Architettura gotica
metà XII-XIV secolo
Presentazione curata dall’insegnante
Menin Maristella
Diversamente da quanto avvenne per l'architettura romanica,
policentrica e senza che si possa ritenere una regione europea come
più rappresentativa, è invece quasi possibile identificare una località e
un "padre" dell'architettura gotica.
La ricostruzione del coro dell'abbazia di Saint Denis, vicino a Parigi,
nell'anno 1144 per opera dell'abate benedettino Suger, è infatti
generalmente considerata come la data di inizio di questo stile, che
da lì a poco si diffonderà prima nelle diocesi dell'Ile de France e poi
nel resto della Francia, in Inghilterra, nell'Impero e nel resto d'Europa,
incontrando resistenze significative soprattutto in Italia.
Uno stile consapevolmente diverso da quello precedente,
caratterizzato dall'uso intensivo di tecniche costruttive già note (come
l'arco a sesto acuto e la volta a crociera), ma in un sistema coerente e
logico e con nuovi obiettivi estetici e simbolici.
Nel 1140 l'abate Sugerio (Suger), seguendo la
teoria che più è complesso il lavoro tanto più
l’opera è meritoria, decide di ricostruire il coro e la
facciata di Saint Denis, l’abbazia benedettina che
conservava le reliquie del patrono di Parigi: San
Dionigi.
Il Dionigi monaco, siriano, aveva scritto un
trattato sulla luce e sulle gerarchie
angeliche, ispirato al neoplatonismo, nel
quale la luce era considerata come
emanazione divina e, in generale, la realtà
sensibile come simbolo delle splendenti
realtà soprannaturali.
L'abate Sugerio, lettore dei testi dello Pseudo
Dionigi, volle ricostruire la sua venerabile abbazia
ispirandosi alle teorie del filosofo, e progettando
un nuovo coro con una serie di cappelle radiali a
forma trapezoidale direttamente collegate ad un
deambulatorio, che permetteva ai fedeli di
muoversi liberamente anche dietro il recinto del
coro.
Emil Pierre Joseph de Cauwer, La
tomba di Luigi XII e della moglie
Anna di Bretagna, 1867, olio su
tela, 73 x 60 cm, Saint-Denis.
Le cappelle radiali erano coperte da
volte a crociera e sulle pareti si
aprivano ampie finestre che davano
una grande luminosità allo spazio
interno. Le vetrate colorate alle
aperture rendevano l'atmosfera
interna quasi soprannaturale,
riuscendo a dare una forma sensibile
alle teorie dello Pseudo Dionigi.
La basilica è una pietra miliare
dell'architettura gotica e viene
considerata il primo edificio
costruito in questo stile. La struttura
gotica di San Denis fu iniziata nel
1136 dall'abate Sugerio, nel coro, nel
deambulatorio e nella facciata,
mentre le navate e la ricostruzione
della parte superiore del coro fu
compiuta nel XIII secolo
dall'architetto Pierre de Montereau.
Saint - Denis -Parigi
St Denis
Particolare dello schema costruttivo
dell'Abbazia di Saint-Denis
Le polifore del livello più alto formano il
cleristorio; al di sotto si trova il livello
del triforio e/o del matroneo e , ancora
più in basso, c’ è quello delle arcate della
navata centrale.
Il cleristorio o claristorio, in architettura, è
il livello più alto della navata in
una basilica romana o in
una chiesa romanica o gotica. Il suo nome
si deve al fatto che la sua traforazione di
finestre permette al chiarore della luce di
illuminare l'interno dell'edificio. Era già
stato usato dai Romani, in ciò
probabilmente influenzati
dall'architettura ellenistica, nelle
basiliche, nelle terme o nei palazzi.
Al di sopra delle arcate la tribuna
inizialmente presente (XII secolo)
venne in seguito rimpiazzata
dal triforio (XIII secolo), realizzato
nello spessore del muro e aperto
sulla navata centrale o mediante
una serie continua di arcate
(cattedrali di Chartres e di Reims),
ovvero con arcate inserite a gruppi
in un arco maggiore (cattedrale di
Amiens). Nel secondo quarto del
secolo la galleria si apre verso
l'esterno e tutto lo spazio della
parete viene ad essere occupato da
finestre altissime, rese possibili
dalle volte a crociera che riportano
le spinte ai quattro angoli.
Il Gotico: Intorno al 1250 incomincia a diffondersi e ad irradiarsi dalla
Francia settentrionale verso tutto il continente europeo, una nuova
sensibilità artistica, un bisogno di ricerca di nuove forme estetiche e
nuovi principi di stile nella costruzione di edifici e cattedrali.
Nasce così l'arte gotica, che arriverà a toccare le sponde meridionali del
Mediterraneo.
Un movimento, l'arte gotica, che si spinge ben oltre il XV secolo.
Il gotico viene considerato dalla critica ufficiale del periodo, come un
movimento anticlassico e, da alcuni anche barbarico.
I romantici dell'Ottocento lo sapranno rivalutare per le qualità tecniche
e l'originalità. Nello stile gotico si riconosce il completo dominio della
geometria, del disegno, degli stadi dei procedimenti costruttivi e dei
sistemi efficacissimi sulla lavorazione in economia, con pochissimo
scarto di materiale lavorato.
• L’arte gotica si
manifestò nella
zona della Francia
settentrionale,
attorno alla città di
Parigi.
• Dalla Francia il
Gotico raggiunse
però presto tutto il
resto dell’Europa.
• A differenza dell’architettura
romanica, che era massiccia,
quella gotica è agile e leggera.
• La sua caratteristica principale
è il verticalismo accentuato.
• Le chiese gotiche sono infatti
sviluppate in altezza.
Cattedrale di Notre-Dame,
1194-1224, Chartres.
Interno ed esterno
Caratteristiche
• Le caratteristiche
dell’architettura gotica
sono:
• L’arco acuto o a ogiva.
• La volta a ogiva
costolonata.
• L’arco rampante.
• Il pinnacolo.
• Mura dallo spessore
sottile e spesso forate da
vetrate.
Struttura di una volta
a crociera gotica
(Eugène Viollet-leDuc, Dictionnaire
raisonné de
l'architecture
française du XIe au
XVI siècle, 1856)
L’arco acuto o a ogiva
L'arco denominato a sesto
acuto (ogivale) è uno degli
elementi tipici delle
Cattedrali Gotiche, che
presenta una forma stretta
ed appuntita. Esso deriva
dall’intersezione di due
cerchi con lo stesso raggio
ma aventi centri diversi e
che vengono uniti a formare
una punta.
• La curva è composta da
due archi di cerchio che
si intersecano.
La volta a ogiva costolonata
• I costoloni costituiscono gli
archi di una campata e sono
a vista.
• Questi proseguono
verticalmente lungo le
pareti delle navate
formando i pilastri, che
sono detti a fascio.
• Le vele sono le parti
triangolari della volta,
delimitate dai costoloni.
L’arco rampante
• Elemento esterno
dell’edificio, formato da
un arco incompleto.
• Assorbe le spinte
provenienti dalle volte
delle navate,
specialmente quella
centrale, scaricandole
sugli elementi verticali.
Cattedrale di Notre-Dame, ca 1200-1250, Parigi
• Elemento che aggiunge
Il pinnacolo
peso all’edificio,
raddrizzando la spinta
degli archi.
Ma la straordinaria capacità
degli architetti gotici non si
esaurisce nella nuova struttura
statica messa a punto: gli
edifici, svuotati dal limite delle
pareti in muratura, poterono
svilupparsi in uno slancio
verticale, arrivando a toccare
altezze ai limiti delle possibilità
della statica.
La cattedrale più alta costruita
è quella di Beauvais le cui
volte raggiungono un'altezza di
ben 48,5 metri (la Cattedrale di
Notre-Dame di Parigi ne misura
33).
Cattedrale di Beauvais-1225incompiuta
[Come di consueto, fu iniziata la costruzione dal coro, che
aveva sette absidi e che si distingueva per l'estrema
dissoluzione della massa delle pareti, resa ancora più
inconsueta dall'altezza. Il 3 ottobre 1272 vengono cantati
i vespri per l'inaugurazione del nuovo coro. Concluso il
coro, fu grande motivo di orgoglio per la città fino al
momento della catastrofe: nel 1284 la costruzione,
troppo ardita, non resse, e la volta cedette].
Cattedrale di Beauvais-1225-
Il vertiginoso coro- Veduta esterna ed interna.
Pianta.
Questa caratteristica non fu una novità assoluta e si sviluppò
probabilmente da chiese con verticalità preminente già nell'epoca
romanica, in Normandia e in Inghilterra (che all'epoca formavano
un'unità politica comune). Strumenti essenziali per questo sviluppo
"aereo" furono:
l'uso massiccio dell'arco a sesto acuto (di origine sasanide e islamica,
in uso già in epoca romanica, per esempio in Borgogna), che
permette di scaricare il peso sui piedritti generando minori spinte
laterali rispetto ad un
arco a tutto sesto;
la volta a crociera ogivale, che può creare anche
campate rettangolari invece di quadrate;
gli archi rampanti innestati su contrafforti esterni,
che ingabbiano la costruzione disponendosi dinamicamente
attorno a navate ed absidi.
In Inghilterra si ebbe in seguito un ulteriore sviluppo della volta a
crociera con la volta a sei spicchi e poi a raggiera o a ventaglio: tutte
soluzioni che permettevano una migliore distribuzione del peso a
favore di una maggiore altezza.
• 1163-1345- Notre Dame de Paris rappresenta la prima fase del gotico maturo con
la messa a punto degli elementi tardo-romanici.
È ubicata nel luogo dove avvenne il primo insediamento della città da parte dei
Romani, e per questo motivo nel tempo assume un significato particolare (Ile de la
Citee).
•
La decorazione della facciata originale è stata smantellata durante la rivoluzione
francese perché presentava un ricco apparato scultoreo rappresentante i re di
Francia; nel XIX secolo è stata ricostruita da Violet-le-Duc ma non molto
fedelmente.
• La pianta ha cinque navate, il transetto è molto poco sporgente; del romanico
rimane il rapporto 1:2 tra la navata centrale e quelle laterali.
È presente un doppio deambulatorio.
• Col tempo, tra i grossi contrafforti esterni, sono state inserite delle cappelle in
modo da guadagnare spazio al piano terra, anche per dedicarlo al culto dei santi.
Si tratta di una chiesa a pianta rettangolare, col transetto contenuto all'interno del
perimetro dell'edificio; lo spazio interno, caratterizzato dalla presenza di numerose
cappelle laterali e radiali, è quindi articolato secondo una pianta a croce latina, con
cinque navate che si chiudono, nella zona absidale, con un doppio deambulatorio.
La navata centrale è costituita da cinque doppie campate, definite da massicci pilastri
circolari sui quali sono impostati gli archi a sesto acuto. Al di sopra delle navate laterali
più interne si trova il matroneo, schermato da eleganti trifore e sormontato da
ampie bifore, una per ogni campata, che danno luce all'interno. La copertura è
costituita da volte a crociera esapartite da eleganti costoloni.
1163-1345- Notre Dame de Paris-Pianta
• Le torri, probabilmente
inizialmente cuspidate,
occupano in pianta lo spazio
delle due navate laterali;
anche qui, come in molte
altre chiese francesi,
l’incrocio tra il transetto ed il
corpo longitudinale viene
risolto con una guglia
terminante in una cuspide.
•
I piedritti sono colonne molto
massicce; scompare il
triforio. La parte del
claristorio è quasi
completamente aperta a
finestre, infatti a quel livello
la struttura è composta solo
da pilastri da cui partono le
nervature delle volte.
Cattedrale di Notre Dame de Paris
•
Il contraffortamento esterno delle murature è garantito da contrafforti gradonati da
cui, all’altezza delle cappelle, partono archi rampanti che con un arco di cerchio
(non acuto) si posano sui pilastri all’altezza delle coperture. I contrafforti per
necessità statiche sono appesantiti con guglie e terminano in fantasiose edicole.
•
PARIGI
La facciata
occidentale è uno
degli elementi più
conosciuti dell'intero
complesso. Essa è
suddivisa in cinque
livelli distinti, come
mostrato nella figura
a fianco: i tre portali
fortemente strombat
i, con il loro ricco
apparato scultoreo;
la Galleria dei Re; il
rosone, affiancato da
due finestroni
ogivali; la Galleria
delle Chimere; ed
infine le due torri
campanarie gemelle.
Particolare veduta del cleristorio di Notre-Dame a Parigi
Una chimera sulla facciata di Notre-Dame
La facciata del
transetto è trattata in
modo molto accurato:
un portale acuto e
cuspidato, un triforio
con finestre altissime,
un claristorio occupato
dal rosone che libera
completamente la
parete.
La facciata principale è
segnata da logge che
vengono proposte su
vari livelli in differenti
dimensioni.
Notre Dame de Paris- Rosone Nord
Le campate delle volte sono esapartite
ed un ruolo importante è rivestito dai
costoloni che le seguono
Notre Dame de Paris- Interno
Nella Cattedrale di Chartres si assiste
addirittura a dei virtuosismi, perché gli
elementi costruttivi gotici sono talmente
ben conosciuti e collaudati che spesso
superano le loro reali funzioni statiche e
assumono una valenza anche estetica.
La copertura crolla due volte e per due
volte viene ricostruita ingabbiando la
struttura in una sempre più fitta selva di
contrafforti ed archi rampanti.
In pianta il corpo di fabbrica della zona del
presbiterio-coro è addirittura più largo
della lunghezza del corpo longitudinale e
presenta un doppio deambulatorio.
1194-1220
Cattedrale di Chartres
Questa cattedrale si riconosce facilmente a causa della grande differenza tra le sue
due torri:
la torre sud è dotata di una base tipicamente gotica e sormontata da una guglia molto
semplice;
la torre nord fu costruita in epoca più tarda ed è di architettura più complessa.
All’interno vi sono tre livelli: pilastri,
triforio e un claristorio molto elevato.
È presente la sequenza 3-7-5 navate.
Il dislivello tra la navata centrale e quelle
laterali è elevatissimo ed è risolto
con contrafforti e archi rampanti. I
contrafforti gradonati si assottigliano man
mano che si innalzano e fanno partire un
arco rampante con un grosso piano di
applicazione.
Le testate dei transetti sono trattate come
grandi facciate autonome: questo perché
Chartres è un luogo di pellegrinaggio.
Cattedrale di Chartres
Cattedrale di Chartres –Interno e spaccato assonometrico
Cattedrale di Chartres, archi rampanti
Il labirinto di Chartres, opera del XII secolo, è una figura geometrica circolare inscritta in
larghezza sul pavimento della navata centrale. Rappresenta un percorso continuo lungo
261,5 m che va dall'esterno all'interno del cerchio, con una successione di curve e archi di
cerchio concentrici. Una delle sue particolarità è che i percorsi, sia dal centro che dal
perimetro, presentano la stessa successione di curve e archi.
La cattedrale, con i suoi oltre 7000 m² di
superficie, è la più vasta delle cattedrali francesi.
La sua struttura e soprattutto il suo apparato
scultoreo costituiscono un tutto armonico, fedele
ai canoni del Gotico classico definiti a Chartres,
ma anche rivoluzionario per la sua concezione
basata sulla grandiosità
L’altezza smisurata, che rese obbligatorio l'uso
di doppi archi rampanti di sostegno, è in
armonia con la pianta di dimensioni
eccezionali: 133,50 metri di lunghezza e 65,25
metri di larghezza sul transetto. Il modello
segue i canoni stabiliti a Chartres, con tre
navate sia nella parte frontale che nel
transetto, e un'ampia abside divisa in quattro
settori. Il deambulatorio, doppio ai lati ma
semplice nel tratto curvo, immette in sette
cappelle radiali. All'interno le pareti sono
suddivise verticalmente in tre livelli,
archi, trifore e finestre, con la particolarità che
la parte di sfondo del triforio, generalmente
chiusa, qui adotta la struttura a vetrata.
Cattedrale Notre Dame,
Amiens,1220-1288
Cattedrale di Notre Dame di Amiens
Progettata nel 1220 dall’architetto Robert de Luzarches, la Cattedrale di Amiens segna
un passo avanti nel gigantismo delle dimensioni.
Planimetricamente la zona compresa tra il transetto ed il coro è più vasta del corpo
longitudinale; il transetto è poco sporgente ed è presente la sequenza 3-7-5 navate.
Una novità si trova all’innesto del deambulatorio, dove le due navate più esterne si
trasformano in cappelle radiali.
I contrafforti a lama hanno ridotto le loro dimensioni poiché sono sempre più studiati i
punti di appoggio.
Le torri sono molto accentuate, i portali in facciata sono arretrati e affiancati da statue
alternate a decorazioni ad intaglio.
Le coperture non corrispondo all’altezza della quota della facciata.
La testata del transetto è libera da muri e presenta un portale gemino tipico delle
chiese di pellegrinaggio.
Gli archi rampanti sono traforati in modo da apparire più eleganti pur continuando a
svolgere la loro funzione statica.
I piedritti sono piuttosto esigui, sopra è presente il triforio perimetrale e ancora più
sopra c’è l’altissimo claristorio, ed anch’esso corre lungo tutta la lunghezza
dell’edificio.
Spaccato assonometrico della cattedrale di
Nostre Dame di Amiens
I costoloni sono accentuati in modo da evidenziare il tema
della continuità ed in modo da dare una visione
completa dello spazio.
L'edificio, in stile gotico ormai maturo, si
estende secondo una struttura a croce latina,
dotata di tre navate laterali lungo il corpo del
braccio principale, schema che si ripropone
nel transetto e che viene corredato di
un'ulteriore navatella presso l'abside, la
quale viene così ad essere dotata di un
doppio deambulatorio interrotto da una serie
di sette cappelle radiali. La cappella assiale,
grazie all'aggiunta di due campate, acquisisce
un'importanza estetica e strutturale
peculiare. La navata centrale si estende per
sette campate, mentre i bracci del transetto
ampliano lo spazio interno di tre campate per
ogni lato.
L'accesso e l'uscita dall'edificio sono resi
possibili dalla presenza di nove portali, tre
per ogni facciata
L'intera pianta dell'edificio richiama inoltre
diverse analogie con la planimetria delle
costruzioni, di poco precedenti,
di Chartres e Reims.
Cattedrale di Amiens XIII
secolo
Volte nella cattedrale di Notre-Dame di Amiens
La cattedrale di Notre Dame di
Reims è la chiesa che sancisce la
consacrazione dei Re di Francia.
La chiesa ha una pianta puntiforme a tre
navate, 5 nel transetto; le navate più
esterne nella zona coro-presbiterio si
trasformano in cappelle radiali.
I livelli della cattedrale sono tre: piedritti,
un piccolo triforio ed il claristorio.
I contrafforti sono gradonati a lama, con
due ordini di archi rampanti dal punto di
appoggio ridottissimo. Ogni contrafforte è
poi caricato da una cuspide.
Inizialmente furono progettate sette torri,
ma poi ne vennero costruite soltanto due.
1211-1475
Cattedrale
di ReimsFrancia
1211-1475
Cattedrale di Notre Dame di Reims
Cleristorio formato da bifore della Cattedrale di Reims, Francia
Sainte Chapelle, Parigi
1246-1248
Si tratta della
cappella annessa al
palazzo di giustizia
di Parigi ed è
l’esempio più
compiuto di gotico
fiorito (amore per
il lusso e per la
raffinatezza ).
Possiamo definire la Saint Chapelle come una scatola di vetro: infatti non è
composta da muri, ma solo da contrafforti che separano le grandissime vetrate.
La pianta è ad aula unica e semplice, con un grande coro.
All’esterno ha contrafforti a lama molto sottili coronati da cuspidi traforate.
La Saint Chapelle fu costruita per conservare le reliquie che San Luigi aveva comprato
dall’imperatore bizantino, tra cui la corona di spine di Cristo.
La Cappella superiore è un miraggio di eleganza e leggerezza, dove le finissime pareti,
ridotte all'ossatura dei contrafforti lasciano immensi squarci vuoti riempiti dallo
straordinario ciclo delle preziose vetrate duecentesche, l'elemento più famoso della
cappella. Più che un'opera architettonica sembra essere una d'oreficeria, dove la
struttura muraria appare come una delicata cornice alle vetrate istoriate.
La decorazione delle vetrate è di stampo tipicamente parigino: sottolinea sia la
funzione sacra che quella regale che coesistono in questo santuario personale del re
Luigi.
La vetrata ha effetti sul piano emotivo dell’osservatore più che su quello razionale.
La Cappella inferiore
Sainte Chapelle, Parigi
La Cappella inferiore, alta meno di 7 metri,
presenta una navata centrale divisa da esili
colonnine da due strette navate laterali. Le pareti
sono decorate da una parasta gotica di archi
trilobi e colonnine; il soffitto è chiuso da
grandi volte a crociera. Tuttavia l'interno risulta
sovraccaricato dalla ridondante decorazione
pittorica ottocentesca.
La sfavillante Cappella superiore
Planimetria della Sainte Chapelle, Parigi
Sainte Chapelle, Parigi
Nel caso del Gotico in Inghilterra si svilupparono presto delle caratteristiche peculiari
diverse da quelle continentali:
1) Grande attenzione all'ornamento, soprattutto della facciata;
2) Facciate a sviluppo prevalentemente orizzontale (come nella cattedrale di Wells, 1230-1240)
3) Transetto incrociato al centro della navata centrale piuttosto che nella zona terminale o, in
altre parole, sviluppo longitudinale del coro che arriva a eguagliare in alcuni casi la navata;
4) Mancanza (salvo rare eccezioni) del deambulatorio absidale e delle cappelle radiali;
5) Persistenza del triforio, al quale talvolta corrispondono ancora dei matronei;
6) Presenza di una sala capitolare ottagonale, staccata dalla chiesa, e coperta da una volta ad
ombrello sostenuta da un unico pilastro centrale; per permettere l'apertura di grandi finestre la
struttura è di solito retta da archi rampanti e contrafforti esterni disposti in maniera radiale.
7) Ma la caratteristica più innovativa e più immediatamente riconoscibile del Gotico inglese è
quella dell'invenzione delle volte a raggiera e delle volte a ventaglio. Le membrature della volta
si moltiplicano: compaiono nuove nervature intermedie, chiamate anche tiercerons, che
risultano prive di funzione portante. Esse conducono in un punto situato su un costolone
longitudinale e non più alla chiave di volta, manifestando così il loro ruolo puramente
decorativo. Le nervature si slanciano infatti dai pilastri senza confluire verso un'unica chiave di
volta, ma si diramano creando un reticolo geometrico che termina lungo una linea centrale
(conformazione "a spina di pesce"). Uno dei primi esempi di tali innovazioni è nella Cattedrale di
Lincoln (post 1192).
La Cattedrale di
Wells (in inglese: Wells
Cathedral; nome
ufficiale: Cathedral
Church of St.
Andrew o Cathedral of St.
Andrew in Wells), è un
edificio religioso
intitolato a Sant'Andrea,
eretto in stile gotico
inglese tra il 1180 ca. e
il 1490 aWells, cittadina
del Somerset, nel sudovest dell'Inghilterra,
La cattedrale di Wells ha una struttura castellare con contrafforti distaccati dalle
murature. La facciata principale o facciata ovest è molto massiccia con grandi torri e
torricine affiancate che dilatano il fronte.
Fu iniziata nel 1209 e completata nel 1250. Ad essa sono state aggiunte delle torri
nel XIV e XV secolo. È larga 45 metri circa. È decorata da trecento statue, che
raffigurano santi, scene bibliche, preti, sovrani ecc.[
Cattedrale di Wells
L'arco a forbice della cattedrale di Wells
Nel punto di
innesto del
transetto l’arco
trionfale che
sorregge la
torre centrale è
risolto tramite
un uso assai
insolito
dell’arco
ogivale, che
forma un
caratteristico ar
co a forbice.
Cattedrale di Wells
Sala capitolare della cattedrale di Wells con copertura a palmetta
La sala capitolare
all’esterno è molto
spoglia, ed ha un
coronamento con
loggetta cieca ed un
contraffortamento
leggero sugli spigoli.
All’interno abbiamo
un solo piedritto
centrale formato da
colonnette che
terminano ognuna
in un costolone, e si
intrecciano in una
particolare
copertura a
palmetta.
La cattedrale presenta una facciata
gotica decorata con oltre trecento
statue.[
Gli interni sono caratterizzati da
enormi archi a forbici, risalenti
al 1338-1348.
All'interno si trova, tra l'altro,
un orologio
astronomico copernicano.
Pianta della cattedrale di Wells
Interno della Cattedrale di Lincoln,
con le volte a raggiera
(post 1192).
È il prototipo completo di architettura gotica inglese; presenta tutti i caratteri
distintivi: policromia dei marmi, elevato decorativismo delle volte e senso
di orizzontalismo. Presenta due transetti di diverse dimensioni e
un coro rettilineo tipicamente inglese; suddiviso in due: il coro di Sant'Ugo e
il coro degli Angeli. Nel cosiddetto coro di Sant’Ugo il disegno delle volte ha un andamento
asimmetrico, in quanto le nervature non si incontrano al centro di ogni campata, ma in due punti
equidistanti dal centro; in questo modo le vele, a destra e sinistra dell’asse (sottolineato da un pesante
costolone rettilineo) formano in proiezione due triangoli scaleni, mentre altri costoloni collegano i vertici
di questi triangoli con lo spigolo più vicino del lato opposto, formano un’ulteriore serie di strette vele
rettangolari. Si tratta comunque di un effetto del tutto decorativo, in quanto l’utilizzo di muri spessi e
continui rende praticamente inutile la ripartizione delle spinte attraverso le nervature; forse la volontà era
quella di adattare una volta esapartita ad una base rettangolare senza pile deboli; questa soluzione non
ebbe seguito. Un’altra soluzione insolita è quella presente nella zona inferiore delle navate laterali del
coro di Sant’Ugo e nel transetto est, sotto le finestre appare una doppia serie di arcate a parete, sfalsate e
disposte l’una di fronte all’altra, la serie anteriore su colonnine di marmo nero, ha archi trilobati, quella
posteriore più bassa, con semplici archi acuti; questa soluzione accentua illusivamente l’effetto di
profondità e rimanda al gusto tipicamente inglese delle pareti sdoppiate.
Il coro degli Angeli è decorato con la presenza di rosoni polilobati e
profili delle arcate ricchi di modanature. Nella facciata si nota lo
sviluppo della partitura orizzontale, si tende a estendere la facciata
decorata con nicchie e colonnine arcuate.
Cattedrale di Lincoln
Cattedrale di Lincoln
Il gotico in Italia ha caratteristiche che lo distinguono notevolmente da
quello del luogo d'origine dell'architettura gotica, cioè la Francia, e dagli
altri paesi europei in cui questo linguaggio si è diffuso (cioè
l'Inghilterra e la Germania).
In particolare non viene recepita l'innovazione tecnica e l'arditezza
strutturale delle cattedrali francesi, preferendo mantenere la tradizione
costruttiva consolidata nei secoli precedenti, e anche dal punto di vista
estetico e formale non trova un grande sviluppo lo slancio verticale
quasi estatico dell'architettura d'oltralpe.
Se da un lato quindi c'era stata un'applicazione precoce di elementi
gotici in epoca romanica (i rosoni e le volte a costoloni nel nord-Italia, gli
archi a sesto acuto di retaggio arabo in Italia meridionale), dall'altro la
tradizione romanica, influenzata dai modelli bizantini, paleocristiani e
classici, resistette al principio dell'annullamento delle pareti.
Ciò fu dovuto probabilmente anche a questioni puramente pratiche: il
clima italiano avrebbe fatto negli edifici coperti di vetrate un "effetto
serra" nei mesi estivi, per cui la soluzione preferita fu quella di
mantenere strutture in massiccia muratura, più fresche, sulle quali si
stendevano preziose decorazioni ad affresco.
Si ebbe quindi in Italia un compromesso tra romanico e gotico, senza
eccessivi slanci in altezza e riduzioni scheletriche delle masse murarie.
Una possibile periodizzazione dell'architettura gotica italiana contempla
una fase iniziale nel XII secolo con lo sviluppo
dell'architettura cistercense, una fase successiva dal 1228 al 1290 di
"primo gotico"; le realizzazioni dal 1290 al 1385 sono considerate di
"gotico maturo" ed infine l'ultima fase dal 1385 fino al XVI secolo con
l'inizio e la prosecuzione di cantieri "tardo gotici" come al Duomo di
Milano o di Napoli ed alla Basilica di San Petronio a Bologna.
Basilica di San Francesco –Assisi- 1228/1253
La Basilica di San Francesco ad
Assisi nasce in posizione
marginale, a causa del minor
costo dei terreni, in condizioni
topografiche disagevoli.
Viene inizialmente costruito un
robusto piano basamentale:
l’impianto duecentesco poggia
su una basilica inferiore che
funge da fondazione.
Interno della navata della
Basilica di San Francesco –
Assisi-1228-1253
Basilica di San Francesco ad Assisi .
Si privilegia l’aula unica con croce commissa e l’organizzazione in quattro
campate con copertura a crociere. Contrafforti semi-cilindrici segnalano
all’esterno la partizione interna delle campate (sono bassi archi rampanti).
All’interno fasci di semi-colonne salendo si trasformano nelle volte. Le pareti
sono molto consistenti e sono decorate con un ciclo di affreschi di Giotto
inserito all’interno di una loggia disegnata.
Sotto la basilica c’è la grande chiesa sotterranea.
L’uso miscelato di archi rampanti, archi ogivali e contrafforti permette di
risolvere i problemi di staticità dell’edificio.
Affreschi
Fuori dall’Italia si liberano le pareti raccontando cicli di storie su grandi vetrate. I
francescani invece usano le vetrate per fini didattici, e perché così la luce è
ampiamente diffusa, serena, resa calda dalle vetrate colorate, e serve per
illuminare gli affreschi, cosa prevista dagli architetti.
Quello di Assisi è uno dei primi e più belli cicli pittorici ad affresco, che
divennero presto un nuovo linguaggio dell’architettura.
Gli affreschi sono la risposta figurativa alla muratura massiccia e resistente.
Basilica di San Francesco ad Assisi -