Architettura gotica metà XII-XIV secolo Presentazione curata dall’insegnante Menin Maristella Diversamente da quanto avvenne per l'architettura romanica, policentrica e senza che si possa ritenere una regione europea come più rappresentativa, è invece quasi possibile identificare una località e un "padre" dell'architettura gotica. La ricostruzione del coro dell'abbazia di Saint Denis, vicino a Parigi, nell'anno 1144 per opera dell'abate benedettino Suger, è infatti generalmente considerata come la data di inizio di questo stile, che da lì a poco si diffonderà prima nelle diocesi dell'Ile de France e poi nel resto della Francia, in Inghilterra, nell'Impero e nel resto d'Europa, incontrando resistenze significative soprattutto in Italia. Uno stile consapevolmente diverso da quello precedente, caratterizzato dall'uso intensivo di tecniche costruttive già note (come l'arco a sesto acuto e la volta a crociera), ma in un sistema coerente e logico e con nuovi obiettivi estetici e simbolici. Nel 1140 l'abate Sugerio (Suger), seguendo la teoria che più è complesso il lavoro tanto più l’opera è meritoria, decide di ricostruire il coro e la facciata di Saint Denis, l’abbazia benedettina che conservava le reliquie del patrono di Parigi: San Dionigi. Il Dionigi monaco, siriano, aveva scritto un trattato sulla luce e sulle gerarchie angeliche, ispirato al neoplatonismo, nel quale la luce era considerata come emanazione divina e, in generale, la realtà sensibile come simbolo delle splendenti realtà soprannaturali. L'abate Sugerio, lettore dei testi dello Pseudo Dionigi, volle ricostruire la sua venerabile abbazia ispirandosi alle teorie del filosofo, e progettando un nuovo coro con una serie di cappelle radiali a forma trapezoidale direttamente collegate ad un deambulatorio, che permetteva ai fedeli di muoversi liberamente anche dietro il recinto del coro. Emil Pierre Joseph de Cauwer, La tomba di Luigi XII e della moglie Anna di Bretagna, 1867, olio su tela, 73 x 60 cm, Saint-Denis. Le cappelle radiali erano coperte da volte a crociera e sulle pareti si aprivano ampie finestre che davano una grande luminosità allo spazio interno. Le vetrate colorate alle aperture rendevano l'atmosfera interna quasi soprannaturale, riuscendo a dare una forma sensibile alle teorie dello Pseudo Dionigi. La basilica è una pietra miliare dell'architettura gotica e viene considerata il primo edificio costruito in questo stile. La struttura gotica di San Denis fu iniziata nel 1136 dall'abate Sugerio, nel coro, nel deambulatorio e nella facciata, mentre le navate e la ricostruzione della parte superiore del coro fu compiuta nel XIII secolo dall'architetto Pierre de Montereau. Saint - Denis -Parigi St Denis Particolare dello schema costruttivo dell'Abbazia di Saint-Denis Le polifore del livello più alto formano il cleristorio; al di sotto si trova il livello del triforio e/o del matroneo e , ancora più in basso, c’ è quello delle arcate della navata centrale. Il cleristorio o claristorio, in architettura, è il livello più alto della navata in una basilica romana o in una chiesa romanica o gotica. Il suo nome si deve al fatto che la sua traforazione di finestre permette al chiarore della luce di illuminare l'interno dell'edificio. Era già stato usato dai Romani, in ciò probabilmente influenzati dall'architettura ellenistica, nelle basiliche, nelle terme o nei palazzi. Al di sopra delle arcate la tribuna inizialmente presente (XII secolo) venne in seguito rimpiazzata dal triforio (XIII secolo), realizzato nello spessore del muro e aperto sulla navata centrale o mediante una serie continua di arcate (cattedrali di Chartres e di Reims), ovvero con arcate inserite a gruppi in un arco maggiore (cattedrale di Amiens). Nel secondo quarto del secolo la galleria si apre verso l'esterno e tutto lo spazio della parete viene ad essere occupato da finestre altissime, rese possibili dalle volte a crociera che riportano le spinte ai quattro angoli. Il Gotico: Intorno al 1250 incomincia a diffondersi e ad irradiarsi dalla Francia settentrionale verso tutto il continente europeo, una nuova sensibilità artistica, un bisogno di ricerca di nuove forme estetiche e nuovi principi di stile nella costruzione di edifici e cattedrali. Nasce così l'arte gotica, che arriverà a toccare le sponde meridionali del Mediterraneo. Un movimento, l'arte gotica, che si spinge ben oltre il XV secolo. Il gotico viene considerato dalla critica ufficiale del periodo, come un movimento anticlassico e, da alcuni anche barbarico. I romantici dell'Ottocento lo sapranno rivalutare per le qualità tecniche e l'originalità. Nello stile gotico si riconosce il completo dominio della geometria, del disegno, degli stadi dei procedimenti costruttivi e dei sistemi efficacissimi sulla lavorazione in economia, con pochissimo scarto di materiale lavorato. • L’arte gotica si manifestò nella zona della Francia settentrionale, attorno alla città di Parigi. • Dalla Francia il Gotico raggiunse però presto tutto il resto dell’Europa. • A differenza dell’architettura romanica, che era massiccia, quella gotica è agile e leggera. • La sua caratteristica principale è il verticalismo accentuato. • Le chiese gotiche sono infatti sviluppate in altezza. Cattedrale di Notre-Dame, 1194-1224, Chartres. Interno ed esterno Caratteristiche • Le caratteristiche dell’architettura gotica sono: • L’arco acuto o a ogiva. • La volta a ogiva costolonata. • L’arco rampante. • Il pinnacolo. • Mura dallo spessore sottile e spesso forate da vetrate. Struttura di una volta a crociera gotica (Eugène Viollet-leDuc, Dictionnaire raisonné de l'architecture française du XIe au XVI siècle, 1856) L’arco acuto o a ogiva L'arco denominato a sesto acuto (ogivale) è uno degli elementi tipici delle Cattedrali Gotiche, che presenta una forma stretta ed appuntita. Esso deriva dall’intersezione di due cerchi con lo stesso raggio ma aventi centri diversi e che vengono uniti a formare una punta. • La curva è composta da due archi di cerchio che si intersecano. La volta a ogiva costolonata • I costoloni costituiscono gli archi di una campata e sono a vista. • Questi proseguono verticalmente lungo le pareti delle navate formando i pilastri, che sono detti a fascio. • Le vele sono le parti triangolari della volta, delimitate dai costoloni. L’arco rampante • Elemento esterno dell’edificio, formato da un arco incompleto. • Assorbe le spinte provenienti dalle volte delle navate, specialmente quella centrale, scaricandole sugli elementi verticali. Cattedrale di Notre-Dame, ca 1200-1250, Parigi • Elemento che aggiunge Il pinnacolo peso all’edificio, raddrizzando la spinta degli archi. Ma la straordinaria capacità degli architetti gotici non si esaurisce nella nuova struttura statica messa a punto: gli edifici, svuotati dal limite delle pareti in muratura, poterono svilupparsi in uno slancio verticale, arrivando a toccare altezze ai limiti delle possibilità della statica. La cattedrale più alta costruita è quella di Beauvais le cui volte raggiungono un'altezza di ben 48,5 metri (la Cattedrale di Notre-Dame di Parigi ne misura 33). Cattedrale di Beauvais-1225incompiuta [Come di consueto, fu iniziata la costruzione dal coro, che aveva sette absidi e che si distingueva per l'estrema dissoluzione della massa delle pareti, resa ancora più inconsueta dall'altezza. Il 3 ottobre 1272 vengono cantati i vespri per l'inaugurazione del nuovo coro. Concluso il coro, fu grande motivo di orgoglio per la città fino al momento della catastrofe: nel 1284 la costruzione, troppo ardita, non resse, e la volta cedette]. Cattedrale di Beauvais-1225- Il vertiginoso coro- Veduta esterna ed interna. Pianta. Questa caratteristica non fu una novità assoluta e si sviluppò probabilmente da chiese con verticalità preminente già nell'epoca romanica, in Normandia e in Inghilterra (che all'epoca formavano un'unità politica comune). Strumenti essenziali per questo sviluppo "aereo" furono: l'uso massiccio dell'arco a sesto acuto (di origine sasanide e islamica, in uso già in epoca romanica, per esempio in Borgogna), che permette di scaricare il peso sui piedritti generando minori spinte laterali rispetto ad un arco a tutto sesto; la volta a crociera ogivale, che può creare anche campate rettangolari invece di quadrate; gli archi rampanti innestati su contrafforti esterni, che ingabbiano la costruzione disponendosi dinamicamente attorno a navate ed absidi. In Inghilterra si ebbe in seguito un ulteriore sviluppo della volta a crociera con la volta a sei spicchi e poi a raggiera o a ventaglio: tutte soluzioni che permettevano una migliore distribuzione del peso a favore di una maggiore altezza. • 1163-1345- Notre Dame de Paris rappresenta la prima fase del gotico maturo con la messa a punto degli elementi tardo-romanici. È ubicata nel luogo dove avvenne il primo insediamento della città da parte dei Romani, e per questo motivo nel tempo assume un significato particolare (Ile de la Citee). • La decorazione della facciata originale è stata smantellata durante la rivoluzione francese perché presentava un ricco apparato scultoreo rappresentante i re di Francia; nel XIX secolo è stata ricostruita da Violet-le-Duc ma non molto fedelmente. • La pianta ha cinque navate, il transetto è molto poco sporgente; del romanico rimane il rapporto 1:2 tra la navata centrale e quelle laterali. È presente un doppio deambulatorio. • Col tempo, tra i grossi contrafforti esterni, sono state inserite delle cappelle in modo da guadagnare spazio al piano terra, anche per dedicarlo al culto dei santi. Si tratta di una chiesa a pianta rettangolare, col transetto contenuto all'interno del perimetro dell'edificio; lo spazio interno, caratterizzato dalla presenza di numerose cappelle laterali e radiali, è quindi articolato secondo una pianta a croce latina, con cinque navate che si chiudono, nella zona absidale, con un doppio deambulatorio. La navata centrale è costituita da cinque doppie campate, definite da massicci pilastri circolari sui quali sono impostati gli archi a sesto acuto. Al di sopra delle navate laterali più interne si trova il matroneo, schermato da eleganti trifore e sormontato da ampie bifore, una per ogni campata, che danno luce all'interno. La copertura è costituita da volte a crociera esapartite da eleganti costoloni. 1163-1345- Notre Dame de Paris-Pianta • Le torri, probabilmente inizialmente cuspidate, occupano in pianta lo spazio delle due navate laterali; anche qui, come in molte altre chiese francesi, l’incrocio tra il transetto ed il corpo longitudinale viene risolto con una guglia terminante in una cuspide. • I piedritti sono colonne molto massicce; scompare il triforio. La parte del claristorio è quasi completamente aperta a finestre, infatti a quel livello la struttura è composta solo da pilastri da cui partono le nervature delle volte. Cattedrale di Notre Dame de Paris • Il contraffortamento esterno delle murature è garantito da contrafforti gradonati da cui, all’altezza delle cappelle, partono archi rampanti che con un arco di cerchio (non acuto) si posano sui pilastri all’altezza delle coperture. I contrafforti per necessità statiche sono appesantiti con guglie e terminano in fantasiose edicole. • PARIGI La facciata occidentale è uno degli elementi più conosciuti dell'intero complesso. Essa è suddivisa in cinque livelli distinti, come mostrato nella figura a fianco: i tre portali fortemente strombat i, con il loro ricco apparato scultoreo; la Galleria dei Re; il rosone, affiancato da due finestroni ogivali; la Galleria delle Chimere; ed infine le due torri campanarie gemelle. Particolare veduta del cleristorio di Notre-Dame a Parigi Una chimera sulla facciata di Notre-Dame La facciata del transetto è trattata in modo molto accurato: un portale acuto e cuspidato, un triforio con finestre altissime, un claristorio occupato dal rosone che libera completamente la parete. La facciata principale è segnata da logge che vengono proposte su vari livelli in differenti dimensioni. Notre Dame de Paris- Rosone Nord Le campate delle volte sono esapartite ed un ruolo importante è rivestito dai costoloni che le seguono Notre Dame de Paris- Interno Nella Cattedrale di Chartres si assiste addirittura a dei virtuosismi, perché gli elementi costruttivi gotici sono talmente ben conosciuti e collaudati che spesso superano le loro reali funzioni statiche e assumono una valenza anche estetica. La copertura crolla due volte e per due volte viene ricostruita ingabbiando la struttura in una sempre più fitta selva di contrafforti ed archi rampanti. In pianta il corpo di fabbrica della zona del presbiterio-coro è addirittura più largo della lunghezza del corpo longitudinale e presenta un doppio deambulatorio. 1194-1220 Cattedrale di Chartres Questa cattedrale si riconosce facilmente a causa della grande differenza tra le sue due torri: la torre sud è dotata di una base tipicamente gotica e sormontata da una guglia molto semplice; la torre nord fu costruita in epoca più tarda ed è di architettura più complessa. All’interno vi sono tre livelli: pilastri, triforio e un claristorio molto elevato. È presente la sequenza 3-7-5 navate. Il dislivello tra la navata centrale e quelle laterali è elevatissimo ed è risolto con contrafforti e archi rampanti. I contrafforti gradonati si assottigliano man mano che si innalzano e fanno partire un arco rampante con un grosso piano di applicazione. Le testate dei transetti sono trattate come grandi facciate autonome: questo perché Chartres è un luogo di pellegrinaggio. Cattedrale di Chartres Cattedrale di Chartres –Interno e spaccato assonometrico Cattedrale di Chartres, archi rampanti Il labirinto di Chartres, opera del XII secolo, è una figura geometrica circolare inscritta in larghezza sul pavimento della navata centrale. Rappresenta un percorso continuo lungo 261,5 m che va dall'esterno all'interno del cerchio, con una successione di curve e archi di cerchio concentrici. Una delle sue particolarità è che i percorsi, sia dal centro che dal perimetro, presentano la stessa successione di curve e archi. La cattedrale, con i suoi oltre 7000 m² di superficie, è la più vasta delle cattedrali francesi. La sua struttura e soprattutto il suo apparato scultoreo costituiscono un tutto armonico, fedele ai canoni del Gotico classico definiti a Chartres, ma anche rivoluzionario per la sua concezione basata sulla grandiosità L’altezza smisurata, che rese obbligatorio l'uso di doppi archi rampanti di sostegno, è in armonia con la pianta di dimensioni eccezionali: 133,50 metri di lunghezza e 65,25 metri di larghezza sul transetto. Il modello segue i canoni stabiliti a Chartres, con tre navate sia nella parte frontale che nel transetto, e un'ampia abside divisa in quattro settori. Il deambulatorio, doppio ai lati ma semplice nel tratto curvo, immette in sette cappelle radiali. All'interno le pareti sono suddivise verticalmente in tre livelli, archi, trifore e finestre, con la particolarità che la parte di sfondo del triforio, generalmente chiusa, qui adotta la struttura a vetrata. Cattedrale Notre Dame, Amiens,1220-1288 Cattedrale di Notre Dame di Amiens Progettata nel 1220 dall’architetto Robert de Luzarches, la Cattedrale di Amiens segna un passo avanti nel gigantismo delle dimensioni. Planimetricamente la zona compresa tra il transetto ed il coro è più vasta del corpo longitudinale; il transetto è poco sporgente ed è presente la sequenza 3-7-5 navate. Una novità si trova all’innesto del deambulatorio, dove le due navate più esterne si trasformano in cappelle radiali. I contrafforti a lama hanno ridotto le loro dimensioni poiché sono sempre più studiati i punti di appoggio. Le torri sono molto accentuate, i portali in facciata sono arretrati e affiancati da statue alternate a decorazioni ad intaglio. Le coperture non corrispondo all’altezza della quota della facciata. La testata del transetto è libera da muri e presenta un portale gemino tipico delle chiese di pellegrinaggio. Gli archi rampanti sono traforati in modo da apparire più eleganti pur continuando a svolgere la loro funzione statica. I piedritti sono piuttosto esigui, sopra è presente il triforio perimetrale e ancora più sopra c’è l’altissimo claristorio, ed anch’esso corre lungo tutta la lunghezza dell’edificio. Spaccato assonometrico della cattedrale di Nostre Dame di Amiens I costoloni sono accentuati in modo da evidenziare il tema della continuità ed in modo da dare una visione completa dello spazio. L'edificio, in stile gotico ormai maturo, si estende secondo una struttura a croce latina, dotata di tre navate laterali lungo il corpo del braccio principale, schema che si ripropone nel transetto e che viene corredato di un'ulteriore navatella presso l'abside, la quale viene così ad essere dotata di un doppio deambulatorio interrotto da una serie di sette cappelle radiali. La cappella assiale, grazie all'aggiunta di due campate, acquisisce un'importanza estetica e strutturale peculiare. La navata centrale si estende per sette campate, mentre i bracci del transetto ampliano lo spazio interno di tre campate per ogni lato. L'accesso e l'uscita dall'edificio sono resi possibili dalla presenza di nove portali, tre per ogni facciata L'intera pianta dell'edificio richiama inoltre diverse analogie con la planimetria delle costruzioni, di poco precedenti, di Chartres e Reims. Cattedrale di Amiens XIII secolo Volte nella cattedrale di Notre-Dame di Amiens La cattedrale di Notre Dame di Reims è la chiesa che sancisce la consacrazione dei Re di Francia. La chiesa ha una pianta puntiforme a tre navate, 5 nel transetto; le navate più esterne nella zona coro-presbiterio si trasformano in cappelle radiali. I livelli della cattedrale sono tre: piedritti, un piccolo triforio ed il claristorio. I contrafforti sono gradonati a lama, con due ordini di archi rampanti dal punto di appoggio ridottissimo. Ogni contrafforte è poi caricato da una cuspide. Inizialmente furono progettate sette torri, ma poi ne vennero costruite soltanto due. 1211-1475 Cattedrale di ReimsFrancia 1211-1475 Cattedrale di Notre Dame di Reims Cleristorio formato da bifore della Cattedrale di Reims, Francia Sainte Chapelle, Parigi 1246-1248 Si tratta della cappella annessa al palazzo di giustizia di Parigi ed è l’esempio più compiuto di gotico fiorito (amore per il lusso e per la raffinatezza ). Possiamo definire la Saint Chapelle come una scatola di vetro: infatti non è composta da muri, ma solo da contrafforti che separano le grandissime vetrate. La pianta è ad aula unica e semplice, con un grande coro. All’esterno ha contrafforti a lama molto sottili coronati da cuspidi traforate. La Saint Chapelle fu costruita per conservare le reliquie che San Luigi aveva comprato dall’imperatore bizantino, tra cui la corona di spine di Cristo. La Cappella superiore è un miraggio di eleganza e leggerezza, dove le finissime pareti, ridotte all'ossatura dei contrafforti lasciano immensi squarci vuoti riempiti dallo straordinario ciclo delle preziose vetrate duecentesche, l'elemento più famoso della cappella. Più che un'opera architettonica sembra essere una d'oreficeria, dove la struttura muraria appare come una delicata cornice alle vetrate istoriate. La decorazione delle vetrate è di stampo tipicamente parigino: sottolinea sia la funzione sacra che quella regale che coesistono in questo santuario personale del re Luigi. La vetrata ha effetti sul piano emotivo dell’osservatore più che su quello razionale. La Cappella inferiore Sainte Chapelle, Parigi La Cappella inferiore, alta meno di 7 metri, presenta una navata centrale divisa da esili colonnine da due strette navate laterali. Le pareti sono decorate da una parasta gotica di archi trilobi e colonnine; il soffitto è chiuso da grandi volte a crociera. Tuttavia l'interno risulta sovraccaricato dalla ridondante decorazione pittorica ottocentesca. La sfavillante Cappella superiore Planimetria della Sainte Chapelle, Parigi Sainte Chapelle, Parigi Nel caso del Gotico in Inghilterra si svilupparono presto delle caratteristiche peculiari diverse da quelle continentali: 1) Grande attenzione all'ornamento, soprattutto della facciata; 2) Facciate a sviluppo prevalentemente orizzontale (come nella cattedrale di Wells, 1230-1240) 3) Transetto incrociato al centro della navata centrale piuttosto che nella zona terminale o, in altre parole, sviluppo longitudinale del coro che arriva a eguagliare in alcuni casi la navata; 4) Mancanza (salvo rare eccezioni) del deambulatorio absidale e delle cappelle radiali; 5) Persistenza del triforio, al quale talvolta corrispondono ancora dei matronei; 6) Presenza di una sala capitolare ottagonale, staccata dalla chiesa, e coperta da una volta ad ombrello sostenuta da un unico pilastro centrale; per permettere l'apertura di grandi finestre la struttura è di solito retta da archi rampanti e contrafforti esterni disposti in maniera radiale. 7) Ma la caratteristica più innovativa e più immediatamente riconoscibile del Gotico inglese è quella dell'invenzione delle volte a raggiera e delle volte a ventaglio. Le membrature della volta si moltiplicano: compaiono nuove nervature intermedie, chiamate anche tiercerons, che risultano prive di funzione portante. Esse conducono in un punto situato su un costolone longitudinale e non più alla chiave di volta, manifestando così il loro ruolo puramente decorativo. Le nervature si slanciano infatti dai pilastri senza confluire verso un'unica chiave di volta, ma si diramano creando un reticolo geometrico che termina lungo una linea centrale (conformazione "a spina di pesce"). Uno dei primi esempi di tali innovazioni è nella Cattedrale di Lincoln (post 1192). La Cattedrale di Wells (in inglese: Wells Cathedral; nome ufficiale: Cathedral Church of St. Andrew o Cathedral of St. Andrew in Wells), è un edificio religioso intitolato a Sant'Andrea, eretto in stile gotico inglese tra il 1180 ca. e il 1490 aWells, cittadina del Somerset, nel sudovest dell'Inghilterra, La cattedrale di Wells ha una struttura castellare con contrafforti distaccati dalle murature. La facciata principale o facciata ovest è molto massiccia con grandi torri e torricine affiancate che dilatano il fronte. Fu iniziata nel 1209 e completata nel 1250. Ad essa sono state aggiunte delle torri nel XIV e XV secolo. È larga 45 metri circa. È decorata da trecento statue, che raffigurano santi, scene bibliche, preti, sovrani ecc.[ Cattedrale di Wells L'arco a forbice della cattedrale di Wells Nel punto di innesto del transetto l’arco trionfale che sorregge la torre centrale è risolto tramite un uso assai insolito dell’arco ogivale, che forma un caratteristico ar co a forbice. Cattedrale di Wells Sala capitolare della cattedrale di Wells con copertura a palmetta La sala capitolare all’esterno è molto spoglia, ed ha un coronamento con loggetta cieca ed un contraffortamento leggero sugli spigoli. All’interno abbiamo un solo piedritto centrale formato da colonnette che terminano ognuna in un costolone, e si intrecciano in una particolare copertura a palmetta. La cattedrale presenta una facciata gotica decorata con oltre trecento statue.[ Gli interni sono caratterizzati da enormi archi a forbici, risalenti al 1338-1348. All'interno si trova, tra l'altro, un orologio astronomico copernicano. Pianta della cattedrale di Wells Interno della Cattedrale di Lincoln, con le volte a raggiera (post 1192). È il prototipo completo di architettura gotica inglese; presenta tutti i caratteri distintivi: policromia dei marmi, elevato decorativismo delle volte e senso di orizzontalismo. Presenta due transetti di diverse dimensioni e un coro rettilineo tipicamente inglese; suddiviso in due: il coro di Sant'Ugo e il coro degli Angeli. Nel cosiddetto coro di Sant’Ugo il disegno delle volte ha un andamento asimmetrico, in quanto le nervature non si incontrano al centro di ogni campata, ma in due punti equidistanti dal centro; in questo modo le vele, a destra e sinistra dell’asse (sottolineato da un pesante costolone rettilineo) formano in proiezione due triangoli scaleni, mentre altri costoloni collegano i vertici di questi triangoli con lo spigolo più vicino del lato opposto, formano un’ulteriore serie di strette vele rettangolari. Si tratta comunque di un effetto del tutto decorativo, in quanto l’utilizzo di muri spessi e continui rende praticamente inutile la ripartizione delle spinte attraverso le nervature; forse la volontà era quella di adattare una volta esapartita ad una base rettangolare senza pile deboli; questa soluzione non ebbe seguito. Un’altra soluzione insolita è quella presente nella zona inferiore delle navate laterali del coro di Sant’Ugo e nel transetto est, sotto le finestre appare una doppia serie di arcate a parete, sfalsate e disposte l’una di fronte all’altra, la serie anteriore su colonnine di marmo nero, ha archi trilobati, quella posteriore più bassa, con semplici archi acuti; questa soluzione accentua illusivamente l’effetto di profondità e rimanda al gusto tipicamente inglese delle pareti sdoppiate. Il coro degli Angeli è decorato con la presenza di rosoni polilobati e profili delle arcate ricchi di modanature. Nella facciata si nota lo sviluppo della partitura orizzontale, si tende a estendere la facciata decorata con nicchie e colonnine arcuate. Cattedrale di Lincoln Cattedrale di Lincoln Il gotico in Italia ha caratteristiche che lo distinguono notevolmente da quello del luogo d'origine dell'architettura gotica, cioè la Francia, e dagli altri paesi europei in cui questo linguaggio si è diffuso (cioè l'Inghilterra e la Germania). In particolare non viene recepita l'innovazione tecnica e l'arditezza strutturale delle cattedrali francesi, preferendo mantenere la tradizione costruttiva consolidata nei secoli precedenti, e anche dal punto di vista estetico e formale non trova un grande sviluppo lo slancio verticale quasi estatico dell'architettura d'oltralpe. Se da un lato quindi c'era stata un'applicazione precoce di elementi gotici in epoca romanica (i rosoni e le volte a costoloni nel nord-Italia, gli archi a sesto acuto di retaggio arabo in Italia meridionale), dall'altro la tradizione romanica, influenzata dai modelli bizantini, paleocristiani e classici, resistette al principio dell'annullamento delle pareti. Ciò fu dovuto probabilmente anche a questioni puramente pratiche: il clima italiano avrebbe fatto negli edifici coperti di vetrate un "effetto serra" nei mesi estivi, per cui la soluzione preferita fu quella di mantenere strutture in massiccia muratura, più fresche, sulle quali si stendevano preziose decorazioni ad affresco. Si ebbe quindi in Italia un compromesso tra romanico e gotico, senza eccessivi slanci in altezza e riduzioni scheletriche delle masse murarie. Una possibile periodizzazione dell'architettura gotica italiana contempla una fase iniziale nel XII secolo con lo sviluppo dell'architettura cistercense, una fase successiva dal 1228 al 1290 di "primo gotico"; le realizzazioni dal 1290 al 1385 sono considerate di "gotico maturo" ed infine l'ultima fase dal 1385 fino al XVI secolo con l'inizio e la prosecuzione di cantieri "tardo gotici" come al Duomo di Milano o di Napoli ed alla Basilica di San Petronio a Bologna. Basilica di San Francesco –Assisi- 1228/1253 La Basilica di San Francesco ad Assisi nasce in posizione marginale, a causa del minor costo dei terreni, in condizioni topografiche disagevoli. Viene inizialmente costruito un robusto piano basamentale: l’impianto duecentesco poggia su una basilica inferiore che funge da fondazione. Interno della navata della Basilica di San Francesco – Assisi-1228-1253 Basilica di San Francesco ad Assisi . Si privilegia l’aula unica con croce commissa e l’organizzazione in quattro campate con copertura a crociere. Contrafforti semi-cilindrici segnalano all’esterno la partizione interna delle campate (sono bassi archi rampanti). All’interno fasci di semi-colonne salendo si trasformano nelle volte. Le pareti sono molto consistenti e sono decorate con un ciclo di affreschi di Giotto inserito all’interno di una loggia disegnata. Sotto la basilica c’è la grande chiesa sotterranea. L’uso miscelato di archi rampanti, archi ogivali e contrafforti permette di risolvere i problemi di staticità dell’edificio. Affreschi Fuori dall’Italia si liberano le pareti raccontando cicli di storie su grandi vetrate. I francescani invece usano le vetrate per fini didattici, e perché così la luce è ampiamente diffusa, serena, resa calda dalle vetrate colorate, e serve per illuminare gli affreschi, cosa prevista dagli architetti. Quello di Assisi è uno dei primi e più belli cicli pittorici ad affresco, che divennero presto un nuovo linguaggio dell’architettura. Gli affreschi sono la risposta figurativa alla muratura massiccia e resistente. Basilica di San Francesco ad Assisi -