Alimentazione dei nostri antenati, UNICIBO a Bologna

Alimentazione
dei
nostri
antenati, UNICIBO a Bologna
Unicibo. Storia di cibo tra Paleolitico e Neolitico è una
mostra allestita al Museo di Antropologia di Bologna che ci
racconta i cambiamenti alimentari nel corso del tempo
attraverso una documentazione insolita: ossa e denti umani, in
cui si rilevano i segni del tipo di alimentazione e dei
disturbi ad essa associati durante la crescita.
Unicibo Bologna,
Antropologia
Museo
Unicibo ci mostra come ossa e denti del Paleolitico medio
(Neandertaliani di Krapina in Croazia) e superiore (Taforalt,
Marocco) e di Neolitici del territorio italiano gettino luce
su cambiamenti ecologici ed alimentari. Ossa e denti sono,
infatti, gli unici documenti che possono testimoniare la
storia dell’uomo che circa 10.000 anni fa attuò una grande
rivoluzione alimentare, giunta fino a noi: da cacciatoreraccoglitore e consumatore di cibo, l’uomo diventa
agricoltore, allevatore e produttore di cibo. E’ il confronto
della dentatura dei Neandertaliani (cacciatori-raccoglitori)
con quella dei successivi Neolitici (agricoltori) a
testimoniare che l’alimentazione di questi ultimi è diventata
più ricca di carboidrati, grazie alla coltivazione dei
cereali. I denti dei cacciatori-raccoglitori Neandertaliani
sono, infatti, privi di carie, di ascessi e di perdita di
denti in vita, contrariamente a quelli dei successivi
Neolitici.
Unicibo Museo
Antropologia
Bologna,
antiche
dentature
Gli studi sui Neandertaliani di Krapina (Croazia, 130.000 anni
fa)
Gli
studi
sui
denti
dei
Neandertaliani (Paleolitico) suggeriscono una dieta che
comportava forti sollecitazioni dell’apparato orale durante la
masticazione: carne cruda o poco cotta e vegetali poveri di
glucidi (carboidrati). Si è, infatti, rilevato che: il 50% dei
denti presenta tartaro compatibile con un alto consumo di
proteine (vegetali ed animali); quasi il 50% dei denti
presenta chipping (scheggiature o fratture del dente); i denti
anteriori sono un po’ più colpiti (63%) rispetto a quelli
posteriori (36%) che però presentano fratture molto evidenti.
Nessun dente posteriore presenta usura forte (forse in
relazione alla giovane età degli individui), contrariamente a
quelli anteriori, molto usurati. Pertanto, la presenza di
chipping in questi ultimi denti presuppone che fossero
utilizzati in attività premasticatorie (strappo e
frantumazione) o extra-masticatorie (denti come terza mano
nello svolgere attività quotidiane). L’abbondanza di fauna,
d’altra parte, suggerisce una caccia intensiva e la presenza
di tagli su ossa di diverse specie implica un alto consumo di
carne.
Unicibo,
Museo
di
Antropologia di Bologna
La transizione dal Paleolitico (Neandertaliani, cacciatoriraccoglitori) al Neolitico (agricoltori)
Da cacciatore-raccoglitore e consumatore di cibo l’uomo
primitivo diventa agricoltore, allevatore e produttore di
cibo. La transizione fu graduale, cioè non fu abbandonata una
dieta per l’altra, ma la nuova integrò la vecchia,
sperimentando le prime forme di agricoltura utilizzando le
piante selvatiche già ben note nel territorio. I nostri
antenati scoprirono che i semi di queste piante, se accumulati
e conservati, erano fonte di energia per l’anno successivo;
scoprirono che si potevano trasformare, macinandoli per fare
farine che, mischiate all’acqua, potevano anche essere cotte.
Gli animali selvatici che gravitavano intorno all’uomo vennero
posti in recinti ed addomesticati perché utili come guardiani
(il cane venne adottato dall’uomo forse già nel Paleolitico!),
per la carne e per produrre un nuovo alimento introdotto con
il Neolitico: il latte ed i suoi derivati. Nel Neolitico il
cibo è sempre più abbondante, le società sempre
organizzate, più stratificate e la popolazione aumenta.
più
Unicibo, Museo Antropologia
di
Bologna,
pannello
esplicativo
Il successo della dieta del Neolitico (agricoltori, allevatori
e produttori di cibo)
Il Neolitico racconta una storia di profondi cambiamenti,
stanzialità e nuove forme sociali, nuovi rapporti con il
territorio e nuovi adattamenti. Il successo del Neolitico è
nei numeri: 125.000 persone si stima ci fossero sulla Terra
circa 1.000.000 di anni fa, 86.000.000 di persone c’erano
circa 6.000 anni fa ed oggi ne contiamo circa 7.000.000.000.
Il Museo di Antropologia, Anatomia comparata e Zoologia di
Bologna
Il Museo di Antropologia dell’Università di Bologna ci
racconta tutto questo con la mostra Unicibo, fino alla fine di
maggio 2016, attraverso l’esposizione di reperti originali,
corredati da pannelli e video sul tema.
La visita alla mostra Unicibo è l’occasione per visitare il
Sistema Museale di Ateneo di Bologna. Troverete anche la
sezione di Anatomia comparata con lo studio comparativo dei
denti delle varie specie e il Museo di Zoologia, uno dei più
importanti d’Italia, con una raccolta completa di animali
(imbalsamati) di ogni fattura e specie.
Cinzia Malaguti
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