amanti e dà loro
voce, nella meravigliosa interpretazione di Svetlana Zakharova.
Con un raffinato intuito, Neumeier porta infatti sulla scena della danza
l’artificio del metateatro. Dettagli dello spettacolo
Video: Svetlana Zakharova in stretching e riscaldamento
« Se Dio avesse pensato alla Danza,
avrebbe creato Svetlana Zakharova »
Michail Baryshnikov
E' Prima Ballerina Etoile alla Scala di Milano
e al Bolshoj di Mosca.
SVETLANA è oggi la ballerina classica più richiesta del mondo, una delle migliori interpreti
del Lago dei Cigni della storia. E' la punta di diamante nel panorama internazionale.
INTERVISTA
(estratti dall'articolo di Maria Laura Giovagnini - marzo 2015):
« Evito di affezionarmi a un ruolo, cerco di amarli tutti. »
- Quando lavora le capita di perdere il controllo? A vederla sembrerebbe l’autodisciplina personificata.
« Sì, certo. Però quasi sempre mi infurio con me stessa, quando non mi riesce qualcosa. Dalla nascita di mia
figlia, comunque, non mi fisso sulle negatività: mi sforzo di vedere i lati positivi. I nervosismi se ne vanno in
fretta. »
- È una perfezionista implacabile. Dura con se stessa.
« Di certo più severa con me che con gli altri.
Sui dettagli lavori in sala prove: in scena, ovvio, serve un processo mentale velocissimo ta-ta-ta, ma non
devi esserne ossessionata. Il pubblico non si accorge se hai eseguito due o tre piroette, ti vede come
Giselle. »
- Per alcuni le ballerine russe hanno un’aura speciale. Per altri invece, sono troppo tecniche.
« Non c’entra la nazionalità, bensì la personalità. Conosco tante francesi e italiane della generazione
passata che possiedono quest’aura. La generazione che cresce oggi pare più concentrata sui passi, sugli
jeté.
Questo è il secolo delle possibilità tecnologiche, la danza non può essere estranea a questo. »
- È cambiato il suo modo di ballare dopo la maternità?
« Ho iniziato a “sentire” di più; vivo le emozioni con maggior intensità, benché l’attitudine di fondo resti la
stessa: quella di un’allieva che deve imparare ogni giorno una lezione, deve andare più in alto. Quando
sono a casa non penso al resto. Mi isolo dal mondo, mi dedico solo a mia figlia. »
- E se Anja (sua figlia) volesse diventare ballerina, lei ne sarebbe felice?
« Anja balla già! L’importante è che sia felice lei. Io l’aiuterò: se vorrà, le trasmetterò quel che so. »
- Non la spaventa che debba sottoporsi ai suoi stessi sacrifici?
« È vero, tanti sacrifici. Però li rifarei. Anzi: cercherei di studiare di più. Se ti perdi qualche correzione del
maestro, lo comprendi tardi e ti vengono i rimorsi. »
SVETLANA ZAKHAROVA a Genova con “Amore”
Festival Internazionale della Danza Genova
3 luglio 2016 - TEATRO CARLO FELICE - ore 20.30
La meravigliosa Etoile internazionale sarà in scena con uno spettacolo composto da 3 balletti:
- "Francesca da Rimini" - Coreografia: Yuri Possokhov - Musica: P. Ciajkovskij
- "Rain Before it Falls" - Coreografia: Patrick De Bana - Musica: George Frederick, Handel e Carlos PinoQuintana
- "Strokes through the tails" - Coreografia: Marguerite Donlon - Musica: Wolfgang Amadeus Mozart
Biglietti acquistabili on line
Nella sua carriera ha ottenuto diversi premi e riconoscimenti:
1995 – 2° premio alla “Vaganova-Prix Young Dancers Competition” di San Pietroburgo
1997 – premio speciale “Our Hope” da parte di Baltika di San Pietroburgo
1999 e 2000 – “Golden Mask“ per Serenade e per La Bella addormentata
2001 – “People of Our City”, premio speciale della città di San Pietroburgo
2002 – premio da parte della rivista italiana Danza&Danza
2005 - “Benois de la danse” per Sogno di una notte di mezza estate e titolo di “Artista Emerita della Russia”
2007 - “Soul of Dance” da parte della rivista russa “Magazine” (“Queen of the Dance”)
2008 – titolo “Artista del Popolo della Russia”
2015 – “Benois de la danse”
SVETLANA ZAKHAROVA
Approfondimento di Francesca Camponero:
Sembra strano ma a decidere la carriera della grande etoile russa Svetlana Zakharova è stata sua madre che
a 6 anni le fece frequentare la scuola di ballo a Lutsk in Ucraina e a 10 anni insistette perché entrasse alla
Scuola Coreografica di Kiev, dove iniziò la sua formazione.
Quindi dobbiamo ringraziare una mamma fortemente determinata se adesso possiamo ammirare questa
grande ballerina che raffigura l’incarnazione della leggerezza e della luminosità (del resto svet in russo
significa “luce”), nascondendo però una personalità d’acciaio.
Una professionista di grande talento che proprio durante i duri studi alla scuola di Kiev realizzò che voleva
diventare non solo una ballerina, ma una “grande ballerina”. E per raggiunger un obiettivo così alto si sa,
bisogna essere dei perfezionisti implacabili, assolu-tamente duri anche con sè stessi. Questa è Svetlana
Zakharova.
Con grande tenacia e forza d’animo si arriva dove è arrivata lei che nel 1995, dopo aver terminato i sei anni
di corso alla Scuola di Kiev, vince il secondo premio al Concorso Internazionale per giovani ballerini di San
Pietroburgo che la fa ammettere direttamente all’ultimo corso della prestigiosa Accademia di Ballo
Vaganova di San Pietroburgo. Diplomatasi un anno dopo entra a far parte del Balletto del Teatro Mariinskij
di San Pietroburgo, dove solo un anno dopo è promossa prima ballerina.
Dal 1997 al 2003, all’interno del Mariinskij, Svetlana danza la maggior parte dei ruoli principali del
repertorio della compagnia, spaziando dai balletti classici ottocenteschi ai lavori moderni dell'ultimo
Novecento.
La Zakharova è senza ombra di dubbio una delle migliori interpreti del Lago dei ci-gni della storia della
danza,ma il cigno non è il solo ruolo in cui eccelle, anzi, nel 1999 riceve il premio Golden Mask come
migliore interpretazione femminile per Serenade di George Balanchine e nel 2000 per la sua
interpretazione di Aurora ne La bella addormentata.
Tutti ruoli a cui però evita di affezionarsi, li ama tutti, certo, ma non rimane coinvolta in nessuno, fa parte
del suo carattere e della sua educazione. Afferma di vedere il balletto come una forma d’arte con un inizio,
un culmine e una fine. Una rifinita e complessa azione prodotta con matematica precisione,dove la libertà
creativa dell’artista dipende direttamente dalla disciplina stretta della danza.
Dal 1999 è Étoile ospite delle maggiori compagnie di danza del mondo, tra cui l'American Ballet Theatre, il
Ballet de l'Opéra de Paris, il Corpo di Ballo del Teatro alla Scala di Milano, l'English National Ballet, il New
York City Ballet, il New National Theatre Ballet di Tokyo.
Adesso è in tour sia in Italia che all’estero con il trittico "Amore", uno spettacolocon il quale, nel pieno della
maturità professionale, la grande ballerina ha deciso di mettersi alla prova in stili diversi per sperimentarsi
ed apparire come nessuno l’ha mai vista prima. E' uno spettacolo inteso anche come una sfida con sé stessa
che, al clou della carriera, si sente molto stimolata a lavorare con coreografi di talento che firmano
creazioni appositamente per lei.
"Amore" comprende il balletto in un atto Francesca da Rimini di Yuri Possokhov e due titoli astratti di
Marguerite Donlon e Patrick De Bana, tutti molto diversi tra loro come i coreografi che li hanno creati.
Francesca da Rimini, su musica di Ciaikovsky, è nata nel 2012 per il San Francisco Ballet, compagnia nella
quale Possokhov è stato ballerino principale per 12 anni. Lo stile del balletto è neoclassico tanto è vero che
la Zakharova danza rigorosamente su punte. In The Rain Before it Falls di Patrick De Bana,si gira
completamente pagina. Niente più punte ai piedi, ma resta il tema dell’amore, espresso con elegante
sensualità nel passo a due con il danzatore e coreografo tedesco, oggi fra i più interessanti del panorama
contemporaneo. Il brano, creato nel 2014 col titolo Digital Love, oggi viene riadattato con un elemnto un
più sul palco e presentato in prima assoluta con il titolo The Rain Before it Falls su musiche di George
Frederick Händel, Ottorino Respighi e Carlos Pino-Quintana. A chiudere Strokes through the tails di
Marguerite Donlon in cui vedremo una Zakharova insolita, frizzante, sorridente, quasi fanciullesca che
stupisce. La coreografia, che trova ispirazione nella Sinfonia n. 40 di Mozart fu creata nel 2005 per la
Hubbard Street Dance Company di Chicago.
Video: Svetlana Zakharova in Dulcynea's variation, Don Quijote - Bolshoi Ballet
LA DAMA DELLE CAMELIE, balletto
- Articolo di Evelina de Cancellis
Il 6 dicembre 2015 è entrato definitivamente di diritto nel repertorio
della Compagnia del Teatro Bolshoi di Mosca. La tecnica si piega alla
danza, la danza si inchina agli afflati del cuore dei due amanti e dà loro
voce, nella meravigliosa interpretazione di Svetlana Zakharova.
Con un raffinato intuito, Neumeier porta infatti sulla scena della danza
l’artificio del metateatro. Dettagli dello spettacolo
Video: Svetlana Zakharova in stretching e riscaldamento
« Se Dio avesse pensato alla Danza,
avrebbe creato Svetlana Zakharova »
Michail Baryshnikov
E' Prima Ballerina Etoile alla Scala di Milano
e al Bolshoj di Mosca.
SVETLANA è oggi la ballerina classica più richiesta del mondo, una delle migliori interpreti
del Lago dei Cigni della storia. E' la punta di diamante nel panorama internazionale.
INTERVISTA
(estratti dall'articolo di Maria Laura Giovagnini - marzo 2015):
« Evito di affezionarmi a un ruolo, cerco di amarli tutti. »
- Quando lavora le capita di perdere il controllo? A vederla sembrerebbe l’autodisciplina personificata.
« Sì, certo. Però quasi sempre mi infurio con me stessa, quando non mi riesce qualcosa. Dalla nascita di mia
figlia, comunque, non mi fisso sulle negatività: mi sforzo di vedere i lati positivi. I nervosismi se ne vanno in
fretta. »
- È una perfezionista implacabile. Dura con se stessa.
« Di certo più severa con me che con gli altri.
Sui dettagli lavori in sala prove: in scena, ovvio, serve un processo mentale velocissimo ta-ta-ta, ma non
devi esserne ossessionata. Il pubblico non si accorge se hai eseguito due o tre piroette, ti vede come
Giselle. »
- Per alcuni le ballerine russe hanno un’aura speciale. Per altri invece, sono troppo tecniche.
« Non c’entra la nazionalità, bensì la personalità. Conosco tante francesi e italiane della generazione
passata che possiedono quest’aura. La generazione che cresce oggi pare più concentrata sui passi, sugli
jeté.
Questo è il secolo delle possibilità tecnologiche, la danza non può essere estranea a questo. »
- È cambiato il suo modo di ballare dopo la maternità?
« Ho iniziato a “sentire” di più; vivo le emozioni con maggior intensità, benché l’attitudine di fondo resti la
stessa: quella di un’allieva che deve imparare ogni giorno una lezione, deve andare più in alto. Quando
sono a casa non penso al resto. Mi isolo dal mondo, mi dedico solo a mia figlia. »
- E se Anja (sua figlia) volesse diventare ballerina, lei ne sarebbe felice?
« Anja balla già! L’importante è che sia felice lei. Io l’aiuterò: se vorrà, le trasmetterò quel che so. »
- Non la spaventa che debba sottoporsi ai suoi stessi sacrifici?
« È vero, tanti sacrifici. Però li rifarei. Anzi: cercherei di studiare di più. Se ti perdi qualche correzione del
maestro, lo comprendi tardi e ti vengono i rimorsi. »
INTERVISTA
(estratti dall'articolo di Vincenzo Petraglia - 2012):
- Fra tutti i personaggi che ha interpretato, ce n’è uno a cui è particolarmente legata?
« Direi di no. Vivo ogni ruolo fino in fondo, preparandomi scrupolosamente. Mi concedo completamente ai
miei personaggi e li affronto a cuore aperto. Cerco di mettermi nei loro panni, di comprendere le ragioni
che li portano ad agire in un determinato modo ed è, quindi, un po’ come se ciascuno di loro entrasse
dentro di me. Per questo mi diventano tutti estremamente cari. »
- In GISELLE ha danzerato al fianco di Roberto Bolle.
Che cosa apprezza di più di lui?
« È un partner eccezionale, danzare al suo fianco infonde molta sicurezza. Al di là del suo talento, Roberto è
proprio una gran bella persona: solare, gentile, divertente. »
- Quando ha deciso che sarebbe diventata una ballerina?
« Quello della danza era il sogno non realizzato di mia madre: è stata lei a volere che affrontassi l’audizione
per entrare alla Scuola di Kiev. Aveva deciso di esaudire il suo desiderio attraverso di me e io obbedii.
Vedere danzare le ballerine era una cosa che, comunque, affascinava molto anche me. Al provino c’erano
tanti bambini e non pensavo proprio di riuscire a passare, invece fui presa e chiaramente fu una grande
gioia. Per mia madre e per me. »
- Che cosa ricorda di quel periodo?
«Mi trasferii a Kiev da sola per seguire le lezioni.
I primi anni furono molto difficili e faticosi, perché bisognava abituarsi alla disciplina e forgiare il corpo
secondo le regole della danza. Poi c’era chiaramente la nostalgia di casa e dei miei cari, ma per fortuna ho
potuto contare sempre sul sostegno di mia madre e delle mie insegnanti di ballo.
Attendevo, però, con grande impazienza le vacanze estive e, quando tornavo a casa, ridiventavo una
bambina “normale”: giocavo, correvo, mi divertivo con tutti i miei amici. Credo che proprio in quel periodo
si sia formata la parte più importante del mio carattere e tutta la forza di volontà di cui oggi dispongo. »
Svetlana Jur'evna Zakharova
è nata a Lutsk (Ucraina), il 10 giugno 1979.
è alta ben 170 centimetri, con gambe lunghe e flessuose.
A 6 anni iniziò a frequentare la scuola di ballo locale, dove ballava le danze popolari ma nessun balletto.
A 10 anni divenne allieva della Scuola Coreografica di Kiev, dove si è formata principalmente con Valeria
Sulegina.
Nel 1995, dopo aver finito di sei anni presso la Scuola di Kiev, Svetlana partecipa al Concorso per giovani
danzatori di San Pietroburgo in cui si aggiudica il 2° posto. A seguito del concorso le fu concesso di
continuare la sua formazione presso l'Accademia Vaganova di San Pietroburgo dove fu ammessa
direttamente al terzo anno, il corso laurea (nella classe di Yelena Yevteyeva, il distinto Kirov ballerina della
generazione precedente).
Mentre era ancora allieva dell'Accademia Vaganova, Svetlana esegue l'Atto Shades of La Bayadиre, Masha
nello Schiaccianoci, la Regina delle Driadi nel Don Chisciotte, e morte del cigno sul palcoscenico del Teatro
Mariinskij.
Nel 1996 Svetlana si diploma all'Accademia Vaganova e si unì subito al Balletto Mariinskij (a soli 17 anni).
L'anno dopo venne promossa Prima Ballerina!
Nella compagnia Mariinskij viene messa nelle mani esperte di Olga Moiseyeva, con il quale costruirà un
rapporto duraturo diventando la sua figura chiave nello sviluppo artistico di Svetlana.
Svetlana è statauno dei dei più cari giovani ballerine del Mariinsky. Durante sette stagioni, ha imparato e
ballato la maggior parte del repertorio e i grandi ruoli classici come Giselle, Odette-Odile nel Lago dei Cigni,
Aurora nella Bella Addormentata, Nikiya in La Bayadиre e Medora in Le Corsaire, per la maggior parte delle
nuove coreografie del Mariinsky.
Ha ricevuto una nomination nel 1998 per Giselle e nel 2002 per Now and Then. Nel 1999 vince il premio
Golden Mask (miglior ruolo femminile nel balletto), per la sua performance in Serenade di Balanchine e nel
2000 per la sua interpretazione di Aurora in La Bella Addormentata.
Svetlana ha partecipato a tutti i principali tour del Balletto Mariinskij e dal 1999 su ha iniziato ad essere
invitata come Guest Star dalle principali compagnie di balletto del mondo, tra cui New York City Ballet,
l'American Ballet Theatre, Balletto dell'Opera di Parigi, alla Scala di Milano, Inglese National Ballet, e il
balletto di New National Theatre di Tokyo.
Nel 2003 Svetlana balla come Etoile con il prestigiosissimo Balletto Bolshoi di Mosca.
Nel 2005, Svetlana Zakharova è stata ricoperta ufficialmente del riconoscimento Artista Onorario Russa e
nel 2008 Artista dei cittadini Russi.
Nonostante una carriera inarrestabile, Svetlana nel 2011 è anche diventata mamma di una bambina: Anja.
Poichi mesi dopo la nascita, Svetlana era già nuovamente in scena!
« La danza è la mia vita, essere mamma uno stato di grazia.
Il periodo più felice della mia vita è stato quando ero incinta ...
Finalmente mi sono potuta riposare! »
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