Fossano Mirabilia 2008 Moï-Moï

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CURRICULA ARTISTI
Fossano Mirabilia 2008
LEZARTICAL
Dopo essersi formati in scuole di circo famose (Fratellini, Lido, Balthazar) e aver calcato le scene
come interpreti, comici, acrobati, Camille Richard e Emily Longer, in arte Camille e Milou, decidono
di fondare la loro compagnia Lezartical nel novembre 2002.
È alla scuola di arti del circo LE LIDO che scoprono la danza verticale con la compagnia di danza
Revêtement Mural (Tolosa), che li forma nelle tecniche della verticalità e del movimento
coreografico su parete.
In poco tempo cominciano a provare un vero piacere nello spostarsi e muoversi sui muri e soffitti.
Dalla “danza verticale a scalata pura” trasportano le loro tecniche circensi per contaminare lo stile
dei loro formatori. Da qui, nasce la compagnia Lezartikal, compagnia di circo/danza/scalata in un
innovativo spazio a sviluppo esclusivamente verticale. Così mischiano la danza, l’acrobatica, il
trapezio koreano, le tecniche teatrali in uno spazio aereo e verticale assolutamente nuovo ed
inconsueto. Prendere dei muri e trasformarli in suolo. Esplorare i contrasti della verticalità
singolarizzando forme conosciute. I corpi trovano una nuova maniera di muoversi, di spostarsi, di
incontrarsi e trasmettere emozioni. La nozione di gravità scompare e viene stravolta. Confusione
spaziale, abilità fisica, gioco d’attore, fluidità dei movimenti, originalità, queste le direzioni prese
dalla compagnia Lezartikal. Sconvolgere lo spettatore, donargli la sensazione di dondolare in una
nuova dimensione, dove la logica di alto e basso non esiste più: questi i loro obiettivi.
Moï-Moï
Un muro, un ragazzo, una vita ripetitiva e senza problemi. Lui è là, solo, geloso del suo piccolo
mondo verticale. Lei arriva, sfrontata e indisponente. Di colpo cerca di impossessarsi del suo
piccolo dominio. E allora tutto può succedere…
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DUOACROBAT
Martina Nova:
nata a Milano (1973), si avvicina al circo da autodidatta. Nel 2001 frequenta la scuola
nazionale Criollo di Buenos Aires in Argentina per due anni. Nel 2003 si specializza in tecniche
aeree a Rio de Janeiro. Da allora lavora come professionista in eventi e teatro di strada.
Dal 2004 insegna tecniche aeree in stage e scuole italiane.
Davide Riminucci:
dopo un percorso formativo che include la danza contemporanea, la capoeira, il
mimo corporeo e le arti circensi dà vita a performances acrobatiche aeree alla corda e ai tessuti. Dal
2002 inizia a lavorare esibendosi in festival di strada accanto alla trapezista Jane Allan;
successivamente iniziano gli interventi acrobatici nelle produzioni in diversi teatri sia in Italia sia
all’estero (“La Bella dormiente” - Teatro Arriaga di Bilbao; “Retablo” - Teatro comunale di
Bologna; “L’Histoire du soldat” - Teatro Verdi di Sassari; “Mandragola” - Festival delle nazioni a
Città di Castello; “Cirano de Bergerac” con Placido Domingo - Palau des Arts Reina Sofia a
Valencia; “Rigoletto” - Ente lirico Luglio Trapanese).
Nel 2006 con la trapezista Martina Nova fonda il Duoacrobat, esibendosi in diversi festival di strada
ed eventi.
Fantasie in volo
Strani cappelli, grandi scarpe, buffi vestiti: due personaggi che paiono usciti da una soffitta con la
loro aria surreale; un uomo e una donna davvero curiosi ci si presentano davanti e pare che ci
vogliano parlare, solo che la loro lingua è quella fantastica dell’acrobazia del corpo, dell’umorismo
della fantasia che incontra la forza e la grazia dell’azzardo. Ci divertono giocando con il loro
clownesco corredo di oggetti e poi ci sorprendono con affascinanti evoluzioni, sospesi su un tessuto
a otto metri d’altezza, in un’atmosfera leggera e preziosa come l’aria che unisce poesia e arte
circense.
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SAUPALIN
La compagnia SAUPALIN (Franck Devaux, Olivier Boujon, Sylvain Curra) è stata creata nel 1994 da
Franck Devaux, diplomatosi alla scuola di circo di Ginevra. L’universo proposto nei loro spettacoli
è una mescolanza di circo, immagini e manipolazione di oggetti, il tutto senza l’uso di parole,
affidandosi solo al gesto, la cui precisione e finezza sono sufficienti a trasportarci in un piccolo
mondo onirico.Numerosi i paesi dove la compagnia ha lavorato: Stati Uniti, Canada, Spagna,
Germania, Italia, Svizzera, Olanda, Lussemburgo, Belgio, Giordania.
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Tetes en l’air
Tre creature senza tempo si muovono nelle vie. La prima è alta più di 3 metri e scruta l’orizzonte di
questo strano mondo. La seconda, più piccola, si sposta a quattro zampe e scambia qualche sguardo
complice con le altre e con la gente. La terza striscia e carambola al suolo e incontra il pubblico con
le sue lunghe dita fragili. Gli uni dietro o sopra agli altri, questi strani esseri scoprono, avanzando a
passo lento e calmo, le auto, i negozi, la gente e a poco a poco rivelano il loro mondo fatto di
pizzicotti, carezze, piccoli gesti pieni di tenerezza che ci faranno scoprire le loro anime e le nostre.
Lo spettacolo, senza parole e senza musica, fatto solo di gestualità e sguardi, raggiunge vertici di
grazia e finezza e trasporta il pubblico in situazioni sorprendenti e inaspettate.
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FIVE QUARTET TRIO
Ironico e spettacolare, il FIVE QUARTET TRIO nasce nel 2003 da un’idea di tre acrobati e giocolieri di
Roma (Giulio Venturini, Cristiano Fondelli, Alessandro De Luca). Nelle loro performances riescono a
presentare evoluzioni acrobatiche di grande impatto, alternate a elementi di giocoleria di alto
livello. Vantano una preparazione decennale nelle specialità acrobatiche e dal 2000 perfezionano la
propria tecnica nella giocoleria.
Il gruppo si è costituito come associazione culturale allo scopo di promuovere le arti circensi
attraverso gli spettacoli e l’insegnamento in diverse strutture di Roma. Singolarmente ogni membro
del gruppo ha lavorato come acrobata e giocoliere in pubblicità, televisione e cinema.
On the table
Dirompente, dissacrante e irresistibilmente elegante, il FIVE QUARTET TRIO si esibisce in uno
spettacolo mozzafiato nel quale la comicità è al servizio di un elevato livello tecnico. Con un
fulminante susseguirsi di evoluzioni acrobatiche, catapulta il pubblico nel suggestivo mondo delle
arti circensi fino a renderlo materialmente partecipe. Il ritmo dell’esibizione raggiunge la massima
intensità nel gran finale, nel quale uno strumento quotidiano come un tavolo viene trasformato nel
fulcro dello spettacolo, palcoscenico per la giocoleria e trampolino per le acrobazie, il tutto scandito
da una frizzante musica jazz. L’esibizione raccoglie sempre un immancabile e caloroso applauso di
tutti i presenti.
On the table, vincitore di vari premi, è un numero unico nel suo genere sia in termini di espressione
artistica sia per l’impatto su ogni tipo di pubblico.
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COMPAGNIE LES DÉCATALOGUÉS
La Compagnie les Décatalogués è nata nel 1995 con l’intento di dar vita a spettacoli adatti ad ogni
luogo e genere di pubblico.
Il gruppo è composto da attori “fuori scena” che interpretano personaggi caratteristici e
contaminando l’arte teatrale con altre tecniche artistiche (musica, acrobatica, illusionismo,
improvvisazione, manipolazione di oggetti, ecc). Gli spettacoli prendono sovente forma di un
viaggio nell’assurdo, nella poesia e nella finzione.
La Compagnia ha lavorato non solo in Francia, ma anche in Europa e in Russia. Ha collaborato con
l’APSOAR (Boulieu les Annonay), il Teatrino dei Fondi (Italia) e il Teater der Figur (Austria), il
Festival Furies (Chalonen Champagne), SYTRAD a Mosca e San Pietroburgo (Russia), Chalon
dans la rue (Chalon sur Saône).
L’ultima creazione della Compagnia è TV (i)Monde, che propone un personaggio accessibile al
grande pubblico attraverso scene brevi e intimiste.
Tv (i)Monde
regia di Stéphanie Brache
Ottavio, un gigantesco facchino in tuta da lavoro blu, deve consegnare un grosso televisore e si
aggira tra la folla alla ricerca dell’indirizzo, maneggiando con difficoltà il voluminoso apparecchio.
Ogni tanto si ferma per riposarsi un poco ed ecco che la televisione si accende e appare un
presentatore “imprigionato” che deve condurre a termine il suo show. Si crea così la situazione
comica e paradossale di una coppia impossibile: il portatore e il “trasportato” in un precario
equilibrio che sembra sfidare le leggi della fisica! Il presentatore vuole presentare per fare il suo
lavoro: notizie improbabili, vere o presunte tali, vengono trasmesse da questo impossibile
apparecchio, mentre l’ossessione di Ottavio, il facchino, è di portare a buon fine la consegna
dell’apparecchio.
L’effetto è travolgente: satirico, comico e tragico a un tempo, realistico e divertente: non c’è dubbio,
è la televisione! La tivù è scesa in strada: si può ignorarla, deriderla, risponderle, guardarla senza
esserne vittima. A meno che, per una volta, non sia lei che vi guarda?!
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TEATRO DEI MILLE COLORI
Il Teatro dei Mille Colori è un’associazione culturale di Arma di Taggia (IM) che si occupa
principalmente della produzione e realizzazione di spettacoli dedicati ai ragazzi e al teatro di strada.
Per meglio approfondire le tecniche e le conoscenze apprese negli anni di studio e, soprattutto, per
favorire lo scambio culturale, organizza nella provincia di Imperia rassegne di teatro di strada e per
bambini accogliendo importanti compagnie nazionali ed europee.
Partecipazione a rassegne e festival nazionali:
- Festival des Artistes de Rue (Aosta)
- Cappello al vento (Celle Ligure)
- Festival di Castell’Arquato (Piacenza)
- Mercantia (Certaldo)
- Fiabe in Strada (10 paesi del Levante ligure)
- Festival Grock (Imperia)
- Le Fiere del Teatro (Sarmede)
- Panna e Cioccolato (Trieste)
- La festa di Pinocchio (Gualdo)
- Cortili in Festa (Alba)
- Rapallo in Piazza (Rapallo)
- I Teatri del Mondo (Porto S.Elpidio)
- Bim-bin-Gioco (Pietra Ligure)
- Di tutti i colori (Firenze)
- Cartoomics (Fiera di Milano)
Gli Invasati
Quattro bellissime piante ornamentali nel loro vaso sono pronte a stupire e divertire l’ignaro
pubblico. All’interno delle piante, dei mimi esperti riescono a creare con grande abilità situazioni di
effetto comico sorprendente: le piante scherzano con i passanti, accennano qualche passo di danza,
si lasciano fotografare. Un tocco di colore e originalità! Nessuno potrà rimanere indifferente alla
loro vista.
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NANDO & MAILA
Maila Sparapani: laureata al DAMS nel ’97 e diplomata al corso di “Nouveau Cirque” della Scuola di
Teatro di Bologna nel 2001, si specializza nelle tecniche aeree dei tessuti e del trapezio all’Ecole de Cirque
du Verden a Montreal in Canada, all’Ecole Chien de Cirque a Le Mans in Francia e alla Scuola di circo
Charibari di Madrid.
Lavora come artista di strada (comicità musicale, giocoleria, cantastorie, trampoli) nelle piazze italiane e
all’estero (Ferrara Buskers, Pennabilli, Concordia sul Secchia, Ravenna Buskers, S. Giovanni in Persicelo,
Aurillac, Ausburg).
Fonda con Elisa Taddei e Ferdinando D’Andria l’associazione culturale “Teatro degli Stregatti”, realizzando
laboratori teatrali nelle scuole e gli spettacoli di teatro-ragazzi “Giuanna” ispirato ad un’omonima fiaba
marchigiana e “Buon compleanno Harry!” ispirato alla saga del celebre Harry Potter.
Partecipa al festival internazionale del circo a Brescia e alla Biennale di Venezia come attrice-cantanteacrobata aerea (tessuti) con lo spettacolo di nouveau cirque “Ombra di luna” diretto dal regista Marcello
Chiarenza.
Nel 2003 realizza lo spettacolo di comicità musicale “Vanjuska moj” in duo con Ferdinando D’Andria (duo
Nando&Maila) per la regia di Luca Domenicali.
Ferdinando D’Andria: inizia la sua esperienza artistica con lo studio della chitarra e del violino. Trasferitosi
a Bologna si iscrive al DAMS ed è tra i fondatori del “Laboratorio di musica & immagine” con il quale, oltre
a diversi festival e tournee in Italia e all’estero realizza “A props de…” CD Erosha 1992 e “Giro di basso/
colpi secchi” CD Erosha 1996.
Nel ’91 studia la tromba con Paolo Fresu e dà vita con altri musicisti alla Banda Roncati. Nel ’92 organizza e
segue un work-shop con Fred Frith sull’improvvisazione e la composizione collettiva e collabora con lo
stesso Frith alla realizzazione e registrazione dell’opera “Pacifica” CD Tzadik, new York 1998.
Suona con Jon Rose realizzando “Rosemberg revised timetable” CD Erosha 1994 e con Butch Morris per la
“Conduction # 31” al Podewil di Berlino.
Crea con Tore Panu, nel ’93, il Duo Tornando che si distingue per l’eterodossia musicale e il
polistrumentismo e con il quale registra Menù CD Erosha 1995.
Nel ’99 si avvicina al teatro comico e di strada: dalla collaborazione stabile con Maila Sparapani nasce il duo
Nando & Maila e lo spettacolo “Circo-lando”. Fonda con la stessa e con Elisa Taddei l’associazione culturale
“Teatro degli Stregatti”, realizzando laboratori teatrali nelle scuole e gli spettacoli di teatro-ragazzi, come
“Buon compleanno Harry!” ispirato alla saga del celebre Harry Potter.
Nel 2001 frequenta e si diploma al corso di “Nouveau Cirque” della Scuola di Teatro di Bologna,
approfondendo attraverso lo studio delle principali discipline circensi la giocoleria e le relazioni fra
teatro, musica e circo.
Nel 2003 realizza lo spettacolo di comicità musicale “Vanjuska moj” in duo con Maila Sparapani per la regia
di Luca Domenicali, che debutta al Teatro del Navile (Bologna) nel gennaio 2004
Il duo Nando & Maila nasce nel 1999 dalla passione comune per la musica popolare e il teatro di strada: “…ci
piaceva la musica zingara, il circo, la commedia dell’arte, il teatro comico, la pizza, la tarantella, etc… così
abbiamo incontrato Jean Mening, Carlo Boso, Philip Radice, Rita Pelusio, Corrado Nuzzo, Il Nouveau
Cirque, il Cirque Baroque, la pizzoteca “Da Gennarino”… e lì Luca Domenicali ci suggerì: COMICITA’
MUSICALE!!”
Vanjuska Moj
regia di Luca Domenicali
Vanjuska Moj è uno spettacolo in cui al grande eclettismo musicale si aggiungono acrobazie aeree con
trapezio e tessuti e una giocoleria di estrema originalità, in cui gags, improvvisazione, comicità
spontanea e costruita, danno al lavoro un taglio estremamente fresco ed efficace.
Mascherpa, presentatore-impresario improbabile e vagamente cialtrone, presenta la sedicente artista
russa Maila Zirovna: questa regge la parte finché non erompe impetuosa dando vita ad una
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ricchissima galleria di musiche, ciascuna con i suoi strumenti caratteristici, le sue melodie, le sue
gags.
È incredibile il numero di strumenti cui si avvicendano Nando e Maila nel corso dello spettacolo:
violino, tromba, fisarmoniche, ciaramella, balalaika, tamburelli e percussioni di ogni tipo, oltre ad
un uso prodigioso delle voci.
Anche i pali della struttura autoportante alla quale sono appesi gli attrezzi aerei si trasformano in
veri e propri strumenti musicali come contrabbasso e batteria, che con l’elettronica di un
campionatore danno origine a sorprendenti acrobazie musicali. Altrettanto incredibile è che il tutto
viene eseguito contemporaneamente a numeri di giocoleria in cui clave, palline, tamburelli, sedie e
monocicli roteano incastrandosi alla perfezione tra musiche e canzoni di ogni genere, di ogni tempo
e di ogni dove.
Vaniuska Moj è uno spettacolo caldo e coinvolgente, ma anche poetico e raffinato, in cui il pubblico
viene chiamato ad una partecipazione musicale diretta e divertita.
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JASHGAWRONSKY
Gli incredibili JASHGAWRONSKY BROTHERS (Diego Carli, Nicola Berti, Paolo Rozzi) nascono come
Buskers per approdare nel teatro; portano sulla scena non solo la loro esperienza di musicisti, ma la
capacità di essere anche e soprattutto veri attori. I tre inconfondibili personaggi, che rappresentano
il lato surreale della musica, recitano e suonano di tutto con quell’aria distaccata e un po’ retrò che li
rende così cari al pubblico che li segue. Il crescente successo che accompagna ogni loro esibizione è
probabilmente dovuto all’inesauribile inventiva che li accomuna.
La loro unione artistica ha prodotto una miscela di musica e humour che li distingue nel vasto
panorama del teatro comico-musicale europeo e che ha permesso ai tre artisti di esibirsi con
successo in parecchi festival in Italia, Francia, Germania, Svizzera, Olanda e Giappone e di
partecipare come ospiti a numerose trasmissioni televisive.
Broom, brush, crash
Sono tornati più mitici che mai! I tre fratelli armeni Pavel, Nicolas e Suren, che il pubblico di
mezza Europa ha imparato a conoscere, sono pronti a regalarvi un nuovo spettacolo-concerto. Per
chi non li conoscesse ancora, ciò che li contraddistingue è l’invenzione di originali e anomali
strumenti musicali ricavati da oggetti d’uso comune o di recupero: con tali oggetti gli
Jashgawronsky sono riusciti a inventarsi una quantità di strumenti stranissimi a vedersi ma
perfettamente funzionanti. Si potranno così ammirare ed ascoltare lo scopofònio, ovvero un
contrabbasso costruito assemblando un catino e una scopa uniti da una corda da biancheria; il
waterdrum, un gabinetto-batteria con tanto di tavoletta che si alza e abbassa come un charleston;
l’arpometto, l’appendiabiti trasformato in arpa; la secchitarra, una chitarra-secchio che si può
suonare infilandosela in testa e poi ancora: l’imbutromba, l’innaffiasax, l’erotic pipe, la
tubarimba e altre stranezze dall’effetto comico immediato.
Giocheranno con naturalezza con la musica tradizionale, il blues, il jazz, la classica prendendo in
giro la musica celtica e il rock’n roll in uno show che miscela comicità e virtuosismo, teatro e
musica, ironia ed invenzione.
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CHRIS CHANNING
Chris Channing è mimo, attore e regista; ha lavorato in Inghilterra, suo paese natale, nel balletto e nel teatro
classico e moderno, a Parigi nei teatri di rivista. Si è esibito con diverse performance in vari Festival d'Arte e
di Teatro di ricerca, Convention, gallerie e cene di gala. Nella maschere della Gioconda e di altri Quadri
Viventi é stato ospite di varie trasmissioni televisive (Scommettiamo Che – Tutti gli Zeri del Mondo - Quelli
che il Calcio, ecc).
A Parigi, prima di venire in Italia ha concepito e messo in scena diversi numeri per sé stesso e per altri artisti
nei cabaret/varietà fissi tipici della città come “Madame Artur”, “Piano Dans La Cuisine” e “La
Scaramouche”. Ha collaborato come assistente regista di Philippe Planquois (direttore artistico dello
spettacolo al Chez Madame Artur) nella messa in scena delle performance dello stesso Planquois.
È conosciuto soprattutto per le sue apparizioni televisive nella maschera dei “Quadri Vivi” o “Tableaux
Vivants” quale ospite ma anche come presentatore. Con l’uso abilissimo di trucco, parrucche e vestiti
adeguati e fondali adeguatamente dipinti per ingannare i sensi e alterare le prospettive, si trasforma in
versioni umana e viva di quadri e ritratti famosi. I pittori interpretati finora comprendono Van Gogh (due
soggetti diversi), Leonardo da Vinci (due soggetti diversi), Braque, Matisse, Picasso e Lautrec. In Italia ha
partecipato negli ultimi anni per l'intera stagione alle trasmissioni Scommettiamo che e Tutti Gli Zero del
Mondo di R. Zero, a varie puntate di Quelli Che il Calcio, a special con Pippo Baudo, Elenoir Casalegno e
Paolo Villaggio, al Capodanno del millennio per la televisione Svizzera e da Connie Cheung per la CBS in
America.
Adesso lavora quasi interamente come artista indipendente, curando personalmente, come regista e come
attore, i suoi spettacoli sia da solo sia con una sua compagnia di dimensioni variabili. Questi spettacoli sono
presentati in Europa Centrale, in Italia, ai festival di teatro e di arte e coprono parecchi stili di arte teatrale,
dalla danza al teatro musicale e di prosa al “performance art”.
La formazione: si è formato alla scuola del 'Royal Ballet' di Londra, dove ha studiato la danza in vari stili, la storia
della danza e l’anatomia; all'Ecole de Teatre Jacques Lecoq a Parigi (improvisazione e ‘physical theatre’) ed alla scuola
di Philippe Gaulier (Melodramma, Clown Buffone ecc.). Ha partecipato ad un seminario di due mesi con Ariane
Mnouchkine al Theatre du Soleil, selezionato dopo una serie di provini tra 2000 aspiranti. Il suo debutto professionale è
stato come ballerino classico con il Northern Ballet Theatre al Teatro Massimo Bellini di Catania compagnia dove era
diventato solista. Ha lavorato per 10 anni nel balletto e nel teatro classico e musicale in Inghilterra. Come attore (es: La
Dodicesima Notte, Moby Dick, James e la Pesca Gigante, Rocky Horror Show) e come scenografo/stilista (es:
Macbeth; Tempi Duri di Dickens; Non si Tratta di Eroi; Le vite dei poeti della prima guerra mondiale). È diplomato in
psicoterapia moderna.
Il fauno
Il fauno viene condotto dentro un recinto da un’assistente in camice bianco (una studentessa che
lavora presso un centro di ricerca), che lo presenta agli astanti: dopo la sua cattura nel luogo
d’origine, “l’animale” è oggetto di studi approfonditi prima di essere di nuovo liberato nel suo
ambiente. Spiegando gli umori e i comportamenti del fauno, l’assistente costruisce la
comunicazione verbale fra l’attore e il pubblico e l’interazione tra la fisicità animale e quella
umana; in questo modo allevia il timore degli osservatori ne accresce la curiosità e li incoraggia a
manifestare le proprie sensazioni.
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FANTOMATIK ORCHESTRA
Stefano Scalzi, ideatore, promotore e coordinatore artistico della Fantomatik Orchestra, consegue il diploma
in Trombone nel 1978 presso il Conservatorio di Musica "L. Cherubini" di Firenze. Contemporaneamente
agli studi classici si dedica allo studio e all'approfondimento della musica jazz sia da un punto di vista
strumentale sia delle tecniche di arrangiamento e composizione. Nel 1979 la "Berklee School" di Boston gli
conferisce il diploma in composizione e arrangiamento. Nel 1980 frequenta presso i seminari senesi di jazz il
corso di arrangiamento e composizione con il Maestro G. Gazzani, con il quale approfondisce tali studi
l'anno successivo a Roma, presso la Scuola di Musica Popolare del Testaccio. Nello stesso anno inizia
un'intensa attività concertistica con numerosi gruppi e Big Band dell'area romana e con musicisti europei e
americani (alcuni sono elencati di seguito) con i quali partecipa a numerosi festival jazz italiani e stranieri.
Dal 1981 al 1983 suona nell'orchestra dei Ritmi Moderni della Rai di Roma e successivamente entra a far
parte dell'Orchestra di Canale5, inizia anche un’assidua collaborazione con numerosi studi di registrazione
di fama internazionale partecipando alla realizzazione di molteplici produzioni di musica leggera, jazz,
contemporanea, colonne sonore cinematografiche e per il teatro. Nel 1986 fonda la "Jazz Big Band 80", di
cui sarà il direttore d'orchestra e arrangiatore.
Dal dicembre ’99 si interessa anche alla produzione discografica collaborando, come arrangiatore, con
alcune prestigiose etichette italiane e straniere facendo riferimento alla "Save Soul" ed alla collaborazione e
consulenza artistica di "Riky Birichino", Dj musicista, con il quale lavora in studio già da tempo.
Da alcuni anni collabora con i seguenti gruppi e artisti: Dirotta su Cuba, Sergio Caputo, Diego Carraresi
Quintet, If Six Was Nine, Orchestra di Canale5, Nova orchestra di Firenze, Libera orchestra, Tullio De
Piscopo, Lares di B. Tommaso e D. Fusi, Orchestra ritmi moderni della RAI di Roma, Gino Paoli.
Fin dal 1978 ha affiancato all'attività concertistica quella didattica in scuole pubbliche e private, con il
preciso impegno di trasmettere ai suoi allievi la libertà di espressione attraverso linguaggi musicali
provenienti dalle diverse esperienze vissute ed assimilate nel corso del suo "cammino" musicale.
FantomatiKamusiKa
Il motore principale del progetto di Stefano Scalzi è la grande amicizia che lega tutti i componenti della
band, oltre al piacere di suonare buona musica ricreando quel feeling particolare, come solo chi si conosce
ormai da una vita riesce a fare.
L'idea base è stata quella di creare un gruppo di musicisti di estrazione prevalentemente moderna
(provenienti da esperienze jazz, funky, latin, etniche, ecc.), che all'occasione potesse eseguire un repertorio
internazionale e intergenerazionale, adatto ad un pubblico molto vasto, con energia e vitalità, utilizzando solo
strumenti a fiato e a percussione, oltre alle voci e la chitarra. Dopo quattro anni di attività e oltre 350 concerti
all'attivo, la Fantomatik Orchestra ha sviluppato un'identità assolutamente originale, che non la fa
assomigliare né alla tradizionale banda di paese, né alla classica street band o marching band all'americana.
La cura degli arrangiamenti, la scelta del repertorio (funky, soul, jazz, rock-blues, etno-pop), la caratteristica
formazione strumentale, l'energia e la vitalità dei musicisti danno luogo ad uno spettacolo musicale del tutto
unico e coinvolgente. La Fantomatik Orchestra può suonare in qualsiasi spazio, senza necessità di impianto
audio o di supporti tecnici di alcun genere, può muoversi liberamente continuando ad eseguire il suo
repertorio, può coinvolgere il suo pubblico non solo all'ascolto ma anche alla danza ed al movimento.
La Fantomatik Orchestra è formata prevalentemente da musicisti dell'area toscana, che lavorano da
anni come turnisti in varie produzioni di musica leggera, jazz, teatrale; molti di loro hanno, inoltre,
suonato con vari gruppi internazionali di musica latina, jazz, rock, pop e leggera.
CIRCO DE LA SOMBRA
Sei acrobati, sei forme di vivere l’acrobatica, sei valigie da far girare tutte assieme.
Le vite di Fabrizio Giannini, Pierre Le Gouallec, Jordi Gaspar, Armando Rabanera, Anhalou Serre,
Johnny Torres si fondono grazie all’acrobatica nella creazione del Circo de la Sombra.
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Altri oggetti appaiono nel fondo dell’armadio: una ruota tedesca, un rolla bolla, dei pattini, un
trapezio, fruste e clave...
Questo circo inizia il viaggio come spazio solido e aperto. Il metronomo del quotidiano scandisce il
ritmo dello spettacolo, per far sì che ogni città conservi un ricordo tutto suo, la propria versione di
ciò che ha visto. Ricordi che saranno i nostri e che riempiranno con nuove immagini l’interno dei
bauli. Seguendo la scia del vecchio circo, verità e finzione convivono fuori e dentro la pista, come
l’allegro discorso durante il numero finale o i fragili sussurri che permettono agli acrobati e agli
oggetti di non smettere di girare, perché non cadano, dopo essere stati ripresi e rilanciati, nelle
strade buie della vita.
Pubblico e artisti protetti dalla magica fusione di luci e ombre.
Circo de la Sombra
C’è un piccolo circo all’aria aperta. Tra i colpi di martello ascoltiamo le confessioni di un artista...
arriva improvvisa una lettera del signor Alejandro de la Sombra che annuncia la sua eredità: una
pista di legno e una collezione di sfondi...
Sulle prime note musicali lo spettacolo sembra avere inizio. Un’aria di terribile nostalgia fa
inciampare i numeri. Il disegno brillante delle clave si mescola con il piccolo tappeto degli
equilibristi e… hop! Ecco apparire un trapezio in miniatura.
L’emozione si crea attraverso oggetti incartapecoriti, una brillante orchestrazione e molti cambi
dell’ultimo minuto.
Tradizione e novità, vecchio e nuovo, sobrio e fantasioso...
Tutt’a un tratto, giocando al circo e vivendo in un’altra epoca, il marchingegno sembra scricchiolare
e le ombre del dubbio si trasformano nel punto di partenza narrativo.
I vecchi costumi degli acrobati e le casacche scintillanti appaiono e scompaiono.
Non importa se vecchio o nuovo, la questione è continuare mentre tutto accade. Correre in cerchio,
saltare fino al numero finale, fino a ciò che supponiamo sia stato, nel suo massimo splendore, il
Circo de la Sombra.
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L’infiorata
di
AMARANTO
L’infiorata consiste nel riempire grandi spazi disegnati fatti nelle strade o nelle piazze con migliaia
di fiori dai colori vivaci. Diffusa soprattutto nel centro Italia, accompagna cerimonie e feste
popolari molto note e di grande richiamo.
Nel 1998 la Compagnia teatrale “Teatrinviaggio” ha voluto diffondere questo antico rituale nei
contesti e nelle situazioni più varie, valorizzandone le potenzialità aggregative e comunicative. Dal
giugno 2007 Amaranto raccoglie l’eredità dell’infiorata di “Teatrinviaggio”, avvalendosi della
progettazione artistica della scenografa della compagnia.
Nella nostra versione i fiori sono sostituiti con segatura trattata con colori acrilici o tempere
atossiche. Il soggetto disegnato per terra con il gesso varia in base al tema della festa o dell’evento.
Questa animazione può essere proposta nelle occasioni più diverse e a persone di ogni età. Il
pubblico dell’infiorata non è spettatore passivo, ma diventa co-autore dell’evento artistico.
La durata varia secondo le dimensioni del disegno e al numero delle persone coinvolte. Con i
bambini spesso si propone anche un laboratorio di preparazione del disegno e di colorazione della
segatura.
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GIROVAGO E RONDELLA FAMILY THEATRE
La compagnia teatrale GIROVAGO & RONDELLA (Marco Grignani e Federica Lacomba) nasce nel
1987; dopo varie esperienze di mimo, musica e arti applicate Girovago e Rondella si incontrano
sull’isola di Rodi (Grecia): nasce così la coppia itinerante, che gira nelle isole greche e sulle coste
turche. Nell’arco di sette anni si trasformano in Girovago & Rondella family theater grazie alla
nascita di Rugiada, Timoteo e Tommaso, i quali ritrovatisi in una famiglia di girovaghi teatranti si
cercano 'naturalmente' un ruolo nel gruppo; dotati artisticamente, seguono crescendo la crescita
della compagnia. Il loro spettacolo, del tutto nuovo per l’Italia, è cresciuto e si è strutturato in una
realtà particolare, nelle isole mediterranee, senza confronto con altri artisti di strada. Questo li rende
interessanti e particolari: nell’arco di due anni dal loro ritorno in Italia si inseriscono nel circuito
italiano riscuotendo molti successi.
Vincono il festival di Atripalda (AV), partecipano a Uno Mattina - della RAI - come rappresentanti
del festival di Certaldo, ma soprattutto formano sempre grandi cerchi dove regalano vive emozioni.
Il Circo poetico
regia di Marco Grignani e Federica Lacomba
Lo spettacolo è la parodia del circo, con animali di gommapiuma e marionette di cartapesta. Con la rapidità dei cambiamenti e i colori vivaci e solari si cerca di ricreare la magica atmosfera
circense... Con le loro innumerevoli trovate gli artisti si trasformano da cavalli a cavalieri, da leoni a
domatori, da coccodrilli ad incantatrici di serpenti, ma non mancano motociclo, trampoli e musica
dal vivo. il tutto accompagnato da diversi strumenti musicali suonati tutti insieme da una persona
sola.
Lo spettacolo è strutturato a gags per poter inserire nuovi numeri ogni volta che se ne presenta
l'occasione
Lo spettacolo è definito: teatro di figura, surreale-popolare. È un insieme di tecniche che si
susseguono sul tema del
circo, quali mimo, musica, marionette, trasformismi, giocoleria,
equilibrismo, etc.
Tutti i costumi, i pupazzi, le scenografie e le musiche sono realizzati, prodotti e creati dalla
compagnia stessa. Il circo poetico è uno spettacolo nuovo ed originale che affonda le radici nella
più nobile tradizione del teatro dell'arte, e ricrea quella magica atmosfera delle feste della nostra
infanzia che sembrava, come tante altre cose ormai, scomparsa per sempre.
Lo spettacolo è nato in Grecia nell'isola di Rodi circa 20 anni fa e ancora oggi, dopo migliaia di
chilometri e centinaia di rappresentazioni ne conserva intatti i colori.
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GIANNI RISOLA
si definisce un clown e un artista di strada, talvolta prestato al cabaret. Dice di aver
finalmente trovato la propria dimensione; ma da bravo clown resta aggrappato alla condizione di
incertezza del futuro ed augura a tutti, attraverso il suo personaggio Otto, di fare per mestiere il
proprio hobby, memore di ciò che gli hanno sempre urlato i professori a scuola: “Risola, se continui
a fare il pagliaccio non farai mai strada”.
Gianni Risola
Otto Panzer, direttore di circo
Pirotecnico nel suo approccio con il pubblico che lo ama sin dal primo impatto, sia grandi che
piccini, Otto Panzer è un ottimo e simpaticissimo clown, abbigliato da direttore di un improbabile e
misterioso circo. Presenta numeri di autentica bizzarria coinvolgendo il pubblico nelle sue
pazzesche avventure sceniche. Irriverente, sbruffone, arrogante ma anche dolce ed amabile, Otto è
un clown con senso della scena e della comicità molto spiccati, regala gag da cui traspare una
superba capacità di adattarsi alla piazza e di improvvisare, trasformando ogni suo spettacolo in un
evento unico.
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COMPAGNIA DEL DRAGO ROSSO
Riunendo le esperienze di diverse discipline artistiche all’interno del teatro di figura, nasce nel 1989
dalla mano di Carlo Timossi, burattinaio e Cristina Mora, pianista e musicista, la Compagnia del
Drago Rosso. Il cammino della compagnia passa per l’investigazione teatrale, musicale e letteraria
da cui trae spunto per i propri spettacoli. Pur non allontanandosi dalle metodologie tradizionali, si
avvale di elementi e tecniche che permettono lo sviluppo della sperimentazione nel campo del
teatro di figura. La compagnia svolge una intensa attività di diffusione del teatro di figura nelle
scuole liguri e in altre regioni italiane e presenta i propri spettacoli anche in Argentina e in Spagna
diffondendo la cultura e la lingua italiana negli Istituti di Cultura italiana e nelle scuole della Dante
Alighieri di Buenos Aires, Saragoza, Pamplona e Lerida.
Nel 1998, in collaborazione con il Porto Antico, l’Acquario di Genova, la Città dei Bambini e altri
enti comunali e regionali organizza il primo festival Internazionale del Teatro di Figura e dei
Burattini a Genova con 57 spettacoli di 33 compagnie italiane e straniere.
Nel luglio 1998, in collaborazione con il Comune di Genova organizza la Rassegna "La città dei
ragazzi" con 15 spettacoli di teatro di strada con burattinai, trampolieri, mangiafuoco, giocolieri e
clown nei parchi della città per i Centri Estivi. Questa rassegna si è svolta anche nel 1999, in estate,
con la seconda edizione.
Nel 1999, in occasione dell'apertura della Biblioteca Internazionale per ragazzi “Edmondo De
Amicis” di Genova realizza un’intera giornata di spettacoli di teatro di strada (mangiafuoco,
giocolieri, cantastorie, burattini, mimi e clown nell'area del Porto Antico della città), manifestazione
ripetuta nel 2000 per celebrare il primo compleanno della biblioteca.
Dal novembre 1999 sino a febbraio 2000 si svolge la rassegna "Burattini in biblioteca" di teatro
ragazzi all'interno della Biblioteca Internazionale per ragazzi “E. De Amicis” di Genova,
organizzata dal direttore del Drago Rosso, Carlo Timossi, con 15 spettacoli di compagnie italiane
ogni domenica.
Carlo Timossi: consigliere Nazionale del direttivo UNIMA Italia (Unione internazionale dei marionettisti e
burattinai), animatore, autore e burattinaio, inizia l’attività di burattinaio nel 1977 presso il centro comunale
"Mirafiori nord" a Torino. Dopo l’esordio nel 1978 con il gruppo teatrale "II Cortiletto" di Torino con
spettacoli sperimentali di animazione di strada, nel 1984 inizia in Spagna una collaborazione che durerà sei
anni con diversi gruppi spagnoli come il "Teatro di Medianoche" e il "Teatro de Titeres Momo" di Saragozza,
presentando più di 500 spettacoli didattici nelle scuole rurali della regione aragonese del teatro dei burattini
tradizionali della commedia dell'arte italiana.
Rientrato in Italia nel 1989, fonda a Genova con Cristina Mora " La Compagnia del Drago Rosso", teatro di
marionette, burattini e animazione, di cui è il direttore.
Nel 1990, dopo un lungo restauro, presenta a Campomorone, comune alle porte di Genova, la mostra di
marionette della "Collezione Cenderelli", uno dei pochi esempi di teatro marionette esistenti in Liguria. È presidente dell'Associazione Culturale Italo-Argentina Mboyere con la quale realizza numerosi intercambi
culturali con il mondo Latino-Americano, in particolare l’Argentina.
A partire dal 1991 si dedica esclusivamente al recupero del teatro tradizionale dei burattini della Commedia
dell’Arte Italiana, producendo con la Compagnia i seguenti spettacoli: "Il paese dei Colori", "Burattomania",
"Santiago, ballata ingenua", "Fantasia" e "I sogni di Pulcinella", "La Valigia Magica", partecipando a
numerose manifestazioni in Italia, in Europa ed in Argentina (Festival Internazionali del Teatro di figura
quali il Festival Mondiale della Marionetta a Charleville Mezieres in Francia, Perugia, San Miniato, Linz,
Postdam, Zaragoza, Pamplona,Segovia, La Coruña, Burgos, Caceres, Buenos Aires, Jesenice in Slovenia,
etc.)
Da parecchi anni presenta questi spettacoli nelle scuole materne ed elementari di Genova. Collabora con gli
enti locali nella programmazioni di rassegne estive e invernali di teatro di figura e rappresenta la Liguria
nell’UNIMA Italia (Unione internazionale dei marionettisti e burattinai), lavora con gli istituti di cultura
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italiana di Buenos Aires, Saragoza, Pamplona, Segovia, La Coruña, Burgos, Caceres (Spagna), proponendo
spettacoli in italiano nelle Facoltà dell’Università di Lingue.
Attualmente sta recuperando il personaggio di Baciccia, antica maschera genovese, con lo spettacolo
"Baciccia e la focaccia, ovvero come digerire gli spaventi", spettacolo portato con successo nelle piazze e
nelle scuole genovesi.
Con la regia della Porto Antico S.p.a.,Cristina Mora e altri collaboratori, è l’ideatore e il direttore artistico del
"Festival Internazionale dei burattini e delle figure" di Genova.
SPETTACOLI:
La valigia fantastica
regia di Cristina Mora
“Cosa succede nella valigia? Cosa c’è dentro? E sopra? E sotto? Eccola che arriva, si mette sul tavolino e
piano piano sotto gli occhi di tutti si trasforma in una casa, in un bosco, in un… dove Lektro, famoso
sognatore, racconta e vive le sue avventure. E tutto si muove, tutto cambia, tutto compare e scompare dentro
la valigia.
Ecco uno spettacolo interamente fatto a mano, dalla costruzione dei pupazzi al disegno delle scenografie. I
pupazzi a figura intera che popolano la valigia hanno una sorprendente vivacità di gesti e una rara
espressività. La brillante recitazione e l’interazione con gli spettatori ne fanno dei veri “attori fatti a mano”
che, con la grazia di quelli in carne ed ossa, commuovono e divertono un pubblico di ogni età.
Baciccia e la focaccia,"ovvero come digerire gli spaventi"
regia di Carlo Timossi
Spettacolo tradizionale di arte popolare dove principale protagonista, oltre ai burattini, è il pubblico presente.
Scenette comiche con Urango, la scimmia matematica, Magonis, il grande mago sempre stanco e la sapiente
nonna Genoveffa, introducono la farsa comica che dà anche il titolo allo spettacolo con Baciccia primoattore. Il protagonista si trova continuamente alle prese con diavoli e fantasmi che vogliono cacciarlo dal
paese per essere loro a mangiar la focaccia, ma... Questa farsa è liberamente ispirata a leggende e racconti
della tradizione genovese. In sostanza è un insieme di monellerie senza fine e, soprattutto, senza misura, in
cui questa maschera dialettale, Baciccia, miscuglio d’ignoranza, malizia, stupidità e grossolana furberia, sarà
in contatto con il pubblico, proprio come a Genova, nel quartiere di Portoria dove, negli anni passati, quando
ancora si vedeva, inondava di irrefrenabile gaiezza gli spettatori del piccolo teatro del Cincinina. Lo
spettacolo si avvale anche di un musicista che, suonando chitarre acustiche e rumorose, armoniche a bocca e
a mano, piccole e grandi percussioni, gingilli e tricche e tracche accompagna il burattino nelle sue
stravaganti peripezie.
Insalata russa
regia di Carlo Timossi
Vittorio ha girato il pianeta cercando di imparare l’arte della magia. Nei suoi viaggi ha conosciuto grandi e
piccole stelle dello spettacolo. Vittorio non è diventato un mago, ma il miglior presentatore di show del
mondo. Invita sempre nel suo teatro artisti eccezionali, unici, sorprendenti, soprattutto per lui, anche perché
non è mai sicuro di chi apparirà dietro le quinte. Quest’anno Giacomino, arrivato da Acquapozzillo nella sua
tournee europea con la scimmia Urango, ha promesso a Vittorio di rimanere almeno per un mese; Magonis, il
mago tedesco, ha confermato la sua presenza assieme a Florindo, pagliaccio internazionale. Forse ci sarà un
suonatore di tromba. Naturalmente parteciperanno il pescatore di baci e la ballerina Ludmilla…
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FRANCESCA KRNJAK
Da molti anni coltiva, attraverso le arti del teatro e della danza, il bisogno di ascolto e di
apprendimento di tutto ciò che riguarda l’espressione umana. Vive lo studio e la ricerca come
necessità permanenti per non cristallizzarsi sui passi già fatti.
Dal 1986 al 1997 studia ginnastica artistica a livello agonistico, partecipando a gare ed esibizioni in
Italia e all’estero. Dal 1996 studia teatro e danza seguendo diversi metodi presso varie scuole, tra
cui stage di mimo condotto da Marcel Marceau al Teatro Regio di Torino; training sull’attore e
teatro fisico presso Emilia Romagna Teatro, danza contemporanea presso TIR danza di Modena e
presso Jazz Art Theatre di Cape Town (Sud Africa), Danza Butho con Yumiko Yoshioka, teatrodanza presso Karambole Dance Theatre di Zurigo.
Inizia a lavorare dal 2000 in spettacoli d’arte sperimentale, rappresentazioni classiche, spettacoli di
teatro-danza, rassegne di teatro di strada in Italia e all’estero in veste di mimo, statua viventedanzatrice, artista di strada. Questi alcuni dei festival cui ha partecipato: “Ferrara Buskers”,
“Mercantia”, “Ibla Buskers”, “Il borgo incantato”, “La donna è mobile”, “Gerace il borgo
incantato”, “Strada facendo”, “Mercurdo”, “World Living Statue (Olanda)”, “Capetown
festival” (Sud Africa), “Rataplan”, “La pita d’oro”, “Le giullari di corte” e tanti altri, ma soprattutto
tanta strada a cappello!
Diverse sono le collaborazioni per produzioni televisive ed eventi.
Tiene corsi di espressione teatrale, laboratori di espressione corporea e promozione della lettura
nelle scuole, biblioteche con metodi e tecniche di diversa provenienza e cultura.
Attualmente studia teatro e danza al Piccolo Teatro di Milano con il coreografo Michele
Abbondanza.
Scoprire, stravolgere, cambiare continuamente, fare di tutto un foglio bianco da poter dipingere di
volta in volta con i colori del presente: questo è il percorso dell’artista.
Parola bianca
Parola Bianca è uno spettacolo magico, una fata danza tra parole e gesti. In questa performance
silenziosa, l’artista interpreta una creatura tutta bianca ispirata al mitico personaggio del libro "La
regina delle nevi". La fata, mossa dalla curiosità di vedere posti nuovi e incontrare persone, lascia a
chiunque entri in contatto con lei un pensiero: un messaggio scritto sulla carta scelto con il criterio
delle fate, cioè mai per caso.
Lo spettacolo di Parola Bianca contiene tutta la magia delle fiabe: è bello, surreale ed elegante e
attira la curiosità delle persone di tutte le età attraverso un etereo gioco di movimenti e parole.
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STELTEN FLIGHT
La Compagnia Stelten Flight nasce nel 1990 da una serie di collaborazioni fra alcuni attori-trampolieri di
diverse compagnie torinesi. La produzione è andata subito diversificandosi in due aree distinte: lo spettacolo
su trampoli di stampo prettamente teatrale, quale "Il Rito" e "Escalones" (con il Teatro Carillon di Torino), e
lo spettacolo di animazione fra il pubblico, quale "Trampolerie" e "Fantasie". Dal 1992 gli Stelten Flight
sono un duo: Fabrizio Gavosto, il fondatore, proveniente dalla cooperativa teatrale "Il Granserraglio" di
Torino e Samanta Merlo.
Fabrizio Gavosto nel 1980 si trova in Centro America. Qui ha le sue prime esperienze teatrali al Centro
Culturale Anglocostaricense di Costa Rica dove prende parte ad alcuni musicals e spettacoli di mimo.
Tornato in Italia nel 1988, partecipa a vari stages e laboratori sul terzo teatro condotti da Ludovico Muratori,
Enrico Masseroli (Teatro Tascabile di Bergamo) e Salvatore Bottari. Contemporaneamente collabora con
"L'antica compagnia del marciapiede" di Torino da cui poi si separa per entrare nella cooperativa "Il
Granserraglio" di Torino.
Nel 1990 fonda la Compagnia Stelten Flight.
Nel 1995 crea, con altri soci, l’Associazione Culturale "Archingegno" dedicata interamente ad attività
inerenti al teatro di strada. Dal ’96 in poi frequenta svariati stages e seminari in tutta Italia, tra cui alcuni con
Pierre Bilan, e Eric De Bont sulla comicità ed il clown. Tra il ’91 e il 2006 tiene laboratori e stages in Italia
sull’uso del trampolo nell’acrobatica e nella danza, stages che hanno praticamente sempre determinato la
nascita di nuove compagnie e gruppi tuttora attivi sul territorio.
Nel 2000 collabora alla creazione dello spettacolo “Le Venusiane” in collaborazione con l’Associazione
Terzostudio e l’Associazione Archingegno. Contemporaneamente prende parte alla produzione “La Stazione
di Hemm” tratta da Aspettando Godot come attore nella parte di Pozzo.
Samanta Merlo frequenta per cinque anni i corsi di danza classica e moderna del Teatro Nuovo di Torino.
Partecipa per due anni ai laboratori teatrali di Claudio Montagna (Teatro Settimo di Torino). Dopo aver
conseguito l'attestato di animatore presso la cooperativa "Ca' nostra" di Torino, è animatrice in centri estivi e
colonie per bambini. Giovanissima entra nel 1991 nella Compagnia Stelten Flight ove, spettacolo dopo
spettacolo, apprende le tecniche del teatro di strada.
Nel 1995 entra nell'Associazione Culturale "Archingegno" dedicata interamente ad attività inerenti al teatro
di strada. Dal ’96 in poi frequenta stages e seminari in tutta Italia, tra cui alcuni con Pierre Bilan, e Eric De
Bont sulla comicità ed il clown. Nel ‘99 collabora alla creazione dello spettacolo “Le Venusiane” in
collaborazione con l’Associazione Terzostudio e l’Associazione Archingegno.
Nel 2003 è una delle fondatrici della compagnia LE VEDOVE ALLEGRE di cui continua a far parte.
Il duo Stelten Flight ha prodotto spettacoli di ambito storico quali "La Historia de lo Cavaliere Calvo"(in
collaborazione con il narratore P. Tartamella e con V. Porretta), e di animazione e clownerie, quali "Mi-mix",
"Il mimo-volante" e "Meglio un uovo oggi che una gallina domani".
Gli Stelten Flight hanno partecipato con il loro spettacolo e l’animazione ad un altro infinito numero di
sagre, feste di paese, rassegne, animazioni in centri commerciali, iniziative benefiche, serate. Dal 2000
continuano a lavorare sempre di più in Italia, Francia e Svizzera.
Hanno organizzato diverse manifestazioni di teatro di strada per comuni, enti e associazioni, fra cui:
-ARTEINSTRADA 1994/1995/1996 a Savigliano (Cn)
-NATALE IN CENTRO-CROCETTA 1997 a Torino (circoscrizione uno)
-CARNEVALE 1997 a Fossano (Cn)
- direzione artistica del Festival internazionale di teatro di strada 1996 1997, '98, ‘99 S.Vincent (Ao
Hanno tenuto laboratori di teatro e costruzione materiali teatrali per bambini in numerose regioni, quali Valle
d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Toscana, Sardegna.
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Alta cucina
È uno spettacolo di piazza, nato ed evolutosi in oltre 1200 repliche, caratterizzato da un ritmo
serrato ed incalzante. Rivolto ad un pubblico di famiglie e bambini, narra le vicende di due
simpatici maghi-imbonitori d'altri tempi che per fare le loro magie si arrampicano su alti trampoli:
due personaggi da fiera del passato che non vendono nulla, ma che regalano immagini e suggestioni
antiche, accompagnandosi con danze leggiadre e musiche di organetto, narrando la loro storia fra
vampate di fuoco, giocoleria e numeri circensi.
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AMBARADAN
Ambaradan è un progetto artistico nato con lo scopo di esplorare la comicità nella commistione di diverse
arti dello spettacolo, quali la musica, il teatro e le arti circensi. Grazie all'incontro con Pierre Byland, Paolo
Nani, Leo Bassi e Eric de Bont particolare attenzione viene riservata al teatro comico/gestuale e alla
clownerie quali elementi basilari del linguaggio utilizzato.
Aperte a diverse forme di collaborazione artistica con altri soggetti (“Erbamil”, “Alter” e “Teatro Distratto”)
le produzioni della compagnia sono distribuite nei circuiti del teatro comico, di strada e per ragazzi sia in
Italia sia all'estero. Con lo spettacolo Synphonia ha partecipato al concorso “Tremplin du Rire” (23^ Festival
International du Rire di Rochfort - Belgio) vincendo il premio della stampa e al concorso “Les Enfants du
Paradis” (6^ Festival Internazionale di mimo, pantomima e teatro di strada “Le strade del teatro” Abbiategrasso) vincendo il premio della critica.
Svolgendo parallelamente un’intensa attività didattica, la compagnia propone nelle scuole laboratori teatrali,
musicali e di arti circensi, come anche per comuni, biblioteche, parrocchie, centri di aggregazione giovanile,
centri sportivi e ricreativi estivi. Organizza inoltre corsi per adulti e ragazzi di teatro, clown, arti circensi e
acrobatica.
La compagnia mette a disposizione la propria esperienza pluriennale per l’organizzazione di eventi, festival
e rassegne di teatro (comico, di strada e per ragazzi) o di circo contemporaneo in collaborazione con enti
pubblici e privati.
L'impresa f.lli Togne
regia di Carlo Rossi
Antefatto:
Primo, Mansueto, Bortolo e Cherubino, figli di Isolina e Arturo Togne, nascono a
Pumenengo, un paesino fra le terre bresciane e bergamasche. La loro piccola casa è situata proprio
al confine, tanto che le camere da letto si trovano in province separate. Assunti nella impresa edile
di famiglia sin dalla tenera età, le loro giornate scorrono noiosamente tra casa e cantiere, dove
lavorano incessantemente. Ma la monotonia delle loro vite è destinata a finire presto... In paese è
arrivato il Circo! Accorsi allo spettacolo, i giovani vengono sedotti dall’esibizione e dal fascino di
quattro bellissime trapeziste. Presi dall’entusiasmo i quattro fratelli mollano l'impresa famigliare e
si buttano nello sfavillante mondo dello spettacolo viaggiante! Si uniscono così al misterioso Circo
Bobosky, ignari della spiacevole sorpresa che li attende... Dopo sei mesi di estenuante tournèe,
impegnati nelle più umili mansioni, una mattina si risvegliano nello sconosciuto paesino ucraino di
Zlatopol abbandonati a sè stessi. Soli e senza un soldo, i quattro non si perdono d’animo. Decisi a
ritornare al paese natio, non rimane loro che mettere a frutto la loro esperienza. Armati di cazzuola,
badile e carriola ecco a voi il Circo dei Fratelli Togne!
Spettacolo
Esprimendosi in un grammelot padano internazionale (ossia incomprensibile ovunque), i
quattro protagonisti propongono una serie di improbabili numeri circensi riuscendovi sempre a
modo loro. In ogni azione rivelano una maniera di essere un po’ naif mostrando il loro
provincialismo sia con il marcato accento, sia nei modi di fare un po’ rustici.
Uno spettacolo di moderna clownerie divertente e accattivante, in cui il linguaggio teatrale si
mescola con le arti di strada: giocoleria, acrobatica, clownerie e musica eseguita dal vivo.
Rassegna stampa
"Circo polenta è, in sostanza, una rassegna rapida ed efficace del repertorio della clownerie. Gradevole per gli adulti,
irresistibile per i più piccoli, per i quali funziona da iniziazione al comico. I Fratelli Togne non si fanno mancare nulla:
gag fisiche e di parola, un po' di grammelot e di dialetto, giocoleria, tormentoni e ritornelli musicali, un pizzico di
satira di costume (la plurisecolare fama dei muratori bergamasco-bresciani), l'ironia sulle antiche rivalità (con l'idea
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di mettere in scena – orrore! – quattro fratelli dal «sangue misto»), la coppia comica (tra Baronchelli e Ettore
Giuradei, o tra questi e Massimiliano Maccarinelli), l'assortimento dei personaggi secondo una scala decrescente di
furbizia (da Primo a Cherubino, passando per Mansueto e Bortolo), l'uso di nomi tradizionali. Il risultato è un lavoro
di buona fattura, che segnala quattro attori giovani e interessanti. Si intuisce la mano di un buon maestro come Carlo
Rossi della Filarmonica Clown, che ha collaborato alla regia. E bene ha fatto, perché il ritmo è fluido e rapido, e le
potenzialità ben espresse."
(Pier Giorgio Nosari - L'Eco di Bergamo)
"... il «Circo Polenta» fa ridere, con sapore di ingenuità raro... Alle spalle della spontaneità c’è invece uno studio
attento del clown teatrale e del teatro di strada. Il colorito bresciano-bergamasco prorompe dal marcato accento
volutamente esibito dagli attori, con inserti di dialetto o di un grammelot teso a riprodurre le sonorità padane. È il
linguaggio della cazzuola, perché nel «Circo Polenta» tutto deve essere «in linea, a bolla e a filo», filo a piombo
naturalmente, come nella migliore tradizione edilizia. Ma l’impresa di costruzioni è in realtà solo una divertente
atmosfera che fa di Primo, Mansueto, Cherubino e Bortolo personaggi naïf e quanto mai stralunati, che si muovono al
ritmo delle cazzuole al posto della batteria, accompagnati dal suono scoppiettante della fisarmonica. Il ritmo è uno
degli elementi fondamentali, dai mottetti cantati, all’alternarsi di battibecchi, interventi a sorpresa o pause spiazzanti.
Il pubblico è coinvolto fin dall’inizio, per stendere un lungo nastro dei lavori in corso. Ecco forse il sapore migliore di
questo spettacolo: la leggerezza di quattro personaggi-tipi che suscitano risate e applausi."
(Simone Tonelli - Il Giornale di Brescia)
"...il ritornello "Circo, Circo Polenta..." diviene il leit motiv di uno spettacolo fresco, accattivante, a tratti davvero
esilarante, dove i quattro, muratori per necessità e clown per vocazione, mescolano teatro e clownerie, arti circensi e
giocoleria, mimo e battute surreali in un crescendo di trovate, situazioni, battute, scherzi e musica condite dalla parlata
bergamasco-bresciana volutamente ricalcata (e calcata) sul lessico dei muratori in trasferta col pulmino."
(Andrea Frambrosi - L'Eco di Bergamo)
"Lunga vita dunque al circo, rinnovato in queste forme leggere da cui nasce la risata che far star bene. Bella trovata
per la compagnia bergamasca, la lingua usata: un grammelot padano-internazionale, comprensibile ovunque e
ovunque simpatico. Le scenette si alternano con un buon ritmo, costruite su materiali consolidati: le marionette (con i
corpi degli attori tirati per i fili), le fiabe che tutti i bimbi conoscono, le trovate più classiche dei clown: cadute,
incomprensioni, torte in faccia, bastonate, oltre a bizzarri travestimenti (come la Biancaneve con la barba che scatena
l'ilarità del pubblico)... Il pubblico fraternizza con i protagonisti. E sono applausi."
(Donata Meneghelli - Libertà)
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LORENZO BARONCHELLI
conduce da tempo un lavoro di ricerca sul clown iniziato nella scuola teatrale
della compagnia Erbamil, di cui è collaboratore, e proseguito in seminari di specializzazione e
progetti artistici con Pierre Byland, insegnante della scuola di Lecoq a Parigi. Giocoliere autodidatta
dal 1993, ha approfondito quest’arte in diversi seminari (Sean Gandini del Circus Space di Londra,
Jean-Yves Fury del Lido di Toulose e Bruno Zhulke) e Convention italiane e straniere. In ambito
teatrale lavora con le compagnie Erbamil e Elsinor/Fontana Teatro che producono spettacoli di
teatro comico e per ragazzi. Da solo e con la compagnia Teatro di strada Alicante ha partecipato a
molti festival e manifestazioni nazionali.
Lorenzo Baronchelli
Conduce laboratori di giocoleria ed arte circense per adulti e bambini dove è possibile cimentarsi
con piatti cinesi, fazzoletti, palline, cerchi, clave, diablo, devilstick, pedalò, rolla bola, sfera di
equilibrio e monociclo.
Che fa, concilia?
di e con Lorenzo Baronchelli
Un vero "spettacolo di strada". Il protagonista, infatti, è un vigile urbano in piena regola (con tanto
di divisa, cappello e paletta) che si aggira “in incognito” tra il pubblico seminando incredulità e
stupore alle proprie spalle, per poi proseguire in un crescendo di numeri che uniscono clownerie,
giocoleria e arti circensi in una sequenza di gags deliranti.
Non sapete dove vi trovate? Siete bloccati nel traffico? Non riuscite ad attraversare la strada? Siete
fortunati, perché in vostro aiuto sta per accorrere lui, il virtuoso del fischietto, l’asso della paletta, il
cavaliere della rotonda! L'unico vigile al mondo in grado di creare un ingorgo nel deserto e di darvi
le indicazioni se vi siete persi in un bicchiere d'acqua...
Un pubblico ufficiale che giocola con le luci di un semaforo, dispensa improbabili multe e ritira la
patente, restituendola solamente dopo la "prova pratica" o la "prova del palloncino"...
Un agente irreprensibile che insegue i contravventori in monociclo e dirige il traffico su una sfera di
equilibrio... Un insolito rappresentante della legge talmente ligio al suo dovere da sconvolgere
qualsiasi altra regola esistente, del codice civile o della fisica!!!
Un personaggio che può essere inserito in qualsiasi contesto ed in grado di interagire con chiunque.
Tutto ciò senza scordare l'aspetto più bello dell'arte di strada, il rapporto diretto con il pubblico, che
viene coinvolto attivamente diventando protagonista di situazioni imprevedibili.
!23
GIOVANNA MERLIN & MAXIME GUINAND
Giovanna Merlin:
conseguita la maturità artistica nel 1999, dopo un corso di restauro di mobili
antichi, nel 2001 frequenta la Scuola di Circo Teatro “Galante Garrone” di Bologna e si diploma nel
2002. Negli anni 2004-2005 frequenta seminari di acrobatica, giocoleria, equilibrio sulle mani,
pantomima, clown, danza e teatro al Teatro municipale di Alcorcon e Emca (Madrid) e a
Barcellona; si sposta poi a Ginevra (Svizzera), dove frequenta la scuola professionale di Circo e
Teatro “Théatre Cirqule”; poi a Lione (Francia) alla Scuola prof.le di Teatro sull’arte burlesca.
Dal 2006 lavora presso la compagnia di circo-teatro “Ramì-Ramò” a Treviso ed è insegnante di
circo e teatro per bambini.
Maxime Guinand:
dopo aver conseguito nel 2000 il diploma professionale di cucina a Lione
(Francia), frequenta la scuola di circo Teatro “Acroball” a Saint Etienne (Francia) nel 2004 -2005,
poi la scuola di Circo e Teatro “Théatre Cirqule” a Ginevra (Svizzera), e la scuola di Teatro fisico
“Philipe Radice” a Torino. Infine si diploma alla Scuola professionale di Teatro sull’arte burlesca a
Lione nel 2008-2009.
Dal 2006 al 2007 lavora presso la compagnia di circo-teatro “Ramì-Ramò” a Treviso. Attualmente è
insegnante di circo presso la M.J.C. a Lione.
PRODUZIONE PROPRIA
Stendipanni
Regia di Francois Rauline – Cirque Bidon
Tra il bagnare la sua piantina e stendere i panni, Madamoiselle Nella riempie le sue giornate sempre
uguali, fino a quando un incontro fuori dal comune viene a scombussolare la sua tranquilla
quotidianità. Nulla sarà più come prima…
!24
LUCA CHIARVA
nasce a Savigliano (CN) e da sempre mostra una buona attitudine nelle discipline
sportive. Partecipa nel 2002 alle gare nazionali di skate board a Torino.
Quando scopre il mondo della giocoleria, se ne innamora tanto da lasciare momentaneamente gli
studi per frequentare la scuola di circo FLIC a Torino. Inizia così ad affrontare nuove discipline:
acrobatica, danza e teatro, ottenendo buoni risultati. Nel 2006 si diploma come giocoliere - acrobata
e riprende gli studi all’Istituto d’Arte di Saluzzo, conseguendo la licenza di “maestro d’arte”.
Nell’estate del 2007 crea il suo primo spettacolo che gli permette di iniziare l’avventura in strada e
nei vari festival d’Italia. Ha lavorato anche per produzioni artistiche e televisive come modello/
figurante. Grazie ai continui stages di formazione con professionisti in Italia e all’estero, migliora
costantemente le proprie performances.
Oggi a 19 anni l’ambizione e il desiderio di realizzare i propri sogni lo hanno portato a continuare a
livello professionale la strada intrapresa nel mondo della giocoleria.
Luca Chiarva
FORMAZIONE ARTISTICA:
2003-2004: Corso di giocoleria presso la “Fabbrica del Tempo” a Saluzzo (CN) tenuto da Giuseppe
Porcu.
2004-2006: Scuola di arti circensi FLIC della REALE SOCIETA GINNASTICA di Torino.
2006: corso di danza classica e jazz presso la scuola di danza PICCAT - Saluzzo (CN)
2006-2007: corso di acrobatica presso la scuola di circo FLIC.
2007: corso di break dance a Saluzzo (CN)
Stage di formazione con:
IRIS ZIORDA (giocoleria)
RITAL BROCANTE (manipolazione di oggetti, danza, corda aerea)
EMILIANO SANCHEZ ALESSI (giocoleria)
JONNY TORRES (verticali, mano a mano)
ARIAN MILUCA (equilibrismo su filo teso)
PETER JASKO (danza)
ELODIE DONAQUE (trapezio)
PASCALE ANGELIER (verticali)
ALAN BLIM (giocoleria)
STEFAN SING (giocoleria)
Partecipazione a CONVENTION di giocoleria
ITALIA:
2004 - Porano (TR); 2005 - Correggio (RE); 2007 - Imbersago (LC)
ESTERO:
2005 - Ptuj (Slovenia); 2007 - Atene (Grecia)
Alcune tra le esperienze più significative:
[2004]
- Esibizioni nei vari OPEN STAGE della scuola di circo FLIC.
- Esibizione di giocoleria nel gruppo LITTLE JONGLEUR, in uno spettacolo per bambini alla scuola di “baby circo” a
Brescia.
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[2005]
- Prima apparizione da solo su palco alla 18° edizione del “Torneo di Maggio alla corte di Re
Arduino” di Cuorgnè, classificato al PRIMO posto, ARDUINO D’ORO.
- Partecipazione come comparsa alla realizzazione della video installazione “La terra è troppo grande” di LARA
FAVARETTO vincitrice del premio “per la giovane arte italiana 2004-2005” alla BIENNALE DI VENEZIA, collezione
Maxxi.
- Performance di giocoleria, verticali e acrobatica al TEATRO JUVARRA di Torino (Associazione culturale compagnia
Raffaella De Vita)
- Ruolo di giocoliere, acrobata, sputafuoco nella rappresentazione lirica “LA BOHEME” (Pistoia) (regia: MANU
LALLI)
- Esibizioni di giocoleria con torce infuocate all’agriturismo “LE CAMELIE” a Manta (CN)
- Esibizione di giocoleria con clave alla festa di compleanno della contessa De Rege della Manta (CN)
[2006]
- Improvvisazione teatrale in strada a scopo pubblicitario per il TEATRO REGIO (TO) per la promozione dello
spettacolo “IL COLORE BIANCO” di GIORGIO BARBERIO CORSETTI.
- Partecipazione come giocoliere di fuoco alla cerimonia di chiusura delle XX OLIMPIADI INVERNALI di TORINO
2006 nel corteo di fuoco.
- Spettacolo di fine anno della scuola di circo FLIC “LE STAGIONI” - regia di ROBERTO MAGRO, musiche ideate da
SIMON THIERREE, coreografie di PETER JASKO. Presentato a Torino alla scuola di circo FLIC, alla “Piccola scuola
di Circo” di MILANO, al parco della Certosa Reale di COLLEGNO “Colonia sonora”, alle premiazioni dei “nazionali
di Bocce” ad ANCONA e ad IVREA al “Festival del teatro di strada”.
- Numero di acrobatica in gruppo su power-track (trampolino elastico) come cornice allo spettacolo “Le Stagioni” alla
Certosa Reale di COLLEGNO, “Colonia sonora”.
- Partecipazione alla presentazione su palco della scuola di circo FLIC, in piazza Castello (TO) per le elezioni del
Sindaco di Torino.
- Torneo di Maggio alla corte di Re Arduino 19° edizione, Cuorgnè.
- Esibizione in coppia alla prima serata di ASKABARET al centro sociale“Askatasuna” (TO)
[2007]
- Sessione fotografica per produzione artistica dal titolo “Ricordo (ossessivo) dell’immagine” di LUCA PRIVITERA.
- Collaborazione con la scuola di danza “LA MAISON DE LA DANSE” per il saggio di fine anno accademico
2006/2007 al Teatro “TOSELLI” (CN)
- Performance di danza-acrobatica, mano a mano in coppia con ballerina, giocoleria con clave luminose e clowneria.
- Performance alla concessionaria Renault “Contatto” di Cuneo in occasione della presentazione della NEW TWINGO.
- Giocoliere, acrobata nella rappresentazione lirica “CAVALLERIA RUSTICANA e PAGLIACCI” al “Festival delle
colline saluzzesi” di Saluzzo (CN).
- INSEGNANTE di giocoleria, acrobatica-equilibrismo e trapezio nella scuola di circo per bambini di Marene (CN).
- Apparizione come ospite speciale in diretta su RAI 3, nel programma TREBISONDA. _ puntata del 6/12/2007 dal
titolo “Palle e Balle”
- Performance di giocoleria (palline) come apertura della serata di “SIPARIO PRECARIO” a
Savigliano (CN) - VI Edizione (Ass. Bartalò).
[2008]
- INSEGNANTE di giocoleria, acrobatica-equilibrismo e trapezio nella scuola di circo per bambini di Marene (CN).
- Performance di giocoleria luminosa (verticali, palline e clave) alla“Festa della Befana” al PALAIS SAINT VINCENT
spettacolo dal titolo “MATRIOSKA”.
- Partecipazione come ospite al GRAN GALÀ della CONVENTION
GIOCOLERIA ad Empoli, (numero di palline).
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INVERNALE della
SPETTACOLI
By’o
È uno spettacolo di arti circensi adatto a un pubblico di ogni età. Nasce dalla volontà di diffondere e
portare in strada la passione dell’artista per questo mondo. È una sorta di autobiografia con numeri
di vario genere, di grande livello tecnico e forte impatto visivo.
Il tutto è giocato sul contatto col pubblico, che viene coinvolto e messo alla prova, nel magico
mondo del circo: palloni in spinning, palline “luminose”, clave “luminose”, verticalismi su trespolo,
rolla bola, diabolo, torce infuocate.
PRODUZIONE PROPRIA
F’Lash e Flair
regia di Roberto Magro
Dalla ricerca dell’interazione tra la danza, l’acrobatica e la manipolazione di oggetti l’artista crea,
con la regia e le coreografie di Roberto Magro, uno spettacolo del tutto particolare, dove il ballerino
e l’acrobata diventano, da centro dell’attenzione, semplice strumento del movimento sinuoso di una
palla.
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OPS! mimimanonsolo
Hanno all’attivo una serie di produzioni che ruotano attorno al Pianeta Uomo rappresentando
assurdità, contraddizioni, sogni e passioni, il tutto filtrato attraverso le tecniche del teatro non
verbale. Il gruppo ripercorre in modo personale la difficile strada del mimo, dove il corpo, il gesto e
la semplicità sono inseparabili compagni di viaggio, alla ricerca di un teatro poliedrico, creatore di
brevi storie, fatte di frammenti a volte surreali, specchi dell'umana resistenza dove la danza, la
pantomima, la clownerie e i pupazzi sono alcune delle contaminazioni in una serie di meditazioni
tragicomiche, che iniziano là dove la parola si ferma.
Infine, ma non ultimo, il Truccabimbi o Faces Painting con il quale riscuotono ovunque grandi
consensi di pubblico e di critica, considerati da molti tra i migliori in Italia per la loro tecnica e
ricerca pittorica.
Impegnati nel lavoro didattico e formativo, progettano e realizzano corsi e laboratori di
Comunicazione Corporea per le scuole materne, elementari, medie e superiori in Piemonte,
Lombardia, Emilia Romagna, Marche e Valle d'Aosta. Partecipano a numerosi festival, meeting,
incontri e rassegne in Italia e all’estero. Organizzano e collaborano con Pro Loco, amministrazioni
pubbliche, centri commerciali. per la creazione di rassegne, spettacoli e festival a indirizzo teatrale
o di sola animazione
Il gruppo degli OOPS! mimimanonsolo è composto da:
Patrizia Moretti:
laureata in Lettere Filosofia. Inizia giovanissima il suo percorso artistico
nell’ambito della danza. Le varie esperienze maturate nelle scuole di danza, quali Studio Danza
(Cristina Curino/ Vercelli), Accademia di Danza (Vercelli), New Dance Center (Vercelli), ISPRA
(Wiebe Moejs/Milano), Arcobaleno (Romagnano Sesia), Rapatika (Paola Colonna), la portano ad
una ricerca particolare sul movimento e lo spazio passando dalla classica alla contemporanea,
conseguenza inevitabile dopo i laboratori con Claude Coldy (Grenoble) e Giorgio Rossi (Sosta
Palmizi).
Scopre il teatro corporeo quale partner ideale della danza attraverso i seminari di Esther Mollo
(Mimo/Theatre Espace Immaginare/Parigi), Giorgio Boccassi (Coltelleria Eistein/Alessandria),
Yves Lebreton (Mimo/Teatro dell’Albero, Firenze), Claudio Cinelli (Teatro di Figura/Porte
Girevoli/Vinci).
Mauro Coppa:
diplomato in grafica pubblicitaria alla Scuola Politecnica di Design di Milano, con
specializzazioni in fotografia e computer grafico, alterna la passione per la musica a quella teatrale.
La sua formazione teatrale è eterogenea, acquisita in stage, laboratori, scuole e con professionisti
del settore tra i quali: Daniel Devere (Mimo/Attore/Parigi), Esther Mollo e Fabio Sforzino (Mimo/
Scherma Teatrale/Theatre Espace immaginare/Parigi), Diego Parassole e Francesco Foti (Comicità/
Cabaret/Milano), Peter Cocker (Clownerie/Acrobazia/Mellingen), Andrea Lanza (Attore/Milano),
Giorgio Boccasi (Coltelleria Eistein/Alessandria), Yves Lebreton (Mimo/Teatro dell’Albero/
Firenze), Paola Colonna (Danza Contemporanea/Torino), Pierre Bylard (Clown), Claudio Cinelli
(Teatro di Figura/Porte Girevoli/Vinci).
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ALBERTO BERTOLINO
inizia la propria attività di artista di strada nel 1994 dopo essere stato
piacevolmente colpito dalla visione degli spettacoli e della vita del Cirque Bidon.
Inizia come giocoliere autodidatta (clave palline monociclo ect.); l’esperienza dura un paio di anni,
attraverso lunghi viaggi in giro per l’Europa, tanti incontri e tanti sogni. Ma i sogni finiscono e ci si
rende conto che bisogna formarsi e crescere. Nel 1997 conosce Luisella Sartore ed inizia il
sodalizio artistico che durerà sino al 2004. Insieme studiano musica, si dedicano entrambi alla
fisarmonica e coltivano il sogno di raccontare storie. Realizzano alcuni spettacoli e piano piano si
avvicinano al teatro di figura: la loro casa si riempie di burattini, pupazzi, fondali e storie.
Frequentano in questo periodo parecchi stages di realizzazione e costruzione pupazzi, recitazione,
clown e cominciano a frequentare i principali festival italiani e di teatro di figura e di artisti di
strada. Insieme fondano anche un’Associazione "La fiaba e la foresta", che si occupa di
organizzazione di piccoli eventi e festival, e una compagnia, "Londalunga". Nel 2004 la compagnia
si riduce. Alberto Bertolino è ora solo e continua in modo proficuo la propria attività. È qui che
nasce l’amore per la musica meccanica. Un incontro con un vecchio organetto di Barberia a
manovella ed è subito passione. All’inizio l’organetto viene usato per le colonne sonore degli
spettacoli di burattini, in seguito acquista sempre più importanza e diventa autonomo. Anche il
repertorio varia e si passa dagli standar francesi, classici per organetto di barberia, a canzoni
decisamente più recenti (De Andrè, Secchioni) e alcuni esperimenti come i pezzi di Lou reed. Nel
2005 incontra Felice Pantone, cantastorie storico e conosciuto per la propria attività che svolge
ormai da più di vent’anni. Inizia una collaborazione e così all'organetto di Barberia si aggiunge la
sega musicale, l’ukulele e tanti altri stupidofoni molto interessanti.
Alberto Bertolino
Partecipazioni:
Mercantia (Certaldo)
Ferrara Busker (Ferrara)
Arrivano dal mare (Cervai)
Immagini dall'interno (Pinerolo)
Festival di musica meccanica in italia e all'estero Cesena e Francia)
Festival internazionale delle figure animate (Perugia)
Festival di Aosta (Aosta)
Festival degli Emirati Arabi (Dubai)
Burattinarte (Alba)
A PLAY - Arezzo Art Festival potrete incontrare Alberto Bertolino nei vicoli o in una piazza con il
proprio organetto di barberia dal suono suggestivo: con la sua musica accompagnerà le vostre serate
sempre pronto a regalare un sorriso.
Oltre a moltissime altre partecipazioni a manifestazioni minori, Alberto Bertolino rappresenta i
propri spettacoli di burattini anche nelle scuole.
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