ECONOMIA POLITICA (Canale AD) – Prof. E. Felli

ECONOMIA POLITICA (Canale A-D) – Prof. E. Felli - II Prova Intermedia (FACSIMILE)
TEST
Y0
Cognome _________________________Nome________________________ Matr.___________________
1) Nel lungo periodo l’offerta aggregata:
(a) dipende dal livello dei prezzi;
(b) non dipende dal livello dei prezzi;
(c) dipende dalla domanda aggregata;
(d) dipende dalla decisioni del governo.
2) Quale dei seguenti elementi non è un fattore di crescita economica?
(a) la moneta;
(b) le risorse naturali;
(c) la formazione di capitale;
(d) la tecnologia.
3) Per effetto del meccanismo del moltiplicatore, una flessione nella spesa per investimenti:
(a) è maggiore della corrispondente flessione nel PIL;
(b) ha un impatto trascurabile sull’economia;
(c) determina un incremento dell’offerta di moneta;
(d) determina una contrazione del PIL più che proporzionale.
4) Una riduzione del salario reale mentre l’occupazione aumenta, è spiegata da:
(a) una riduzione della domanda di lavoro;
(b) una riduzione della domanda di lavoro accoppiata ad un decremento dell’offerta di lavoro;
(c) un incremento dell’offerta di lavoro;
(d) una riduzione dell’offerta di lavoro.
5) Data una funzione del consumo del tipo C=100 + 0,3 Y, per ogni euro di reddito addizionale:
(a) il consumo aumenta di 30 centesimi;
(b) il consumo aumenta di 100€;
(c) il consumo rimane fisso a 100€;
(d) il consumo diminuisce di 30 centesimi.
6) Nel lungo periodo, un aumento della domanda aggregata provoca:
(a) un aumento dei prezzi e un aumento del livello del reddito d’equilibrio;
(b) un aumento dei prezzi senza alcun effetto sul livello del reddito d’equilibrio;
(c) una riduzione dei prezzi senza alcun effetto sul livello del reddito d’equilibrio;
(d) una riduzione dei prezzi e un aumento del livello del reddito d’equilibrio.
7) Gli stabilizzatori automatici attenuano le fluttuazione del PIL mediante:
(a) l’azzeramento degli shock sulla spesa;
(b) l’incremento dell’ammontare della spesa in ciascun anno;
(c) una riduzione della grandezza del moltiplicatore;
(d) l’incremento del risparmio.
8) Quale delle seguenti azioni determina una riduzione dell’offerta di moneta?
(a) le banche decidono di utilizzare le riserve in eccesso per l’acquisto di obbligazioni private;
(b) la Banca Centrale riduce il tasso di sconto;
(c) la Banca Centrale riduce il coefficiente di riserva obbligatoria;
(d) la Banca Centrale vende titoli del debito pubblico.
9) Durante una fase di contrazione dell’economia, si verifica che:
(a) il prodotto si riduce, l’occupazione aumenta e la disoccupazione cresce;
(b) il prodotto cresce, l’occupazione diminuisce e la disoccupazione si riduce;
(c) il prodotto diminuisce, l’occupazione si riduce e la disoccupazione aumenta;
(d) il prodotto cresce, l’occupazione aumenta e la disoccupazione si riduce.
10) Se la spesa per consumi cresce di 400 mld. di € ogni volta che il reddito disponibile aumenta di 1.000 mld. di €, la propensione
marginale al consumo sarà pari a:
(a) 40;
(b) 4;
(c) 0,4;
(d) 0,04.
11) Un’azienda informatica ha prodotto in un anno personal computer per un valore di 20 milioni di €. Se in quell’anno sono stati
venduti pc per un valore di 16 milioni di € ed i rimanenti pc per un valore di 4 milioni di € vengono contabilizzati sotto forma di scorte,
il contributo dell’azienda al PIL di quell’anno è:
(a) 4 milioni di €;
(b)12 milioni di €;
(c)16 milioni di €;
(d) 20 milioni di €.
12) Quale delle seguenti ipotesi di partenza sono formulate nel modello di crescita di Solow?
(a) concorrenza perfetta, rendimenti di scala crescenti e mobilità internazionale dei fattori produttivi ;
(b) concorrenza perfetta, rendimenti di scala costanti e mobilità internazionale dei fattori produttivi;
(c) concorrenza monopolistica, rendimenti di scala decrescenti e imperfetta mobilità internazionale dei fattori produttivi;
(d) monopolio, rendimenti di scala costanti e mobilità internazionale dei fattori produttivi.
13) Se un aumento della spesa pubblica provoca un incremento del tasso d’interesse:
(a) si riducono gli investimenti;
(b) si riducono gli investimenti e aumenta la domanda di moneta;
(c) crescono sia gli investimenti sia la domanda di moneta;
(d) sia gli investimenti sia la domanda di moneta possono aumentare ma il reddito d’equilibrio diminuisce.
14) Se è vero che tutte le rette SA della figura sottostante rappresentano la spesa aggregata, ipotizzando che gli investimenti I siano una
componente data ed autonoma, l’inclinazione di tutte le rette SA è misurata in un’economia chiusa:
(a) dalla propensione marginale al consumo;
(b) dalla propensione marginale al risparmio;
(c) dal moltiplicatore della spesa pubblica;
(d) dal moltiplicatore degli investimenti.
15) Con riferimento alla figura sottostante, una riduzione del tasso d’interesse, a parità delle altre condizioni (cioè non cambia PMgC),
impatta sulla spesa aggregata nel senso che:
(a) SA1 si riduce a SA0;
(b) SA1 si riduce a SA2;
(c) SA0 aumenta a SA2;
(d) SA0 aumenta a SA1.
16) Con riferimento alla figura sottostante, in tutti i punti delle diverse rette SA della spesa aggregata che si trovano a sinistra di E0, E2 e E1,
si può determinare:
(a) una riduzione non programmata delle scorte;
(b) una riduzione programmata delle scorte;
(c) un incremento non programmato delle scorte;
(d) un incremento programmato delle scorte.
17) Con riferimento alla figura sottostante, se l’equilibrio si sposta da E0 a E1 per effetto di un incremento di spesa pubblica G, l’ammontare
∆G è misurato:
(a) dal segmento E1E0;
(b) dal segmento E0E3;
(c) dal segmento E1E3;
(d) dal segmento E1E2.
18) Con riferimento alla domanda precedente, perché l’incremento del reddito da Y0 a Y1 è molto più ampio della variazione positiva della
spesa aggregata?
(a) perché la propensione marginale al consumo è maggiore di 1;
(b) perché la propensione marginale al risparmio è negativa;
(c) perché opera il meccanismo del moltiplicatore;
(d) perché l’imposizione fiscale sul reddito è troppo elevata.
Spesa aggregata
retta a 45° (SA=Y)
SA1
E1
SA2
SA0
E0
Y0
E2
Y2
E3
Y1
Reddito, prodotto
ESERCITAZIONE ALLE PROVE INTERMEDIE Di ECONOMIA POLITICA
(Canale A-D) – Prof. E. Felli
Simulazione della II prova intermedia 27 maggio 2011
SOLUZIONI COMMENTATE
1 (b) Valgono le ipotesi del modello neoclassico, con prezzi e salari perfettamente flessibili, in modo che il
prodotto sia sempre al livello del potenziale. L’offerta aggregata di lungo periodo è dunque verticale.
2 (a) – La moneta è solo un mezzo per facilitare le transazioni e svolgere funzioni unità di conto. Non ha alcuna
relazione con la crescita economica.
3 (d) Il moltiplicatore è il coefficiente dipendente dalla PMgC, che determina una variazione del prodotto più
che proporzionale rispetto alla variazione della componente della spesa aggregata (C, I o G ad esempio) che l’ha
originata. Tanto più elevata è la PMgC, tanto maggiore sarà il valore del moltiplicatore.
4 (c) – Nel mercato del lavoro, le imprese domandano lavoro in misura inversamente proporzionale al salario
reale, mentre l’offerta di lavoro è inclinata positivamente. Se aumenta l’occupazione, e quindi la curva di
domanda si sposta verso destra, per far ridurre il salario reale, vuol dire che anche la curva di offerta si è
spostata verso destra in misura più che proporzionale rispetto alla domanda di lavoro, altrimenti il salario di
equilibrio sarebbe rimasto invariato.
5 (a) Nell’equazione C=100+0,3Y, il coefficiente del reddito Y è la PMgC, che misura l’incremento addizionale di
C, cioè ∆C rispetto all’incremento di una unità di Y, cioè ∆Y=1. Quindi per ogni euro in più di reddito prodotto, il
consumo si accresce di 0,3 euro ossia 30 centesimi di euro.
6 (b) – Le motivazioni sono le stesse della domanda 1. Con il prodotto al suo potenziale, un incremento della
domanda aggregata provoca solo un aumento del livello dei prezzi.
7 (c) Molti fattori del mondo reali interferiscono col moltiplicatore e ne riducono le dimensioni. Queste forze
sono dette stabilizzatori automatici (del ciclo economico) perché, riducendo le dimensioni del moltiplicatore,
riducono anche l’impatto degli shock di spesa sul sistema economico, cioè ridimensionano le fasi di boom e di
recessione, rendendo più stabile il sistema economico.
8 (d) – Tra gli strumenti a disposizione della Banca Centrale, vi sono le cosiddette “operazioni sul mercato
aperto”, mediante le quali la Banca acquista/vende titoli del debito pubblico, aumentando/riducendo l’offerta
di moneta.
9 (c) Nelle recessioni, la caduta del prodotto si accompagna sempre ad una caduta dell’occupazione e, quindi,
ad un incremento della disoccupazione.
10 (c) – ∆C=400, ∆Y=1000. PMgC=∆C/∆Y e quindi PMgC=0,4
11 (d) Le convenzioni contabili prevedono che le scorte facciano parte degli investimenti e quindi contribuiscano
anch’esse alla formazione degli impieghi nei quali si ripartisce la spesa aggregata (C+I+G+NX).
12 (b) – Sono appunto le ipotesi di base nel cui ambito ha validità il modello di Solow.
13 (a) L’aumento di spesa pubblica provoca un effetto “di spiazzamento” della spesa privata, perché la curva IS
si sposta verso destra e provoca un aumento del tasso di interesse, che riduce la domanda di investimenti.
14 (a) – Nel caso di un investimento esogeno, cioè di un dato che viene assunto come esterno e non collegato ad
alcuna variabile, l’inclinazione della retta della spesa aggregata coincide con quella della funzione
macroeconomica del consumo, che è data appunto dalla PMgC=∆C/∆Y.
15 (d) – Dato che SA=Y=C+I+G+NX e I=h-nr, dove r è il tasso d’interesse e h e n due parametri della funzione,
essendoci una relazione inversa tra I e r, la riduzione di r fa crescere i e quindi SA si sposta parallelamente verso
l’alto.
16 (a) – In questo caso la SA è superiore a Y, cioè alla produzione, e quindi se le imprese hanno scorte possono
soddisfare la maggiore domanda riducendole, ma in modo non prevedibile. Le variazioni delle scorte
programmate sono già incluse negli investimenti.
17 (c) – L’incremento di spesa pubblica fa spostare parallelamente verso l’alto la SA e la distanza è pari proprio
a ∆G.
18 (c) - Vale la spiegazione della domanda 3.