Piano di Lavoro Disciplinare di CHIMICA ANALITICA E STRUMENTALE V ANNO BIOTECNOLOGIE AMBIENTALI PREMESSA Il PIANO DI LAVORO segue le linee guida nazionali, in base alle quali lo studente, al termine del percorso quinquennale (I Biennio, II Biennio e V anno), dovrebbe conseguire i seguenti risultati di apprendimento relativi al profilo educativo, culturale e professionale: I risultati di apprendimento sotto riportati, in esito al percorso quinquennale, costituiscono il riferimento delle attività didattiche della disciplina, CHIMICA ANALITICA E STRUMENTALE, nel secondo biennio e quinto anno. utilizzare modelli appropriati per investigare su fenomeni e interpretare dati sperimentali; riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo; padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio; intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo, dall’ideazione alla realizzazione del prodotto, per la parte di propria competenza, utilizzando gli strumenti di progettazione, documentazione e controllo; orientarsi nella normativa che disciplina i processi produttivi del settore di riferimento, con particolare attenzione sia alla sicurezza sui luoghi di vita e di lavoro sia alla tutela dell’ambiente e del territorio. La disciplina, nell’ambito della programmazione del Consiglio di classe, concorre in particolare al raggiungimento dei seguenti risultati di apprendimento, relativi all’indirizzo, espressi in termini di competenze: QUADRO DELLE COMPETENZE DISCIPLINARI acquisire i dati ed esprimere qualitativamente e quantitativamente i risultati delle osservazioni di un fenomeno attraverso grandezze fondamentali e derivate individuare e gestire le informazioni per organizzare le attività sperimentali utilizzare i concetti, i principi e i modelli della chimica fisica per interpretare la struttura dei sistemi e le loro trasformazioni elaborare progetti chimici e biotecnologici e gestire attività di laboratorio controllare progetti e attività, applicando le normative sulla protezione ambientale e sulla sicurezza redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo CLASSI QUINTE Libro di testo R. Cozzi, P.P. Protti, T. Ruaro Elementi di Analisi Chimica Strumentale Analisi Chimica Ambientale ed. Zanichelli R. Cozzi, P.P. Protti, T. Ruaro Elementi di Analisi Chimica Strumentale (Chimica e materiali) ed. Zanichelli (già in adozione dal IV anno) C. Rubino, I. Venzaghi, R. Cozzi Basi Della Chimica Analitica Teoria E Laboratorio, Ed. Zanichelli (già in adozione dal III anno) Denominazione del modulo Denominazione unità didattica UF.1 UF.1 La chimica dell’acqua UF.2 Aspetti generali UF.3 Analisi delle acque superficiali UF.1 introduzione alle tecniche cromatografiche UF.2 Gas cromatografia UF.3 Cromatografia liquida ad elevate prestazioni (HPLC) UF.1 Aspetti generali UF.2 Analisi dei terreni UF.1 Aspetti generali UF.2 Analisi dell’aria 1 Il processo analitico globale 2 Acque 3 Cromatografia 4 Suolo 5 Aria ARTICOLAZIONE DEI MODULI E DELLE UNITA’ (CONOSCENZE/ABILITÀ/COMPETENZE) Competenze minime: C1, C2, C3, C5, C6 livello base Competenze C4 e C5 (complete) costituiscono risultati di apprendimento raggiungibili: attraverso progetti interdisciplinari, attività di ricerca sperimentale relativa alle discipline di indirizzo proposti dal Consiglio di Classe o attività di stage (alternanza scuola lavoro) con la relativa certificazione. INDIVIDUAZIONE DEGLI OBIETTIVI MINIMI Al termine del quarto anno, oltre a possedere una conoscenza generale degli argomenti svolti e il raggiungimento del livello di base per le competenze stabilite, lo studente dovrà: - comprendere il linguaggio disciplinare specifico e decodificare il testo di un problema di chimica analitica - - utilizzare correttamente le equazioni matematiche, anche nella forma logaritmica descrivere le principali fasi del processo analitico descrivere le procedure realizzate in laboratorio utilizzando il linguaggio chimico adeguato descrivere gli strumenti utilizzati in laboratorio individuando le componenti principali e la loro funzione eseguire le procedure realizzate in laboratorio utilizzando la strumentazione adeguata, rispettando le norme di prevenzione/sicurezza comprendere i principi chimici e fisici che sono alla base delle analisi chimiche strumentali e delle metodiche utilizzate elaborare , anche graficamente i dati sperimentali ed eseguire semplici calcoli individuare strumenti e metodi per organizzare e gestire le attività di laboratorio reperire informazioni per eseguire un’analisi risolvere semplici problemi stechiometrici interpretare grafici e diagrammi documentare l’attività sperimentale orientarsi nella normativa specifica Modulo 1: IL PROCESSO ANALITICO GLOBALE CONOSCENZE Unità 1. Aspetti generali Prelievo e conservazione del campione Trattamento del campione Metodi di analisi strumentali Materiali di riferimento La calibrazione ABILITA’ COMPETE NZE Conoscere i principali sistemi di C1 Base campionamento Riconoscere l’importanza delle fasi di campionamento, trattamento e conservazione ai fini dell’attendibilità C1 Base Il controllo di qualità del risultato analitico Conoscere i principali metodi di trattamento dei campioni Saper individuare e preparare in C1 Base C1 Base C1 Media laboratorio soluzioni di riferimento Conoscere i principali metodi di calibrazione (Esterna, interna e metodo delle aggiunte) C1 Media Conoscere la procedura su cui si basa il controllo di qualità Modulo 2: ACQUE CONOSCENZE Unità 1. La chimica dell’acqua Chimica di ossidoriduzione delle acque naturali Chimica acido-base nelle acque naturali: il sistema carbonato Metalli pesanti tossici Acque di falda: approvvigionamento, contaminazione e risanamento Unità 2. Aspetti generali Proprietà chimico fisiche dell’acqua I numeri dell’acqua (consumi e disponibilità) Classificazione: acque meteoriche, superficiali, telluriche acque minerali e da tavola, acque per usi civili, acque per usi agricoli, acque per usi industriali Legislazione: Testo Unico Ambientale 152/06 Indici e indicatori (WQI secondo Green) Unità 3. Analisi delle acque superficiali Norme di prevenzione, sicurezza e smaltimento: frasi R e S dei reattivi usati, indicazioni per lo smaltimento dei reattivi e dei residui dell’analisi Preparazione dei reattivi per le analisi: standard primari (preparazione di reattivi a titolo noto per pesata), determinazione ABILITA’ Saper collegare la struttura dell’acqua C3 Base con le sue proprietà fisiche e chimiche Conoscere le caratteristiche delle acque classificate in base alla provenienza e all’utilizzo Saper leggere gli allegati del Testo Unico Ambientale 152/06 e ricavarne informazioni C3 Base C2 Base C2 Base Saper confrontare i limiti di legge con i risultati analitici Valide per i moduli 2,4,5 Saper raccogliere informazioni C5 Base relative alla pericolosità dei materiali usati C5 Base Saper utilizzare i mezzi di protezione C5 Base per la tutela della salute Saper decidere lo smaltimento dei reattivi, residui e prodotti dell’analisi Saper decidere il metodo di campionamento C2 Media C1 media del titolo dei reattivi Campionamento e conservazione dei campioni Parametri chimico fisici: Protocollo Green – temperatura – pH (piaccametri da banco e portatili) – Osisigeno disciolto – Fosfati – Nitrati – Torbidità Elaborazione dati Saper elaborare i dati e presentarli in C1 Media forma grafica Saper determinare l’indice di qualità (WQI) Data una metodica di riferimento C3 Media C2 base C2 media saper condurre autonomamente l'analisi: C2 Media - conoscere il principio chimicofisico C1 Base - reperire reattivi - tarare strumenti e/o costruire rette di taratura - scegliere la diluizione del campione in funzione dei dati pregressi - eseguire i calcoli e fornire il risultato con l'opportuno numero di cifre significative espresso con l' unità di misura prevista dalla normativa Modulo 3: TECNICHE CROMATOGRAFICHE CONOSCENZE ABILITA’ Unità 1. Principi generali Polarità, interazione dipolodipolo, dipolo-dipolo indotto, legame a idrogeno Meccanismi chimico-fisici della separazione cromatografica: ripartizione, adsorbimento, scambio ionico, esclusione, affinità Classificazione delle tecniche Conoscere i principali meccanismi chimico fisici Conoscere le grandezze, le equazioni e i parametri fondamentali Saper risolvere semplici problemi di calcolo C3 media C3 Base C1 Base C3 Base Saper disporre in ordine di polarità un elenco di sostanze nota la loro struttura cromatografiche: in base alla fase mobile, alla fase stazionaria e ai meccanismi chimico-fisici della separazione Cromatogramma: tempo di ritenzione (tempo morto e tempo di ritenzione corretto), volume di ritenzione, ampiezza del picco, altezza e area del picco Costante di distribuzione, fattore di ritenzione, selettività, efficienza, teoria dei piatti, teoria delle velocità, equazione di Van Deemter, risoluzione, capacità Unità 2. Gas cromatografia C1 Base Valide per Unità 2 e 3 Descrivere i componenti fondamentali Principi, campi di applicazioni e classificazione delle tecniche gascromatografiche Fase mobile (carrier) e fase stazionarie per GLC (caratteristiche generali) dello strumento utilizzando uno schema a blocchi C2 Base Conoscere le caratteristiche principali C1 Media dei materiali usati Conoscere i fondamenti dei metodi quantitativi proposti Il Gascromatografo: iniettori, colonne, rivelatori (FID, cenni ai rivelatori a termoconducibilità, a cattura di elettroni) Metodo dell’area normalizzata corretta e dello standard interno, temperatura programmata In laboratorio Descrizione e uso dei gas cromatografi disponibili in laboratorio, sistemi di iniezione, temperatura programmata Effetto della variazione di temperatura della colonna, della polarità della fase stazionaria e della portata del carrier sulla risoluzione Applicazioni nelle analisi dei comparti ambientali Conoscere le variabili fisicostrumentali che determinano la risoluzione Saper prevedere l’ordine di uscita dei C3 Base C3 Media C1 Base C4 componenti di un miscuglio Saper migliorare la risoluzione agendo sulle variabili opportune Saper eseguire un’analisi quantitativa: C1 media iniettare, preparare gli standard secondo il metodo, impostare l’integratore, leggere i risultati Saper determinare la composizione quantitativa di una miscela dati i valori delle aree di un campione e dello/degli standard Unità 3 Cromatografia in fase liquida a elevate prestazioni (HPLC) Principi, campi di applicazioni e classificazione delle tecniche HPLC Conoscere le grandezze, le equazioni e C3 Base i parametri fondamentali Vedi unità 2 Fase mobile e fase stazionarie (caratteristiche generali), fasi legate Strumentazione: pompe, sistemi di iniezione, formatore di gradiente, colonne, rivelatori (UVVIS, cenni a fluorimetro e conduttimetri) In laboratorio Descrizione e uso dei cromatografo HPLC disponibili in Conoscere il principio di C2 Media funzionamento dei componenti del gas cromatografo e saperlo usare C3 media Conoscere le variabili fisico- strumentali che determinano la risoluzione C3 Media C1 base laboratorio Effetto della composizione dell’eluente, eluizione isocratica e in gradiente Applicazioni quantitative : standard esterno Applicazioni qualitative: metodo dell’arricchimento Saper prevedere l’ordine di uscita dei componenti di un miscuglio Saper migliorare la risoluzione agendo sulle variabili opportune Modulo 3: TECNICHE CROMATOGRAFICHE CONOSCENZE ABILITA’ Unità 1. Principi generali Polarità, interazione dipolodipolo, dipolo-dipolo indotto, legame a idrogeno Meccanismi chimico-fisici della separazione cromatografica: ripartizione, adsorbimento, scambio ionico, esclusione, affinità Classificazione delle tecniche Conoscere i principali meccanismi chimico fisici Conoscere le grandezze, le equazioni e i parametri fondamentali Saper risolvere semplici problemi di calcolo C3 media C3 Base C1 Base C3 Base Saper disporre in ordine di polarità un elenco di sostanze nota la loro struttura cromatografiche: in base alla fase mobile, alla fase stazionaria e ai meccanismi chimico-fisici della separazione Cromatogramma: tempo di ritenzione (tempo morto e tempo di ritenzione corretto), volume di ritenzione, ampiezza del picco, altezza e area del picco Costante di distribuzione, fattore di ritenzione, selettività, efficienza, teoria dei piatti, teoria delle velocità, equazione di Van Deemter, risoluzione, capacità Unità 2. Gas cromatografia Principi, campi di applicazioni e classificazione delle tecniche gascromatografiche Fase mobile (carrier) e fase stazionarie per GLC (caratteristiche generali) C1 Base Valide per Unità 2 e 3 Descrivere i componenti fondamentali dello strumento utilizzando uno schema a blocchi Conoscere le caratteristiche principali C2 Base C1 Media dei materiali usati Conoscere i fondamenti dei metodi quantitativi proposti Il Gascromatografo: iniettori, colonne, rivelatori (FID, cenni ai rivelatori a termoconducibilità, a cattura di elettroni) Metodo dell’area normalizzata corretta e dello standard interno, temperatura programmata etri) rio Effetto della composizione di funzionamento dei componenti del gas cromatografo e saperlo usare Conoscere le variabili fisicodell’eluente, eluizione isocratica e in gradiente Applicazioni quantitative : standard esterno Applicazioni qualitative: metodo dell’arrichimento strumentali che determinano la risoluzione Saper prevedere l’ordine di uscita dei componenti di un miscuglio Saper migliorare la risoluzione agendo sulle variabili opportune C C3 Media C1 base Modulo 4: SUOLO CONOSCENZE Unità 1. Aspetti generali Formazione del suolo Composizione del suolo Caratteristiche fisico meccaniche Proprietà chimiche Testo Unico Ambientale 152/2006 Metalli pesanti e sedimenti ABILITA’ Conoscere proprietà fisiche meccaniche e chimiche del suolo e la loro influenza sulle caratteristiche del terreno C3 Base C2 Base Saper leggere gli allegati del Testo Unico Ambientale 152/06 e ricavarne informazioni C1 Base Saper confrontare i limiti di legge con i risultati analitici Unità 3. Analisi del terreno Norme di prevenzione, sicurezza e Vedi Modulo 2 smaltimento: frasi R e S dei reattivi usati, indicazioni per lo smaltimento dei reattivi e dei residui dell’analisi Preparazione dei reattivi per le analisi: standard primari (preparazione di reattivi a titolo noto per pesata), determinazione del titolo dei reattivi Campionamento Parametri chimico fisici – Determinazione dello scheletro e del terreno fine – Determinazione dell’umidità – Valutazione della permeabilità – Tessitura – pH – Conducibilità – Capacità di scambio cationico – Metalli pesanti Elaborazione dati Modulo 4: ARIA CONOSCENZE Unità 1. Aspetti generali Aria esterna (outdoor) Inquinanti atmosferici - chimica fisica dell’ ozono, - I processi catalici di distruzione dell’ozono - gli agenti chimici che causano la distruzione dell’ozono - effetto serra e gas responsabili Aria interna (indoor) - Inquinamento dell’aria ABILITA’ Conoscere alcuni meccanismi legati alla chimica dell’atmosfera Conoscere i principali inquinanti e i loro effetti sulla chimica dell’atmosfera Saper leggere gli allegati del Testo Unico Ambientale 152/06 e ricavarne informazioni C3 Media/Alta C3 Media/alta C2 Base C1 Base domestica Testo Unico Ambientale 152/2006 Unità 2. Analisi dell’aria Campionamento outdoor e indoor Determinazione di un inquinante nell’aria Saper confrontare i limiti di legge con i risultati analitici Vedi Modulo 2